Ambiti di miglioramento dell esame delle urine. Fabio Manoni
|
|
- Antonia Palmieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ambiti di miglioramento dell esame delle urine Fabio Manoni
2 Ambiti di miglioramento dell esame delle urine Fabio Manoni
3 Peculiarità dell esame delle urine: Raccolta gestita dal paziente Matrice instabile e diseguale Esame complesso e articolato nella fase analitica Presupposti di profonda competenza per la fase post analitica
4 Più fattori influenzano il percorso dell esame urine: L epidemiologia delle malattie renali ed urologiche La richiesta e le informazioni cliniche La raccolta e conservazione del campione Gli approcci, i metodi e le tecnologie analitiche utilizzati Le modalità di refertazione dell esame La competenza degli operatori
5 L epidemiologia delle malattie renali ed urologiche Common clinical presentations of kidney disease Asymptomatic urine abnormalities : proteinuria/ haematuria Nephritic/Nephrotic syndrome Hypertension Unexplained anaemia Incidental finding of elevated serum Creatinine Uraemic emergencies
6 FABIO MANONI
7 Disfunzione renale nell anziano: processo fisiologico o malattia? S. Mascia GIN 2013 le patologie renali ed urologiche sono in costante aumento nella popolazione italiana. Il profilo urinario, può fornire un notevole apporto in termini di informazioni clinicamente rilevanti anche in soggetti apparentemente esenti da patologie negli ultimi anni è stata documentata la prevalenza (10-30%) di situazioni non fisiologiche riscontrate attraverso l analisi delle urine in popolazioni diverse. l'analisi di un campione di urina e' uno dei piu' frequenti test richiesti al laboratorio. ELEVATO VALORE PREDITTIVO NEGATIVO per le patologie dell apparato urinario, FACILITÀ DI ACCESSO ALLA PRESTAZIONE, eseguito con una SEMPLICE RACCOLTA COSTO MODESTO.
8 È quindi un obbligo deontologico riservare a questo basilare accertamento le stesse importanti risorse di altre aree del Laboratorio APPROPRIATEZZA strategia diagnostica dell esame delle urine per evitare ridondanze e carenze migliorare le tre diverse fasi: pre-analitica, analitica, post-analitica.
9 La richiesta e le informazioni cliniche INDICAZIONI MEDICHE PER L ECMU 1.Sospetto (o follow up ) di infezione del tratto urinario 2.Sospetto (o follow up) di patologia non infettiva del tratto urinario, primaria o dovuta a malattie a carico dell organismo, malattie reumatiche, ipertensione, tossiemia della gravidanza, o effetti collaterali di farmaci 3. Sospetto (o follow up) di malattia renale 4. Sospetto o follow up di una malattia post renale non infettiva 5. Formazione ricorrente di calcoli urinari 6. Per popolazioni selezionate come i diabetici è ormai condiviso il controllo del metabolismo con l emoglobina glicosilata e delle complicanze renali con l albuminuria; per la gravidanza sono raccomandabili i dosaggi delle proteine con metodi quantitativi specifici
10 La raccolta e conservazione del campione Stiamo analizzando campioni idonei? Il campione più adatto al tipo di indagine da svolgere Correttamente raccolto In contenitori adeguati Trasportato e conservato in modo idoneo E giunto il momento di modificare ed aggiornare le fasi del processo?
11 Le line guida relative all ECMU sono raccolte in due fondamentali documenti: European Urinalysis Guidelines Scand J Clin Lab Invest 2000 supl 231 Urinalysis Approved Guidelines CLSI Gp16-A3 vol
12 L ESAME CHIMICO MORFOLOGICO DELLE URINE: PROPOSTA DI LINEA GUIDA PER UNA PROCEDURA STANDARDIZZATA DELLA FASE PREANALITICA F. Manoni 1, A. Caleffi 3, S. Valverde 2, M.G.Alessio 4, M.G. Silvestri 5, P. Cappelletti 6, M. Ercolin 1, C. Ottomano 4, M. Schinella, G. Saccani, G.Gessoni 2 Summary: The chemical-morphological urine exam has undergone some transformations in the last few years. It could has arrived the moment to change and to try to modify the process stages. The new technologies, wich made the report much more significant under the morphological point of view, have made us reflect on the necessity of perfecting and ensuring in its quality and suitability the preanalytical phase, on the opportunity of consolidation and standardization of analytical phase, but also on redefining the clinical objectives with the construction of a complete, integrated and clinically much more meaningful report.
13 La conservazione del campione E raccomandata la conservazione a +4 C se non esaminato entro due ore dalla raccolta. La centralizzazione analitica impone contenitori refrigerati e/o l utilizzo di conservanti per la stabilizzazione della carica batterica. L utilizzo di conservanti deve essere preceduto dalla verifica della performance con i sistemi diagnostici utilizzati. Il gold standard rimane poter esaminare l urina entro breve tempo dalla raccolta TKouri Preservation of Urine for Flow Cytometric and Visual Microscopic Testing. Clinical Chemistry 2002; 48: T Kouri Limits of preservation of samples for urine strip tests and particle counting. Clin Chem Lab Med 2008; 46 (5): F. Manoni Stability of common analytes and urine particles stored at room temperature before automated analysis. GSEU - RiMeL IJLAM 2008; 4: )
14 Pos. % , ,5 43, Time 0 Time 120' Time 240' Time 360'
15 Gli approcci, i metodi e le tecnologie analitiche utilizzati Le strategie diagnostiche dell esame urine Strategia tradizionale Prevede l esame completo organolettico, fisico, chimico con strisce a 8-10 para-metri, e microscopico del sedimento urinario, su tutti i campioni di urina, a prescindere dalla popolazione di provenienza e dallo scopo Selezione con striscia E la positività della striscia reattiva a de-terminare la necessità dell approfondi mento microscopico nell esame urine per screening Morfologia automatizzata Integrazione dei dati della striscia reattiva con quelli provenienti dalla strumentazione automa-tizzata di riconoscimento della frazione corpuscola-ta, per lasciare alla microscopia ottica il controllo dei
16 Noushin Shyanfar, et.al Clin Chem Lab Med 2007;45(9):
17 OBIETTIVI CLINICI EUG 2000 L esame delle urine è finalizzato alla diagnosi e monitoraggio delle malattie del rene e vie urinarie delle malattie sistemiche con compromissione renale A questo fine è fondamentale il sedimento urinario, integrato da determinazioni chimiche adeguate: (albumina, emoglobina, esterasi e creatinina) FABIO MANONI GB Fogazzi
18 Profilo urinario di parametri analitici nel quale riconosciamo componenti chimiche, fisiche e corpuscolate; Parametri urinari: finalità diagnostiche e metodi analitici DENSITà REL./CONDUTTIVITà IDRATAZIONE/CONCENTRAZ. STRUMENTALE EMOGLOBINA LESIONI PRE RENALE CHIMICA EMOGLOBINA / EMAZIE LESIONI RENALE, POST CHIMICA/ MORFOLOGICA ESTERASI/LEUCOCITIFLOGOSI, INFEZIONE CHIMICA / MORFOLOGICA PROTEINURIA DANNO RENALE, MM CHIMICA ALBUMINURIA DANNO GLOMERULARE CHIMICA CELLULE SQUAMOSE ESFOLIAZIONE/ CONTAMIN. MORFOLOGICA CELLULE ROTONDE LESIONE EPIT. TRANSIZ. MORFOLOGICA CELLULE TUBULARI LESIONE TUBULARE MORFOLOGICA CILINDRI JALINI FLOGOSI RENALE MORFOLOGICA CILINDRI CON INCLUSI FLOGOSI E DANNO RENALE MORFOLOGICA NITRITI/BATTERI INFEZIONE BATTERICA CHIMICA/MORFOLOGICA CRISTALLI DIETA/CALCOL./A. MET. / PRE MORFOLOGICA CALCIO MET. P-Ca/ METAST. /MM CHIMICA
19 Precipitazione intratubulare di 2,8 deidrossi adenina
20
21 analita Eritrociti e leucociti Albumina e altre proteine Diuresi (densità ( relativa Livello suggerito Metodo Striscia Sedimento urinario standardizzato Conta in camera Striscia Misura quantitativa Misura accurata CRM 470 Striscia Creatinina; rifrattometria Misurazione quantitativa dell osmolalità
22
23 Le nuove tecnologie permettono valutazioni fino ad oggi precluse e la richiesta di formazione ed informazione cresce in modo correlato. L evoluzione tecnologica ha determinato un notevole miglioramento della qualità analitica ed un processo di riconsiderazione in chiave clinica dell esame urine
24 Morfologia automatizzata L uso combinato dell automazione sia dell esame chimico che del sedimento urinario rende più sensibile la selezione dei campioni da avviare all approfondimento microscopico: 1) La chimica rileva l attività enzimatica delle cellule bianche e rosse anche in situazioni non rilevabili morfologicamente,come l emoglobinuria e la mioglobinuria 2) la determinazione delle proteine è più sensibile ma meno specifica della microscopia per la rivelazione del danno renale Langlois MR, Delanghe JR, SteyaertSR, Everaert KC, de Buyzere ML. Automated flow cytometry compared with an automated dipstick reader for urinalysis. Clin Chem 1999;45:
25 Valenza dei lettori automatizzati del sedimento urinario Analisi diretta del campione di urina nativa Completa automazione del processo di analisi Standardizzazione delle procedure operative Elevata produttività Possibilità di modificare liberamente i limiti di sensibilità analitica per adattarli alla casistica su cui si lavora.
26 Diagnostic performance of combined specific urinary proteins and urinary flow cytometry in urinary tract pathology. Penders J, Fiers T, Everaert K, Barth J, Dhondt AW, Delanghe JR. CCA 2008 BACKGROUND: Urinalysis comprises three techniques: urinary flow cytometry, test strip analysis and determination of specific urinary proteins. We investigated the diagnostic possibilities of combining these methods for a cohort of patients with a variety of well-documented urological and nephrological pathology. CONCLUSIONS: Using combined parameters provided by various urinalysis techniques, ratios can be proposed with diagnostic value for classifying renal and urological conditions. Possible integration in computerbased knowledge systems may offer valuable information for clinicians dealing with these pathologies.
27
28 CALCOLOSI URINARIA l'80% dei calcoli è composto di Ca, principalmente ossalato di calcio; il 5% è di acido urico; il 2% di cistina; il rimanente è di fosfato di ammonio e magnesio (struvite o calcoli "da infezione") Patogenesi: sovrasaturazione delle urine per i sali che formano calcoli (iperescrezione di sali, urine acide o una diuresi ridotta); nuclei preformati (cristalli di acido urico e altri calcoli) anormale quantità di inibitori della crescita dei cristalli. L'ipercalciuria idiopatica È presente nel 50% degli uomini e nel 75% delle donne che formano calcoli di Ca ed è il principale fattore di rischio di calcolosi calcica. L'ipocitruria favorisce la formazione di calcoli poiché il citrato normalmente si lega al Ca urinario come sale solubile di calcio citrato. L'iperossaluria può essere primaria o causata da un'eccessiva ingestione di cibi contenenti ossalato (spinaci, cacao, noccioline, pepe, tè) o da un eccessivo riassorbimento di ossalati dovuto a diverse malattie intestinali (sindrome da eccessiva crescita batterica, pancreatite cronica o patologia biliare) o chirurgia del tratto ileodigiunale. Iperuricosuria i cristalli di acido urico forniscono un nucleo sul quale i cristalli di ossalato di calcio possono orientarsi e accrescersi. il nucleo di acido urico non è valutabile con i comuni esami di laboratorio. L'iperuricosuria è quasi sempre dovuta a un'assunzione eccessiva di purine (carne, pesce e pollame).
29 Le modalità di refertazione dell esame IL REFERTO ESAME URINE L INFORMAZIONE A VALENZA CLINICA NECESSARIA ALLA DIAGNOSI, CURA, MONITORAGGIO, PREVENZIONE. RIFLETTE NEL MODO PiU EFFICACE L INSIEME DI: DATI,INFORMAZIONI, COMMENTI, ESPLICATIVI ED INTERPRETATIVI, PER LA VALUTAZIONE CLINICA DEL SOGGETTO PECULIARITA : ESAME CHIMICO, CONTEGGIO ELEMENTI NON SOLUBILI, VALUTAZIONE MORFOLOGICA. PIU STRUMENTI ANALITICI CONCORRONO ALLA SUA ESECUZIONE.
30 Proposta per il REFERTO URINARIO 1. Valutare l idoneità del campione 2. Consigliare la riproposizione del campione in caso di contaminazione 3. Limitare i parametri all essenziale 4. Esprimere i risultati in termini quantitativi 5. Usare unità di misura non arbitrarie 6. Valori di riferimento misurati sulla popolazione in esame 7. Risoluzione delle discordanze 8. Commentare in modo esplicativo e/o interpretativo i risultati 9. Segnalare sempre i reperti patologici 10. Eseguire, ove possibile, o prescrivere gli approfondimenti necessari
31 Un ulteriore elemento che il profilo di risposta deve chiarire è l eventuale vera o apparente contraddizione tra parametri riferiti alla stessa origine ovvero: nitriti <> batteri, Emoglobina <> emazie, esterasi <> leucociti Proteinuria <> cilindri
32 Duval 2004 SJ
33 MID-STREAM VERSUS FIRST-VOIDED URINE COLLECTION BY USING AUTOMATED ANALYZERS FOR PARTICLE EXAMINATION IN HEALTHY SUBJECTS: AN ITALIAN MULTICENTRE STUDY Fabio Manoni 1, Gianluca Gessoni 2, Maria Grazia Alessio 3, Alberta Caleffi 4, Graziella Saccani 5, Maria Grazia Silvestri 6, Donatella Poz 7, Mauro Ercolin 1, Agostino Tinello 1, Sara Valverde 2, Cosimo Ottomano 3 and Giuseppe Lippi 4 1 Servizio di Medicina di Laboratorio Ospedali di Este e Monselice (PD) 2 Servizio di Medicina di Laboratorio Ospedale di Chioggia (VE) 3 Servizio di Medicina di Laboratorio Ospedali Riuniti di Bergamo 4 Unità Operativa di Diagnostica Ematochimica, Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma 5 Servizio di Medicina di Laboratorio Ospedale di Bussolengo (VR) 6 Servizio di Medicina di Laboratorio Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna 7 Servizio di Medicina di Laboratorio Az. Ospedaliera S. M. degli Angeli Pordenone CCLM 2012
34 llllllllllllllllllllllllll llllllllllllllllllllllllll llllllllllllllllllllllllll llllllllllllllllll
35 ESAME FC AUTOMATIZZATA the instrument does not replace a properly trained technologists but rather helps her/him to be more efficient in reporting urine particles findings Targeted, trained visual microscopy with phase cointrast optics (and supervital staining to facilitate differentiation of cells) is recommended for those patients for whom the most sensitive detection of renal elements is important (1-10% ) Vs hematology patient urine is a more difficult matrix, particles size vary 100- fold, particles concentratios are generally low S Linko et al 2006
36 La competenza degli operatori ridefinire gli obiettivi analitici, garantire la qualita' del campione, fornire risultati affidabili, fornire commenti utili alla diagnosi, comporta uno sforzo considerevole di formazione degli operatori di laboratorio, dei clinici e non ultimo dei pazienti per elevare questa indagine al rango diagnostico che le compete, non dissimile per tecnologie e necessita' di specifiche competenze, rispetto a quello di altre aree della medicina di laboratorio.
37 LA COMPETENZA CLSI GP 16-A Morphologist qualification includes individual sediment microscopic identification against expected classification as a measure of trueness. Ongoing morphologic competency assessment can be obtained by partecipation in proficiency surveys, comparison of sediment findings with other microscopists, Internetbased systems, etc. Only properly trained personnel should perform a complete urine microscopic examination. Lacking such expertise, a laboratory may be limited to reagent strip testing to provide semiquantitative information about ematuria, pyuria, and bacteriuria, as examples
38 ECLM. European Urinaly sis Guidelines. Scand J Clin Lab Inv est 2000; 60(suppl 231):
39
40 Increased relevance in the professional competence MICROSCOPY Phase Contrast Microscopy, Polarized light, cytologic stains
41 Urine sediment particle correct Partially correct Incorrec t No Answer Number partecipant s Isomorphic erythrocytes Dysmorphic erythrocytes Leukocytes Macrophage RTE Waxy casts Leukocytic casts Acid uric crystals Amoxycillin crystals Candida
42 Perdita di credibilità Minore relazione con la clinica Tariffa bassa-inadeguata Utilizzo di risorse residuali Scarsa considerazione delle professionalità coinvolte Ma abbiamo voltato pagina Corsi di formazione sulla buona pratica dell esame delle urine Corsi di Morfologia Microscopica VEQ per la valutazione della competenza morfologica ed interpretativa Convegni scientifici Attività scientifica
43 CONCLUSIONI Una buona ed una cattiva notizia Cosa si è fatto negli ultimi anni: Linee Guida Preanalitica Revisione fase analitica Revisione fase post analitica Innovazione delle tecnologie e metodologie Attività scientifica Formazione
44 CONCLUSIONI Una buona ed una cattiva notizia Quali miglioramenti auspichiamo nel futuro: Applicare le Linee Guida Stimolare l evoluzione dei test clinicamente utili Eliminare i test superati o non più utili Attività scientifica Formazione
45 Allievo: Maestro non è che io non apprezzi la dottrina ma sono le forze che mi mancano Maestro:Quando le forze sono insufficienti, si crolla lungo la strada. Ma tu fin d ora poni dei limiti a te stesso Confucio: Massime; 6:10
46 GRAZIE PER L ATTENZION E
Esame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia
Esame delle urine : un percorso condiviso tra la Patologia Clinica e la Microbiologia Dott. Antonio Conti 3000 2500 2013 Campioni urinari 2000 1500 1000 500 Positivi pz Ambulatoriali : 19.4 % Positivi
DettagliL analisi delle urine nella nefropatia diabetica Fabio Manoni
L analisi delle urine nella nefropatia diabetica Fabio Manoni DIABETE diabete 1:deficit di secrezione insulinica diabete 2:resistenza periferica a insulina. combinazione dei due meccanismi: evoluzione
DettagliGruppo Studio Esame Urine
Proposta del Gruppo Studio Esame Urine Studi sulla fase pre analitica delle urine: Studio Multicentrico sulla stabilità degli analiti urinari durante la conservazione del campione (RIMEL 2008) Indagine
DettagliNEFROLITIASI ACUTA. Più raro dolore addominale prevalemtemete anteriore
NEFROLITIASI ACUTA Dolore costante e non colico, localizzato al fianco eo irradiato all inguine. Micro-macroematuria. Sovente nausea e vomito. Più raro dolore addominale prevalemtemete anteriore NEFROLITIASI
DettagliMedici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?
RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli
DettagliQuando l automazione migliora la diagnostica urinaria
Quando l automazione migliora la diagnostica urinaria Auditorium Ospedale della Murgia Fabio Perinei Lo studio morfologico urinario: come la fenice rinasce dalle sue ceneri Alberta Caleffi 1 Lo studio
DettagliNon in distribuzione negli Stati Uniti URINALYSIS LAB FORWARD
Non in distribuzione negli Stati Uniti URINALYSIS LAB FORWARD I laboratori per l analisi delle urine richiedono sia tecnologia avanzata che strategie davvero innovative. Per questo motivo Beckman Coulter
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
Dettagli2nd HTA Pavia Conference Technology And Management in the hospital
2nd HTA Pavia Conference Technology And Management in the hospital Organizzato da: CENTO TAM FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA Con il patronato richiesto di: Presidenza
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliApplicazione linee guida nella fase preanalitica. Graziella Saccani
Applicazione linee guida nella fase preanalitica Graziella Saccani Tra i maggiori problemi preanalitici, le procedure di raccolta, trasporto, trattamento e conservazione del campione rappresentano le maggiori
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (RISK ASSESSMENT)
CT DOI 23 CENTRO Revisione 0 Pag. 1 a 7 Indice 1 DESCRIZIONE ATTIVITÀ Pag. 1.1 ANALISI DEI RISCHI 1.2 ASSEGNAZIONE IPR 2 ELENCO DEI PROCESSI E IPR OTTENUTI 2.1 Processo di selezione e donazione 2.2 Processo
DettagliRisultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test
Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US
DettagliISO 15189 2007: Laboratori Medici particolari requisiti per la qualità e la competenza
ISO 15189 2007: Laboratori Medici particolari requisiti per la qualità e la competenza Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona Corso di Controllo e Gestione Qualità Università degli Studi di Pavia
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliLavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità
Azienda Ospedaliera di Cosenza UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO La fase preanalitica del campione biologico: ottimizzazione delle procedure Lavoro
DettagliPrincipi dello screening raccomandati dalla World Health Organization
EMOGLOBINE: DIAGNOSTICA, STANDARDIZZAZIONE, PROSPETTIVE Approcci diagnostici e problematiche in relazione ad uno screening neonatale Giovanni Ivaldi Laboratorio di Genetica - Settore Microcitemia Ospedali
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliIl Pap test di triage
La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage
DettagliChe cosa influenza le aspettative dei pazienti?
La medicina impossibile Sanità tra realtà e utopia la medicina generale Torino, 13 giugno 2015 GUIDO GIUSTETTO Medico di Medicina Generale Presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri - Torino Che
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliTest HPV primario e organizzazione del laboratorio
GISCi - Convegno Nazionale 2013 Riva del Garda (TN), 22-24 maggio 2013 Test HPV primario e organizzazione del laboratorio Annarosa Del Mistro - IOV IRCCS, Padova Francesca Maria Carozzi ISPO, Firenze Nello
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliModello dei controlli di secondo e terzo livello
Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI
DettagliLE INDAGINI DI LABORATORIO IL RISCHIO HIV
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI: ATTUALITA E SICUREZZA 24-25-26 NOVEMBRE 2008 AOU G.MARTINO LE INDAGINI DI LABORATORIO IL RISCHIO HIV Isa Picerno Pasquale Spataro UOS di Sorveglianza Epidemiologica delle
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE
S.I.M.G. LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE Strumenti e metodi di identificazione ed analisi di eventi avversi. L approccio reattivo e proattivo Damiano Parretti Arezzo 26 febbraio
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliEducazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento
DettagliDN-SEV Sistema Esperto per la Validazione
DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione Ing.Sergio Storari DEIS Università di Bologna DN-SEV: DiaNoema Sistema Esperto per la Validazione Scopo del DN-SEV: Fornire all operatore medico informazioni esaurienti
DettagliLa Calcolosi Urinaria
La Calcolosi Urinaria le calcolosi più frequenti sono a contenuto calcico ( 5-10% ) CALCIO FOSFATO ( 70-80% ): OSSALATO quelle meno frequenti sono: STRUVITE: associati a infezione urinaria (5-10%) ACIDO
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliLa refertazione. QC nel laboratorio andrologico
La refertazione. QC nel laboratorio andrologico Dott.ssa Cristina Melotti Laboratorio Centralizzato Policlinico S.Orsola Malpighi Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna L esame del liquido seminale
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliMService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto
MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali
DettagliDomanda. L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze. Programma. Programma
Domanda L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze Perché è necessario un approccio interprofessionale in sanità? Giorgio Bedogni Unità di Epidemiologia Clinica Centro Studi Fegato
DettagliUN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,
DettagliLe verifiche di qualità. Antonino Salvia
Le verifiche di qualità 1) Obiettivi della qualità 2) Dimensioni correlate alla qualità 3) Concetto di quality assurance 4) Metodologie di approccio alla qualità 5) Audit clinico nel percorso stroke 6)
Dettagli3 Convegno di aggiornamento in Patologia Clinica nello studio delle Proteine del Siero
3 Convegno di aggiornamento in Patologia Clinica nello studio delle Proteine del Siero Valutazione delle alterazioni proteiche nelle patologie oncoematologiche, nelle nefropatie e nelle neuropatie croniche
DettagliIl ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni. Dott. Marco Bellentani
Il ruolo del fornitore di macchine nella manutenzione preventiva e calibrazioni Dott. Marco Bellentani 1 Sommario Obiettivi del cliente Supporto del fornitore durante la fornitura della macchina Analisi
DettagliFranca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 2 Aprile 2014
Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 2 Aprile 2014 Il cancro uno tzunami Percorsi assistenziali che coinvolgono tutto il processo di accompagnamento al paziente e alla
DettagliIncidenti ed Incidenti Mancati
Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò
DettagliScheda Valutativa Tirocinio. Formativo
Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 5 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica
DettagliPrincipali patologie renali -Pielonefrite acuta e cronica -Glomerulonefrite acuta e cronica -Sindrome nefrosica -Insufficienza renale reversibile e irreversibile -Calcolosi renale Pielonefrite acuta Da
DettagliPATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA
PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI
DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla
DettagliFormazione. cambia il modo di. lavorare: AUTOMAZIONE. dalle abilità manuali a nuove competenze
Automazione e ruolo del Tecnico nell esame delle urine TSLB Mauro Ercolin AUTOMAZIONE cambia il modo di lavorare: dalle abilità manuali a nuove competenze Tecnico analitiche Formazione Statistica Microscopica
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliTest combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie
LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento
DettagliLa necessità di appropriatezza
La necessità di appropriatezza Sebastiano La Rocca U.O.C. Patologia Clinica Azienda Complesso Ospedaliero S. Filippo Neri Roma s.larocca@sanfilipponeri.roma.it appropriatezza appropriato idoneo, adeguato,
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliLa gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org
La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
Dettagli1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane
RISORSE UMANE 1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane Gli obiettivi strategici della proposta L approccio del team coaching alla gestione delle risorse umane si fonda sugli stessi principi
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliContabilità e fiscalità pubblica
Contabilità e fiscalità pubblica Corso 60 ore Negli ultimi anni è in corso un consistente sforzo - che partendo dal piano normativo si ripercuote sull ordinamento e sulla gestione contabile di tutte le
DettagliBudget Impact Analysis (claudio.jommi@pharm.unipmn.it) Claudio Jommi @ Università del Piemonte Orientale, Economia e Regolazione del Farmaco pag.
Budget Impact Analysis (claudio.jommi@pharm.unipmn.it) pag. 1 Confronto tra CEA e BIA La CEA stima i costi e l efficacia incrementali lifetime di una nuova terapia, rispetto ai trattamenti attualmente
DettagliSistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali. Computer-Assisted Audit Technique (CAAT)
Sistemi di Gestione dei Dati e dei Processi Aziendali Computer-Assisted Audit Technique (CAAT) Indice degli argomenti Introduzione Metodologia Esempi Conclusioni Slide 2 Introduzione Metodologia Esempi
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliInformatizzazione delle strutture:
Informatizzazione delle strutture: 9 anni di esperienza e Rete Oncologica Trentina Enzo Galligioni Oncologia Medica, Trento 1 Assistenza sanitaria in Trentino: Peculiarità organizzative Provincia Autonoma
DettagliU.O. Pronto Soccorso Emergenza Territoriale. alla Azienda USL di Ferrara.
U.O. Pronto Soccorso Emergenza Territoriale Azienda USL Ferrara Istituita con delibera N. 2079 del 21/12/2000 in considerazione del fatto che una UNICA UO assicura più ampie garanzie di uniformità nella
DettagliSINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
DettagliConsenso Informato e Privacy
Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliLe Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale
Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliSCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO
DettagliProgetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008
Progetto per la Gestione del Rischio Clinico Azienda ASL 3 Nuoro 2007-2008 Gennaio 2007 Pagina 1 di 7 RESPONSABILE SCIENTIFICO Dottor Antonio Maria Pinna Clinical Risk Manager ASL 3 Nuoro COORDINATORE
DettagliEVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA
http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità
DettagliQualifica del personale che effettua le prove
Qualifica del personale che effettua le prove Patrizia Rossi Laboratorio di Referenza per i Parassiti dell Unione Europea Istituto Superiore di Sanità, Roma 5.2 - Personale 5.2.1 - La direzione del laboratorio
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliL offerta formativa in Veneto Corso FAD Buone pratiche vaccinali. Padova 19 giugno 2015 Maria Rosa Valetto valetto@zadig.it
L offerta formativa in Veneto Corso FAD Buone pratiche vaccinali Padova 19 giugno 2015 Maria Rosa Valetto valetto@zadig.it Obiettivi del programma formativo (2014-2015) aumentare le conoscenze degli operatori
DettagliConvenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità
Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Il monitoraggio dell applicazione dell applicazione della Convenzione è uno dei due
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliAnalizzatore per urine cobas u 601. Automazione completa, precisa e affidabile
Automazione completa, precisa e affidabile Risultati di laboratorio precisi e affidabili L analizzatore cobas u 601 per l esame delle urine è una piattaforma analitica modulare per test a strisce e offre
DettagliLe Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio
Le Nuove Sfide Scientifiche, Tecniche ed Organizzative in Medicina di Laboratorio Roma, 6 Novembre 2012 HHV-7 ASSOCIATED MENINGOENCEPHALITIS: AN UNFORGETTABLE CLINICAL CASE Relatore: D.ssa Loria Bianchi
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 480 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliIl problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013
Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliVALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE
VALIDAZIONE METODI DI PROVA PROVE MICROBIOLOGICHE 1 Il processo di validazione/qualificazione di un metodo microbiologico presuppone che i fattori critici siano adeguatamente disciplinati da indicazioni
DettagliOrientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza
Orientamenti regionali per i Medici Competenti in tema di prevenzione, diagnosi e cura dell alcol dipendenza Elementi ricorrenti negli indirizzi per la prevenzione delle problematiche legate a alcol e
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliPrecision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori
PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania
DettagliOBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA. AO San Carlo
OBIETTIVI 2014 DELLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE BASILICATA AO San Carlo 2014 SOMMARIO PREMESSA E LOGICHE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE 2014... 3 AREA N. 1... 6 OBIETTIVO 1.1: APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA...
Dettagli