CERCANDO CASA Premessa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CERCANDO CASA 2010. Premessa"

Transcript

1 2010 Premessa I percorsi di inserimento lavorativo che la Cooperativa Sociale In Cammino cerca di promuovere da anni fanno emergere, in taluni casi, il bisogno abitativo come esigenza primaria da affrontare. L esperienza dimostra che non ci può essere stabilità lavorativa se non è accompagnata da una condizione abitativa adeguata. Il lavoro produce stanchezza e fatica e un riposo adeguato è una necessità improrogabile. Oltre al riposo, usufruire di uno spazio proprio nel quale poter organizzare la vita quotidiana risponde ad un bisogno primario: tutti noi sentiamo l'esigenza di un luogo fisico dove poter vivere in intimità con se stessi. Purtroppo a volte le situazioni di svantaggio che incontriamo comprendono anche la mancanza di una casa e questo normalmente preclude la possibilità di intraprendere un percorso di uscita dalla propria emergenza. Da uno sguardo sommario al mercato degli affitti si incontrano cifre inarrivabili per le persone che seguiamo noi. Un monolocale si aggira intorno ai 450\500 euro; un bilocale si può trovare fra i 550 e i 650 euro; un trilocale dai 650 ai 750 euro. In proporzione costano più i mini appartamenti rispetto a quelli riservati a famiglie. I monolocali sono appannaggio di professionisti in trasferta o comunque di single che godono di un certo benessere e\o condizione lavorativa alta. Queste ed altre riflessioni inducono a pensare ad iniziative che possano tentare di dare risposte concrete. Il progetto: un sostegno abitativo in vista di una piena autonomia Gli inserimenti lavorativi promossi dalla Cooperativa In Cammino sono impostati secondo un percorso attraverso il quale ci possa essere una crescita e l'acquisizione di autonomia, in modo da poter passare da una fase di sostegno protetto (laboratorio) ad una fase di maggiore responsabilità (stage aziendale) per arrivare ad una occupazione stabile con contratto di lavoro (assunzione) a stipendio pieno. Durante questo periodo (che può essere di alcuni mesi) non è normalmente sostenibile il costo di un affitto di mercato, cosa che invece può essere sostenuta percependo uno stipendio intero. La nostra proposta è quella di offrire, a persone impegnate in un percorso di inserimento lavorativo e che si trovino nella condizione di temporanea mancanza di alloggio, un affitto ad un costo politico (euro 30 di affitto mensile più euro 60 di spese condominiali) per un periodo di alcuni mesi, da concordare secondo un apposito progetto individualizzato, che ha come obiettivo la concreta realizzazione dell'autonomia abitativa.

2 Tutto questo secondo un regolare contratto di locazione a termine, dove valgono le normali regole del mercato (buon uso dell immobile, puntualità nei pagamenti, norme di convivenza condivise, ecc.). In tale contesto c è fin dall inizio la consapevolezza che il sostegno è destinato a finire, secondo i tempi concordati che dovrebbero permettere all'interessato di raggiungere le condizioni economiche per il pagamento di un affitto a condizioni di mercato. Il progetto prevede la presenza di un Tutor che, oltre ad instaurare la relazione con l'utente in modo da affiancarlo nella piena realizzazione del progetto individuale, si occupi anche di tenere l'insieme di relazioni istituzionali e non necessarie al buon andamento del percorso. Gli obiettivi Il progetto, nello specifico, intende perseguire i seguenti obiettivi: offrire un alloggio temporaneo ad un costo ridotto a persone svantaggiate, senza possibilità abitativa, già inserite in percorsi di inserimento lavorativo; supportare tali persone nella piena acquisizione di autonomie personali, sia lavorative che abitative; fornire loro un affiancamento di tipo relazionale e di sistema rispetto ai servizi che il territorio offre, grazie al lavoro e alla presenza del Tutor. I destinatari e modalità di segnalazione I destinatari del progetto sono adulti di sesso maschile che vivono una situazione di disagio sociale. Sono persone già alla ricerca di una propria autonomia: quindi occupati in forma precaria ma con possibilità reali di crescita o coinvolti in percorsi di inserimento lavorativo che prevedano, in un arco di tempo ragionevole (dai 6 ai 10 mesi), la possibilità concreta di percepire uno stipendio tale da potersi poi pagare un affitto a costo di mercato. Le caratteristiche generali psico-fisiche della persona devono poter esprimere un certo grado di motivazione alla ricerca di autonomia e di attitudini personali con capacità adattive e relazionali. La Cooperativa In Cammino effettuerà dei colloqui preliminari a possibili utenti, dopo aver ricevuto una breve relazione da parte del Servizio Sociale di S. Lorenzo contenente la rosa delle segnalazioni pervenute dalle Assistenti Sociali del territorio, e renderà di conseguenza operativo l'inserimento abitativo delle persone individuate, motivandone le scelte.

3 Sistema delle relazioni e delle competenze Gli utenti sono e restano in carico ai Servizi Sociali. Il SASC di San Lorenzo è il titolare del progetto, affiancato dalla Cooperativa In Cammino, alla quale viene attribuito il ruolo di ente attuatore di progetto rispetto allo specifico bisogno abitativo. Una volta che la Cooperativa ha stipulato il contratto di affitto con l'utente, diventa il referente prioritario per la persona inserita sul tema casa. Durante tutto l'arco del progetto, il dialogo e il confronto fra SASC e Cooperativa resta costante e le comunicazioni e i report ufficiali fra le varie figure professionali previste si muovono secondo il seguente andamento: dal Tutor al Coordinatore di progetto della Cooperativa, poi al referente del Servizio Sociale centrale fino all'assistente Sociale di riferimento e viceversa. Nello specifico i compiti di ciascuna figura professionale coinvolta: - le Assistenti Sociali sul territorio si occupano di raccogliere le segnalazioni dei possibili utenti e una volta individuati i beneficiari del progetto da parte della Cooperativa, hanno il compito di collaborare con il Tutor della Cooperativa in sede di definizione del Progetto individualizzato iniziale, seguire e supportare lo svolgimento del percorso, mettere in contatto il Tutor di progetto con servizi e possibilità sul territorio; - il referente per il Servizio Sociale centrale ha i compito di coprogettare insieme alla Cooperativa In cammino l'impianto generale dell'intervento e il suo sviluppo, supervisionare e monitorare l'andamento complessivo del progetto, facilitare le comunicazioni con le Assistenti Sociali territoriali; - il Coordinatore di Progetto della Cooperativa ha il compito di coprogettare insieme ai Servizi Sociali centrali l'impianto generale dell'intervento e il suo sviluppo, supervisionare e monitorare l'andamento complessivo del progetto e farne relazione al Servizio Sociale centrale, confrontarsi costantemente con il Tutor di progetto e monitorare l'andamento dei lavori, supportare il Tutor di progetto nella scelta degli utenti e nelle varie esigenze che si presentano, facilitare la comunicazione fra il Tutor e il resto della Cooperativa, in particolare con l'eventuale Tutor dell'inserimento lavorativo; - il Tutor di progetto della Cooperativa ha il compito di individuare in condivisione con il Coordinatore del progetto gli utenti finali, di redigere il progetto individualizzato, di monitorare il suo svolgimento per tutto l'arco di tempo previsto e di instaurare una relazione di supporto con gli utenti; si occupa dell'andamento della casa e delle sue eventuali esigenze; ha il compito relazionare costantemente quanto accade al Coordinatore di progetto e di raccordarsi con l'eventuale Tutor dell'inserimento lavorativo e le Assistenti Sociali del territorio.

4 Mansioni specifiche del tutor Il Tutor di progetto ricopre una posizione centrale, sia nel sistema delle relazioni istituzionali, che nel rapporto con l'utente e lo svolgimento del progetto. Il suo è un ruolo di regia educativa: non solo deve essere presente nella relazione con gli abitanti della Casa, in modo da affiancarli prima di tutto nell'individuazione degli obiettivi del percorso di autonomia che stanno intraprendendo e poi nel conseguimento di tali obiettivi, ma anche lavorare sul contesto di riferimento (le dinamiche interne alla casa, il luogo di lavoro o di formazione lavorativa, le relazioni sociali e familiari, il sistema dei servizi a cui rivolgersi) in modo da facilitare l'apertura di canali di possibilità e il determinarsi di situazioni positive nelle quali trovare la stabilità necessaria per uscire da una temporanea situazione di disagio. In particolare il Tutor si occupa di: 1) raccogliere le segnalazioni provenienti dal Servizio Sociale e iniziare i colloqui finalizzati all'individuazione degli utenti del progetto; 2) individuati gli utenti finali in condivisione con il Coordinatore del progetto, redigere il progetto individualizzato attraverso colloqui con la persona interessata, con le Assistenti Sociali di riferimento e con l'eventuale Tutor di riferimento per l'inserimento lavorativo; 3) attribuire la stanza, che viene affidata con la consegna delle chiavi all'utente, e condividere le regole e i principi di convivenza all'interno della casa; 4) cura gli aspetti logistici della casa (luce, gas, acqua, problemi condominiali), segnalando quesiti e proponendo soluzioni; 5) curare gli aspetti tecnici della formulazione e firma del contratto di affitto; la riscossione delle quote mensili dell'affitto e delle spese condominiali; tenere i contatti con l'amministrazione della Cooperativa per le operazioni necessarie; 6) instaurare una relazione positiva e di fiducia con i coinquilini della casa (sentirli per telefono e fargli spesso visita); 7) monitorare l'andamento della casa con una riunione collegiale (inquilini e Tutor) che viene effettuata con cadenza quindicinale (rispetto alla quale viene fatto report al coordinatore di progetto e se necessario vengono assunte delle decisioni); 8 monitorare l'andamento del progetto individuale con un colloquio quindicinale (dell'esito del colloquio viene fatto report al coordinatore e si conviene come procedere); 9) raccordarsi con il tutor dell'inserimento lavorativo rispetto all'andamento del percorso, in quanto è strettamente interconnesso con le possibilità di autonomia economica dell'inquilino e alla concreta possibilità di trovarsi un alloggio a prezzo di mercato; 10) al momento opportuno del percorso sostenere la persona in inserimento lavorativo nella ricerca di un nuovo alloggio.

5 Le fasi del progetto 1) Individuazione dell'utente e redazione di un regolare contratto di affitto transitorio: il primo colloquio è di conoscenza; si compila la scheda con i dati anagrafici e si raccolgono le esigenze che l'utente esprime. Un secondo colloquio è dedicato alla presentazione di un programma di accoglienza con la spiegazione del contratto e del regolamento interno alla casa. Un terzo colloquio è riservato alla definizione di un progetto personalizzato rispetto al quale si assume un impegno vicendevole che entra a far parte del contratto di affitto transitorio; 2) Periodo di permanenza all'interno della casa: in questo periodo oltre ad assicurare le norme definite sul contratto, in collaborazione con le Assistenti Sociali e il Tutor dell'inserimento lavorativo, il Tutor e l'utente si attiveranno per effettuare le ricerche necessarie all'individuazione di una nuova casa e per intraprendere tutte quelle azioni che renderanno possibile un'autonomia abitativa (ricerca e consolidamento di un rapporto di lavoro che permetta di pagare un affitto); 3) Fuoriuscita dalla casa: ci si predispone a preparare il terreno adatto perché questo obiettivo sia realisticamente perseguibile. Descrizione della casa e gestione L'appartamento è in via Benedetto Croce al n 95, al secondo piano di una condominio nelle vicinanze dell'uscita dell'autostrada. Comprende una cucina, n 2 bagni, salotto, corridoio, n 2 terrazzi e n 3 camere da letto con entrate autonome. La cucina è arredata con un piano di cottura, lavandino, frigorifero, oltre ad un tavolo con varie sedie; la sala è dotata di n 2 divani e un piccolo televisore; ogni camera comprende oltre al letto, un armadio, un comodino ed un piccolo tavolo. Inoltre sono presenti: riscaldamento centralizzato, gas metano e ascensore condominiale. Un ampio terrazzo permette momenti di relax nel periodo estivo. E' necessario articolare quanto più possibile prima dell'accoglienza o subito nei primissimi giorni, oltre al progetto individualizzato, definire e condividere il regolamento interno alla casa. Il Tutor effettua colloqui periodici di verifica del percorso e si avvale della facoltà di prendere provvedimenti fino all'espulsione dalla casa qualora si contravviene al contratto d'affitto o al regolamento della casa.

Il progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra

Il progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra Il progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra disabilità intellettiva, attraverso la proposta di

Dettagli

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO

AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo REGOLAMENTO BORSE LAVORO AMBITO TERRITORIALE N. 26 COSTA SUD Comune di Cupello Fresagrandinaria Lentella San Salvo

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO Pagina 2 di 7 Denominazione del presidio: CAD Laboratori via Pio Ubicazione/Indirizzo: via PIO VII, 61 (zona lingotto) Come si raggiunge: linee

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

"SosteniAmo il sociale"

SosteniAmo il sociale "SosteniAmo il sociale" I tagli continui al Fondo Nazionale dedicato al sociale e la progressiva riduzione delle risorse pubbliche stanno mettendo a rischio i servizi alla persona. A rischio è il patrimonio

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico Via Montecassino, 8 Monza sostare-con-voi@novomillennio.it innovazione@novomillennio.it Chi siamo So-stare Con Voi Inserimento

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

Servizio di Assistenza Domiciliare Minori (ADM)

Servizio di Assistenza Domiciliare Minori (ADM) Carta dei Servizi Servizio di Assistenza Domiciliare Minori (ADM) Cooperativa Sociale Azalea Onlus 22010 Mezzegra (Co) Il Servizio di Assistenza Domiciliare Minori della Cooperativa Azalea è un intervento

Dettagli

L'emergenza abitativa per i padri separati: il social housing e la mediazione familiare

L'emergenza abitativa per i padri separati: il social housing e la mediazione familiare 13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F. 1995-2015 6-7 Novembre 2015 Milano L'emergenza abitativa per i padri separati: il social

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni

Dettagli

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Chi siamo Alba chiara è una comunità educativa per minori adolescenti, nata nel settembre 2001

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA. PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH. dell'i.c.di Belgioioso 11/11/12 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI e REGOLAMENTO GLH dell'i.c.di Belgioioso 1 FINALITA Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche

Dettagli

Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.

Scheda relativa al servizio Appartamenti protetti per anziani e disabili oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO Testo emanato con D.D. n. 1905 del 26 marzo 2012 1 1. OGGETTO E FINALITA 1.1. Le presenti linee

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza

Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza Settore Servizi Sociali, Politiche Giovanili, Partecipazione, Pari Opportunità Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza Art 1. Oggetto e finalità Il Comune di Monza intende promuovere

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

Supporto e accompagnamento degli utenti inseriti nei Programmi di Riabilitazione per favorire e facilitare l accesso alle risorse quali:

Supporto e accompagnamento degli utenti inseriti nei Programmi di Riabilitazione per favorire e facilitare l accesso alle risorse quali: attività sociali a rilevanza sanitaria rivolte a persone in carico al Servizio Ambulatoriale ed al Programma di Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale dell ASL 1 Torino Nord L intervento

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni

Dettagli

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto

Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Analisi dati questionario gradimento del sito web dell'istituto Premessa La valutazione del grado di soddisfazione degli utenti rappresenta un importante aspetto nella gestione di qualsiasi organizzazione,

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

Città di Ispica Prov. di Ragusa

Città di Ispica Prov. di Ragusa Città di Ispica Prov. di Ragusa REGOLAMENTO SULL AFFIDO FAMILIARE DI MINORI Art. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

1. Fundraising per l impresa sociale proposta base

1. Fundraising per l impresa sociale proposta base FUNDRAISING 1. Fundraising per l impresa sociale proposta base Gli obiettivi strategici della proposta Scopo di questa proposta è quello di accompagnare l organizzazione destinataria nell analisi e nell

Dettagli

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Periodo 1/1/2016 31/12/2017. comune.roma.it

Periodo 1/1/2016 31/12/2017. comune.roma.it Gara S.A.A.T. Servizio di Assistenza Alloggiativa Temporanea in favore di cittadini e famiglie in particolare stato di disagio abitativo e fragilità sociali Periodo 1/1/2016 31/12/2017 comune.roma.it Obiettivo

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

servizi per i cittadini le imprese e i lavoratori Foto di Luca Merisio ilgabbiano

servizi per i cittadini le imprese e i lavoratori Foto di Luca Merisio ilgabbiano servizi per i cittadini le imprese e i lavoratori Foto di Luca Merisio ilgabbiano Il Gabbiano offre servizi aperti alla cittadinanza, con un occhio di riguardo ad anziani, donne in gravidanza, e soprattutto

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ PROMOZIONE LAVORO CARTA SERVIZI SERVIZI AL LAVORO Ente accreditato per la Formazione Superiore presso la Regione Veneto con Decreto 854 del 08/08/2003 Ente accreditato

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

COMUNITA' FAMILIARE SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 1 COMUNITA' FAMILIARE -REQUISITI FUNZIOANLI

COMUNITA' FAMILIARE SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO 1 COMUNITA' FAMILIARE -REQUISITI FUNZIOANLI Lista di verifica REQUITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE e L'ACCREDITAMENTO 1 -REQUITI FUNZIOANLI C-F.AU.1.1 Il Servizio garantisce la presenza effettiva e permanente di una famiglia o di almeno due figure

Dettagli

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come:

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come: AREA MINORI PREMESSA Nel Piano Regionale Socio Assistenziale l area dei minori viene definita anche Area dell età evolutiva e del disadattamento, dove l obiettivo primario è quello di fornire elementi

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE COMUNE DI CALDERARA DI RENO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N 68 DEL 30/07/2009 IN VIGORE

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

I compiti del Formatore. Giuseppe Marelli, Laura Tonutti

I compiti del Formatore. Giuseppe Marelli, Laura Tonutti I compiti del Formatore Giuseppe Marelli, Laura Tonutti Corso Base ROMA 2011 Scuola Permanente di Formazione Continua AMD - Certificata UNI EN ISO9001/2008 Il formatore è colui il quale ha la funzione

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3)

DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) DISTRETTO SOCIO SANITARIO 18 (PATERNO -BELPASSO-RAGALNA-ASL 3) Allegato alla deliberazione consiliare n. 04 del 7 febbraio 2007 ART. 1 DEFINIZIONE DI AFFIDAMENTO FAMILIARE 1. L affidamento familiare è

Dettagli

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA IL CASE MANAGEMENT: UN MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA CURA DEL PAZIENTE PSICHIATRICO La presa in carico e la pianificazione Dott.ssa

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

I SERVIZI PER L'IMPIEGO

I SERVIZI PER L'IMPIEGO I SERVIZI PER L'IMPIEGO Nel corso degli anni il ruolo del Centro per l Impiego è cambiato: c'è stato un passaggio epocale da amministrazione meramente certificatrice (ufficio di collocamento) ad amministrazione

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di Laurea Triennale in Scienze del Servizio Sociale Regolamento attività di Stage 1. Lo Stage L attività di Stage del terzo

Dettagli

COMUNE DI CERTALDO. (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER ***********

COMUNE DI CERTALDO. (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER *********** COMUNE DI CERTALDO (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER SITUAZIONI DI EMERGENZA ABITATIVA *********** L anno 2013, il giorno ( )

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

Il progetto di vita: la funzione del docente

Il progetto di vita: la funzione del docente L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali

L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.

Dettagli

Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia. regolamento. Asili nido Arcobaleno L arca di Noè

Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia. regolamento. Asili nido Arcobaleno L arca di Noè Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia regolamento Asili nido Arcobaleno L arca di Noè regolamento Documento aggiornato a febbraio 2013 Indice capo 1 art. 1 art. 2 art. 3 capo 2 art. 4 art.

Dettagli

Università degli Studi di Genova. Informativa sul tirocinio non curriculare (non previsto dall ordinamento didattico) Dedicata

Università degli Studi di Genova. Informativa sul tirocinio non curriculare (non previsto dall ordinamento didattico) Dedicata Università degli Studi di Genova Facoltà di Scienze della Formazione Informativa sul tirocinio non curriculare (non previsto dall ordinamento didattico) Dedicata agli studenti ti e laureati presso la Facoltà

Dettagli

RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA

RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO Anno scolastico 2014-2015 Dott.ssa Carlotta PASSI 334-7921713 Referente Finalità e Obiettivi Il Centro RIVAS interviene

Dettagli

LINEE GUIDA SPERIMENTALI DEL PROGETTO L AFFIDO

LINEE GUIDA SPERIMENTALI DEL PROGETTO L AFFIDO ALLEGATO A DELIBERA ASSEMBLEARE N. 14 DEL 21.11.2013 ALLEGATO 5 Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali Bellinzago Novarese, Borgo Ticino, Castelletto Sopra Ticino, Divignano, Lesa, Marano

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1

IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla

Dettagli

Il Centro Sociale Residenziale

Il Centro Sociale Residenziale Il Centro Sociale Residenziale Lastra a Signa A cura di Leonora Biotti Un condominio solidale 61 mini-appartamenti, 21 doppi e 40 singoli, per anziani autosufficienti: inserito in un complesso ricco di

Dettagli