le discariche controllate
|
|
- Bruno Marchetti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 le discariche controllate le discariche controllate (o impianti di smaltimento dello stoccaggio di rifiuti) Le leggi sui rifiuti vengono promulgate non tanto per abbattere i costi dei materiali (riciclo degli stessi) e nello stesso tempo produrre energia, ma oltre alla salvaguardia dell ambiente servono per diminuire la volumetria in quanto il problema più gravoso è quello riguardante la costruzione di nuove discariche; da qui la raccolta differenziata: la base per diminuire la volumetria dei rifiuti. Le leggi attualmente in vigore che regolano questa problematica sono: D.P.R. 915/82 smaltimento e riciclaggio dei rifiuti DLGS 22 del 5/02/ 97 Ronchi DLGS Ronchi 389 dell 8/11/ 97 Ronchi bis L426 del 9/12/ 98 Ronchi ter attuazioni delle direttive CEE riguardo rifiuti, rifiuti pericolosi e imballaggio dei rifiuti 1
2 DM 471 del 25/10/ 99 criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati LR Lazio 27 del 9/07/98 applicazione decreto Ronchi e conseguente costruzione dei piani regionali e provinciali sullo smaltimento dei rifiuti Dir CEE 31/99 stabilisce che le discariche vengano suddivise in tre categorie (già previsto in Italia dal D.P.R. 915/82): rifiuti pericolosi, non pericolosi e inerti e precisa inoltre che non sono destinati a discariche i rifiuti ospedalieri e quelli che possono bruciare o In seguito al D.P.R. 915/82 le discariche vengono suddivise in tre categorie, successivamente in seguito alla Dir CEE 31/99 queste categorie subiscono modifiche: prima categoria: rifiuti urbani, rifiuti speciali assimilabili a quelli urbani, fanghi derivati dagli impianti di depurazione delle acque reflue ad uso civile seconda categoria: Tipo A: inerti (derivanti da scavi e demolizioni Tipo B: rifiuti tossici o nocivi che non appartengono ai più pericolosi (polveri o fibre di amianto) Tipo C: rifiuti tossici relativamente più pericolosi terza categoria: rifiuti speciali per i quali non risultano adottabili diversi e adeguati sistemi di smaltimento Dopo queste leggi le discariche che presentavano rischio idrogeologico o sono state bonificate o chiuse; i nuovi impianti devono seguire le norme vigenti, inoltre dopo essere state colmate si deve effettuare il ripristino dell area. Le discariche ricevono fondi CEE se attraverso esse si ricava energia mediante il biogas In base alla L109 dell 11/02/ 94 (Merloni) la progettazione di una qualsiasi costruzione pubblica va suddivisa in tre fasi: una fase preliminare (o di indagine conoscitiva), una fase di indagine progettuale ed una fase di progetto definitivo. 2
3 fase preliminare (o di indagine conoscitiva): in questa fase si svolge un indagine conoscitiva della zona in studio riguardo i possibili siti che risultano particolarmente idonei per costruire un impianto di smaltimento mediante lo studio delle: Caratteristiche fisiche vincoli naturali (caratteristiche geologiche, idrogeologiche e ambientali) Caratteristiche igienico sanitarie vincoli antropici Caratteristiche tecnico-economiche il bacino di utenza (tra km) e la costruzioni della viabilità. I vincoli naturali sono cartografati sui piani regionali I vincoli antropici riguardano la presenza di infrastrutture viarie (l impianto deve essere servito da una via di comunicazione secondaria non soggetto a particolare traffico) e di fasce di rispetto esistenti e/o in progetto: ubicazione dai centri abitati pari a discariche di 1C: superiore a 200m discariche di 2C: superiore a 200m discariche di 3C: almeno 2 km vincolo idrogeologico: RD 3267/23 e RD 1126/26 Vincolo idrogeologico e uso dei suoli DGR Lazio 6215/96 - modifiche ed integrazioni al RD 3267/23 e al RD 1126/26 L183/89 legge quadro sulla difesa del suolo (autorità di Bacino) LR Lazio 53/98 - ARDIS in applicazione della L183/89 DGR Lazio 3888/98 - Delega alle province e ai comuni per il V.I. DL 180/98 Legge Sarno (prevenzione rischio idrogeologico) l autorizzazione deve essere concessa dall autorità di Bacino se l opera ricade in terreno gestito da essa: discariche di 1C: 1,5m con k<10-6 cm/s discariche di 2C: 2m con k<10-7 cm/s vincolo sistema idrico: RD 1775/33 sfruttamento delle acque L36/94 Legge Galli (tutela e uso delle risorse idriche) 3
4 DLGS 152/99 Legge quadro sulle acque (tutela, rispetto protezione) DLGS 31/2001 recepisce CEE 83/98 su acque per consumo umano discariche di 1C: 100 m dai fiumi, 200 metri dai pozzi discariche di 2C: classificazione sismica del territorio 64/74 vincolo 1 paesistico L431/85 legge Galasso (vincolo paesistico) LR Lazio 24/98 (vincolo paesistico) salvaguardia del paesaggio 1497/39 leggi e piani regionali Lo studio svolto nelle indagini preliminari è quello relativo alla ricerca di informazioni bibliografiche e cartografiche (anche presso gli uffici tecnici degli enti pubblici) nonché all elaborazione delle stesse; la scala di rappresentazione da adottare è legata all estensione del territorio da rilevare ed è quindi variabile tra la scala 1:50000 e la scala 1: Nel caso non sono presenti i vincoli o le elaborazioni cartografiche si studiano le carte tematiche: si studia la cartografia esistente valutando la zona di rispetto dalle abitazioni, cimiteri, fiumi, pozzi, nonché le aree archeologiche e le riserve naturali si studiano le carte tematiche per individuare possibili aree instabili e/o vincolate; per far ciò si valuta sia la morfologia del terreno (pendenza e vegetazione), l idrologia, la geologia, l idrogeologia (si studia la carta geologica valutando l idrologia {fiumi e sorgenti} e attraverso l infiltrazione efficace presunta e la litologia si ricava sia il bilancio idrogeologico che la direzione della falda) la discarica viene dimensionata in base al bacino di utenza (carte tematiche relative alla: popolazione, aree industriali, aree agricole), alle altre zone di raccolta rifiuti, alla viabilità circostante. Inoltre si valuta l aspetto economico riguardo la costruzione della strada di collegamento alla discarica. i vincoli non sono sempre inderogabili ma, spesso, sono tracciati per delimitare zone che richiedono particolari tipi di autorizzazioni 1 4
5 Indagini di fase progettuale Dopo aver individuato le possibili aree su cui andrà la discarica (fase conoscitiva) le indagini, di questa fase, vengono effettuate su scala di grande dettaglio 1:5000 / 1:10000; si può ipotizzare un area di indagine avente raggio di circa 2 Km sulla zona ove si ipotizza costruire la discarica. Questa fase è la più complessa in quanto si devono valutare i possibili effetti ambientali e igienico sanitari che tale opera può produrre nell ambiente circostante in fase di costruzione, di esercizio e di chiusura e quindi valutazione delle: caratteristiche geologiche caratteristiche geotecniche caratteristiche idrogeologiche Indagini indirette Indagini dirette tecniche geofisiche profilo stratigrafico (rilevamento) proprietà fisico-meccaniche dei terreni permeabilità dei terreni verifica dell impiego di procedimenti tecnologici cartografia tecnica ufficiale aereofotogrammetria lavori tecnici eseguiti da enti pubblici e privati sismiche elettriche gravimetriche Particolare attenzione sarà nell identificazione e delimitazione dei principali orizzonti idrogeologici: suolo strato insaturo strato saturo base impermeabile 2 V.I.A. L349/86 D.P.R.348/99 elaborazione dello studio sull impatto ambientale con: descrizione situazione ambientale descrizione del progetto e delle alternative 2 base impermeabile su cui poggia il primo acquifero. 5
6 identificazione degli effetti stima degli effetti strutturazione della rete di monitoraggio fase di progettazione criteri generali di progettazione (in funzione delle caratteristiche geomorfologiche ed idrogeologiche del sito prescelto vengono realizzati 3 tipi di discariche): in avvallamento in rilevato a ridosso del pendio cedimenti; capacità portante: problemi legati alla stabilità del terreno d appoggio (fondazioni), delle scarpate {F.S. 1.3} e dell accumulo di rifiuti (150 anni al fondo. 50 anni ai lati) la stabilità delle strutture di contenimento (argini, fronti di scavo): infiltrazione: barriere di difesa ambientale finalizzati ad evitare dispersioni dei prodotti della decomposizione problemi inerenti la circolazione dei fluidi (opere di impermeabilizzazione naturali e/o artificiali, sistema di drenaggio del percolato, sistema di raccolta del biogas, sistema di drenaggio delle acque; modalità di esercizio atte a facilitare i processi di mineralizzazione e inertizzazione dei rifiuti (riciclo dei percolati, pretrattamento dei rifiuti) sistemi di monitoraggio dell integrità delle strutture e della qualità dell ambiente circostante; preparazione del fondo: la superficie di posa deve avere una pendenza minima dello 0,5% per facilitare il drenaggio dei fluidi e dovrà trovarsi ad una profondità rispetto alla massima escursione del pelo libero della falda freatica di 1,5m per 1C e 2m per 2C; tale livello di posa corrisponde ad uno spessore di argilla (1,5m con k<10-6 cm/s per 1C e 2m con k<10-7 cm/s per 2C). telo secondo strato di materiale drenante di circa 40 cm (sabbia o ghiaietto) per evitare cedimenti differenziali farà di base di appoggio al telo tubi microfessurati di diametro di 20 cm per il drenaggio delle acque e eventuali perdite sottotelo telo 6
7 secondo strato di materiale drenante di circa 40 cm (sabbia o ghiaietto) per evitare danneggiamenti dei tubi dovuti agli autocarri che trasportano rifiuti tubi microfessurati per il percolato 3 {aventi diametro di 30cm} disposti a lisca di pesce con direzione di flusso verso il punto a maggior profondità del fondo elettrodi di energizzazione e di lettura del potenziale elettrico che fanno parte del sistema di controllo dell integrità della geomembrana sensori per la misura degli assestamenti del telo e i tubi flessibili per il passaggio del profile gauge 4 (da mantenere in funzione sia durante la fase di smaltimento che quella di chiusura dell opera). strato di RSU messi a discarica cm terreno naturale di copertura giornaliera 20cm sistema di drenaggio dei percolati: i percolati si raccolgono in sacche tra i diversi livelli di rifiuti stoccati e poi tendono a fuoriuscire dalle scarpate laterali o a raccogliersi sul fondo della vasca. I fluidi che per percolazione giungono a fondo vasca vengono drenati verso un collettore principale parallelo alla direzione di massima inclinazione del fondo della vasca e diretto verso un pozzo di raccolta. Dal pozzo di raccolta viene prelevato mediante una pompa e convogliato in una vasca di decantazione. Per tutta il periodo di attività dell impianto, il percolato viene inviato per il trattamento ad un impianto di depurazione che può essere interno o esterno. Solo quando gli scarichi di tale impianto sono conformi ai limiti di legge possono essere restituiti al reticolo idrografico di superficie. biogas e sistema di raccolta: una discarica completamente isolata mediante impermeabilizzazione diviene un contenitore di accumulo del biogas { CH 4 (55%); CO 2 (42%)} che si produce in seguito alla decomposizione di materia organica; il biogas viene raccolto attraverso tubi di captazione che dipartono a raggiera da pozzi verticali. I pozzi presentano un diametro minimo di 60 cm e si trovano ad una distanza media di 35 metri. attività di sistemazione finale e recupero dell area attività gestionale (realizzazione della discarica per lotti funzionali, stima del fabbisogno dei materiali, preparazione dei piani di posa degli uffici, viabilità recinzione, rimessa automezzi, illuminazione, distribuzione carburante 3 I percolati hanno origine in seguito ai di processi di biodegradazione nel corpo della discarica 4 È un sistema di rilevo in grado di eseguire molteplici letture lungo il profilo di una sezione scelta. Lungo un tubo flessibile ubicato sul fondo della vasca viene fatto passare un trasduttore di pressione in grado di indicare la sua quota rispetto a quella dell apparecchiatura di lettura ubicata sull argine di contenimento. 7
8 Bibliografia Dott. Adriano Nardi Normativa Alberto Clerici Fondamenti di rilevamento geologico-tecnico, MG Scientific Pubblications Silvia Gervasoni Discariche controllate, Hoepli Milano Finito di scrivere luglio
PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE
PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE PROGETTO.. Richiedente: Tecnico: PREMESSA Il presente Piano di Gestione delle terre è stato redatto nel rispetto e in ottemperanza delle seguenti normative specifiche in materia:
DettagliBILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0
DettagliRistrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...
Dettagli- Com'è fatta - Sicurezza e tutela - La trasformazione del biogas - Cronologia dell'impianto. Com è fatta
- Com'è fatta - Sicurezza e tutela - La trasformazione del biogas - Cronologia dell'impianto Com è fatta Discarica controllata ed autorizzata, con cinque lotti e due valli esauriti e un lotto attualmente
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
DettagliI regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006
I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano
DettagliIl Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva
Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo Fase Conoscitiva Quali fattori vanno analizzati La fase conoscitiva analizza: Realtà geoterritoriale (quadro strutturale) Quadro Urbano (infrastrutture, edificato,
DettagliALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)
ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito
DettagliINTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN)
INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) Premessa: Nel periodo compreso fra la seconda metà di dicembre 2013 e la prima di febbraio 2014, sul
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.
DettagliDATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE
ALLEGATO 2 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E INDUSTRIALI/DOMESTICHE Documentazione da presentare: LA SCHEDA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO NONCHE FIRMATA E
DettagliPIANO DI RECUPERO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R.
COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO E ubicazione: committente: RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO AD USO SINGOLA ABITAZIONE ai sensi dell'art.3 della L.R. 13/11
DettagliIl sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...
A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia
Dettagli9. NORME GEOLOGICHE DI PIANO
9. NORME GEOLOGICHE DI PIANO ART. 1 Il Comune di Capergnanica è tenuto ad informare i Soggetti Attuatori delle previsioni dello strumento urbanistico, denominato Piano di Governo del Territorio (P.G.T.),
DettagliLinee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan
DettagliLinee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001
Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 A- Elaborazione della documentazione: Le fasi principali sono le seguenti: a - b - Elaborazione
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliDELIBERAZIONE N. 41/5 DEL 11.8.2015
Oggetto: Aumento del quantitativo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi stoccati in deposito preliminare e messa in riserva e inserimento di impianto di trattamento di rifiuti, ubicato nel Comune
DettagliCriteri progettuali Acquedotti e Fognature
Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere Criteri progettuali Acquedotti e Fognature Relatore Prof. Ing. Francesco De Paola Dipartimento di Ingegneria Idraulica,Geotecnica e Ambientale
DettagliStudio geologico del territorio comunale (L.R. n. 41 / 1997)
R e g i o n e L o m b a r d i a Provincia di Milano COMUNE DI NERVIANO Studio geologico del territorio comunale (L.R. n. 41 / 1997) Marzo 2003 PRESCRIZIONI GEOLOGICHE PER LE N.T.A. Studio Associato di
DettagliLINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA
LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare
DettagliUniversità degli studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
Università degli studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale DISCARICA PER R.S.U. - COMUNE DI SICULIANA (AG): REALIZZAZIONE TECNICA Federico G. A. Vagliasindi Ordinario di Ingegneria
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea
DettagliCos'è e come funziona una discarica.
Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La
DettagliSTABILIMENTO DI TARANTO. Piano di monitoraggio Produzione Rifiuti, Discarica e Rete Piezometrica
Febbraio 2007 STABILIMENTO DI TARANTO Piano di monitoraggio Produzione Rifiuti, Discarica e Rete Piezometrica Febbraio 2007 1 PIANO DI MONITORAGGIO RIFIUTI Il Piano di monitoraggio dei rifiuti prodotti
DettagliCOMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona
COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,
DettagliLA SEGUENTE SCHEDA INFORMATIVA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO ABILITATO NONCHE FIRMATA DAL RICHIEDENTE
DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE O ASSIMILABILI CHE RECAPITANO IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE SUL SUOLO E NEL SOTTOSUOLO (STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO). Documentazione da produrre:
DettagliStato di attuazione interventi di riqualificazione
Impianto di Scarpino Stato di attuazione interventi di riqualificazione Genova, 28 aprile 2015 I punti fondamentali Stabilità della discarica Scarpino 1 e Scarpino 2 Bilancio idrico dell area di Scarpino
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS
PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS La localizzazione degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento: proposta metodologica
DettagliLINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE
ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione
DettagliNORME GEOLOGICHE DI PIANO
STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA www.geologia-applicata.com COMUNE DI CADORAGO DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NORME GEOLOGICHE DI PIANO
DettagliUNA DISCARICA DA SALVARE
UNA DISCARICA DA SALVARE Relatore : Dott.ssa Angela Bruna Cardile Vibo Valentia - 15 giugno 2011 Discarica c.da Petrosì di Casignana - Ubicata all inizio del bacino inbrifero del Vallone Rambotta - sviluppata
DettagliNewsletter n.83 Gennaio 2011
Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo
DettagliBONIFICA DEI SITI CONTAMINATI NELLE PROCEDURE FALLIMENTARI
BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI NELLE PROCEDURE FALLIMENTARI LA DUE DILIGENCE AMBIENTALE O R D I N E D E I D O T TO R I C O M M E R C I A L I S T I E D E G L I E S P E R T I C O N TA B I L I 0 5 m a r z
DettagliFOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE
Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti
DettagliPROGETTO PRELIMINARE PER INSTALLAZIONE IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEL PERCOLATO DI DISCARICA CON TECNOLOGIA RECAM
SOCIETA CHIMICA LARDERELLO S.p.A. Socio Unico (POMARANCE) DISCARICA BULERA PROGETTO PRELIMINARE PER INSTALLAZIONE IMPIANTO DI TRATTAMENTO DEL PERCOLATO DI DISCARICA CON TECNOLOGIA RECAM RETE DI REGIMAZIONE
DettagliA.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO
Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliValsat Sintesi non tecnica
Valsat Sintesi non tecnica Pagina 1 di 7 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 CONTENUTI ED OGGETTO... 3 3 VERIFICA DI COERENZA... 4 4 ANALISI AMBIENTALI... 5 5 CONCLUSIONI... 7 Pagina 2 di 7 1 INTRODUZIONE La
DettagliLE TERRE DA SPAZZAMENTO STRADALE. Stima del costo di trattamento e recupero
LE TERRE DA SPAZZAMENTO STRADALE Stima del costo di trattamento e recupero Febbraio 2011 1 Redazione a cura di: Dott. Riccardo Civera, Ing. Vita Tedesco, Ing. Palma Urso 2Er 2 Indice 1 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE...
DettagliBOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI
BOZZA DI LINEE GUIDA PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Maria Teresa Cazzaniga ARPA Lombardia Dipartimento Provinciale di Milano U.O. Agenti Fisici Il Decreto Legislativo 31/2001, recepimento
DettagliDECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012
DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti
DettagliIdentificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014
Identificazione del Installazione IPPC Ragione sociale Sede Legale Sede Operativa F.LLI SANTINI SRL Via Giotto 4/A Bolzano Via Giotto snc Bolzano Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi
DettagliRINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI
RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili
DettagliA.R.P.A. Regione Piemonte
Al Signor Sindaco del Comune di Corio Pagina 1/5 Domanda di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche o ad esse assimilabili in ricettore diverso dalla pubblica fognatura (ai sensi del D.Lgs.
DettagliACEA Distribuzione Direzione Operazioni Rete AT
Capitolato Tecnico per le prestazioni professionali relative alla redazione di documentazione inerente la gestione delle terre e rocce da scavo DATA rev. 00 ottobre 2012 Elaborato N. 7-3-329 REDATTO VERIFICATO
DettagliMODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin
MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliPROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO
PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali
DettagliIl sottoscritto. nato a il. residente a in via n. del fabbricato ad uso civile abitazione e/o laboratorio, sito in. via n. chiede
Marca da bollo Euro 10,33 AL COMUNE DI CORMÓNS Piazza XXIV Maggio, 22 34071 CORMÓNS OGGETTO: Tutela delle acque dall inquinamento. D.Lgs. 11.05.1999, n. 152. Richiesta di autorizzazione allo scarico di
DettagliSviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento
Sviluppo dell anagrafe dei siti contaminati nella Provincia Autonoma di Trento A. Camin I. Castellani G. Rampanelli Rimini 5-8/11/2008 L Anagrafe dei siti contaminati Il 15/12/1999, sul Supplemento Ordinario
DettagliScheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo
Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio
DettagliPIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA
TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliCapitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate
DettagliTubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.
Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliCAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO
CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO La gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi è disciplinata dal Decreto Legislativo n 22 del 5/02/1997 Attuazione
Dettagli5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA
5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI RONCO ALL ADIGE I SEMESTRE 2013
p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I.0080255.16-08-2013.h.11:34 PROGRAMMA DI CONTROLLO Relazione non Tecnica Pagina 1 di 6 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI RONCO ALL ADIGE IMPIANTO DI RECUPERO DI
DettagliDOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010
DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,
DettagliCOMUNE DI MERCALLO PROVINCIA DI VARESE. Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104
COMUNE DI MERCALLO No bollo PROVINCIA DI VARESE Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104 Cod.fisc.: 83003793570 - E-mail: ed.pubblica@comune.mercallo.va.it Spettabile COMUNE DI MERCALLO Via
DettagliEsempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure
Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione
DettagliNON E un PROJECT FINANCING. E un PROJECT FINANCING
NON E un PROJECT FINANCING E un PROJECT FINANCING Se a pag. 20 della Relazione Tecnica Descrittiva relativa alla Discarica SIBERIE, è stato riportato il capitolo: BARRIERA GEOLOGICA nella pag. 21 (vedi
DettagliRELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA
RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA **** 1. PREMESSA Gli interventi previsti dal presente progetto sono inseriti nei finanziamenti di cui al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 2012 del 27/11/2012,
DettagliScheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta
Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m
DettagliDISCARICA DI CA LUCIO DI URBINO. Relatore: Ing. UGOLINI DANIELA
DISCARICA E IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI CA LUCIO DI URBINO Relatore: Ing. UGOLINI DANIELA 01/07/2009: CESSIONE RAMO D AZIENDA FILIERA DISCARICA E FILIERA COMPOSTAGGIO A MARCHE MULTISERVIZI S.p.a.: C.M.
Dettagliil Piano di Tutela delle Acque
Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la montagna servizio idraulica Gestione delle acque sotterrane e superficiali in Friuli Venezia Giulia il Piano di Tutela delle Acque ing. D. Iervolino
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE DOMESTICHE
danielemanni architetto COMMITTENZA: DOMUS VIVENS SRL RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE DOMESTICHE OGGETTO: PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RICONVERSIONE DI ATTIVITA (D.P.R.
DettagliIl Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009
Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 1 ANALISI DEI DATI PREGRESSI Serie storica delle produzioni del periodo 2002-2008 (t/anno)
DettagliVALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO
L. 26 Ottobre 1995, n 447 Legge quadro sull inquinamento acustico. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 01 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011
DettagliGEOSER S.r.l. - Via Basilicata 11-27100 Pavia - PIVA 01779010188 - www.geoser.com
Geoser offre da anni un servizio completo nel settore delle indagini geotecniche e geoambientali. A sostegno di questo servizio propone tutte le indagini finalizzate all individuazione dei parametri geotecnici
DettagliC.U.P. D61H13001010001 N ELABORATO (DOCUMENT N )
c_2014 C. I.M. M.B. Progetto esecutivo REV. DATA (DATE) REDATTO (DRWN.BY) FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT) CONTROL. (CHCK D) APPROVATO (APPR D) DESCRIZIONE (DESCRIPTION) INGEGNERIA ENERGIA - PROGETTAZIONE
DettagliIl Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...
RICHIESTA PARERE PREVENTIVO Il Sottoscritto Residente in via.n... Recapito telefonico in qualità di : [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta......... con sede legale
DettagliAUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI
AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI La Provincia autorizza le imprese e gli enti che intendono realizzare o gestire impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti
DettagliQUIZ DI AUTOVALUTAZIONE TEMI DI DIRITTO AMBIENTALE (RIFIUTI ACQUE)
QUIZ DI AUTOVALUTAZIONE TEMI DI DIRITTO AMBIENTALE (RIFIUTI ACQUE) Le risposte esatte sono riportate in file a parte pubblicato nella stessa pagina del nostro sito --------------------------------------------
DettagliLINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI
LINEE DI INDIRIZZO PER I COMUNI A) GLI IMPEGNI PER I COMUNI PREVISTI NELL ACCORDO DI PROGRAMMA Allo scopo di fornire un supporto ai Comuni e per rendere operativi gli impegni dell Accordo di Programma,
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO PRELIMINARE
1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO PRELIMINARE ART. 18 DEL D.P.R. 207/2010 A) DESCRIZIONE GENERALE L intervento afferisce la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria al servizio del piano
DettagliCOMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE
COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - VINCA - AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE D.P.R.
DettagliPROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:
PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliUBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3
UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3 TAVOLA 4 UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DELLA PERICOLOSITA' GEOLOGICA DEL PIANO
DettagliI sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa
I sistemi di trattamento delle acque meteoriche - Normativa La normativa che disciplina la necessità di sottoporre a trattamento le acque reflue di origine meteorica è il D. Lgs. 152/06 (Testo Unico Ambientale)
DettagliIMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006
IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006 Contrassegno telematico Imposta di bollo pari ad 16,00 Spett.le PROVINCIA DI MILANO Settore Risorse Idriche
DettagliLe violazioni alla direttiva si verificano quando un agglomerato > 2.000 Abitanti equivalenti presenta una o più delle seguenti criticità:
La Direttiva 91/271/CEE «concernente il trattamento delle acque reflue urbane» per tutelare le risorse idriche dispone che il territorio sia adeguatamente servito da reti fognarie e da impianti di depurazione.
DettagliBOLLO 14.62 ALLEGATO B. CAGLI, lì. AL Sig. SINDACO DEL COMUNE DI 61043 C A G L I -----------------------------------------------------
ALLEGATO B BOLLO 14.62 CAGLI, lì AL Sig. SINDACO DEL COMUNE DI 61043 C A G L I ----------------------------------------------------- Oggetto: L.R. 9 giugno 2006 n. 5 - Domanda di autorizzazione alla perforazione
DettagliALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI
NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI
DettagliScheda informativa del modulo A24
IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Per gli impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili, quando gli stessi non sono soggetti all'autorizzazione unica. L'elenco completo dei
DettagliMEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, 18 36054 Montebello Vic. (VI)
Data Spett.le MEDIO CHIAMPO SpA Via G. Vaccari, 18 36054 Montebello Vic. (VI) RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE Il sotto scritto Cognome e nome: C.F. nato a residente in via Nr CAP nella sua qualità di: titolare
DettagliIncontro informativo. Le bonifiche nel nuovo Testo Unico Ambientale e il confronto con la normativa britannica e francese
ISO 9001 : 2000 Certificato n. 97039 Settore Territorio Area Ambiente e Sicurezza Incontro informativo Le bonifiche nel nuovo Testo Unico Ambientale e il confronto con la normativa britannica e francese
DettagliDomanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo
REVISIONE 05 - del 12.07.2012 Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo La/Il sottoscritta/o codice
DettagliRegione Lombardia. Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Regione Lombardia Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della L. R. per il Governo del Territorio del 11.03.2005 n 12 Gennaio 2008 NORME GEOLOGICHE DI PIANO
DettagliProblematiche geoarcheologiche nella città di Roma
Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Carlo Rosa* *Fondazione Ing. C. M. Lerici Politecnico di Milano Istituto Italiano di Paleontologia Umana Il Piano Parcheggi di Roma: problematiche geologiche,
DettagliCase history VILLA LA CASARINA - RIELLO
Case history VILLA LA CASARINA - RIELLO SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE: INTERVENTO con IDROSAC IMHOFF Figura 1. Panoramica del giardino di Villa Casarina PROBLEMA: Trattamento e depurazione delle acque
Dettagli