Percorso Assistenziale e Logistica del Paziente in Ospedale Tutti gli elementi che impattano il Case Management

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1 presenta Percorso Assistenziale e Logistica del Paziente in Ospedale Tutti gli elementi che impattano il Case Management Un panel di 17 AUTOREVOLI RELATORI La attende! Andrea Cambieri POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI Marco Bosio FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO S. MATTEO DI PAVIA Franco Ripa ASL TORINO 4 Sergio Cardini OSPEDALE SANTA MARIA NUOVA ASL 10 FIRENZE Egidio Sesti AZIENDA USL ROMA B Francesca Gori ASL n 3 UMBRIA Stefano Canitano ISTITUTO NAZIONALE TUMORI REGINA ELENA Gianmarco Brunetti AZIENDA SANITARIA DI FIRENZE Laura Morando E.O. OSPEDALI GALLIERA di GENOVA Roberta Monzani ISTITUTO CLINICO HUMANITAS Angelo Barone AZIENDA OSPEDALIERA della PROVINCIA di PAVIA Stefano Michelagnoli AZIENDA SANITARIA di FIRENZE Valeria Tozzi, Stefano Villa CERGAS UNIVERSITÀ BOCCONI Alberto De Negri KPMG Advisory Valter Borellini BORMAN CONSULTING Anna Marendino Esperto edilizia ospedaliera con il Patrocinio di Un occasione unica per confrontarsi sulla gestione dei flussi dei Pazienti, e apprendere: Come tracciare il Paziente all interno del percorso di cura Come definire gli obiettivi e gli strumenti di un sistema di case-management: protocolli di cura, clinical pathways, percorsi assistenziali Come attuare una gestione del percorso clinico per processi Come snellire i processi di produzione del servizio dalla fase di prenotazione alla fase di erogazione Quali sono le caratteristiche e i rischi del percorso anestesiologico Come progettare il layout dell Ospedale per renderlo adeguato al patient flow Quali sono le criticità di reparti e servizi (DEA, terapia intensiva, chirurgia e diagnostica) Come ottimizzare le risorse umane e tecnologiche nella supply chain del Paziente Come far dialogare i vari Reparti Quali sono le caratteristiche di un percorso dedicato al prericovero dell outpatient chirurgico in regime di Day Surgery Quali sono i KPI per definire la qualità di un percorso terapeutico Come sviluppare il Budget Impact Analysis nei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali Come definire percorsi assistenziali integrati ospedale-territorio per affermare la centralità del paziente/cittadino nell attività sanitaria Come gestire i flussi dei Pazienti deceduti in reparto WORKSHOP PRE-CONVEGNO 11 NOVEMBRE il TRIAGE in PRONTO SOCCORSO WORKSHOP POST-CONVEGNO 14 NOVEMBRE Dalla CARTELLA CLINICA INFORMATIZZATA al GESTORE di PROCESSO CLINICO INFORMATIZZATO SAVE 300 sull iscrizione singola al Convegno entro il Media Partner In corso di accreditamento ECM!! Trasmettere a: - Direttore Generale - Direttore Sanitario - Direttore Unità Complessa - Resp. Organizzazione e Qualità - Direttore Unità Operativa TEL FAX WEB conferenze@iir-italy.it MILANO STARHOTEL RITZ NOVEMBRE 2008

2 Gentile Dottoressa, Egregio Dottore, quello dell organizzazione dei flussi dei Pazienti in Ospedale è un tema di scottante attualità, che impatta sia la tempestività e l efficienza del percorso terapeutico, che la produttività delle risorse aziendali. Dal momento in cui il Paziente arriva in Ospedale, o - prima ancora - da quando l Utente viene iscritto nelle liste d attesa della specialità per cui necessita di cure - la macchina organizzativa sanitaria deve funzionare in modo quanto più fluido per garantire la migliore erogazione della prestazione medica necessaria e, contemporaneamente, evitare sprechi. PRESENTAZIONE Una volta ricevuto (attraverso i canali dell urgenza o della prenotazione programmata), il Paziente percorre un iter terapeutico e amministrativo nei reparti ospedalieri - che implica una concertazione ben congeniata di attività terapeutiche, espletamento di pratiche burocratiche, dispiego di personale - talvolta destinato a non concludersi con la dimissione, ma a proseguire attraverso le risorse dell assistenza territoriale. In tutto questo percorso, un ruolo determinante è giocato dalla tecnologia: la complessità dell intero ciclo di case-management non sarebbe infatti gestibile se non fosse supportato da strumenti informatici divenuti imprescindibili dalla pratica quotidiana. Elementi organizzativi, tecnologici e di coordinamento professionale sono quindi determinanti per assicurare l efficacia del patient flow management. Per fornire ai Direttori Sanitari e a tutte le altre Funzioni interessate a questa importante leva di Clinical Governance gli strumenti manageriali per orientarsi con successo tra le dinamiche dei percorsi clinico-terapeutici, Istituto Internazionale di Ricerca organizza a Milano, il 12 e 13 Novembre 2008, Percorso Assistenziale e Logistica del Paziente in Ospedale, un occasione unica per confrontarsi su: Tracciabilità del Paziente all interno del percorso di cura Strumenti di un sistema di case-management Gestione del percorso clinico per processi Caratteristiche e rischi del percorso anestesiologico Layout dell Ospedale adeguato al patient flow Criticità di reparti e servizi (DEA, terapia intensiva, chirurgia e diagnostica) Ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche nella supply chain del Paziente Dialogo tra Reparti Percorso dedicato al prericovero dell outpatient chirurgico in regime di Day Surgery Qualità di un percorso terapeutico Budget Impact Analysis nei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali Percorsi assistenziali integrati ospedale-territorio Oltre al main event, Le riserviamo la possibilità di iscriversi a 2 esclusivi workshop di approfondimento che daranno ulteriore valore aggiunto alla Sua formazione: > Workshop pre-convegno (11 Novembre): Il triage in Pronto Soccorso > Workshop post-convegno (14 Novembre): Dalla cartella clinica informatizzata al gestore di processo clinico informatizzato Per qualunque dettaglio sui contenuti, La invito a leggere e a valutare l agenda del convegno, e a contattarmi per chiarimenti e informazioni aggiuntive. Augurandomi di poterla incontrare personalmente a Percorso Assistenziale e Logistica del Paziente in Ospedale, Le invio in miei migliori saluti, SPECIALE ISCRIZIONI MULTIPLE al solo convegno 2 persone SAVE persone SAVE D.ssa Laura Dell Elce Senior Conference Manager

3 1 GIORNO Mercoledì 12 Novembre Registrazione dei Partecipanti Apertura dei lavori a cura del Chairman: Angelo Barone Responsabile di Struttura Semplice di Pronto Soccorso (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza), DEA Dipartimento di emergenza AZIENDA OSPEDALIERA della PROVINCIA di PAVIA Process Thinking e Patient flow: come instaurare una cultura organizzativa effettivamente centrata sul percorso assistenziale integrato del paziente attraverso interventi sulla cultura del personale sanitario e sull organizzazione delle attività La Cultura organizzativa orientata alla gestione per processi come elemento indispensabile il raggiungimento di una efficace ottimizzazione dei flussi dei pazienti (Patient Flow): - Come analizzare l attuale cultura organizzativa e come fare per orientarla ad una gestione del percorso per processi - Pensare, lavorare e organizzare per processi L ottimizzazione dei flussi dei pazienti: - Dalla re-ingegnerizzazione dei processi al riassetto organizzativo - Gli aspetti tecnico gestionali - Gli aspetti relazionali - Le unità organizzative coinvolte Comprendere i comportamenti e le situazioni critiche in ciascuna fase del percorso Identificare i punti su cui avviare azione di miglioramento Il ruolo dei Manager come promotori di cultura Valter Borellini Amministratore Unico BORMAN CONSULTING Svolge attività di Consulenza, Formazione ed Executive Coaching da oltre quindici anni. Proviene da un'esperienza lavorativa di parecchi anni all interno di un azienda di servizi pubblici dove è responsabile dello sviluppo organizzativo e della qualità dei servizi. Come Consulente e poi Trainer ed Executive Coach, si è interessato di sviluppo organizzativo in vari contesti privati, di servizi pubblici e di aziende sanitarie Ottimizzare la gestione dei flussi dei pazienti in ospedale: quali leve di intervento e quali impatti sulla performance dei processi clinico assistenziali Logistica del paziente: significato e spazi di azione La gestione dei flussi dei pazienti: quale impatto sulla performance dei processi di cura La gestione della variabilità I risultati di uno studio di benchmarking Stefano Villa Responsabile Area Gestione delle Operations e Logistica CERGAS UNIVERSITÀ BOCCONI Laurea in Economia Politica nel 2000, Università Luigi Bocconi. Dottorato di Ricerca in Economia delle Aziende e Amministrazioni Pubbliche nel 2005, Università di Parma. Master of Science in Health Policy and Management presso la Harvard School of Public Health, Boston, MA. Research Fellow presso la Boston University 2003, Assegnista di ricerca in Economia Aziendale presso l Università Bocconi ed Assistant Professor presso la Scuola di Direzione Aziendale Coffee break La riprogettazione dei processi clinici: i risultati di uno studio di benchmarking Premessa: i modelli innovativi per l assistenza - Lo sviluppo di modelli innovativi per l assistenza oncologica non può prescindere dall analisi degli standard qualitativi dei PDTA (percorsi diagnostico terapeutici ed assistenziali) erogati - La prospettiva economico aziendale è quella che distingue i PDTA da tutti gli altri strumenti/progetti etichettabili come percorsi : le regole di funzionamento delle aziende sono i meccanismi per progettare e monitorare i processi erogativi per patologia (i PDTA) La ricerca del CERGAS - La ricerca ha ricostruito il modello organizzativo aziendale per il CCR e per l anno 2006 tutte le prestazioni erogate (in regimi assistenziali differenti) per i pazienti con diagnosi di CCR - Il campione osservato è composto da 7 aziende istituzionalmente differenti (2 presidi ospedalieri di aziende territoriali, 2 IRCCS, 2 aziende ospedaliero universitarie ed 1 azienda ospedaliera) in altrettante regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige- 5 su 7 con progetto di rete oncologica) - In ognuna delle 7 aziende si è osservato che la rilettura aggregata della produzione per patologia non rappresenta un routine manageriale, sebbene tecnicamente possibile, e ciò testimonia una sostanziale disattenzione verso la gestione per processi erogativi primari, che corrispondono al reale percorso del malato Gli output della ricerca intervento consentono di focalizzare: - Il posizionamento di ogni singola azienda rispetto all intero iter di diagnosi trattamento e cura (sebbene siano attivi i servizi aziendali specialistici, le competenze professionali fanno sì che ogni azienda si posizioni su una o più fasi dell intero iter) - la variabilità del numero e della tipologia delle prestazioni erogate sia dipendente dalla unità operativa/professionista che intercetta il paziente nella fase di ingresso alla struttura aziendale Valeria Tozzi Responsabile Area Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali CERGAS UNIVERSITÀ BOCCONI È inoltre coordinatore Master in Management Pubblico della SDA Bocconi. Dalla fine degli anni 90 ha sviluppato i temi relativi al process management all interno delle aziende sanitarie ed ha coordinato iniziative di ricerche intervento che prevedessero l analisi e la riprogettazione dei PDTA per diverse patologie I percorsi clinico-organizzativi e il case management Il governo clinico e la ridefinizione dei processi assistenziali Definizione degli obiettivi e degli strumenti di un sistema di case-management - i protocolli di cura - le clinical pathways - i percorsi assistenziali Macro modello di riferimento individuato attraverso l identificazione e selezione dei processi e delle procedure suscettibili di miglioramento Esemplificazione di un programma di sviluppo e adozione di percorsi assistenziali integrati ospedalieri - obiettivi generali - modalità di comunicazione - struttura organizzativa Andrea Cambieri Direttore Sanitario POLICLINICO UNIVERSITARIO AGOSTINO GEMELLI Laureato in Medicina e Chirurgia presso l Università Cattolica di Roma, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva ed in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. Nel 1984 entra nella Direzione Sanitaria del Policlinico Universitario A. Gemelli, di cui dal 2006 è Direttore Sanitario. Professore a contratto presso l Università Cattolica e in diverse scuole di specializzazione. E Presidente Regionale del Lazio per l ANMDO Colazione di lavoro Quali sono i metodi e gli strumenti che permettono di tracciare il percorso terapeutico a partire dalla prenotazione della prestazione In un quadro socio-organizzativo nel quale: 1) lo scenario sociale si sta modificando e le nuove tecnologie di comunicazione vengono sempre più utilizzate per gestire i bisogni dei pazienti 2) le risorse disponibili per la sanità pubblica si riducono di anno in anno in relazione al fabbisogno di servizi richiesto dalla popolazione 3) è sempre più dominante il ruolo P/P/M/P/P nella presa in carico e gestione del cliente... risulta evidente che la Crisi del Welfare non è solo una crisi economica- finanziaria, AGENDA 12 NOVEMBRE

4 AGENDA 12 NOVEMBRE ma è anche una Crisi Comunicazionale con l ambiente di riferimento, cioè l ambiente del cliente. Questa situazione comporta l impiego di Nuovi modelli organizzativi e tecnologici: Il Centro Unico di Prenotazione diviene lo strumento multimediale per la presa in carico per il Paziente in termini di: - Diversificazione di accesso tra I e II Livello - Strumento di comunicazione tra Territorio e Ospedale - Strumento di comunicazione tra Professionisti - Strumento di conoscenza per i Cittadini Tali cambiamenti consentono di: - Modernizzare i servizi sanitari - Migliorare il servizio al paziente - Aumentare l efficienza e diminuire i costi - Ridurre gli errori in fase di prenotazione e di gestione clinica del paziente Implementare modelli di tracciabilità all interno delle strutture sanitarie, significa: - Individuare e tracciare il paziente all interno del percorso di cura - Tracciare terapie/risultati - Favorire lo scambio di informazione - Snellire i processi di produzione del servizio dalla fase di prenotazione alla fase di erogazione Tali strumenti consentono, in una logica globale di percorso terapeutico, di rispettare fin dalla fase di prenotazione la regola delle 5 G : - Giusto paziente/ prestazione - Giusta Farmaco - Giusta Dose - Giusto Metodo -... Al momento GIUSTO Gianmarco Brunetti Coordinatore CUP e Accesso alle Prestazioni AZIENDA SANITARIA di FIRENZE Coordinatore del Cup Metropolitano dell Azienda Sanitaria di Firenze. Rappresentante aziendale nel gruppo Progettazione e Linee Guida per i Centri Unici di Prenotazione CUP - Progetto Mattone - Regione Toscana - Ministero della Salute. Membro del gruppo di lavoro regionale sul Bonum-Malum. Specializzato in Management Sanitario presso la SDA- Bocconi, esperto in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane nella Pubblica Amministrazione e in Comunicazione Pubblica e Sanitaria L accesso in condizioni di urgenza in ospedale: criticità, organizzazione, efficienza Le criticità durante il percorso del paziente in condizioni di emergenza-urgenza - La Continuità Assistenziale dal territorio al Pronto Soccorso - La Centrale 118 e il mezzo di soccorso La gestione e l organizzazione di un DEA - Struttura Dipartimentale e integrazione dei Servizi (Pronto Soccorso, Osservazione Breve, Medicina e Chirurgia d Urgenza, Rianimazione, UCC, Trauma Center) Le competenze e le procedure per gestire gli accessi in Pronto Soccorso - Triage - Aspetti di Medicina Legale nelle situazioni di urgenza Angelo Barone Responsabile di Struttura Semplice di Pronto Soccorso (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza) DEA Dipartimento di emergenza AZIENDA OSPEDALIERA della PROVINCIA di PAVIA Da oltre venti anni svolge l attività di Medico di Pronto Soccorso Ospedaliero. E Responsabile di Struttura Semplice di Pronto Soccorso nel DEA della Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia. Ha conseguito il Master in Medicina d Urgenza all Università di Pavia e ha effettuato la formazione in Management Sanitario all I.Re.F. della Regione Lombardia. E componente della Joint Commission della A. O. Pavia per l implementazione della qualità nelle aziende ospedaliere Tea break Logistica del paziente chirurgico in Ospedale: percorso anestesiologico ed esperienza della Fondazione IRCCS San Matteo Identificazione del minimum data setting per comprimere il rischio del paziente chirurgico. Presentazione di un modello e di un data base in grado di offrire agli attori la stratificazione dei rischi e la priorità delle informazioni. Il problema della identificazione del paziente in Ospedale - la univoca identificazione, anche in caso di omonimie, attraverso l uso del codice nosografico - la rintracciabilità delle proprietà del cliente e delle prestazioni richieste attraverso l utilizzo della univoca identificabilità - la gestione delle informazioni anamnestiche e della documentazione sanitaria attraverso l univoca identificazione del paziente e la rintracciabilità delle proprietà del cliente La gestione del paziente chirurgico in ospedale - la gestione della preospedalizzazione - la gestione dei requisiti del Cliente - la gestione del rischio anestesiologico - la stratificazione del rischio chirurgico La progettazione del minimum data setting anestesiologico - Requisiti Anestesiologici e Rischio anestesiologico - Requisiti del Paziente e Rischio chirurgico Il registro operatorio - La informatizzazione dello strumento - La gestione delle liste operatorie e delle liste d attesa La gestione dei Medical Device - Rintracciabilità e identificazione La gestione degli alert e delle complicanze in un ottica di eventi sentinella - Il valore aggiunto di una gestione informatizzata - La sintesi e la valorizzazione delle competenze nella gestione dello strumento: il lavoro di team Marco Bosio Direttore Sanitario Aziendale FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO di PAVIA Dopo una significativa esperienza in qualità di dirigente presso la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, è stato Direttore della Struttura Qualità, Accreditamento e Controllo Strategico dell Azienda ospedaliera A. O. di Lecco, occupandosi di promuovere, divulgare e monitorare esperienze di Miglioramento della Qualità all interno dell Azienda. Con delibera aziendale n.399 del 22/3/2005 è stato nominato Coordinatore per la gestione del rischio sanitario in base alla Circolare Regionale n. 46/SAN/ Progettare il layout dell Ospedale per renderlo adeguato al patient flow: il ruolo dell architettura, la centralità della diagnostica nell umanizzazione delle cure L evoluzione dell edificio ospedaliero da struttura moderna a contemporanea - la politica e la gestione della sanità dal dopoguerra ad oggi - i modelli architettonici - la metamorfosi tecnologica - la sostenibilità ambientale - la programmazione: attori, metodi e progettazione partecipata Beneficio: aumentare la conoscenza dell evoluzione che le tipologie edilizie hanno avuto nel tempo per comprendere la necessità di superare anacronistici approcci meramente funzionali al fine di favorire il superamento della discutibile qualità delle opere realizzate in ambito sanitario La psicologia dell ambiente sanitario - il rapporto tra ambiente ed utenza - il ruolo del contesto nel processo di guarigione - dall approccio scientifico a quello olistico - lo stress e le ricadute psicologiche sull utenza - le criticità di reparti e servizi (DEA, terapia intensiva, chirurgia e diagnostica) - l ambiente ospedaliero a misura d uomo Beneficio: migliorare la consapevolezza che al processo di guarigione possono contribuire, oltre che le componenti di natura terapeutica, anche le condizioni ambientali nelle quali le prestazioni vengono erogate Gli indicatori del benessere ambientale, gli spazi, le relazioni e la logica funzionale - le componenti del benessere ambientale - lay-out funzionali: come interpretarli - flussi e percorsi: ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche

5 TEL FAX i benefici dell utenza Beneficio: far emergere il contributo che la psicologia ambientale può offrire al management nella definizione degli inputs di progetto La collocazione della diagnostica per immagini nel patient flow e nelle attese dei pazienti - le attese dei pazienti - le sale d attesa - l identificazione - i rapporti con gli altri reparti - cenni di psicoimmunologia Beneficio: definire il ruolo strategico e le necessità logistiche conseguenti nella collocazione delle diagnostiche lungo i percorsi diagnostico terapeutici Realizzazioni ed esempi Stefano Canitano Dirigente Medico S.C. di Radiodiagnostica ISTITUTO NAZIONALE TUMORI REGINA ELENA Ricopre l attuale ruolo da 7 anni, dopo 10 anni di servizio nell ospedale generalista S.Giacomo di Roma. Componente del Consiglio Direttivo della Sezione di Studio Gestione delle Risorse ed Economia Sanitaria in Radiologia della Società Italiana di Radiologia Medica, nel quale si occupa di problematiche gestionali ed organizzative, riveste attualmente il ruolo di vicesegretario della regione Lazio del Sindacato Nazionale Radiologi. Anna Marendino Architetto, esperto di edilizia ospedaliera Laureata in architettura, Master di II livello in Architettura Bioecologica e Tecnologie Sostenibili per l Ambiente presso l Università La Sapienza di Roma; dal 2001, dopo un esperienza come Dirigente Tecnico presso l Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, ha indirizzato la sua attività professionale al settore dei lavori pubblici con specifico interesse nell edilizia sanitaria Chiusura dei lavori del 1 giorno 2 GIORNO Giovedì 13 Novembre Riapertura dei lavori a cura del Chairman: Laura Morando Direttore S.S. Blocco Operatorio Centrale E.O. OSPEDALI GALLIERA di GENOVA L integrazione tra le diverse figure professionali: uno strumento per una maggiore efficienza nella gestione della logistica del paziente La gestione delle variabilità come aspetto chiave della logistica del paziente - individuazione e separazione dei flussi assistenziali - la gestione per processi - integrazione e capacità di cambiamento di un sistema organizzativo I sistemi organizzativi basati sui sistemi orizzontali - il team approach - la comunità di pratica Il team multidisciplinare nell ambito dell attività chirurgica - la sala operatoria scenario di conflitto o integrazione? - l evoluzione dei rapporti tra le diverse figure professionali La day surgery ed il prericovero centralizzato come strumenti per implementare l integrazione tra le diverse figure professionali L esperienza dell E.O. Ospedali Galliera Laura Morando Direttore S.S. Blocco Operatorio Centrale E.O. OSPEDALI GALLIERA di GENOVA Medico chirurgo e specialista in Anestesia e Rianimazione. Negli ultimi dieci anni si è dedicata ad aspetti di tipo organizzativo-gestionale nell ambito dell area chirurgica sia in strutture sanitarie pubbliche che private. Da Giugno 2005 è rappresentante regionale e nazionale per la disciplina di anestesia e rianimazione del Club delle Day Surgery. Dal 2004 è coordinatore del Blocco Operatorio Centrale dell E.O.Ospedali Galliera di Genova. Da Ottobre 2008 responsabile della gestione della Non Operating Room Anesthesia Gestione del percorso assistenziale e logistico in una struttura di Day Surgery multidisciplinare off campus La struttura - la day surgery off campus - le specialità chirurgiche I volumi di attività - l arruolamento dei pazienti - la partecipazione dei professionisti La fase del ricovero - la preospedalizzazione - la degenza - la dimissione Le criticità - le emergenze - le mancate dimissioni Il follow-up L informatizzazione L impatto sull organizzazione degli ospedali per acuri della rete ospedaliera - La riorganizzazione per livelli di intensità di cure Sergio Cardini Direttore S.C. Chirurgia Generale OSPEDALE S.M. NUOVA ASL 10 FIRENZE Vice Direttore Dipartimento Chirurgia e Coordinatore Day Surgery Aziendale ASL 10 Laureato in Medicina e Chirurgia a Firenze nell anno Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia dell Apparato Digerente, Urologia. Dal 1997 Direttore U,O. Chirurgia Generale ASL 10 Firenze. Autore di 90 pubblicazioni su argomenti di chirurgia e management. Dal 2003 al 2007 direttore del Dipartimento di Day Surgery della ASL 10 di Firenze. Vicedirettore del Dipartimento Chirurgico della ASL 10 di Firenze. Presidente del Congresso Nazionale S.I.C.D.S. (Società Italiana Chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery che si terrà a Firenze nel settembre Coffee break Vantaggi e qualità di un percorso dedicato all arruolamento e al prericovero dell outpatient chirurgico in regime di Day Surgery, One Day Surgery e Week Surgery Adeguata selezione dei pazienti: criteri clinici e sociali Organizzazione di un patient flow dedicato dove il paziente è al centro del percorso Adeguata educazione sanitaria ed informazione del paziente per ottenere la sua massima compliance Personalizzazione del processo terapeutico: identificazione di una routine di preparazione all intervento chirurgico adeguata alle condizioni generali del paziente, al tipo d intervento chirurgico ed al tipo di anestesia Indicatori di qualità Roberta Monzani Responsabile Day Hospital Chirurgico ISTITUTO CLINICO HUMANITAS Specializzata in Anestesia e Rianimazione. Specializzata in Medicina Tradizionale Cinese. Dal 1999 si occupa di outpatient sotto tutti i punti di vista: clinico, organizzativo-amministrativo, continuità di cura sul territorio. E docente in diversi corsi di laurea e di specializzazione. Fa parte del Gruppo di Studio SIAARTI sulla Day Surgery ed è coordinatore regionale per il Club delle Day Surgery. Fa parte di diversi gruppi di lavoro che si occupano di risk management e good practice Come sviluppare il budget per percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per migliorare le performance professionali e manageriali nelle organizzazioni sanitarie Il Controllo di Gestione orientato alla governance clinico-assistenziale - dal controllo dei costi - allo sviluppo delle performance Il budget nel sistema di programmazione e controllo dell Azienda Sanitaria - le variabili da controllare/guidare - la dimensione dei centri di costo - la dimensione dei processi Il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale come strumento della governance clinico-assistenziale per - i professionisti, il management, i cittadini - verso l appropriatezza clinica ed organizzativa Lo sviluppo di un progetto di gestione per percorsi nella organizzazione di riferimento - dalle linee guida - alla loro contestualizzazione nell organizzazione - al processo clinico-assistenzialeorganizzativo - al risultato/esito - alla valutazione delle performance AGENDA 13 NOVEMBRE

6 AGENDA 13 NOVEMBRE al miglioramento continuo La definizione di un modello di budget che intercetta anche i processi professionali: il budget per percorsi diagnostici terapeutici assistenziali - dalla spesa, ai costi, alle responsabilità - alla qualità Percorsi e Budget Impact Analysis (BIA) - dalla variabilità clinico assistenziale e gestionale - alla variabilità dei costi associati - alla ricerca ed implementazione delle best practice Franco Ripa Direttore della Struttura Complessa Controllo di Gestione ASL TORINO 4 Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Igiene e Medicina Preventiva. Ha conseguito l attestato di valutatore di Sistema Qualità nell ambito del settore sanitario. Ha svolto importanti esperienze lavorative prima presso il Dipartimento di Igiene dell Università degli Studi di Torino e presso il CRESA (Centro Ricerca in Economia Sanitaria) di Torino e quindi presso le Direzioni Sanitarie di Ospedali presidi di ASL e di AO della Regione Piemonte. Dal 2004 è direttore della Struttura Complessa Controllo di Gestione dell ASL 9 di Ivrea (ora ASL Torino 4). Collabora da anni con l Agenzia Regionale dei Servizi Sanitari (AreSS) della Regione Piemonte Colazione di lavoro Percorsi assistenziali integrati ospedale-territorio come strategia per l affermazione della centralità del paziente/cittadino nell attività sanitaria La multidimensionalità dell assistenza ci suggerisce che è sempre più necessario individuare strumenti che consentono di far dialogare trasversalmente le diverse realtà professionali L eterogeneità delle attività sanitarie è legata a - Ambiti di cura diversi ed autonomi: MMG, ospedale, specialistica sul territorio etc. - Professionalità diverse - Meccanismi di finanziamento diversi Dal confronto interprofessionale nasce la consapevolezza che induce - Maggiore attenzione all efficacia del processo assistenziale - Minore variabilità di comportamento - Definizione di ruoli effettivi e non formali Le scelte, ad esempio, di accertamenti diagnostici o di centri a cui inviare i pazienti, sono fatte dai professionisti sulla base dei loro approcci cognitivi e culturali, senz altro validi, ma beneficerebbero di criteri decisionali comuni e condivisi, favorendo sempre più l appropriatezza e l uso delle risorse I percorsi assistenziali sono strumenti gestionali che consentono di porre realmente il paziente al centro del sistema, di integrare fasi tra di loro collegate, in quanto coinvolte nel medesimo problema di salute, richiedendo il confronto tra le diverse professionalità interagenti nella struttura sanitaria, divenendo un mezzo di decodifica dei diversi linguaggi e schemi mentali propri di ciascuna cultura organizzativa e professionale del mondo sanitario Francesca Gori Responsabile Servizio Accreditamento, Qualità Direzione Generale ASL N 3 UMBRIA Laureata in Biologia e specializzata in Microbiologia e Virologia, Master Universitario di II livello in Qualità nella Pubblica Amministrazione. E Auditor di Sistema di gestione per la Qualità nel Settore Sanitario e autore Senior di Sistemi Total Quality Management - EFQM per la Qualità e l Eccellenza per l Associazione Premio Qualità Italia. E stata ed è impegnata in attività di progettazione ed implementazione di processi assistenziali in logica qualità e miglioramento continuo Gestire il rapporto con la persona malata e il percorso della morte: esempio di buona pratica Si può fare buona pratica medica o buona pratica organizzativa o buona pratica assistenziale solo se si tiene in considerazione la globalità di un individuo e si realizzano nuovi e buoni percorsi che facciano superare l indifferenza del sistema organizzativo-burocratico verso il paziente. La gestione e l insieme dei percorsi relazionali, concettuali, di legge e burocratici del morire in ospedale è uno dei nodi più evidenti che l organizzazione deve affrontare. Oltre al vivere, l ospedale deve infatti interessarsi anche del morire, sempre riaffermando la dignità della persona: il malato, la persona che muore, la famiglia, gli operatori. 5 BUONI MOTIVI PER CUI DIVENTARE SPONSOR > best in class: il convegno è promosso da IIR, leader nell organizzazione di eventi per il mercato di riferimento > promotion: il database IIR non ha rivali nell industria degli eventi > top management: il programma si rivolge ai decision maker che non incontrereste in una fiera > communication: un team di professionisti dedicato al progetto vi garantirà la massima visibilità prima, durante e dopo l evento > tailored solutions: la vostra partecipazione risponderà esattamente ai vostri obiettivi di business Ridurre al minimo indispensabile l interpretazione e l agire burocratici del morire Arrivare a un codice delle relazioni professionali e a protocolli di comportamento e di competenze comuni quando un paziente muore in reparto Migliorare il rispetto del tempo e dello spazio per gli altri malati Egidio Sesti Medico Igienista, Direttore Medico UOC Qualità Aziendale e Risk Management AZIENDA USL ROMA B In oltre vent anni di attività ha ricoperto diversi incarichi nell ambito dell organizzazione sanitaria pubblica ospedaliera in qualità di Direttore Medico di Presidio Ospedaliero. Ha svolto funzioni di Direttore di UOC per l accreditamento delle strutture sanitarie. Negli ultimi tre anni si è occupato di Qualità aziendale e risk management in una delle aziende sanitarie più grandi di Roma. Direttore Master presso l Università Telematica G. Marconi di Roma. Autore di numerose pubblicazioni Gestione del paziente e gestione aziendale: strumenti, dati e metodi Il bilanciamento tra costi e qualità nell erogazione dei servizi sanitari La prospettiva della domanda di prestazioni sanitarie e quella dell offerta I dati necessari Il ruolo dei sistemi informativi gestionali Alberto De Negri Associate Partner, Healthcare KPMG ADVISORY Ha maturato una significativa esperienza progettuale ai tre livelli del servizio sanitario nazionale. Collabora con il Ministero della Salute ed è stato membro della Commissione Nazionale per la definizione e l aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza. A livello regionale collabora con alcune tra le Regioni impegnate nel rientro dai disavanzi sanitari. E stato inoltre capo progetto in numerosi interventi strategici e organizzativo-gestionali presso aziende sanitarie pubbliche e private Chiusura dei lavori e somministrazione dei questionari finalizzati a ottenere i crediti ECM Partecipa e naviga gratis in... information Contatta: Eleonora Pagliuso eleonora.pagliuso@iir-italy.it tel scopri come su

7 11 NOVEMBRE 2008 Con possibilità di iscrizione separata Il Triage in Pronto Soccorso AGENDA Registrazione dei partecipanti Inizio dei lavori Coffee break Colazione di lavoro Chiusura dei lavori I percorsi dell emergenza-urgenza nel Pronto Soccorso e nel DEA Cosa si intende per Triage e per Emergenza e Urgenza in Medicina Legale Quali caratteristiche deve avere l area di Triage per svolgere efficacemente il proprio compito Quali strumenti e presidi devono essere presenti nell area di Triage Note sulla protezione e prevenzione dal contatto con materiali organici Quali caratteristiche deve avere il protocollo di Triage Quali sono gli aspetti legislativi legati alla pratica del triage Come identificare gli aspetti Medico- Legali del Soccorso Cosa prevede il DPR del 27/03/1992 circa le linee guida del sistema di emergenza sanitaria Quali sono le norme contenute nell accordo tra il Ministro della Salute e le Regioni del 7/12/2001 circa il Triage Su chi ricade la responsabilità delle procedure di Triage La pratica del triage Come riconoscere una priorità clinica; l importanza dell occhio clinico Quali sono le caratteristiche delle fasi del Triage; le specifiche di: - Valutazione sulla porta, relativa all aspetto generale del paziente - Raccolta dei dati, valutazione soggettiva ed oggettiva delle condizioni di salute - Decisione di Triage, ovvero assegnazione del codice di priorità - Processo di rivalutazione, in relazione al codice assegnato e al miglioramento o peggioramento del paziente Quali sono le caratteristiche del processo decisionale del triage L attribuzione del codice colore e sue ripercussioni sull assistenza del paziente Come mantenere corretti i codici di priorità assegnati attraverso la rivalutazione del paziente La rivalutazione come strumento per far percepire al paziente la presenza del personale sanitario (non è abbandonato) Il triage specifico Come gestire il Triage Pediatrico: valutazione e raccolta dei dati Il Triage Radiologico, realtà o utopia? Come conciliare le esigenze del medico richiedente e del radiologo Come effettuare un corretto triage in caso di grandi emergenze Come gestire il Triage di fronte a situazioni con più infortunati In quali casi è necessario effettuare il Triage secondario Triage sul Campo: comunicare e coordinarsi con il 118 Triage ed errori Quali sono gli errori in cui può incorrere l Infermiere Triagista sulla scorta dei dati raccolti Analisi dei danni eventualmente provocati in caso di errori di sottostima e di sovrastima A cura di: Angelo Barone Responsabile di Struttura Semplice di Pronto Soccorso (Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza), DEA Dipartimento di emergenza AZIENDA OSPEDALIERA della PROVINCIA di PAVIA WORKSHOP PRE-CONVEGNO Definizione del ruolo del medico tutor Rapporti con le aziende sanitarie e con i cittadini La tracciabilità degli eventi prericovero Deospedalizzazione del processo di cura La preospedalizzazione (informatizzazione del processo) - Le classi di priorità clinica - Liste di programmazione in base alle classi di priorità clinica Con possibilità di iscrizione separata Dalla cartella clinica informatizzata al gestore di processo clinico informatizzato - Strategie di ricovero secondo slot operatori Organizzazione della degenza per livelli di assistenza Il ricovero last minute (verifica e conferma della documentazione sanitaria) Le Clinical Pathways La dimissione precoce in sicurezza Il supporto informatico alla gestione del progetto Illustrazione del sistema 14 NOVEMBRE 2008 AGENDA Registrazione dei partecipanti Inizio dei lavori Coffee break Chiusura dei lavori Visualizzazione in diretta dell attività in un giorno qualsiasi Esercitazione interattiva di uso del sistema A cura di: Stefano Michelagnoli Specialista in Chirurgia Vascolare Specialista in Chirurgia Generale Specialista in Chirurgia Cardiaca Dirigente di 1 in Chirurgia Vascolare AZIENDA SANITARIA di FIRENZE U.O. DI CHIRURGIA VASCOLARE DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA, Direttore Dr. Mario Cecchi WORKSHOP POST-CONVEGNO CALENDARIO PROSSIMI EVENTI SANITÀ Rischio clinico Milano, 1, 2 e 3 luglio 2008 Comitati etici Milano, dal 22 al 26 settembre 2008 Sistema sanità dalla A alla Z Milano, settembre 2008 Assistenza territoriale Milano, settembre 2008 Sale operatorie e Terapia intensiva Milano, ottobre 2008 Diritto sanitario Milano, novembre 2008 Non puoi partecipare al convegno? Arricchisci comunque le tue conoscenze acquistando gli Atti dell evento, una esaustiva raccolta degli interventi dei nostri relatori. Contatta il nostro Customer Service: Tel Fax info@iir-italy.it Inoltre visitando il nostro sito troverai l elenco degli Atti delle Conferenze già disponibili per l acquisto. Potrai utilizzare questa preziosa documentazione come materiale formativo e come opportunità di aggiornamento per te e per i tuoi colleghi!

8 Percorso Assistenziale e Logistica del Paziente in Ospedale Quote d iscrizione per partecipante + 20% IVA PER PARTECIPANTE Entro il Entro il Dopo il + 20% IVA Convegno (D3944C) novembre 2008 SAVE 300 SAVE 100 scheda di iscrizione Tariffa Pagata P.D.I. Aut. DR CB Centrale PDI/023/2006 Valida dal 19/06/2006 Workshop: Triage (D3944WA) 11 novembre 2008 solo workshop 790 in abbinamento al Convegno SAVE Workshop: Processo clinico informatizzato (D3944WB) 14 novembre 2008 solo workshop 490 in abbinamento al Convegno SAVE indicato nell ricevuta SPECIALI ISCRIZIONI MULTIPLE AL CONVEGNO 2 persone % IVA SCONTO persone % IVA SCONTO È necessario l invio di una scheda per ogni partecipante. Offerta NON cumulabile con altre promozioni in corso. La quota d iscrizione comprende la documentazione didattica, la colazione e i coffee break. Per circostanze imprevedibili, IIR si riserva il diritto di modificare senza prevviso il programma e le modalità didattiche, e/o cambiare i relatori e i docenti. Luogo del corso: Milano Starhotel Ritz - Via Spallanzani 40 - Tel Ai partecipanti saranno riservate particolari tariffe per il pernottamento Modalità di disdetta L eventuale disdetta di partecipazione all intervento formativo dovrà essere comunicata in forma scritta all Istituto Internazionale di Ricerca entro e non oltre il 10 giorno lavorativo precedente la data d inizio dell evento. Trascorso tale termine, sarà inevitabile l addebito dell intera quota d iscrizione. Saremo comunque lieti di accettare un Suo collega in sostituzione purchè il nominativo venga comunicato via fax almeno un giorno prima della data dell evento. Modalità di pagamento Il pagamento è richiesto a ricevimento fattura e in ogni caso prima della data di inizio dell evento. La quota deve essere versata secondo le modalità di seguito indicate. Copia della fattura/contratto di adesione al corso verrà spedita a stretto giro di posta. Versamento effettuato sul ns. c/c postale n Assegno bancario - assegno circolare Bonifico bancario: Banca Popolare di Sondrio, Agenzia 10 Milano, C/C x07, ABI 05696, CAB 01609, CIN Z; IBAN IT29 Z X07; Swift POS OIT22, intestato a Istituto Internazionale di Ricerca Srl, indicando il codice dell edizione dell evento; Carta di credito: Eurocard/Mastercard American Express Diners Club Visa CartaSì N Scadenza Firma del titolare Titolare 5 MODI PER ISCRIVERSI TEL FAX conferenze@iir-italy.it WEB POSTA Via Forcella, Milano priority code: WWWD3944 Dati del partecipante: NOME FUNZIONE INDIRIZZO Dati dell Azienda: RAGIONE SOCIALE SETTORE MERCEOLOGICO FATTURATO IN EURO Mil Mil Mil Mil Mil Mil NUMERO DIPENDENTI G 1-10 F E D C B A PARTITA I.V.A. INDIRIZZO DI FATTURAZIONE CAP CITTÀ PROV. TEL. TUTELA DATI PERSONALI - INFORMATIVA Si informa il Partecipante ai sensi del D.Lgs. 196/03: (1) che i propri dati personali riportati sulla scheda di iscrizione ( Dati ) saranno trattati in forma automatizzata dall Istituto Internazionale di Ricerca (I.I.R.) per l adempimento di ogni onere relativo alla Sua partecipazione alla conferenza, per finalità statistiche e per l invio di materiale promozionale di I.I.R. I dati raccolti potranno essere comunicati ai partner di I.I.R. e a società del medesimo Gruppo, nell'ambito delle loro attività di comunicazione promozionale; (2) il conferimento dei Dati è facoltativo: in mancanza, tuttavia, non sarà possibile dar corso al servizio. In relazione ai Dati, il Partecipante ha diritto di opporsi al trattamento sopra previsto. TITOLARE E RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO è l Istituto Internazionale di Ricerca, via Forcella 3, Milano nei cui confronti il Partecipante potrà esercitare i diritti di cui al D.Lgs. 196/03 (accesso, correzione, cancellazione, opposizione al trattamento, indicazione delle finalità del trattamento). La comunicazione potrà pervenire via: variazioni@iir-italy.it fax tel Timbro e firma COGNOME CAP CITTÀ PROV. TEL. CELL. Si, desidero ricevere informazioni su altri eventi via (segnalare preferenza): FAX CONSENSO ALLA PARTECIPAZIONE DATO DA: FUNZIONE NOME E COGNOME FAX Stampa n. 75 sabrina trezzi graphic designer

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