Verso un progetto di vita

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1 Verso un progetto di vita Dalla scuola all inserimento lavorativo Arianna Porzi Presidente ANGSA Torino

2 L obiettivo La nostra Associazione ha costruito nel tempo molte azioni e progetti sperimentali volti a vicariare temporaneamente alcune carenze o mancanze nei servizi pubblici l obiettivo fondamentale: favorire la creazione di modelli utili ad un percorso di presa in carico coerente e continuativo, che interessi tutto l arco della vita delle persone con autismo.

3 Origine e fattori predisponenti La proposta per il progetto pilota di inserimento lavorativo nasce dall iniziativa di un nostro genitore, membro del direttivo e responsabile dell Assicurazione Qualità presso L Oreal Saipo Industriale S.p.A., Stabilimento di Settimo, e da alcuni fattori predisponenti: la disponibilità e l entusiasmo dell azienda, che ha destinato Renzo Marcato (responsabile Amministrazione del Personale) a referente dell azienda per il Progetto di inserimento lavorativo. la presenza sul nostro territorio del primo Ambulatorio in Italia per i disturbi dello spettro autistico in età adulta del Dott. Roberto Keller (dal 2009) approvazione delle Linee Guida Nazionali sull autismo (ottobre 2011) e relativo recepimento da parte delle regioni con il documento scaturito dalla Conferenza Stato regioni del 22/11/2012 nella quale si sottolinea l attenzione agli adulti con autismo.

4 I Partner Il progetto si è avvalso della collaborazione sinergica di una rete di PARTNER: L Oreal Saipo Stabilimento di Settimo Torinese, nella figura di Renzo Marcato Ambulatorio Autismo Adulti, nella figura dello Psichiatra Roberto Keller Fondazione TEDA per l Autismo onlus, in ATI con la Cooperativa Sociale Interactive, nella figura del suo referente clinico (Dot.ssa Faggioli prima e dott. Bert Pichal oggi) e degli educatori della Cooperativa ENGIM formazione professionale per soggetti disabili ANGSA Piemonte sez. di Torino Onlus, nella figura del volontario Davide Bartalini.

5 Le tappe del progetto Il progetto ha preso il via nel 2010, con il primo stage durato 18 mesi, ed è attivo ancora oggi con l obiettivo di inserire delle persone con diagnosi di Autismo HF/ Sindrome di Asperger in forma di stage lavorativo (attraverso la provincia e il centro per l impiego). 1. Analisi dei Processi lavorativi in azienda volta ad individuare attività proponibili ad adulti con autismo 2. Valutazione dei Processi ritenuti adatti con i clinici del settore 3. Ricerca e valutazione di candidati idonei alle mansioni lavorative individuate 4. Preparazione del personale all inserimento: informazione generale sui DPS in sala, sulle finalità e sugli obiettivi del progetto 5. Inserimento graduale sui modi e sui tempi mediato da un tutor della fondazione che si affianca al lavoro in misura decrescente 6. Monitoraggio ed eventuali piccoli adattamenti dell ambiente di lavoro

6 Le tappe: fase 1 1. Analisi dei Processi Si è svolta una riunione preliminare con gli specialisti (Psicologi ) della Fondazione in cui sono state presentate le attività dell azienda. A seguire, sono state effettuate delle visite approfondite nei reparti operativi, volte ad individuare alcune attività idonee. Il focus è su attività semplici, ripetitive, procedurizzate, in cui siano chiari inizio e termine e non vi siano possibilità d interpretazione. È fondamentale che la persona sappia con precisione cosa fare.

7 Le tappe: fase 2 2. Valutazione dei Processi Una volta individuate le attività ritenute idonee, è stato organizzato un incontro con i responsabili delle relative aree Le attività individuate devono essere allineate con le attitudini delle persone ed essere realizzate rispondendo agli standard aziendali. Per esempio, l attività di revisione dei prodotti finiti non conformi. N.B. è consigliabile, rispetto all esperienza acquisita, iniziare da un singolo reparto per poi, eventualmente estendere il percorso ad altri reparti analoghi.

8 Le tappe: fase 2 Posizioni ricoperte dalle persone «speciali» in ufficio: data entry ufficio personale in ufficio: data entry su SAP in servizio qualità in reparto: operatori sulle linee di confezionamento in reparto: operatori di revisione di PF non conformi

9 Le tappe: fase 3 3. Ricerca e Valutazione candidati In seguito all individuazione delle attività, gli specialisti identificano le persone adatte al loro svolgimento. TESTISTICA UTILIZZATA PER LA VALUTAZIONE INIZIALE: per la valutazione diagnostica: ADI-r (Autism Diagnostic Interview) ADOS (Autism Diagnostic Observation Schedule) mod. 4 per la valutazione funzionale: WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale) TTAP (TEACCH Transition Assessment Profile) Il TTAP serve per valutare soggetti con disturbi dello spettro dell autismo e predisporne il piano di transizione alla vita adulta Gary Mesibov, John B. Thomas, S. Michael Chapman e Eric Schopler (2007) Curatori edizione italiana: Raffaella Faggioli, Tiziana Sordi e Marilena Zacchini (2010)

10 Le tappe: fase 4 4. Preparazione all avvio Attraverso riunioni specifiche, il personale è stato informato sulle modalità del progetto e formato alle caratteristiche dello spettro autistico. La formazione è stata erogata dalla Fondazione partner del progetto. Di pari passo le persone con DPS hanno ricevuto una pre-formazione, effettuata dagli specialisti presso la sede della Fondazione, utilizzando il materiale aziendale rimodulato rispetto alle caratteristiche cognitive dei soggetti (Es. Immagini e Foto). Le riunioni, aperte alle domande del personale, sono state modulate sui turni per un ora ciascuna, coinvolgendo tutto il personale del reparto interessato. Per sostenere il progetto e trasmettere la conoscenza dell oggetto, è stata distribuita una brochure pieghevole che, in sintesi, riassume le nozioni base sull autismo

11 Le tappe: fase 5 5. Inserimento graduale ATTIVAZIONE AMMINISTRATIVA DEL TIROCINIO Le persone con DPS sono state inserite tramite un periodo di tirocinio attivato con 2 organismi differenti: CPI (Centro Per l Impiego) ente provinciale per il lavoro ENGIM formazione professionale per soggetti disabili La legislazione italiana consente di attivare tirocini di lunga durata (24 mesi max) in riferimento a soggetti con un invalidità minima del 75%, riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre è possibile l attivazione attraverso enti formativi riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione.

12 Le tappe: fase 5 5. Inserimento graduale Le modalità d inserimento sono state definite in accordo con gli specialisti, coerentemente con le caratteristiche delle persone da inserire. L inserimento è mediato da un educatore (rapporto 1 a 3), che accompagna l attività lavorativa delle persone con un meccanismo a scalare (i primi 3 mesi presenza continua; successiva riduzione fino ad una presenza di circa 30 minuti per verifica corretto inizio attività) È auspicabile un inserimento graduale in termini di ore/giorno e di giorni/settimana. Nel nostro caso abbiamo optato per una soluzione che prevede la presenza in azienda dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle 13, non necessariamente per tutte le persone (da valutare caso per caso).

13 Le tappe: fase 5 Alcune riflessioni Inizialmente il personale ha avuto una sorta di timore relazionale nell approccio con le persone con DPS che, man mano si è risolto attraverso l aiuto degli specialisti. La gestione delle pause lavorative è tipicamente un aspetto da considerare ed affrontare con attenzione. Nel nostro caso sono state inizialmente svolte separatamente. Solo successivamente, e in accordo con gli specialisti, si è deciso di provare a svolgerle insieme al personale neurotipico. Di conseguenza la pausa mensa può costituire una fonte di stress. Rumori, luci, odori (difficoltà sensoriali) sono da valutare caso per caso, poiché potenziali fonti stressanti. Lo stesso vale per la prossimità con i colleghi di lavoro.

14 Le tappe: fase 5 Le modalità di comunicazione molto «visive» e la forte strutturazione della nostra attività sono elementi che predispongono un buon inserimento delle persone con DPS. Le persone con DPS hanno difficoltà nel dosare le energie, con la tendenza a spendersi molto in fase di avvio e rischiando di esaurire rapidamente la tenuta fisico-mentale. Per questo motivo è auspicabile un inserimento graduale. Si è riscontrato che le prestazioni lavorative sono, in alcuni casi, comparabili a quelle dei colleghi neurotipici. N.B. Le persone con la sindrome di Asperger, come gli autistici ad alto funzionamento, con capacità linguistiche, possono svolgere delle attività più complesse, per esempio in ambito informatico (Es. Master Data SAP)

15 Le tappe: fase 6 6. Monitoraggio Sono stati cadenzati dei punti di verifica quindicinali tra educatore, specialisti ed azienda, per monitorare l andamento ed eventualmente migliorare gli aspetti ritenuti critici. È importante identificare dei tutor aziendali per consentire alle persone di avere uno o più riferimenti conosciuti.

16 Focus su. Le famiglie delle persone con DPS devono essere: coinvolte nel progetto informate delle caratteristiche logistiche ed operative dello stesso. È consigliabile svolgere con loro un incontro sul luogo di lavoro, in modo che abbiano una conoscenza diretta dell ambiente dove il loro famigliare sarà inserito.

17 Punti di forza Per le persone con autismo miglioramento nella relazione in società in ambienti non protetti acquisizione di un mestiere in un contesto industriale rinforzo dell autostima restituito dalla dignità di un lavoro retribuito Per i colleghi crescita della sensibilità dei colleghi nei confronti della disabilità attraverso questa esperienza scoprono il valore delle persone «speciali» Per l azienda Individuati i lavori ripetitivi e procedurizzati le persone «speciali» mostrano un rendimento simile e a volte superiore a quello delle persone neurotipiche

18 Progettualità futura In questi quattro anni e mezzo hanno in totale partecipato al progetto 10 persone con autismo e attualmente sono in corso due stage, con ottimi risultati. L ANGSA Torino, per garantire una continuità d impegno sul fronte degli inserimenti lavorativi ha stabilito la creazione di una Commissione apposita, la Commissione Inserimenti Lavorativi, costituita da volontari dedicati, con il compito di contribuire: alla ricalibratura del progetto, al fine di definire un modello virtuoso ed efficace di inserimento per le persone con autismo al suo ampliamento, favorendo il coinvolgimento di altre aziende alla ricerca di fondi che ne garantiscano la continuità.

19 Superiamoci Progettualità futura PROGETTO INSERIMENTO RAGAZZI CON AUTISMO IN SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO Il progetto di inserimento dei ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di II grado è finalizzato a favorire l inserimento di adolescenti con autismo che, finita la scuola dell obbligo, vivono la difficoltà di proseguire gli studi, per mancanza di sostegno adeguato e professionalmente preparato. Per far fronte a tale carenza L ANGSA Torino ha avviato, in via sperimentale, per l anno 2014/2015 e in collaborazione con l Ufficio Scolastico Territoriale e l Area Istruzione e FP, Ufficio Diritto allo studio della Provincia di Torino, una serie di azioni: p.to 1 accompagnamento guidato, da parte dell educatori di riferimento assegnato al ragazzo, dalla scuola media alla superiore; p.to 2 -la formazione specifica degli insegnanti sull autismo, per tutte le scuole della provincia di Torino; p.to 3- la sensibilizzazione del gruppo classe di compagni e genitori che accoglieranno il ragazzo con autismo; p.to 4- realizzazione di interventi di assistenza specialistica ad hoc, efficaci ed efficienti, da parte di esperti in autismo (team di educatori professionali + pscicologi, pedagogisti )

20 Progettualità futura TEAM DI LAVORO ANGSA Piemonte sez. di Torino: Capofila progetto, coordinamento, volontari L Associazione d Idee: consulenza scientifica, progettazione ed esecuzione percorsi individualizzati nelle scuole, formazione insegnanti e sensibilizzazione classe, raccordo tra famiglia rete e scuola Marco Mastino e Ginevra Tomei (Cinemautismo): sensibilizzazione classe Area Istruzione e FP, Ufficio Diritto allo studio della Provincia di Torino Approvazione e supervisione, con relativa copertura finanziaria, dei progetti di assistenza specialistica. Ufficio Scolastico Territoriale: gestione rapporti con le scuole. Diffusione eventi formativi per gli insegnanti Neuropsichiatria territoriale di riferimento: Coordinamento rete L obiettivo è dare l opportunità agli adolescenti con autismo di continuare il loro percorso di studi ed acquisire una competenza per una futura attività lavorativa che valorizzi le loro capacità, restituendo loro dignità di essere utili ed integrati socialmente.

21 Conclusioni L ANGSA Torino non può che considerare strategico questo settore di intervento in quanto produce cultura di integrazione e affronta concretamente diversi temi cari ai genitori come: la valorizzazione delle capacità dei propri figli, il raggiungimento e/o mantenimento di abilità apprese nel loro percorso educativo l allenamento e l implementazione delle loro capacità sociali e relazionali IL FINE ULTIMO Garantire le pari opportunità Costruire la possibilità di una loro realizzazione personale

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