Miglioramenti morfologici con le reti foto-selettive

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1 Miglioramenti morfologici con le reti foto-selettive L influenza sull ambientamento dei portinnesti di ciliegio da coltivazione in vitro con l utilizzo di reti colorate valutata in una prova effettuata nell azienda Vivai Piante Battistini di Cesena di Silvio Fritegotto, Andrea Vitale L utilizzo di reti foto-selettive, posizionate sopra i tunnel di acclimatazione in vivaio, hanno influito sullo sviluppo morfologico delle piccole piante micropropagate con risultati positivi specifici per ciascuna combinazione colore-portinnesto. Nelle diverse epoche di ambientamento, da aprile ad agosto, si sono ottenute sotto le diverse reti colorate piante con calibri e allungamenti maggiori rispetto alla normale copertura neutra. Andrea Vitale, il tecnico agronomo dei Vivai Piante Battistini soc. agr. ss di Cesena, ha eseguito delle prove Laboratorio di micropropagazione in vitro. con reti foto-selettive colorate. «Uno dei parametri qualitativi più interessanti nella produzione vivaistica dei portinnesti da micropropagazione spiega Andrea è il rapido raggiungimento del calibro al colletto, sufficiente per la successiva operazione d innesto in cui è indispensabile un adeguata superficie di taglio e una buona resistenza meccanica per garantire l intimo contatto delle regioni cambiali e la perfetta saldatura di nesto e portinnesto». Alcuni portinnesti di pregio di ciliegio sono prodotti attraverso moltiplicazione in vitro, Tunnel di ambientazione delle piantine appena uscite dalla micropropagazione in vitro. che permette l ottenimento in tempi ridotti e con costi relativamente contenuti di un grande numero di piantine esenti da malattie. «Una delle fasi cruciali della micropropagazione è l ambientamento o acclimatazioneexvitro. Questa fase avviene in ambiente protetto con temperatura, umidità, nutrizione e luce costantemente sotto controllo. Alla fase di ambientamento poi, segue un ulteriore indurimento in ombraio, che prevede lo stazionamento delle piante ormai autotrofe (già ambientate) sotto reti ombreggianti prima del passaggio alla piena luce». Effetti di luce e spettro luminoso La consapevolezza che tanto la quantità quanto la qualità della luce in vivaio influisce in maniera determinante sulla crescita della pianta ha spinto a impostare una serie di prove e verifiche legate all influenza di diversi range all interno del Par sullo sviluppo morfologico della coltura, lavoro reso possibile grazie alla stretta collaborazione con il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell Università politecnica delle Marche di Ancona. I risultati si sono rivelati molto interessanti: Intervenire su 54

2 quantità e qualità della luce disponibile può influenzare la fisiologia della pianta, agendo direttamente sulla fotosintesi e sui processi di distensione degli internodi, ramificazione o differenziazione a fiore tanto su specie ornamentali quanto sulle arboree da frutto. «La riduzione della quantità di luce (tramite ombreggiamento) spiega Vitale può determinare sulle piante una tendenza all eziolamento, mentre nel caso di un eccesso di luce si rischiano delle necrosi (bruciature) e riduzioni di attività fotosintetica. Anche la qualità della luce, ossia lo spettro luminoso incidente (lunghezza d onda dei singoli fotoni), può giocare un ruolo significativo Serra di coltivazione, con i differenti teli colorati oggetto della prova. sullo sviluppo della pianta, come dimostrato dall esperienza ottenuta in vivaio». Coperture colorate in Hpde Le reti foto-selettive sono delle coperture che possiedono particolari proprietà ottiche capaci di modificare la quantità e la qualità della radiazione solare intercettata, influenzando l intensità e lo spettro del flusso luminoso. Per le prove l azienda Vivai Piante Battistini ha scelto delle coperture in Hpde (polietilene ad alta densità) di maglia 2,4x4,8 mm (60 g/m 2 ) della ditta Agritenax, utilizzate solitamente con funzione antigrandine, ma che presentavano una facile e rapida applicazione per le prime valutazioni pratiche. Possono dunque accentuare nella luce trasmessa l incidenza percentuale di alcune bande del visibile risultando colorate all occhio umano (nel nostro 55

3 Tunnel di acclimatazione. esperimento rosso, giallo, blu) oppure incrementare, senza cambiarne lo spettro, il quantitativo di luce diffusa riducendo le zone d ombra (come nel caso della rete perla). Le reti foto-selettive oltre a filtrare alcune bande della luce visibile operano un leggero ombreggiamento. Nel caso delle reti utilizzate si va dal 15% della rete blu al 4% della rete gialla, dunque molto inferiori rispetto a una rete nera, non utilizzata in prova, che ridurrebbe il quantitativo di luce di oltre il 20%. Le prove su Colt e Gisela 5 Nella sperimentazione è stato ipotizzato che la qualità della luce trasmessa e diffusa da reti foto-selettive possa indurre positive variazioni morfologiche specifiche sulle piante, tra queste l incremento del calibro e il maggiore sviluppo epigeico e/o ipogeico. La prova è stata condotta al- L AZIENDA IN PILLOLE L azienda Vivai Piante Battistini è una realtà che si trova sul mercato da oltre 60 anni, ma che ha conosciuto un punto di svolta nel 1996, quando ha trovato nella micropropagazione la possibilità di produrre su scala industriale i migliori portinnesti clonali e fruttiferi, varietà autoradicate e piante ornamentali da esterno raggiungendo, ad oggi, una produzione di 6 milioni di piante annue e attivando nel 2007 un nuovo laboratorio in Repubblica Ceca (Vitrotree by Battistini). L azienda è associata al Covifer per la moltiplicazione e la diffusione delle piante virus esenti che si avvale del processo di certificazione Cav, Regione Emilia Romagna. La disponibilità al cambiamento atto a migliorare il servizio offerto e la capacità di stare al passo con i tempi è il punto di forza dell azienda che spesso si trova a collaborare con varie università italiane per la ricerca di spunti innovativi che possano determinare un continuo rinnovamento aziendale. n 56

4 Fig. 1 - Gisela 5 ad aprile, confronto tra altezza media delle piante e calibro medio del colletto Fig. 2 - Colt, confronto tra altezza media delle piante e calibro medio del colletto Fig. 3 - Gisela 5 in luglio, confronto tra altezza media delle piante e calibro medio del colletto Portinnesto Gisela 5, prova di valutazione con telo di colore giallo. l interno di serre in policarbonato su due varietà di portinnesti di ciliegio provenienti da micropropagazione: Colt e Gisela 5. Sono state operate tre prove successive: la prima su Gisela 5 ha avuto inizio il 6 aprile 2011, la seconda su Colt dal 13 maggio 2011 e la terza nuovamente su Gisela 5 è iniziata l 11 luglio Le piantine indotte alla radicazione in vitro, una volta poste in contenitori alveolati di plastica, tipo nestpack, sono state collocate per circa 25 giorni all interno di un tunnel basso di polietilene entro una serra in policarbonato di metile con sistema ombreggiante temporizzato e sistema di raffrescamento a ventilazione forzata su film liquido. I tunnel in polietilene sono stati coperti da reti fotoselettive Iridium (della ditta Agritenax srl, Eboli, Sa) di colore: rosso, giallo, blu e perla, lasciando come controllo un area di pari superficie priva di rete. Nei tunnel è stato mantenuto un ambiente saturo di umidità per i primi 5-7 giorni in modo da agevolare la fase di radicazione e a partire dall ottavo giorno ha avuto inizio una fase di progressivo arieggiamento fino all ottenimento di piante adatte alla successiva fase di indurimento in ombraio. Le prime due prove hanno riguardato 25mila piantine a ciclo dunque 5mila piante per trattamento, la terza 40mila con 8mila piante a trattamento; inoltre in quest ultima si è scelto di proseguire con i rilievi anche nella successiva fase di indurimento in ombraio, mantenendo lo stesso trattamento per ogni gruppo di piante. A tutte le prove è stato applicato lo stesso programma quotidiano di fertirrigazione. Al termine di ogni ciclo di ambientamento sono state prelevate 60 piante per ogni trattamento e su queste sono stati effettuati rilievi biometrici di interesse vivaistico, in particolare l altezza della pianta e il calibro del tronco a livello del colletto. Nella seconda prova su Gisela 5 sono stati operati rilievi anche dopo un mese di indurimento sotto ombraio con reti fotoselettive. 58

5 Sopra: portinnesto Colt in tunnel di acclimatazione con differenti teli colorati. A destra in alto, portinnesto Colt, prova di valutazione con telo di colore giallo. Di fianco, portinnesto Gisela 5 in ombraio con reti colorate. L incidenza del periodo e varietà Dalle prove condotte emerge come l utilizzo di reti foto-selettive in base al periodo o alla varietà sottoposta, produca risultati differenti. Su Gisela 5 l utilizzo delle reti foto-selettive ha permesso un maggior sviluppo epigeo: l allungamento del fusto è incrementato in modo particolare con le reti gialle in primavera e rosse in estate pur mantenendosi superiore al controllo con tutti i trattamenti. Va sottolineato che sotto la rete gialla in primavera e perla in estate si è avuto anche un maggior incremento del calibro a livello del colletto e questo è un parametro estremamente importante per descrivere la qualità del materiale propagato in vitro in quanto è generalmente correlato con l indurimento e con la resa al trapianto. L utilizzo di reti foto-selettive ha condotto a un maggior sviluppo epigeo anche sulla varietà Colt: l allungamento del fusto aumenta con reti gialle, perla e blu ma in quest ultima sono stati registrati anche i calibri maggiori. Nel complesso, comunque, tutti i trattamenti hanno indotto allungamenti e calibri al colletto maggiori o uguali rispetto al controllo. Nell ultima prova è emerso che se mantenute in fase di indurimento, le reti foto-selettive possono rendere più celere lo sviluppo aereo delle piante di Gisela 5. In particolare sotto rete rossa si è raggiunta più velocemente l altezza critica di cimatura. La cimatura anticipata rispetto agli altri trattamenti ha indotto una maggior tendenza al germogliamento di gemme ascellari, ma la rete rossa ha comunque permesso, nell ambito dei trattamenti sperimentali, l ottenimento della maggior percentuale di piante vendibili. Va sottolineato che le piante ambientate e indurite sotto rete blu o perla sono cresciute più lentamente, sono state cimate più tardi e hanno consentito lo sviluppo di un minor numero di germogli, ma nel complesso hanno raggiunto calibri del colletto maggiori. Questa prova in ambientamento ex vitro sembra quindi dimostrare come la tecnologia delle reti foto-selettive possa essere utilizzata in modo vantaggioso in vivaio. n Ringraziamenti Confronto sviluppo e dimensioni piantine di portainnesto Gisela 5, oggetto della prova, con i diversi teli colorati. l D. Neri, dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell Università Politecnica delle Marche di Ancona l M. Bravetti, G. Dassori del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell Università Politecnica delle Marche di Ancona. l Agritenax srl, Eboli (Sa) per avere fornito le reti foto selettive Iridium. n 60