CONDIZIONI DEFINITIVE RELATIVE ALL EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO

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1 BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A Sede Legale: Piazza Ferrari n RIMINI Capitale Sociale ,00 I.V. Partita IVA, Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA di Rimini Repertorio Economico Amministrativo Iscritta all albo delle Banche al Codice ABI n Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia CONDIZIONI DEFINITIVE RELATIVE ALL EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO BANCA CARIM SPA Obbligazioni Step-Up 22/06/ CODICE ISIN IT DI CUI AL PROGRAMMA DI OFFERTA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DENOMINATI BANCA CARIM SPA Obbligazioni a Tasso Fisso * BANCA CARIM SPA Obbligazioni a Tasso Variabile * BANCA CARIM SPA Obbligazioni Zero Coupon * BANCA CARIM SPA Obbligazioni Step-Up / Step-Down * BANCA CARIM SPA Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) * * con possibilità di devoluzione di una parte dell ammontare ricavato dal collocamento dei titoli (espresso come importo fisso o come percentuale del valore nominale collocato) e/o di una parte degli interessi corrisposti ai sottoscrittori a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale fino ad un ammontare massimo predefinito. Le Obbligazioni a Tasso Fisso, a Tasso Variabile, Step-Up / Step-Down e a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (floor) e/o Massimo (cap) potranno essere emessi anche come Titoli di Risparmio per l Economia Meridionale (TREM). BANCA CARIM SPA Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso BANCA CARIM SPA Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile BANCA CARIM SPA Obbligazioni Subordinate Tier II Step-Up / Step-Down Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte in conformità all articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71/CE, come successivamente modificata e in conformità con quanto previsto dall art. 22, paragrafo 4, del Regolamento 2004/809/CE, come modificato dal Regolamento delegato 486/2012/UE e dal Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n del 14 maggio 1999 e successive modifiche. Tali Condizioni Definitive costituiscono, unitamente al Documento di Registrazione relativo all Emittente, alla Nota Informativa sugli strumenti finanziari ed alla Nota di Sintesi ed a ogni eventuale successivo supplemento, il Prospetto di Base relativo al programma di offerta di prestiti obbligazionari come sopra denominati, nell ambito del quale l Emittente potrà emettere, in una o più serie di emissione, titoli obbligazionari di valore unitario inferiore a ,00 Euro. Il Prospetto di Base, cui le Condizioni Definitive si riferiscono, è stato pubblicato mediante deposito presso la CONSOB in data 8 agosto 2014 a seguito di approvazione comunicata con nota n /14 del 7 agosto Lo stesso è stato modificato e aggiornato dal relativo Supplemento depositato presso la Consob in data 28 maggio 2015, a seguito di approvazione comunicata da Consob con nota n /15 del 28 maggio 2015 (il Supplemento ). L adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull opportunità dell investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. 1

2 Si invita l investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base ed al relativo Supplemento al fine di ottenere informazioni complete sull Emittente e sulle Obbligazioni. Una Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all emissione/offerta Ragioni dell Offerta e impiego dei proventi Non applicabile L ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all esercizio dell attività bancaria dell Emittente. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI Tipologia delle Obbligazioni Status delle Obbligazioni Isin Valore nominale di ogni Obbligazione Tasso di Interesse Nominale e disposizioni relative agli interessi Frequenza nel pagamento degli interessi Parametro di Indicizzazione (per le Obbligazioni a Tasso Variabile e a Tasso Misto) Fonte di rilevazione del Parametro di Indicizzazione Eventi di turbativa relativi al parametro di Indicizzazione Convenzione per il calcolo, di pagamento e Calendario Agente per il calcolo Descrizione della componente derivativa Data di Emissione / Data di Godimento Obbligazioni Step-Up Senior IT Euro 1.000,00 Le Obbligazioni fruttano sul Valore Nominale, per ogni periodo di riferimento, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo così definito: Periodo dal 22/06/2015 al 22/06/2016 pari al 1,00% (0,740% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2016 al 22/06/2017 pari al 1,10% (0,814% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2017 al 22/06/2018 pari al 1,20% (0,888% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2018 al 22/06/2019 pari al 1,50% (1,110% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2019 al 22/12/2019 pari al 1,60% (1,184% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/12/2019 al 22/06/2020 pari al 1,80% (1,332% al netto dell effetto fiscale). Le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi pagabili in via posticipata con frequenza semestrale, in data 22 giugno e 22 dicembre di ogni anno. Non applicabile Non applicabile Non applicabile Gli interessi saranno calcolati secondo la convenzione ACT/ACT (ICMA) ed il calendario TARGET. L Agente per il calcolo è l Emittente. Non applicabile La Data di Emissione dell Obbligazione è il 22/06/2015. La Data di Godimento dell Obbligazione è il 22/06/2015 2

3 Data/e di Regolamento 22/06/ /07/2015 Data di Scadenza 22/06/2020 Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari in un unica soluzione alla Data di Scadenza. Tasso di rendimento Il rendimento effettivo annuo lordo delle Obbligazioni è pari a 1,298% ed il rendimento effettivo annuo netto è pari a 0,961% (considerata la vigente imposta sostitutiva del 26,00%). I rendimenti sono calcolati in regime di capitalizzazione composta, secondo la metodologia del Tasso Interno di Rendimento (TIR), assumendo che l Obbligazione sia detenuta fino a scadenza e che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo. CONDIZIONI DELL OFFERTA Condizioni alle quali l offerta è subordinata Ammontare Totale dell Emissione Periodo di Offerta Lotto Minimo e Massimo di sottoscrizione Modalità e termini per il pagamento e consegna degli strumenti finanziari Prezzo di Emissione Non applicabile L Ammontare Totale dell emissione è pari a Euro ,00, per un totale di n Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro 1.000,00. L Emittente si riserva la facoltà di incrementare l Ammontare Totale del prestito nel corso del Periodo di Offerta. Le Obbligazioni saranno offerte dall 11/06/2015 al 06/07/2015, salvo chiusura anticipata ovvero proroga del Periodo di Offerta. Lotto Minimo pari a n. 1 Obbligazione. Il taglio minimo non è in alcun modo frazionabile né in fase di emissione né in ipotesi di successiva negoziazione. Il pagamento delle obbligazioni sarà effettuato alla Data di Regolamento mediante addebito sui conti correnti dei sottoscrittori. Il rimborso delle obbligazioni ed il pagamento degli interessi avverranno a cura dell Emittente, per il tramite di Monte Titoli SpA Via Mantegna n MILANO. Le obbligazioni saranno assoggettate alla disciplina di dematerializzazione di cui al D.Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 e relative disposizioni di attuazione. Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale, e cioè Euro 1.000,00. Resta fermo che nell ipotesi in cui la sottoscrizione delle Obbligazioni da parte degli investitori avvenisse ad una data successiva alla Data di Godimento, il Prezzo di Emissione dovrà essere maggiorato del rateo interessi. AUTORIZZAZIONI RELATIVE ALL EMISSIONE L Emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata approvata dalla Direzione Generale in data 08 giugno Rimini, li 10/06/2015 BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. [Il Direttore Generale] 3

4 BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A Sede Legale: Piazza Ferrari n RIMINI Capitale Sociale ,00 I.V. Partita IVA, Codice Fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA di Rimini Repertorio Economico Amministrativo Iscritta all albo delle Banche al Codice ABI n Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia NOTA DI SINTESI RELATIVA ALL EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO: BANCA CARIM SPA Obbligazioni Step-Up 22/06/ CODICE ISIN IT Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull esame da parte dell investitore del Prospetto di Base completo. La presente Nota di Sintesi riporta una serie di elementi informativi obbligatori definiti Elementi. Tali Elementi sono numerati progressivamente nelle Sezioni da A ad E (A.1 - E.7). Essa contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non risultano rilevanti la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa. Quando l informazione relativa ad un dato Elemento non è inclusa nel Prospetto di Base, tale Elemento figura nella presente Nota di Sintesi con la menzione non applicabile, corredata da una breve descrizione dell Elemento stesso. Sezione A Introduzione e avvertenze A.1 Avvertenze La presente Nota di Sintesi è stata redatta ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della Direttiva 2003/71/CE (la "Direttiva Prospetti") e dell allegato XXII al Regolamento Delegato (UE) n. 486/2012 e deve essere letta come introduzione al Prospetto di Base. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l'investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell'inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno redatto la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altri parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l opportunità di A.2 Consenso all utilizzo del Prospetto B.1 Denominazione legale e commerciale B.2 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera e suo paese di costituzione B.4b Tendenze note riguardanti l Emittente e i settori in cui opera investire in tali Obbligazioni. Non applicabile. L emittente non presta il consenso all utilizzo del prospetto per la successiva rivendita o collocamento finale degli strumenti finanziari da parte di intermediari finanziari. Sezione B Emittente La Società Emittente è denominata BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A., commercialmente in breve BANCA CARIM. BANCA CARIM Cassa di Risparmio S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano, costituita e disciplinata in base alla legge italiana. La sede legale dell'emittente è a Rimini, in Piazza Ferrari n. 15. L Emittente non è a conoscenza di informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente stesso per l esercizio in corso. 1

5 B.5 Descrizione del gruppo di cui fa parte l Emittente e posizione che l Emittente occupa all interno del gruppo stesso B.9 Previsione o stima degli utili B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati B.12 Informazioni finanziarie fondamentali e dichiarazioni dell Emittente Non applicabile. Si segnala che BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. non fa parte di alcun gruppo. Non Applicabile; non vengono fornite previsioni o stime degli utili. L Assemblea degli Azionisti di BANCA CARIM tenutasi in data 27/09/2012 ha deliberato di affidare l incarico di revisione a PricewaterhouseCoopers S.p.A. Il Bilancio individuale al 31 dicembre 2013 è stato sottoposto, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data 11 aprile 2014 un giudizio senza rilievi. Il Bilancio, individuale e consolidato, al 31 dicembre 2012 è stato sottoposto, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data 11 aprile 2013 un giudizio senza rilievi. Il Bilancio, individuale e consolidato, al 30 settembre 2012 è stato sottoposto, a titolo volontario, a revisione contabile da parte di detta società di revisione che ha espresso, in data 11/12/2012 un giudizio senza rilievi ma ha ritenuto opportuno segnalare, a titolo di richiami di informativa, quanto segue: - BANCA CARIM è stata posta in Amministrazione Straordinaria a seguito dell emanazione del Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze del 29 settembre 2010; - L Assemblea dei Soci di BANCA CARIM del 27 settembre 2012, previa autorizzazione della Banca d Italia, ha deliberato la ricostituzione degli organi dell amministrazione ordinari, i quali hanno ricevuto in consegna la Banca dal Commissario Straordinario in data 30 settembre 2012; - Nella relazione sulla gestione, il Commissario Straordinario ha illustrato le azioni poste in essere per rimuovere le inadempienze e le irregolarità che avevano comportato lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca, nonché per il raggiungimento di un equilibrio della situazione economico-patrimoniale che consenta la prosecuzione e lo sviluppo dell attività bancaria; - Con riferimento al bilancio del 30 settembre 2012, nella Parte A.1 della nota integrativa, Sezione 2 Principi generali di redazione, il Commissario Straordinario ha descritto gli elementi sulla base dei quali ha redatto il bilancio di chiusura della procedura di Amministrazione Straordinaria adottando il presupposto della continuità aziendale. Si riportano nelle successive tabelle alcuni dati finanziari e patrimoniali selezionati, relativi all Emittente. I dati di seguito esposti rappresentano gli ultimi due esercizi: Bilancio al 31 dicembre 2013, relativo al periodo di 12 mesi che va dal 01/01/2013 al 31/12/2013; Bilancio al 31 dicembre 2014, relativo al periodo di 12 mesi che va dal 01/01/2014 al 31/12/2014. Tabella 1: Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali Importi in migliaia di euro Soglie minime regolamentari a regime ai sensi di Basilea 3 01/01/ /12/2014 Var % 01/01/ /12/2013 Total Capital Ratio (Fondi propri/attività di rischio ponderate) 10,50% 10,67% -2,11% 10,90% TIER1 Ratio (Capitale di Classe 1/Attività di rischio ponderate) 8,50% 9,28% 3,34% 8,98% Common Equity TIER1 Ratio (Capitale Primario di Classe 1/Attività di rischio ponderate) 7,00% 9,28% 3,34% 8,98% Totale fondi propri ,11% Capitale di Classe 1 (TIER1) ,26% Capitale di Classe 2 (T2) ,17% Rischi Rischi di credito e di controparte ,59% Rischi di mercato ,99% 679 Rischi operativi ,62% Altri rischi specifici Totale Requisiti Prudenziali ,01% Attività di rischio relative ai rischi di credito Attività di rischio ponderate (RWA) ,01% Rapporto attività di rischio ponderate (RWA) / Totale Attivo 65,87% -0,72% 66,35% 2

6 Al 31/12/2014 il livello minimo dei coefficienti patrimoniali di vigilanza previsti dalla normativa sono pari a: Total Capital Ratio 10,5% e Common Equity TIER1 Ratio 7%. Si segnala che, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali così come previsti dagli accordi di Basilea 3, recepiti nella disciplina comunitaria attraverso il cosiddetto CRD4 package, composto dalla Direttiva 2013/36/EU (Capital Requirements Directrive, in breve CRD) e dal Regolamento UE n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, in breve CRR), si prevede una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all 8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle Attività Ponderate per il Rischio. Dagli ultimi due Bilanci emerge che gli indici relativi alla situazione Individuale si modificano come segue: Total Capital Ratio dal 10,90% del 31 dicembre 2013 al 10,67% del 31 dicembre 2014; Common Equity TIER1 Ratio dal 8,98% del 31 dicembre 2013 al 9,28% del 31 dicembre La riduzione del Total Capital Ratio deriva dall esclusione dal capitale di classe 2 di alcune tipologie di prestiti obbligazionari subordinati, per un valore nominale di 35,3 milioni. La computabilità di tali strumenti di capitale, pur pacifica all atto dell emissione, è stata recentemente messa in dubbio sulla base di una interpretazione fornita dall EBA della normativa entrata in vigore a partire dal 1 gennaio La decurtazione ha colpito l intero sistema bancario italiano. Si rimarca che a norme costanti il Total Capital Ratio si sarebbe portato al 11,91% L emittente dichiara di non aver fornito coefficienti patrimoniali fully phased e pertanto non ha provveduto a rappresentare dati pro-forma. L Emittente non è assoggettato ad ulteriori requisiti prudenziali rispetto a quelli vigenti imposti dalla Banca d Italia. Ai fini del calcolo dell RWA si segnala che, dal 1 gennaio 2008, l Emittente ha adottato metodologie standardizzate. Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia 01/01/ /12/2014 Dati di sistema 31/12/2014 (1) 01/01/ /12/2013 Dati di sistema 31/12/2013 (2) Sofferenze Lorde Clientela / Impieghi Lordi Clientela 18,1% 10,5% 12,6% 8,7% Sofferenze nette clientela / Impieghi netti a Clientela 10,0% n.d. 7,4% 4% Partite anomale lorde clientela / impieghi lordi Clientela Partite anomale nette clientela / impieghi netti Clientela Rapporto di copertura delle partite anomale (escluse le sofferenze) Rapporto di copertura delle partite anomale (incluse le sofferenze) 29,9% 17,8% 28,7% 15,9% 20,6% n.d. 22,4% 10% 21,2% n.d. 17,1% n.d. 39,4% 42,9% 29,1% 39,9% Rapporto di copertura delle sofferenze 51,3% 55,7% 46,4% 54,7% Rapporto sofferenze nette / patrimonio netto 91,1% n.d. 66,2% n.d. Indice grandi rischi / impieghi netti 68,0% n.d. 52,9% n.d. Indice grandi rischi / impieghi netti(4) 6,9% n.d. 6,70% n.d. Rapporto rettifiche su crediti / crediti netti verso la clientela 4,03% n.d. 1,57% n.d. (1) Fonte Banca d'italia - Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n. 1 Maggio 2015 tavola 3.1 pag.21- Campione Banche piccole (2) Fonte Banca d'italia - Rapporto sulla Stabilità Finanziaria n. 1 Maggio 2014 tavola 3.1 pag.26 - Campione Banche piccole Al 31 dicembre 2014, il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi continua ad essere influenzato negativamente dal perdurare della crisi economica e si attesta al 18,1%, in aumento rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2013 pari a 12,6%. Le partite anomale lorde presentano una incidenza sugli impieghi lordi pari al 29,9%, in aumento rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2013 pari a 28,7%. La qualità del credito risente in maniera significativa del prolungarsi della recessione economica ancora in atto, particolarmente pesante nel territorio di riferimento di Banca Carim anche in relazione alla forte concentrazione nel settore immobiliare, tra i più segnati dalla crisi degli ultimi anni. Si registra al 31/12/2014 un aumento dei crediti deteriorati (composti da sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e past due ), di oltre 42 milioni di euro (+5,2%) al lordo delle rispettive rettifiche di valore, fino a 850 milioni di euro (al 31/12/2013 erano pari a 807 milioni di euro). All interno dei crediti deteriorati, il definitivo stato di default di alcuni grandi prenditori del territorio di riferimento intervenuto in quest ultimo anno ha condotto ad un significativo aumento delle sofferenze lorde che passano da 355 milioni al 31/12/2013 a 515,3 milioni al 31/12/2014. Al netto delle relative svalutazioni analitiche, le sofferenze raggiungono i 251,1 milioni di euro, con un incidenza sugli impieghi netti pari al 10,0% (7,4% al 31/12/2013). Alla data di riferimento, il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi si attesta al 18,1% (12,6% al 31/12/2013) e si confronta con il dato di sistema che, al mese di dicembre 2014, segnava un 10,5% (fonte Banca d Italia Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Maggio 2015). 3

7 Le posizioni incagliate ed i crediti ristrutturati, che rappresentano crediti verso soggetti in temporanea difficoltà, considerati complessivamente al lordo delle relative svalutazioni, si attestano a 310,52 milioni di euro e rilevano un decremento, rispetto ai valori riferiti al 31/12/2013, del 20,9%. L indice relativo al rapporto delle posizioni a incaglio e ristrutturate sugli impieghi, entrambi al lordo delle relative svalutazioni, si posiziona al 10,9% (13,9% riferito al 31/12/2013). Come si evince dalla tabella 2 sopra riportata, i principali indicatori di rischiosità creditizia al 31 dicembre 2014 relativi all Emittente risultano essere superiori rispetto a quelli del sistema bancario, così come rilevati dalla Banca d Italia nel Rapporto di Stabilità Finanziaria maggio 2015 e relativo al campione delle banche piccole. In particolare il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi si attesta a 18,1% per l Emittente verso un dato di sistema pari a 10,5%. La Banca sta implementando le indicazioni fornite dalla regolamentazione europea sulle Forbearance measures che specificano in modo più dettagliato le modalità di gestione delle esposizioni oggetto di misure di tolleranza o rifinanziamento. Tabella 3: Crediti Crediti (Importi in migliaia di euro) Valori netti 01/01/ /12/2014 Dati di sistema: Valori lordi Composizione Copertura % Coperture (*) Valori netti 01/01/ /12/2013 Valori lordi Composizione Copertura % Sofferenze ,10% 51,27% 55,70% ,64% 46,45% Incagli ,23% 23,06% 25,90% ,99% 17,18% Ristrutturati ,68% 5,04% 31,60% ,96% 8,99% Past Due ,86% 11,07% 11,10% ,15% 7,48% Totale Crediti Deteriorati ,87% 39,40% 42,90% ,74% 29,05% Bonis ,13% 0,71% 0,60% ,26% 0,64% Totale Crediti ,00% 12,26% 8,20% ,00% 8,80% (*) Fonte Banca d'italia - Rapporto sulla stabilità finanziaria 5/ Campione Banche piccole. Tabella 4: Grandi rischi (*) Grandi rischi (Importi in migliaia di euro) Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Valore di bilancio(**) Valore Ponderato Valore di bilancio(**) Valore Ponderato Ammontare Numero 10 8 Rapporto grandi rischi/impieghi netti clientela 67,97%(**) 6,93% 52,88%(**) 6,71% (*) In base alle disposizioni normative vigenti il numero delle grandi esposizioni esposto in tabella è determinato facendo riferimento alle esposizioni non ponderate che superano il 10% del Capitale Ammissibile, così come definito dal Regolamento UE n. 575/2013 (c.d. CRR), dove per esposizioni si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal Capitale Ammissibile) nei confronti di un cliente, o di un gruppo di clienti connessi, senza l applicazione dei fattori di ponderazione. Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di bilancio relativa alle grandi esposizioni anche soggetti che pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un esposizione non ponderata superiore al 10% del Capitale Ammissibile ai fini dei grandi rischi. (**) Nei Grandi Rischi al valore di bilancio sono ricomprese le esposizioni, oggetto di ponderazione a zero, verso lo Stato Italiano (pari a migliaia di euro al 31/12/2014 e migliaia di euro al 31/12/2013). Escludendo quest'ultime il rapporto è pari al 19,9% (2014) e al 9.95% (2013). Alla fine del periodo di riferimento, sono presenti 10 posizioni che risultano fra i grandi rischi (ammontare delle esposizioni superiore al 10% del patrimonio di vigilanza). Tabella 5: Indicatori di liquidità Importi in milioni di euro 01/01/ /12/ /01/ /12/2013 Impieghi lordi (*) Raccolta diretta Rapporto Impieghi Lordi / raccolta diretta (Loans to deposit ratio) 97,7% 94,7% Liquidity Coverage Ratio (LCR) 206% - Net Stable Funding Ratio (NSFR) 185% - (*) Composti da milioni di euro di crediti in bonis al 31/12/2014 (2.003 milioni di euro al 31/12/2013) e da 850 milioni di euro di crediti deteriorati (sofferenze, incagli, ristrutturati, past due) al 31/12/2014 (807 al 31/12/2013) Gli impieghi al lordo delle sofferenze sono pari a milioni di euro, in aumento dell 1,3% rispetto al 2013; nello stesso periodo, il sistema creditizio ha fatto registrare un arretramento dell 1,35%. La raccolta diretta, comprensiva dei pronti contro termine, ammonta a milioni di euro, in decremento dell 1,8% rispetto al valore del 31 dicembre 2013 come effetto combinato di un azione mirata di riconversione verso la raccolta gestita e di contenimento dei rapporti con clientela istituzionale ; nel corrispondente periodo la raccolta diretta dell intero sistema bancario è diminuita di circa l 1,15% (fonte 4

8 ABI Monthly Outlook). All interno dell aggregato, la raccolta a vista (conti correnti e depositi a risparmio liberi) ha registrato un incremento del 5,8% e un calo della raccolta a scadenza (-10,7%). In controtendenza la raccolta tramite obbligazioni (+62,3%) la cui proposta in vendita a favore della clientela di Banca Carim è ripresa organicamente a decorrere dal mese di ottobre del Il dato assume un particolare significato se raffrontato con quello di sistema (-13.5%). Con riferimento alle informazioni concernenti la liquidità si segnala che il Regolamento UE n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, in breve CRR), prevede a partire dal 1 gennaio 2014, la graduale introduzione di segnalazioni sulla situazione di liquidità delle banche. In particolare prevede l introduzione dei due indicatori Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), secondo la tempistica indicata negli artt. 460 e 510, rispettivamente, del Regolamento CRR. Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Il valore di tale indicatore al 31 dicembre 2014 era pari al 206% (minimo: 100%). Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l ammontare complessivo delle Fonti stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. Il valore di tale indicatore al 31 dicembre 2014 era pari al 185% (minimo: 60% dal 1 gennaio 2018). Entrambi gli indicatori risultano quindi ampliamente superiori ai minimi regolamentari. Alla data del Prospetto si ritiene che la Banca non sia esposta ad un apprezzabile rischio di liquidità, anche considerandone le due componenti del funding liquidity risk e del market liquidity risk. Tabella 6: Operazioni di finanziamento con la Banca Centrale Europea (BCE) al 31/12/2014 Data decorrenza Quantità Data scadenza 22 dicembre 2011 Euro ,11 29 gennaio marzo 2012 Euro ,55 26 febbraio settembre 2014 Euro ,00 26 settembre 2018* 30 dicembre 2014 Euro ,00 06 gennaio dicembre 2014 Euro ,00 26 marzo 2015 * Trattasi di operazione TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation) che prevede un eventuale rimborso anticipato a settembre 2016 Al 31 dicembre 2014 la Banca aveva in essere 700 milioni di euro di rifinanziamenti con la Banca Centrale Europea (BCE), distribuiti per scadenze come illustrati nella tabella 6. Sempre al 31 dicembre 2014, le attività non vincolate ed eligible per ulteriori operazioni erano pari a circa 694* mln di euro, di cui circa 394* milioni di euro di strumenti finanziari e circa 300* mln di euro di strumenti non negoziabili (crediti). * Valori espressi al netto degli scarti applicati in base agli attuali parametri Tabella 7: Principali dati di conto economico 01/01/ /01/ Importi in migliaia di euro Variazione % 31/12/ /12/2013 Margine di interesse ,94% Margine di intermediazione ,16% Risultato netto della gestione finanziaria ed assicurativa ,76% Costi operativi ,30% Commissioni nette ,55% Utile / perdita netta ,34% Al 31 dicembre 2014 il margine di interesse, influenzato dalla contrazione dei tassi di mercato, si attesta a 53,64 milioni di euro. Sul fronte del margine da servizi si registrano 29,98 milioni di euro di commissioni nette (attive meno passive), in linea con l esercizio Il risultato netto dell attività di negoziazione e copertura al 31/12/2014 risulta positivo per 53,6 milioni di euro e contribuisce a determinare un margine di intermediazione pari a 137,7 milioni di euro. La politica di rigore nella valutazione dei crediti non performing - in considerevole crescita nell anno per effetto sia del permanere del contesto economico negativo, sia del definitivo default di alcuni grandi prenditori da tempo in situazione di difficoltà - ha richiesto ulteriori rettifiche di valore su crediti per 100,8 milioni. Tali rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ed altre attività contribuiscono al risultato netto della gestione finanziaria che si attesta a 36,5 milioni di euro, con una perdita di esercizio pari a 9,1 milioni di euro. 5

9 Tabella 8: Principali dati di stato patrimoniale Importi in migliaia di euro di euro 01/01/ /12/ /01/ /12/2013 Var. % Raccolta Diretta ,8% Raccolta Indiretta ,0% Attività finanziarie ,9% Impieghi Lordi ,3% Totale attivo ,3% Patrimonio netto ,1% Capitale Sociale ,0% Il patrimonio netto ha registrato nel periodo di riferimento, un decremento complessivo pari a 11,68 milioni di euro, raggiungendo i 275,51 milioni di euro; in sintesi, le dinamiche patrimoniali sono riconducibili ai seguenti eventi: - +1,13 milioni di euro netti riferiti alle variazioni delle riserve da valutazione, principalmente riferibili agli impatti derivanti dall applicazione del principio contabile IAS 19 con particolare riferimento al trattamento contabile dei benefici per i dipendenti (-1,21 milioni di euro) ed ai titoli allocati nel portafoglio IAS Avaible for Sale (+0,08 milioni di euro); - -9,14 milioni di euro in relazione al risultato conseguito nel periodo. Al 31 dicembre 2014, a livello individuale, il valore della raccolta globale, compresa quella assicurativa, risulta pari a milioni di euro, con un incremento, rispetto al 31 dicembre 2013, pari al +0,6%; aumento dovuto ad una variazione positiva della raccolta indiretta (+5,0%) ed una variazione negativa della raccolta diretta (-1,8%). Con riferimento all esposizione dell Emittente concernente i titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali nonché dagli Enti governativi e i prestiti erogati a favore dei medesimi, si segnala che BANCA CARIM risulta esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, in particolare l Italia. Al 31 dicembre 2014 l esposizione complessiva in termini di valore nominale ammonta ad Euro milioni, corrispondente ad un valore di bilancio pari ad Euro milioni, che risulta sostanzialmente in linea con il relativo fair value, come rappresentato nella seguente tabella. Tabella 9: esposizione ai titoli di debito governativi (dati in milioni di euro) Ratings Esposizioni al 31/12/2014 Esposizioni al 31/12/2013 Moody s Standard&Poor s Fitch Valore nominale Valore di bilancio Fair Value Valore nominale Valore di bilancio Italia Baa2 BBB- BBB Germania Aaa AAA AAA Francia Aa1 AA AA Totale Fair Value B.13 Fatti recenti relativi all Emittente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità In relazione alla esposizione in titoli di debito governativi, pari a milioni (valore di bilancio), si rappresenta che il 100% della stessa, risulta concentrata in titoli di Stato italiani; in tal senso, l aggravarsi della situazione del debito sovrano, ed in particolare di quello italiano, potrebbe ingenerare effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca. Al 31 dicembre 2014, la percentuale di titoli di debito governativi rispetto al totale delle attività finanziarie risulta pari al 97,13%. Alla stessa data non erano presenti posizioni in titoli strutturati di credito. Non si segnalano successive variazioni di rilievo, fino alla data del presente Supplemento, dei rating come sopra evidenziati. Si specifica che, a partire dal 29 settembre 2010 e fino al 30 settembre 2012 l Emittente è stato assoggettato alla procedura di Amministrazione Straordinaria da parte di Banca d Italia. L Amministrazione Straordinaria si è concentrata sulla realizzazione di un progetto di rafforzamento patrimoniale per consentire la prosecuzione dell attività bancaria. In data 27 settembre 2012, l Assemblea Ordinaria degli azionisti della Capogruppo, convocata successivamente alla relativa autorizzazione ottenuta da Banca d Italia, ha provveduto, tra l altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari. In data 15 febbraio 2013 Banca d Italia ha approvato il Bilancio riferito all esercizio dell Amministrazione Straordinaria (dal 1 gennaio 2010 al 30 settembre 2012), mentre in data 29 aprile 2013 l Assemblea degli Azionisti di BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.pA. ha approvato il Bilancio relativo all'esercizio 1 ottobre dicembre In data 28 aprile 2014 l Assemblea degli Azionisti di BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.pA. ha approvato il Bilancio relativo all'esercizio 1 gennaio dicembre In data 4 gennaio 2013 è stata raggiunta l intesa relativa alla fusione per incorporazione di ETICREDITO Banca Etica Adriatica Spa in BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini Spa; conseguentemente, in esecuzione delle rispettive deliberazioni assembleari, in data 01/10/2013 è stato stipulato l atto di 6

10 B.14 Rapporti di Gruppo B.15 Principali attività dell Emittente B.16 Controllo dell Emittente fusione per incorporazione con efficacia civilistica a far data dal 11/10/2013; tale operazione ha portato ad un aumento del capitale sociale di BANCA CARIM da Euro ,00 ad Euro ,00. In relazione alla partecipazione detenuta in Corit Riscossioni Locali SpA si evidenzia che in data 25 giugno 2013 è stato stipulato l atto di fusione per incorporazione della citata Corit in Sorit Società Servizi e Riscossioni Italia SpA, che porta la Banca a detenere una quota di minoranza (pari al 5,64%) in Sorit (società incorporante). Pertanto, a far data del 28 giugno 2013, il Gruppo Creditizio BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A. è stato cancellato dall Albo dei gruppi bancari di cui all Art. 64 del TUB. In data 13/01/2015 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il Piano Industriale , orientato al rilancio produttivo ed al miglioramento dei fondamentali di bilancio. Tra le attività previste nel piano rientra il riordino della presenza territoriale della Banca mediante la chiusura delle filiali situate in Abruzzo e Molise. Si evidenzia che la Banca d Italia ha avviato, in data 4 febbraio 2015, una visita ispettiva generale di carattere ordinario presso l Emittente. La visita ispettiva si è conclusa il 24/04/2015. L ispezione, che interessa principalmente le strutture di Direzione Generale, avviene a distanza di cinque anni dalla precedente visita ispettiva, secondo le tempistiche consuete con le quali l Organo di Vigilanza effettua tali verifiche. Si evidenzia che alla data del presente Supplemento non sono ancora noti gli esiti degli accertamenti. Non applicabile. Alla data di redazione del presente Prospetto la Banca non appartiene ad un gruppo ai sensi dell art. 60 del D.Lgs. 385/93. La Banca opera prevalentemente nel settore dell intermediazione creditizia tradizionale e dei servizi di pagamento con un importante gamma di prodotti e servizi bancari e finanziari, offerti sia attraverso i canali bancari ordinari sia tramite canali distributivi alternativi, quali l utilizzo di servizi via internet di home banking per i clienti retail e di remote banking per le imprese. La Banca distribuisce inoltre Fondi e Sicav di terzi. Nell ambito del settore banca-assicurazione, la Banca colloca prodotti tradizionali assicurativi vita, unit-linked e index-linked. La Banca opera anche nel settore dell intermediazione finanziaria ed oltre all attività di distribuzione, nell ambito dei servizi di investimento, essa svolge le attività di negoziazione in conto proprio e conto terzi. Tali attività vengono svolte nell area territoriale di riferimento rappresentata dalla provincia di Rimini ma anche in diverse piazze delle regioni Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise e Lazio. In seguito all esecuzione dell Aumento di Capitale iscritta nel Registro delle Imprese di Rimini in data 21 maggio 2012, il capitale sociale è passato da Euro ,00 a Euro ,00; successivamente, in seguito alla fusione per incorporazione di ETICREDITO Banca Etica Adriatica Spa in BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini Spa in data 11 ottobre 2013, il capitale sociale è passato da Euro ,00 a Euro ,00 e la compagine azionaria dell'emittente risulta così composta: Soci Numero Azioni Valore Nominale % Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ,77% Altri Azionisti(*) ,23% Totale ,00% (*) tutti portatori di partecipazioni inferiori al 3% del Capitale Sociale. B.17 Rating All Emittente non è assegnato alcun rating da parte delle principali agenzie di rating, ne è prevista l assegnazione di un rating per le Obbligazioni emesse. C.1 Tipo e classe degli strumenti finanziari offerti e/o ammessi alla negoziazione, compresi eventuali codici identificativi degli strumenti finanziari C.2 Valuta di emissione Sezione C Strumenti finanziari - Obbligazioni Step-Up; sono titoli di debito che danno diritto al rimborso alla pari del valore nominale in un unica soluzione alla Data di Scadenza. Le Obbligazioni Step-Up maturano, a partire dalla Data di Godimento, interessi il cui ammontare è definito applicando al valore nominale un tasso di interesse crescente predeterminato alla data di emissione. ISIN (International Security Identification Number): IT Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro. 7

11 C.5 Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità C.8 Diritti connessi agli strumenti finanziari Ranking e restrizioni a tali diritti C.9 Tasso di interesse Data di godimento e scadenza Modalità di ammortamento del prestito e procedure di rimborso Tasso di rendimento Rappresentante dei detentori dei titoli di debito C.10 Componente derivativa C.11 Ammissione alla negoziazione Non esistono restrizioni alla libera trasferibilità delle Obbligazioni emesse, salvo le disposizioni di legge vigenti in materia. Non possono comunque aderire all Offerta coloro che, al momento dell adesione, pur essendo residenti in Italia, possono essere considerati ai sensi delle U.S. Securities Laws e di altre normative locali applicabili in materia, residenti negli Stati Uniti d America o in qualsiasi altro paese nel quale l Offerta di strumenti finanziari non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli Altri Paesi ). Le Obbligazioni non sono né saranno strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United States Securities Act of 1933 e successive modificazioni ovvero ai sensi delle corrispondenti norme in vigore negli Altri Paesi. Esse non potranno conseguentemente essere offerte o comunque consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti d America o negli Altri Paesi. Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per gli strumenti finanziari della stessa categoria e quindi segnatamente il diritto alla percezione delle Cedole alle Date di Pagamento interesse ed al rimborso del Capitale alla Data di Scadenza. Le Obbligazioni sono: - Obbligazioni senior: obbligazioni non subordinate, non sottoposte a condizione, non assistite da garanzia e con il medesimo grado di priorità nell ordine dei pagamenti (pari passu) rispetto a tutte le altre obbligazioni dell Emittente non assistite da garanzia. Gli obblighi a carico dell Emittente nascenti dalle Obbligazioni Ordinarie non sono subordinati ad altre passività dello stesso, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio. Ne segue che il credito dei portatori delle Obbligazioni Ordinarie verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari dell Emittente. A partire dalla Data di Godimento del 22/06/2015 le Obbligazioni fruttano interessi, sul valore nominale, pagabili in via posticipata secondo la periodicità semestrale. Le Obbligazioni senior Step-Up fruttano sul Valore Nominale, per ogni periodo di riferimento, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo così definito: Periodo dal 22/06/2015 al 22/06/2016 pari al 1,00% (0,740% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2016 al 22/06/2017 pari al 1,10% (0,814% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2017 al 22/06/2018 pari al 1,20% (0,888% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2018 al 22/06/2019 pari al 1,50% (1,110% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/06/2019 al 22/12/2019 pari al 1,60% (1,184% al netto dell effetto fiscale). Periodo dal 22/12/2019 al 22/06/2020 pari al 1,80% (1,332% al netto dell effetto fiscale). Data di Godimento degli interessi: 22/06/2015 Data di Scadenza: 22/06/2020 Le Obbligazioni saranno rimborsate in un unica soluzione alla Data di Scadenza e non sono previste modalità di ammortamento periodico. Il tasso di rendimento effettivo su base annua, al lordo ed al netto delle ritenute fiscali, è pari rispettivamente a 1,298% e a 0,961%, su base annua. Il rendimento effettivo sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta, alla Data di Emissione e sulla base del Prezzo di Emissione, nonché della frequenza dei flussi di cassa cedolari. Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni già esistenti) per rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti. Gli strumenti finanziari offerti non presentano una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli interessi. Le Obbligazioni non saranno rese oggetto di domanda per l ammissione alla negoziazione sui mercati regolamentati, non saranno trattate presso Sistemi Multilaterali di Negoziazione (Multilateral Trading Facility MTF) ovvero presso Internalizzatori Sistematici ovvero presso Sistemi Organizzati di Negoziazione (Organized Trading Facility OTF). 8

12 D.2 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l Emittente Sezione D Rischi Rischi connessi alla storia pregressa dell Emittente BANCA CARIM è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d Italia nel periodo 03/02/ /06/2010. All esito delle citate attività ispettive, il Ministro dell Economia e delle Finanze con decreto del 29/09/2010, emanato su proposta della Banca d Italia, ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca e la sottoposizione della stessa alla procedura di Amministrazione Straordinaria. Il periodo di Amministrazione Straordinaria si è protratto dal 29 settembre 2010 al 30 settembre Ne sono derivati rischi reputazionali dell Emittente, oltre che un decadimento della situazione tecnica. Le attività poste in atto durante il periodo di Amministrazione Straordinaria al fine di rafforzare gli indici patrimoniali, unitamente agli impatti economici e patrimoniali della valutazione del portafoglio di proprietà nonché all attività di ottimizzazione del credito hanno determinato un rafforzamento patrimoniale dell Emittente e del Gruppo. In data 27 settembre 2012, l Assemblea Ordinaria degli azionisti di BANCA CARIM Cassa di Risparmio di Rimini SpA, convocata successivamente all autorizzazione ottenuta da Banca d Italia, ha provveduto, tra l altro, alla ricostituzione degli Organi ordinari. Di conseguenza, lo scorso 30 settembre 2012, con decorrenza dal 1 ottobre 2012, BANCA CARIM - Cassa di Risparmio di Rimini SpA è stata restituita all Amministrazione Ordinaria. Il ritorno alla gestione ordinaria ha consentito di avviare una fase di rilancio produttivo e di rinnovamento delle coordinazioni organizzativo-gestionali della Banca. Il risultato dei bilanci chiusi dopo il Commissariamento depongono per una considerevole attenuazione dei rischi pregressi sopra esposti. Rischio connesso all esito dell ispezione di Banca d Italia Banca d Italia ha avviato, in data 4 febbraio 2015, una visita ispettiva generale di carattere ordinario presso l Emittente, conclusasi il 24 aprile Si evidenzia che alla data del presente Supplemento non sono ancora noti gli esiti degli accertamenti. Rischi connessi con il contesto economico/finanziario generale La capacità reddituale e la stabilità dell Emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell economia del Paese in cui la Banca opera, inclusa la sua affidabilità creditizia. Rischio connesso alla perdita di esercizio Il bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 si è chiuso con una perdita netta pari a 9,143 milioni di Euro, rispetto all utile netto registrato nell esercizio 2013 pari a 5,924 milioni di Euro. Il risultato economico dell esercizio 2014 è riconducibile alle rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti ed altre attività che si attestano a -100,8 milioni di euro nel corso del Pertanto, l investitore, prima di qualsiasi decisione di investimento, ai fini della valutazione della solvibilità dell Emittente, deve tener presente la perdita subita dallo stesso. Rischio di credito Il rischio di credito è il rischio che un debitore della Banca non adempia alle proprie obbligazioni o che il merito creditizio subisca un deterioramento. Strettamente connesso al rischio di credito è il rischio di concentrazione che deriva da esposizioni verso controparti, gruppi di controparti connesse o dal medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività o appartengano alla medesima area geografica. Rischio connesso all assenza del credit spread dell Emittente Si richiama l attenzione dell investitore sulla circostanza che per l Emittente non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza fra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione ed il tasso Interest Rate Swap di durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell Emittente. Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito dell Emittente Il perdurare della crisi economico/finanziaria generale che sta interessando l economia nazionale e locale porta ad un aumento dell incapacità della clientela di onorare gli impegni assunti, con effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca. Rischio di liquidità dell Emittente Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio derivante dalla variazione del valore di mercato (per effetto dei movimenti dei tassi di interesse e delle valute) a cui è esposta la Banca per un eventuale perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti dall Emittente che potrebbe generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. 9

13 D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari Rischio operativo Il rischio in esame è rappresentato dall eventualità di subire perdite in conseguenza di inadeguatezze, anomalie o malfunzionamenti di procedure o sistemi interni, carenze nei processi e nei comportamenti delle risorse umane. Il rischio operativo è inoltre causato anche da eventi esterni, quali ad esempio catastrofi naturali, attacchi terroristici, epidemie, frodi. Rischio legale Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'emittente è convenuto in ragione dell'esercizio della propria attività bancaria. Rischio connesso all evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario l Emittente è soggetto ad un articolata e stringente regolamentazione, nonché all attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte. Sia la regolamentazione applicabile, sia l attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Sebbene l Emittente ponga la massima attenzione e destini risorse significative all ottemperanza del complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell Emittente. A partire dall 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell introduzione di policy e di regole quantitative per l attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD, o Direttiva ), che s inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l introduzione, in caso di insolvenza delle banche, di un meccanismo di autosalvataggio da parte delle stesse banche (c.d. bail-in). La Direttiva dovrà essere applicata a partire dal 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del bail-in per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorchè emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Rischi connessi all esposizione della Banca al debito sovrano BANCA CARIM risulta esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, in particolare l Italia. Al 31 dicembre 2014 l esposizione complessiva in termini di valore nominale ammonta ad Euro milioni, corrispondente ad un valore di bilancio pari ad Euro milioni, che risulta sostanzialmente in linea con il relativo fair value. Si rappresenta che il 100%, pari ad Euro milioni (valore di bilancio), risulta concentrata in titoli di stato italiani; in tal senso, l aggravarsi della situazione del debito sovrano, ed in particolare di quello italiano, potrebbe ingenerare effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca. Fattori di rischio generali relativi alle Obbligazioni non subordinate (senior) Rischio connesso all utilizzo del c.c. bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Bank Recovery and Resolution Directive, la Direttiva ), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. La Direttiva dovrà essere applicata dal 1 gennaio 2015, eccetto per le disposizioni relative al c.d. bail-in (di seguito rappresentato con più dettaglio) per le quali è stata prevista la possibilità per ciascuno Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza di tali previsioni non oltre il 1 gennaio 2016 e di applicare le stesse agli strumenti finanziari già in circolazione, anche se emessi prima del suddetto termine. Il bailin costituisce uno degli strumenti di risoluzione della crisi di una banca che potranno essere utilizzati dalle Autorità e si configura nel potere dell Autorità di determinare, al ricorrere di specifiche condizioni, la svalutazione delle obbligazioni emesse dalla banca in crisi, con possibilità di azzeramento del valore nominale delle stesse nonchè di conversione di tali obbligazioni in titoli di capitale. Pertanto, con l applicazione del bail-in, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento, in via permanente, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell Emittente. Le Autorità avranno il potere di cancellare le 10

14 obbligazioni e modificare la scadenza delle stesse, l importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. I potenziali rischi in capo all Obbligazionista fin qui illustrati potranno risultare mitigati per effetto dell istituzione del cd. fondo unico di risoluzione bancaria (il Fondo ) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento e del Consiglio europei. In particolare, qualora l Autorità decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all ente in crisi. Rischio di credito per l investitore Sottoscrivendo le Obbligazioni, l investitore diviene finanziatore dell Emittente e titolare di un credito nei confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale; l investitore è dunque esposto al rischio che l Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. Rischio connesso all assenza di garanzie relative alle Obbligazioni L Emittente non ha previsto né garanzie reali né personali per il rimborso delle Obbligazioni e per il pagamento degli interessi. Pertanto in relazione al rimborso del capitale ed al pagamento degli interessi risponde esclusivamente l Emittente con il proprio patrimonio. Rischio relativo alla vendita prima della scadenza Nel caso in cui l investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi, tra cui: Rischio di Liquidità L Emittente non intende richiedere l ammissione alla quotazione in alcun mercato regolamentato né su altri Sistemi Multilaterali di Negoziazione (MTF) ovvero presso Sistemi Organizzati di Negoziazione (OTF), né agirà in qualità di Internalizzatore Sistematico. Non è previsto l impegno incondizionato al riacquisto da parte dell Emittente di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa dell investitore. Quindi l investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di vendere le Obbligazioni prima della scadenza ad un prezzo in linea con il mercato. Rischio di tasso di mercato Il prezzo di mercato delle obbligazioni è influenzato dall andamento dei tassi di interesse. In particolare, la crescita dei tassi di mercato potrebbe comportare una riduzione del prezzo delle Obbligazioni. Conseguentemente, qualora l investitore decidesse di vendere i titoli prima della scadenza, il valore di mercato potrebbe risultare inferiore anche in maniera significativa rispetto al prezzo di sottoscrizione delle obbligazioni. Con riferimento alle Obbligazioni Step-Up variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono generare una riduzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Inoltre l impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo di tali Obbligazioni è tanto più accentuato quanto più lunga è la vita residua del titolo. Rischio di deterioramento del merito di credito dell Emittente Le Obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria, attuale o prospettica, dell Emittente ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di costi/commissioni potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario inferiore al prezzo di offerta. Rischio legato allo scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto a un Titolo di Stato Rischio connesso alla possibilità che il rendimento delle Obbligazioni, al lordo ed al netto dell effetto fiscale, potrebbe essere inferiore al rendimento di un Titolo di Stato di simile durata residua e medesime caratteristiche finanziarie. Rischio relativo all apprezzamento del rendimento Il rendimento delle Obbligazioni è correlato al grado di rischio delle stesse; pertanto, a titoli con maggior rischio dovrebbe sempre corrispondere un maggior rendimento. Si evidenzia altresì che nel caso di emissione di Obbligazioni sottoforma di Titoli di Risparmio per l Economia Meridionale, il rendimento potrebbe essere fissato dall Emittente in misura tale da vanificare il vantaggio fiscale previsto dalla relativa disciplina a favore dei sottoscrittori. Rischi relativi ai conflitti d interesse - Coincidenza tra l Emittente e il collocatore La coincidenza tra l Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, potrebbe determinare un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sarebbero emesse e collocate dal medesimo soggetto. 11

15 E.2b Ragioni dell Offerta e impiego dei proventi E.3 Termini e condizioni dell offerta E.4 Descrizione di eventuali interessi significativi per l emissione/ l offerta compresi interessi confliggenti E.7 Spese stimate addebitate all investitore - Coincidenza tra l Emittente e l Agente di Calcolo La coincidenza tra l Emittente e l Agente di Calcolo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. - Coincidenza tra l Emittente e il soggetto operante nel mercato secondario L Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi quando lo stesso assumesse la veste di controparte diretta nel riacquisto delle obbligazioni determinandone il prezzo. Rischio connesso all assenza di rating dell Emittente e delle Obbligazioni Si definisce rischio connesso all assenza di rating dell Emittente il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità dell Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. Rischio relativo al ritiro della singola Offerta Ove l Emittente si avvalga della facoltà di ritirare l Offerta, tutte le domande di adesione saranno da ritenersi nulle e inefficaci, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell Emittente. L investitore quindi sopporterà il rischio di vedere disattese le proprie aspettative di investimento. Rischio di chiusura anticipata della singola Offerta Nel corso del Periodo di Offerta delle Obbligazioni l Emittente si riserva la possibilità di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell Offerta, sospendendo immediatamente l accettazione di ulteriori richieste di adesione. Tale decisione, limitando la possibilità di collocare ulteriori titoli e, pertanto, raggiungere un ammontare nominale complessivo maggiore, potrebbe comportare una diminuzione della liquidità dell Obbligazione. Rischio connesso alla variazione del regime fiscale I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale tempo per tempo vigente. Non vi è certezza che il regime fiscale applicabile alla data di approvazione del presente Prospetto di Base rimanga invariato durante la vita delle Obbligazioni e l investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale. Sezione E Offerta Le obbligazioni saranno emesse nell ambito dell ordinaria attività di raccolta da parte dell Emittente. L ammontare ricavato dalle emissioni obbligazionarie sarà destinato all esercizio dell attività bancaria dell Emittente. Periodo di Offerta: dall 11/06/2015 al 06/07/2015. In qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, l Emittente potrà estenderne la durata o disporne la chiusura anticipata, nonché aumentare l ammontare totale del singolo Prestito Obbligazionario. Le Obbligazioni potranno essere offerte in sottoscrizione, alternativamente, senza essere subordinate ad alcuna condizione o a particolari condizioni che verranno indicate nelle Condizioni Definitive di ogni singola offerta. La coincidenza tra l Emittente e il soggetto incaricato del collocamento, determina un interesse in conflitto in quanto le Obbligazioni offerte sono emesse e collocate dal medesimo soggetto. La coincidenza dell Emittente e dell Agente di Calcolo determina una situazione di conflitto d interessi nei confronti degli investitori. L Emittente, svolgendo la funzione di soggetto operante nel mercato secondario, versa in una situazione di conflitto d interessi. Non Applicabile; l Emittente non applica commissioni e spese in sede di sottoscrizione, collocamento e rimborso delle Obbligazioni. 12

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