Bioregione urbana e sostenibilità: applicazioni progettuali alla Toscana centrale
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- Marisa Federici
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1 societyas participatory Ordine degli Architetti di Prato Inbar Prato Corsi di formazione alla efficienza energetica e alla sostenibilità 14 settembre 2011 Alberto Magnaghi Bioregione urbana e sostenibilità: applicazioni progettuali alla Toscana centrale
2 L obiettivo Riprogettare una idea europea di urbanità (URBANITE, Choay) contro gli ossimori della urbanizzione contemporanea come sprawl city, ville èparpillée, edge city, conurbation, metropolitan area, città diffusa, città infinita l urbanizzazione contemporanea è posturbana la mort del la ville l urbanizzazione contemporanea è insostenibile
3 Post urban era: the conurbation of central Tuscany from Florence to Pisa
4 Post urban era New powerties in China
5 Post-urban era Los Angeles: serial urbanisation
6 Sprawl in north-eastern Italy: the urbanization of countryside
7 Triennale di Milano La città infinita (Bonomi e Abruzzese 2004)
8 Historical relations between river and its territory: Arno river, Villa Ambrogiana, Tuscany
9 Post-urban era: relations between river and its territory Factory sheds along the river Arno (Tuscany)
10 Post urban era The megacity of the southern world Slums, superslums and skiscrapers
11 L era posturbana (megacities) propone un ordine neotecnico? (Geddes)? Questo è un neotechnic order? Questa è Public conservation of resources? Questa è Beauty of the city? Questa è Constructive conservation of nature s order and beauty towards the healt of cities? Questa è evoluzione from war to peace order? Stiamo ripensando la città verso eutopia?
12 Ripartire dalle suggestioni della sezione di valle di Geddes
13 I principi della sezione di valle Place (luogo), work (lavoro), folk (abitanti): coevoluzione Peculiarity and uniqueness di ogni regione e città Reliefs and contours (analisi della lunga durata) per scoprire le relazioni coevolutive fra natura e cultura al lavoro in ogni regione I processi coevolutivi dalle Regional Origins, sono la guida per ricoprire il concetto di bioregione
14 Riscoprire il concetto di bioregione è la base per ripensare la città affrontando i problemi del contesto dell urbanizzazione contemporanea. La scuola territorialista ha ridefinito e sviluppato il concetto di bioregione attraverso la teoria dello sviluppo locale autosostenibile.
15 Lo sviluppo locale autosostenibile promuove Nuove relazioni di co-evoluizione fra abitanti/produttori e territorio regionale; La comunità locale che sostiene se stessa (self-reliance); essa assicura che l ambiente naturale possa sostenerla durevolmente nella sua azione; La chiusura locale dei cicli: acqua, cibo, energia, rifiuti, reti ecologiche per ridurre l impronta ecologica; Lo sviluppo di sistemi economici a base locale per la valorizzazione del patrimonio territoriale e paesaggistico; Sovranità alimentare; valorizzazione di agricoltura multifunzionale per produrre beni comuni (patti città campagna) Riprogettare l urbanità (città di villaggi, città di città, bioregioni)
16 neourbanità e alleanza di città Neourbanità e neoruralità: La città rigenera il proprio territorio e ne è continuamente rigenerata (Cattaneo) Il patto città-campagna: Fine del territorio extraurbano, rinascita del territorio agrosilvopastorale i nuovi confini urbani; la riduzione del consumo di suolo, la chiusura locale dei cicli dell alimentazione, dei rifiuti, dell energia ) La rete ecologica regionale: gli spazi aperti (agroforestali e naturali) rigenerano la città e la qualità dell abitare le mani verdi sulla città: dal parco naturale al parco agricolo multifunzionale: Qualità alimentare, reti corte produzione-consumo, mercati locali, orti periurbani, qualità ecologica, qualità del paesaggio, produzioni energetiche, produzioni edili ecocompatibili; mobilità dolce nel territorio rurale abitare la regione urbana: verso la bioregione urbana
17 Abitare la bioregione urbana La bioregione urbana: i sistemi insediativi che la compongono sono ciascuno dotato di relazioni di equilibrio ecologico fra spazi urbani e spazi aperti, entro una connotazione policentrica e non gerarchica della regione; prerequisiti ambientali (o invarianti) che definiscono le condizioni di funzionamento della bioregione stessa: l equilibrio del bacino idrografico, la connettività della rete ecologica regionale, la qualità del paesaggio, la multifunzionalità dell agricoltura(patto città campagna) Dalla accezione ecologista di bioregione (bios-regere :) (Berg1978, Sale(1985), Todd 1989); a una accezione socio-ecologica e municipalista (Bookchin 1974), bioeconomica (Latouche 2008); ad una accezione territorialista che fa riferimento alla geografia ecologica ( De la Blache 2008, Regional Planning Associacion of America (1923), alla definizione bio-antropocentrica della sezione di valle (Geddes 1970), della regione della comunità umana ( Mumford (1963); dell ecosistema territoriale (Saragosa 2005) alla bioregione urbana: La bioregione urbana costituita da una molteplicità di sistemi territoriali locali a loro volta organizzati in grappoli di città piccole e medie, ognuna in equilibrio ecologico, produttivo e sociale con il proprio territorio può risultare grande e potente come una metropoli: anzi è più potente del sistema metropolitano centro-periferico perché produce più ricchezza attraverso la valorizzazione e la messa in rete di ogni suo nodo periferico : evita peraltro congestioni, inquinamenti, diseconomie esterne riducendo i costi energetici e i costi da emergenze ambientali, riducendo la mobilità inutile alla fonte, costruendo equilibri ecologici locali, che a loro volta riducono l impronta ecologica ovvero l insostenibilità dovuta al prelievo di risorse da regioni lontane e impoverite (Magnaghi 2000)
18 1PPTR della Regione Puglia Riprogettare l ambiente dell uomo per il global change
19 2 PATTO CITTA CAMPAGNA: aiutarsi reciprocamente a ricostruire la città e il mondo rurale
20 La bioregione urbana: una visione un insieme di sistemi territoriali locali caratterizzati da: presenza di una pluralità di centri urbani e rurali, organizzati in sistemi reticolari e non gerarchici di nodi urbani principali e di grappoli di città piccole e medie; produzione di ricchezza attraverso la valorizzazione e la messa in rete dei nodi periferici e marginali, ognuno in equilibrio con il proprio ambiente; relazioni ambientali volte alla chiusura tendenziale dei cicli (delle acque, dei rifiuti, dell alimentazione, dell energia); equilibri ecosistemici di bacino idrografico, di sistema vallivo, di nodo orografico, di sistema collinare, di sistema costiero e il suo entroterra, ecc.
21 Per una civilizzazione collinare, montana e degli entroterra costieri Contrazione dell urbanizzazione: riflusso sulla battigia (blocco delle urbanizzazioni costiere) e allagamento delle pianure fertili nella urbanizzazione diffusa (l alluvione Vicenza-Padova) Bioregioni urbane policentriche: si reimpara ad abitare la relazione città campagna Parchi agricoli: nuovo cibo e benessere ai poveri residenti delle urbanizzazioni selvagge La città policentrica di valle (reti di paesi) La città di montagna (reti e servizi per) La città degli entroterra: fra il pascolo e la pesca
22 Progetto di territorio e global change Progressivo esaurimento del millenario processo coevolutivo insediamento umano e ambiente (equilibri di lunga durata; invarianti statutarie; regole riproduttive; creazione di valore aggiunto territoriale; Il global change procede lungo una curva autonoma (sistema terra), con effetti non più controllabili dai saperi locali che hanno regolato il processo coevolutivo; Alle regole statutarie e trattatistiche coevolutive occorre aggiungere regole relative al principio di precauzione (imprevedibilità locale degli effetti del global change)
23 Esempi di applicazione del principio di precauzione al progetto di territorio ridurre drasticamente i luoghi dove è possibile costruire (specificare per pianura, collina, montagna, coste); Liberare più ampie fasce di pertinenza fluviale; Trattamento integrato di bacini idrografici; Organizzare sistemi diffusi e multifunzionali di trattenimento a monte delle acque (laghi, cisterne, terrazzi) Recuperare saperi edilizi e urbanistici per la regolazione dei microclimi (urbani e rurali), Sistemi di protezione delle colture e dei raccolti; Recupero strutture comunitarie di gestione delle emergenze
24 La matrice agroambientale della bioregione
25 La città di valle e degli entroterr a costieri (reti per) Piombino e la Val di Cornia
26 Val Bormida progetti di rinascita La città di crinale, mezza costa, fondo valle (reti e servizi per una città di paesi)
27 La condizione: il ripopolamento rurale Dall industria agroalimentare al modo di produzione contadino I caratteri: un nuovo popolamento rurale che, con nuove finalità socioeconomiche, si prenda cura dei patrimoni della tradizione, mettendoli nuovamente in valore in forma competitiva con le diseconomie prodotte dall agroindustria sulla qualità e la sovranità alimentare, l ambiente, il paesaggio e cosi via
28 I caratteri dei paesaggi rurali storici: un trattato per il progetto di bioregione Nei caratteri costitutivi dell agricoltura tradizionale (Cevasco 2007) troviamo molti degli elementi necessari al progetto di bioregione: la produzione in proprio, non dipendente dal mercato, delle risorse riproduttive del sistema la produzione di complessità ecologica, a partire dalla complessità degli ecosistemi nella policoltura; la valorizzazione delle risorse ambientali locali, essenziale all autoriproduzione delle risorse produttive la salvaguardia idrogeologica: la cura del bosco, del terrazzamento, dei torrenti, dei canali, della vegetazione ripariale
29 chiusura locale dei cicli ambientali: dell alimentazione (reti corte fra produzione e consumo); dei rifiuti (relazione sinergica allevamentocoltivazione), delle acque ( colture poco energivore; uso di cultivar tradizionali legate ai caratteri climatici ai regimi delle precipitazioni locali); produzioni tipiche in paesaggi tipici; identità culturale dei luoghi: presenza di forme di mutuo soccorso e di scambi non monetari e solidali, tipici delle relazioni comunitarie negli usi civici. alta valenza ecologica dei territori agrosilvopastorali; i residui di trame agrarie e colture tradizionali come valenza connettiva e stepping stones (siepi, piantate, complessità dell uso del suolo, densità delle trame come elemento di biodiversità: canali irrigui, vegetazione ripariale di fiumi e torrenti ); elementi fondativi della crescente domanda di mercato di sicurezza e qualità alimentare, di qualità paesaggistica
30 Il modo di produzione contadino e retro-innovazione le reti di piccole imprese familiari, cooperative e comunitarie, che sono in grado di ripopolare di senso paesaggi rurali storici in forme innovative di retro-innovazione (Marsden, Banks, Bristow, 2002); forme di resistenza contadina (Carrosio 2009), processi di ricontadinizzazione generati dalla crisi dei modelli di vita metropolitani (immigrazione di ritorno, neoimprenditorialità agricola consapevole);, conversione di imprese tradizionali in forme ecologiche, con ricostruzione della multifunzionalità dell agricoltura; nuovi ruoli della piccola impresa famigliare nella riorganizzazione del commercio internazionale (Sachs e Santarius (2007) esperienze di neoradicamento rurale (Berry 1996), crescita di reti corte fra produzione e consumo, di orti periurbani e di mercati locali, processi di riduzione di input esterni (sementi, cultivar, macchinari, agenti chimici, flussi tecnico finanziari) sia in Europa (van der Ploeg 2008, Carrosio 2005), sia e soprattutto nelle esperienze di democrazia comunitaria dei popoli indigeni dell America Latina (Le Bot 2008). nuovi modelli di coesione sociale ( Biolghini 2007)
31 Per una civilizzazione agroterziaria La futura società agroterziaria, che ha avviato l edificazione una nuova civilizzazione collinare, montana e degli entroterra costieri, interpreta, a differenza della società industriale di pianura da cui proveniamo, il ruolo socialmente e culturalmente centrale del nuovo agricoltore che produce in modo colto e cosmopolita beni e servizi pubblici per l intera bioregione, per i cittadini, per il benessere collettivo, traendo alimento culturale dai paesaggi rurali tradizionali. Siamo un popolo di montagna che si crede di pianura Marco Paolini
32 Policoltura in valle Uzzone (CN)
33 Progetto di bioregione policentrica Un patto città-campagna per la Toscana centrale
34 Il patrimonio territoriale
35 L histoire de l agricolture multifonctionelle : Florence et sa campagne (Zocchi 1744)
36 Morphotype urbain: San Miniato, Toscane
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40 Atlas du patrimoine: Le plan teritorial de la Province de Prato, Toscane Magnaghi 2002)
41 Zone urbanizzate Seminativi Zone agricole eterogenee Colture permanenti Aree boscate Zone umide Scenario di previsione dell espansione delle zone urbanizzate secondo le previsioni di crescita al 2055 specificate dnel modello MOSUS dell Unione Europea:
42 Qui si concentra oltre il 60% della popolazione regionale; Qui si situano le due principali aree metropolitane della regione; Si verifica un intenso fenomeno di sub urbanizzazione che configura Crescita demografica del 3% incremento della occupazione di suolo residenziale del 9%; Si rafforza l immagine di un ellisse urbano fatto di una rete di centri medio piccoli relativamente polarizzata
43 Il patrimonio ambientale: connettere la rete ecologica
44 Il green core della città policentrica della Toscana centrale
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46 Dalla rappresentazione identitaria del territorio e del paesaggio
47 river-territory structural relations Master Plan of Arno s park (Magnaghi 2009) Representacion de la identidad patrimonial
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53 allo scenario della nuova fruizione: in battello fra Firenze e Pisa con tappa alle Piagge (progetto De Carlo)
54 Sistemi a maglia: 1. Sistema a maglia indifferenziata e continua della piana lucchese 2. Sistema a maglia policentrica della corona pisana; 3. Sistema lineare in raddoppio di Fucecchio e S.Croce 4. Sistema a maglia continua ed indifferenziata della piana fiorentina; 5. Sistema a maglia indifferenziata di Pistoia; 6. Urbanizzazione diffusa di Capannori e Pescia (serre e vivai) Sistemi Polinucleari 7. Sistema bi nucleare di Montecatini e Monsummano; 8. Sistema polinucleare composto di Empoli con frangia densa e margine frastagliato; 9.Sistema mononucleare Pratese, con frangia porosa, margine frastagliato e spazi interclusi; Sistemi lineari: 10. Sistema lineare policentrico continuo pisa-pontedera-bientina 11. Sistemi lineari pedecollinari; 12.Sistema lineare autostradale delle piastre produttive ; 13.Sistema lineare indifferenziato della via pistoiese; 14.Sistema lineare a pettine in via di saldatura del Montalbano occidentale
55 Il parco agricolo della piana Firenze Prato: fermare le urbanizzazioni selvagge e nutrire i selvaggi delle urbanizzazioni
56 Verso il Parco agricolo del PTCP di Lucca: riammirare le corti dalle mura
57 Verso il Parco agricolo del PTCP di Lucca: riammirare le corti dalle mura
58 Parco agricolo di Pisa: trovare il cibo nel paesaggio della lunga durata scala 1: Fonti: I.G.M 1880 Volo GAI 1954
59 Parco agricolo di Pisa: le vie dell acqua per cibarsi e navigare scala 1:20.000
60 Verso il Parco agricolo del PTCP di Lucca: riammirare le corti dalle mura
61 Verso il Parco agricolo del PTCP di Lucca: riammirare le corti dalle mura
62 Parco agricolo di Pisa: trovare il cibo nel paesaggio della lunga durata scala 1: Fonti: I.G.M 1880 Volo GAI 1954
63 Parco agricolo di Pisa: le vie dell acqua per cibarsi e navigare scala 1:20.000
64 Esempio: Iolo S. Pietro Nucleo con frangia densa, margine frastagliato e spazi aperti interclusi;
65 Caso studio: frazione di Iolo San Pietro, Prato
66 Struttura insediativa storica
67 Permanenze della trama agraria storica
68 Rapporto fra spazio costruito e spazio aperto Interconnessione: penetranti e cunei Permeabilità visiva e percettiva: cunei ottici Interclusione: isole, spazi aperti interclusi Separazione: greenbelt
69 L'area urbana attuale: caratteristiche del margine
70 La ricostruzione del margine urbano: linee progettuali
71 Scenario Traiettoria in atto
72 Sistemi di Paesaggio, Scenario Traiettoria in atto Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate
73 Scenario Patto Città - Campagna
74 Sistemi di Paesaggio, Scenario Patto Città - Campagna Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate
75 Sistemi di Paesaggio, Scenario Patto Città - Campagna Paesaggio a prevalenza di tessuto urbano Paesaggio a prevalenza di aree rurali Paesaggio a prevalenza di boschi o aree estensivizzate
76 A new-old form of planning: exploring the Arno river on horses, bikes and boats to define objectives for action Social production of plan
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