IL CONTO EPEA DELLA PROVINCIA DI FERRARA
|
|
- Lorenzo Albanese
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL CONTO EPEA DELLA PROVINCIA DI FERRARA
2 Premessa Il progetto CLEAR, ha come obiettivo finale l approvazione del bilancio ambientale da parte dell ente. Nella costruzione e approvazione del bilancio ambientale il percorso seguito per arrivare al risultato è importante quanto il prodotto finale. E altrettanto importante che il bilancio ambientale segua lo stesso iter del bilancio economico-finanziario, con l esame in Giunta, Commissione e in Consiglio. A regime, esso dovrà essere esaminato insieme agli altri documenti di bilancio, come un vero e proprio conto satellite. Definiamo per prima cosa il significato di alcuni termini utilizzati in questo documento: - ambiti di rendicontazione, ovvero ciascuna delle classi in cui sono state suddivise le specifiche attività dell ente. Tale classificazione è stata effettuata attraverso l applicazione di uno schema comune a tutti i partner che aderiscono alla sperimentazione di CLEAR. - obiettivi strategici di lungo periodo: impegni che vanno oltre il mandato dell amministrazione e che sono realizzati attraverso un insieme coordinato di politiche di medio-breve periodo; - politiche: obiettivi strategici di medio o breve periodo contenuti nel programma di mandato, nella relazione previsionale e programmatica o che sono indicati dall amministratore; - azioni: generalmente contenute nel PEG individuano le principali azioni realizzate o che si intende realizzare nel breve periodo per perseguire gli obiettivi della politica dell ente. Per la realizzazione di questa esperienza è stato utilizzato come modello di riferimento il SERIÉÉ che ricostruisce i flussi monetari legati alla protezione ambientale, identifica gli operatori sui quali grava effettivamente la spesa, valuta l impatto delle misure di protezione ambientale sul sistema economico (effetti positivi generati dallo sviluppo di attività economiche finalizzate alla protezione ambientale; effetti negativi dovuti all incremento dei costi). Il SERIÉÉ ha una struttura che prevede la compilazione di diversi moduli ognuno con un scopo preciso: - il conto satellite della spesa per la protezione ambientale EPEA - il conto satellite dell uso e gestione delle risorse naturali (acqua, foreste, energia, ecc.) - il sistema di registrazione delle eco-industrie - l analisi input-output delle attività di protezione ambientale Per la sperimentazione del progetto CLEAR, si è scelto di concentrare l analisi sul primo conto satellite (EPEA) in quanto esso descrive contabilmente le spese affrontate per la realizzazione delle attività per la protezione ambientale (dette ATTIVITA CARATTERISTICHE vedi tab.1), descrive i risultati delle attività caratteristiche e i canali di finanziamento della spesa di protezione ambientale adottati dai diversi settori istituzionali.
3 Tale conto satellite può essere determinato per ogni settore istituzionale: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO IMPRESE NON FINANZIARIE FAMIGLIE ALTRO L applicazione di tale conto alla P.A. è realizzata mediante l analisi delle spese sostenute per la realizzazione delle suddette ATTIVITA CARATTERISTICHE il cui scopo principale è la prevenzione, la riduzione e l eliminazione dell inquinamento così come di ogni altra causa di degrado ambientale. L analisi e la definizione della spesa per la protezione ambientale avviene grazie alla combinazione tra: - contesto coinvolto: media ambientale (es. aria), - tipo di inquinamento (es. inquin. aria), - tipo di degrado (es. degrado biodiversità), - tipo di disturbo (es. rifiuti), - tipo di attività svolta (es. gestione, monitoraggio), - la spesa corrispondente. Tabella 1: elenco degli ambiti cui si applica il conto EPEA e relative attività caratteristiche. CONTESTI COINVOLTI LE ATTIVITA' CARATTERISTICHE -Paesaggio -Patrimonio Culturale -Aree Naturalistiche E Aree - Protette -Risorse Idriche -Energia -Aria -Rifiuti -Elettrosmog -Mobilita Sostenibile -Suolo -Lavori Pubblici - Infrastrutture -Altro -Manutenzione -Gestione -Valorizzazione -Monitoraggio - Controllo -Pianificazione - Programmazione -Educazione-Formazione -Informazione-Comunicazione -Partecipazione -Sistemi Di Gestione -Personale E Amministrative Il risultato acquisito attraverso l applicazione del conto EPEA al bilancio consuntivo della Provincia di Ferrara ha coinvolto le annualità del 2000 e del 2001 con l indicazione delle somme liquidate sia con riferimento alle spese correnti che agli investimenti come dato di base chiedendo anche l indicazione della somme impegnate.
4 La riclassificazione delle spese La riclassificazione delle uscite dei bilanci considerati ha avuto come linee guida i principi seguenti : - le azioni sono state scelte perché rilevanti dal punto di vista ambientale, - le azioni sono state specificate attribuendo a ciascuna un determinato ambito di rendicontazione; - le azioni sono state riclassificate sulla base della struttura del conto EPEA. Si tenga presente che la scelta delle azioni ha preso in considerazione come tester per questa sperimentazione solo quei servizi che hanno una più consistente implicazione ambientale, vale a dire: Settore pianificazione territoriale e ambiente Settore agricoltura Settore tecnico Settore programmazione e pianificazione economica e finanziaria Servizio pianificazione territoriale Servizio ambiente Servizio produzioni e sviluppo agricolo Servizio aiuti alle imprese Servizio protezione flora e fauna Servizio progettazione edilizia, monumenti e strade Servizio manutenzione fabbricati, impianti tecnologici, sicurezza Servizio viabilità Servizio attività produttive Servizio turismo Le spese correnti e gli investimenti Relativamente alla tipologia di spesa che è stata considerata, la parte più consistente del bilancio ambientale rientra tra le spese correnti annoverando: - i costi del personale (sono state considerati per semplicità solo i costi relativi agli elementi in forza al servizio Ambiente ma a regime dovranno essere individuati con m aggiro precisione le figure all interno di ciascun servizio che completamente o in parte possono costituire una spesa del bilancio ambientale), - l erogazione di contributi soprattutto rivolti al settore agricolo a vario titolo, - le spese di monitoraggio e controllo - le spese di amministrazione generale dell ambiente, mentre tra gli investimenti spiccano in maggior misura le spese di manutenzione di apparecchiature di controllo degli inquinanti nelle varie matrici ambientali e la realizzazione di progetti specifici.
5 Di seguito vengono brevemente richiamati i criteri seguiti per l assegnazione della somma imputata nei bilanci al conto EPEA e quindi le ragioni dell inserimento di una determinata spesa nel bilancio ambientale. 1. Protezione dell aria e del clima 1.a il monitoraggio dell aria, 1.b il controllo dell efficienza degli impianti termici, 1.c l utilizzo di combustibili alternativi sia per il riscaldamento che per l autotrazione, 2. Gestione acque di scarico 2.a depurazione e/o risanamento della risorsa idrica 2.b acquisto di prodotti ambientalmente compatibili 2.c monitoraggio e controllo della qualità delle acque interne, costiere e marine (manutenzione e gestione di apparecchiature,..) 2.d attività di pianificazione, programmazione e adempimenti legislativi (autorizzazioni). 3. Gestione rifiuti 3.a attività di pianificazione, programmazione e adempimenti legislativi (autorizzazioni), 3.b attività di promozione e divulgazione di buone pratiche. 3.c monitoraggio e controllo. 4. Protezione di suolo e acque sotterranee 4.a gestione corretta del territorio e delle oasi, 4.b trasferimenti per bonifica di siti inquinati, 4.c ripristino di coperture boschive, 4.d supporto ad attività di protezione del suolo e delle acque sotterranee. 5. Abbattimento di rumore e vibrazioni 5.a riorganizzazione della mobilità mediante l intensificazione del trasporto pubblico 5.b pianificazione dei trasporti 5.c monitoraggio e controllo 6. Protezione di biodiversità e paesaggio 6.a protezione della fauna selvatica terrestre e acquatica, 6.b sussidi a strutture che favoriscono il passaggio, lo stanziamento e il ripopolamento della fauna selvatica, 6.c monitoraggio e controllo delle specie,
6 6.d studi, ricerche, censimenti ecc. in campo naturalistico, 6.e gestione e manutenzione dei centri di protezione della fauna, di R.N. e Parchi 6.f gestione della fauna e della flora, 6.g attività di rimboschimento. 7. Protezione contro le radiazioni 7.a monitoraggio e controllo. 8. Ricerca e sviluppo per protezione ambientale 8.a attivazione di progetti pilota nel campo della gestione ambientale, 8.b studi, ricerche in campo ambientale. 9. Altre attività di protezione ambientale 9.a attività di formazione e insegnamento con scopo di protezione ambientale, 9.b informazione al pubblico, 9.c produzione di documenti reports, locandine ecc. a carattere ambientale, 9.d realizzazione di convegni a tema ambientale, 9.e amministrazione generale dell ambiente, 9.f attività che non possono essere incluse in altre categorie. Le spese non ambientali Anche nella scelta di cosa escludere dal bilancio ambientale sono stati seguiti dei principi che sono stati condivisi anche dagli altri enti partners e cioè non sono state considerate: - Azioni volte al miglioramento dell impatto visivo e architettonico; - Azioni riguardanti la sicurezza; - Azioni riguardanti il sociale; - Costruzione di nuove strade; - Manutenzione ordinaria e straordinaria di strade ed edifici; - Cartelli stradali; - Taglio di alberi in fregio a strade, spalate di neve e dispersione di sale; - Azioni di protezione civile se rivolte alla sicurezza sociale.
7 Di seguito viene mostrato lo schema finale del conto EPEA con la somma totale delle spese ambientali. Spese correnti Codice Descrizione 1. Protezione dell'aria e del clima Gestione delle acque di scarico Trattamento dei rifiuti Protezione del suolo, sottosuolo e falde acquifere Abbattimento rumori (verso l'esterno) e vibrazioni Protezione del paesaggio e della natura, recupero corpi idrici superficiali inquinati Protezione contro le radiazioni Spese per ricerca e sviluppo ambientale Altre attività di protezione dell'ambiente Totale Spese investimento Codice Descrizione 1. Protezione dell'aria e del clima Gestione delle acque di scarico Trattamento dei rifiuti Protezione del suolo, sottosuolo e falde acquifere Abbattimento rumori (verso l'esterno) e vibrazioni Protezione del paesaggio e della natura, recupero corpi idrici superficiali inquinati Protezione contro le radiazioni Spese per ricerca e sviluppo ambientale Altre attività di protezione dell'ambiente Totale
8 Spese ambientali spese correnti investimenti 1 protezione dell'aria e del clima 1.1 prevenzione della formazione degli inquinanti nell'aria tramite modifiche del processo produttivo per la protezione dell'aria per la protezione del clima 1.2 trattamento gas esausti per la protezione dell'aria per la protezione del clima 1.3 misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio degli inquinanti dell'aria altre attività TOTALE gestione delle acque di scarico 2.1 Prevenzione dell'inquinamento delle acque di scarico tramite modifiche del processo produttivo 2.2 Impianti di raccolta e trasporto delle acque di scarico meteoriche, civili ed industriali 2.3 trattamento delle acque di scarico trattamento delle acque di raffreddamento e riscaldamento
9 Spese ambientali spese correnti investimenti 2.5 misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio dell'acqua altre attività TOTALE trattamento rifiuti 3.1 prevenzione della formazione di rifiuti o tramite modifiche del processo produttivo 3.2 raccolta e trasporto trattamento e smaltimento rifiuti pericolosi incenerimento discarica altro 3.4 trattamento e smaltimento rifiuti non pericolosi incenerimento discarica altro 3.5 misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio della produzione e staccaggio dei rifiuti 3.6 altre attività TOTALE
10 Spese ambientali spese correnti investimenti 4 Protezione del suolo sottosuolo e falde acquifere 4.1 prevenzione di infiltrazione di inquinanti nel suolo e nelle acque sotterranee 4.2 decontaminazione del suolo misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio delle falde inquinate altre attività TOTALE abbattimento rumori (verso l'esterno) e vibrazioni 5.1abbattimento rumori e vibrazioni da strada o ferrovia modifiche del processo produttivo che riducono rumore o vibrazioni costruzione di barriere antirumore 5.2 abbattimento rumori e vibrazioni da traffico aereo modifiche del processo produttivo che riducono rumore o vibrazioni costruzione di barriere antirumore
11 Spese ambientali spese correnti investimenti 5.3 riduzione rumori e vibrazioni nei processi industriali 5.4 misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio dei siti e delle falde inquinati TOTALE Protezione del paesaggio della natura, recupero corpi idrici superficiali inquinati 6.1 Protezione delle specie protezione del paesaggio e habitat naturale di cui : protezione delle foreste ripristino paesaggio 6.4 ripristino e pulizia corpi idrici superficiali misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio dei siti e delle falde inquinati altre attività TOTALE Protezione contro le radiazioni 7.1 protezione dell'ambiente
12 Spese ambientali spese correnti investimenti 7.2 misurazione, controllo e operazioni di laboratorio connesse al monitoraggio dei siti e delle falde inquinati 7.3 altre attività TOTALE spese per la ricerca e sviluppo ambientale 8.1 protezione dell'aria e del clima protezione dell'aria protezione del clima 8.2 protezione delle acque 8.3 rifiuti 8.4 protezione del suolo sottosuolo e falde acquifere abbattiemnto rumore e vibrazioni 8.6 protezione natura e paesaggio protezione contro le radiazioni 8.8 altre attività TOTALE altre attività di protezione dell'ambiente 9.1 amministrazione generale dell'ambiente
13 Spese ambientali 9.2 attività di formazione e informazione in campo ambientale 9.3 spese non ripartibili spese correnti investimenti attività non imputabili in altri conti TOTALE TOTALE
14 I PRINCIPI CONTABILI DI RICLASSIFICAZIONE Per ciò che concerne i principi contabili di riclassificazione l aspetto più problematico è rappresentato dall imputazione al conto EPEA delle spese promiscue (in parte ambientali ed in parte no). Bisogna cercare la strada della chiarezza contabile e nello stesso tempo della agilità e precisione dei principi di riclassificazione affinché il metodo applicato non sia facilmente sottoposto a critiche e a valutazioni soggettive e discrezionali. Il caso più semplice si presenta quando la spesa ambientale si determina sulla base di un costo sostenuto e identificabile (per es. il costo relativo all installazione dei pannelli solari sul tetto). Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un intervento che non riguarda solo l aspetto ambientale ma per esempio anche la sicurezza (vedi la rotonda) ciò che bisogna ricercare per definire l imputazione al conto EPEA è: il principale motivo dell intervento (l inquinamento atmosferico o la sicurezza?) oppure l impatto più diretto dell intervento (il miglioramento della qualità dell aria o la maggiore fluidità del traffico?) In conclusione l imputazione delle spese sostenute dall ente ai diversi conti dell EPEA deve avvenire necessariamente: in base ad una tipologia di costo realmente sostenuta e quantificabile, in mancanza di questo dato in base al principale motivo che ha fatto scaturire la necessità dell intervento e quindi la spesa oppure in base all impatto più diretto dell intervento. In questa fase di sperimentazione si è scelto tuttavia dove possibile di imputare solo spese per le quali fosse certa e identificabile la funzione ambientale. Altro aspetto problematico è rappresentato da quelle spese ambientali che sono imputabili a più di una classe di attività di protezione ambientale (per esempio le zone pedonali: riducono il rumore da traffico come riducono l inquinamento atmosferico). In questo caso il conto EPEA da un indicazione in quanto predispone un conto, il 9.3 spese non ripartibili, in cui vanno inserite proprio queste tipologie di spese. Nell ipotesi in cui queste spese non ripartibili si volessero comunque attribuire ad un contesto/attività piuttosto che ad un altro valgono, anche in questo caso, come per le spese promiscue, i tre principi: l imputazione di un costo realmente sostenuto e quantificabile il principale motivo che ha fatto scaturire la necessità dell intervento e quindi la spesa l impatto più diretto dell intervento. Il conto EPEA presenterà le spese ambientali sostenute nel 2000 e nel 2001 distinte fra spese correnti e spese in c/capitale. 14
15 Principali documenti esaminati: 1) Bilancio consuntivo 2000 e 2001; 2) Report della ragioneria riportante la descrizione degli importi impegnati e pagati nei due esercizi considerati. 15
Valsat Sintesi non tecnica
Valsat Sintesi non tecnica Pagina 1 di 7 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 CONTENUTI ED OGGETTO... 3 3 VERIFICA DI COERENZA... 4 4 ANALISI AMBIENTALI... 5 5 CONCLUSIONI... 7 Pagina 2 di 7 1 INTRODUZIONE La
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliIn calo la spesa per l ambiente delle amministrazioni regionali
10 gennaio 2014 Anni 2004-2011 LA SPESA AMBIENTALE DELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI Nel 2011 l ammontare della spesa ambientale delle amministrazioni regionali italiane è pari a 4.094 milioni di euro, con
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
Dettagli3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI
3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliDIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI
758 05/02/2014 Identificativo Atto n. 26 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA - INIZIATIVE
DettagliPROCEDURA --------------------------------------
PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliRistrutturazione e riconversione vigneti
Pag. 1 di 18 Ristrutturazione e riconversione vigneti Istruttoria comunicazione fine lavori a Pag. 2 di 18 Sommario Istruttoria COMUNICAZIONE di fine lavori per pratiche a... Errore. Il segnalibro non
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS
PROVINCIA DI BERGAMO PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 PERCORSO PARTECIPATO VAS La localizzazione degli impianti di trattamento, recupero e smaltimento: proposta metodologica
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014
COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con
DettagliCONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi
Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliLa RSA: introduzione metodologica
La RSA: introduzione metodologica Cos è la RSA La Relazione sullo Stato dell Ambiente (RSA) è uno strumento di informazione con il quale le Pubbliche Amministrazioni presentano periodicamente ai cittadini
DettagliLA NORMA ISO 14001 APPLICATA AI COMUNI
LA NORMA ISO 14001 APPLICATA AI COMUNI 1. ASPETTI GENERALI Negli ultimi anni, in gran parte dei Paesi europei, si assiste a un crescente interesse verso l attuazione di una pianificazione locale del territorio
DettagliLa manovra di assestamento
Allegato 3 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Con il presente disegno di legge Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015 e Bilancio pluriennale per il triennio 2015 2017 e Bilancio di previsione conoscitivo
DettagliD I C H I A R A Z I O N E D INTENTI
D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliRISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami
DettagliRistrutturazione e riconversione vigneti
Pag. 1 di 20 Ristrutturazione e riconversione vigneti Istruttoria comunicazione fine lavori a Pag. 2 di 20 Sommario 1. Ricerca comunicazione di fine lavori... 3 2. Registrare le misurazioni rilevate in
DettagliI lavori preparatori all inventario delle emissioni provinciali
PIANO DI AZIONE AMBIENTALE PER UN FUTURO SOSTENIBILE 2008/2010: PIANI "CLIMA LOCALE" I lavori preparatori all inventario delle emissioni provinciali Fiera Ecomondo 11 novembre 2011 Dott.ssa Claudia Ozzi
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliPROGRAMMA AMBIENTALE TERRITORIALE DISTRETTO TESSILE DI PRATO
PROGRAMMA AMBIENTALE TERRITORIALE DISTRETTO TESSILE DI PRATO ISTRUZIONI ALLA COMPILAZIONE PREMESSA Il Programma Ambientale è un documento di grande importanza che il Soggetto Gestore gestisce direttamente
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE
Anno XL REPUBBLICA ITALIANA N. 27 Speciale Ambiente BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE ABRUZZO LíAQUILA, 17 LUGLIO 2009 Pag. 66 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XL - N. 27 Speciale (17.07.2009)
DettagliSIAL srl è in grado di garantire alle aziende richiedenti, sia di
SIAL srl è in grado di garantire alle aziende richiedenti, sia di piccole che di medie e grandi dimensioni, una qualificata assistenza tecnica ed amministrativa, in ordine ai più diversi profili concernenti
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO N.16/C DEL 29/03/2010
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO N.16/C DEL 29/03/2010 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, SOCIETA O ENTI OPERANTI NEL CAMPO DELLA
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliFC10U QUESTIONARIO UNICO
FC10U QUESTIONARIO UNICO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO PER I COMUNI, LE UNIONI DI COMUNI E LE COMUNITÀ MONTANE MODULO 1 DATI STRUTTURALI Quadro A - Elementi specifici dell'ente locale
DettagliLinee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001
Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 A- Elaborazione della documentazione: Le fasi principali sono le seguenti: a - b - Elaborazione
DettagliPROGETTO OBBLIG AZIONE
Conoscenze della difesa agronomica, Saper individuare gli elementi di pericolosità nei trattamenti con fitofarmaci. Saper individuare gli elementi che caratterizzano la difesa alle gelate primaverili.
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliAccesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera
Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni
DettagliPARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali
PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
DettagliContratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti
CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione
Dettagli1.1 Come si presenta una domanda?... 1. 1.2 E previsto un termine per la presentazione delle domande?... 1. 2.1 Chi può presentare domanda?...
INDICE 1. COME PRESENTARE DOMANDA 1.1 Come si presenta una domanda?... 1 1.2 E previsto un termine per la presentazione delle domande?... 1 2. CHI PUO PRESENTARE DOMANDA E PROGETTI AMMISSIBILI 2.1 Chi
DettagliRISOLUZIONE N.100/E QUESITO
RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,
DettagliLA SPESA AMBIENTALE DELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI
4. suolo e risanamento acque del sottosuolo e di superficie 10. risorse idriche 6. biodiversità e paesaggio 2. acque reflue 11. risorse forestali 3. rifiuti 13. materie prime energetiche 1. aria e clima
DettagliCONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI
PROGETTO ASCOT COD. : ASCOT-31-PC-01 VERS. : 1.00.00 DATA : 1.03.2002 CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI AGGIORNAMENTI
DettagliLEZIONE 2 L ORDINAMENTO COMUNALE RIPORTATO NEL T.U.E.L. (D.LGS N. 267/2000 E SUCC. MODIFICHE)
Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale LEZIONE 2 L ORDINAMENTO COMUNALE RIPORTATO NEL T.U.E.L. (D.LGS N. 267/2000 E SUCC. MODIFICHE) ELEMENTI DI CONTABILITA RIFERITI ALLA FASE DELLA SPESA
DettagliCustomer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo
Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliGiunta Regionale della Campania 94 22/11/2012 11 0 - -
Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C. 11 Sviluppo Attività Settore Primario COORDINATORE Dr. Massaro Francesco DIRIGENTE SETTORE DECRETO N DEL A.G.C.
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliRoma, 29-30 Luglio 2009 UPI, Piazza Cardelli 4
Roma, 29-30 Luglio 2009 UPI, Piazza Cardelli 4 Nei casi in cui si accerta che spese cui è attribuito un certo titolo/intervento, in realtà dovrebbero appartenere ad un altro titolo/intervento, ai fini
DettagliCORSO IFRS International Financial Reporting Standards. IAS 23 Oneri finanziari
IAS 23 Oneri finanziari SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ANALISI DETTAGLIATA FINALITA' DEFINIZIONI TRATTAMENTO CONTABILE TRATTAMENTO CONTABILE DI RIFERIMENTO SIC 2 TRATTAMENTO CONTABILE
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliEFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE
LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliDeliberazione n. 140 /I C./2007
Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:
DettagliRegolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti
Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di
DettagliMappatura Eco-sportelli Scheda di rilevazione
Provincia di Ferrara Mappatura Eco-sportelli Scheda di rilevazione Eco-sportello Sportello InfoSmog Ente Titolare Comune di Cremona gestione Diretta ( diretta, indiretta, convenzione ) Indirizzo Vicolo
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità
DettagliAzioni per un controllo diretto del rischio sul territorio
Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali ing. Giorgio Schellino Regione Piemonte,
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 161 del 20 11 2014 46209 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 PO FESR 2007 2013. Asse I. Linea
DettagliValutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA)
Valutazione Ambientale e Fattibilità dei Piani e dei Progetti (CdL VALGESTA) POLITICHE REGIONALI POLITICHE REGIONALI SCHEDA PROGETTO 4 5 6 7 8 1. Caratteristiche e obiettivi dell intervento In questo paragrafo
DettagliResponsabilità A mbientale e soluzioni assicurative
Responsabilità A mbientale e soluzioni assicurative Il rischio di danno ambientale coinvolge potenzialmente TUTTE le aziende manifatturiere, ANCHE LA VOSTRA. Vi invitiamo a scorrere le successive slides
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliCOMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del
DettagliZonizzazione Acustica
Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del
DettagliIL RESPONABILE DEL SERVIZIO
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE, TURISTICA, CULTURALE, SPORTIVA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DA PARTE DEL COMUNE DI LERICI ANNO 2016 IL RESPONABILE DEL SERVIZIO - Ritenuto
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliDifesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici
Quadro normativo: Legge 183/89, «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» Si intende: a) per suolo: il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;
DettagliModifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni
Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,
DettagliComune di Forlì Unità sviluppo organizzativo
Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliLe classificazioni dei costi
L analisi dei costi. Le classificazioni dei costi rilevanti per il controllo di gestione 1 Le classificazioni dei costi In base alle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori (natura) In base all
DettagliSistemi di ventilazione e recupero del calore
Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso
DettagliAris TimeSheet. che guardano oltre. enti e aziende. Soluzioni per
Aris TimeSheet Soluzioni per enti e aziende che guardano oltre L applicativo ARIS TIMESHEET è stato progettato e sviluppato per supportare i project manager nel monitoraggio dello stato di avanzamento
DettagliFONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE
FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE Domande frequenti relative all Avviso per la manifestazione di interesse per il cofinanziamento di interventi finalizzati alla Razionalizzazione, riorganizzazione
DettagliMaster La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010
Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio
DettagliLA SPERIMENTAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO PREVISTI DALL ARTICOLO 36 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118 DEL
LA SPERIMENTAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI E DEGLI SCHEMI DI BILANCIO PREVISTI DALL ARTICOLO 36 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 118 DEL 2011 Il bilancio sperimentale per Missioni e Programmi Daniela Collesi -
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliBANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI
BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI Emanato ai sensi dell art. 2 let. d) del Regolamento per il perseguimento delle finalità istituzionali ed in attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2014.
DettagliOBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE
OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 INTRODUZIONE... 1 ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 COMPILAZIONE ON-LINE... 3 SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 4 DATI ANAGRAFICI... 5 SCELTA DEL PROGETTO... 9 DATI RELATIVI
DettagliPIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti
PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze
DettagliPIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)
Commissario Delegato per l Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque in Sicilia PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Sistema WEB-GIS
DettagliLogistica magazzino: Inventari
Logistica magazzino: Inventari Indice Premessa 2 Scheda rilevazioni 2 Registrazione rilevazioni 3 Filtro 3 Ricerca 3 Cancella 3 Stampa 4 Creazione rettifiche 4 Creazione rettifiche inventario 4 Azzeramento
DettagliDESCRIZIONE DELL OBIETTIVO: FINALITA : INDICATORE MISURABILE :
SERVIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 SCHEDA OBIETTIVO: obiettivo n. 1 (STRATEGICO) Descrizione generale Garantire la predisposizione degli atti fondamentali del servizio con particolare riferimento ai documenti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET
ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliComune di Padova Settore Programmazione Controllo e Statistica
Comune di Padova Settore Programmazione Controllo e Statistica Indicatori ambientali urbani 2007 La posizione di Padova rispetto alla media nazionale L'Istat ha presentato i risultati dell'indagine ambientale
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
Dettagli