SCUOLA CALCIO RAPIDITA NELLA SCUOLA CALCIO PROF. MARCHI ERNESTO
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- Flaviano Marchetti
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1 CONSULENZA categoria: categorie correlate: SCUOLA CALCIO PREPARAZIONE CONDIZIONALE COORDINATIVA titolo / oggetto: LO SVILUPPO DELLA VELOCITA E DELLA RAPIDITA NELLA SCUOLA CALCIO autore / docente / tutor: PROF. MARCHI ERNESTO 1
2 LO SVILUPPO DELLA VELOCITA E DELLA RAPIDITA NELLA SCUOLA CALCIO PREMESSA Provate a consultare qualsiasi testo, articolo o libro che sia, e per quanto riguarda la CLASSIFICAZIONE DELLE CAPACITA CONDIZIONALI, in generale, troverete notevoli incongruenze. Per limitarci all ambito in oggetto, alcuni considerano la VELOCITA e la RAPIDITA come sinonimi, altri considerano la RAPIDITA come espressione della VELOCITA ed altri ancora considerano la RAPIDITA come uno dei tanti aspetti della VELOCITA. Personalmente, in questa classificazione faccio fatica a ritrovarmi e ad organizzare i miei schemi mentali. Quando ho terminato gli studi all ISEF, nel lontano 1985, la prima cosa che feci fu quella di cercare di mettere ordine, in quanto a classificazioni e sottoclassificazioni, nei confronti di una delle CAPACITA CONDIZIONALI: la FORZA (di cui mi interessai in particolare nei primi anni della mia carriera professionale ricoprendo il ruolo di Preparatore Atletico). Leggendo e documentandomi su vari testi specializzati, sia di autori italiani (Arcelli, Bosco, Sassi, Vittori) che stranieri (Verchosanskij, Zaciorskij, Cometti, Harre, Weineck), non riuscivo a comprendere pienamente l argomento trattato, faticando a mettere in ordine concetti e principi molto spesso contradditori ed in aperto contrasto tra loro. Per questo motivo, fin dai primi momenti, ho cercato di elaborare ed assemblare in modo personale quanto letto e studiato, e definire una CLASSIFICAZIONE DELLA FORZA che fosse estremamente schematica ed adatta al mio modo di pensare e di agire sul campo. Fin dall ora mi sono sempre posto l obiettivo di agire in quel modo, allo scopo di teorizzare e concettualizzare tutti gli ambiti d intervento relativi ai miei studi. In virtù di quanto sin qui affermato, cercherò di fare la stessa cosa in questo lavoro che riguarderà in particolare la CLASSIFICAZIONE di due importanti capacità: la RAPIDITA e la VELOCITA. 2
3 È un consiglio che voglio dare a tutti gli addetti ai lavori nel momento in cui decideranno di ampliare il proprio bagaglio culturale: schematizzare le proprie CONOSCENZE, ordinarle secondo un ben preciso ordine logico in modo tale che venga consentito di avvicinarsi a tutte le novità del sapere senza più alcun problema ed eventuali paure o addirittura fobie di non riuscire a capire. Mi spiego meglio: a mio parere, al momento dello studio, non bisognerà mai farsi condizionare dal carisma dei vari studiosi (cosa tipica e naturale da parte del neofita) fino al punto di assumere il loro pensiero come autentici DOGMI; quanto letto e sentito dovrà essere inserito all interno del proprio ordine mentale e metodologico, senza ricorrere ad improbabili rivoluzioni copernicane, rielaborando il tutto, in quanto ad approccio, con il necessario spirito critico. Questo modo di agire, a me è personalmente servito per creare i necessari punti di riferimento ed archiviare in modo logico ed ordinato tutte le mie CONOSCENZE, a cui attingere in qualsiasi momento per formare le opportune COMPETENZE. In questo momento della mia vita professionale, in cui mi occupo di Scuola Calcio, ho ritenuto necessario mettere un po di ordine all interno di due capacità, VELOCITA e RAPIDITA, così importanti nel corso di questo fondamentale periodo evolutivo (6 13 anni). CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE A me piace classificare, come del resto già fanno una buona parte degli studiosi che si occupano di metodologia sportiva, le CAPACITA CONDIZIONALI in un modo un po diverso, aggiungendone una alle quattro classiche riconosciute dalla stragrande maggioranza degli studiosi stessi. Le 4 CAPACITA CONDIZIONALI fondamentali, riconosciute da tutti, sono: RESISTENZA; FORZA; MOBILITA ARTICOLARE (anche se da molti viene riconosciuta una capacità intermedia tra quelle condizionali e coordinative); 3
4 RAPIDITA per alcuni e VELOCITA per altri. Rispetto alla CLASSIFICAZIONE CLASSICA, io preferisco prendere in considerazione individualmente sia la RAPIDITA che la VELOCITA per un totale di 5 CAPACITA CONDIZIONALI in tutto. DEFINIZIONE DI RAPIDITA : capacità di compiere AZIONI MOTORIE in un TEMPO MINIMO. DEFINIZIONE DI VELOCITA : capacità a cui viene aggiunto al fattore TEMPORALE (compiere un azione motoria in un tempo minimo) anche quello SPAZIALE (cercare di coprire il maggior spazio possibile nel tempo minore). La RAPIDITA è fortemente correlata a FATTORI NERVOSI (o meglio NEUROMUSCOLARI), mentre la VELOCITA è più correlata a FATTORI ENERGETICI (METABOLICI) ed ORMONALI (FORZA). RAPIDITA Secondo Zaciorskij la RAPIDITA si distingue in tre fattori principali: 1. il tempo di latenza della reazione motoria (tempo che trascorre mentre lo stimolo dal cervello arriva al muscolo); 2. la velocità del singolo movimento (tempo che trascorre da quando lo stimolo arrivando al muscolo sviluppa il movimento); 3. la frequenza dei movimenti (numero dei movimenti del corpo o di sue parti in un'unità di tempo). Sotto il profilo neuromuscolare, le chiavi di volta della rapidità sono date dall efficace COORDINAZIONE DEGLI STIMOLI che invitano alla contrazione ed al rilassamento dei muscoli. La perfetta gestione degli input nervosi, e la loro rapidità di trasmissione, garantisce un gesto veloce ed economico sotto il profilo energetico. Un ottimale mobilità articolare permetterà di sfruttare a pieno l intera escursione possibile, mentre una efficace elasticità muscolare eviterà che i muscoli antagonisti possano rallentare le strutture muscolari attive nel compimento di un gesto alla massima velocità. 4
5 Anche sul piano della maturazione e del controllo nervoso, la tappa compresa fra i 6 e i 11 anni (categorie Piccoli Amici e Pulcini) è quella che offre maggiori possibilità di intervento. E a quest età che l apprendimento motorio è ai massimi livelli e la maturazione della corteccia cerebrale permette esecuzioni con elevata velocità motoria ciclica. L'ALLENAMENTO DELLA RAPIDITÀ NELLE CATEGORIE PICCOLI AMICI E PULCINI La frequenza e la velocità dei movimenti subiscono la loro massima spinta di sviluppo soprattutto nella prima età scolare. In questa fascia di età avviene la maturazione definitiva, anatomica e funzionale, della corteccia cerebrale. Questo porta ad un miglioramento nel settore della velocità di reazione e all'accorciamento del tempo di latenza. In questo periodo di età, con semplici mezzi di formazione generale, ad esempio un allenamento a circuito e giochi di corsa adatti, si possono migliorare tutti i parametri della RAPIDITA evidenziati da Zaciorskij. La fase migliore per lo sviluppo della RAPIDITA (FASE SENSIBILE) è rappresentata dalla fascia di età che va dai 6 agli 11 anni, quella corrispondente alle categorie PICCOLI AMICI e PULCINI. L'ALLENAMENTO DELLA RAPIDITÀ NELLA CATEGORIA ESORDIENTI In questo periodo evolutivo si continuerà a lavorare, come nelle categorie precedenti, sui parametri indicati da Zaciorskij per lo sviluppo della RAPIDITA. I miglioramenti della rapidità in questa categoria saranno inferiori rispetto a quelli ottenuti nelle precedenti categorie della Scuola Calcio; si potrà effettuare un proficuo lavoro di mantenimento dei livelli di RAPIDITA raggiunti. Oltre tutto, bisognerà lavorare su opportuni lavori COORDINATIVI, in regime di RAPIDITA, in considerazione dei tipici cambiamenti delle proporzioni corporee 5
6 e delle condivisioni organico muscolari che potrebbero, appunto, portare ad un peggioramento dei presupposti elementari della RAPIDITA che, una volta terminata poi la fase puberale, sarebbero difficili da correggere. A partire da questa categoria si comincerà a parlare, oltre che di RAPIDITA DI MOVIMENTO in generale, anche di RAPIDITA DI MOVIMENTO TECNICO e di RAPIDITA MENTALE. Infatti, a partire da questa categoria della Scuola Calcio si comincerà a parlare di PROGETTI TATTICI COGNITIVI, con relazione tra esecuzione del gesto tecnico ed i processi mentali coinvolti nell azione (anticipazione, presa d informazione percettiva, presa di decisione, effettuazione e feed back regolativi ed interpretativi su quanto conseguito). Questi PROGETTI diventano importanti, in funzione della presenza dell avversario, per tutta la durata del ciclo Scuola Calcio: la presenza costante di uno o più avversari determina STRATEGIE OPERATIVE che sono caratterizzate da RAPIDITA ELEBORATIVA, DECISIONALE e TECNICA, con azioni di finta e regole tattiche di base. Queste strategie operative sono condizionate e rese difficili dal contesto situazionale della partita, in cui si susseguono azioni e sequenze di gioco caratterizzate da VARIETA ed IMPREVEDIBILITA. La VELOCITA, così come la FORZA MUSCOLARE, avrà quale base comune di sviluppo un ottima COORDINAZIONE. In conclusione possiamo dire che LA PRESENZA DELL AVVERSARIO DETERMINA IL COSIDDETTO REGIME DI OPPOSIZIONE ; TALE CARATTERISTICA RICHIEDE AI IOCATORI DI SVOLGERE LE PROPRIE AZIONI CON RAPIDITA SIA MENTALE CHE TECNICA, CERCANDO SEMPRE IN UN REGIME DI RAPIDITA L EFFICACIA DELLE SOLUZIONI AL PROBLEMA SITUAZIONALE. Durante il periodo della categoria ESORDIENTI una parte importante della programmazione, anche in considerazione degli sviluppi metodologici attuali, andrà quindi dedicata al MIGLIORAMENTO DELLA RAPIDITA TECNICO TATTICA con utilizzo prevalente di ESERCIZI PSICOCINETICI. 6
7 VELOCITA La VELOCITA si distingue in VELOCITA PURA (0 15 METRI) e VELOCITA LANCIATA (DA 15 METRI FINO A 30 METRI NELLA SCUOLA CALCIO). Per lo sviluppo ottimale della VELOCITA PURA bisognerà lavorare sulla capacità di ACCELERAZIONE, quella maggiormente sensibile alla FORZA, mentre dopo i metri la componente NERVOSA prenderà il sopravvento. Nel calcio, la FASE DI ACCELERAZIONE è particolarmente importante. Mentre la RAPIDITA, per motivi genetici, è scarsamente migliorabile, se non attraverso il miglioramento dei parametri COORDINATIVI, per quanto riguarda la VELOCITA si potranno ottenere, con il necessario equilibrio, sensibili miglioramenti lavorando sulla FORZA MUSCOLARE nel periodo evolutivo più adatto, e cioè la fascia di età che andrà dagli 11 ai 13 (categoria ESORDIENTI). Soggetti così giovani hanno una percentuale particolarmente elevata di fibre intermedie (o non tipizzate), vale a dire fibre che non si sono ancora specializzate e non sono quindi ascrivibili al gruppo delle fibre di tipo I né di tipo II. Un allenamento finalizzato all incremento della VELOCITA favorisce il loro orientamento verso le fibre di tipo II, causando quindi un incremento in termini assoluti di fibre esplosive (con gli evidenti e facilmente intuibili risultati sul versante della velocità). Viceversa, un intervento tardivo (nella fase adulta) può contare su una percentuale di fibre intermedie veramente esiguo, la cui sollecitazione non potrà garantire significative variazioni. La VELOCITA, con esercizi mirati, comincerà ad essere sviluppata a partire dalla categoria ESORDIENTI. Nelle categorie precedenti della Scuola Calcio, PICCOLI AMICI e PULCINI, la VELOCITA verrà perseguita tramite GIOCHI A CONFRONTO, STAFFETTE ed ESERCIZI PER UNA CORRETTA SPINTA DEI PIEDI. A partire dalla categoria ESORDIENTI si comincerà a sviluppare la VELOCITA, in particolare la VELOCITA PURA, attraverso l utilizzo di esercizi mirati che 7
8 prevedono l esecuzione in serie di un certo numero di ripetizioni su distanze prefissate (per esempio 2 serie da 12 ripetizioni sui 15 metri). Il recupero tra le ripetizioni dovrà essere completo (intorno al minuto), mentre il recupero tra le serie dovrà essere ancora più lungo (intorno anche ai 2 3 ). La cosa più importante è che il lavoro effettuato non si tramuti in un lavoro LATTACIDO, di resistenza alla velocità (con accumulo di acido lattico), facendo in modo di concedere sempre i necessari recuperi che possano permettere ai giovani calciatori di poter ripristinare le riserve energetiche di base. Per rendere l'allenamento della velocità più idoneo al gesto atletico si potranno anche inserire percorsi a zig zag, dribbling tra birilli, salti di ostacoli, cambi improvvisi di direzione o accelerazioni e decelerazioni di durata variabile alternate da brevi tratti di corsa lenta. Ovviamente le prove di velocità devono essere precedute da un adeguato RISCALDAMENTO (almeno minuti), non solo per prevenire infortuni, ma anche per garantire la massima prestazione in allenamento (la temperatura interna dell'organismo deve essere superiore alla condizione di riposo in modo da garantire la massima efficienza metabolica). In ogni caso occorrerà abituare i giovani calciatori della categoria ESORDIENTI ad esercitarsi, ogni tanto, anche su distanze (20 30 metri circa) che favoriscano uno sviluppo propedeutico della VELOCITA LANCIATA, in modo da ottenere una certa fluidità di corsa, con sviluppo della necessaria ELASTICITA MUSCOLARE che impedisca di correre con inopportuni irrigidimenti, ma di farlo, viceversa, in modo estremamente sciolto (spesso invece i bambini, con l aumentare delle distanze, tendono ad aumentare eccessivamente l ampiezza della falcata perdendo coordinazione e naturalezza nella corsa). Concludo dicendo che per lo sviluppo della VELOCITA, ed anche per lo sviluppo della RAPIDITA, si potranno utilizzare sia ESERCIZI A CARATTERE GENERALE (esercizi a secco ) che ESERCIZI A CARATTERE SPECIFICO attraverso l utilizzo della palla. 8
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