QUESITI DI SCIENZE INFERMIERISTICHE

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1 QUESITI DI SCIENZE INFERMIERISTICHE Prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale e ai master universitari Terza edizione Anna Marusca Ghizzoni Laura D Addio McGraw-Hill Milano New York Chicago San Francisco Lisbon London Madrid Mexico City New Delhi San Juan Seoul Singapore Sidney Toronto

2 Capitolo 2 AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Ai corsi di laurea magistrale e ai master universitari, descritti nel Capitolo 1, si accede in base a un numero programmato di posti, superando una prova di selezione. Mentre per la laurea magistrale l accesso è in buona parte definito a livello nazionale, per i master universitari la materia è normata dai regolamenti degli atenei che istituiscono i corsi. Per i master universitari, pertanto, non è possibile dare indicazioni univoche e si rimanda a quanto già specificato nel primo capitolo e, in particolare, al contenuto dei singoli bandi istitutivi dei corsi che disciplinano proprio le modalità di accesso. In ogni caso, molte delle regole che normano l ammissione alle lauree magistrali sono valide anche per i master e, in particolare, sono da ritenere comuni a tutti i corsi universitari i suggerimenti per affrontare le prove di selezione che saranno descritte dettagliatamente in questo capitolo. NORME DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE La definizione delle modalità e dei contenuti della prova di ammissione ai corsi di laurea magistrale è regolamentata da appositi decreti del MIUR. A partire dal primo anno di attivazione 2004/2005, 1 il ministero dispone ogni anno le prove di selezione ai corsi ad accesso limitato che vengono emanati di norma nel periodo aprile/maggio e sono facilmente reperibili sul sito ufficiale. Detti decreti fissano le regole generali delle prove di ammissione; ciascuna università, sulla base delle disposizioni nazionali, predispone poi i bandi di concorso e nomina le commissioni giudicatrici. Le medesime commissioni, nominate dai competenti organi accademici, preparano la batteria dei test e presiedono al regolare svolgimento della prova. 1 D.M. 9 luglio 2004, successivamente integrato dal D.M. 1 ottobre

3 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie I provvedimenti ministeriali di regolamentazione delle prove, adottati in questi anni, pur essendo quasi simili, hanno introdotto di volta in volta piccole modifiche, in grado però di incidere a volte anche in misura sostanziale sul risultato della selezione stessa. Una prima raccomandazione è quindi quella di verificare con attenzione le regole di ammissione contenute nel decreto valido per l anno in corso e nello specifico il bando di ammissione dell università presso la quale si intende presentare l iscrizione. Prendendo a riferimento l ultimo anno accademico, saranno ora illustrati i requisiti di accesso, i criteri di valutazione dei titoli e della prova di esame. Requisiti di accesso alla selezione L ammissione ai corsi può avvenire per titoli ed esami o per diritto in presenza di certi requisiti. Sono ammessi, in base all esito della prova di ammissione, i soggetti che siano in possesso di uno dei seguenti titoli: diploma di laurea triennale abilitante all esercizio della professione; diploma universitario, abilitante all esercizio della professione; titoli abilitanti all esercizio della professione acquisiti con i precedenti ordinamenti, di cui alle Leggi 42/1999 e 1/2002. Per l ammissione viene inoltre richiesto il possesso del diploma di Scuola media superiore di durata quinquennale. Nessun altro requisito è previsto per l accesso alla laurea magistrale, né il voto del diploma, né l anzianità di servizio. Le categorie di operatori che possono invece essere ammessi, in soprannu mero, rispetto alla programmazione nazionale, prescindendo dall espletamento della prova di ammissione, in considerazione del fatto che già svolgono funzioni inerenti, sono: i soggetti ai quali sia stato conferito l incarico, da almeno due anni, ai sensi e per gli effetti dell art. 7 della Legge , 25; i soggetti in possesso del titolo rilasciato dalle Scuole Dirette a Fini Speciali per Dirigenti e Docenti dell Assistenza Infermieristica (D.P.R. 162/1982), titolari dell incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore dei corsi di laurea in Infermieristica; i soggetti ai quali sia stato conferito l incarico, da almeno due anni, di direttore o di coordinatore di uno dei corsi di laurea ricompresi nella laurea magistrale di interesse. Rispetto ai soggetti titolari di accesso diretto, i decreti ministeriali che si sono succeduti nel tempo hanno modificato in parte il riconoscimento dei requisiti necessari; pertanto, si consiglia di verificare con attenzione quelli indicati dall ultimo decreto ministeriale. La possibilità di accedere al corso in deroga alle prove di ammissione, sancita dai decreti di ammissione, è stata accompagnata, nei primi anni, da un acceso dibattito interno alla professione, soprattutto per l inadeguato riconoscimento del percorso universitario già acquisito da coloro che avevano frequentato i due anni delle scuole dirette a fini speciali per dirigenti e docenti di Assistenza Infermieristica. 26

4 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 Valutazione dei titoli La valutazione complessiva prevede un totale di 100 punti di cui 20 riservati ai titoli. Per la classe di laurea magistrale delle Scienze Infermieristiche e Ostetriche sono valutabili tre tipi di categorie: titolo di accesso; titoli accademici o formativi; attività professionali. Titolo di accesso Diploma di laurea triennale abilitante all esercizio di una delle professioni sanitarie annoverate nella classe di laurea magistrale: 7 punti. Diploma universitario abilitante all esercizio di una delle professioni sanitarie annoverate nella classe di laurea magistrale: 6 punti. Titoli abilitanti all esercizio di una delle professioni sanitarie annoverate nella classe di laurea magistrale acquisiti con i precedenti ordinamenti: 5 punti. È possibile utilizzare, in questa categoria, uno solo dei titoli elencati, a scelta del candidato, anche se in possesso di più attestati. La scala dei punteggi attribuiti per questa categoria determina un diverso trattamento tra i soggetti provenienti da diverse formazioni di base avvantaggiando, di due punti aggiuntivi, chi è uscito dall ultimo percorso formativo della laurea triennale. In ogni caso, dei 20 punti a disposizione, solo 15 sono effettivi per la graduatoria in quanto tutti i candidati partono da una base minima uguale di 5 punti. Titoli accademici o formativi Diploma di Scuola Diretta a Fini Speciali in Assistenza Infermieristica (D.P.R. 162/1982): 5 punti. Altri titoli accademici o formativi di durata non inferiore a sei mesi: 0,50 punti per ciascun titolo fino a un massimo di 2 punti. I possessori del titolo di DAI, IID e DDSI, che normalmente provengono dalla formazione di base acquisita con il precedente ordinamento, sono favoriti rispetto ai candidati con analogo percorso formativo ma distanziati di solo 3 punti rispetto ai nuovi colleghi laureati. Tutti gli altri titoli accademici o formativi possono essere valutati sino a un massimo di 4 attestati. Questi titoli, di durata superiore ai sei mesi, possono comprendere numerosi corsi (tra cui: abilitazione a funzioni direttive, specializzazioni, master, corsi aggiornamento professionale con o senza attribuzione ECM ecc.) ed eventuali titoli della precedente categoria che non siano stati utilizzati come titolo di accesso. Manca inspiegabilmente dall elenco un esplicito riconoscimento a fattispecie proprie del curriculum formativo e professionale, quali incarichi di insegnamento, partecipazione a progetti di ricerca, pubblicazioni scientifiche ecc. Il riconoscimento di questa categoria di titoli è a discrezione delle commissioni d esame dei singoli atenei e, quindi, si possono registrare differenze significative nella valutazione/riconoscimento anche degli stessi attestati; in genere, vengono privilegiati quelli acquisiti in ambito universitario. 27

5 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie Attività professionali Attività professionali nella funzione apicale di una delle professioni sanitarie ricom prese nella classe di laurea magistrale, idoneamente documentate e certificate: 1 punto per ciascun anno o frazione superiore a sei mesi fino a un mas - simo di 4 punti. Attività professionali nell esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale, idoneamente documentate e certificate: 0,5 punti per ciascun anno o frazione superiore a sei mesi fino a un massimo di 2 punti. Per la funzione apicale, essendo il termine utilizzato nel decreto poco precisato e definito, si sono registrati riconoscimenti difformi a seconda dell interpretazione dei singoli atenei. In alcuni casi si è persino attribuito lo stesso punteggio sia per la funzione di coordinamento che per quella di dirigente. In ogni caso possono essere valutati fino a un massimo di 4 anni di servizio. L esercizio pro fessionale va inteso in senso esteso, sia esso in regime di dipendenza o libero-profes sionale, presso strutture pubbliche o private, di ruolo o a incarico purché documentato ed esercitato nel cam po proprio della classe di laurea magistrale che comprende le professioni di infermiere, infermiere pediatrico e ostetrica/o. Anche in questo caso potranno essere valutati fino a un massimo di 4 anni. Valutazione della prova d esame I decreti contengono precise indicazioni sull espletamento dell esame di ammissione, il quale viene fissato a livello nazionale nello stesso giorno per tutte le università pubbliche. La prova di selezione, valida per l accesso di tutte le professioni sanitarie ai corsi di laurea magistrale, viene fissata in data variabile, generalmente alla fine di ottobre; tale data va accertata anno per anno, consultando il decreto ministeriale vigente o il bando dell università cui si fa riferimento. Fanno eccezione le università non statali che possono decidere autonomamente il giorno di selezione, come per esempio l Università Cattolica del Sacro Cuore che, in genere, oltre ad anticipare la data di selezione, adotta una propria modalità di selezione. Per lo svolgimento della prova è assegnato un tempo massimo di 2 ore. La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti a risposta multipla di cui una sola è la risposta esatta tra le cinque indicate. La prova di ammissione è predisposta autonomamente da ciascun ateneo, tenuto conto delle indicazioni ministeriali che fissano gli argomenti e la composizione numerica dei quesiti. Gli argomenti e il relativo numero di quesiti fissati dal decreto sono: teoria e pratica delle professioni ricomprese nella classe di laurea magistrale: 32 quesiti; cultura generale e ragionamento logico: 18 quesiti; regolamentazione dell esercizio professionale e legislazione sanitaria: 10 quesiti; cultura scientifico-matematica, statistica, informatica, inglese: 10 quesiti; scienze umane e sociali: 10 quesiti. 28

6 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 PROGRAMMI DELLA PROVA DI AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE 1. Teoria e pratica della disciplina specifica Accertamento di: conoscenze teorico/pratiche essenziali, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico e in una visione unitaria, estesa anche nella dimensione socio-culturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, di gruppi interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base; abilità ed esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari. Applicare queste conoscenze anche nella risoluzione di problemi organizzativi e didattici tenendo presenti le dimensioni etiche. 2. Logica e cultura generale Accertamento della capacità di comprendere il significato di un testo o di un enunciato anche corredato di grafici, figure o tabelle, di ritenere le informazioni, di interpretarle, di connetterle correttamente e di trarne conclusioni logicamente conseguenti, scartando interpretazioni e conclusioni errate o arbitrarie. I quesiti verteranno su testi di saggistica o narrativa di autori classici o contemporanei, oppure su testi di attualità comparsi su quotidiani o su riviste generaliste o specialistiche; verteranno altresì su casi o problemi, anche di natura astratta, la cui soluzione richiede l adozione di forme diverse di ragionamento logico. 3. Regolamentazione dell esercizio professionale specifico e legislazione sanitaria Accertamento delle conoscenze riguardo l esercizio professionale specifico e delle principali fonti legislative riguardanti la specifica disciplina e la legislazione sanitaria nazionale di interesse specifico. 4. Cultura scientifico-matematica, statistica, informatica e inglese Accertamento della padronanza estesa al versante sperimentale o applicativo di conoscenze di base nei sottoelencati settori disciplinari: Matematica; Epidemiologia; Statistica; Informatica. Nota. È auspicabile anche inserire la comprensione di due o tre frasi semplici per verificare il grado di conoscenza della lingua inglese 5. Scienze umane e sociali Psicologia, Pedagogia, Didattica, Sociologia, Filosofia, Management e Organizzazione. Accertamento delle conoscenze riguardo le diverse teorie presenti nel panorama contemporaneo con le corrispondenti concezioni dell uomo e della società. Accertamento della capacità di applicare conoscenze specifiche nella gestione di servizi e nella didattica ai diversi livelli. Il programma degli argomenti da sottoporre a verifica è contenuto in allegato ai decreti di ammissione e in questi primi anni di attivazione non ha subìto modifiche. Per un analisi dettagliata lo si riporta, di seguito, integralmente. Per la valutazione della prova, la commissione ha a disposizione 80 punti che attribuisce secondo i seguenti criteri: per ogni risposta esatta: 1 punto; per ogni risposta sbagliata: 0,25 punti; per ogni risposta non data: 0 punti. 29

7 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie Prova scritta Totale = 80 punti Titoli Totale = 20 punti PROVA SCRITTA 1 punto Risposta esatta 0,25 punti Risposta sbagliata 0 punti Risposta non data TITOLO ACCESSO (uno a scelta del candidato) 7 punti Diploma di laurea triennale 6 punt Diploma universitario 5 punti Titolo professionale acquisito con precedenti ordinamenti TITOLI ACCADEMICI O FORMATIVI 5 punti Diploma di scuola diretta a fini speciali (DAI) 0,5 punti Per ogni titolo (> 6 mesi) fino a un massimo di 2 punti ATTIVITÀ PROFESSIONALI 1 punto Attività professionali nella funzione apicale e di cooordinamento. Per anno o frazione (> 6 mesi) fino a un massimo di 4 punti 0,5 punti Altre attività professionali. Per anno o frazione (> 6 mesi) fino a un massimo di 4 punti FIGURA 2.1 Schema riassuntivo dei criteri di valutazione relativi alla prova scritta e ai titoli. In caso di parità di voti prevale, in ordine decrescente, il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione dei quesiti relativi ai seguenti argomenti: teoria e pratica delle professioni; cultura generale e logica; regolamentazione dell esercizio professionale e legislazione sanitaria; cultura scientifico-matematica, statistica e informatica; scienze umane e sociali. Nello schema della figura 2.1 sono stati riassunti tutti i criteri di punteggio relativi alla prova scritta e ai titoli. Appare evidente da questo schema come l'esito dell'ammissione sia grandemente se non totalmente influenzato dalla prova scitta SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE L ISCRIZIONE E LA SELEZIONE Questa parte raccoglie una serie di indicazioni e consigli, apparentemente banali, ma utili per affrontare nel migliore dei modi l iscrizione e la prova di selezione ottimiz zando la propria performance. Saranno affrontati diversi argomenti che se- 30

8 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 guono da vicino le tappe dell itinerario del candidato, cominciando da dove reperire le informazioni e il bando e proseguendo quindi con la preparazione della domanda, come preparasi, le regole e le istruzioni per lo svolgimento della prova, la gestione dei quesiti compresi quelli in cui la risposta è ignota, la compilazione del modulo delle risposte e la pianificazione del tempo. Dove reperire le informazioni sui corsi Il mezzo più efficace per trovare le informazioni sui corsi attivati è il web perché presenta i vantaggi di essere facilmente accessibile, a basso costo e in grado di dare una panoramica di tutta l offerta nazionale. Quindi, a meno che non si sia individuata una specifica università e si abbia il tempo di frequentare con assiduità la relativa segreteria, meglio consultare con regolarità alcuni siti; a partire da giugno/luglio di ogni anno per quanto riguarda la laurea magistrale e in periodi diversi dell anno per i master. La rassegna dei siti di seguito presentata è deliberatamente limitata, poiché si è preferito selezionare gli indirizzi di fonte ufficiale o certa, gratuiti e che offrissero garanzia di continuità. Per i corsi di laurea magistrale si possono visitare i seguenti siti: Il sito del MIUR è il punto di partenza più autorevole. Pubblica nel settore dedicato alle Università, in Atti Ministeriali, i decreti che istituiscono annualmente i corsi e regolamentano la prova di selezione. Se l atto non è immediatamente disponibile in prima pagina è possibile anche effettuare una ricerca. Da queste prime informazioni si può risalire agli atenei che hanno attivato i corsi e scaricare i bandi di selezione. e Si accede alla banca dati dell offerta formativa universitaria del MIUR in collaborazione con CINECA dove è possibile ricercare i corsi attivati scegliendo la classe di laurea magistrale e la città che si vuole visionare. Ogni corso è presentato da una scheda informativa e soprattutto è disponibile l indirizzo specifico del corso scelto a cui rivolgersi. Il sito del Centro Studi Orientamento contiene l elenco completo degli indirizzi internet degli atenei italiani e delle loro facoltà nella sezione Formazione universitaria in Italia. Per i corsi di master universitari, oltre agli indirizzi già indicati relativi alle singole università si possono visitare: Sempre nel sito del Centro Studi Orientamento, nella sezione A guide to masters, è presente un elenco dei corsi master di primo e secondo livello, alcuni dei quali sono provvisti di una scheda informativa contenente finalità, programma, ammissione, durata e costi. Non è agevole però ricercare i master d'interesse infermieristico e ostetrico. 31

9 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie Il sito della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenta una buona rassegna di master di interesse infermieristico. Nella sezione Formazione dal menu centrale si accede a Master che contiene una banca dati delle offerte formative, ognuna delle quali è corredata da una scheda contenente obiettivi, durata/costi, sede e riferimenti per l iscrizione. La scelta del corso a cui iscriversi comporta una serie di riflessioni legate alla distanza dalla sede universitaria, alla durata e alla frequenza richieste, al costo del corso, alla qualità dell insegnamento e ai servizi offerti dai singoli atenei. Per quanto riguarda i costi di iscrizione, soprattutto per i master, la quota in genere è abbastanza onerosa e diversificata per ateneo, anche se i corsi hanno contenuto analogo; per la laurea magistrale, le variazioni sono più contenute. Con un po di pazienza, i costi, il programma, gli orari delle lezioni, la frequenza e le caratteristiche generali del corso sono tutti ricercabili su internet. Molto difficile è, invece, raccogliere notizie attendibili sulla qualità dell offerta didattica proposta e sulle opportunità di riconoscimento dei crediti pregressi, elemento fondamentale per la definizione del futuro piano di studi. Come presentare la domanda I bandi pubblicati dalle università che hanno attivato corsi universitari (laurea magistrale e master di primo livello) rappresentano il canale di informazione ufficiale che contiene tutte le indicazioni valide per poter presentare la domanda di ammissione (o preiscrizione) e le modalità della prova di selezione. Il suggerimento è dunque quello di ricercare lo specifico bando del corso prescelto, leggerlo con attenzione e rispettare tutte le indicazioni e le procedure previste. Si tratta di una strategia che, di per sé, rappresenta una prima forma di selezione dei candidati; infatti, una parte di partecipanti non viene ammessa proprio a causa di irregolarità nella presentazione della domanda (mancato rispetto della data di scadenza, mancato pagamento della tassa di iscrizione ecc.). Generalmente, i bandi di concorso contengono le seguenti informazioni: tipo di corsi attivati e numero di posti disponibili; termini di scadenza della preiscrizione; norme e requisiti di ammissione; modalità di presentazione della domanda e dei titoli; criteri di valutazione dei titoli; requisiti della prova e programma d esame; data e luogo dell esame di selezione; regole di svolgimento della prova; pubblicazione della graduatoria finale degli ammessi; immatricolazione successiva per i vincitori. Nel bando inoltre vengono richiamate o riportate per esteso le disposizioni ministeriali e/o legislative pertinenti e ogni altro obbligo che i candidati devono assolvere, comprese particolari categorie di iscritti, ammessi di diritto senza prova, quali: extracomunitari, portatori di handicap e altre fattispecie. 32

10 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 Particolare cura va riservata alla sezione riguardante le modalità di presentazione della domanda e dei titoli, dove viene precisato quando, come e dove presentare la domanda di ammissione e tutti i documenti obbligatori e facoltativi richiesti, nonché i sistemi di autocertificazione. La domanda e l ulteriore documentazione necessaria devono essere generalmente re datte su appositi modelli forniti dall università e presentate direttamente o inviate per posta o corriere. Se si intende utilizzare la trasmissione per posta è bene verificare a priori se la stessa è ammessa dal bando e se necessita di una raccomandata con avviso di ricevimento. In questo caso, attenzione ai termini di scadenza, poiché in genere non fa mai fede la data di invio ma quella di arrivo alla segreteria che è difficilmente verificabile a distanza. Molte università hanno introdotto ormai procedure di iscrizione per via telematica e in alcuni casi in forma obbligatoria. Questa modalità di iscrizione di fatto sostituirà progressivamente l attuale prassi della documentazione cartacea e gli altri sistemi di iscrizione e presentazione della domanda. Sino al giorno della scadenza è possibile integrare o perfezionare la documentazione ovviamente le domande presentate oltre il termine previsto dal bando non sono accettate. Per quanto riguarda la scelta dei titoli accademici, formativi e professionali che è utile o meno inserire per l attribuzione dei punteggi, oltre a quelli richiesti obbligatoriamente, le uniche indicazioni sono quelle contenute nell apposito decreto e quelle eventualmente precisate dagli stessi bandi di ammissione. L attribuzione della validità o meno di un titolo è molto variabile da università a università, così come precedentemente discusso nella parte relativa alla valutazione dei titoli; quindi non è possibile dare indicazioni valide e certe per tutti i casi. Poiché il punteggio viene generalmente determinato sulla base di un parametro temporale, è utile rilevare una documentazione in cui siano indicati con chiarezza i pe riodi delle varie attività (anzianità di servizio, frequenze corsi ecc.). Infine molti bandi richiedono di documentare il precedente percorso di studi al fine di quantificare i crediti formativi posseduti e stabilire così eventuali debiti formativi per il raggiungimento dei 180 CFU previsti dalla laurea triennale. Per i candidati in possesso del titolo di studio anteriforma a volte risulta complesso produrre tale certificazione, si suggerisce perciò di curare attentamente questo aspetto per avere una corretta convalida dei crediti corrispondenti. Come preparare l esame Il primo passo da compiere è valutare, in base alla data di scadenza dell esame e in base all impegno personale che si decide di dedicare (o si è in grado di dedicare), di quanto tempo effettivamente si dispone e trarre le proprie conclusioni, tenendo conto che mediamente per preparare un esame di selezione occorrono non meno di 1-2 mesi in relazione alla contemporanea presenza di impegni lavorativi. Il secondo passo è focalizzare gli ambiti e i contenuti della preparazione. I contenuti delle prove, previsti dai programmi d esame, sono quasi sempre generici e poco definiti. Difficilmente si riesce, poi, a ottenere maggiori preci- 33

11 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie sazioni dalle segreterie o dai referenti dei corsi se non quelle già pubblicate dai bandi ufficiali. Per quanto riguarda la laurea magistrale, le aree di preparazione, anche se generiche, sono fissate dal decreto e riguardano una serie di discipline con pesi diversi di importanza, che possono essere di riferimento per la preparazione; si ricorda che le aree e i relativi pesi sono: 1. teoria e pratica della disciplina infermieristica: 40%; 2. logica e cultura generale: 22,5%; 3. regolamentazione dell esercizio professionale specifico e legislazione sanitaria:12,5%; 4. cultura scientifico-matematica, statistica, informatica e inglese: 12,5%; 5. scienze umane e sociali, scienze del management generale e sanitario:12,5%. Il terzo passo consiste nell effettuare un autovalutazione della propria performance nella soluzione dei quiz, cercando di individuare quali siano i settori, gli argomenti e i temi in cui si teme di non possedere una sufficiente preparazione. Questo libro è stato suddiviso in capitoli e parti utili a testare tutti gli ambiti oggetto della prova di selezione per i corsi di laurea magistrale. Il quarto passo serve per lo studio di approfondimento e recupero delle informazioni che hanno registrato un basso livello nell autovalutazione. Il quinto passo riguarda l addestramento alla soluzione dei quesiti a scelta multipla. L allenamento va ripetuto più volte ripercorrendo anche i quiz già risolti in ordine diverso, controllando i tempi di esecuzione fino a quando progressivamente non si acquisisce abilità e familiarità sufficienti. Il terzo, quarto e quinto passo possono essere ripetuti più volte in ordine diverso a seconda delle necessità e dei tempi a disposizione. Come si svolge la prova di selezione Le indicazioni in merito alle modalità di svolgimento delle prove di selezione sono riportate in gran parte nei bandi emessi dalle università e comunicati il giorno della prova dalla stessa commissione d esame. Le diverse procedure, obblighi e divieti che scandiscono la prova d esame sono previste a garanzia della trasparenza e della validità del procedimento ed è indispensabile seguirle scrupolosamente. Il giorno dell esame, il candidato si deve recare nell ora e nel luogo indicati dall università nel bando o in successiva comunicazione, con un documento di identificazione vali do, pena la possibilità di essere escluso dalla prova. I candidati vengono ammessi nelle aule predisposte per la prova, di norma mediante chiamata in ordine alfabetico, in seguito i membri della commissione controllano le generalità, la registrazione dei partecipanti e l assegnazione dei posti. Esaurite le modalità di verifica dell identità dei candidati, la commissione espone le regole e le istruzioni per lo svolgimen to della prova e consegna a ognuno il plico del materiale d esame. Ogni plico individuale comprende generalmente: il fascicolo contenente le domande, da aprire, se chiuso, solo dopo indicazione della commissione; 34

12 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 uno o due moduli su cui riportare le soluzioni dei test; una scheda anagrafica su cui devono essere riportate le generalità del candidato; una o più buste vuote nelle quali, al termine della prova, andranno inseriti i documenti secondo le indicazioni della commissione; eventuale penna o matita (si consiglia comunque di portare una biro nera, compatibile con il sistema di lettura ottica, da utilizzare in caso non sia presente nel plico). Tutta la documentazione consegnata ai candidati è già contraddistinta da un apposito codice di identificazione dei singoli partecipanti. Durante la prova, così come per tutti gli esami, i candidati devono rispettare una serie di obblighi (previsti anche per legge), pena l allontanamento e l annullamento dell esame, tra cui: al candidato è fatto divieto di tenere con sé, durante la prova, materiali personali: borse o zaini, libri o appunti, carta, telefoni cellulari e altri strumenti elettronici; ai candidati non è permesso comu nicare tra loro, né verbalmente né per iscritto; il candidato, per comunicare con i membri della commissione di sorveglianza, dovrà alzare la mano e attendere al suo posto che un commissario si avvicini; nel caso in cui un candidato debba recarsi ai servizi igienici, dovrà consegnare l intero plico ed essere accompagnato da un membro della commissione. Al termine della prova di ammissione va restituito tutto il materiale, anche quello non utilizzato, secondo le modalità indicate dalla commissione, espletando le ultime procedure di chiusura delle buste, firma del registro, ritiro dei documenti ecc. L università conserva tutta la documentazione, sia ai fini della formulazione della graduatoria finale, sia per qualsiasi adempimento successivo relativo al diritto di accesso (Legge 241/1990). Risulta utile richiedere la propria sigla identificativa, poiché, per rispetto della privacy, i risultati dell esame vengono pubblicati sul sito e/o in bacheca con un codice e non con le generaltità e si è così in grado di individuare in seguito il proprio punteggio. Come affrontare la soluzione dei test In sede d esame, prima dell inizio dello svolgimento della prova, normalmente vengono date istruzioni per lo svolgimento del test. Tali norme riguardano, per esempio, il tempo a disposizione, le modalità per compilare le risposte sull apposita scheda e altre indicazioni sulla soluzione dei test. Inoltre, all interno del questionario, gli esercizi sono spesso preceduti da istruzioni e, a volte, sono anche corredati da uno o più esempi svolti. È necessario dedicare un po di tempo alla lettura delle informazioni e a visionare nel complesso l intera struttura del compito e della documentazione consegnata, prima di cominciare a risolvere i quesiti, al fine di evitare sbagli prevedibili e scontati. È importante sapere che normalmente ogni questionario viene formulato con le domande poste in ordine casuale e in alcuni casi anche le cinque risposte alter- 35

13 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie native sono disposte in ordine diverso; tali questionari sono facilmente confezionabili con l uso di banali software didattici. Questo sistema è sempre più frequentemente adottato per impedire facili scambi di informazioni tra canditati; pur non evitando in assoluto la copiatura, la rendono però estremamente difficoltosa o quanto meno molto dispendiosa in termini di tempo. Sul fascicolo delle domande (contrariamente alla scheda delle risposte) il candidato può sottolineare, evidenziare, prendere appunti, fare calcoli, disegnare schemi e apporre ogni altro segno che si ritiene opportuno utilizzando, se necessario, anche il retro delle pagine del questionario; è invece vietato utilizzare per lo stesso scopo fogli bianchi personali. La possibilità di scrivere e appuntare è molto utile per la soluzione di alcune tipologie di quiz e per l identificazione di quesiti non risolti da rivedere in seguito; pertanto si consiglia di dotarsi opportunamente della cancelleria ritenuta utile (evidenziatori, matite, gomme ecc.) ed eventualmente, se ammesso dalla commissione, di una calcolatrice aritmetica per la soluzione dei quiz di matematica e di logica. Particolare attenzione va posta nella compilazione del modulo delle risposte, il quale deve contenere solo l indicazione delle alternative ritenute esatte, evitando soprattutto che lo stesso riporti firme o segni identificativi del candidato o di un componente della commissione, pena la nullità della prova. Data l importanza di questo modulo, è stato dedicato uno specifico paragrafo di questa sezione a pag. 14. Si consideri comunque che la valutazione della prova viene fatta solo in base ai risultati contenuti nel modulo delle risposte e che eventuali spiegazioni, giustificazioni o ragionamenti sulle soluzioni date dal candidato non hanno al cuna rilevanza e non vengono prese neppure in considerazione dalla commissione che non corregge il resto della documentazione. Il tipo di valutazione adottata per selezionare i candidati dei corsi universitari è di tipo normativo ; ciò significa che non viene valutata la prova rispetto a un determinato criterio di sufficienza o di prestazione standard stabilita a priori (come nelle prove criteriali) ma l ammissione viene determinata dal confronto/comparazione dei risultati raggiunti dal singolo studente rispetto a quelli ottenuti dall intero gruppo degli esaminati. In altre parole, si viene ammessi in base alla posizione assunta in graduatoria anche nell ipotesi che il compito sia gravemente incompleto o errato. L importante è che la prova sia svolta meglio di un certo numero di candidati e ricompresa all interno del numero di posti disponibili. Attenzione però che alcuni atenei hanno cominciato ad introdurre nei loro bandi una sorta di voto minimo di sufficienza per essere ammessi. Si tratta, per il momento, di sbarramenti poco selettivi che escludono dall ammissione eventuali candidati che realizzino punteggi veramente molto bassi sopratutto nelle domande relative alla pratica professionale. Nelle prove di ammissione ai corsi universitari i test sono caratterizzati dal fatto che tutti gli esercizi hanno lo stesso valore; pertanto, il risultato finale dipende solo dal maggior numero di quesiti che il candidato riesce a risolvere correttamente. 36

14 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 Questa semplice considerazione fa capire che non è conveniente concentrare gli sforzi nella soluzione dei quesiti più difficili e laboriosi, ma affrontare prima gli esercizi che si ritiene di saper risolvere più facilmente e velocemente. È infatti più redditizio, a parità di tem po, risolvere due esercizi semplici piuttosto che un esercizio complesso. L obiettivo da raggiungere resta comunque quello di rispondere, compatibilmente con il tempo messo a disposizione, a tutta la batteria degli esercizi proposti, economizzando le energie e gestendo la propria performance come descritto nel paragrafo successivo sulla gestione del tempo. Gli strumenti di verifica più frequentemente utilizzati nelle selezioni universitarie sono costituiti da prove strutturate (con stimolo chiuso e risposta chiusa) costituite da domande corredate da una serie di risposte predefinite tra le quali il candidato deve scegliere quella esatta. Più raramente le selezioni vengono attuate con test psicoattitudinali, domande aperte o altri strumenti tradizionali quali colloqui, temi, saggi ecc. Per la prova di ammissione alle lauree magistrali, si è già detto che la prova è costituita da 80 que siti a risposta multipla, con cinque alternative di cui una sola esatta e questa è anche la tipologia più utilizzata per le selezioni a tutti i corsi universitari. I quesiti con domanda a risposta multipla possono essere risolti con due procedimenti: o si cerca di individuare direttamente la risposta giusta oppure si arriva alla soluzione scartando progressivamente le alternative errate e meno verosimili. In questo caso la soluzione viene individuata in modo indiretto senza conoscere a priori la risposta esatta. Inoltre, procedendo per esclusione, anche se non si arriva a individuare la soluzione esatta, si ottiene comunque una riduzione delle alternative possibili e un incremento delle probabilità di rispondere con successo in modo casuale. Come comportarsi nei casi dubbi e azzardare una risposta Si ricorda che il punteggio attribuito per la valutazione della prova scritta, contenuto nei decreti ministeriali di ammissione, prevede i seguenti punteggi: 1 punto per ogni risposta esatta; 20,25 punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data. Oltre all attribuzione di un punteggio positivo per le risposte corrette (un punto per ogni risposta esatta) e l attribuzione di un punteggio nullo ai quesiti lasciati in bianco, a cui cioè non si è risposto, è prevista anche l attribuzione di un punteggio negativo per le risposte errate (quantificato in una frazione di un quarto di punto). A partire dall a.a. 2005/06, è stata aspportata una modifica al punteggio della prova di esame, per tutte le ammissioni ai corsi universitari, introducendo una maggiore penalizzazione per le domande sbagliate che sono passate da 0,20 agli attuali 0,25. Con questo nuovo sistema, di fatto, viene azzerato ogni vantaggio nel rispondere a caso perché i punteggi ottenibili con le risposte casuali corrette si compensano esattamente con le penalizzazioni per quelle errate. 37

15 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie Infatti, se la probabilità su 5 alternative di rispondere giusto è una su cinque, si totalizza teoricamente il seguente punteggio: 1 risposta esatta =1 punto; 4 risposte errate = 1 punto ( 0,25 4); Totale = 0 punti. Se, invece, non si risponde ad alcuna domanda, si totalizza sempre lo stesso punteggio di 0 punti. Data questa impostazione, si potrebbe concludere che ormai risulta del tutto inutile rispondere a caso alle domande per le quali non si conosca la risposta esatta. In realtà non è proprio così e vi è ancora la convenienza in molti casi a tentare la risposta. Infatti, data la penalità fissata di 0,25, conviene rispondere casualmente ogni volta che il numero delle alternative tra cui si è indecisi è pari o inferiore a 4. Il numero delle alternative tra cui si è indecisi non coincide necessariamente con le 5 alternative esistenti. Se, per esempio, si riesce a scartare con sicurezza 2 alternative, il numero da considerare è 3 (5 2). In tale ipotesi, in base alla regola enunciata, è più conveniente rispondere a caso, scegliendo una delle tre risposte tra cui si è incerti. Ciò non implica necessariamente un incoraggiamento ad azzardare le risposte, ma una oculata valutazione se conviene lasciare la risposta in bianco piuttosto che andare a caso. Cercare di indovinare quando non si sa o non si ricorda non viola nessun principio, ma sta dentro le regole del gioco. La decisione di rispondere casualmente ai quesiti irrisolti è una scelta che va adottata per singolo item, ragionando sulle reali probabilità esistenti e sulle opportunità a proprio favore. Per migliorare le proprie capacità nella soluzione dei quesiti a risposta multipla è importante conoscere le diverse tipologie di esercizi e le loro modalità di soluzione. In questo modo il candidato riesce ad affrontare la selezione con maggior sicurezza, evitando il rischio di ottenere bassi rendimenti dovuti alla scarsa abilità nella gestione degli strumenti di verifica. Per questo motivo si suggerisce di approfondire l argomento del Capitolo 3, interamente dedicato alle caratteristiche delle prove oggettive. Come compilare il modulo delle risposte La correzione dell elaborato dell esame è generalmente trattato elettronicamente con lettore a fibre ottiche: pertanto viene utilizzato un apposito modulo di risposta separato dal fascicolo contenente gli esercizi (Fig. 2.2). Il candidato deve rispondere rispettando alcune semplici istruzioni, di solito riportate nella stessa scheda di rilevazione, oppure comunicate direttamente dalla commissione. In alcuni casi sono illustrate anche nel bando di ammissione. La scheda contiene tutti i test individuati da un numero (da 1 a 80), in cui bisogna scegliere, tra le cinque alternative disponibili, identificate da numero/lettera (da 1 a 5) quella ritenuta esatta, spuntando con una X la corrispondente casella. Per la compilazione del modulo lo studente deve far uso esclusivamente di penna nera. 38

16 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 ESEMPIO MODULO DELLE RISPOSTE ISTRUZIONI COMPILAZIONE MODULO RISPOSTE A LETTURA OTTICA Risposta alle domande Si risponde barrando la relativa casella esclusivamente con una crocetta ben marcata avendo cura di rimanere entro i bordi della casella stessa (obbligatorio l uso di una penna con inchiostro nero). Per non rispondere a una domanda Lasciare in bianco (né croci né segni di alcun tipo) la fila di caselle corrispondenti, oppure annerire completamente una eventuale risposta che si vuole annullare. Per correggere una risposta Annerire completamente la risposta sbagliata e mettere una crocetta sulla risposta corretta. FIGURA 2.2 Esempio di modulo delle risposte. 39

17 PARTE 1 Formazione e selezione delle professioni sanitarie Quasi sempre è possibile effettuare le correzioni (si veda sempre la figura 2.2); è comunque consigliabile limitare al minimo le rettifiche poiché espongono al rischio che la lettura ottica non vada a buon fine. Si consiglia, pertanto, di compilare la scheda delle soluzioni solo quando si è certi di non voler più modificare la risposta. Sulle schede di rilevazione delle risposte sono solitamente presenti aree riservate al corretto funzionamento del sistema ottico o spazi destinati alla commissione; all interno di tali aree è importante non apporre alcun segno. Inoltre è buona norma non sgualcire o piegare la scheda di rilevazione delle risposte perché potrebbe pregiudicare il corretto funzionamento del lettore. In caso di necessità è possibile richiedere una nuova scheda, quando non sia già allegata al plico consegnato. Si raccomanda, infine, di non inserire nella scheda delle risposte il nome e cognome o altro segno di riconoscimento, perché invalidano la prova; le schede sono già dotate di un codice a barre, identificativo dei singoli candidati, che garantisce l anonimato della selezione. Come gestire i tempi della prova Il tempo è uno dei principali fattori critici nello svolgimento delle prove di selezione e quindi è fondamentale impiegare razionalmente la risorsa messa a disposizione, anche perché quasi sempre si dimostra limitata e insufficiente. Per avere successo nella prova occorre progettare il tempo assegnato, in modo da rispondere alla totalità dei quesiti senza soffermarsi troppo su alcuni test a scapito di altri, o peggio ancora, farsi prendere dall affanno per non avere gestito correttamente la propria performance. La gestione del tempo è un abilità che si acquisisce e si affina con un allenamento al rispetto dei tempi e al controllo dell ansia, che vanno perseguiti prima della prova di selezione. La durata della prova generalmente varia da una a due ore, come nel caso delle selezioni delle lauree magistrali. Avendo a disposizione 120 minuti per 80 quiz, il tempo medio per quesito è 1,5 minuti. Poiché il grado di difficoltà delle domande non è uniforme e, inoltre, sono necessari tempi accessori per la compilazione del modulo delle risposte, per la scheda anagrafica e per il controllo finale, il tempo reale a disposizione è molto più limitato e non parimenti distribuito. Per questo è opportuno suddividere la durata della prova in fasi. Prima fase (circa 30 minuti): soluzione dei quiz più facili e immediati utilizzando il minor tempo possibile (0,5 minuti a test). Contemporaneamente, evidenziare con segni di riconoscimento i quesiti che necessitano di un maggior tempo di soluzione; sarà così possibile rintracciarli velocemente in un secondo momento. Uno standard accettabile, in questa prima fase, è risolvere il 70-75% della prova pari a circa 60 quesiti. Generalmente una batteria di quiz prevede 20-25% di quiz lunghi e/o difficili la cui soluzione comporta un maggior utilizzo di tempo e impegno. Seconda fase (circa 60 minuti): è opportuno valutare rapidamente il tempo rimasto e il numero di test ancora da risolvere per avere un parametro di riferimento. Si tenga comunque conto che, se sono rimasti 20 quesiti, il tempo medio che rimane per la soluzione è circa 3 minuti per item. 40

18 Ammissione ai corsi di laurea CAPITOLO 2 FASE 3 = tempo 30 minuti Compilazione schede risposte e verifica finale FASE 1 = tempo 30 minuti Soluzione test semplici (0,5 min per quiz) Soluzione di circa 60 quiz Totale tempo 2 ore = 120 minuti FASE 2 = tempo 60 minuti Soluzione test difficili (3 min per quiz) Soluzione di circa 20 quiz FIGURA 2.3 Pianificazione dei tempi. In questa fase il trattamento dei quiz difficili e lunghi va fatto sempre evitando di perdere troppo tempo su un singolo item. Alla fine di questa ulteriore tornata si può decidere, per i quesiti rimasti, di tentare o meno una risposta, tenuto conto delle probabilità di riuscita di cui si è già discusso. Terza fase (circa 30 minuti): compilazione della scheda delle risposte e di altri moduli ed eventuale verifica finale del lavoro. Attenzione comunque alla correzione delle risposte nel momento finale poiché si è constatato che difficilmente producono un risultato migliore nelle prove. Lo schema riportato nella figura 2.3 riassume la progettazione dei tempi e delle fasi di gestione della prova di selezione. 41

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