DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNUALE esercizio 01/01/ /12/2014
|
|
- Sibilla Forte
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNUALE 2014 esercizio 01/01/ /12/2014 Nella stesura del Piano 2014 ci si è riferiti al Programma Pluriennale di Attività elaborato dal CdI il 25 giugno 2013; le variazioni introdotte rispetto ad esso sono assai limitate e riguardano: - La proposta di considerare iniziative prioritarie, per quanto riguarda il 2014, nel campo dell ambiente, territorio e sviluppo sostenibile inserendole nel paragrafo comune con le iniziative nel campo biomolecolare, biotecnologico e bio-medico; - Ridurre di euro il programma 2.1 a) in quanto, ad oggi, residuano nel medesimo programma del euro; - Ridurre di euro il programma 3.2 b) a favore di iniziative nel campo del volontariato sociale, come indicato dal Comitato di Indirizzo; - Ridurre di euro il programma 3.3 a) senza incremento degli importi a favore dei soggetti patrocinati (come indicato dal CdI) a favore di iniziative nel campo del volontariato sociale; - Incrementare le iniziative volte ad alleviare situazioni di disagio sociale e familiare a livello locale (4.2 b) come auspicato dal Comitato di Indirizzo. Di seguito il dettaglio dei programmi con il raffronto, per quanto riguarda il 2014, al Programma Pluriennale : programmi, azioni e strumenti di intervento DPP Anno 2014 (approvato dal Cdi il ) DPA 2014 proposta 1: RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Progetti di ricerca in settori definiti a) Ricerche applicate collegate alle scienze della vita, in particolare nel campo biomolecolare, biotecnologico e bio-medico b) Ricerche nel campo dell'ambiente, territorio, sviluppo sostenibile c) Ricerca nel campo delle neuroscienze Borse e premi nel campo della ricerca a) Borse e sostegno alle attività di ricerca per gli studenti delle scuole di dottorato dell UniTrento b) Borse, premi e sostegno alle attività di ricerca svolte da giovani c) Promozione della ricerca oncologica (patrocinio F. Pezcoller) Studi e ricerche volti a favorire lo sviluppo economico e del territorio a) Avvio e sviluppo di attività svolte da enti qualificati. Iniziative di approfondimento e dibattito b) Sostegno alla ricerca per favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani e per l'inserimento dei giovani nelle imprese e nelle professioni : EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, FORMAZIONE
2 2.1-Iniziative rivolte al sistema scolastico e formativo a) Iniziative per l innovazione didattica e lo sviluppo professionale dei docenti negli istituti scolastici e formativi. 2.2-iniziative formative di rilievo rivolte a studenti e proposte da soggetti non scolastici a) Iniziative formative complementari e/o aggiuntive all offerta scolastica Interventi a sostegno dell'istruzione e formazione universitaria a) Sostegno a specifici progetti di sviluppo dell Università di Trento, nell'ambito della convenzione con l'ateneo Iniziative di alta formazione e formazione continua volte a favorire lo sviluppo economico a) Sostegno a iniziative di formazione continua e alta formazione, anche post-laurea, in particolare finalizzate all inserimento di giovani nelle imprese e nelle professioni, nonché allo sviluppo e al sostegno di imprese giovanili : ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI Iniziative proposte dall associazionismo culturale a) Sostegno a iniziative culturali locali che prevedono ampia fruibilità e promosse da realtà dell associazionismo culturale (bandi quadrimestrali) b) Sostegno a iniziative per il recupero e la valorizzazione della memoria e degli archivi, che siano fruibili e di interesse per le collettività di riferimento (bando memoria e bando archivi) Iniziative culturali di rilievo in settori definiti a) Bandi per iniziative culturali di rilievo in ambiti definiti (bandi annuali) b) Sostegno a reti della cultura Iniziative culturali promosse dalla Fondazione anche con la collaborazione di altri soggetti a) Sostegno alle attività svolte da realtà culturali con rilevante capacità di coinvolgere numerosi altri soggetti culturali secondo logiche di rete (patrocinio Accademia Agiati, Ass. Rosmini, e partecipaz.ass. Trentini nel Mondo) b) Valorizzazione e promozione del patrimonio artistico e immobiliare della Fondazione c) Promozione o sostegno ad iniziative culturali di rilievo ampiamente fruibili dalla collettività e che forniscono un significativo valore aggiunto all offerta culturale locale 3.4-Utilizzo sale conferenze della Fondazione per iniziative di diffusione culturale a) Concessione delle sale di proprietà della Fondazione adibite a sale convegni/conferenze per iniziative culturali ad ampia fruibilità (Trento e Rovereto) : VOLONTARIATO, FILANTR. E BENEFICENZA Utilizzo immobili della Fondazione destinati ad alleviare situazioni di disagio sociale a) Interventi in situazione di disagio sociale complementari ai servizi offerti dal sistema locale (progetto comodato gratuito alloggi anziani e donne in difficoltà) 4.2-Sostegno ad attività integrate e qualificate nel campo del volontariato sociale
3 a) Sostegno ad attività qualificate rivolte al volontariato sociale e programmate secondo logiche di rete (patrocinio Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale) b) Avvio o sostegno di iniziative volte ad alleviare situazioni di disagio sociale e familiare a livello locale c) Fondazione per il Sud (stimato) Sostegno all avvio del progetto Casa Hospice Trentino a) Sostegno all avvio della struttura tramite copertura delle spese di arredo Emergenze umanitarie a) Sostegno ad azioni realizzate da organizzazioni qualificate per far fronte a gravi situazioni di emergenza TOTALE EROGAZIONI NEI SETTORI RILEVANTI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA 2. ISTRUZIONE E FORMAZIONE 3. ARTE, ATTIVITA' E BENI CULTURALI 4. VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA ,00% 39,00% ,17% 23,67% ,33% 23,17% ,50% 14,16% Il Consiglio di Gestione desidera comunque portare all attenzione del Comitato di Indirizzo alcune considerazioni inerenti gli aspetti correlati alla promozione dello sviluppo economico del territorio, che potrebbero essere utili e oggetto di valutazione nella redazione dei futuri programmi. Questo, soprattutto in considerazione dell evolversi della grave crisi economica e produttiva che da qualche anno investe l Italia e la nostra Provincia, che richiede pronte ed efficaci azioni a supporto dell attività produttiva e dell occupazione, in particolare giovanile. - L orientamento degli interventi a favore della ricerca scientifica e tecnologica, dovrebbe tenere in considerazione, tra le altre, anche le possibili ricadute, sul territorio, di natura imprenditoriale e occupazionale che tale attività può stimolare; - Favorire la cura del territorio, significa aiutare un continuo miglioramento delle attività agricole e turistiche del Trentino e quindi gli aspetti occupazionali ad esse collegate. È pertanto utile una particolare attenzione a quelle attività di ricerca scientifica, economica, giuridica e logistica finalizzate alla protezione e miglioramento dell ambiente e al recupero di attività produttive di varia natura (contenimento dell uso di prodotti chimici in agricoltura, realizzazione di macchinari e attrezzature specifici per le attività agricole e zootecniche di montagna, risanamento e recupero di aree agricole dismesse, progetti di start-up di nuove iniziative agricole, zootecniche, forestali e di trasformazione per giovani imprenditori, provvedimenti legislativi atti a favorire il processo di accorpamento dei fondi agricoli per renderli più idonei alle attività imprenditoriali, attività di marketing per l individuazione e la promozione di settori di nicchia da sviluppare, ecc.). A questo fine sarebbe opportuno che i due Organi della Fondazione programmassero la costituzione di un gruppo di lavoro misto per approfondire gli argomenti esposti e individuarne le possibili utilità e realizzabilità. 3
4 DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNUALE 2014 esercizio 01/01/ /12/2014 4
5 PREMESSA Il documento programmatico previsionale 2014 è stato elaborato tenendo conto del programma pluriennale di attività approvato dal Comitato di Indirizzo nel giugno scorso, del bilancio consuntivo 2012 e del bilancio pre-consuntivo Tale documento intende illustrare gli interventi che l Ente intende realizzare nel corso del 2014 per il perseguimento degli scopi indicati all art. 2 dello Statuto. Ricordiamo, inoltre, che la Fondazione, nel corso del 2013, ha determinato i quattro settori rilevanti per il triennio in: 1. Ricerca scientifica e tecnologica 2. Educazione, istruzione e formazione 3. Arte, attività e beni culturali 4. Volontariato, filantropia e beneficenza riconfermando quanto deliberato per il triennio precedente. 1. BILANCIO PREVISIONALE 2014 (CONTO ECONOMICO) VOCI Previsione 1 Risultato atteso dalle gestioni patrimoniali individuali Dividendi e proventi assimilati b) da altre immobilizzazioni finanziarie c) da strumenti finanziari non immobilizzati - 3 Interessi e proventi assimilati a) da immobilizzazioni finanziarie b) da strumenti finanziari non immobilizzati c) da crediti e disponibilità liquide Rivalutazione (sval.) netta di strumenti finanziari non immobilizzati 9 Altri proventi: di cui: - contributi in conto esercizio Totale Ricavi Ordinari Oneri a) compensi e rimborsi spese organi statutari b) per il personale c) per consulenti e collaboratori esterni d) per servizi di gestione del patrimonio e) interessi passivi e altri oneri finanziari f) commissioni di negoziazione - g) ammortamenti h) accantonamenti - i) altri oneri Totale Costi Ordinari Proventi straordinari - 12 Oneri Straordinari - 13 Imposte Avanzo dell'esercizio Accantonamento alla Riserva Obbligatoria Erogazioni deliberabili in corso d esercizio a) nei settori rilevanti - Linea 1 Ricerca scientifica e tecnologica (di cui per impegni pluriennali in essere ) - Linea 2 Educazione, istruzione e formazione - Linea 3 Arte, attività e beni culturali - Linea 4 Volontariato, filantropia e beneficenza* 5
6 b) altri settori di intervento 16 Accantonamento al Fondo Volontariato Accantonamenti ai fondi per l'attività d'istituto a) Fondo di Stabilizzazione delle erogazioni b) Fondi per erogazioni nei settori rilevanti c) Fondi per le erogazioni negli altri settori statutari d) Altri Fondi (Fondo nazionale iniziative comuni Fondazioni) Accantonamento a Riserva l'integrità del Patrimonio Avanzo residuo * La voce include per l erogazione a favore della Fondazione con il Sud (voce stimata in base al dato 2012) - 2. DISTRIBUZIONE DEL MARGINE DISPONIBILE IMPORTO % Accantonamento alla riserva obbligatoria ,00% Accantonamento al Fondo Volontariato ,67% Avanzo d esercizio riservato ai settori rilevanti ,70% Accantonamenti ai fondi per l attività d Istituto ,63% Accantonamento alla riserva per l integrità del patrimonio ,00% TOTALE MARGINE DISPONIBILE ,00% Anche per l esercizio 2014, nei lavori di preparazione del Documento Programmatico, la Fondazione ha considerato e analizzato con grande attenzione la situazione economica e finanziaria mondiale. Siamo infatti in un periodo molto instabile; i mercati finanziari, azionari e obbligazionari, sono volatili. Risulta infatti difficile riuscire a fare delle previsioni per i prossimi anni. In questo particolare momento, la Fondazione ritiene di dover continuare l obiettivo di diversificazione dei propri investimenti per ridurre e contenere i rischi legati all attività finanziaria e, nel contempo, assicurare entrate reddituali per garantire il sostegno dell attività erogativa annuale. Nel contempo, la Fondazione intende dare priorità alla salvaguardia del patrimonio accantonando quanto previsto per la riserva obbligatoria e l importo massimo consentito al fondo per l integrità del patrimonio. Ritiene comunque di poter mantenere le erogazioni ad un livello in linea con quello degli anni precedenti, attingendo se necessario dai Fondi, come sarà illustrato in seguito. 3. CRITERI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO I rendimenti previsti per l anno 2014 sono desunti dalla curva dei tassi attuali e futuri espressi dal mercato. Proseguendo con l'attuale prudente asset allocation nel calcolo dei ricavi ordinari, si stima un rendimento complessivo per il 2014 pari al 3,70% netto. 4. RISORSE PER SETTORI DI INTERVENTO Il Consiglio di Gestione, in attuazione delle linee di programmazione pluriennale , ritiene di operare nei settori rilevanti indicati nella tabella sottostante. La disponibilità per l attività erogativa 2014 ammonta a euro ed è così ripartita: 6
7 SETTORI RILEVANTI ESERCIZIO 2014 % 1: RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA ,79% 2: EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE ,91% 3: ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI ,39% 4: VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA ,91% TOTALE ,00% Oltre alle risorse dell anno, per il 2014 si prevede l utilizzo di altre risorse presenti nel fondo per erogazioni nei settori rilevanti, derivanti da rientri per revoche di erogazioni assunte negli esercizi precedenti. In sintesi, oltre alla disponibilità dell anno di 5,7 milioni di euro, si aggiungono ,00 euro da prelevare dal Fondo Rientri e 477,00 euro dal Fondo per erogazioni nei settori rilevanti, ripartiti nei seguenti settori: SETTORI RILEVANTI RISORSE DA FONDO RIENTRI RISORSE DA FONDO SETT. RIL. 1: RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA : EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE - - 3: ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI - - 4: VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA - - TOTALE Riportiamo la tabella sintetica con la ripartizione complessiva delle risorse disponibili per il 2014: SETTORI RILEVANTI 1: RICERCA SCIENTIFICA E TECN. 2: EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORM. 3: ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI 4: VOLONTARIATO, FILANTR. E BENEF. ESERCIZIO 2014 DA FONDI TOTALE % ,00% ,67% ,17% ,16% TOTALE ,00% 5. CONSISTENZA PATRIMONIALE DEI FONDI PATRIMONIALI Anno Riserva Obbligatoria Riserva Integrità Patrimonio Fondo Stabilizzazione Erogazioni 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/
8 31/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/ /12/2014 (*) (*) (*) (*) come da documento programmatico previsionale adottato dal Comitato di Indirizzo nel mese di ottobre IMPEGNI PLURIENNALI L esercizio 2014 è caricato dell ultima annualità per la Società Scienze Mente Cervello per euro. Riassumendo, elenchiamo di seguito gli impegni pluriennali, le relative imputazioni ai settori di intervento e la quota residua da impegnare nel 2014: SETTORI RILEVANTI IMPEGNO PLURIENNALE A CARICO DEL 2014 DISPONIBILITA 2014 PER NUOVI IMPEGNI 1: RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA : EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE : ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI : VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA TOTALE FINALITA E STRATEGIE GENERALI D INTERVENTO La Fondazione amministra un patrimonio appartenente alla comunità locale, con la finalità di favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico del Trentino. La scelta dei settori di intervento, ricerca scientifica e tecnologica, istruzione, cultura, volontariato filantropia e beneficenza è motivata da una serie di valutazioni: la consapevolezza che il futuro del Trentino dipende in gran parte dalla capacità di inserirsi nella dinamica dei processi innovativi e di competere a livello globale, il che richiede in primo luogo un ambiente favorevole alla ricerca scientifica, tecnologica ed economica e lo sviluppo di risorse umane di alta qualità; la necessità di favorire la crescita culturale locale, con particolare riguardo alla capacità dei soggetti locali di produrre cultura ed alla salvaguardia delle caratteristiche culturali messe in crisi dai rapidi mutamenti in atto nella società; l importanza di favorire la coesione sociale e di sostenere la tutela delle categorie sociali deboli. Gli interventi della Fondazione intendono incidere sulla realtà locale in modo significativo, evitando nel contempo di svolgere una funzione di mera erogazione di contributi. Elaborando linee proprie di indirizzo e proposte di intervento, la Fondazione intende assumere un ruolo propositivo nei principali settori di interesse statutario. La Fondazione interviene prevalentemente a sostegno di progetti che, senza il suo apporto finanziario, non sarebbero realizzabili o che, grazie a tale sostegno, prevedono collaborazioni di soggetti e convergenze di finanziamenti, anche esterni alla realtà locale. In questo modo la Fondazione intende stimolare la razionalizzazione dei progetti e lo 8
9 sviluppo di collaborazioni tra enti i quali, secondo logiche di rete, possono trarre vantaggio dalla condivisione di informazioni, di procedure o di competenze. La Fondazione non sostiene attività e progetti a tempo indeterminato. La Fondazione è attenta nel sostenere anche iniziative proposte da realtà che, pur con minore esperienza o minori capacità organizzative, possono contribuire efficacemente alla crescita culturale, formativa e sociale delle comunità locali. In particolare, si cerca di stimolare la crescita delle capacità progettuali delle associazioni, focalizzando, dove opportuno, gli ambiti di intervento e prevedendo selezioni comparate di più progetti. Le scelte in base alle quali indirizzare le iniziative privilegiano necessariamente interventi in alcuni ambiti, permettendo alla Fondazione di specializzarsi e di acquisire maggiori capacità di programmazione delle attività, valutazione dei progetti e verifica delle ricadute per la collettività. Il monitoraggio dei progetti e delle linee di indirizzo, la valutazione dei risultati e delle ricadute complessive sono, per la Fondazione, punti irrinunciabili delle sue attività. 8. OBIETTIVI E CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI INTERVENTI Assumere un ruolo propositivo, non limitandosi al ruolo di soggetto erogatore passivo, ma elaborando proposte e linee proprie di intervento nei principali settori di interesse statutario. Strutturare i finanziamenti per progetti Gli interventi della Fondazione sono intesi a supportare attività e progetti innovativi e di ampliamento delle attività e non a sostenere il mero funzionamento degli Enti. In particolare: - utilizzando in modo preferenziale lo strumento dei bandi; - prevedendo il co-finanziamento dei progetti; - tenendo conto della corrispondenza delle risorse richieste con la dimensione delle attività previste; - evitando una frammentazione eccessiva dei contributi e garantendo adeguate risorse ai progetti ritenuti migliori; - verificando, nelle varie fasi, la qualità delle azioni intraprese e valutandone i benefici per la collettività; - sostenendo nuove realtà nella fase di avvio e di sviluppo (start-up); - non prevedendo in generale finanziamenti per le spese di gestione dei soggetti proponenti. Contribuire alla crescita qualitativa dei soggetti locali - puntando ad iniziative innovative e di qualità crescente; - favorendo realtà che dimostrano di saper valorizzare e potenziare le relazioni con l esterno; - facendo attenzione alla diffusione locale degli interventi; - promuovendo il confronto tra i diversi soggetti che operano nel medesimo ambito; - evitando di sovrapporre l attività propria a quella di altri soggetti, i quali vanno invece stimolati a sviluppare capacità progettuali; - organizzando momenti di presentazione e confronto sui contenuti dei bandi. Stabilire un collegamento costante con soggetti istituzionali locali competenti nei medesimi settori di intervento della Fondazione e con altre realtà che operano sia a livello locale, sia su 9
10 scala nazionale, affinando, ove possibile, le capacità di rapportarsi all esterno sia per programmare interventi, sia per darne attuazione operativa. In generale, in considerazione dell evolversi della grave crisi economica e produttiva che da qualche anno investe l Italia e la nostra Provincia, che richiede pronte ed efficaci azioni a supporto dell attività produttiva e dell occupazione, in particolare giovanile, il Consiglio di Gestione intende porre attenzione, nell ambito degli interventi di attività erogativa (nel campo della ricerca, dell istruzione e della cultura), proprio alle opportunità lavorative per i giovani quale prima ricaduta, senza dimenticare anche gli interventi di sostegno e di promozione per contrastare le conseguenze della crisi economica (sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà, anche con servizi di primo intervento). 9. SINTESI DEI CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE Le richieste di sostegno finanziario per i progetti devono essere presentate secondo le modalità e le scadenze stabilite e rese pubbliche dalla Fondazione. Qualsiasi progetto sostenuto dalla Fondazione viene sottoposto a valutazione sia in fase di presentazione dell iniziativa, sia a livello di verifica dei risultati conclusivi. I progetti complessi, la cui durata risulta superiore all anno, vengono anche monitorati in corso d opera. 10. COSA LA FONDAZIONE INTENDE E NON INTENDE SOSTENERE Nell ambito dei settori di intervento previsti nella programmazione strategica sono presi preferibilmente in considerazione: 1) progetti significativi tali da apportare utilità sociale e promuovere la crescita della comunità locale nei settori di intervento della Fondazione; 2) progetti che prevedono adeguata descrizione degli scenari di riferimento, degli effettivi bisogni e degli obiettivi, delle fasi di sviluppo e dei criteri di verifica dei risultati; 3) progetti che dimostrino di coinvolgere, fare interagire e collaborare più soggetti o più strutture secondo una logica di rete o di sistema; 4) progetti che dimostrino di potere essere attuati utilizzando metodologie e risorse in sintonia con i grandi cambiamenti a livello culturale, economico e tecnologico; 5) progetti che non si esauriscano con la realizzazione di una singola iniziativa ma che prevedano obiettivi anche di medio-lungo termine; 6) progetti che dimostrino capacità di stimolare la replicabilità delle esperienze e la trasferibilità in contesti e situazioni differenti, poiché indicano risposte innovative per far fronte a bisogni esistenti, o poiché propongono un approccio metodologico nuovo alla soluzione di un problema; 7) progetti che dimostrino la capacità di conquistare gradi crescenti di autonomia nel tempo e di potersi sviluppare a tal punto da raccogliere consensi e contributi da altri soggetti pubblici o privati; 8) progetti che prevedano la promozione e l ampia diffusione dei risultati ottenuti. 10
11 Salvo diversa esplicita disposizione, in tutti i bandi è prevista la possibilità di presentare progetti annuali o pluriennali. In linea di principio non si intendono sostenere: 1) richieste di finanziamento generico quali acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di sedi o di infrastrutture, gestione stabile di strutture o servizi, copertura di costi di gestione o disavanzi pregressi; 2) attività ordinaria dei soggetti proponenti e, in ogni caso, iniziative che non si configurano come progetti specifici; 3) progetti che si caratterizzano, in qualsiasi forma, come iniziative editoriali, salvo che queste non risultino come uno degli strumenti funzionali al perseguimento di un progetto specifico; 4) progetti che possono essere agevolmente realizzati anche tramite il sostegno di altri soggetti pubblici o privati operanti a livello locale nazionale o internazionale; 5) progetti che duplicano iniziative pubbliche o private esistenti a livello locale o nazionale, senza alcun apporto di originalità o di valore aggiunto; 6) l avvio di progetti pluriennali che non dimostrino di potere attivare convergenze più ampie e di potere potenzialmente crescere nel medio termine promuovendo il coinvolgimento di altri interlocutori. 11
12 11. RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Perché la Fondazione sostiene la ricerca scientifica La Fondazione sostiene la ricerca scientifica perché la ricerca produce nuove conoscenze, le trasforma e le rende disponibili alla società. La ricerca è quindi uno strumento fondamentale per sviluppare l innovazione e la competitività del tessuto economico-produttivo e per la crescita culturale della società, che sono le finalità statutarie della Fondazione. Obiettivi e modalità di intervento La Fondazione interviene per sviluppare iniziative e ricerche in settori definiti, che siano di importanza strategica per il Trentino; sostenere i giovani ricercatori e le loro attività; favorire, attraverso il finanziamento alla ricerca, lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani e di iniziative per l'inserimento dei giovani nelle imprese e nelle professioni. Per quanto riguarda i progetti di ricerca in settori definiti si prevedono interventi: - nel campo delle scienze della vita, con particolare riferimento alle scienze e tecnologie biomolecolari e biomediche, nonché alle neuroscienze; - nell'area dell'ambiente e del territorio, sviluppo sostenibile. La Fondazione intende finanziare prioritariamente progetti di ricerca realizzati da reti di soggetti, con particolare attenzione per lo sviluppo delle connessioni interdisciplinari innovative, per le collaborazioni internazionali e per la formazione dei giovani alla ricerca, per le quali si ritengono necessarie risorse aggiuntive rispetto a quanto viene fornito dai sistemi di ricerca nazionale e provinciale. Riguardo alle neuroscienze, la Fondazione partecipa alla Società consortile Mente e Cervello. Per quanto riguarda l impegno ad incentivare e sostenere le attività dei giovani ricercatori, la Fondazione finanzia borse di dottorato presso l Università di Trento; finanzia borse di studio e premi e sostiene ricerche presso enti qualificati che hanno sede nella Provincia di Trento, in particolare al fine di far emergere progetti validi proposti da giovani; sostiene le spese o cofinanzia le attività di ricerca di giovani nati o residenti in Trentino che siano stati ammessi a Scuole di Dottorato o ad altri qualificati progetti scientifici. Le risorse destinate a questo settore sono riservate al finanziamento di: - Ricerche applicate collegate alle scienze della vita, in particolare nel campo biomolecolare, biotecnologico e bio-medico - Progetti di ricerca applicata nel campo dell ambiente, del territorio, dello sviluppo sostenibile attraverso un bando o un impegno diretto
13 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto - Sostegno alle attività della società strumentale Scienze Mente Cervello che opera nel campo delle neuroscienze - Borse e premi nel campo della ricerca mediante l assegnazione di risorse per borse di ricerca nell ambito delle scuole di dottorato ritenute strategiche per lo sviluppo dell Ateneo di Trento - Borse, premi e sostegno alle attività svolte da giovani - Patrocinio alla Fondazione Alessio Pezcoller per premi volti a valorizzare la crescita dei giovani ricercatori/medici che si occupano di ricerca oncologica e a promuovere e sensibilizzare a livello internazionale l importanza della ricerca in tale settore - Studi e ricerche volti a favorire lo sviluppo economico, e promozione di attività di studio o di ricerca per fornire informazioni aggiuntive e complementari sui temi del rinnovamento e dello sviluppo della società trentina; favorire l innovazione nei processi lavorativi e il trasferimento tecnologico nel sistema delle imprese e nella pubblica amministrazione. Rientra in questo programma la partecipazione consortile al Consorzio Criospazio Ricerche, la partecipazione associativa alla Fondazione Kessler e l impegno diretto per stimolare approfondimenti e dibattiti su temi di interesse per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Si intende anche sostenere la ricerca per favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani e per l inserimento dei giovani nelle imprese e nelle professioni. 12. EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE Perché la Fondazione sostiene l istruzione e la formazione La qualità del sistema di istruzione e formazione è determinante per la crescita dell individuo ed è quindi un obiettivo irrinunciabile da perseguire. Pur essendo il sistema scolastico e formativo trentino di buona qualità e pur essendo rilevante l investimento della Provincia, vi sono settori cruciali per i quali si ritiene necessario intervenire. Obiettivi e modalità di intervento Iniziative per l innovazione didattica e lo sviluppo professionale dei docenti negli istituti scolastici e formativi. Per quanto riguarda la scuola e la formazione professionale, la Fondazione Caritro individua nella qualità degli insegnanti e nella ricerca didattica l elemento decisivo per l innovazione e per la qualità degli apprendimenti. Più precisamente si individuano sia l esigenza di sviluppare le competenze culturali e professionali diffuse, sia l esigenza di far emergere docenti di elevata qualificazione, in grado di essere leader dell autonomia e dell innovazione delle comunità scolastiche e formative. Si rileva che per rispondere efficacemente a tali esigenze è generalmente 13
14 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto condiviso che non siano efficaci i tradizionali corsi di aggiornamento, ma che sia invece necessario favorire la costituzione di comunità professionali per la ricerca e la formazione tra insegnanti collocati in reti di istituti. Tali comunità devono avere l aiuto di esperti, accedere ad archivi di materiali ed esperienze didattiche, collaborare con università, enti di ricerca e di cultura, imprese, associazioni e devono disporre di qualche risorsa finanziaria incentivante. Si ritiene opportuno delimitare il campo di intervento, che altrimenti sarebbe troppo ampio, alla scuola secondaria di primo e di secondo grado e ai Centri di Formazione Professionale. Per quanto riguarda le discipline si indica la priorità per le competenze matematiche scientifiche e linguistiche (prima e seconda lingua), e si vuole dare inoltre, nel contesto delle discipline, una specifica attenzione alle competenze trasversali, in particolare il pensiero critico, il problem solving, le capacità strategiche e metacognitive, l autovalutazione e l orientamento. Per realizzare l azione sopra individuata si intende favorire la collaborazione tra il Dipartimento della Conoscenza della PAT, gli istituti scolastici, le diverse Strutture dell Università di Trento, il sistema della ricerca e della cultura, sviluppando relazioni e reti tra gli enti sul territorio provinciale. Iniziative formative complementari e/o aggiuntive all offerta scolastica Sono sempre più numerose e importanti le opportunità formative che i giovani possono avere al di fuori del sistema scolastico. Fra queste si considerano in particolare iniziative per l approfondimento di temi legati all economia e all impresa, iniziative per approfondire temi di attualità come il gioco d azzardo e altre problematiche giovanili, stages presso enti di ricerca e imprese, settimane di studio residenziali anche con finalità di orientamento allo studio e al lavoro, borse per il sostegno di giovani trentini meno abbienti che intendono trascorrere un periodo di studio all estero. Università Per semplicità si raggruppano le azioni in un unica voce. Le specifiche attività vengono poi precisate nell ambito della convenzione tra Fondazione e Università di Trento. Iniziative di alta formazione e formazione continua volte a favorire lo sviluppo economico Sono previste iniziative di sostegno alla formazione continua e alta formazione, anche postlaurea, in particolare finalizzate all inserimento di giovani nelle imprese e nelle professioni, nonché alla creazione e allo sviluppo di imprese giovanili. In particolare si prevede di realizzare nell ambito della linea: - Bandi per progetti sperimentali e di formazione rivolti agli Istituti e ai CFP del Trentino - È in corso di valutazione un progetto pluriennale di formazione degli insegnanti che, se sostenuto nel 2013, potrà avere implicazioni economiche anche nel Bandi e impegni diretti tramite iniziative realizzate direttamente dalla Fondazione e rivolte al sistema scolastico provinciale 14
15 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto - Sostegno a specifici progetti di sviluppo dell Università di Trento nell ambito della convenzione in vigore con l Ateneo trentino - Sostegno a iniziative di formazione continua e alta formazione, anche post-laurea, finalizzate in particolare all inserimento di giovani nelle imprese e nelle professioni, nonché volte allo sviluppo di imprese giovanili (attraverso bandi e impegni diretti). 13. ARTE, ATTIVITA E BENI CULTURALI Perché la Fondazione sostiene la cultura Sostenere la cultura è un azione strategica per la crescita e lo sviluppo della società. La molteplicità di soggetti, istituzionali e no, che operano nel campo della cultura in Trentino sono stati in questi anni finanziati a vari livelli e con forme diverse dalla Provincia e dagli altri Enti locali. Tenendo conto dei cambiamenti che si registrano nello scenario culturale locale, il ruolo della Fondazione acquisisce crescente importanza. Obiettivi e modalità di intervento Nell ambito della linea Arte, attività e beni culturali la Fondazione intende finanziare progetti attraverso i quali: - si sviluppi la capacità creativa e progettuale dell associazionismo culturale, con una particolare attenzione per il mondo giovanile; - si sviluppino le azioni in rete e la capacità di collaborazione dei soggetti culturali; - la ricerca, la conservazione e la valorizzazione contribuiscano a rendere pienamente fruibili i beni culturali per le comunità; - il patrimonio artistico della Fondazione venga adeguatamente valorizzato. Il ruolo della Fondazione non sostituisce quello primario, in termini di indirizzo e di sostegno economico, esercitato dalla Provincia autonoma di Trento e dagli altri Enti locali. L intervento della Fondazione non è finalizzato alla gestione ordinaria nel settore della cultura, ma a favorire lo sviluppo di iniziative in grado di coinvolgere direttamente i diversi mondi della cultura e di garantire qualità e originalità. Tramite i bandi annuali per iniziative culturali di rilievo, la Fondazione intende favorire la realizzazione di progetti significativi (anche a livello regionale o nazionale) proposti da enti culturali qualificati e di collaudata esperienza, stimolando la capacità di stabilire significative collaborazioni con altre realtà culturali e di favorire la crescita formativa degli operatori culturali coinvolti. Al fine di non sovrapporre le iniziative della Fondazione con gli interventi culturali della PAT, si intendono sostenere preferibilmente enti che non fruiscono di consistenti contributi provinciali per lo svolgimento della loro attività istituzionale. Altri bandi annuali saranno destinati ad iniziative di recupero e valorizzazione della memoria storica e per la salvaguardia, riordino, catalogazione e valorizzazione di archivi. Inoltre, si 15
16 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto prevede la realizzazione di un bando per il finanziamento di progetti presentati da reti della cultura. Tramite i bandi quadrimestrali, invece, la Fondazione si propone di favorire le iniziative dei soggetti di volontariato di piccole dimensioni che svolgono attività di divulgazione culturale di qualità che coinvolgono le proprie comunità, e la cui attività viene prevalentemente sostenuta dall apporto degli aderenti e da contributi occasionali di enti pubblici e privati. Tramite il patrocinio, la Fondazione intende stimolare la programmazione di attività culturali da parte di enti qualificati (Accademia Roveretana degli Agiati e Associazione Culturale Antonio Rosmini ) che sono in grado di incentivare e valorizzare iniziative anche di altre realtà culturali. Una parte delle risorse è destinata al pagamento della quota associativa all Associazione Trentini nel Mondo. Sempre nell ambito della cultura si intende mantenere l appuntamento culturale annuale della Fondazione, dedicato alle famiglie, realizzato in collaborazione con le realtà del territorio, ed altri eventi culturali presso le nostre sedi e/o realizzati in rete con altri enti. Nel corso del 2014 si intende proseguire nell azione di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico e immobiliare della stessa Fondazione, attraverso iniziative che saranno realizzate con la collaborazione di altre realtà del territorio. Inoltre, è prevista anche la messa a disposizione ad enti ed associazioni di sale della Fondazione adibite a sale conferenze per eventi aperti al pubblico e ampiamente fruibili dalla collettività quali incontri e concerti. 14. VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA Perché la Fondazione sostiene il volontariato sociale Il volontariato sociale è una parte rilevante di quel terzo settore che accanto al mondo delle istituzioni pubbliche e delle attività private, ripropone la società civile come elemento fondamentale di una solidale prospettiva comunitaria. La Fondazione sostiene quindi il volontariato al fine di favorire la coesione sociale e sostenere la tutela delle categorie sociali deboli. Le azioni della Fondazione a sostegno delle attività di volontariato sono volte a stimolare il coordinamento tra le istituzioni pubbliche e le organizzazioni private che offrono servizi di volontariato sociale, nonché a sostenere singoli volontari che mettono a disposizione il proprio tempo e che vanno inseriti in un sistema ordinato di attività sociale. Obiettivi e modalità di intervento Ereditando una delle finalità storiche della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, la Fondazione opera nel campo dell assistenza alle categorie sociali deboli attraverso iniziative proprie, realizzate in collaborazione congiunta con altri soggetti pubblici o privati, oppure 16
17 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto attraverso il sostegno indiretto a realtà che agiscono in modo qualificato in campo sociale anche grazie al prezioso aiuto del volontariato. Gli interventi diretti in questo settore prevedono la promozione di progetti o di interventi innovativi e complementari all offerta pubblica di servizi volti alla soluzione di problematiche relative a categorie sociali svantaggiate che emergono nel contesto locale. Per perseguire lo scopo dell assistenza delle categorie sociali deboli, la Fondazione ha favorito la nascita della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale. Di particolare rilievo in questa Linea è l intervento della Fondazione per sostenere il progetto Casa Hospice, struttura di residenza assistita per i malati terminali, con un piano pluriennale per la copertura delle spese di arredo. Una parte di risorse è destinata anche alla Fondazione con il Sud. *** *** Inoltre, secondo quanto previsto dall art. 15 della legge n. 266 dell 11 agosto 1991, la Fondazione accantona ogni anno somme da destinare ad un fondo provinciale per il volontariato che viene gestito da un Comitato di Gestione appositamente nominato. 17
18 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto 15. IMPIEGHI DEL PATRIMONIO AI FINI STATUTARI E PER INVESTIMENTO Impieghi attuali Immobili strumentali Destinazione Palazzo Calepini (entrata da Via Calepina) Palazzo Calepini (entrata da Via Dordi) piano terra e secondo piano Palazzo della Fondazione a Rovereto Uffici della Fondazione Sedi per soggetti patrocinati Uffici della Fondazione Sede per soggetto patrocinato Sala conferenze aperta al pubblico Sala conferenze aperta al pubblico Immobile di via Malvasia a Trento Comodato gratuito al Comune di Trento per alloggi anziani Immobile di Via Schio a Rovereto Comodato gratuito al Comune di Rovereto per alloggi donne in difficoltà Immobili non strumentali Immobile di Via Dordi 8d a Trento Immobile di Via Dordi a Trento terzo piano Immobile di Via Orefici a Rovereto Immobile di Piazza Rosmini piano terra a Rovereto Destinazione Affitto uffici Affitto appartamenti Affitto appartamenti / attività commerciali, etc. Affitto uffici Previsioni di impieghi ulteriori Al momento non sono previste altre acquisizioni di immobili strumentali e non strumentali. Qualora se ne ravvisasse la necessità e l occasione, il Consiglio di Gestione potrà compiere gli opportuni approfondimenti per valutare eventuali investimenti, nel rispetto delle disposizioni della legge e dello statuto. 16. CONCLUSIONI Il contenuto del Documento Programmatico Previsionale Annuale (DPPA) potrà subire aggiornamenti a seguito di analisi approfondite condotte dagli organi della Fondazione per le parti 18
19 Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto di propria competenza e definite dallo Statuto o all emergere di particolari situazioni di necessità di intervento. Per determinare gli stanziamenti di ciascun settore rilevante sono state condotte analisi sugli interventi effettuati dalla Fondazione negli anni precedenti e sulle previsioni di spesa relative ad interventi individuati. Poiché la ripartizione delle risorse è una stima, è ragionevole pensare che essa potrà subire alcune modifiche sia nell ambito dei singoli settori che da un settore all altro, su proposta del Consiglio di Gestione, previa autorizzazione del Comitato di Indirizzo della Fondazione, al fine di utilizzare le risorse complessivamente messe a disposizione per svolgere l attività istituzionale prevista dallo Statuto. 19
Preventivo Economico Finanziario anno 2015
Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)
REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
DettagliREGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO (approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza nella riunione del 28 febbraio 2005; coordinato con le modifiche deliberate il 24 luglio 2007, il 16 dicembre
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliLA FONDAZIONE PER IL SUD
LA FONDAZIONE PER IL SUD Sostiene la costituzione di Fondazioni di Comunità nelle Regioni del Sud Italia che rientrano nelle regioni ammissibili all obiettivo prioritario 1 come da regolamento CE n. 1260
DettagliConsiglio Regionale della Toscana
Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliMODULO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Richiedente:.. [ Titolo progetto:.. MODULO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Si richiede di compilare il presente modulo e di inviarlo firmato e completo degli allegati a: Fondazione di Piacenza e Vigevano
DettagliREGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015
ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
Dettaglibando per progetti di inserimento lavorativo in campo sociale
bando per progetti di inserimento lavorativo in campo sociale programmati e realizzati con logiche di rete e di collaborazione tra più realtà per fronteggiare situazioni di disagio o esclusione sociale
DettagliLEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo
LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo Pubblicata sul BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA n 38 del 21 settembre
DettagliPROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale
PROPOSTA DI LEGGE Interventi regionali di tutela e valorizzazione delle musiche e delle danze popolari di tradizione orale Il consigliere regionale Sergio Blasi Proposta di legge Interventi regionali di
DettagliSTATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione
SENATO ACCADEMICO 20/04/206 CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE 27/04/2016 DECRETO RETTORALE Rep. n. 873/2016 Prot. n. 45381 del 01/06/2016 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Dottorato di Ricerca Pubblicato all Albo informatico
DettagliFoto di Luca Eula. Bando. Anno 2012
Foto di Luca Eula Bando A SOSTEGNO DI progetti e ATTIVITÁ IN mirafiori sud Anno 2012 2 Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus Bando - Anno 2012 Budget complessivo 40.000 euro Premessa La Fondazione
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliPROGETTO Edizione 2015-2016
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Pag. 1 di 5 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro
DettagliREGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI
REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI (Approvato dal Consiglio di indirizzo in data 16/2/2009) ART. 1 (oggetto) 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art.2, comma 4, e dell art.17,
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAVVISO PUBBLICO FAQ. Come si compila la scheda finanziaria e come si calcola la percentuale del contributo regionale?
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI A SOSTEGNO DI PROGETTI DA ATTUARE NELLE SCUOLE DEL LAZIO. PRESENTAZIONE ON DEMAND DELLE PROPOSTE PROGETTUALI FAQ Come si compila la scheda finanziaria
DettagliPCN 24 IAS 38 attività immateriali
PCN 24 IAS 38 attività immateriali 1 Art. 2424 B I 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 3) Brevetti industriali e di utilizzo di opere dell ingegno 4) Concessioni,
DettagliCommento al tema di Economia aziendale
Commento al tema di Economia aziendale Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici è incentrato sul controllo di gestione ed è articolato in una parte obbligatoria e tre
DettagliREGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia
Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliAllegato alla Delibera n. 89 CdA del 9 luglio 2014 ACCORDO QUADRO
ACCORDO QUADRO tra Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (di seguito denominato CNR), C.F. 80054330586, con sede in Roma, Piazzale Aldo Moro n. 7, rappresentato dal Prof. Luigi Nicolais, in qualità di
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
Dettaglic. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;
(ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la
DettagliP R O T O C O L LO D I N T E S A
Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliNORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI
NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale
DettagliMISURE ECONOMICO FINANZIARIE
Valentina Piuma mercoledì, 18 settembre 2013 G i o r n a ta d e l D e c r e to del fare MISURE ECONOMICO FINANZIARIE Art. 1 Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese La norma è
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliUNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di Laurea Triennale in Scienze del Servizio Sociale Regolamento attività di Stage 1. Lo Stage L attività di Stage del terzo
DettagliRELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014
RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni
Dettagliquarto ciclo di incontri per conoscere le professioni
COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
Dettagliampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51
ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.
DettagliCITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA
CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliPadova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni
Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliDOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO
DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II parte INTERVENTI testo approvato dalla Commissione provinciale per l impiego con deliberazione n. 373 del 26 luglio 2011 ed adottato dalla
DettagliCircolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011
Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL BILANCIO. Il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006, approvato dal Consiglio di
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL BILANCIO DELL ESERCIZIO CHIUSO IL 31 DICEMBRE 2006 Il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
Dettagli