Progetto di diffusione ed utilizzazione delle compostiere domestiche nell Ambito Territoriale Ottimale PA 1

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1 Sede legale e Uffici via Mattei n 4, 90047, Partinico (PA) Tel./Fax 091/ / servizicomunalispa@libero.it P.I., Cod. Fisc. e C.C.I.A.A. n Cap. Soc ,00 Progetto di diffusione ed utilizzazione delle compostiere domestiche nell Ambito Territoriale Ottimale PA 1

2 Premessa Negli ultimi decenni, la riduzione dei rifiuti è diventato un problema che ha assunto una priorità tale da richiedere azioni mirate all interno di una logica di gestione integrata dei rifiuti. La strategia posta in essere dall Unione Europea è stata recepita in Italia con il D.L. n. 22/1997 (Legge Ronchi) abrogato e sostituito con il D.L. 152/06 Parte IV. Dalla vigente normativa nazionale, si osserva che, il primo stadio di attenzione nasce dalla necessità di prevenire la formazione dei rifiuti e di ridurre la loro pericolosità. Successivo e immediato passaggio, è l esigenza di riutilizzare i rifiuti e, qualora si rivelasse impossibile il riuso, riutilizzare i materiali attraverso il loro trattamento, grazie all insieme di tecniche volte ad assicurare che i rifiuti abbiano il minor impatto possibile sull ambiente. Quindi, si profila un nuovo approccio che non parte più dal presupposto del rifiuto da eliminare, ma da quello del rifiuto da valorizzare come risorsa ed energia. La realizzazione di una gestione integrata consente di raggiungere gli obiettivi concordati a livello comunitario nella definizione di una politica ambientale sostenibile. Le parole chiave sono dunque: PREVENZIONE e RIDUZIONE della produzione di rifiuti all origine, sia in termini quantitativi (peso/volume) che qualitativi (riduzione della pericolosità); RECUPERO DI RISORSE dai rifiuti, da realizzarsi prioritariamente attraverso il recupero di materia e secondariamente attraverso il recupero di energia prevedendo, pertanto, la separazione delle diverse frazioni che costituiscono il rifiuto urbano. Ad oggi le soluzioni per una gestione integrata dei rifiuti sono essenzialmente di 2 tipi: lo smaltimento in discarica che rimanda il problema al futuro e non si presta come unica soluzione permanente (inoltre rischia di creare grandi concentrazioni di rifiuti tossici con inevitabili conseguenze sull'ambiente e la salute pubblica); il riciclo, che è una strada sicuramente più complessa della logica di smaltimento in discarica, in quanto richiede sicuramente uno sforzo ed un impegno civico del cittadino e delle istituzioni. Si deve comunque premettere che il sistema del riciclaggio non esclude la presenza delle discariche bensì ne limita il ricorso. In tale ottica, la diffusione del compostaggio domestico può rappresentare un utile e semplice modalità attuativa dei principi di miglioramento della qualità della vita finalizzata ad un sistema ecosostenibile. Un programma di compostaggio domestico va inserito in un più ampio e complesso sistema di raccolte differenziate dove per la sua realizzazione si prevede l analisi delle tipologie urbanistiche esistenti, essendo praticabile solamente da chi

3 possiede spazi sufficienti per la localizzazione delle attrezzature per il compostaggio domestico. 1. Riferimenti normativi La normativa considerata nella redazione di tale progetto segue le tendenze dettate dalle direttive comunitarie prima e dal recepimento di queste a livello nazionale e regionale. Nello specifico le attività in oggetto si riferiscono al D.lgs. n. 152/06 e precisamente a quelle attività di tipo R3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) e all Ordinanza n.1133 del 28 dicembre 2006 Adeguamento del programma regionale per la riduzione dei rifiuti solidi biodegradabili da collocare in discarica alle Osservazioni del Ministero dell Ambiente ed al D.L. 152/2006. Come per tutti gli altri rifiuti recuperabili, la provenienza e la caratterizzazione dei rifiuti, l attività di recupero e le caratteristiche del prodotto ottenuto sono soggette alle norme tecniche definite dal D.M 5 Febbraio 1998 e D.M. 186 del 5 aprile 2006, recante le Norme tecniche generali per il recupero di materia dei rifiuti non pericolosi che trovano applicazione in virtù di quanto disposto dal comma 5 dell art. 214 del D.lgs. n. 152/ Studio e analisi dell Ambito Territoriale Ottimale Pa1 La frazione organica costituisce in media il 25-40% dei rifiuti solidi urbani prodotti dall utenza domestica. Una persona produce nella sua abitazione giornalmente da 150 a 300 grammi di rifiuto organico; normalmente questo quantitativo è destinato a finire nelle discariche con la massa dei rifiuti indifferenziati. Un programma di compostaggio domestico organizzato in quelle zone residenziali estensive, ovvero di piena campagna, dove vi è lo spazio nelle abitazioni per realizzare questa attività (giardini o terrazzi), può assicurare una sensibile riduzione del quantitativo di R.S.U. conferito al sistema di smaltimento. Da un analisi condotta sul territorio e dai dati elaborati dall Istat, (14 Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni del 2001), si osserva che l Ambito è costituito da abitanti con un totale di famiglie. (vedi tab. 1 e tab. 2)

4 Abitanti Centri abitati Nuclei abitativi Case sparse Totale ab. Balestrate Borgetto Capaci Carini Cinisi Giardinello Isola delle Femmine Montelepre Partinico Terrasini Torretta Trappeto Tabella 1 Famiglie Centri abitati Nuclei abitativi Case sparse Totale fam. Balestrate Borgetto Capaci Carini Cinisi Giardinello Isola delle Femmine Montelepre Partinico Terrasini Torretta Trappeto Tabella 2 Da un analisi e da un continuo monitoraggio dei rifiuti si è potuto osservare che negli ultimi anni l Ambito è stato interessato da un incremento dell 8% circa della popolazione. La produzione dei rifiuti nell anno 2006 all interno dell Ambito stata di Kg (vedi tab. 3 e graf.) Produzione R.S.U. A.T.O. PA1 MUD2001 MUD2002 MUD2003 MUD2004 MUD2005 MUD 2006 TOTALE (Kg.) Tabella , ,0 0

5 Produzione R.S.U. A.T.O. PA MUD2001 MUD2002 MUD2003 MUD2004 MUD2005 MUD 2006 TOTALE (Kg.) Grafico sulla produzione dei rifiuti nell A.T.O. PA1 Tale programma si propone in prima istanza di intercettare le utenze ricadenti nelle tipologie abitative delle Case sparse dell Ambito, assieme ad una percentuale di famiglie che abitano in Nuclei abitativi con possibilità di giardini e spazi idonei alla pratica del compostaggio. È chiaro che le famiglie che non rientrano nelle suddette tipologie abitative, ma che possono svolgere la pratica del compostaggio domestico per volontà e requisiti oggettivi, possono richiedere alla Società d Ambito di partecipare al programma. Questo, di certo, si tradurrebbe in termini economici in una grande economia della Società d Ambito e in un grande intervento con benefici ambientali. E infatti proprio l aspetto economico rappresentato dal minor costo di smaltimento che, assieme al vantaggio ecologico di riutilizzare direttamente il terriccio prodotto dall utente, rende affascinante questa soluzione per i rifiuti organici da utenze domestiche. A tal proposito, nella seguente relazione, a partire da alcuni cenni dei criteri chimico/fisici alla base dei processi di compostaggio della materia organica, si cerca di porre le basi per l utilizzo di questi processi a un livello pratico e diffuso nella comunità. 3. Cenni sul compostaggio La natura non conosce il concetto di rifiuto e nei suoi grandiosi cicli (dell'aria, dell'acqua, della materia vivente) riutilizza tutto, al contrario della specie umana, che ha amplificato la produzione di rifiuti. Dati statistici di produzioni di rifiuti all interno dell ATO 1 evidenziano che ogni cittadino produce circa 1,7 Kg al giorno di rifiuti solidi

6 urbani e che circa il 33% di questi sono rifiuti organici, il che vuol dire che un nucleo familiare di quattro persone in un anno produce circa 900 Kg di rifiuti organici. Il fenomeno fisico del compostaggio è un processo di trasformazione naturale di materiali o sostanze biodegradabili in un prodotto dotato di scarsa putrescibilità quindi privo di odori sgradevoli e potenzialmente adatto ad essere impiegato per migliorare la fertilità degli orti, dei giardini e dei terreni agricoli. I vantaggi del compostaggio domestico se attuato in modo sistematico in una comunità, consente immediatamente di ridurre il volume in discarica e di ridurre l emanazione di esalazioni maleodoranti con la conseguenza di ottenere una notevole riduzione dei costi diretti nelle attività di gestione dei rifiuti (prelievo, trasporto, smaltimento, manutenzioni e lavaggi) e di migliorare anche il decoro urbano. Se poi nei cassonetti non vengono introdotti rifiuti umidi e putrescibili è possibile separare meccanicamente tutte le altre categorie di rifiuti presenti nei cassonetti: es. carta, plastica, vetro, metalli, stracci etc.. Tra i sistemi di compostaggio domestico l utilizzo di un composter di plastica è una soluzione adatta a chi vive in città e possiede un giardino di dimensioni ridotte. Ha il vantaggio di essere igienica ed esteticamente apprezzabile e dà l impressione di un maggior ordine e pulizia in quanto i rifiuti sono protetti alla vista e dal contatto con animali domestici e bambini. La struttura ripara in maniera efficace il compost dalle precipitazioni e dai raggi solari e la coibentazione facilita il mantenimento, durante il periodo invernale, delle elevate temperature necessarie per la fase di fermentazione. Le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organico, biodegradabili, ovvero aggredibili dai microbi. Vanno invece evitati i rifiuti di origine sintetica o comunque non biodegradabili, od ancora contaminati da sostanze non naturali. Quindi le matrici organiche che possono essere sottoposte a compostaggio e reinserite nei cicli biogeochimici sono: 1. avanzi di cucina, come residui di pulizia delle verdure, bucce, pelli, fondi di the e caffè;

7 2. scarti del giardino e dell orto, come legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti, gambi, avanzi dell orto...; 3. altri materiali biodegradabili, come carta non patinata, cartone, segatura e trucioli provenienti da legno non trattato. Non vanno inseriti nel processo di compostaggio: vetro pile scariche tessuti vernici, altri prodotti chimici manufatti con parti in plastica o metalli (scatole, contenitori, oggetti vari) legno verniciato farmaci scaduti carta patinata (riviste). Sostanze che possono essere inserite solo se in piccole quantità: 1. avanzi di cibo di origine animale, cibi cotti (in piccole quantità, perché altrimenti attraggono insetti ed altri animali indesiderati); 2. foglie di piante resistenti alla degradazione (magnolia, lauroceraso, faggio, castagno, aghi di conifere): in piccole quantità e miscelando bene con materiali più facilmente degradabili; 3. lettiere per i cani e gatti (sepiolite) una volta usate: solo se si è sicuri di ottenere la igienizzazione tramite un adeguato sistema di compostaggio ed usando le ovvie precauzioni igieniche. MODALITA D IMPIEGO DEL COMPOST 1. come ammendante organico in pieno campo (giardini o campi ad uso agricolo); 2. come substrato di coltivazione, cioè come componente principale dei supporti di crescita per le coltivazioni in vaso, in serra e così via;

8 3. come pacciamante per la copertura del terreno lungo i filari di coltivazione delle piante finalizzata al controllo delle erbe infestanti, al miglioramento del bilancio idrico e delle condizioni termiche del terreno e al contenimento dei fenomeni erosivi negli appezzamenti declivi.. SETTORI DI APPLICAZIONE Colture arboree ed erbacee (coltivazioni in pieno campo). L utilizzo dei materiali organici, in questo settore, avviene al fine di incrementare l apporto di sostanza organica al suolo, allo scopo di migliorare le sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche. Florovivaismo: come substrato di coltivazione, quale componente principale dei supporti di crescita per le coltivazioni di piante in vaso e per i bancali di coltivazione in serra (piante ornamentali, fiori recisi, ecc.). Semenzai: per la preparazione dei substrati di semina. Paesaggistica: in questo settore il compost è utilizzato per il suo apporto di sostanza organica umificata, nella realizzazione delle aree verdi e nei ricarichi di sostanza organica su terre di coltivo riportate e sterili. Inoltre, in questo settore, il compost maturo viene usato come letto di semina per l impianto e la rigenerazione di tappeti erbosi (a diretto contatto con semi e radici) e come materiale per il riempimento di buche di piantagione di piante a radice nuda. Materiale per pacciamatura: in sostituzione di cortecce o materiali plastici; in tal caso la pezzatura del materiale compostato è compresa tra 25 e 40 mm. PROCESSO DI TRASFORMAZIONE BILOGICA DELLE MATRICI ORGANICHE Nel processo di compostaggio si distinguono, in genere, due fasi:

9 1 Fase ACT (Active Composting Time): fase intensiva in cui la biomassa si presenta putrescibile e forte consumatrice di ossigeno. 2 Fase di maturazione (curing): fase successiva di rallentamento dei processi metabolici, con conseguente consumo di ossigeno e necessità di controllo del processo. Questa fase, detta anche estensiva, assicura il raggiungimento di un bilancio ottimale tra il contenuto organico voluto e la stabilità chimica del cumulo. In relazione a quest ultimo parametro si possono individuare tre tipi di compost: 1. Compost fresco: materiale igienizzato ma ancora in corso di trasformazione biologica. E caratterizzato dall avere un età di circa tre mesi ed un rapporto C/N = 30-40; possiede elementi nutritivi (in particolare azoto) utili per la fertilità del suolo e la nutrizione delle piante. 2. Compost pronto o stabilizzato: materiale igienizzato e completamente stabilizzato, con un età di 4-8 mesi circa. Rapporto C/N = 20, dotazione di azoto inferiore al precedente, quindi effetto concimante meno marcato e grado di umificazione non ancora elevato ma superiore a quello del compost fresco. Tale compost si presta ad utilizzazioni in pieno campo. 3. Compost maturo o stagionato: materiale che ha subito una fase di maturazione prolungata, con produzione di notevoli quantitativi di sostanze umiche. Ha un età di mesi, un rapporto C/N = 15 ed un minore effetto concimante. Per le sue caratteristiche fisiche e la perfetta stabilizzazione può essere utilizzato non solo come ammendante e fertilizzante, ma anche come substrato di coltivazione in floricoltura e vivaismo.

10 Gli effetti del compost sul terreno dipendono da: le tipologie dei materiali di partenza; le tipologie di processo di compostaggio; il grado di maturazione raggiunto. 4. Il progetto Considerato che l utilizzazione di una compostiera domestica consente di ridurre di circa 900 Kg/anno a famiglia, mediamente costituita da quattro persone, la quantità di rifiuti conferita in discarica, consentendo peraltro l ottenimento di un risparmio minimo per costi diretti di circa 97,5*0,9 tonn. annui ovvero 87,75 per compostiera, la Società SERVIZI COMUNALI INTEGRATI R.S.U. S.p.A. intende procedere alla redazione ed attuazione di un progetto di diffusione del compostaggio domestico, mediante la distribuzione di circa 2000 compostiere domestiche a nuclei familiari domiciliati in abitazioni dotate di giardino, ricadenti nei comuni facenti parte dell ambito territoriale ottimale PA 1. A tal proposito, il progetto è stato articolato nelle seguenti fasi che permettono di discretizzare il processo di realizzazione: FASE DI SENSIBILIZZAZIONE; FASE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO; FASE DI VERIFICA DEI RISULTATI. Le suddette fasi operative saranno assistite, su richiesta degli utenti che possono incontrare problemi di gestione della compostiera, dal personale specializzato ATO 1.

11 FASE DI SENSIBILIZZAZIONE Campagna mediatica e di informazione con lo scopo di scegliere tra le realtà esistenti circa 2000 nuclei familiari oggetto delle proposta attraverso locandine e pieghevoli, nonché individuazione dei potenziali utenti tramite elenchi forniti dai comuni di appartenenza; Verifica/indagine conoscitiva attraverso la compilazione di un questionario sul compostaggio da recapitare alla Società proponente a mezzo posta o direttamente agli uffici di competenza; Modulo di adesione al progetto per gli intestatari della tassa sui rifiuti nella categoria civile abitazione e, se non si è iscritti al ruolo, coloro che hanno presentato richiesta di variazione; FASE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fornitura di un Kit di compostaggio domestico in comodato gratutito costituito da: - compostiera domestica da 300 litri circa - attivatore organico di biodegradazione - guanti e accessori vari Tale fase del progetto prevede la sottoscrizione di una convenzione che impegna l utente all utilizzo della compostiera per la pratica del compostaggio domestico o alla sua restituzione in caso di non utilizzo (vedi Disciplinare/Allegato A); Fornitura ad ogni nucleo familiare di una guida contenente informazioni e consigli utili per modificare i propri consumi e comportamenti. FASE DI VERIFICA DEI RISULTATI Monitoraggio della fase di progetto (verifiche delle quantità e qualità del compost); Controllo a garanzia del conseguimento degli obiettivi nel tempo di processo designato, quali verifica dell effettivo utilizzo della compostiera; In funzione degli obiettivi perseguiti le famiglie partecipanti alle varie fasi della sperimentazione potranno usufruire della riduzione della tarsu pari al 10% condizionata a verifiche periodiche di ottemperanza (vedi Disciplinare/Allegato A);

12 Sottoscrizione, da parte degli utenti interessati, di una convenzione in cui si richiede tale riduzione e ci si impegna a praticare in maniera continuativa il compostaggio domestico della frazione organica dei rifiuti prodotti. Conclusioni Il compostaggio domestico è una forma molto utile, vantaggiosa ed economica, per la società d ambito che riduce la quantità di rifiuto conferito in discarica. Utile e vantaggiosa in quanto consente un più rapido raggiungimento degli obiettivi di R.D. fissati dal quadro normativo e legislativo vigente. Economica in quanto, a fronte di un costo minimo d investimento per acquisto e distribuzione delle attrezzature necessarie consente di ottenere notevoli risparmi già sui costi diretti di conferimento senza costi di gestione e manutenzione delle stesse.

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