Diritto al Tempo Libero

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1 Diritto al Tempo Libero Premessa Il gruppo di lavoro, formato da rappresentanti delle Associazioni: Stefania, UILDM, L Abilità, Servizio Tempo Libero e dalla Coop. Il fontanile, partendo da esperienze operative e tipologia di utenza diversa, ha operato per giungere ad un documento condiviso, teso a rappresentare, in modo trasversale, cosa si intende per tempo libero rivolto a persone disabili, e per formulare una ipotesi concreta di progetto, relativamente al tempo libero. Per quanto riguarda la prima parte del compito, si è brevemente introdotto il concetto di tempo libero, mentre successivamente, si è operato definendo le parole chiave legate al concetto di tempo libero, che, poste in ordine casuale hanno lo scopo di definire i diversi suoi aspetti, lasciando la libertà di ordinarle a seconda della propria esperienza e operatività. La seconda parte del lavoro ha visto il gruppo ideare un azione efficace, utile al mondo delle associazioni impegnate nelle attività di tempo libero.

2 DIRITTO AL TEMPO LIBERO? Definire cosa si intende per diritto al Tempo Libero delle persone con disabilità non è un mero esercizio culturale perché questo spazio di vita assume notevole rilievo nell esistenza delle persone con disabilità. Sino ad oggi, pur in presenza di apprezzamenti e stima, le istituzioni non sono ancora giunte ad un riconoscimento dell importanza di un intervento in questa parte di vita della persona disabile. Questo si risolve in una mancanza di attenzione rispetto a queste tematiche, in una assenza di canali di finanziamento sia per quanto riguarda i servizi sia alle iniziative correlate alle attività.

3 Definizione di tempo libero attraverso parole chiave Diritto: il tempo libero è principalmente un diritto per le persone con disabilità. Non dobbiamo pensare al tempo libero come ad una concessione, ma dobbiamo affermare il diritto alla possibilità di utilizzare l ambiente sociale. Qualità della vita: tempo libero e qualità della vita sono strettamente correlate, il progetto che riguarda la persona disabile nella sua globalità, deve prevedere un intervento mirato all utilizzo del suo tempo libero. Divertimento (benessere, normalità): l intervento nell ambito del tempo libero, pur avendo attinenza con l educazione, deve essere mirato al puro divertimento, salvaguardando concetti come normalità e benessere, senza per questo perderne di valore. Relazione: Riconosciuta tra le esigenze primarie che concorrono alla qualità della vita. Le attività di tempo libero sono uno strumento per imparare a gestire relazioni non solo protette o filtrate da una figura esterna, ma gestite con sempre maggiore autonomia e serenità. Prevenzione: le attività di tempo libero rappresentano un valido elemento di prevenzione all aggravarsi della disabilità, all instaurarsi di psicosi o problemi dovuti all isolamento, alla solitudine, come la depressione e a prevenire comportamenti a rischio. Scelta: il tempo libero diventa lo spazio della scelta e della possibilità reale di pensarsi come protagonista e di conquistarsi spazi di autonomia decisionale. Spazi: le attività di tempo libero consentono una presenza giornaliera sul territorio di gruppi di persone disabili obbligando le strutture pubbliche e non ad un confronto con le diverse esigenze delle persone con disabilità e sollecitando così una diversa attenzione alle barriere architettoniche.

4 Dignità: le attività di tempo libero riconoscono alle persone con disabilitò la dignità data dall inclusione sociale, dell essere persone tra le persone. Crescita: il tempo libero è uno spazio di crescita importante, di sperimentazione dell adultità con l ambiente sociale. Confronto: le attività di tempo libero consentono il confronto con il mondo reale, al di fuori di quello che possono rappresentare i servizi protetti. Proposta di azione Il secondo obiettivo del lavoro sarà la realizzazione di una mappatura a livello provinciale delle associazioni, organizzazioni e gruppi, operanti nelle attività di tempo libero per persone disabili. Riteniamo questa operazione estremamente importante in quanto non esiste ad oggi una esperienza di coordinamento o semplicemente di monitoraggio a livello Provinciale, mentre siamo convinti dell importanza della creazione di una rete in grado di assolvere a molteplici compiti primo fra tutti evidenziare l entità numerica delle persone disabili che afferiscono alle organizzazioni, ed il numero di operatori coinvolti sia essi volontari che professionisti, oltre al monitoraggio di siti e sportelli informativi sulle opportunità ed occasioni di tempo libero.

5 La creazione della rete, consentirà inoltre di creare sinergie tra le diverse realtà, sia operative che culturali, oltre ad essere la base di partenza per la possibilità di creare un portale dedicato. Altri risultati indiretti della mappatura, saranno la possibilità di fornire informazioni aggiornate ai potenziali utenti, consentendo di misurare così la quantità di domanda non soddisfatta, oltre agli operatori e i potenziali volontari. La creazione di un coordinamento consentirà inoltre la strutturazione di eventi comuni oltre allo scambio di esperienze, informazioni e opportunità per gli attori coinvolti. Milano, 12 giugno 2006

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