CERCANDO CASA Premessa
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- Severina Bucci
- 8 anni fa
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1 2010 Premessa I percorsi di inserimento lavorativo che la Cooperativa Sociale In Cammino cerca di promuovere da anni fanno emergere, in taluni casi, il bisogno abitativo come esigenza primaria da affrontare. L esperienza dimostra che non ci può essere stabilità lavorativa se non è accompagnata da una condizione abitativa adeguata. Il lavoro produce stanchezza e fatica e un riposo adeguato è una necessità improrogabile. Oltre al riposo, usufruire di uno spazio proprio nel quale poter organizzare la vita quotidiana risponde ad un bisogno primario: tutti noi sentiamo l'esigenza di un luogo fisico dove poter vivere in intimità con se stessi. Purtroppo a volte le situazioni di svantaggio che incontriamo comprendono anche la mancanza di una casa e questo normalmente preclude la possibilità di intraprendere un percorso di uscita dalla propria emergenza. Da uno sguardo sommario al mercato degli affitti si incontrano cifre inarrivabili per le persone che seguiamo noi. Un monolocale si aggira intorno ai 450\500 euro; un bilocale si può trovare fra i 550 e i 650 euro; un trilocale dai 650 ai 750 euro. In proporzione costano più i mini appartamenti rispetto a quelli riservati a famiglie. I monolocali sono appannaggio di professionisti in trasferta o comunque di single che godono di un certo benessere e\o condizione lavorativa alta. Queste ed altre riflessioni inducono a pensare ad iniziative che possano tentare di dare risposte concrete. Il progetto: un sostegno abitativo in vista di una piena autonomia Gli inserimenti lavorativi promossi dalla Cooperativa In Cammino sono impostati secondo un percorso attraverso il quale ci possa essere una crescita e l'acquisizione di autonomia, in modo da poter passare da una fase di sostegno protetto (laboratorio) ad una fase di maggiore responsabilità (stage aziendale) per arrivare ad una occupazione stabile con contratto di lavoro (assunzione) a stipendio pieno. Durante questo periodo (che può essere di alcuni mesi) non è normalmente sostenibile il costo di un affitto di mercato, cosa che invece può essere sostenuta percependo uno stipendio intero. La nostra proposta è quella di offrire, a persone impegnate in un percorso di inserimento lavorativo e che si trovino nella condizione di temporanea mancanza di alloggio, un affitto ad un costo politico (euro 30 di affitto mensile più euro 60 di spese condominiali) per un periodo di alcuni mesi, da concordare secondo un apposito progetto individualizzato, che ha come obiettivo la concreta realizzazione dell'autonomia abitativa.
2 Tutto questo secondo un regolare contratto di locazione a termine, dove valgono le normali regole del mercato (buon uso dell immobile, puntualità nei pagamenti, norme di convivenza condivise, ecc.). In tale contesto c è fin dall inizio la consapevolezza che il sostegno è destinato a finire, secondo i tempi concordati che dovrebbero permettere all'interessato di raggiungere le condizioni economiche per il pagamento di un affitto a condizioni di mercato. Il progetto prevede la presenza di un Tutor che, oltre ad instaurare la relazione con l'utente in modo da affiancarlo nella piena realizzazione del progetto individuale, si occupi anche di tenere l'insieme di relazioni istituzionali e non necessarie al buon andamento del percorso. Gli obiettivi Il progetto, nello specifico, intende perseguire i seguenti obiettivi: offrire un alloggio temporaneo ad un costo ridotto a persone svantaggiate, senza possibilità abitativa, già inserite in percorsi di inserimento lavorativo; supportare tali persone nella piena acquisizione di autonomie personali, sia lavorative che abitative; fornire loro un affiancamento di tipo relazionale e di sistema rispetto ai servizi che il territorio offre, grazie al lavoro e alla presenza del Tutor. I destinatari e modalità di segnalazione I destinatari del progetto sono adulti di sesso maschile che vivono una situazione di disagio sociale. Sono persone già alla ricerca di una propria autonomia: quindi occupati in forma precaria ma con possibilità reali di crescita o coinvolti in percorsi di inserimento lavorativo che prevedano, in un arco di tempo ragionevole (dai 6 ai 10 mesi), la possibilità concreta di percepire uno stipendio tale da potersi poi pagare un affitto a costo di mercato. Le caratteristiche generali psico-fisiche della persona devono poter esprimere un certo grado di motivazione alla ricerca di autonomia e di attitudini personali con capacità adattive e relazionali. La Cooperativa In Cammino effettuerà dei colloqui preliminari a possibili utenti, dopo aver ricevuto una breve relazione da parte del Servizio Sociale di S. Lorenzo contenente la rosa delle segnalazioni pervenute dalle Assistenti Sociali del territorio, e renderà di conseguenza operativo l'inserimento abitativo delle persone individuate, motivandone le scelte.
3 Sistema delle relazioni e delle competenze Gli utenti sono e restano in carico ai Servizi Sociali. Il SASC di San Lorenzo è il titolare del progetto, affiancato dalla Cooperativa In Cammino, alla quale viene attribuito il ruolo di ente attuatore di progetto rispetto allo specifico bisogno abitativo. Una volta che la Cooperativa ha stipulato il contratto di affitto con l'utente, diventa il referente prioritario per la persona inserita sul tema casa. Durante tutto l'arco del progetto, il dialogo e il confronto fra SASC e Cooperativa resta costante e le comunicazioni e i report ufficiali fra le varie figure professionali previste si muovono secondo il seguente andamento: dal Tutor al Coordinatore di progetto della Cooperativa, poi al referente del Servizio Sociale centrale fino all'assistente Sociale di riferimento e viceversa. Nello specifico i compiti di ciascuna figura professionale coinvolta: - le Assistenti Sociali sul territorio si occupano di raccogliere le segnalazioni dei possibili utenti e una volta individuati i beneficiari del progetto da parte della Cooperativa, hanno il compito di collaborare con il Tutor della Cooperativa in sede di definizione del Progetto individualizzato iniziale, seguire e supportare lo svolgimento del percorso, mettere in contatto il Tutor di progetto con servizi e possibilità sul territorio; - il referente per il Servizio Sociale centrale ha i compito di coprogettare insieme alla Cooperativa In cammino l'impianto generale dell'intervento e il suo sviluppo, supervisionare e monitorare l'andamento complessivo del progetto, facilitare le comunicazioni con le Assistenti Sociali territoriali; - il Coordinatore di Progetto della Cooperativa ha il compito di coprogettare insieme ai Servizi Sociali centrali l'impianto generale dell'intervento e il suo sviluppo, supervisionare e monitorare l'andamento complessivo del progetto e farne relazione al Servizio Sociale centrale, confrontarsi costantemente con il Tutor di progetto e monitorare l'andamento dei lavori, supportare il Tutor di progetto nella scelta degli utenti e nelle varie esigenze che si presentano, facilitare la comunicazione fra il Tutor e il resto della Cooperativa, in particolare con l'eventuale Tutor dell'inserimento lavorativo; - il Tutor di progetto della Cooperativa ha il compito di individuare in condivisione con il Coordinatore del progetto gli utenti finali, di redigere il progetto individualizzato, di monitorare il suo svolgimento per tutto l'arco di tempo previsto e di instaurare una relazione di supporto con gli utenti; si occupa dell'andamento della casa e delle sue eventuali esigenze; ha il compito relazionare costantemente quanto accade al Coordinatore di progetto e di raccordarsi con l'eventuale Tutor dell'inserimento lavorativo e le Assistenti Sociali del territorio.
4 Mansioni specifiche del tutor Il Tutor di progetto ricopre una posizione centrale, sia nel sistema delle relazioni istituzionali, che nel rapporto con l'utente e lo svolgimento del progetto. Il suo è un ruolo di regia educativa: non solo deve essere presente nella relazione con gli abitanti della Casa, in modo da affiancarli prima di tutto nell'individuazione degli obiettivi del percorso di autonomia che stanno intraprendendo e poi nel conseguimento di tali obiettivi, ma anche lavorare sul contesto di riferimento (le dinamiche interne alla casa, il luogo di lavoro o di formazione lavorativa, le relazioni sociali e familiari, il sistema dei servizi a cui rivolgersi) in modo da facilitare l'apertura di canali di possibilità e il determinarsi di situazioni positive nelle quali trovare la stabilità necessaria per uscire da una temporanea situazione di disagio. In particolare il Tutor si occupa di: 1) raccogliere le segnalazioni provenienti dal Servizio Sociale e iniziare i colloqui finalizzati all'individuazione degli utenti del progetto; 2) individuati gli utenti finali in condivisione con il Coordinatore del progetto, redigere il progetto individualizzato attraverso colloqui con la persona interessata, con le Assistenti Sociali di riferimento e con l'eventuale Tutor di riferimento per l'inserimento lavorativo; 3) attribuire la stanza, che viene affidata con la consegna delle chiavi all'utente, e condividere le regole e i principi di convivenza all'interno della casa; 4) cura gli aspetti logistici della casa (luce, gas, acqua, problemi condominiali), segnalando quesiti e proponendo soluzioni; 5) curare gli aspetti tecnici della formulazione e firma del contratto di affitto; la riscossione delle quote mensili dell'affitto e delle spese condominiali; tenere i contatti con l'amministrazione della Cooperativa per le operazioni necessarie; 6) instaurare una relazione positiva e di fiducia con i coinquilini della casa (sentirli per telefono e fargli spesso visita); 7) monitorare l'andamento della casa con una riunione collegiale (inquilini e Tutor) che viene effettuata con cadenza quindicinale (rispetto alla quale viene fatto report al coordinatore di progetto e se necessario vengono assunte delle decisioni); 8 monitorare l'andamento del progetto individuale con un colloquio quindicinale (dell'esito del colloquio viene fatto report al coordinatore e si conviene come procedere); 9) raccordarsi con il tutor dell'inserimento lavorativo rispetto all'andamento del percorso, in quanto è strettamente interconnesso con le possibilità di autonomia economica dell'inquilino e alla concreta possibilità di trovarsi un alloggio a prezzo di mercato; 10) al momento opportuno del percorso sostenere la persona in inserimento lavorativo nella ricerca di un nuovo alloggio.
5 Le fasi del progetto 1) Individuazione dell'utente e redazione di un regolare contratto di affitto transitorio: il primo colloquio è di conoscenza; si compila la scheda con i dati anagrafici e si raccolgono le esigenze che l'utente esprime. Un secondo colloquio è dedicato alla presentazione di un programma di accoglienza con la spiegazione del contratto e del regolamento interno alla casa. Un terzo colloquio è riservato alla definizione di un progetto personalizzato rispetto al quale si assume un impegno vicendevole che entra a far parte del contratto di affitto transitorio; 2) Periodo di permanenza all'interno della casa: in questo periodo oltre ad assicurare le norme definite sul contratto, in collaborazione con le Assistenti Sociali e il Tutor dell'inserimento lavorativo, il Tutor e l'utente si attiveranno per effettuare le ricerche necessarie all'individuazione di una nuova casa e per intraprendere tutte quelle azioni che renderanno possibile un'autonomia abitativa (ricerca e consolidamento di un rapporto di lavoro che permetta di pagare un affitto); 3) Fuoriuscita dalla casa: ci si predispone a preparare il terreno adatto perché questo obiettivo sia realisticamente perseguibile. Descrizione della casa e gestione L'appartamento è in via Benedetto Croce al n 95, al secondo piano di una condominio nelle vicinanze dell'uscita dell'autostrada. Comprende una cucina, n 2 bagni, salotto, corridoio, n 2 terrazzi e n 3 camere da letto con entrate autonome. La cucina è arredata con un piano di cottura, lavandino, frigorifero, oltre ad un tavolo con varie sedie; la sala è dotata di n 2 divani e un piccolo televisore; ogni camera comprende oltre al letto, un armadio, un comodino ed un piccolo tavolo. Inoltre sono presenti: riscaldamento centralizzato, gas metano e ascensore condominiale. Un ampio terrazzo permette momenti di relax nel periodo estivo. E' necessario articolare quanto più possibile prima dell'accoglienza o subito nei primissimi giorni, oltre al progetto individualizzato, definire e condividere il regolamento interno alla casa. Il Tutor effettua colloqui periodici di verifica del percorso e si avvale della facoltà di prendere provvedimenti fino all'espulsione dalla casa qualora si contravviene al contratto d'affitto o al regolamento della casa.
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