IL PRESENTE DOCUMENTO E STATO REDATTO A CURA DEL TAVOLO INTERASSOCIATIVO BIELLESE RAPPRESENTATE DALLE PERSONE DI: SCENNA Roberto. MASSAZZA GAL Marvi

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1 Protocollo Tintorie

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3 IL PRESENTE DOCUMENTO E STATO REDATTO A CURA DEL TAVOLO INTERASSOCIATIVO BIELLESE RAPPRESENTATE DALLE PERSONE DI: 3 UNIONE INDUSTRIALE BIELLESE SPreSAL/ASL BI CONFARTIGIANATO API CNA ASCOM ROSSETTI Roberto BERRA Silvia CUTELLE Emanuele FERRARIS Fabrizio SUDANO Claudia FOSCALE Massimo FAZZARI Cinzia SCENNA Roberto GUZZO Luca ANDRIAN Leonardo PERA Manuel LEGACOOP GUSELLA Valentina CGIL MASSAZZA GAL Marvi CISL BOMPAN Roberto UIL INAIL GEMIN Giovanni STRONA Margherita AZZARITI Rosella ED E STATO APPROVATO IN SEDE DI RIUNIONE DEL 11/12/2012 Si ringraziano infine, per la partecipazione ed il contributo tecnico Marco Fontana e Paolo Fornetti (ARPA Piemonte) e Paolo Rege e Alessandro Calogero. (CRAB Medicina Ambiente S.r.l.)

4 4 Sommario Sommario CICLO DI LAVORAZIONE APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO PRODOTTI IN USO LOCALI / POSTAZIONI DI PESATURA COLORANTI CUCINA COLORI E POSTAZIONI DI DISSOLUZIONE TINTORIA LABORATORIO ADEMPIMENTI GENERALI... 20

5 5 1- CICLO DI LAVORAZIONE Il presente documento ha come obbiettivo: l analisi della gestione, uso e manipolazione, nelle normali condizioni, degli agenti chimici stoccati, trasportati e utilizzati all interno del ciclo di lavorazione di una azienda che esegue tintura su filati o tessuti di origine animale, vegetale o sintetica; l indicazione delle buone pratiche attese in fase di verifica dell adeguatezza delle condizioni di lavoro. Non sono fornite istruzioni relative alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. Le tecniche tintorie sono associate all uso di prodotti coloranti e a un certo numero di prodotti tecnicamente definiti ausiliari che possono essere identificati in sostanze semplici, quali Acido Acetico o Soda Caustica, e in miscele complesse a composizione varia. Il ciclo di lavorazione può essere altamente automatizzato: sistemi di prelievo, dosaggio, scioglimento e immissione automatica del bagno di tintura nella vasca; come può essere del tutto manuale in tutte le fasi: prelievi manuali eseguiti con tazze / secchi per i liquidi e palette per le polveri, scioglimento colore con agitatore immesso in secchio aperto, trasporto e immissione in vasca del bagno e degli ausiliari mediante secchi / tazze. Anche nei cicli ad elevata automazione è sempre necessario intervenire manualmente per eseguire aggiunte di bagno colorante o di ausiliari durante il ciclo del filato/tessuto nella vasca di tintura. Il documento non è esaustivo di tutte le specifiche condizioni di lavoro presenti nel ciclo di tintura di tutte le fibre tessili, in forma di fiocco, filato e tessuto, pertanto si chiarisce che evidentemente permane l obbligo di applicare tutti i precetti del D. Lgs. 81/08 e smi e le buone pratiche di igiene industriale Identificazione e caratterizzazione Ausiliari di tintoria (imbibenti, tensioattivi, detergenti, riducenti, sbiancanti,..): Liquidi (fusti cubotainer cisterne): Acido Acetico, Acido Formico, Acido Solforico, Ammoniaca, Soluzione Sodio Idrossido, Etilenglicole, Soluzione di Sodio Bicromato, Sodio Idrosolfito, Sodio Ipoclorito, Acqua Ossigenata, Solidi in forma di polveri o scaglie (sacchi o fusti): Soda Caustica, Sodio Metabisolfito, Sodio Tripolifosfato, Coloranti : Liquidi (fusti)

6 Solidi in forma di polveri (scatole o fusti) 6

7 7 1.2 Proprietà pericolose evidenziate L analisi delle schede di sicurezza delle sostanze e miscele evidenza la presenza delle seguenti classi di pericolosità: irritanti cutanei, oculari e respiratori; corrosivi o determinanti gravi lesioni oculari; sensibilizzanti cutanei e respiratori; nocivi per ingestione. Un caso particolare è il Bicromato di Sodio, utilizzato nella tintura, che è associato a classi di gravità estremamente allarmanti quali: potere cancerogeno, potere genotossico, grave tossicità se inalato o ingerito, oltre ad effetti sensibilizzanti respiratori e cutanei. Prima di ogni utilizzo di prodotti chimici, il soggetto responsabile dell immissione di un prodotto nel ciclo di lavorazione, tenuto conto delle informazioni sulla composizione esclusivamente di completa responsabilità del produttore/fornitore, dovrà analizzare e verificare le indicazione contenute nelle Schede di Sicurezza, in particolare riguardo la manipolazione e lo stoccaggio, e gli allegati Scenari Espositivi previsti dal Regolamento REACH 1907/2008 e verificare l idoneità delle pratiche attuate dai lavoratori.

8 8 2 - APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO PRODOTTI IN USO 2.1 Requisiti ambiente di lavoro In relazione alle proprietà pericolose sopra elencate bisogna garantire l idoneità dei luoghi in cui sono svolte le operazioni di approvvigionamento/scarico dei prodotti, i locali di stoccaggio e le attrezzature utilizzate per il trasporto interno al magazzino e in reparto Arrivo e scarico merci L area di scarico delle merci dovrà essere mantenuta sgombra; i pavimenti delle aree di transito muletti o transpallet, oltre ad essere indicate e/o delimitate, non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il movimento dei mezzi di trasporto; la stazione di scarico da cisterna/cubotainer del fornitore al serbatoio della azienda, per Acidi, Basi o Bicromato, dovrà avere: attacchi di sicurezza per l innesto della tubazione di trasferimento dei liquidi; sistema che garantisca la non immissione nei serbatoi di sostanze fra loro incompatibili; etichettatura con identificazione della sostanza e pittogrammi di pericolo sulla tubazione; presa d acqua e scarico dei reflui incanalato per una rapida pulizia da eventuali sversamenti; lavaocchi e doccia di emergenza nelle il più vicino possibile agli innesti dei serbatoi Stoccaggio sostanze/preparati Lo stoccaggio delle confezioni dei prodotti dovrà essere realizzata su supporti sollevati da terra, tali da garantire la pulizia dei pavimenti in caso di sversamento con la possibilità di incanalare al depuratore i reflui di pulizia; ad esclusione di stoccaggi realizzati su bacini di contenimento, in questo caso dovrà essere prevista specifica procedura per la bonifica del bacino; dovrà essere garantita la non contiguità fra sostanze incompatibili che possano generare reazioni pericolose, ovvero coerenza con le indicazioni contenute al punto 7.2 della SdS (Condizioni per un immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità); dovranno essere garantite condizioni adeguate di stoccaggio (riparo da fonti di calore, luce, umidità e gelo) in relazione alle indicazioni contenute nella SdS alla sezione e 10 (Stabilità e Reattività); prevedere il contenimento dei fusti/cubotainer/serbatoi di sostanze liquide pericolose per l uomo o l ambiente;

9 9 verificare che i recipienti e il loro sistemi di chiusura siano mantenuti in buono stato di conservazione e funzionamento; Garantire che nelle aree di deposito ogni singola confezione di prodotto pericoloso sia dotato di etichettatura e che la stessa sia visibile; Trasporti eseguire il trasporto delle confezioni in reparto garantendo la stabilità dei colli; in caso di installazione di sistema automatico di trasporto in reparto degli ausiliari liquidi etichettare mediante identificazione delle sostanza e pittogrammi di pericolo il percorso della tubazione. In caso di monotubazione indicare le caratteristiche di maggior pericolosità. 2.2 Presidi raccomandati In relazione alle proprietà pericolose evidenziate: doccia di emergenza e/o lavaocchi in caso di possibilità di investimento da caustici o sostanze tossiche; paraschizzi nei punti di spillaggio di sostanze pericolose. 2.3 Pronto soccorso: Il Datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente, dovrà considerare, in relazione alle informazioni contenute sulle SdS, i possibili scenari di incidenti chimici che possono occorrere in magazzino o nelle fasi di approvvigionamento e trasporto e quindi prevedere le strategie idonee a garantire un intervento rapido ed efficace a ridurre al minimo i danni derivanti alle persone. Esempi di possibili incidenti: investimento da liquidi corrosivi in fase di trasferimento di liquidi da cisterna del fornitore a serbatoio aziendale; caduta/rottura fusto/cubotainer contenente liquido corrosivo in fase di trasferimento da camion a magazzino o da magazzino a reparto; commistione incidentale fra sostanze incompatibili (Sodio Metabisolfito > Acidi, Acido Acetico > Perorossidi, ).

10 Gestione/procedure Prevedere un luogo di conservazione per i presidi di pronto soccorso eventualmente individuati; incaricare un soggetto al fine di verificare che i prodotti che entrano in Azienda siano stati corredati di Sds e che la stessa sia adeguata agli ultimi aggiornamenti e modifiche dei Regolamenti REACH e CLP (richiedere aggiornamento ogni 3 anni max).; formare il personale circa: DPI e modalità di uso e conservazione, procedure di coordinamento con fornitori esterni, condizioni da evitare, significato dell etichettatura delle sostanze/miscele pericolose; incaricare un soggetto di verificare periodicamente lo stato di conservazione dei colli in magazzino, la visibilità dell etichettatura sulle confezioni e l efficienza dei presidi di sicurezza approntati;

11 11 3 LOCALI / POSTAZIONI DI PESATURA COLORANTI 3.1 Requisiti ambiente/postazione di lavoro In relazione alle proprietà pericolose identificate bisogna garantire l idoneità dei luoghi in cui sono svolte le operazioni di stoccaggio dei prodotti in uso, le postazioni e le attrezzature ove e con cui si svolgono i compiti di prelievo, pesatura e trasporto dei componenti delle ricette di tintura. Le modalità operative in azienda possono essere diverse in relazione al livello di manualità o automazione delle operazioni di questa fase lavorativa che andremo di seguito ad esaminare Deposito dei prodotti in uso La zona di deposito deve essere mantenuta in buono stato di ordine e pulizia; i colli (scatole / fusti) dovranno essere sollevati da terra per permettere una agevole pulizia periodica dei pavimenti ad esclusione degli stoccaggi su bacini di contenimento; i locali ove si prelevano sostanze/miscele liquide, in polvere o in scaglie devono avere pareti e pavimenti a superficie lavabile e deve essere previsto uno scarico che afferisca al depuratore i reflui sia derivanti dalla normale pulizia sia per provvedere in caso di accidentale sversamento, ad esclusione degli stoccaggi su bacini di contenimento; i piani di lavoro e i piani di deposito di confezioni di prodotti chimici in uso devono avere superficie unita e facilmente lavabile e mantenuti in buono stato di pulizia; i locali ove si manipolano sostanze / miscele pericolose per la salute devono avere un adeguato ricambio d aria Prelievo/pesatura coloranti I punti di prelievo di coloranti/pigmenti liquidi nocivi/irritanti per inalazione devono essere dotati di aspirazione localizzata posizionata il più vicino possibile all emissione dei vapori (velocità dell aria al punto di emissioni pari a 0,25 1-0,5 m/sec) e dotati di presa d acqua e scarico dei reflui per provvedere in caso di sversamenti; 1 Tale valore rappresenta la velocità di cattura minima richiesta nelle buone pratiche di igiene industriale (Da Industrial Ventilation ACGIH 1988 XX edition) ai più bassi livelli di emissività dell agente nocivo. Tale condizione minima è stata considerata adeguata in relazione alla bassa dispersività delle polveri coloranti in uso e sarà soggetta a verifica mediante la campagna di monitoraggio prevista quale approfondimento, necessario alla caratterizzazione del rischio di esposizione ad agenti nocivi in programma, all interno di questo progetto di orientamento del comparto tintorio.

12 12 le postazioni di pesatura manuale dei coloranti in polvere devono essere dotate di aspirazione adeguata, con velocità dell aria al punto di generazione delle polveri pari almeno a 0,2 metri al secondo (tale velocità sarà più facilmente ottenuta se la postazione della bilancia sarà delimitata in modo da ridurre la camera di aspirazione). L interferenza del sistema di aspirazione con la corretta pesatura non può costituire motivo per la riduzione della velocità di aspirazione; le attrezzature di prelievo delle polveri coloranti, i vassoi e i piani di appoggio per il deposito temporaneo delle ricette di tintura dovranno essere mantenuti puliti; negli impianti automatizzati di prelievo, pesatura e scioglimento dei coloranti formalizzare le procedure per le operazioni di approvvigionamento e sostituzione delle scatole vuote. 3.2 Presidi raccomandati Vedi per analogia punto Pronto soccorso Il Datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente, dovrà considerare, in relazione alle informazioni contenute sulle SdS, i possibili scenari di incidenti chimici che possono occorrere durante le fasi di prelievo, pesatura e trasporto delle sostanze componenti la ricetta di tintura e quindi prevedere le strategie idonee a garantire un intervento rapido ed efficace a ridurre al minimo i danni derivanti alle persone. Esempi di possibili incidenti: investimento da polveri che possano arrecare gravi lesioni oculari durante le operazioni di prelievo e pesatura; malfunzionamento e accidentale dispersione di polveri dall impianto automatico di dosaggio e scioglimento colore; 3.4 Gestione/procedure Prevedere un luogo di conservazione per i presidi di pronto soccorso eventualmente individuati; formare il personale circa: DPI e modalità di uso e conservazione, condizioni da evitare (consumo di cibi e bevande in ambiente, uso di lenti a contatto, ), significato dell etichettatura delle sostanze/miscele pericolose; formalizzare la periodicità e le procedure di pulizia dei luoghi, dei piani di lavoro e delle attrezzature e incaricare un soggetto allo svolgimento delle stesse;

13 13 incaricare un soggetto di verificare la visibilità dell etichettatura sui contenitori dei prodotti in uso, lo stato di conservazione delle confezioni in uso, il mantenimento dei sistemi di chiusura delle scatole di colorante in uso e l efficienza dei presidi di sicurezza approntati; individuare le procedure ed incaricare un soggetto addetto al controllo dell efficienza delle postazioni di aspirazione predisposte;

14 14 4 CUCINA COLORI E POSTAZIONI DI DISSOLUZIONE 4.1 Requisiti ambiente/postazione di lavoro In relazione alle proprietà pericolose identificate bisogna garantire l idoneità dei luoghi e delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di scioglimento dei componenti della ricetta colorante e di immissione del bagno nella vasca di tintura. Le modalità operative in azienda possono essere diverse in relazione al livello di manualità o automazione delle operazioni di questa fase lavorativa che andremo di seguito ad esaminare Deposito dei prodotti in uso Pavimenti e pareti ove si prelevano sostanze/miscele liquide, in polvere o in scaglie devono avere superficie lavabile, dotati di presa d acqua per una rapida pulizia dei possibili sversamenti e forniti di grigliato dotato di scarico che afferisca al depuratore; i liquidi stoccati in fusti o cisternette ( cubotainer ) devono essere posizionati su basi / supporti provviste di bacini di contenimento, adottando le opportune precauzioni per evitare il contatto di prodotti incompatibili fra loro; i locali ove si manipolano sostanze / miscele pericolose per la salute devono avere un adeguato ricambio d aria Prelievo/dosaggio prodotti Dove tecnicamente realizzabile, è certamente preferibile la realizzazione di sistemi automatici per la distribuzione delle soluzioni liquide, in particolare acidi e alcali, che evitino la necessità di uno spillaggio manuale; in caso di prelievo manuale di ausiliari caustici, nocivi e irritanti per inalazione da stazioni di spillaggio, fusti e/o cubotainer, tali postazioni devono essere, di norma 2, dotate di aspirazione localizzata posizionata il più vicino possibile all emissione dei vapori (velocità dell aria al punto di emissione pari a 0,25-0,5 m/sec); le stazioni di spillaggio di prodotti chimici devono essere fornite di schermo paraschizzi e in caso di sostanze corrosive di lavaocchi di emergenza nelle punto più vicino possibile; l uso del Bicromato di Sodio 2 dovrà essere totalmente automatizzato, in caso sia necessario un intervento di tipo manuale tale operazione sarà eseguita in condizioni di protezione dell operatore mediante: aspirazione localizzata dei 2 Garantire la coerenza con lo scenario espositivo riportato in allegato alla SdS (Extended SDS) ai sensi del Regolamento REACH 1907/2006 2

15 15 possibili vapori nocivi, paraspruzzi al punto di spillaggio, trasporto del liquido mediante recipienti chiusi e adeguata protezione individuale (occhiali/visiera, guanti lunghi, grembiale); nei pressi dei punti di spillaggio deve essere presente una presa d acqua per facilitare le eventuali operazioni di pulizia e uno scarico dei reflui incanalato all impianto di depurazione; evitare il trasporto di sostanze corrosive mediante tazze / secchi privi di chiusura; utilizzare contenitori di idoneo materiale e forniti di chiusura atta ad impedire il rovesciamento accidentale durante il trasporto. Il coperchio seppure non ermetico deve garantire la tenuta del liquido; ogni recipiente deve essere impiegato unicamente per il trasporto di agenti chimici tra loro compatibili e contrassegnato in maniera specifica, per evitare la miscelazione involontaria di prodotti fra loro incompatibili Scioglimento della ricetta di tintura Le postazione di scioglimento colore devono essere dotate di aspirazione localizzata posizionata il più vicino possibile all emissione dei vapori (velocità dell aria al punto di emissioni pari a 0,25-0,5 m/sec) e di sistemi di protezione dagli schizzi di soluzioni irritanti e a temperatura ustionante; l aspirazione non è necessaria quando la dissoluzione del prodotto avviene in sistema chiuso; in caso di trasporto manuale del bagno colorante formalizzare una idonea procedura, utilizzare carrelli e recipienti di facile manipolazione ed idonei al travaso nei barilotti di caricamento delle vasche di tintura. 4.2 Presidi raccomandati Vedi per analogia punto 2.2

16 Pronto soccorso Il Datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente, dovrà considerare, in relazione alle informazioni contenute sulle SdS, i possibili scenari di incidenti chimici che possono occorrere durante le fasi di dosaggio ausiliari, scioglimento e trasporto alle vasche dei bagni di tintura e quindi prevedere le strategie idonee a garantire un intervento rapido ed efficace a ridurre al minimo i danni derivanti alle persone. Esempi di possibili incidenti: contatto cutaneo e o oculare con Bicromato di Sodio; investimento da bagno di tintura a temperatura ustionante. 4.4 Gestione/procedure Prevedere un luogo di conservazione per i presidi di pronto soccorso eventualmente individuati; formare il personale circa: DPI e modalità di uso e conservazione, condizioni da evitare (consumo di cibi e bevande in ambiente, uso di lenti a contatto, ), significato dell etichettatura delle sostanze/miscele pericolose; incaricare un soggetto di verificare la visibilità dell etichettatura sui contenitori fusti e cubotainer in uso e l efficienza dei presidi di sicurezza approntati; individuare le procedure ed incaricare un soggetto addetto al controllo dell efficienza delle postazioni di aspirazione predisposte.

17 17 5 TINTORIA 5.1 Requisiti ambiente/postazione di lavoro In relazione alle proprietà pericolose identificate bisogna garantire l idoneità dei luoghi e delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di immissione del bagno di tintura, fase di tintura, eventuali rabbocchi di sostanze e fase di scarico del bagno. Le modalità operative in azienda possono essere diverse in relazione al livello di manualità o automazione delle operazioni di questa fase lavorativa che andremo di seguito ad esaminare Locale Tintoria e Vasche Il reparto deve essere mantenuto sgombro e ordinato evitando diffusi depositi di prodotti ausiliari classificati come pericolosi nei pressi delle vasche di tintura, in quantità strettamente necessaria per la lavorazione; i pavimenti delle aree di transito di transpallet o carrelli non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il movimento dei mezzi di trasporto; i locali tintoria devono avere un adeguato ricambio d aria in relazione all uso di sostanze pericolose per la salute e al microclima caldo umido provocato dalla lavorazione delle vasche; le vasche devono essere realizzate in modo che il ciclo di tintura del filato o del tessuto avvenga su un macchinario chiuso; le canalizzazioni degli scarichi delle vasche di tintura devono essere coperti/incanalati al fine di impedire l emanazione e diffusione in ambiente di vapori generati da bagni scaricati a temperature superiori ai 40 C e potenzialmente pericolosi. Sono ammesse canalizzazioni coperte da sportelli rimovibili, per facilitare le eventuali operazioni di pulizia che si dovessero rendere necessarie Trasporto e immissione bagno e ausiliari Dove tecnicamente realizzabile, è preferibile la realizzazione di sistemi automatici per l immissione del bagno di tintura e degli ausiliari in vasca, o quantomeno dei corrosivi; in ogni caso l immissione manuale di soluzioni di tintura, ausiliari e qualsivoglia rabbocco di liquidi a temperatura ustionante o aventi proprietà caustiche dovrà avvenire mediante idonei recipienti, in materiale compatibile, forniti di chiusura e adatti al travaso, e con adeguate protezioni individuali (guanti lunghi, occhiali/visiera, grembiule antiacido, idonee calzature di sicurezza);

18 18 l immissione dei liquidi in vasca è eseguita negli appositi barilotti di caricamento che devono essere dotati di coperchio di chiusura, nonché di interblocco della stessa in caso di presenza di organi lavoratori (agitatori), di immissione diretta di vapore posti all interno e accessibili agli arti degli operatori; in caso di possibilità di contatto con bagni di tintura a temperatura ustionante prevedere idonee procedure atte a prevenire il rischio. 5.2 Presidi raccomandati Vedi per analogia punto Pronto soccorso Il Datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente, dovrà considerare, in relazione alle informazioni contenute sulle SdS, i possibili scenari di incidenti chimici che possono occorrere durante le fasi di trasporto e immissione del bagno e degli ausiliari nei barilotti di caricamento delle vasche, le operazioni di conduzione e controllo del ciclo di tintura e quindi prevedere le strategie idonee a garantire un intervento rapido ed efficace a ridurre al minimo i danni derivanti alle persone. Esempi di possibili incidenti: contatto cutaneo e o oculare con Bicromato di Sodio; contatto cutaneo e o oculare con caustici (acido solforico, formico, ); investimento da bagno di tintura a temperatura ustionante; 5.4 Gestione/procedure Prevedere un luogo di conservazione per i presidi di pronto soccorso eventualmente individuati; formare il personale circa: DPI e modalità di uso e conservazione, condizioni da evitare (consumo di cibi e bevande in ambiente, uso di lenti a contatto, ), significato dell etichettatura delle sostanze/miscele pericolose.

19 19 6 LABORATORIO 6.1 Requisiti ambiente/postazione di lavoro In relazione alle proprietà pericolose identificate bisogna garantire l idoneità dei luoghi e delle attrezzature utilizzate nel laboratorio che rappresenta la replica dell intero ciclo di lavorazione su piccoli quantitativi Laboratorio Il locale deve essere mantenuto sgombro, ordinato e pulito evitando disordine sui piani di lavoro e sui ripiani di stoccaggio e conservazione dei contenitori di sostanze o altre soluzioni; il laboratorio deve avere un adeguato ricambio d aria in relazione all uso di sostanze pericolose per la salute e al microclima caldo umido provocato dalla lavorazione delle piccole vasche di prova; i piani di lavoro, i ripiani per il deposito delle sostanze e le soluzione in uso e le pareti dove si svolgono lavorazioni umide e insudicianti devono essere facilmente lavabili; la manipolazione/dosaggio di sostanze e/o miscele pericolose dovrà avvenire sotto adeguata aspirazione delle emissioni nocive e particolare attenzione dovrà essere posta alla procedure di uso del Bicromato di Sodio classificato, fra l altro, cancerogeno umano 3 ; le attrezzature di lavoro quali bilance, spatole, tazze, ecc.. devono essere mantenute in buono stato di pulizia Etichettatura E obbligatoria l etichettatura a norma UE per i contenitori destinati allo stoccaggio degli ausiliari in uso; le soluzioni in uso possono essere conservate in recipienti privi di etichettatura a norma UE, ma detti recipienti devono comunque indicare con chiarezza e in modo univoco il prodotto in essi contenuto (nome chimico o commerciale e concentrazione). Qualora le soluzioni in uso non siano di preparazione quotidiana ma vengano conservate per lunghi periodi, è comunque opportuno dotare i contenitori di idonea etichettatura. 3 Garantire la coerenza con lo scenario espositivo riportato in allegato alla SdS (Extended SDS) ai sensi del Regolamento REACH 1907/2006

20 Presidi raccomandati E opportuno prevedere una cappa chimica in caso di utilizzo di Bicromato di Sodio, e in generale una doccetta lavaocchi o almeno un flacone lavaocchi monouso sempre disponibile e facilmente accessibile 6.3 Pronto soccorso Il Datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente, dovrà considerare, in relazione alle informazioni contenute sulle SdS, i possibili scenari di incidenti chimici che possono occorrere durante le fasi di esecuzione delle prove di tintura e quindi prevedere le strategie idonee a garantire un intervento rapido ed efficace a ridurre al minimo i danni derivanti alle persone. Esempi di possibili incidenti: investimento da schizzi di acido solforico; sversamento del recipiente contenente un caustico o soluzione liquida di bicromato di sodio. 6.4 Gestione/procedure Prevedere un luogo di conservazione per i presidi di pronto soccorso eventualmente individuati; formare il personale circa: DPI e modalità di uso e conservazione, condizioni da evitare (consumo di cibi e bevande in ambiente, uso di lenti a contatto, ), significato dell etichettatura delle sostanze/miscele pericolose; formalizzare la periodicità e le procedure di pulizia dei luoghi, dei piani di lavoro e delle attrezzature e incaricare un soggetto allo svolgimento delle stesse; incaricare un soggetto di verificare la visibilità dell etichettatura sui contenitori dei prodotti in uso e l efficienza dei presidi di sicurezza approntati;

21 21 7 ADEMPIMENTI GENERALI 7.1 Valutazione del rischio chimico Il Datore di lavoro dovrà individuare tutti gli agenti chimici utilizzati o generati nel ciclo di lavorazione, eseguendo un censimento dei prodotti a magazzino e una analisi del ciclo di lavorazione. La verifica del magazzino dovrà anche servire ad individuare: presenza di prodotti non più in uso da avviare ad adeguato smaltimento; prodotti conservati ma raramente utilizzati al fine di individuare eventuali degradazione del prodotto o della confezione; vecchie confezioni di prodotti, di uso occasionale / eccezionale, provviste di etichettatura obsoleta, preferibilmente da smaltire, o eventualmente se assolutamente necessarie da rietichettare e segnalare per una manipolazione cautelativa. La valutazione del rischio per la salute dei lavoratori dovrà essere eseguita, in collaborazione con il Medico Competente, come previsto dal DLGT 81/2008 e s.m.i. La valutazione del rischio per la sicurezza dei lavoratori dovrà evidenziare i possibili eventi accidentali relativi alla manipolazione degli agenti chimici identificati e prevedere gli scenari in cui tali eventi possano determinare danno ai lavoratori. Le indicazioni di primo soccorso devono essere, definite con il medico competente in relazione ai possibili scenari identificati. I contenuti di procedure formalizzate ai fini della tutela della salute devono essere ben conosciute dai lavoratori e devono essere individuati dei soggetti responsabili alla loro attuazione. I contenuti della formazione devono essere aderenti alla realtà lavorativa in cui opera il lavoratore. 7.2 Gestione schede di sicurezza Si raccomanda un censimento preciso dei prodotti in uso, dei quantitativi consumati, delle procedure di acquisto ed una attenta gestione delle SdS, mediante archivio digitale, al fine di poter garantire: classificazione delle sostanze chimiche utilizzate; individuazione dei prodotti chimici con una certa pericolosità;

22 22 individuazione dei reparti/aree/addetti ove i prodotti sono utilizzati; inventario dei quantitativi consumati; aggiornamento all ultima revisione della versione della SdS (max ogni 3 anni); verifica della coerenza delle modalità di stoccaggio, uso e smaltimento di una sostanza in azienda con l allegato Scenario di Esposizione alla SdS, previsto dal Regolamento REACH 1907/2006 per tutte le sostanze prodotte o importate per quantitativi superiori a 10 tonnellate/anno. La scheda di sicurezza deve essere uno strumento aziendale di gestione del rischio chimico, consultato per verificare la correttezza delle modalità di: uso (scenari di esposizione), immagazzinamento, smaltimento, procedure di pronto soccorso; nonché deve essere esaminata per individuare i corretti DPI e i presidi di sicurezza. L utilizzatore professionale, ai sensi dei Regolamenti Reach e CLP sulla messa in commercio ed etichettatura delle sostanze / miscele chimiche, deve essere parte attiva, nel processo di valutazione e identificazione del pericolo in relazione alle modalità di utilizzo nel ciclo di lavorazione, comunicando al fornitore dati, eventi, osservazioni utili a migliorare e/o aggiornare le informazioni sull uso sicuro degli agenti chimici. 7.3 DPI La scelta dei dispositivi di protezione personale deve essere fatta attraverso la SdS ed in considerazione di: agenti chimici manipolati e loro diluizioni; compiti lavorativi e loro durata; caratteristiche di permeabilità, resistenza meccanica e confort; eventuali altri fattori di rischio presenti; Fornire precise istruzioni procedurali riguardanti i tempi di sostituzione, conservazione e modalità di distribuzione dei DPI e istituire la formazione e l addestramento all uso di tali dispositivi in relazione all ambiente in cui opera il lavoratore e pertinente ai compiti svolti.

23 23 Infine l'azienda dovrà mettere a disposizione dei lavoratori luoghi idonei di conservazione dei DPI all'interno dei vari reparti di tintoria così da renderne facile l'uso, la corretta conservazione e pulizia anche ai fini igienici.

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