La Cassa Controparte Centrale dei Mercati Cash Azionari La Metodologia di Calcolo dei Margini Iniziali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Cassa Controparte Centrale dei Mercati Cash Azionari La Metodologia di Calcolo dei Margini Iniziali"

Transcript

1 La Cassa Controparte Centrale dei Mercati Cash Azionari La Metodologia di Calcolo dei Margini Iniziali Ufficio RM Versione 2.1

2 Indice Premessa... 3 a) Ambito... 3 b) Obiettivi Metodologia di calcolo dei Margini per le azioni... 4 a) Principi fondamentali... 4 b) Tipologie di Margini Iniziali La Determinazione dei Parametri... 6 a) L Intervallo del Margine... 6 b) Il Fattore di Compensazione Portafoglio costituito da un unico tipo di azioni... 7 a) Determinazione della posizione complessiva... 7 Tabella b) Calcolo del Margine di Mark-To-Market... 7 Tabella c) Calcolo del Margine Iniziale Ordinario... 8 Tabella Tabella d) Giorni successivi... 9 Tabella Tabella Tabella Tabella Portafoglio costituito da azioni e da derivati sulle medesime azioni («Gruppo di Classi») Portafoglio costituito da titoli azionari ben correlati («Gruppo di Prodotti») Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Altri strumenti negoziati sull MTA ed attualmente garantiti dal Fondo dei Contratti a) Warrants Tabella Tabella Tabella b) Obbligazioni Convertibili Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella c) Quote di Fondi Pagina 2 di 22

3 Premessa a) Ambito Il presente documento descrive il modello di calcolo dei Margini Iniziali per i titoli azionari 1 negoziati in Borsa e/o sul Nuovo Mercato, attualmente garantiti dal fondo ex art. 68 del TUF 2, in previsione dell introduzione della Controparte Centrale (CCP). Il documento indica i principi fondamentali del modello proposto per il calcolo dei Margini Iniziali e le componenti in cui esso si articola (punto 1) ed espone le modalità di determinazione dei parametri utilizzati dal modello (punto 2). Nei punti successivi si esemplifica l applicazione del modello a portafogli costituiti da un unico tipo di azioni (punto 3), a portafogli costituiti da azioni ed opzioni sul medesimo titolo (punto 4) per giungere infine (punto 5) ad esaminare il caso di un portafogli costituito da azioni ben correlate fra loro. Il documento esamina infine l utilizzo del modello per gli altri strumenti attualmente negoziati sull MTA garantiti dal Fondo dei Contratti (punto 6). b) Obiettivi Gli obiettivi che si intendono perseguire nell individuazione della metodologia sono i seguenti: a) Adeguatezza e congruità dei risultati ottenuti; b) Assenza di impatti per gli intermediari attivi sul solo IDEM; c) Minimo impatto possibile per gli intermediari attivi sui mercati Cash; d) Capacità di identificare e di tenere conto di eventuali correlazioni tra strumenti diversi; e) Capacità di calcolare i Margini sia a livello unitario azioni-derivati (crossmargining) sia separatamente per derivati e cash; f) Contenimento dei costi per gli aderenti. 1 Salvo il caso di OPA residuale o totalitaria. 2 Cfr. Regolamenti Borsa Italiana e Nuovo Mercato, Art , comma 2. Pagina 3 di 22

4 1. Metodologia di calcolo dei Margini per le azioni I Margini Iniziali per le azioni negoziate a contante saranno calcolati adeguando opportunamente la metodologia TIMS attualmente utilizzata per le opzioni su azioni esercitate/assegnate nel periodo intercorrente tra la data di esercizio/assegnazione e quella di liquidazione. L analogia tra contratti di compravendita di azioni ed opzioni esercitate/assegnate è concettualmente corretta, trattandosi in entrambi i casi di un impegno a consegnare (ritirare) in liquidazione un determinato quantitativo di azioni con contestuale incasso (pagamento) di un importo monetario predeterminato, rispettivamente pari al prezzo di negoziazione per le azioni ed al prezzo di esercizio per le opzioni esercitate/assegnate. a) Principi fondamentali a) tutti gli strumenti finanziari che sono considerati dalla Cassa significativamente correlati tra loro in termini di andamento dei prezzi, sono ricompresi in unico Portafoglio Integrato valutato unitariamente e quindi assoggettato a Margini Iniziali calcolati anch essi unitariamente. TIMS infatti è in grado di determinare a livello complessivo l esposizione di rischio sia per Portafogli Integrati cash-derivati relativi al medesimo titolo azionario (c.d. «Gruppo di Classi»), sia per Portafogli Integrati relativi a titoli azionari diversi ma significativamente correlati (c.d. «Gruppo di Prodotti»). b) La valutazione del rischio associato ad un Portafoglio Integrato viene effettuata ipotizzando che i prezzi dei titoli azionari varino giornalmente per un ammontare percentuale massimo, definito Intervallo del Margine, in modo avverso alla posizione dell aderente e che la Cassa debba, in caso di insolvenza dell aderente stesso, liquidare le posizioni alle più sfavorevoli condizioni di mercato ragionevolmente ipotizzabili, nell ambito dell Intervallo del Margine. b) Tipologie di Margini Iniziali a) Margine di Mark-To-Market, che ha la funzione di rivalutare i costi/ricavi teorici di liquidazione ai valori correnti di mercato (Mark-To- Market); rappresenta un credito teorico per l aderente che abbia acquistato (venduto) delle azioni a prezzi più bassi (alti) di quelli correnti, assunti pari al prezzo di riferimento e viceversa rappresenta un debito teorico per chi abbia acquistato (venduto) delle azioni a dei prezzi più alti (bassi) di quelli correnti. Pagina 4 di 22

5 b) Margine Iniziale Ordinario, che ha la funzione di valutare la perdita teorica massima nell ipotesi di variazioni nell ambito dell Intervallo del Margine dei prezzi di mercato delle azioni medesime in senso avverso alla posizione complessiva dell aderente. Pagina 5 di 22

6 2. La Determinazione dei Parametri Di seguito sono descritte le modalità di determinazione da parte della Cassa dei principali parametri utilizzati da TIMS. a) L Intervallo del Margine L Intervallo del Margine applicato a ciascuno strumento finanziario è determinato al termine di un processo valutativo privo di automatismi sulla base di analisi statistiche ed è di norma posto pari ad un valore tale da fornire un prefissato Livello di Copertura rispetto alle variazioni giornaliere di prezzo effettivamente registrate. Tale Livello di Copertura rende, tra l altro, residuale il ricorso alla richiesta di Margini aggiuntivi infragiornalieri. b) Il Fattore di Compensazione Per ogni coppia di strumenti finanziari si misura il grado attendibilità della correlazione calcolando il coefficiente di determinazione R². In caso di stabile superamento di valori significativi è istituito, di norma, un «Gruppo di Prodotti» ed è fissato un «Fattore di Compensazione» in misura tendenzialmente complementare al coefficiente di determinazione rilevato, affinché quanto più è alta la correlazione tanto minore sia l abbattimento applicato ai ricavi teorici rendendo quindi maggiore l effetto del cross-margining. Pagina 6 di 22

7 3. Portafoglio costituito da un unico tipo di azioni a) Determinazione della posizione complessiva Il calcolo dei Margini Iniziali sarà effettuato per ciascuna specie titolo sul Saldo Netto in Contante ed in Titoli, aggregando fra loro le operazioni cash eseguite sul mercato a prezzi diversi. Tabella 3.1 Acquisti Vendite Prezzo di negoziazione Titoli da ritirare/consegn are Contante da pagare/incassar e 40, ,00 40, ,00 39, ,00 39, ,00 Saldo Netto in Titoli 200 Saldo Netto in Contante ,00 b) Calcolo del Margine di Mark-To-Market Per calcolare l importo del Margine di Mark-To-Market occorre determinare, per ciascuna specie titolo, la differenza tra il Saldo Netto in Contante ed il controvalore del Saldo Netto in Titoli calcolato al valore corrente di mercato (preso pari al prezzo di riferimento) del titolo stesso. All importo risultante dalla menzionata differenza è attribuito segno positivo se si genera un ricavo teorico, ossia nel caso in cui il prezzo di acquisto (vendita) risulti inferiore (superiore) al prezzo di riferimento. Per converso è attribuito segno negativo qualora si generi un costo teorico, ossia nel caso in cui il prezzo di acquisto (vendita) sia superiore (inferiore) al prezzo di riferimento. Tabella 3.2 Saldo Netto in Titoli 200 Saldo Netto in Contante ,00 Controvalore del Saldo Netto in Titoli (n. 200 azioni) al Prezzo di Riferimento ( 40,00) 8.000,00 Margine di Mark-To-Market - 150,00 Pagina 7 di 22

8 Si evidenzia che i ricavi teorici eventualmente rivenienti dal Margine di Mark- To-Market non sono mai liquidati a favore dell aderente, ma possono essere utilizzati esclusivamente nell ambito della procedura di calcolo dei Margini Iniziali riducendo i Margini richiesti per Portafogli Integrati relativi ad altre azioni (cross-margining). c) Calcolo del Margine Iniziale Ordinario L importo del Margine di Mark-To-Market determinato alla lettera precedente è rappresentativo del costo (ricavo) teorico di liquidazione della posizione ai prezzi correnti di mercato senza effettuare alcuna ipotesi in merito al possibile andamento futuro del titolo stesso. Questo secondo obiettivo è raggiunto ipotizzando variazioni di prezzo del titolo azionario di ampiezza minore o uguale all Intervallo del Margine, così da determinare il massimo costo teorico di liquidazione nell ipotesi più sfavorevole alla posizione (Margine Iniziale Ordinario) che, nel caso di posizioni in acquisto sarà in corrispondenza del massimo ribasso ricompreso nell Intervallo del Margine rispetto al prezzo di riferimento e, nel caso di posizioni in vendita, in corrispondenza del massimo rialzo. La tabella che segue illustra il calcolo del Margine Iniziale Ordinario nell esempio in esame. Tabella 3.3 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -10% +10% Valore teorico azioni Blue Star 36,00 44,00 Prezzo di riferimento azioni Blue Star 40,00 40,00 40,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -4,00 4,00 Numero di Azioni Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) -800,00 800,00 Margine Iniziale Ordinario 800,00 La somma algebrica dei due importi come sopra determinati (il Margine di Mark-To-Market ed il Margine Iniziale Ordinario) rappresenta il Margine Iniziale Complessivo per la posizione. Tabella 3.4 Margine di Mark-To-Market - 150,00 Margine Iniziale Ordinario - 800,00 Pagina 8 di 22

9 Margini Iniziali Totali - 950,00 Qualora l importo così calcolato fosse di segno positivo il Margine Iniziale è posto pari a zero. d) Giorni successivi Il paragrafo precedente ha illustrato la modalità di calcolo dei Margini Iniziali dovuti il giorno (T+1) successivo a quello di negoziazione (T). Di seguito è preso in esame il calcolo dei Margini Iniziali dovuti nei due giorni successivi (T+2 e T+3), nell ipotesi che l intermediario non effettui altre operazioni. Ipotizzando che al termine delle negoziazioni del giorno T+1 il nuovo prezzo di riferimento del titolo sia pari a 39,00, si avrà per il calcolo del Margine di Mark-To-Market: Tabella 3.5 Saldo Netto in Titoli 200 Saldo Netto in Contante ,00 Controvalore del Saldo Netto in Titoli (n. 200 azioni) al Prezzo di Riferimento ( 39,00) 7.800,00 Margine di Mark-To-Market - 350,00 Il Margine Iniziale Ordinario sarà pari: Tabella 3.6 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -10% 10% Valore teorico azioni Blue Star 35,10 42,90 Prezzo di riferimento azioni Blue Star 39,00 39,00 39,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -3,90 3,90 Numero di Azioni Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) -780,00 780,00 Margine Iniziale Ordinario - 780,00 Il Margine iniziale dovuto è quindi confrontato con le garanzie già costituite dall aderente presso la Cassa (per semplicità poste pari ai Margini Iniziali dovuti il giorno precedente). Pagina 9 di 22

10 Tabella 3.7 Margine di Mark-To-Market - 350,00 Margine Iniziale Ordinario - 780,00 Margini Iniziali Totali ,00 Garanzie già costituite 950,00 Totale Margini richiesti - 180,00 Le operazioni sopra descritte sono ripetute il giorno seguente T+2 generando un nuovo (ed ultimo) adeguamento dei Margini Iniziali dovuti a T+3. Qualora il giorno T+1 l intermediario ponga in essere nuove operazioni, i Margini dovuti il giorno T+2 saranno determinati sulla base del saldo netto complessivo tra le operazioni poste in essere i giorni T e T+1, secondo lo schema di seguito raffigurato: Tabella 3.8 T T+1 T+2 T+3 T+4 T+5 T+6 Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: Margini sul saldo netto delle operazioni poste in essere a: T T+1 T+2 T+3 T T+1 T+2 T+3 T+4 T T+1 T+2 T+3 T+4 T+5 Liquidazione delle operazioni poste in essere a: Liquidazione delle operazioni poste in essere a: Liquidazione delle operazioni poste in essere a: Liquidazione delle operazioni poste in essere a: T T+1 T+2 T+3 Pagina 10 di 22

11 4. Portafoglio costituito da azioni e da derivati sulle medesime azioni («Gruppo di Classi») Come cennato, la metodologia proposta consente di valutare unitariamente il rischio di un portafoglio comprendente posizioni in cash e derivati. TIMS infatti determina i Margini per l intero Portafoglio Integrato sommando algebricamente i costi/ricavi teorici di liquidazione di ogni posizione nella medesima ipotesi di variazione di prezzo del sottostante all interno dell Intervallo del Margine. In questo modo si permette la piena compensazione tra costi e ricavi teorici di liquidazione tra posizioni che risentono in maniera opposta alle variazioni di prezzo del sottostante (cross-margining). Nel caso di portafogli comprendenti anche opzioni 3 TIMS non si limita a prendere in esame variazioni estreme ma considera anche otto scenari di prezzo intermedi all Intervallo del Margine, al fine di valutare il rischio anche nei confronti di alcune strategie di negoziazione le cui perdite massime si verificano appunto in corrispondenza di prezzi compresi tra gli estremi. Il Margine Iniziale Ordinario viene posto pari al più alto fra i costi teorici di liquidazione calcolati per ogni scenario di prezzo. Nell allegato n. 1 è preso in esame il caso di un Portafoglio Integrato Cash-Derivati composto dalla medesima posizione in azioni già esaminata e da n. 2 opzioni Call corte aventi prezzo di esercizio pari a 39,00, scadenza giugno 2001 e relative a n. 100 azioni cadauna. L effetto di cross-margining è il seguente: - i Margini Iniziali dovuti per la sola posizione cash risulterebbero essere pari a 950,00 ( 150,00 Margine di Mark-To-Market e 800,00 Margine Iniziale Ordinario); - i Margini Iniziali dovuti per la sola posizione in opzioni risulterebbero essere pari a 1.147,40 ( 530,80 Margine su Premio e 616,60 Margine Iniziale Ordinario); - i Margini Iniziali calcolati sulla posizione complessiva risultano invece essere pari a 1.104,20 ( 150,00 Margine di Mark-To-Market, 530,80 Margine su 3 La valorizzazione delle opzioni nei vari scenari di prezzo è effettuata con un modello di pricing binomiale (Cox-Ross-Rubinstein). Inoltre, per una prudente valutazione delle posizioni corte in opzioni fortemente Out-of-The-Money sia call che put che hanno un valore prossimo allo zero e sono scarsamente sensibili alle variazioni di prezzo del sottostante la Cassa stabilisce un costo teorico minimo di liquidazione (Short Option Adjustment). Pagina 11 di 22

12 Premio e 423,40 Margine Iniziale Ordinario), anziché 2.097,40 se calcolati disgiuntamente ( 950,00 per il cash ed 1.147,40 per i derivati), con un abbattimento dei Margini richiesti di circa il 50%. L allegato n. 2 illustra il caso di calcolo integrato dei Margini Iniziali per un Portafoglio Integrato di azioni e opzioni [due posizioni lunghe Call e due posizioni lunghe Put, stesso prezzo di esercizio ( 43) e stessa scadenza (giugno 2001); strategia long straddle]. L effetto di cross-margining è il seguente: - come già indicato, i Margini Iniziali dovuti per la sola posizione cash risulterebbero essere pari a 950,00 ( 150,00 Margine di Mark-To-Market e 800,00 Margine Iniziale Ordinario); - i Margini Iniziali per le sole posizioni in opzioni sarebbe zero (trattandosi esclusivamente di posizioni lunghe). Residuerebbe un credito teorico pari a 811,00 ( 891,40 Margine su Premio a credito e 80,40 Margine Iniziale Ordinario a debito) utilizzabile, come cennato, esclusivamente a copertura di altri Margini Iniziali; - i Margini Iniziali calcolati sulla posizione complessiva risultano essere pari a zero; residua inoltre un credito teorico pari a 431,60 ( 150,00 Margine di Mark-To-Market a debito, 891,40 Margine su Premio a credito e 309,80 Margine Iniziale Ordinario a debito) utilizzabile, ancora una volta, a copertura di altri Margini Iniziali. Pagina 12 di 22

13 5. Portafoglio costituito da titoli azionari ben correlati («Gruppo di Prodotti») Come cennato, la metodologia è in grado di valutare unitariamente la posizione di rischio complessiva anche di portafogli aventi ad oggetto azioni (e relativi derivati) diverse tenendo conto dell esistenza di fattori di correlazione. [Gruppo di Prodotti; cfr. punto 2, let. b)] Si supponga ad esempio che un intermediario abbia effettuato le seguenti operazioni: Tabella 5.1 Operazioni azioni Prezzo di negoziazione quantità Acquisto AAA Vendita BBB e si supponga inoltre che: - i due titoli siano ben correlati tra loro (R 2 tra le variazioni giornaliere di prezzo > 0,75); - gli Intervalli del Margine applicati ai titoli AAA e BBB siano rispettivamente pari al 12% ed al 10%; - che i prezzi di riferimento siano rispettivamente pari a 30,00 e 40,00. Il Margine di Mark-To-Market risulta essere pari a: Tabella 5.2 Prezzo Medio Ponderato Prezzo di Riferimento Costo/ Ricavo Teorico Unitario Numero Azioni Margine di Mark- To-Market 29,00 30,00 1, ,00 39,00 40,00 1, ,00 Margine di Mark-to-Market Totale 20,00 Il Margine Iniziale Ordinario per il titolo AAA risulterebbe pari a: Pagina 13 di 22

14 Tabella 5.3 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -12% +12% Valore teorico AAA 26,40 33,60 Prezzo di riferimento AAA 30,00 30,00 30,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -3,60 3,60 Numero di Azioni Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) -360, Margine Iniziale Ordinario 360,00 Mentre il Margine Iniziale Ordinario per il titolo BBB risulterebbe pari a: Tabella 5.4 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -10% +10% Valore teorico BBB 36,00 44,00 Prezzo di riferimento BBB 40,00 40,00 40,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -4,00 4,00 Numero di Azioni Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) 320,00-320,00 Margine Iniziale Ordinario 320,00 Il Margine Iniziale così calcolato, vale a dire senza tener conto della correlazione esistente fra i due titoli, sarebbe pari a 660,00 [ 20,00 Margine di Mark-To-Market a credito (cfr. Tabella 5.2), 360,00 di Margine Iniziale Ordinario sul titolo AAA (cfr.tabella 5.3) e 320,00 di Margine Iniziale Ordinario sul titolo BBB (cfr.tabella 5.4)]. Nel caso di istituzione di un Gruppo di Prodotti si procede come indicato nella tabella che segue: Pagina 14 di 22

15 Tabella 5.5 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) titolo AAA -360,00 360,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) titolo AAA applicando il Fattore di Compensazione (75%) -360,00 270,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) titolo BBB 320,00-320,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) titolo BBB applicando il Fattore di Compensazione (75%) 240,00-320,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) titoli AAA e BBB - 120,00-50,00 I Margini Iniziali calcolati tenendo conto della correlazione esistente ammontano quindi a 100,00 ( 20,00 Margine di Mark-To-Market a credito; 120,00 Margine Iniziale Ordinario), anziché 660,00 con un abbattimento dei Margini richiesti dell 83%. Pagina 15 di 22

16 6. Altri strumenti negoziati sull MTA ed attualmente garantiti dal Fondo dei Contratti a) Warrants I warrants negoziati sull MTA, pur non essendo strumenti derivati, hanno caratteristiche simili alle opzioni, discostandosi da queste principalmente per i seguenti aspetti: a) il premio è regolato a T+3 anziché a T+1; b) la quotazione è espressa per quantità di sottostante, anziché per unità di sottostante 4 ; c) sono strumenti cartolarizzati a deposito accentrato, pertanto la liquidazione del premio avviene nel sistema di liquidazione contestualmente alla movimentazione dei conti accentrati presso il Depositario Centrale; d) la natura cartolare ne impedisce la vendita allo scoperto; e) lo schema negoziale è stabilito dall emittente e pertanto presenta un minor livello di standardizzazione; f) la compravendita a termine in caso di esercizio è un rapporto bilaterale tra il compratore e l emittente, estraneo agli scopi del sistema di garanzia dei contratti (Fondo o Controparte Centrale). Ciò in quanto la controparte centrale subentra garantendone l adempimento agli obblighi assunti dalla controparte di mercato e non a quelli assunti dall emittente. Pertanto a differenza della opzioni la garanzia si limiterà esclusivamente allo scambio del titolo contro premio 5. Relativamente all assunzione del ruolo di controparte centrale anche per gli warrants, occorre tenere presente che il prezzo di riferimento calcolato per gli warrants (calcolato come media ponderata dell ultimo 10% dei contratti scambiati sul mercato, indipendentemente dal momento di negoziazione) non è 4 5 Si prendano ad esempio un opzione ed un warrant, entrambi relativi a n. 10 azioni e si ipotizzi che i due strumenti abbiano caratteristiche identiche e pricing omogeneo. La quotazione dell opzione è espressa come (ad esempio) 1,90 per unità di sottostante; il premio da regolare è quindi determinato moltiplicando la quotazione per il numero di titoli sottostanti (multiplier) vale a dire: 1,9 10 azioni = 19,00. Per contro la quotazione del warrant incorpora il c.d. «multiplo» (10) ed è quindi espressa sul mercato direttamente come 19,00. In altri termini la Controparte Centrale gestisce le posizioni in warrants esclusivamente per i tre giorni intercorrenti tra la negoziazione e la liquidazione mentre per le opzioni la Controparte Centrale che ne è l emittente gestisce le posizioni per tutto il periodo intercorrente tra il giorno di negoziazione e quello di scadenza/liquidazione dell esercizio. Pagina 16 di 22

17 utilizzabile ai fini del calcolo dei Margini in quanto non necessariamente rappresentativo dei valori dell attività sottostante e della volatilità al termine delle negoziazioni e pertanto non può essere utilizzato per determinare una volatilità implicita. Quanto sopra premesso, e tenuto conto della scarsa liquidità degli warrants scambiati, appare quindi più opportuno trattare i warrants alla stessa stregua delle azioni. Di seguito si fornisce un esempio di calcolo applicato all acquisto di n. 10 warrant call all europea, prezzo di esercizio 42,00, scadenza 7 giugno Tabella 6.1 Saldo Netto in Titoli 10 Saldo Netto in Contante - 5,50 Controvalore del Saldo Netto in Titoli (n. 10 warrants) al Prezzo di Riferimento ( 0,58) 5,80 Margine di Mark-To-Market 0,30 Il Margine di Mark-To-Market è posto pari alla differenza tra il prezzo di negoziazione ed il «prezzo di valorizzazione» e rappresenta nel caso in esame un credito teorico per l aderente di 0,30, essendo questo impegnato a pagare (a T+3) 0,55 uno strumento il cui valore corrente di mercato (prezzo di valorizzazione ) è pari a 0,58. Tabella 6.2 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -12,5% +12,5% Valore teorico warrant 0,51 0,65 Prezzo di riferimento warrant 0,58 0,58 0,58 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -0,07 +0,07 Numero di Warrants Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) -0,70 0,70 Margine Iniziale Ordinario 0,70 Il Margine Iniziale Ordinario è posto pari, come di consueto, al massimo costo teorico di liquidazione per variazioni di prezzo dello strumento comprese nell Intervallo del Margine 6, vale a dire a 0,70. 6 L Intervallo del Margine è riferito al warrant stesso e non al titolo azionario sottostante. Pagina 17 di 22

18 Tabella 6.3 Margine di Mark-To-Market 0,30 Margine Iniziale Ordinario - 0,70 Margini Iniziali Totali - 0,40 Il Margine Iniziale Complessivo è quindi pari a 0,40. La metodologia correttamente prevede per gli warrants la richiesta di Margini iniziali anche sulle posizioni in acquisto in conseguenza del divario temporale tra la costituzione dei Margini Iniziali (che avviene a T+1) ed il pagamento del premio (che avviene a T+3), che è l oggetto della garanzia fornita dalla Controparte Centrale. b) Obbligazioni Convertibili Per la natura stessa dello strumento finanziario e per le numerose variabili che concorrono alla determinazione del prezzo (curva dei tassi, piano cedolare, prezzo di esercizio, scadenza, etc.), e per la relativa esiguità dei controvalori scambiati non si ritiene conveniente sviluppare una metodologia complessa di determinazione del profilo di rischio per le obbligazioni convertibili quotate basata su sofisticati modelli di pricing. Piuttosto appare preferibile utilizzare per le obbligazioni convertibili una metodologia di marginazione semplificata fissando l Intervallo del Margine in percentuale del valore di mercato, come per le azioni. Risulta anche preferibile non tener conto, nel calcolo dei Margini, del rateo di cedola maturato durante i tre giorni del ciclo di liquidazione 7. Giova inoltre ricordare che le obbligazioni convertibili sono quotate in punti base mentre nel calcolo dei Margini Iniziali occorre tenere conto dei controvalori in Euro; occorre pertanto dividere il prezzo di riferimento (ed i valori teorici) per cento e moltiplicarlo per la quantità, la quale è convenzionalmente espressa in Euro, incorporando il valore nominale dell obbligazione convertibile. Le tabelle che seguono illustrano un esempio di calcolo del Margine di Mark- To-Market per un obbligazione convertibile. 7 L aggiunta di tale rateo non ha influenza nel calcolo del Margine Iniziale Ordinario poiché è una componente non soggetta a rischio di mercato ed è trascurabile nel calcolo del Margine di Mark-to- Market. Pagina 18 di 22

19 Tabella 6.4 a Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) 650,00 b Prezzo secco di Negoziazione (Punti Base) 95,5000 T c Prezzo secco di Riferimento (Punti Base) 96,0000 d Rateo Cedola 0,0010 e Controvalore negoziato (prezzo tel quel) [(b/100+d) x a] - 620,76 f Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) 1.300,00 g Saldo Complessivo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) (a+f) 1.950,00 T + 1 h Prezzo secco di Negoziazione (Punti Base) 95,0000 i Prezzo secco di Riferimento (Punti Base) 94,5000 j Rateo Cedola 0,0012 k Controvalore negoziato (prezzo tel quel) [(h/100+j) x f] ,02 I Margini relativi alle obbligazioni convertibili ( 650,00 di nominale) rivenienti dalle negoziazioni effettuate nel giorno T saranno così calcolati: Tabella 6.5 Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) relativo al giorno T (a) 650,00 Saldo Contante relativo al giorno T (prezzo secco) [(b/100) x a] - 620,75 Controvalore Saldo Netto in Titoli relativo al giorno T (prezzo secco) [(c/100) x a] 624,00 Margine di Mark-To-Market - 3,25 Pagina 19 di 22

20 Tabella 6.6 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Intervallo del Margine -10% +10% Valore teorico O.C. (Punti Base) 86,40 105,60 Prezzo di riferimento O.C. (Punti Base) 96,00 96,00 96,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari (Punti Base) -9,60 9,60 Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) (b) Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) [(±9,60/100 x b)] Margine Iniziale Ordinario -62,40 650,00 650,00-62,40 62,40 Tabella 6.7 Margine di Mark-To-Market - 3,25 Margine Iniziale Ordinario - 62,40 Margini Iniziali Totali - 65,65 I Margini così calcolati fanno riferimento alle negoziazioni di un unica giornata (T). Proseguendo il precedente esempio, si ipotizzi che per effetto di un acquisto di 1.300,00 di nominale a 95,00 al termine di T+1 il saldo netto relativo alle negoziazioni dei giorni T e T+1 sia aumentato a 1.950,00; si avrà: Tabella 6.8 Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) Complessivo (a + f) 1.950,00 Saldo Contante relativo al giorno T (prezzo secco) [(b/100) x a] - 620,75 Saldo Contante relativo al giorno T + 1 (prezzo secco) [(h/100) x f] ,00 Controvalore Saldo Netto in Titoli Complessivo [(i/100) x (a + f)] 1.842,75 Margine di Mark-To-Market - 13,00 Tabella 6.9 RIBASSO Prezzo Rif. RIALZO Pagina 20 di 22

21 Intervallo del Margine -10% +10% Valore teorico O.C. (Punti Base) 85,50 104,50 Prezzo di riferimento O.C. (Punti Base) 95,00 95,00 95,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari (Punti Base) -9,50 9,50 Saldo Quantità (Controvalore Nominale del Saldo Netto) (f) Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali ( ) [(±9,50/100 x f)] Margine Iniziale Ordinario -185, ,25 185,25 Tabella 6.10 Margine di Mark-To-Market - 13,00 Margine Iniziale Ordinario - 185,25 Margini Iniziali Totali - 198,25 Il medesimo procedimento sarà seguito il giorno T+2 per il calcolo dei Margini dovuti a T+3. c) Quote di Fondi La metodologia di calcolo dei Margini sarà quella descritta per le azioni. Allegati Pagina 21 di 22

22 Azioni Opzioni Margine di Mark-to-Market (Prezzo di Riferimento - Prezzo di Negoziazione) x Num. Azioni ( 40-40,18 ) x ,00 Debito ( 40-39,8 ) x ,00 Debito TOTALE -150,00 Debito Margini su Premio (Prezzo di Chiusura x Numero Lotti x Num. Azioni Sottostanti) 2,654 x -2 x ,80 Debito TOTALE -530,80 Debito RIBASSO Valore Corrente di Mercato RIALZO Azioni Opzioni Portafoglio Integrato Intervallo del Margine -10,00% -8,00% -6,00% -4,00% -2,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% Valore Teorico 36,000 36,800 37,600 38,400 39,200 40,000 40,800 41,600 42,400 43,200 44,000 Prezzo di Riferimento 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -4,000-3,200-2,400-1,600-0,800 0,800 1,600 2,400 3,200 4,000 Numero di Azioni Costi Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) per le sole posizioni in azioni -800,00-640,00-480,00-320,00-160,00 160,00 320,00 480,00 640,00 800,00 Valore Teorico dell'opzione Call 39 Giu 01 0,771 1,038 1,359 1,736 2,168 2,654 3,189 3,771 4,393 5,050 5,737 Prezzo Chiusura 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 2,654 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) -1,883-1,616-1,295-0,918-0,486 0,535 1,117 1,739 2,396 3,083 X -2 Posizioni corte 3,766 3,232 2,590 1,836 0,972-1,070-2,234-3,478-4,792-6,166 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) Call 39 Giu ,60 323,20 259,00 183,60 97,20-107,00-223,40-347,80-479,20-616,60 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali Cash/Derivati ( ) -423,40-316,80-221,00-136,40-62,80 53,00 96,60 132,20 160,80 183,40 Perdita Massima Teorica Margini Iniziali Ordinari Margini di Mark-to-market Azioni Margini Su Premio Opzioni Margini Iniziali Totali Gruppo di Classi -423,40 Debito -423,40 Debito -150,00 Debito -530,80 Debito ,20 Debito Margine Iniziale Ordinario applicato alla sola posizione in azioni in assenza di Cross Margining Margine Iniziale Ordinario applicato alla sola posizione in opzioni in assenza di Cross Margining Margine Iniziale Ordinario applicato alla posizione complessiva (Cross Margining) Allegato n. 1

23 Opzioni Azioni Margine di Mark-to-Market (Prezzo di Riferimento - Prezzo di Negoziazione) x Num. Azioni ( 40-40,18 ) x ,00 Debito ( 40-39,8 ) x ,00 Debito TOTALE -150,00 Debito Margini su Premio (Prezzo di Chiusura x Numero Lotti x Num. Azioni Sottostanti) 0,946 x 2 x ,20 Credito 3,511 x 2 x ,20 Credito TOTALE 891,40 Credito RIBASSO Valore Corrente di Mercato RIALZO Azioni Opzioni Portafoglio Integrato Intervallo del Margine -10,00% -8,00% -6,00% -4,00% -2,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% Valore Teorico 36,000 36,800 37,600 38,400 39,200 40,000 40,800 41,600 42,400 43,200 44,000 Prezzo di Riferimento 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 40,000 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Unitari ( ) -4,000-3,200-2,400-1,600-0,800 0,800 1,600 2,400 3,200 4,000 Numero di Azioni Costi Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) per le sole posizioni in azioni -800,00-640,00-480,00-320,00-160,00 160,00 320,00 480,00 640,00 800,00 Valore Teorico dell'opzione Call 43 Giu 01 0,171 0,256 0,371 0,521 0,711 0,946 1,229 1,561 1,945 2,379 2,861 Prezzo Chiusura 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 0,9460 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) -0,7750-0,6900-0,5750-0,4250-0,2350 0,2830 0,6150 0,9990 1,4330 1,9150 X 10 Posizioni lunghe -1,5500-1,3800-1,1500-0,8500-0,4700 0,5660 1,2300 1,9980 2,8660 3,8300 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) Call 43 Giu ,00-138,00-115,00-85,00-47,00 56,60 123,00 199,80 286,60 383,00 Valore Teorico dell'opzione Put 43 Giu 01 6,7370 6,0220 5,3360 4,6860 4,0760 3,5110 2,9940 2,5270 2,1100 1,7440 1,4260 Prezzo Chiusura 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 3,5110 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) 3,2260 2,5110 1,8250 1,1750 0,5650-0,5170-0,9840-1,4010-1,7670-2,0850 X 10 Posizioni lunghe 6,4520 5,0220 3,6500 2,3500 1,1300-1,0340-1,9680-2,8020-3,5340-4,1700 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione ( ) Put 43 Giu ,20 502,20 365,00 235,00 113,00-103,40-196,80-280,20-353,40-417,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali Opzioni ( ) 490,20 364,20 250,00 150,00 66,00-46,80-73,80-80,40-66,80-34,00 Costi/Ricavi Teorici di Liquidazione Totali Cash/Derivati ( ) -309,80-275,80-230,00-170,00-94,00 113,20 246,20 399,60 573,20 766,00 Perdita Massima Teorica Margini Iniziali Ordinari Margini di Mark-to-Market Azioni Margini Su Premio Opzioni Margini Iniziali Totali Gruppo di Classi -309,80 Debito -309,80 Debito -150,00 Debito 891,40 Credito 431,60 Credito Margine Iniziale Ordinario applicato alla sola posizione in azioni in assenza di Cross Margining Margine Iniziale Ordinario applicato alla sola posizione in opzioni in assenza di Cross Margining Margine Iniziale Ordinario applicato alla posizione complessiva (Cross Margining) Allegato n. 2

La modalità di determinazione dei Margini Iniziali

La modalità di determinazione dei Margini Iniziali La modalità di determinazione dei Margini Iniziali Ufficio RM Versione 1.0 Sommario Premessa... 3 1. Tipologie di Margini Iniziali... 3 2. Il Calcolo dei Margini Iniziali Ordinari... 4 3. La Determinazione

Dettagli

La modalità di determinazione dei Margini Iniziali. Manuale

La modalità di determinazione dei Margini Iniziali. Manuale La modalità di determinazione dei Margini Iniziali Manuale Versione 1.2 del 4 giugno 2015 1.0 Executive summary... 1 2.0 Calcolo dei Margini per il comparto azionario e derivati azionari... 1 2.1. Tipologie

Dettagli

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40

DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 DERIVATI REGOLAMENTATI OPZIONI E FUTURES ORARIO DI NEGOZIAZIONE : 9,00 17,40 LE OPZIONI - Definizione Le opzioni sono contratti finanziari che danno al compratore il diritto, ma non il dovere, di comprare,

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE

Dettagli

La metodologia di determinazione dei Margini Futures Straddle

La metodologia di determinazione dei Margini Futures Straddle La metodologia di determinazione dei Margini Futures Straddle Ufficio RM Versione.0 Indice Premessa... 3 Definizione e finalità dei margini Futures Straddle... 3 3 La metodologia di calcolo... 4 Pagina

Dettagli

Regolamento del fondo interno A.G. Italian Equity Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= fí~äá~å=bèìáíó=

Regolamento del fondo interno A.G. Italian Equity Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= fí~äá~å=bèìáíó= = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= fí~äá~å=bèìáíó= A) Obiettivi e descrizione del fondo Il fondo persegue l obiettivo di incrementare il suo valore nel lungo termine, attraverso l investimento in

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

REGOLAMENTO FONDI INTERNI APTUS

REGOLAMENTO FONDI INTERNI APTUS REGOLAMENTO FONDI INTERNI APTUS Art. 1 - Aspetti generali Al fine di adempiere agli obblighi assunti nei confronti del Contraente in base alle Condizioni di Polizza, la Compagnia ha costituito tre Fondi

Dettagli

Regolamento del fondo interno A.G. Euro Blue Chips Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= bìêç=_äìé=`üáéë=

Regolamento del fondo interno A.G. Euro Blue Chips Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= bìêç=_äìé=`üáéë= = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= bìêç=_äìé=`üáéë= A) Obiettivi e descrizione del fondo Il fondo persegue l obiettivo di incrementare il suo valore nel lungo termine, attraverso l investimento in

Dettagli

REGOLAMENTO DEI FONDI INTERNI

REGOLAMENTO DEI FONDI INTERNI REGOLAMENTO DEI FONDI INTERNI Art. 1 - Aspetti generali Al fine di adempiere agli obblighi assunti nei confronti del Contraente in base alle Condizioni di Polizza, la Compagnia ha costituito quattro Fondi

Dettagli

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2

PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - SINTESI - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2

Dettagli

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3

Dettagli

IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

IAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI : STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La contabilizzazione dei derivati di negoziazione (speculativi) e di copertura. Esempi e scritture contabili relative all «interest rate swap» (Irs). di Alessio Iannucci

Dettagli

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto

Dettagli

Regolamento del Fondo Interno Strategic Model Portfolio

Regolamento del Fondo Interno Strategic Model Portfolio Regolamento del Fondo Interno Strategic Model Portfolio Art. 1 - Aspetti generali Al fine di adempiere agli obblighi assunti nei confronti del Contraente in base alle Condizioni di Polizza, la Compagnia

Dettagli

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000

Scheda prodotto. 100% dell importo nominale sottoscritto. 1 obbligazione per un valore nominale di Euro 1.000 Caratteristiche principali del Prestito Obbligazionario Scheda prodotto Denominazione Strumento Finanziario Tipo investimento Emittente Rating Emittente Durata Periodo di offerta Data di Godimento e Data

Dettagli

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014

I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS. Federica Miglietta Bari, luglio 2014 I DERIVATI: QUALCHE NOTA CORSO PAS Federica Miglietta Bari, luglio 2014 GLI STRUMENTI DERIVATI Gli strumenti derivati sono così denominati perché il loro valore deriva dal prezzo di una attività sottostante,

Dettagli

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale 1. Modalità di rilevazione delle quote di OICR Q. In merito al trattamento delle quote di OICR sono fornite indicazioni

Dettagli

Regolamento del fondo interno A.G. Global Equity Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= däçä~ä=bèìáíó=

Regolamento del fondo interno A.G. Global Equity Pagina 1 di 5. = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= däçä~ä=bèìáíó= = oéöçä~ãéåíç= ÇÉä=ÑçåÇç= áåíéêåç=^kdk= däçä~ä=bèìáíó= A) Obiettivi e descrizione del fondo La gestione ha come obiettivo la crescita del capitale investito in un orizzonte temporale lungo ed è caratterizzata

Dettagli

Guida ai Parametri di negoziazione dei mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana

Guida ai Parametri di negoziazione dei mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana Guida ai Parametri di negoziazione dei mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana Versione 14 1 INTRODUZIONE La Guida ai Parametri contiene nella Parte 1 la disciplina relativa ai limiti

Dettagli

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione

Dettagli

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI NEGOZIAZIONE PER CONTO PROPRIO SU TITOLI DI STATO ITALIANI E OBBLIGAZIONI DI PROPRIA EMISSIONE SVOLTA DALLA BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA Soc.Cooperativa DATA INIZIO OPERATIVITÀ

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie 3. Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile e dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative

Dettagli

Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2013

Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2013 Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione in merito alla proposta di acquisto e alienazione di azioni proprie sottoposta all Assemblea straordinaria convocata il giorno 29 aprile 2013 e,

Dettagli

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle

Dettagli

Orientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard

Orientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard EIOPA-BoS-14/174 IT Orientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. +

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

Alcune tipologie di strumenti derivati. 1. Il future su Ftse Mib 1/6

Alcune tipologie di strumenti derivati. 1. Il future su Ftse Mib 1/6 focus modulo 3 lezione 45 Il mercato dei capitali e la Borsa valori Gli strumenti derivati: caratteristiche generali Alcune tipologie di strumenti derivati 1. Il future su Ftse Mib A seconda dello strumento

Dettagli

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FONDO INTERNO CREDITRAS UNIATTIVA (scad. 12/2017)

REGOLAMENTO DEL FONDO INTERNO CREDITRAS UNIATTIVA (scad. 12/2017) REGOLAMENTO DEL FONDO INTERNO CREDITRAS UNIATTIVA (scad. 12/2017) 1 - ISTITUZIONE, DENOMINAZIONE E CARATTERISTICHE DEL FONDO INTERNO CREDITRAS VITA S.p.A. (di seguito Società) ha istituito e gestisce,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

RISOLUZIONE N. 58/E. OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A. RISOLUZIONE N. 58/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 06 marzo 2003 OGGETTO: Operazioni di asset swap su Obbligazioni Generali 6,5% 2010. Interpello art. 11 legge 27-7-2000, n. 212 XY S.p.A.

Dettagli

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223)

Prestito Obbligazionario Banca di Imola SpA 185^ Emissione 02/04/2007-02/04/2010 TV% Media Mensile (Codice ISIN IT0004219223) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Banca di Imola SPA a Tasso Variabile Media Mensile Il seguente

Dettagli

TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011

TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011 TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011 La disciplina prudenziale per gli intermediari finanziari iscritti nell elenco speciale di cui all art. 107 TUB (Intermediari ex

Dettagli

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE INVESTIMENTI IN TITOLI 1 GLI INVESTIMENTI IN TITOLI OPERAZIONI DI INVESTIMENTO FINANZIARIO 1. Operazioni di prestito attivo 2. Investimenti in immobilizzazioni non caratteristiche

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA OPZIONI. Matematica finanziaria Dott. Andrea Erdas Anno Accademico 2011/2012

ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA OPZIONI. Matematica finanziaria Dott. Andrea Erdas Anno Accademico 2011/2012 ESERCITAZIONE MATEMATICA FINANZIARIA 1 OPZIONI 2 LE OPZIONI Le opzioni sono contratti che forniscono al detentore il diritto di acquistare o vendere una certa quantità del bene sottostante a una certa

Dettagli

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA

OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO STEP UP CALLABLE IN DOLLARO USA SCHEDA PRODOTTO Prima di investire nelle Obbligazioni, si invita l investitore a consultare attentamente l Offering Circular datata 8 dicembre 2014 ed i relativi Final Terms del 28 aprile 2016 (le Condizioni

Dettagli

Regolamento del Fondo Interno LVA Euro Index Azionario Previdenza

Regolamento del Fondo Interno LVA Euro Index Azionario Previdenza Regolamento del Fondo Interno LVA Euro Index Azionario Previdenza Art. 1 - Aspetti generali Al fine di adempiere agli obblighi assunti nei confronti dell Aderente in base alle Condizioni di Polizza, la

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

Manuale delle Corporate action

Manuale delle Corporate action Manuale delle Corporate action Data di efficacia: 20 maggio 2013 Versione: 3 1 Indice 1. Introduzione 3 2. Definizioni 3 3. Principi generali e convenzioni 3.1 Principio di equivalenza finanziaria 3.2

Dettagli

INFORMATIVA SUI PRESTITI OBBLIGAZIONARI RICONDUCIBILI ALLA TIPOLOGIA TITOLI A TASSO VARIABILE SUBORDINATO UPPER TIER II BANCA C.R.

INFORMATIVA SUI PRESTITI OBBLIGAZIONARI RICONDUCIBILI ALLA TIPOLOGIA TITOLI A TASSO VARIABILE SUBORDINATO UPPER TIER II BANCA C.R. Sede Legale e Direzione Generale in Asti, Piazza Libertà n. 23 Iscritta all Albo delle Banche autorizzate al n. 5142 Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. Iscritto all Albo dei

Dettagli

BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A.

BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A. BANCA POPOLARE DI NOVARA S.p.A. CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA/PROGRAMMA SUL PROGRAMMA " BANCA POPOLARE DI NOVARA S.P.A. OBBLIGAZIONI STEP-UP" Prestito Obbligazionario BANCA POPOLARE DI NOVARA

Dettagli

STRUMENTI DERIVATI - CARATTERISTICHE DELLE OPZIONI

STRUMENTI DERIVATI - CARATTERISTICHE DELLE OPZIONI STRUMENTI DERIVATI - CARATTERISTICHE DELLE OPZIONI Le due principali categorie in cui si dividono le opzioni sono: opzioni call, assegna la facoltà di acquistare o non acquistare l'attività sottostante

Dettagli

RISOLUZIONE N. 117/E

RISOLUZIONE N. 117/E RISOLUZIONE N. 117/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 novembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Opere ultrannuali Costi relativi ai SAL liquidati in via provvisoria al subappaltatore Articoli 93

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali

prof.ssa S.Spallini RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali 1 RAGIONERIA GENERALE Il mercato dei capitali Il mercato dei capitali 2 E costituito dalla incontro tra domanda e offerta di capitali, in esso ha luogo la fissazione del prezzo dei capitali rappresentato

Dettagli

Definizione strumenti finanziari

Definizione strumenti finanziari I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A.

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A. Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4 UNITÀ F La gestione fi nanziaria e il mercato dei capitali ESERCIZIO Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI OPZIONE VENDITA DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi Opzione Vendita Divisa Struttura Cilindrica

Dettagli

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027)

Prestito Obbligazionario T.V. 01/02/08 01/02/11 130^ emissione (Codice ISIN IT0004322027) MODELLO DI CONDIZIONI DEFINITIVE relative alla Nota Informativa sul Programma di Offerta di Prestiti Obbligazionari denominati Obbligazioni Cassa di Risparmio di Ravenna SPA a Tasso Variabile Il seguente

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008

Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 Nota sui derivati allegata ai sensi dall art. 62 del d.l. 112/2008 1 Obiettivi delle Operazioni Swap. Le operazioni Swap sottoscritte dal Comune di Campi Bisenzio, del tipo Interest Rate Swap Plain Vanilla,

Dettagli

Metodologia di Rettifica dei contratti di opzione su azioni...

Metodologia di Rettifica dei contratti di opzione su azioni... . NUOVA VERSIONE Borsa Italiana S.p.A. Metodologia di Rettifica dei contratti di opzione su azioni.......... IDEM Mercato Italiano dei Derivati Sommario Sommario 2 Metodologia di rettifica dei contratti

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A.

Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. Assemblea degli Azionisti di Cembre S.p.A. (28 aprile 2009, I conv. 30 aprile 2009, II conv.) Relazione del Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 73 e 93 del Regolamento Consob 11971/99 e successive

Dettagli

Comunicazione n. DME/11065125 del 21-7-2011

Comunicazione n. DME/11065125 del 21-7-2011 Comunicazione n. DME/11065125 del 21-7-2011 Oggetto: Criteri generali per l'esercizio dei poteri previsti dall'art. 112 del d.lgs. n. 58/1998, in materia di modifica della percentuale di flottante rilevante

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BONUS CERTIFICATE e BONUS CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BONUS CERTIFICATE e BONUS CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati BONUS CERTIFICATE e BONUS CERTIFICATES

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA PROPOSTA RELATIVA ALL AUTORIZZAZIONE, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2357 E 2357-TER COD. CIV., POSTA ALL ORDINE DEL GIORNO DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Dettagli

MASSIMI 24/05/2011-24/05/2014 20.000.000.00 ISIN IT0004720865

MASSIMI 24/05/2011-24/05/2014 20.000.000.00 ISIN IT0004720865 CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI STEP-UP Banca Popolare del Lazio Step Up 24/05/2011-24/05/2014 50a DI MASSIMI 20.000.000.00 ISIN IT0004720865 Le presenti

Dettagli

CALTAGIRONE EDITORE S.p.A. SEDE SOCIALE IN ROMA - VIA BARBERINI N.28 CAPITALE SOCIALE EURO 125.000.000

CALTAGIRONE EDITORE S.p.A. SEDE SOCIALE IN ROMA - VIA BARBERINI N.28 CAPITALE SOCIALE EURO 125.000.000 CALTAGIRONE EDITORE S.p.A. SEDE SOCIALE IN ROMA - VIA BARBERINI N.28 CAPITALE SOCIALE EURO 125.000.000 ASSEMBLEA STRAORDINARIA ED ORDINARIA DEL 22 Aprile 2015 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

Dettagli

Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto.

Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto. -omissis- 1.7 Il ruolo delle garanzie Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto. Riteniamo che queste affermazioni nascano

Dettagli

Relazione illustrativa

Relazione illustrativa Relazione illustrativa Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all Acquisto ed alla Disposizione di Azioni proprie da sottoporre all Assemblea Ordinaria degli Azionisti

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Ravenna Via A.Guerrini n.14 Capitale sociale euro 54.408.226,50 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro delle Imprese di Ravenna n.00070300397 Iscrizione all Albo delle Banche: n. 1061

Dettagli

Assemblea Ordinaria degli Azionisti. del 17 aprile 2014

Assemblea Ordinaria degli Azionisti. del 17 aprile 2014 Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2014 Autorizzazione ad acquistare e a disporre di azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e 2357 - ter Codice Civile Relazione illustrativa ai sensi

Dettagli

AVVISO DI ERRATA CORRIGE

AVVISO DI ERRATA CORRIGE Milano, 12 dicembre 2014 AVVISO DI ERRATA CORRIGE relativo al PROSPETTO DI BASE relativo al programma di offerta al pubblico e/o quotazione degli investment certificate denominati AUTOCALLABLE BORSA PROTETTA

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

RISOLUZIONE N. 56/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 56/E QUESITO RISOLUZIONE N. 56/E Roma, 22 giugno 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Articolo 6, comma 9, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA

SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA BANCA CARIGE SpA SCHEDA PRODOTTO: CAMBI - OPZIONE ACQUISTO DIVISA STRUTTURA CILINDRICA TIPOLOGIA DI STRUMENTO: DERIVATI SU CAMBI OBIETTIVO Il prodotto denominato Cambi opzione acquisto divisa struttura

Dettagli

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004

CIRCOLARE N. 8/E. Roma, 20 febbraio 2004 CIRCOLARE N. 8/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 febbraio 2004 Oggetto:valutazione delle azioni e titoli similari non negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri Omogeneizzazione

Dettagli

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE DELIBERAZIONI INERENTI E CONSEGUENTI Consiglio di Amministrazione 1 aprile 2016 Signori Azionisti, l Assemblea

Dettagli

Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio

Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio Corso teorico - pratico di contabilità generale e bilancio a cura di: Enrico Larocca Dottore Commercialista e Revisore Contabile in Matera L ammortamento del disaggio su prestiti, il rimborso dei prestiti

Dettagli

concernente la proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni Signori Azionisti,

concernente la proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni Signori Azionisti, Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea in sede ordinaria convocata per il giorno 29 aprile 2013 in merito al punto n. 4) dell ordine del giorno, concernente la proposta di autorizzazione

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie Assemblea ordinaria 8 maggio 2012 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Punto 8 all ordine del giorno Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie; delibere inerenti

Dettagli

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette

Circolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette Circolare n. 6 del 21 gennaio 2013 Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette INDICE 1 Premessa... 2 2 Nuova imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. Tobin tax )... 2 2.1

Dettagli

RENO DE MEDICI S.p.A.

RENO DE MEDICI S.p.A. RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Redatta ai sensi dell art. 73 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive

Dettagli

ESERCITAZIONE: GLI INVESTIMENTI PATRIMONIALI ACCESSORI

ESERCITAZIONE: GLI INVESTIMENTI PATRIMONIALI ACCESSORI ESERCITAZIONE: GLI INVESTIMENTI PATRIMONIALI ACCESSORI Argomenti della lezione: 1) Investimenti in titoli a reddito predeterminato Soluzione proposta sulla base di tutti e tre i metodi di contabilizzazione:

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela 1. IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO

Dettagli

Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e

Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e Richiesta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie: deliberazioni inerenti e conseguenti. Con l approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, giungerà a scadenza l autorizzazione

Dettagli

Assemblea degli Azionisti. 28 aprile 2015 (prima convocazione) 30 aprile 2015 (seconda convocazione)

Assemblea degli Azionisti. 28 aprile 2015 (prima convocazione) 30 aprile 2015 (seconda convocazione) Esprinet S.p.A. Sede sociale in Vimercate (MB), Via Energy Park n. 20 Capitale Sociale euro 7.860.651,00 i.v. Iscritta al Registro Imprese di Monza e Brianza n. 05091320159 Codice Fiscale n. 05091320159

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI CASSA PADANA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO SOCIETA COOPERATIVA

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI CASSA PADANA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO SOCIETA COOPERATIVA DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI LA NORMATIVA MIFID CASSA PADANA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO SOCIETA COOPERATIVA (08 giugno 2010) La Markets in Financial Instruments

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Banca Intermobiliare SpA Obbligazioni a tasso variabile

Banca Intermobiliare SpA Obbligazioni a tasso variabile Sede legale in Torino, Via Gramsci, n. 7 Capitale sociale: Euro 154.737.342,00 interamente versato Registro delle imprese di Torino e codice fiscale n. 02751170016 Iscritta all Albo Banche n. 5319 e Capogruppo

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA

CONDIZIONI DEFINITIVE NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA "B.C.C. DI FORNACETTE OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE" Emissione n. 182 B.C.C. FORNACETTE 2007/2010 Euribor 6 mesi + 25 p.b. ISIN IT0004218829 Le

Dettagli

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI STEP-UP

INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI STEP-UP CONDIZIONI DEFINITIVE alla NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI OBBLIGAZIONI STEP-UP Banca Popolare del Lazio Step Up 11/12/2012-2015 59a DI 20.000.000,00 ISIN IT0004873235 Le presenti Condizioni

Dettagli

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Procedure per le Operazioni sul capitale

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Procedure per le Operazioni sul capitale AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale Procedure per le Operazioni sul capitale 6 ottobre 2014 3 marzo 2014 Procedure per le Operazioni sul capitale Le seguenti procedure sono costituite dal Principio

Dettagli

CAPITOLO 4. Eventi mensili finanziari (EMF) Istruzioni di compilazione

CAPITOLO 4. Eventi mensili finanziari (EMF) Istruzioni di compilazione CAPITOLO 4 Eventi mensili finanziari (EMF) Istruzioni di compilazione 4.1 Introduzione Scopo del questionario: raccogliere informazioni su alcune tipologie di operazioni finanziarie internazionali che

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Contents. La modalità di determinazione dei parametri utilizzati nel calcolo dei Margini Iniziali per MTA/IDEM. Manuale

Contents. La modalità di determinazione dei parametri utilizzati nel calcolo dei Margini Iniziali per MTA/IDEM. Manuale Contents La modalità di determinazione dei parametri utilizzati nel calcolo dei Margini Iniziali per MTA/IDEM Manuale Versione 1.0 del 29 May 2015 1.0 EXECUTIVE SUMMARY... 3 2.0 METODOLOGIA PER LA DETERMINAZIONE

Dettagli