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2 AMBIENTE E RISORSE NATURALI OBIETTIVI GENERALI 1) Proteggere e tutelare la biodiversità; proteggere il suolo dall erosione e dall inquinamento. 2) Ottenere una qualità dell ambiente che non dia adito a rischi significativi per la salute. 3) Stabilizzare le concentrazioni atmosferiche di gas serra. 4) Garantire che il consumo delle risorse rinnovabili non superi la capacità di carico dell ambiente. 5) Ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti destinata allo smaltimento finale. 1 1) Migliorare la qualità e le prestazioni ambientali delle aree urbane ed assicurare agli abitanti un ambiente di vita sano. 2) Gestione ambientale sostenibile. 3) Consumo energetico sostenibile. 4) Trattamento ecoefficiente dei rifiuti. 5) Efficienza ambientale dei trasporti. 2 1) Limitare le emissioni di gas a effetto serra e le emissioni acide in atmosfera 2) Sviluppare e promuovere le tecnologie alternative per la produzione di energia elettrica (eolica, ecc.). 3) Ridurre la percentuale della popolazione esposta a livelli eccessivi di rumore. 4) Ridurre la necessità di spostamenti urbani. 5) Consolidare, estendere e qualificare il patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico e paesaggistico delle aree depresse. 6) Adeguare le infrastrutture fognarie e depurative ai criteri delle normative vigenti. 7) Difesa dall eutrofizzazione. 8) Garantire usi peculiari a cui vengono destinate le acque marine e salmastre. 9) Difendere le coste dall erosione. 10) Tutelare le specie minacciate e la diversità biologica. 11) Promuovere gli interventi di conservazione e di recupero degli ecosistemi. 12) Promuovere gli interventi di riduzione dei rischi derivanti dall introduzione di specie naturali allogene. 3

3 13) Assicurare idonei processi di riutilizzo, riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti prodotti. 14) Organizzare la raccolta dei rifiuti in modo da consentire la progressiva separazione dei principali flussi produttivi (rifiuti domestici, attività di servizio, attività commerciali, attività produttive, attività agricole). 15) Recupero energetico rifiuti. 16) Minimizzare lo smaltimento in discarica. 3 1) Ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra nel settore energetico. 2) Ridurre i consumi energetici nel settore industriale, abitativo e terziario e dei trasporti. 3) Incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili. 4) Ridurre la percentuale della popolazione esposta ad inquinamento acustico. 5) Sviluppare le tecniche tradizionali e/o innovative di gestione del territorio per la conservazione della biodiversità. 6) Ridurre i consumi e le perdite acqua. 7) Aumentare la capacità di depurazione nel settore civile e industriale. 8) Migliorare la gestione di reti fognarie e depuratori. 9) Ridurre le perdite termiche dagli edifici nuovi/esistenti. 4 OBIETTIVI LOCALI 1) Rifiuti (Sistema gestione integrata, informazione e sensibilizzazione). 2) Valorizzazione risorse naturali (Sistema del verde urbano e gestione sostenibile delle acque). 3) Qualità architettonica e urbanistica (energia rinnovabile, tecnologie). 5 1) Potenziamento raccolta differenziata rifiuti. 2) Riqualificazione aree verdi. 3) Tutela della biodiversità. 4) Risparmio dell energia e delle risorse non rinnovabili. 5) Riduzione fattori inquinamento acustico, aria, acqua, elettromagnetico. 6) Miglioramento qualità ambiente urbano. 6 1) Miglioramento qualità dell aria e dell acqua marina. 2) Valorizzazione e tutela risorse ambientali. 7

4 AMBIENTE E RISORSE NATURALI MODALITA DI ATTUAZIONE POSSIBILI (ESEMPI) 1) Incentivare le fonti rinnovabili di energia, allo scopo di raggiungere, entro il 2010, un 12% di energia derivata da fonti rinnovabili. 2) Adottare misure specifiche per aumentare l efficienza energetica, il risparmio energetico. 3) Incentivare il ricorso a provvedimenti fiscali, anche su scala comunitaria, per favorire il passaggio a energie e trasporti più puliti e promuovere l'innovazione tecnologica. 4) Promuovere il risparmio di energia nei sistemi di riscaldamento e di condizionamento degli edifici. 5) Favorire il passaggio a combustibili a basso tenore di carbonio per la produzione di energia elettrica. 6) Sviluppare una strategia tematica per la protezione dell'ambiente marino. 7) Definire e preparare indicatori in materia di salute e di ambiente. 8) Eliminare gradualmente gli scarichi di sostanze pericolose nelle acque. 9) Riesaminare la direttiva sulle acque di balneazione. 10) Sviluppare una strategia di protezione marina e attuazione gestione integrata zone costiere. 11) Migliorare la sorveglianza della qualità dell'aria e migliorare la divulgazione delle informazioni al pubblico, anche con l'impiego di indicatori. 12) Valutare la qualità dell'aria all'interno degli edifici ed il relativo impatto sulla salute, e formulare raccomandazioni in merito a misure future. 13) Ridurre il numero di persone costantemente soggette a livelli elevati di inquinamento acustico. 14) Elaborare una strategia tematica sul riciclaggio dei rifiuti, comprese misure tese a garantire la raccolta e il riciclaggio dei flussi di rifiuti prioritari. 15) Sviluppare azioni per promuovere prodotti e processi più verdi. 1 1) Gestione sostenibile delle acque. 2) Iniziative locali intese a gestire e a ridurre l'impatto dei rifiuti sull'ambiente. 3) Piano di gestione dei rifiuti (soprattutto rifiuti da costruzione e demolizione). 2

5 4) Promozione della biodiversità nelle zone urbane e linee guida sulla protezione delle specie e degli habitat in pericolo sempre nelle zone urbane. 5) Sensibilizzazione delle amministrazioni locali riguardo alle tematiche dell ambiente urbano. 6) Adozione piano di gestione dell ambiente urbano 7) Adesione al sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS) per le pubbliche amministrazioni locali. 8) Elaborazione norme locali per l edilizia sostenibile. 9) Miglioramento energetico sostenibile degli edifici. 2 1) Incentivazione dell efficienza di produzione energetica e nuove alternative. 2) Promozione del risparmio energetico come efficienza di utilizzo e riduzione delle necessità di consumo di energia. 3) Incentivazione di cicli produttivi per il contenimento dei rifiuti prodotti (quantità, giuridico amministrativi, economici). 4) Sviluppo di tecnologie convenzionali innovative per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani e industriali. 5) Promozione di modelli colturali per la salvaguardia ambientale e la conservazione della biodiversità. 6) Sviluppo di nuove tecnologie per il riuso e la potabilizzazione delle acque. 7) Azione a tutela dei corpi idrici e gestione del territorio. 8) Sviluppo e promozione di veicoli non inquinanti. 3 Riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti mediante: 1) Diffusione di autoveicoli a basso consumo. 2) Adozione delle celle a combustibile per l autotrazione elettrica. 3) Trasferimento trasporto passeggeri e merci da strada a ferrovia/ cabotaggio. Incremento produzione di energia da fonti rinnovabili mediante: 1) Utilizzazione di biocarburanti nelle benzine e nei gasoli. 2) Attuazione del recupero biogas nelle discariche esistenti. 4 Riduzione della percentuale della popolazione esposta a livelli eccessivi di rumore mediante: 1) Tecnologie di trasporto e motorizzazioni a bassa emissione acustica. 2) Nuove tecnologie nei sistemi attivi e passivi di controllo del rumore. 3) Zonizzazione acustica, cioè la suddivisione del territorio in aree

6 urbanisticamente omogenee e soggette a limiti acustici differenziati, sia diurni che notturni. 4) Mappatura acustica, consistente nell acquisizione di dati acustici correlati al territorio da confrontare con i limiti di zonizzazione acustica. 5) Realizzazione di mappe del rischio, che consentano di valutare l effettivo impatto sanitario sulle popolazioni esposte ad inquinamento. 6) Valutazione di impatto acustico relativa alla realizzazione, modifica o potenziamento di opere rilevanti (aeroporti, strade, ferrovie) o di interventi che comunque incidono sul clima acustico urbano. 4 Riduzione perdite termiche dagli edifici nuovi/esistenti mediante: 1) Manutenzione impianti termici e applicazioni tecnologie di architettura bioclimatica. 1)Protezione, miglioramento e ripristino di tutti i corpi idrici. 2)Promozione del risparmio idrico e riciclo/riuso. MODALITA DI ATTUAZIONE INDICATE DAGLI STAKHEOLDERS 1) Realizzazione di una rete di Stazioni di servizio per l ecologia che effettuino il recupero del rifiuto, ma anche informazione e sensibilizzazione dei cittadini. 2) Raccolta differenziata porta a porta con quantificazione e ritorno economico da parte dell utente. 3) Educazione al biologico e alla riduzione del rifiuto a monte del processo di consumo della produzione. 4) Sistema aree verdi come elemento di riequilibrio ambientale e climatico nell edilizia. 5) Rinaturalizzazione e integrazione dei sistemi di gestione dei fenomeni di esondazione del corso fluviale. 6) Gestione ciclo acque urbane con riciclo e separazione idrica nelle reti condominiali (sistema idrico differenziato per uso civile; miglioramento ciclo forniture). 7) Architettura bioclimatica negli edifici pubblici e privati. 8) Adesione e integrazione ai regolamenti sulla qualità energetica ambientale delle architetture con forti incentivi. 5 1) Spazi attrezzati per bambini nelle aree incolte della strada parco. 2) Realizzazione orti botanici. 3) Ripristino dune naturali. 4) Potenziamento uso fonti alternative e rinnovabili. 6

7 5) Abbattimento scarichi inquinanti nel Fiume Pescara. 6) Controllo sviluppo edilizio e qualità architettonica. 1) Introduzione di norme per lo sviluppo dell edilizia sostenibile. 2) Mezzi pubblici ecologici. 3) Investimenti in energie rinnovabili. 4) Impianto di depurazione. 5) Riduzione sprechi energetici negli edifici pubblici. 6) Costruzione di un edificio pubblico sostenibile in cui svolgere opera di sensibilizzazione per i cittadini. 7

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