APOSTOLATO UNIVERSALE - Continuità e sviluppo Rivista semestrale dell Istituto S. Vincenzo Pallotti - Roma Anno XII - n. 23/2010, pp.

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1 APOSTOLATO UNIVERSALE - Continuità e sviluppo Rivista semestrale dell Istituto S. Vincenzo Pallotti - Roma Anno XII - n. 23/2010, pp PALLOTTI OGGI HOSPICE PALLOTTINO E IL CENTRO DI EDUCAZIONE AL VOLONTARIATO A DANZICA Piotr Krakowiak SAC, Direttore dell Hospice di Danzica, Direttore Nazionale per la Pastorale degli Hospice in Polonia J drzej Or owski SAC, Responsabile per la Pastorale all Università di Medicina di Danzica, Volontario dell Hospice Danzica, 22 gennaio 2010 INTRODUZIONE I PALLOTTINI A DANZICA I Pallottini della Provincia della Santissima Trinità con sede a Limburgo svolgevano, cominciando dal 1927, il lavoro pastorale nella città libera di Danzica. Tra loro c era il sacerdote pallottino della Pomerania Leon Bemke SAC, responsabile per la pastorale dei Polacchi che vivevano a Danzica. Dopo il Trattato di Versailles questa regione era amministrata dalla Lega delle Nazioni e la Sante Sede (Vaticano) ha nominato Vescovo di Danzica mons. Edoardo O Rourke. Nel 1939, i nazisti hanno preso la casa e la cappella dei Pallottini e vi hanno istituito le sale della scuola medica per la formazione dei medici militari. I luoghi prima dedicati al culto e al servizio pastorale servivano adesso per l addestramento dei medici e per gli esperimenti medici con scopi militari. Fino ad oggi sulle mura del vecchio convento dei Pallottini nella città libera di Danzica si trova una targa con la seguente scritta in quattro lingue: Gli uomini hanno preparato questo destino agli uomini. Dopo la guerra, nel 1945, i sacerdoti e i fratelli pallottini polacchi hanno intrapreso il servizio pastorale presso la comunità dell Università di Medicina di Danzica. Tra loro Franciszek Bogdan SAC ha svolto un ruolo particolare, diventando la guida spirituale degli studenti dell accademia di medicina. La vicinanza con l accademia medica e la collaborazione con il personale medico 1 costituisce fino ad oggi un importante lavoro della comunità pallottina a Danzica-Wrzeszcz. L apostolato svolto in collaborazione con gli operatori sanitari, come anche quello presso i cantieri navali e l ambiente universitario di Danzica, è venuto a conoscenza dell opinione pubblica specialmente nel 1980, quando la comunità pallottina partecipava attivamente alla vita del movimento operaio Solidarno (Solidarietà). La casa dei Pallottini, situata nelle vicinanze del cantiere, la cui porta di ingresso nel 1980 il mondo intero poteva vedere sugli schermi televisivi, ospitava tanti personaggi illustri della Polonia e dell Europa. L alleanza tra gli intellettuali e il mondo del lavoro, tra i credenti e quelli sulla via della ricerca, è stata un fenomeno di quel tempo. Gli incontri presso il cantiere si trasferivano all interno delle chiese, tra l altro nella chiesa - in quel tempo in costruzione - dei Pallottini a Danzica-Wrzeszcz. C erano tante persone famose, e tra di loro i futuri presidenti della Polonia Lech Wa sa e Lech Kaczy ski, oppure i noti scrittori Zbigniew Herbert e Józef Tischner. I membri della Solidarietà hanno trovato un rifugio nella casa dei Pallottini nel periodo della repressione durante la legge marziale, quando tutto si svolgeva in segreto. Eugeniusz Klimi ski SAC 1 Cfr. Eugeniusz Klimi ski SAC, Do niego nale y czas (A lui appartiene il tempo), Warszawa 2007, pp

2 che in quel tempo era il rettore e il responsabile per la pastorale degli studenti organizzava gli aiuti alle persone represse e attività caritatevoli. Eugeniusz Dutkiewicz SAC era uno dei primi sacerdoti a Danzica che organizzava i soccorsi per le famiglie delle persone imprigionate. La sua assistenza e l attività di opposizione erano sconosciute alla maggior parte della gente. Egli svolgeva la sua attività 2 con la scusa delle visite ai malati come cappellano dell Accademia di Medicina. In questo tempo difficile di coprifuoco e di repressione, nel cenacolo pallottino di Danzica nasceva l idea della cura domestica nell hospice che, in un certo modo, era la continuazione del servizio alle persone in grande bisogno. Questa era l idea di ravvivare gli ideali di solidarietà, brutalmente soppressi, nel mondo degli operatori sanitari e del servizio altruistico all uomo nell ambito del volontariato. In quel tempo è stata terminata la costruzione della casa dei Pallottini e della chiesa intitolata alla Madre di Dio di Cz stochowa che si trovano in prossimità dell Università 3 di Medicina. 1. HOSPITIUM PALLOTTINUM - ASSISTENTIA PALLIATIVA ET PASTORALIS Molti anni di esperienza come cappellano presso le cliniche dell Accademia di Medicina e la sensibilità per i bisogni dell uomo nell ultima tappa della sua vita, come anche l incontro con Cicely Saunders, fondatrice del primo hospice moderno a Londra, hanno suscitato in Eugeniusz Dutkiewicz SAC un grande interesse per l idea di hospice. Nel 1981 fu iniziata a Cracovia la costruzione della 4 prima casa hospice che solo dopo 15 anni cominciò la sua attività. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, un cappellano con l esperienza di lavoro nella clandestinità al tempo di Solidarietà, ha preferito scegliere l assistenza hospice a casa per diverse ragioni, tra cui il clima del calore dell ambiente familiare e la sicurezza della casa, la possibilità del coinvolgimento della famiglia e il sostegno della Chiesa locale con l aiuto della parrocchia e dei volontari laici. Di grande importanza era anche il contributo materiale sotto forma di donazioni concrete, medicinali e attrezzature mediche provenienti dall Europa occidentale. Eugeniusz Dutkiewicz SAC così ricordava questi inizi: Il primo team era costituito dalla professoressa Penson, da una infermiera e da me. Il primo paziente ufficiale era Lech B dkowski, artefice degli accordi sociali di «Solidarietà» nel A quel tempo abbiamo sperimentato che cosa fosse veramente l hospice. In modo pratico e concreto, presso i letti dei pazienti nelle loro case, è stato coniato il significato della parola 5 «hospice» e l assistenza ai malati nella loro casa. Durante lo stato di coprifuoco, il primo gruppo in servizio nell hospice svolgeva la sua attività per i malati a Danzica. La professoressa Joanna Muszkowska-Penson così ricorda questo periodo: Padre Eugeniusz, come cappellano dell Accademia di Medicina, ha deciso di organizzare un hospice. Egli vedeva le persone morenti negli affollati corridoi dell ospedale, in solitudine, separati con un paravento dal resto dei vivi. Vedeva la tristezza di morire nelle case vuote, segnate da fame e freddo, le case in cui tutto il giorno non c era nessuno che si chinasse sul malato. Così egli è divenuto il precursore in Polonia e uno dei primi ideatori di hospice al mondo, cioè dell assistenza ai malati nella loro casa. Nel 1983 un gruppo di volontari composto non solo dal personale medico, ma anche da studenti, insegnanti, attori, giornalisti, casalinghe, autisti ed altri, era così grande che 2 Cfr. Ibidem, pp Cfr. Piotr Krakowiak SAC, Alicja Stolarczyk (zbiór i opracowanie), Ks. Eugeniusz Dutkiewicz SAC. Ojciec ruchu hospicyjnego w Polsce (Eugeniusz Dutkiewicz SAC, fondatore del movimento hospice in Polonia), VM-Via Medica, Gda sk 2007, pp (Biblioteka Fundacji Hospicyjnej; 3). 4 Cfr. Jan Dr kiewicz, W stron cz owieka umieraj cego. O ruchu hospicjów w Polsce (Verso l uomo morente. Sul movimento hospice in Polonia), Warszawa Danuta Kunikowska, D wiganie cz owieka (Portando l uomo), in Tygodnik Gda ski Solidarno, 20 (40), , pp. 5-6.

3 Eugeniusz Dutkiewicz poteva fondare l Hospice Pallottinum - il primo hospice in Polonia di assistenza ai malati a casa. Perché l assistenza a casa? Perché oltre a un gruppo di persone disposte a lavorare e un gruppo di volontari, don Eugeniusz non aveva niente a disposizione. Non si poteva nemmeno sognare una qualsiasi base materiale. Il gruppo dell hospice si riuniva nella casa pallottina in via Sk odowska- 6 Curie di Danzica. Le notizie sulle attività del gruppo hospice si diffondevano rapidamente nell ambiente del personale medico. Il dirigente medico dell Hospice Pallottino di Danzica così ricorda questo periodo: Intorno al 1983, qualcuno dell hospice mi ha chiesto una consulenza sulla terapia antidolorifica. In questo modo ho cominciato ad assistere ai casi individuali, aiutando a sollevare dal dolore i pazienti che soffrivano tanto. L Hospice cominciò a coinvolgermi. Le attività svolte a quel tempo da un gruppo informale di hospice sono state comunicate nel 1984 da Eugeniusz Dutkiewicz SAC al Vescovo di Danzica e al Superiore Provinciale dei Pallottini. Eugeniusz Dutkiewicz SAC ha instaurato anche rapporti di cooperazione con il movimento internazionale di hospice, quando, su invito della direzione di uno dei più grandi hospice, è andato a Birmingham in Inghilterra. La visita si è rivelata estremamente fruttuosa, l accoglienza, l interesse e il sostegno concreto hanno contribuito in modo straordinario allo sviluppo delle attività 7 dell Hospice Pallottino di Danzica. 2. LO SVILUPPO DEL MOVIMENTO HOSPICE IN POLONIA Il gruppo di volontari dell Hospice Pallottino cominciava ad essere conosciuto a Danzica. Perciò dalle diverse città della Polonia arrivavano a Danzica le persone che volevano conoscere meglio questo tipo di servizio ai malati e istituire anche nelle loro città l assistenza dell hospice ai malati. Il fenomeno di solidarietà con i sofferenti è stato notato e riconosciuto valido dagli organizzatori della visita del papa Giovanni Paolo II a Danzica nel Eugeniusz Dutkiewicz SAC e il suo gruppo di volontari infatti erano stati incaricati di organizzare un incontro del Papa con i malati e con gli operatori sanitari di Danzica. La professoressa Joanna Muszkowska-Penson ricorda che il punto culminante dell opera dell Hospice Pallottino era stato l incontro dei pazienti dell hospice e dei malati con Sua Santità Giovanni Paolo II. L incontro con i malati e con gli operatori sanitari, organizzato da don E. Dutkiewicz era per tutti un momento di grande gioia, un esperienza indimenticabile e un incoraggiamento al servizio più dedito. Tutti coloro che erano coinvolti nel lavoro di hospice hanno provato una profonda emozione e gioia quando il Santo Padre ha espresso il suo sostegno per lo sviluppo del movimento hospice, dicendo: Penso con riconoscimento all «hospitium» che ha iniziato il suo servizio a Danzica e si irradia sulle altre città. Esso è nato dalla comune sollecitudine della pastorale dei malati e dei medici presenti accanto al letto del malato, per il dovuto posto e le condizioni in cui versano i malati al termine della loro vita. Questa sollecitudine si esprime nel chinarsi insieme e vegliare accanto ad un malato nella sua casa, in un 8 cordiale e gratuito «dono di sé». I vescovi che erano presenti alla visita del Papa a Danzica potevano cogliere le informazioni sull assistenza domiciliare ai malati gravi e morenti. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, assieme ai volontari di Danzica, ha visitato alcune città della Polonia e ha aiutato a fondare i centri hospice di assistenza domiciliare. Uno di tali centri, fondati in quel tempo, è quello istituito a Szczecin, Hospice Pallottino p Cfr. Piotr Krakowiak SAC, Alicja Stolarczyk (zbiór i opracowanie), Ks. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, op. cit., 7 Cfr. Piotr Krakowiak SAC, Dzieje palloty skiego hospicjum w Gda sku, (La storia dell hospice pallottino a Danzica, ), Fundacja Hospicyjna, Gda sk 2008, pp (Biblioteka Fundacji Hospicyjnej; 7). 8 Cfr. Piotr Krakowiak SAC, Alicja Stolarczyk (zbiór i opracowanie), Ks. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, op. cit., p. 87; per il discorso del Papa, vedi Giovanni Paolo II, Aumentano le malattie, diminuiscono i mezzi (Danzica, 12 giugno 1987), in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, X/2, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1988, p

4 di S. Giovanni Evangelista, che esiste fino ad oggi. I centri di Hospice istituiti in varie parti della Polonia avevano bisogno di sostegno e di coordinamento delle loro attività. Così la Conferenza Episcopale Polacca ha istituito il Centro Nazionale Pastorale di Hospices, affidando la direzione al sacerdote pallottino Eugeniusz Dutkiewicz SAC. Ciò è confermato dal decreto che dice: la 234 Conferenza plenaria dell Episcopato Polacco nomina il Reverendo Padre cappellano Nazionale di Hospices. Arcivescovo Bronis aw D browski, Varsavia, ". Questo incarico aveva dato ad Eugeniusz Dutkiewicz SAC la possibilità di raggiungere luoghi e ambienti sociali, in cui vi era ancora scarsa conoscenza dell idea di hospice e della cura dei malati terminali e moribondi. Tra i luoghi che don Eugeniusz ha scelto per diffondere l idea di hospice c erano prima di tutto i seminari degli studenti in preparazione al sacerdozio. Perché ha preferito rivolgersi in primo posto a loro? La risposta è semplice: oltre a tanti entusiasti che sostenevano le attività di hospice, i volontari incontravano in alcune città e a volte nelle parrocchie un accoglienza piuttosto fredda da parte del clero. Si notava una scarsa comprensione per questo tipo di attività, a volte predominavano i falsi pregiudizi, mancava la capacità di cooperazione del clero con gli operatori sanitari. Queste erano le cause di una scarsa collaborazione. Conoscendo bene la specificità delle istituzioni ecclesiali, don Eugeniusz voleva conquistare per questo servizio ai malati soprattutto i giovani studenti che 9 cercavano i modi e le vie per la realizzazione della propria vocazione. 3. COSTITUZIONE DEL FORUM NAZIONALE DEL MOVIMENTO HOSPICE Nel 1992, nella casa pallottina in via Skaryszewska a Varsavia ha avuto luogo un incontro dei rappresentanti del clero e dei laici: l incontro di medici, infermieri e volontari con i responsabili per la pastorale dell hospice. Il frutto di questo incontro è stata l istituzione del Forum Nazionale del Movimento Hospice. Il Forum riuniva oltre 80 centri di hospice esistenti in tutta la Polonia. Eugeniusz Dutkiewicz SAC ne era il primo presidente. In breve tempo egli ha consegnato tutta l amministrazione nelle mani dei laici per potersi dedicare attivamente ai lavori della Commissione per la Cura Palliativa di Hospice presso il Ministero della Salute della Repubblica di Polonia. Il lavoro di questa Commissione ha raggiunto un importante obiettivo, cioè l inserimento delle attività di hospice nel sistema sanitario della Polonia e il riconoscimento della cura spirituale e pastorale di 10 uguale grado a quella medica, infermieristica oppure psicologica svolta dai gruppi di hospice. Ciò ha contribuito ad un ulteriore sviluppo dei centri di cura palliativa di hospice e alle crescenti sfide che Eugeniusz Dutkiewicz SAC cercava di affrontare come pastore e predicatore durante le riunioni degli operatori di hospice. In ogni occasione egli cercava di coinvolgere nell opera di hospice i suoi confratelli Pallottini, poiché considerava questo lavoro come la realizzazione del carisma di san Vincenzo Pallotti, soprattutto per quanto riguardava il campo di collaborazione con i laici e clero diocesano e religioso, nonché con i rappresentanti di altre Chiese cristiane o di altre religioni. Nel corso dello sviluppo del movimento di hospice sono nati anche vari problemi. A questi si sono aggiunti i problemi dovuti ai cambiamenti nel sistema sanitario in Polonia, come anche quelli legati alle drammatiche esperienze e dolorose trasformazioni del Paese distrutto negli anni dell indottrinamento comunista. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, considerato il padre del movimento di hospice in Polonia, ha vissuto in quel periodo i momenti di solitudine e di incomprensioni. Un luogo sicuro in cui affrontava le sconfitte e rinfrescava le energie per la vita e la ripresa del servizio era sempre il letto dell uomo sofferente e morente, e l altare, presso il quale attualizzava il sacerdozio di Cristo, pregando per i malati e gli agonizzanti. 9 Cfr. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, Moje miejsce w hospicjum (Il mio posto nell hospice), in: Hospitium. Assistentia Palliativa et Pastoralis, Gda sk Cfr. Antoni Bartoszek, Cz owiek w obliczu cierpienia i umierania (L uomo difronte alla sofferenza e alla morte), Katowice 2000.

5 Un altro importante impegno a favore dei centri di cura palliativa ed hospice in tutto il Paese era il suo coinvolgimento nei lavori della Commissione istituita presso il Ministero della Salute. Il lavoro paziente e meticoloso di questa commissione ha portato all inserimento della cura palliativa e dell hospice nel sistema sanitario. Ciò ha consentito l accesso alle risorse finanziarie, senza le quali oggi non si può immaginare l attività di hospice in Polonia. Sebbene il prezzo da pagare per questo inserimento sia stato l aumento della burocrazia e dei requisiti procedurali, oggi oltre 500 centri di hospice godono dei benefici degli aiuti finanziari dello stato. Eugeniusz Dutkiewicz SAC ha svolto 11 un ruolo primario in questo processo. 4. L IMPEGNO DELLE SUORE PALLOTTINE MISSIONARIE NELL OPERA DI HOSPICE La storia dell hospice a Danzica e lo sviluppo di questo movimento in Polonia devono tanto alle Suore Pallottine Missionarie. Il loro sostegno spirituale e il lavoro pieno di dedizione accompagnavano fin dall inizio l opera dell hospice. Cominciando dal 1983 le Suore curavano il deposito dei medicinali provenienti dalle donazioni caritative che venivano spedite in Polonia. Accettavano le domande e vegliavano i malati morenti nelle loro case, procurando anche un appoggio spirituale alle famiglie che avevano perso le persone care. Tante testimonianze confermano l impegno delle Suore Pallottine nell opera dell hospice e nella formazione dei gruppi dell hospice. L infermiera El bieta Skowro ska così ricorda il lavoro delle suore: Suor Nicodema era sempre pronta ad ascoltare e, quando poteva, dava preziosi consigli. Era una persona alla quale ognuno si rivolgeva con i problemi, poiché non ha mai negato il suo aiuto né il tempo necessario. Vegliava sulle persone in cura all hospice. Partecipava fin dall inizio all istituzione di hospice a casa, conosceva tutti i volontari e il personale. Conosceva i nostri caratteri e le nostre capacità. Sapeva dove abitavamo. Assegnandoci dei pazienti, prendeva in considerazione le nostre esigenze. Se nel breve periodo di tempo alcuni dei miei pazienti morivano, non me ne assegnava degli altri per un certo tempo. Ciò era stato fantastico per rilassarsi psichicamente, per non 12 esaurirsi in questo lavoro. Nel corso di oltre 25 anni di attività dell Hospice di Danzica vi hanno lavorato oltre 20 Suore Pallottine, alcune per tanti anni. Una delle volontarie così si esprime: Le Suore Pallottine erano il cuore nella vita dell Hospice. La loro disponibilità per 24 ore significava tanto per noi e per i malati. Si poteva sempre contare su di loro. E una delle Suore così ricorda i migliori momenti della comunità dell Hospice: Avevamo un contatto quotidiano con il gruppo. Questo era un tempo meraviglioso. Formavamo una grande famiglia. Ci volevamo bene. Durante le riunioni mensili, soprattutto quelle occasionali, eravamo circa 60 persone, di età diversa. Si spalancava la porta che divideva due stanze e occupavamo tutto il corridoio (atrio). Era un po stretto, ma molto piacevole. (...) Il primo punto di ogni incontro era la celebrazione Eucaristica. Dopo un té sedevamo in cerchio. Questi incontri erano presieduti da don Eugeniusz Dutkiewicz. Egli aveva l elenco dei malati. Leggeva i nomi e chiedeva informazioni su ogni paziente. Ogni gruppo parlava delle difficoltà che sorgevano durante 13 i servizi. Le Suore Pallottine continuano il loro lavoro nell Hospice, prestando un servizio da infermiere professionali e appoggiando i malati spiritualmente, soprattutto per mezzo della preghiera. Le Suore hanno anche premura che lo spirito della comunità pallottina sia visibile tra i malati e le loro famiglie, come anche in tutto il personale sanitario e nei volontari impegnati nell hospice. Grazie alla loro presenza il carisma di san Vincenzo Pallotti è rappresentato in tutto il suo splendore, attraverso 11 Cfr. Piotr Krakowiak SAC, Dzieje palloty skiego hospicjum w Gda sku, op. cit., pp Piotr Krakowiak SAC, Alicja Stolarczyk (zbiór i opracowanie), Ks. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, op. cit., p. 13 Piotr Krakowiak SAC, Dzieje palloty skiego hospicjum w Gda sku, op. cit., p. 47.

6 l opera di suore, fratelli e sacerdoti pallottini, come anche attraverso il coinvolgimento dei fedeli laici 14 di vari gruppi e comunità della Chiesa. 5. LA MORTE IMPROVVISA DI EUGENIUSZ DUTKIEWICZ SAC L Hospice di Danzica presta ogni anno l assistenza domiciliare a oltre 1000 persone, ma un numero crescente di pazienti esige un ricovero, necessario per una cura medica professionale e di problemi familiari, sociali ed esistenziali. Per questa ragione Eugeniusz Dutkiewicz SAC e tutto il gruppo dei collaboratori dell hospice sognavano di avere una propria Casa, nella quale i malati, così come i lavoratori e i volontari, potessero sentirsi a casa. La costruzione di tale casa è iniziata nel 1997, ma la realizzazione del progetto ha incontrato grandi difficoltà, soprattutto di natura organizzativa e finanziaria. Alcuni mesi dopo l inizio della costruzione è cambiato il sistema di finanziamento dei servizi sanitari in Polonia. Le preoccupazioni e le difficoltà sorte nella raccolta dei fondi per la costruzione della Casa dell Hospice hanno influito troppo sulla natura sensibile di Eugeniusz Dutkiewicz SAC, causandogli grandi stress. A ciò si sono aggiunti altri problemi. Nelle case lo aspettavano i malati ai quali si doveva prestare le migliori cure. Con i problemi finanziari sono apparsi anche problemi sulla qualità di servizio ai malati: visite frettolose e i limiti di tempo da dedicare ai malati imposti dal sistema di cura sanitaria. Anche se don Eugeniusz durante i ritiri e le conferenze avvisava il pericolo della commercializzazione dell assistenza dell hospice, egli stesso dovette accettare con il dolore nel cuore che per il sistema informatico la cosa più importante era il numero di registrazione e il numero di servizi compiuti a svantaggio dell uomo concreto e dei suoi bisogni. Per fortuna, il gruppo di lavoro e, soprattutto le Suore Pallottine, sorvegliavano con diligenza che i resoconti, le procedure e i contratti non adombrassero totalmente l uomo sofferente e la sua famiglia. Ciò generava però tensioni tra il primo gruppo ideatore dei volontari dell Hospice, i nuovi lavoratori e l amministrazione. Vivendo questi momenti difficili a Danzica, Eugeniusz Dutkiewicz SAC come responsabile per gli Hospices a livello nazionale, non ha trascurato la sua sollecitudine per le comunità di hospices sparse in tutto il Paese. Ciò è confermato dall organizzazione nel 1999 di corsi di formazione (workshop) per i cappellani degli hospices e per gli operatori sanitari. Egli stesso ha preso l incarico di trovare i fondi per il finanziamento di questi corsi. La preparazione del materiale e la realizzazione del progetto sono stati affidati a Piotr Krakowiak SAC che in quel periodo terminava i suoi studi a Roma. Eugeniusz Dutkiewicz SAC invece doveva trovare degli sponsor per il finanziamento del convegno con la partecipazione di relatori provenienti dalla Polonia e dall estero. Il workshop (convegno) era indirizzato ai cappellani diocesani e religiosi responsabili per la pastorale della salute. L evento ha trovato grande interesse nei media. Dal Vaticano ha preso parte l arcivescovo Javier Lozano Barragán (creato cardinale nel 2003), il Ministro della Salute della Santa Sede. Ai partecipanti hanno fatto visita Franciszka Cegielska, l allora ministro della Salute della Polonia, e diversi vescovi polacchi. L Arcivescovo W adys aw Zió ek, il Presidente della Commissione per la Pastorale degli Operatori Sanitari in Polonia, si è espresso in questo modo: dopo il 1989, nel campo della pastorale degli operatori sanitari, la Chiesa in Polonia si è trovata di fronte a grandi chance e straordinarie possibilità. Ciò significa che sta davanti alle sfide storiche che dovrà affrontare (...). I workshop, che si svolgono a Danzica, sono i primi e quindi particolarmente 15 importanti per gli organizzatori e i partecipanti. Le esperienze americane, tedesche e italiane presentate al convegno sono state viste come sfide 14 Piotr Krakowiak SAC, Alicja Stolarczyk (zbiór opracowanie), Ks. Eugeniusz Dutkiewicz SAC, op. cit., pp Piotr KrakowiakSAC, Eugeniusz Dutkiewicz SAC, Duszpasterstwo s u by zdrowia w Polsce, osi gni cia i wyzwania (La pastorale degli operatori sanitari, risultati e sfide), Gda sk 1999, pp. 7-9.

7 per ulteriori discussioni e approfondimenti sulla situazione e sul ruolo della pastorale della salute in Polonia. I testi degli interventi e le conclusioni dei gruppi di lavoro sono stati pubblicati, diventando così la prima voce nell ampia discussione sulla sistematizzazione della formazione dei cappellani responsabili per la pastorale della salute. I Pallottini, che in Polonia da anni sono impegnati nel servizio pastorale negli ospedali, e negli ultimi tempi soprattutto nelle cure palliative dell hospice, hanno dato in questo modo un importante contributo alla Chiesa che cercava un modo di formazione 16 dei cappellani per accrescere la qualità del loro servizio nei gruppi che assistono i malati. La continuazione dei programmi per la formazione dei cappellani e l organizzazione dei workshop di Formazione Pastorale-Clinica, come anche la conclusione della costruzione della Casa dell Hospice sono stati interrotti dall improvvisa scomparsa di Eugeniusz Dutkiewicz SAC, padre del movimento hospice in Polonia. All età di 55 anni egli è morto in seguito ad un infarto cardiaco. I suoi funerali sono stati una grande manifestazione di gratitudine per il servizio di oltre 25 anni che egli ha svolto a favore dei malati e degli operatori sanitari, per la fondazione del movimento di hospice in Polonia e per il sostegno del movimento operaio di Solidarno. L Agenzia Cattolica di Informazione scriveva in quel giorno: Don Eugeniusz Dutkiewicz SAC, un precursore dell hospice domiciliare e sostenitore del movimento di hospice in Polonia, è stato congedato il 17 settembre 2002 dalla folla degli amici e dei collaboratori (...). Presso la bara del defunto Eugeniusz Dutkiewicz hanno pregato tanti fedeli, ecclesiastici, pazienti, medici e infermieri, rappresentanti delle 17 autorità civile locali e provinciali. La Casa dell Hospice con sede in via Kopernika n. 6 a Danzica è stata aperta alcuni mesi dopo la morte di Eugeniusz Dutkiewicz SAC e porta il suo nome. Il direttore della Casa e responsabile per la Pastorale degli Hospice in tutta la Polonia è diventato il suo collaboratore Piotr Krakowiak SAC. 6. FONDAZIONE HOSPICE ED EDUCAZIONE SOCIALE SULLA FINE DELLA VITA UMANA - ANCHE L HOSPICE È VITA Dopo l apertura della Casa dell Hospice l obiettivo più urgente consisteva nell avviare il funzionamento della cura stazionaria nell hospice, pur continuando la cura a domicilio. Ben presto si è reso necessario istituire anche la cura per i bambini nell hospice. Queste sfide sono state affrontate grazie al generoso impegno del gruppo di collaboratori e volontari, come anche grazie all appoggio della società civile di Danzica. Grande sostegno è stato mostrato anche da parte dei Consigli Provinciali della Provincia dei Pallottini di Pozna, della Provincia delle Suore Pallottine 18 Missionarie e del Vescovo di Danzica. Presso la Casa dell Hospice è stata creata nel 2004 la Fondazione dell Hospice i cui obiettivi sono il sostegno delle cure palliative dell hospice, l istruzione pubblica alla fine della vita e lo sviluppo del volontariato. Un gruppo di volontari insieme al Direttore Nazionale per la Pastorale dell Hospice ha lanciato una campagna educativa denominata Anche l hospice è vita, nella quale si sono impegnati TVP1 (che corrisponde a RAI1), i mezzi di comunicazione a livello nazionale e regionale, i portali Internet, informando il pubblico sulle cure palliative dell hospice e sui bisogni degli uomini alla fine della vita. L Istituto di Monitoraggio dei Media annota circa eventi mediatici per ogni campagna educativa. Sono state preparate anche un migliaio di pubblicazioni mediatiche che istruiscono sulla cura dei malati gravi e sull aiuto alle famiglie in lutto. Il portale è visitato ogni giorno da migliaia di persone in cerca di aiuto e sostegno. La realizzazione di tutto ciò è stata possibile grazie al generoso impegno dei collaboratori e dei 16 Cfr. Ibidem, pp Agenzia Cattolica di Informazione (KAI), ottobre Per ulteriori informazioni su questo tema, vd. Piotr Krakowiak SAC, Dzieje palloty skiego hospicjum w Gda sku, op. cit., p. 106.

8 volontari, come anche grazie alla buona collaborazione con oltre 100 centri di cura palliativa di hospice che sono gestiti dal clero diocesano e religioso e dalle fondazioni e associazioni laiche. In questo modo, gli argomenti difficili sulla cura alla fine della vita, l accompagnamento spirituale e il volontariato cessano pian piano di essere un tabù nella società polacca. Oltre alle attività nel campo dei media sono portati avanti lavori di istruzione e formazione. I nove manuali e guide di consultazione che sono pubblicati nella collana Biblioteca della Fondazione Hospice, come anche i film educativi, costituiscono validi strumenti per gli hospice, per le scuole 19 e università, come pure per la Chiesa e la società. 7. UN PROGETTO PER LO SVILUPPO DEL VOLONTARIATO DELL HOSPICE: MI PIACE AIUTARE Il centro pallottino dell hospice di Danzica lavora dal 2007 sullo sviluppo del volontariato dell hospice per mezzo di una campagna a livello nazionale, denominata Mi piace aiutare. L obiettivo da raggiungere con questo progetto è quello di ritornare alle fonti del volontariato su cui si basa il movimento hospice in Polonia e all estero. La professionalizzazione delle cure palliative ha fatto sì che in alcuni centri manchino i volontari dell hospice e non esistono regolamenti per il loro impegno. L adesione della Polonia all Unione Europea ha dato una possibilità da sfruttare. Il gruppo dei collaboratori e dei volontari della Fondazione dell Hospice ha ricevuto una sovvenzione per tre anni che permette di sostenere e di sviluppare il volontariato dell hospice presso 100 centri in tutto il Paese. Nel primo anno sono stati organizzati corsi di formazione per i coordinatori del volontariato che hanno ricevuto anche gli strumenti, manuali e sussidi multimediali. Nell anno seguente, in collaborazione con insegnanti e catechisti provenienti da tutta la Polonia, è stato preparato un manuale raccomandato dal Ministero della Pubblica Istruzione come aiuto didattico. Nella terza fase della realizzazione di questo progetto è stato promosso Volontariato 50+ come incoraggiamento 20 dell adesione al volontariato da parte di adulti e anziani. CONCLUSIONE: EREDITÀ DA CONDIVIDERE Oltre 25 anni di attività del centro dell hospice a Danzica, guidato dai Pallottini in collaborazione con le Suore Pallottine Missionarie e un numeroso gruppo di fedeli laici - collaboratori e volontari - hanno portato frutti tangibili. Nella Pomerania ogni anno oltre 1000 persone gravemente malate e le loro famiglie godono di buone cure palliative. Il centro pallottino dell hospice di Danzica è diventato anche il leader per tutta la Polonia nella promozione del volontariato e nell educazione sociale riguardo alla fine della vita. Il grande successo consiste nel portare l idea di volontariato hospice alle scuole ed università in tutto il Paese. Il progetto Mi piace aiutare ha incontrato un accoglienza amichevole tra gli insegnanti e gli educatori. Il Ministro della Pubblica Istruzione di Polonia, la signora Katarzyna Hall ha scritto le seguenti parole per la presentazione del manuale pubblicato dalla Fondazione Hospice: Invito tutti caldamente alla lettura di questa pubblicazione. In essa si trovano le idee su come affrontare un argomento molto difficile. Spero che le informazioni contenute in questo libro aiutino a promuovere l idea del volontariato dell hospice, e ciò farà sì che 21 sempre più persone si decidano ad agire a favore dei più bisognosi. 19 Cfr. Marzena wita a, Piotr K awsiu, Podró za horyzont. Pi lat pó niej (Un viaggio oltre l orizzonte. Cinque anni dopo), Gda sk pp Cfr. Ibidem, p Katarzyna Hall, Wprowadzenie, in Józef Binnebesel, Anna Janowicz, Piotr Krakowiak (redaktorzy), Jak rozmawia z uczniami o ko cu ycia i wolontariacie hospicyjnym (Come parlare con gli alunni sulla fine della vita e sul volontariato degli hospice), VM-Via Medica, Gda sk 2009, pp. 3-4 (Biblioteka Fundacji Hospicyjnej; 9).

9 Il programma di promozione per lo sviluppo del volontariato dell hospice, realizzato dal direttore Nazionale per la Pastorale dell Hospice in stretta collaborazione con il centro pallottino di hospice a Danzica e la Fondazione Hospice, ha trovato grande interesse nelle organizzazioni simili in altri Paesi. Una delle università pontificie di Roma vuole tradurre in italiano il manuale sugli aiuti alle persone in fin di vita e sul volontariato negli hospice. Sono in corso i lavori preparatori per tradurre questi manuali in lingua ucraina, dove esiste grande bisogno di cure palliative e di sviluppare il volontariato hospice. L opera iniziata dalla comunità pallottina di Danzica in cui si vedono in modo tangibile la collaborazione dei fedeli laici con il clero, la collaborazione dei gruppi degli operatori sanitari e i volontari, e l educazione sociale riguardo alla fine della vita, per mezzo di strumenti didattici e multimediali può essere di ispirazione per le altre comunità che vivono la spiritualità di san Vincenzo Pallotti. Tutti gli interessati alle nostre attività sono invitati a contattarci all indirizzo: fundacja@hospicja.pl. Per le ulteriori informazioni si raccomanda inoltre: - home page dell Hospice di Danzica - portale web gestito dal Direttore Nazionale per la Pastorale degli Hospice e dalla Fondazione Hospice. Le informazioni principali sono disponibili anche in inglese. SUMMARY of the presentation of Piotr Krakowiak SAC, J drzej Or owski SAC, Pallottine Hospice and Center for volunteers in Gda sk (Poland). Pallottines in Danzig (Gda sk) - Limburg Pallottines had been in Danzig since 1927, among them the Pomeranian, Father Leon Bemke SAC, who was responsible for pastoral care of the Poles living in Free City of Danzig after The Treaty of Versailles. In 1939 the Pallottine House was confiscated by the Nazis for medical school. It became the school for military doctors, but also the place for controversial experiments with the corpses of prisoners of Stutthof Concentration Camp. After The World War II Polish Pallottines took the pastoral service in the medical school and in the hospitals. Among them Father Franciszek Bogdan SAC, who was a courageous leader of students in post-war communist Poland. In the time of Solidarity (Solidarno ) in the 1980s Pallottine house in Gdansk was the place of democratic opposition, hosting future Presidents of Poland: Lech Wa sa, and Lech Kaczy ski, and many other people. In this particular place the Home Care Hospices in Poland started with the service of Father Eugeniusz Dutkiewicz SAC with Pallottine Sisters and lay volunteers. Hospitium Pallottinum - assistentia palliativa et pastoralis - The development of the Polish Hospice Movement officially started in 1981 in Kraków, with the decision of building a hospice house similar to St. Christopher s Hospice in London. This project took more than 15 years to finish. In 1983 in Gda sk, the birthplace of Solidarity Movement, healthcare workers and students of medicine with Father Eugeniusz Dutkiewicz SAC started to help the terminally ill and dying. It became a model for home care programs in Poland, based on the voluntary work of physicians, nurses, chaplains, and others. The Church has always been a strong supporter of hospice programs in Poland. In 1987, Pope John Paul II recognized the great amount of work done by hospice volunteers, and expressed this in the following words: I admire the Hospice, which has undertaken its service in Gda sk, which is spreading into other cities. It resulted from the common concern of the chaplaincy and doctors (...) for the proper place and conditions for their patients at the end of their lives. This concern is expressed in their shared attention to and nursing of sick people in their homes, in heartfelt and disinterested «self-sacrifice». Development of the Hospice Movement in Poland - This blessing was decisive for further development of the Hospice Movement in Poland, which helped to develop more than 80 home care

10 hospice programs based on voluntary service, located mainly by the parish houses or religious orders. After the democratic changes in 1989, palliative medicine became a part of the national healthcare program. Today in Poland there are more than 400 hospice-palliative care units altogether - from big palliative care university units, to small home care centers. Hospice Volunteers - Hospices have searched for new ways of reaching the general public and encouraging selfless help. The National Chaplain of Hospices proposed a new way of talking about hospice service through cooperation with the media and public education bout the end of life. The 2004 national educational campaign - Hospice is life, too was launched on the main TV channel in Poland with more than 900 media events regarding end of life issues. Since then every year the national hospice campaigns have been conducted in order to help to break the taboo of end of life issues, consolidate hospice-palliative care and promote the voluntary service. I like to help program - Since 2007 many activities have been dedicated to various aspects of voluntary work in hospices. Handbooks for hospice coordinators, and volunteers, as well as educational movies have been prepared. Program has promoted voluntary activities in schools and universities, there was also a special message passed to the group of adults called the 50+ Group. It s a way to teach about the end of life, but also about the care for the elderly, handicapped and ill people in our families and neighborhoods. Conclusion - A few of educational resources (books) of Hospice Foundation of Gda sk are being translated into Italian and Ukrainian. In this way the pallottine apostolate of joint work of the lay volunteers with Pallottine Sisters and Fathers, which has brought numerous fruits of charitable work for terminally ill and their families will be known outside Poland. Main information about Hospice in Gda sk and Hospice Foundation are available in English at:

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