Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2017/18

Transcript

1 Piano Annuale per l Inclusione a.s. 2017/18 Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 31 minorati vista / minorati udito / Psicofisici disturbi evolutivi specifici 7 DSA 1 ADHD/DOP 3 Borderline cognitivo 0 Altro 3 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 27 Socio-economico 7 Linguistico-culturale 11 Disagio comportamentale/relazionale 0 Altro 9 Totali 65 % su popolazione scolastica N PEI redatti dai GLHO 31 N di PDP redatti dal team docenti di classe/sezione in presenza di certificazione 1 sanitaria N di PDP redatti dal team docenti di classe/sezione in assenza di certificazione 33 sanitaria B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in / Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

2 C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso / Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità

3 (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

4 Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Gli aspetti organizzativi e gestionali cambieranno a seconda dei casi considerati. Infatti, per gli alunni con disabilità certificati ai sensi della Legge 104/92 il GLHO (Gruppo di Lavoro Handicap Operativo) redigerà il Piano Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato. Invece, sia per gli alunni con disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, deficit abilità non verbali, deficit coordinazione motoria, ADHD disturbi dell attenzione e iperattività- funzionamento intellettivo limite, disturbo oppositivo provocatorio) individuati ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e sia per quelli certificati ai sensi della Legge 170/del 08/2010 e del D.M. 12/07/2011, i DSA, previa presentazione della documentazione sanitaria da parte della famiglia o da chi esercita la patria potestà, la scuola elaborerà il Piano Didattico Personalizzato. In esso saranno elencate tutte le misure compensative e dispensative che il team docenti di classe/sezione deciderà di adottare per l alunno, nonché le strategie didattiche, gli strumenti opportuni e le modalità delle prove e delle verifiche previste durante l anno. Il Piano Didattico Personalizzato potrà essere proposto dal team docenti di classe/sezione anche in assenza di certificazione clinica o di diagnosi, sulla base di precise motivazioni sul piano pedagogico e didattico. Mentre gli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale e disagio comportamentale/relazionale (D.M 27/12/2012), saranno individuati sulla base di elementi oggettivi e il team docenti di classe/sezione redigerà il Piano Didattico Personalizzato. Naturalmente i soggetti coinvolti nel cambiamento inclusivo saranno: - la scuola con le sue risorse umane (Dirigente Scolastico, coordinatore GLI, GLI, Consiglio Interclasse/Intersezione, Collegio docenti); - le famiglie; - Asl; - Centri di riabilitazione frequentati dagli alunni. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Sono previsti corsi di formazione e aggiornamento sia in rete con le altre scuole, sia in sede e/o con enti esterni accreditati sui temi: - Inclusione e disabilità - Formazione metodo ABA - ICF Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive La valutazione inclusiva avrà come obiettivo quello di evitare quanto più possibile etichettature, concentrando l attenzione sulle pratiche dell apprendimento e dell insegnamento in modo da promuovere l inclusione nelle classi. Per raggiungere questo obiettivo sarà posta maggiore attenzione ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività all interno della classe. Per la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti si terrà conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza. SVOLGIMENTO PROVE INVALSI PER ALUNNI CON BES Le esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) sono molteplici e difficilmente individuabili a priori in modo completo ed esaustivo; pertanto la valutazione del singolo caso sarà effettuata dal team docenti di classe che, conoscendo la situazione del singolo studente, e potrà adottare le misure idonee per coniugare le necessità di ogni allievo con BES e il regolare svolgimento delle prove per gli altri studenti, senza che per questi ultimi venga modificato il protocollo di somministrazione standard che è garanzia fondamentale per assicurare l'affidabilità delle rilevazioni INVALSI.

5 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Diverse figure professionali collaboreranno all interno dell istituto e tutti i soggetti coinvolti organizzeranno azioni coordinate attraverso metodologie funzionali all'inclusione. Alla base ci sarà il coordinamento tra il lavoro dei docenti curriculari e quello dei docenti di sostegno. Saranno promosse sia attività individualizzate, sia attività in gruppo. Le ore di potenziamento per la scuola primaria serviranno per realizzare interventi sugli alunni BES (escluso l alunno disabile). Per le assegnazioni delle ore del sostegno si terrà conto: - Gravità del caso; - Presenza nella classe di altri casi problematici. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Per l anno scolastico 2016/2017, il comune di Scafati non ha attivato il PIANO di ZONA PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA agli alunni diversamente abili, nonostante sia stata effettuata richiesta. E auspicabile che nel prossimo anno venga attivato tale servizio. La scuola ha attivato protocolli di intesa con i Centri di Riabilitazione, al fine di favorire l inclusione dei bambini diversamente abili e BES e da anni collabora con la Fondazione SINAPSI di Cava de Tirreni. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Per favorire il successo formativo dell alunno e per una assunzione di corresponsabilità educativa, le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione, sia di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: - l individuazione di strategie e di stili di comportamento da utilizzare a casa e a scuola; - il coinvolgimento nella redazione del PEI e del PDP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Per ogni alunno si provvederà ad elaborare un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - Favorire lo sviluppo della persona nel rispetto della propria individualità/identità. Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse umane, strumentali dalle competenze presenti nella scuola.

6 Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Sarà possibile l utilizzo di: - postazioni informatiche con software specifici; - materiali per attività didattiche; - libri. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Per il passaggio da un ordine all altro di scuola sono previsti incontri tra i docenti per assicurare l inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali. Ogni alunno sarà accompagnato, sia in uscita che in entrata, dal proprio fascicolo personale con la dovuta documentazione. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data 08/06/2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 22/06/2017 (delibera n 55)