COMUNE DI ROVERETO Assessorato ai servizi alla persona e alle politiche familiari ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI ROVERETO Assessorato ai servizi alla persona e alle politiche familiari ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO"

Transcript

1 COMUNE DI ROVERETO Assessorato ai servizi alla persona e alle politiche familiari ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO PER FAVORIRE L INCLUSIONE SOCIALE DI DONNE IN DIFFICOLTA ATTRAVERSO ATTIVITA OCCUPAZIONALI E PRE-LAVORATIVE SVILUPPO DEL DISTRETTO DELL ECONOMIA SOLIDALE PROGETTO LE FORMICHINE maggio 2012

2 1

3 Premessa Riferimenti normativi, Distretto di Economia Solidale e Accordo Volontario di Obiettivo. I riferimenti normativi in cui si colloca il presente Accordo Volontario di Obiettivo sono: La Legge provinciale 27 luglio 2007 n. 13, Politiche sociali nella provincia di Trento, la quale definisce il sistema delle politiche sociali e disciplina l organizzazione dei relativi servizi; L art. 5 della medesima legge, il quale stabilisce che gli enti locali e la Provincia favoriscono la realizzazione del Distretto dell Economia Solidale (DES), inteso come circuito economico, a base locale, capace di valorizzare le risorse territoriali secondo criteri di equità sociale e di sostenibilità socio-economica e ambientale, per la creazione di filiere di finanziamento, produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi, L 'art. 46, strumenti di coordinamento organizzativo, della medesima legge, il quale indica di ricorrere alla definizione di accordi volontari di area o di obiettivo e all attivazione di tavoli di lavoro per individuare soluzioni condivise a problemi di organizzazione e realizzazione dei programmi d intervento. Il Distretto di Economia Solidale (DES) si realizza pertanto in un contesto economico e territoriale nel quale gli enti pubblici locali, i soggetti non profit e le imprese for profit cooperano per: - definire insieme obiettivi da realizzare; - individuare le risorse disponibili; - definire un modello di governance allargato; - identificare le funzioni programmatiche e gestionali. Il DES trova formalizzazione attraverso l'accordo volontario quale documento strategico e programmatico sottoscritto dai soggetti che si impegnano a compiere gli adempimenti di propria competenza previsti dal medesimo. La seconda edizione dell'accordo Volontario di Obiettivo per favorire l'inclusione sociale di donne in difficoltà attraverso attività occupazionali e pre lavorativi. Sviluppo del distretto dell'economia solidale, si colloca in tale contesto normativo a sostegno del progetto Le Formichine. Una prima edizione di Accordo volontario è stata approvata con deliberazione della Giunta Municipale del Comune di Rovereto n. 245 del 10 novembre 2009 e sottoscritto in data 25 novembre Esiti dell'accordo volontario nel triennio 2009 / 2011 Il progetto Le Formichine, dalla sperimentazione fatta nel corso del triennio , ha ampliato le attività, il numero di beneficiarie e le collaborazioni, come si evince dalle relazioni consuntive e previsionali, prodotte dai gestori delle attività: Fondazione Famiglia Materna; Punto d Approdo Società Cooperativa Sociale ONLUS. Il progetto ha aderito ai principi dell economia solidale in quanto ha: - valorizzato le risorse territoriali pubbliche e private; - integrato i soggetti che operano nei settori del sociale, dei servizi e dell inserimento lavorativo; 2

4 - attuato i criteri dell equità sociale e della sostenibilità socio economica e ambientale. Sono stati realizzati nel triennio , periodo di durata del precedente Accordo: un centro occupazionale; tre laboratori per l acquisizione dei pre-requisiti-lavorativi; un programma di inserimenti formativi/lavorativi protetti attraverso tirocini formativi (prima denominati "borse lavoro") per donne in difficoltà, studio e ricerca di strumenti volti all'individuazione di procedure di invio da parte del servizio sociale e alla valutazione finale degli inserimenti delle persone all'interno dei laboratori pre-requisiti lavorativi; costituzione del Fondo di Solidarietà, gestito dalla Fondazione Famiglia Materna, al quale contribuiscono le aziende che ospitano progetti di inserimento lavorativo/formativo, mediante tirocini formativi; creazione di un logo che in un futuro possa essere registrato come marchio che qualifichi la partecipazione delle imprese al progetto Le Formichine ; sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra il Comune di Rovereto, la Fondazione Famiglia Materna e l'istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Levico Terme in data 26 luglio 2011, finalizzato alla realizzazione di un laboratorio di formazione nel settore cucina/servizi di ristorazione destinato in prevalenza a donne in situazione di rischio e svantaggiate nell'accesso al mercato del lavoro; l'ampliamento del numero dei soggetti che collaborano e sostengono il progetto. Ciò ha messo in luce come sia possibile trovare nuove forme di risposta ai problemi sociali sempre più complessi, producendo positive ricadute sul territorio in termini di crescita della consapevolezza e della sensibilità sociale. Va opportunamente evidenziato che la spesa del progetto è stata sostenuta solo per il 40% dalla componente pubblica, mentre il rimanente 60% è stato coperto dalle entrate proprie del progetto e da altre iniziative che hanno coinvolto l'intera Comunità della Vallagarina. Il Progetto "Le Formichine". Il progetto "Le Formichine" si articola in 3 tipologie di servizio: Centro occupazionale; laboratorio per l'acquisizione dei prerequisiti lavorativi; programma di tirocini formativi. Il Centro occupazionale è una struttura semi residenziale che accoglie donne che per cause oggettive e soggettive non siano in grado di integrarsi positivamente sotto il profilo psicologico, culturale ed economico nell'ambiente in cui vivono. Offre attività finalizzate sulla base di un progetto di aiuto individualizzato, all'acquisizione dell'autonomia personale attraverso la vita di relazione, attività occupazionali, di formazione e di apprendimento professionale con l'obiettivo di sviluppare le risorse personali, la capacità di relazione, la socialità e l integrazione con il territorio circostante e, quando possibile, l avvicinamento ad attività lavorative. E' gestito dalla Fondazione Famiglia Materna ed ha sede a Rovereto in via Saibanti 6. Il laboratorio per l'acquisizione dei pre-requisiti lavorativ i è una struttura semi residenziale che accoglie donne in difficoltà personale o famigliare, per lo svolgimento di attività lavorative finalizzate all'apprendimento dei prerequisiti lavorativi, all'acquisizione di abilità pratico manuali e allo sviluppo di un maggiore impegno e responsabilità in ambiente lavorativo in prospettiva di un inserimento nel mercato del lavoro più o meno protetto. 3

5 I Laboratori prerequisiti lavorativi sono 3: 2 laboratori gestiti dalla Cooperativa sociale Punto d'approdo con sede a Rovereto in via Benacense II, n 79, propongono rispettivamente un' attività di packaging di dolci, cioccolata, altri prodotti alimentari, cartonaggio artigianale (cartoleria, articoli da regalo personalizzati ), uno propone attività di Lavanderia e stireria che entreranno a regime nel corso del presente Accordo. 1 laboratorio gestito dalla Fondazione Famiglia Materna con sede a Rovereto in via della Gora 12, propone attività di cucina e vendita per l asporto di piatti tipici della migliore tradizione locale e svilupperà, nel presente Accordo, un attività annessa di ristorazione. Programma di inserimenti formativi/lavorativi denominato Donne all'opera è gestito dalla Fondazione Famiglia Materna e si rivolge in particolare a donne in carico ai servizi sociali, con difficoltà di accesso al mercato del lavoro, che presentino risorse personali adeguate ad un esperienza formativa in un contesto aziendale. Il programma prevede la realizzazione di inserimenti lavorativi/formativi protetti presso aziende o esercizi commerciali, mediante contratti di tirocinio formativo remunerato. Tale modalità oltrepassa l obiettivo di orientamento e formazione proprio della classica esperienza di stage e si inserisce in un progetto più ampio di sviluppo delle autonomie personali e di inclusione sociale, attraverso un approccio graduale con le regole dell azienda, l attività lavorativa vera e propria, le relazioni sociali in ambito lavorativo e la concretezza della quotidianità nel mondo del lavoro. Ogni inserimento prevede quindi un previo accordo tra l ente promotore e l azienda ospitante, corredato da un progetto di tirocinio. Il soggetto ospitante s impegna altresì a contribuire con una donazione ad un Fondo rotativo di Solidarietà, gestito da Famiglia Materna, almeno pari al costo del contributo economico erogato alle destinatarie del programma. Il Modello funzionale e gestionale del progetto Le Formichine : Il Modello funzionale e gestionale del progetto Le Formichine è costituito da: soggetti promotori; soggetto titolare; soggetti gestori; soggetti finanziatori; gruppo di regia; sottoscrittori dell'accordo Volontario di Obiettivo. Composizione e funzioni : Soggetti promotori: sono soggetti promotori del progetto il Comune di Rovereto, la Società Cooperativa Sociale ONLUS Punto d Approdo, la Fondazione Famiglia Materna. Essi svolgono funzioni di promozione del progetto nei confronti del territorio. Soggetto titolare del progetto è il Comune di Rovereto. Gestori del progetto Le Formichine sono: il Comune di Rovereto, la Fondazione Famiglia Materna, la Società Cooperativa Sociale ONLUS Punto d Approdo. 4

6 La Fondazione Famiglia Materna e la Cooperativa Sociale Punto d'approdo", in data , hanno sottoscritto fra loro uno specifico protocollo d intesa per la realizzazione di un centro occupazionale e di iniziative per l inserimento lavorativo di donne in difficoltà. Fonti di finanziamento: contributi pubblici; entrate derivanti dall attività; donazioni e contributi da privati e risorse private. Gruppo di regia E' costituito da soggetti interessati a realizzare il programma d intervento a favore di donne in difficoltà che hanno aderito a tale gruppo di lavoro; sono soggetti a forte vocazione sociale: Comune di Rovereto, Servizio Attività Sociali coordinatore del gruppo di regia, ex Comprensorio della Vallagarina, ora Comunità della Vallagarina, Fondazione Famiglia Materna; Società Cooperativa Sociale ONLUS "Punto d Approdo"; il Servizio alle Politiche sociali ed abitative della PAT; l Agenzia del Lavoro. Compiti del gruppo di regia: monitoraggio e valutazione del progetto, individuazione di interventi per risolvere eventuali criticità, monitoraggio del fabbisogno esistente sul territorio, valutazioni in relazione ai risultati ottenuti. Accordo Volontario di Obiettivo Il rinnovo dell Accordo Volontario di Obiettivo mira a dare stabilità alla filiera di finanziamento, produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi plurima ed integrata, nonché ad ampliare le opportunità di inserimento in ambito aziendale delle donne in difficoltà per favorire apprendimento di nuove competenze lavorative ed aumentare la possibilità di inserimenti lavorativi. I soggetti sottoscrittori cooperano per definire insieme nuovi obiettivi da realizzare, individuare risorse, definire un modello di governance allargato, identificare le funzioni programmatiche e gestionali. Sottoscrittori dell'accordo 2009/2011: Comune di Rovereto, Servizio Attività Sociali, Comunità della Vallagarina, Servizio socio assistenziale, Fondazione Famiglia Materna, Punto d Approdo Società Cooperativa Sociale ONLUS, Provincia Autonoma di Trento, Servizio Politiche sociali ed abitative, Agenzia del Lavoro, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Consorzio Rovereto in Centro, Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Comprensorio della Vallagarina, Gruppo Donne Impresa Vallagarina Associazione Artigiani a cui si aggiungono nella presente edizione 2012/2014 nuove collaborazioni/partnership: Istituto di Formazione Professionale Alberghiero (IFPA) di Rovereto e Levico Terme, Confindustria Trento, Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina, ASAT Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, 5

7 Associazione di promozione sociale DxD, Confesercenti Rovereto. A conclusione del triennio 2009/2011, periodo di durata del primo Accordo Volontario di Obiettivo per favorire l'inclusione sociale di donne in difficoltà attraverso attività occupazionali e pre lavorative - sviluppo del distretto dell'economia solidale, sottoscritto in data 25 novembre 2009, il Comune di Rovereto propone ai soggetti sottoscrittori e a quelli che nello svolgimento delle attività hanno fornito la propria collaborazione la sottoscrizione del presente Accordo Volontario di obiettivo ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO AI SENSI DELL ART. 46 DELLA L.P. 27 LUGLIO 2007, n.13, VOLTO A FAVORIRE L INCLUSIONE SOCIALE DI DONNE ATTRAVERSO ATTIVITA OCCUPAZIONALI E DI FORMAZIONE AL LAVORO PROGETTO LE FORMICHINE Art. 1 Obiettivi dell Accordo Volontario di obiettivo Il seguente Accordo Volontario di Obiettivo ( di seguito denominato Accordo) si pone i seguenti obiettivi generali: 1. sostenere il processo di responsabilità territoriale attraverso la prosecuzione della sperimentazione già avviata di un modello partecipativo sottoscritto da soggetti pubblici, del settore privato sociale e da rappresentanti delle imprese; 2. ampliare la gamma dei servizi di welfare esistenti sul territorio provinciale, nello specifico nel territorio della Comunità della Vallagarina, a favore di donne in difficoltà; 3. sviluppare un percorso d inclusione sociale flessibile ed evolutivo, volto a favorire la socializzazione, l acquisizione dei prerequisiti lavorativi e l inserimento lavorativo protetto; 4. aumentare i livelli d integrazione e di collaborazione tra i soggetti che operano sul medesimo territorio nel settore sociale, dell inserimento lavorativo ed economico; 5. sensibilizzare il territorio ai problemi del disagio femminile stimolando la collaborazione della comunità locale; 6. promuovere la partecipazione al lavoro delle donne e le pari opportunità. L Accordo si pone i seguenti obiettivi specifici: 1. sostenere il progetto Le Formichine rivolto a donne in difficoltà attraverso le sue diverse articolazioni quali il centro occupazionale, i tre laboratori per l acquisizione di prerequisiti lavorativi e il programma Donne all'opera. 2. valutare l impatto che l introduzione di tali iniziative produrrà sul sistema di welfare territoriale, in termini di contenimento dei costi sostenuti per la gestione, di miglioramento dell autonomia e soddisfazione delle persone coinvolte. Art. 2 Impegni dei soggetti sottoscrittori 6

8 I soggetti sottoscrittori del presente Accordo assumono, ciascuno per la propria parte, i seguenti compiti: Il Servizio Attività Sociali del Comune di Rovereto Il Servizio Attività Sociali del Comune di Rovereto, titolare del progetto, s'impegna a: 1. esercitare il ruolo di regia complessiva del progetto Le Formichine ; 2. assicurare la gestione economica del progetto, in quanto destinatario del finanziamento provinciale assegnato alla Comunità della Vallagarina; 3. gestire la relazione con i soggetti gestori delle attività del progetto ed i sottoscrittori del presente Accordo; 4. assumere la funzione di garante presso ciascuna parte firmataria dello stesso del rispetto delle intese e degli obiettivi individuati; 5. collaborare con i firmatari per la realizzazione dell accordo, mettendo a disposizione le risorse organizzative e amministrative necessarie; 6. coordinare il gruppo di regia del progetto, 7. concorrere parzialmente alla spesa per l'anno 2012 con ,00 a sostegno del progetto; 8. effettuare attraverso il servizio sociale professionale e in accordo con i gestori: valutazioni relativamente all invio e alla progettazione integrata; il monitoraggio dell andamento e dei risultati, relativamente alle donne in carico da inserire nel centro occupazionale, nei laboratori e nel programma Donne all'opera. Il Servizio Socio- Assistenziale della Comunità della Vallagarina Il Servizio Socio-Assistenziale della Comunità della Vallagarina s'impegna a: 1. partecipare al gruppo di regia; 2. assicurare al Comune di Rovereto, quale titolare del progetto, le risorse finanziarie già assegnate dalla Provincia Autonoma di Trento attraverso il Servizio Politiche Sociali e Abitative; 3. concorrere all attività di monitoraggio, verifica e valutazione del progetto complessivo nelle varie fasi di realizzazione, 4. effettuare, attraverso il servizio sociale professionale e in accordo con i gestori: valutazioni relativamente all invio e alla progettazione integrata; il monitoraggio dell andamento e dei risultati, relativamente alle donne in carico da inserire nel centro occupazionale, nei laboratori o nel programma Donne all'opera. 5. garantire attraverso le risorse del progetto Donne nell economia solidale finanziato ai sensi della LP8/2005, la formazione dei fruitori del progetto ad integrazione e rafforzamento delle azioni già intraprese amplificandone i risultati. Il Punto d Approdo - Cooperativa sociale Onlus Il Punto d Approdo - Cooperativa sociale Onlus s impegna a: 1. partecipare al gruppo di regia; 2. presentare l iniziativa al pubblico esterno, anche al fine di ottenere contributi, agevolazioni e risorse presso soggetti pubblici e privati, finalizzate allo sviluppo e alla sostenibilità delle attività; 3. gestire i laboratori di lavoro e prestazione di servizi al mercato, al fine di impegnare le utenti del Progetto Le Formichine in attività di formazione al lavoro, con particolare attenzione ai principi dell economia solidale; 4. consolidare e sviluppare ulteriormente i laboratori per i prerequisiti lavorativi inteso come struttura semi residenziale per lo svolgimento di attività lavorative finalizzate all apprendimento dei pre-requisiti lavorativi, all acquisizione di abilità pratico-manuali di sviluppo di un maggiore 7

9 impegno e responsabilità in ambiente lavorativo in prospettiva di un inserimento nel mercato del lavoro più o meno protetto; 5. accogliere le utenti individuate dagli enti promotori in accordo con i servizi sociali degli enti gestori di provenienza delle utenti medesime, dal servizio sociale rispettivamente del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina, sulla base della valutazione delle loro attitudini e bisogni; 6. collaborare con la Fondazione Famiglia Materna e con il Consorzio Rovereto in Centro per la promozione e lo sviluppo del marchio che qualifica la partecipazione delle imprese al progetto Le Formichine. La Fondazione Famiglia Materna La Fondazione Famiglia Materna si impegna a: 1. partecipare al gruppo di regia; 2. presentare l iniziativa al pubblico esterno, anche al fine di ottenere contributi, agevolazioni e risorse presso soggetti pubblici e privati, finalizzate allo sviluppo e alla sostenibilità delle attività; 3. consolidare ed ampliare il programma di tirocini formativi presso imprese del territorio, in collaborazione con gli altri partners, con l obiettivo di realizzare almeno 30 percorsi all anno. In particolare, la Fondazione s incarica di gestire i rapporti con le aziende partner ed i progetti di inserimento sotto il profilo educativo e contrattuale, nonché di monitorare l andamento dei percorsi in stretta collaborazione con le imprese ospitanti. Le destinatarie saranno inviate dagli enti promotori, dai servizi sociali del Comune o dalla Comunità di Valle, sulla base della valutazione delle loro attitudini e bisogni e con modalità condivise; 4. strutturare le attività del Centro occupazionale già definito sopra proponendo progetti di aiuto individualizzati volti all acquisizione dell autonomia personale e al reinserimento sociale, attuati attraverso attività relazionali e di rafforzamento dell attitudine professionale;strutturare le attività del Centro occupazionale, proponendo progetti di aiuto individualizzati volti all acquisizione dell autonomia personale e al reinserimento sociale, attuati attraverso attività relazionali e di rafforzamento dell attitudine professionale; 5. gestire le attività del laboratorio di cucina e il negozio per la vendita d asporto, e sviluppare un attività annessa di bar-tavola calda ed altre attività di ristorazione; 6. collaborare con il Punto d Approdo società cooperativa sociale Onlus e con il Consorzio Rovereto in Centro per la promozione e lo sviluppo del marchio che qualifica la partecipazione delle imprese al progetto Le Formichine. La Provincia Autonoma di Trento attraverso il Servizio Politiche Sociale e Abitative La Provincia Autonoma di Trento attraverso il Servizio Politiche Sociale e abitative s'impegna a: 1. partecipare al gruppo di regia; 2. concorrere all attività di monitoraggio, verifica e valutazione del progetto complessivo nelle varie fasi di realizzazione. 3. per l'anno 2012 il finanziamento dell'attività relativa al progetto, che riveste rilievo di livello locale, è già previsto nel budget individuato a favore della Comunità della Vallagarina dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 399/2012. La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto s impegna a: 1. dare continuità al sostegno concesso al progetto Le Formichine attraverso un contributo di euro ,00 per il triennio , finalizzato a garantire l attuazione di percorsi formativi in ambito lavorativo. Il Consorzio Rovereto in Centro 8

10 Il Consorzio Rovereto in Centro s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri aderenti per la costruzione del Distretto dell Economia Solidale attraverso: - la fornitura di commesse da parte delle imprese consorziate ai laboratori occupazionali, del progetto; - l offerta di opportunità di inserimenti formativi /lavorativi protetti presso le aziende consorziate, con il versamento di un contributo periodico al Fondo di Solidarietà volto a sostenere i percorsi formativi/lavorativi protetti del programma Donne all'opera ; 2. collaborare con il Punto d Approdo società cooperativa sociale Onlus e la Fondazione Famiglia Materna per la promozione e lo sviluppo del marchio che qualifica la partecipazione delle imprese al progetto Le Formichine. L Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Comprensorio della Vallagarina L Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Comprensorio della Vallagarina s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri associati per la costruzione del Distretto dell Economia Solidale attraverso: - la fornitura di commesse da parte delle imprese associate ai laboratori occupazionali, del progetto; - l offerta di opportunità di inserimenti formativi /lavorativi protetti presso le aziende artigiane, con il versamento di un contributo periodico ad un Fondo di Solidarietà, volto a sostenere i percorsi formativi/lavorativi protetti del programma Donne all'opera. Gruppo Donne Impresa Vallagarina - Associazione Artigiani Il Gruppo Donne Impresa della Vallagarina s'impegna a: 1. diffondere tra le proprie associate una cultura di solidarietà che permetta lo sviluppo del Distretto dell economia Solidale: - sensibilizzando le proprie associate sul sostegno alle donne svantaggiate nell accesso al mercato del lavoro, attraverso il programma Donne all'opera e l'adesione al Fondo di Solidarietà. L Associazione di Promozione Sociale DxD L Associazione di Promozione Sociale DxD s'impegna a: 1. promuovere il progetto Le Formichine ed il Distretto dell Economia solidale, anche attraverso gli eventi culturali e promozionali che contraddistinguono l attività dell Associazione; 2. progettare e realizzare percorsi formativi a supporto dell integrazione sociale o dell avviamento professionale di donne svantaggiate; 3. sostenere le attività del Centro Occupazionale e dei laboratori attraverso i propri soci e volontari; 4. collaborare alle iniziative di raccolta fondi per contribuire alla sostenibilità del progetto "Le Formichine". L Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina L Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri aderenti per la costruzione del Distretto dell Economia Solidale attraverso: - la fornitura di commesse da parte delle imprese consorziate ai laboratori occupazionali, del progetto; - l offerta di opportunità di inserimenti formativi/lavorativi protetti del programma Donne all'opera presso le aziende consorziate e l adesione delle stesse al Fondo di Solidarietà ; 9

11 2. collaborare con i soggetti coinvolti nella gestione delle attività di produzione di beni e servizi prevista dal presente accordo per la promozione del marchio Le Formichine impresa solidale che qualifica la partecipazione delle imprese al progetto. L Agenzia del Lavoro L'Agenzia del Lavoro s impegna a: 1. partecipare al gruppo di regia; 2. fornire eventuale consulenza finalizzata a sostenere la nascita di nuove cooperative sociali d inserimento lavorativo, come previsto dall Intervento 18 del Documento degli Interventi di Politica del Lavoro per il triennio ; 3. concedere, a seguito di parere positivo espresso dall apposito Comitato Tecnico di Valutazione, contributi a sostegno di studi di fattibilità e ad iniziative di formazione ed assistenza relative a progetti che prevedono la nascita e sviluppo di nuove cooperative sociali d inserimento lavorativo come previsto dal sopra citato Intervento 18; 4. erogare i servizi per l impiego previsti dall Intervento 1 e 2 del suddetto Documento alle persone in carico ai servizi sociali con abilità lavorative che permettono di accedere al mondo del lavoro (colloqui d orientamento professionale, tecniche di ricerca del lavoro, incontro domanda e offerta di lavoro); 5. fornire consulenza e supervisione tecnica utile a sostenere l inserimento lavorativo delle persone iscritte agli elenchi della legge n. 68/99 e in possesso di un profilo lavorativo rilasciato dalla Commissione Sanitaria Integrata compatibile con la presa in carico da parte dell Agenzia del Lavoro; 6. erogare gli interventi previsti dal Documento degli Interventi di politica del lavoro per il triennio secondo le disposizioni attuative deliberate dal Consiglio di Amministrazione dell Agenzia del lavoro. Confindustria Trento Confindustria Trento s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri associati ad adoperarsi volontariamente alla costruzione del Distretto dell' Economia Solidale, tramite opportune iniziative da valutarsi congiuntamente di volta in volta. L' ASAT - Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento L' ASAT - Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri aderenti per la costruzione del Distretto dell Economia Solidale attraverso: - l offerta di opportunità di inserimenti formativi/lavorativi protetti del programma Donne all'opera presso le aziende consorziate e l adesione delle stesse al Fondo di Solidarietà ; 2. collaborare con i soggetti coinvolti nella gestione delle attività di produzione di beni e servizi prevista dal presente accordo per la promozione del marchio Le Formichine impresa solidale che qualifica la partecipazione delle imprese al progetto. Confesercenti di Rovereto La Confesercenti di Rovereto s'impegna a: 1. sensibilizzare i propri associati per la costruzione del Distretto dell Economia Solidale attraverso: - la fornitura di commesse da parte delle imprese associate ai laboratori occupazionali, del progetto; - l offerta di opportunità di tirocini formativi protetti del programma Donne all'opera presso le aziende consorziate e l adesione delle stesse al Fondo di Solidarietà. 10

12 Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Levico Terme L'Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Levico Terme si impegna a collaborare al Distretto di Economia Solidale, attuando quanto previsto nel protocollo d'intesa siglato in data 26 luglio 2011 con il Comune di Rovereto e la Fondazione Famiglia Materna in vista della realizzazione di un Laboratorio di formazione nel settore cucina/servizi di ristorazione destinato in prevalenza a donne in situazione di rischio e svantaggiate nell'accesso al mercato del lavoro. Art. 3 Verifica dell'attività svolta e degli obiettivi conseguiti Le Parti Promotrici ed il Gruppo di regia, s impegnano a verificare congiuntamente l'attività svolta e gli obiettivi conseguiti con frequenza almeno semestrale. Art. 4 Durata dell'accordo Il presente accordo ha validità triennale a partire dalla data di sottoscrizione. Alla scadenza l'accordo potrà essere automaticamente rinnovato fatta salva diversa volontà espressa dalle parti promotrici di recedere dall Accordo. Visto, letto e sottoscritto, Comune di Rovereto, Servizio Attività Sociali Assessore alla persona e alle politiche familiari Fabrizio Gerola Fondazione Famiglia Materna Presidente Alceste Santuari Punto d Approdo Società Cooperativa Sociale ONLUS Presidente Lucia Tomazzoni Punto d Approdo Società Cooperativa Sociale 11

13 Provincia Autonoma di Trento, Servizio Politiche sociali ed abitative Assessore alle politiche sociali ed abitative Ugo Rossi Comunità della Vallagarina Servizio Attività Socio-assistenziali Assessore alle politiche sociali Paola Dorigotti Provincia Autonoma di Trento, Agenzia del Lavoro Dirigente Antonella Chiusole Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Mariano Marroni Consorzio Rovereto in Centro Giulio Prosser 12

14 Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Comprensorio della Vallagarina Andrea Benoni Gruppo Donne Impresa Vallagarina - Associazione Artigiani Giovanna Signorati Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina Marco Fontanari Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento Roberto Pallanch Confesercenti di Rovereto Riccardo Angheben Confindustria Trento Roberto Busato 13

15 Associazione di promozione sociale DxD Maria Rosa D'Agostino Istituto di Formazione Professionale Alberghiero (IFPA) di Rovereto e Levico Terme Federico Samaden ROVERETO, 24 maggio

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167

PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE di cui all art.4 del D.lgs 14 settembre 2011 n 167 Tra LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO e LE ASSOCIAZIONI DEI

Dettagli

ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA VALLE DEI LAGHI

ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA VALLE DEI LAGHI ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA VALLE DEI LAGHI TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, LA COMUNITA DELLA VALLE DEI LAGHI, IL COMUNE DI VEZZANO, IL COMUNE DI

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

Piano di Zona 2010-2012

Piano di Zona 2010-2012 AREA INCLUSIONE SOCIALE PER SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI CODICE - IS - COD. AZIONE PAG IS 1 ITINERARIO LAVORO - Tirocini Formativi-Lavorativi per Adulti e Giovani svantaggiati 277 20 NUMERO

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Protocollo d intesa per il Registro Provinciale Co-Manager

Protocollo d intesa per il Registro Provinciale Co-Manager Protocollo d intesa per il Registro Provinciale Co-Manager Provincia autonoma di Trento - Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Provincia autonoma di Trento - Agenzia del Lavoro

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

Azione 4. Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata

Azione 4. Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata Azione 4 Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata Protocollo d intesa (Memorandum of Understanding) Comune di Reggio Emilia LIFE10 ENV/IT/307 NO.WA No Waste PROTOCOLLO

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

1 - CODICE PROGETTO 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL

1 - CODICE PROGETTO 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL 3.5.4 - COSTRUZIONE DI UN SISTEMA PER L A P P R E N D I S TAT O 1 - CODICE PROGETTO Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del Lavoro definisce quale Area 3: Servizi all Utenza -

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro

Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro ACCORDO PER LA SPERIMENTAZIONE IN UMBRIA DEL SOFTWARE PER L ORIENTAMENTO S.OR.PRENDO ITALIA Soggetti partecipanti: Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione,

Dettagli

PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI DI COMPARTECIPAZIONE

PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI DI COMPARTECIPAZIONE PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI DI COMPARTECIPAZIONE Art. 1 - PREMESSA E facoltà delle Società del Gruppo Valle Camonica Servizi, concedere contributi di compartecipazione,

Dettagli

I SERVIZI PER L IMPIEGOL

I SERVIZI PER L IMPIEGOL I SERVIZI PER L IMPIEGOL Assessore ai Servizi per l Impiegol Francesco Brendolise CONSIGLIO PROVINCIALE 6 LUGLIO 2012 SOSTEGNO AL REDDITO 1. MICROCREDITO 2. FONDO DI SOLIDARIETA 1. PROGETTO MICROCREDITO

Dettagli

VISTI. Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ;

VISTI. Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali ; PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA PROMOZIONE DI PROGETTI DI INSERIMENTO LAVORATIVO E STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO DI PERSONE IN STATO DI DISAGIO SOCIALE (PROGRAMMA PARI) VISTI Il Decreto Legislativo

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14-05-2012 (punto N 30 ) Delibera N 404 del 14-05-2012 Proponente DANIELA SCARAMUCCIA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA COMUNITA' ROTALIANA KÖNIGSBERG

ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA COMUNITA' ROTALIANA KÖNIGSBERG ACCORDO VOLONTARIO DI AREA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL DISTRETTO FAMIGLIA NELLA ROTALIANA KÖNIGSBERG TRA LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, LA COMUNITA ROTALIANA KÖNIGSBERG, IL COMUNE DI LAVIS, IL COMUNE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L

Dettagli

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE Avviso Pubblico GARANZIA GIOVANI AVVISO PER IL REINSERIMENTO IN PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione generale. Progetto Attività Motoria e Sport nella Scuola

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione generale. Progetto Attività Motoria e Sport nella Scuola COMUNE DI ROMA MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione generale Progetto Attività Motoria e Sport nella Scuola Protocollo D Intesa 2002-2005 1 Visto l art.21 della Legge 15 Marzo 1997

Dettagli

ACCORDO DI RETE DI SCUOLE PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE

ACCORDO DI RETE DI SCUOLE PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE ACCORDO DI RETE DI SCUOLE PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE In conformità a quanto previsto dall art. 7 (Reti di Scuole) del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 (Regolamento recante norme

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto PROTOCOLLO D INTESA per la valorizzazione e promozione del Paniere lucchese dei prodotti agroalimentari tipici tradizionali e locali attraverso la creazione della Rete del gusto Lucca 11 Maggio 2006 Palazzo

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA

Dettagli

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per 1 Comune di Rimini Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per l'istituzione di un coordinamento delle iniziative rivolte alla cooperazione e solidarietà

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014

La Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014 Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA ALLEGATO 2 Premessa Le Valli Brembana e Imagna sono oggi tra le aree più problematiche in Provincia di Bergamo, per quanto riguarda l occupazione. La crisi della

Dettagli

TRA. La Provincia di Piacenza, rappresentata dal Vicepresidente - Assessore alla Sicurezza Maurizio Parma

TRA. La Provincia di Piacenza, rappresentata dal Vicepresidente - Assessore alla Sicurezza Maurizio Parma ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO "Osservatorio Legalità e Sicurezza." IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL'ARTICOLO 3, LEGGE REGIONALE N. 3/2011 TRA La Regione Emilia-Romagna,

Dettagli

SCHEDA TECNICA CORSI DI ORIENTAMENTO, DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E TIROCINI

SCHEDA TECNICA CORSI DI ORIENTAMENTO, DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E TIROCINI SCHEDA TECNICA CORSI DI ORIENTAMENTO, DI FORMAZIONE PROFESSIONALE E TIROCINI Caratteristiche e priorità trasversali e generali Gli interventi richiesti hanno le seguenti finalità: sostenere ed agevolare

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) Codice: Titolo: Tipo: Durata: IFO2014MAPMOZ Fair Play: un itinerario di crescita, formazione e socializzazione per i bambini e bambine e adolescenti in un

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

PO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione

PO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione REPUBBLICA ITALIANA Unione Europea Regione Siciliana PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Area Coordinamento, Comunicazione, Assistenza tecnica UOB I - Servizi della Comunicazione PO

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL.

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL. Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL. VISTA la legge 12 marzo 1999, n. 68, ed in particolare l'art.

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate Il contesto L emarginazione sociale è un fenomeno che affligge

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

AVVISO PUBBLICO Sub 1

AVVISO PUBBLICO Sub 1 AVVISO PUBBLICO Sub 1 Per l'assegnazione di un contributo agli Istituti di Istruzione Secondaria di 2 grado della provincia di Pordenone per la realizzazione di progetti al supporto di giovani studenti

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

Progetti di azione positiva

Progetti di azione positiva Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la

Dettagli

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI

Modello di convenzione programmatica convenzione ai sensi dell art.11 (commi 1, 2 e 4) Legge 68/99. Il giorno presso. Tra LA PROVINCIA DI PROVINCIA DI LIVORNO DIPARTIMENTO DELLE CULTURE, DELLA FORMAZIONE E DEL LAVORO Unità di Servizio LAVORO Via G. Galilei, 40 57100 LIVORNO Tel. 0586/257527-554 Fax 0586/449623 Modello di convenzione programmatica

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

TRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca;

TRA. Il Nuovo Circondario Imolese (BO), rappresentato dal Presidente, Daniele Manca; ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO SPORTELLO ANTIRACKET/ANTIUSURA E CONTRASTO AL GIOCO D AZZARDO NEL CIRCONDARIO IMOLESE IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO

Dettagli

1 Descrizione sintetica delle finalita' e dell'ambito di intervento del corso.. 3 1.1 Finalità... 3 1.2 Ambito di intervento...

1 Descrizione sintetica delle finalita' e dell'ambito di intervento del corso.. 3 1.1 Finalità... 3 1.2 Ambito di intervento... LO SPORT E PER TUTTI CORSO DI AGGIORNAMENTO: L OPERATORE SPORTIVO TRA DIVERSITA E DISAGIO (EDUCARE ALLO SPORT PERSONE IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTA ) 2^ PARTE 1 INDICE 1 Descrizione sintetica delle finalita'

Dettagli

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8

Dettagli

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES.

L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART. 21 CO. 3 D.P.R. N. 022/PRES. PROGRAMMA PROVINCIALE FINALIZZATO ALLA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI INNOVATIVI DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI DI RETE RIVOLTI ALLE PERSONE DISABILI L.R. 25 SETTEMBRE 1996 ART. 5 CO. 2 E ART.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ; REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione 2 Premessa In.Sar. Spa, nell assolvere alle sue finalità istituzionali volte a supportare l Amministrazione

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Provincia di Pordenone

Provincia di Pordenone REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE POLITICHE DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI Regolamento Forum delle Fattorie Sociali della Provincia di Pordenone Art. 1 1. Con la finalità di sviluppare

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2411 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Definizione delle tipologie di mutuo ammissibili, del parametro di riferimento e

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA Forum Lombardo delle Lombardia FeLCeAF Associazioni familiari ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA La crisi in atto ormai da alcuni anni porta al contenimento

Dettagli

Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.

Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Art. 1 Oggetto e finalità 1. La Regione, in coerenza con i principi internazionali

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli