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1 SCHEDA TECNICA SUI DISTURBI SPECIFICI DELL' APPRENDIMENTO 1) R I C H I A M I N O R M A T I V I A) LEGGE 170 8/10/2010 B) D.M /7/2011 CON LE LINEE GUIDA ALLEGATE 2) D E F I N I Z I O N I E A S P E T T I G E N E R A L I CLASSIFICAZIONE - DISLESSIA difficoltà PERSISTENTI nella lettura, in particolare nella decifrazione dei segni della lingua scritta MANIFESTAZIONI PIU FREQUENTI - lentezza di lettura - lettura sillabata e imprecisa - difficoltà di comprensione del testo - DISGRAFIA difficoltà persistenti nella scrittura conseguenti a: - difficoltà nella gestione di penna e matita, - amministrazione dello spazio di scrittura - produzione e tracciamento del segno grafico. MANIFESTAZIONI PIU FREQUENTI - lentezza di scrittura - lettere o parole mal scritte, non uniformi e poco decifrabili - parole attaccate fra loro - non rispetto delle righe, dei margini, dell orizzontalità e dello spazio - DISORTOGRAFIA difficoltà persistenti nella corretta scrittura ortografica delle parole (ad esempio: gilio anziché giglio ), in particolare nella trasformazione delle parole ascoltate o pensate in parole scritte - DISCALCULIA difficoltà persistenti nella lettura, scrittura, ordinamento e impiego dei numeri MANIFESTAZIONI le manifestazioni si osservano rispetto a due ambiti: - ambito basale

2 - ambito procedurale. AMBITO BASALE (intelligenza numerica di base) a) quantificazione (difficoltà nel discriminare piccole quantità numerabili) - non sa apprezzare differenze di numerosità del tipo: alcuni, pochi, molti, tutti, quel gruppo è meno numeroso dell'altro etc - non sa contare oggetti e rispondere a domande del tipo: quanti sono? b) codificazione/seriazione (difficoltà nel leggere/scrivere e ordinare piccoli numeri) - non sa leggere/scrivere numeri - non sa riferire con velocità adeguata la serie dei primi numeri naturali: - riferisce la serie dei numeri naturali solo disponendo di un supporto visivo o concreto (es.: utilizzando le dita) - dato un piccolo numero, non sa individuare quello/i di uno o alcuni posti più avanti o indietro - dato un gruppo di piccoli numeri, non sa ordinarli in senso crescente o decrescente c) operazioni aritmetiche con piccoli numeri - non sa eseguire, con velocità adeguata al livello scolare, semplici addizioni, sottrazioni etc riesce solo utilizzando le dita o altri supporti - non sa memorizzare/restituire, con velocità adeguata al livello scolare i risultati di semplici addizioni, sottrazioni etc - non memorizza le tabelline AMBITO PROCEDURALE (sviluppi e applicazioni dell'aritmetica basale) - non ha compreso il valore posizionale delle cifre - non sa mettere in colonna i numeri negli algoritmi - non sa eseguire l algoritmo delle operazioni LE SOPRA INDICATE MANIFESTAZIONI FUNZIONANO COME MARKER IDENTITARI DEI VARI D.S.A. 3) LE MANIFESTAZIONI EMOTIVO COMPORTAMENTALI CORRELATE

3 NELLE ATTIVITA RICHIEDENTI LETTURA, SCRITTURA E IMPIEGO DEI NUMERI QUESTE MANIFESTAZIONI NON COSTITUISCONO MARKER IDENTITARI DEI VARI D.S.A. IN QUANTO POSSONO ESSERE PRESENTI O NON PRESENTI E IN VARIA MISURA E INTENSITA A SECONDA DELLA REATTIVITA INDIVIDUALE A) DEFICIT NELLA SFERA CONATIVA; CARENZE IN: - IMPEGNO - CONCENTRAZIONE - TEMPI DI ATTENZIONE E DI LAVORO B) REAZIONI EMOTIVE - REAZIONI OPPOSITIVE (RIFIUTO, RESISTENZA, SOTTERFUGI, RIFIUTO DI VENIRE A SCUOLA, FINGERE MALESSERI ETC ) - PIANTO - PAURA/TIMORE - INTROVERSIONE - IPERATTIVITÀ - IMPEGNO ECCESSIVO E TEMPI DI STUDIO IPER - PROLUNGATI - DISTURBA COMPAGNI E INSEGNANTI - RABBIA / IRRITABILITÀ - AGGRESSIVITÀ VERBALE / FISICA - ESPRESSIONI DI CADUTA DELL AUTOSTIMA VOLONTÀ / MINACCIA DI ABBANDONARE LA SCUOLA 4) D A T I E P I D E M I O L O G I C I E C L I N I C O - D I D A T T I C I I DSA INTERESSANO CIRCA IL 3-4% DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA ITALIANA MA CIRCA IL 20% DEGLI ALLIEVI (PER LO PIÙ NELLA SCUOLA PRIMARIA) PRESENTANO DIFFICOLTA E LIMITAZIONI NELLA LETTO-SCRITTURA E IMPIEGO DEI NUMERI POI LA MAGGIOR PARTE RIENTRANO IN UNA CONDIZIONE DI NORMALITA COME DETTO SOLO IL 3-4% SI CONFERMANO VERI DSA SEPPURE DI ORIGINE NEUROBIOLOGICA, I DSA NON COSTITUISCONO UNA PATOLOGIA IN SENSO STRETTO IN QUANTO SI MANIFESTANO IN PRESENZA DI UN LIVELLO COGNITIVO ADEGUATO. IMPORTANTE: I DSA NON SONO ESPRESSIONE DI DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO DEI CODICI VERBALI E NUMERICI

4 MA DI DIFFICOLTÀ NEL SUCCESSIVO SVILUPPO DEGLI AUTOMATISMI PSICHICI E/O PSICO-MOTORI CHE PRESIEDONO ALLE ABILITÀ DI LETTO- SCRITTURA E/O CALCOLO VELOCI PER FARVI RAPIDAMENTE UN'IDEA DI AUTOMATISMO PSICO-MOTORIO PENSATE ALL IMPARARE A GUIDARE L AUTOMOBILE: LE DIFFICOLTÀ NON STANNO NEL COMPRENDERE FUNZIONI E COMANDI (STERZO CAMBIO PEDALI...) MA NEL GESTIRLI E COORDINARLI RAPIDAMENTE TUTTAVIA DOPO LE PRIME DIFFICOLTÀ, COL TEMPO E L ESERCIZIO, PIÙ O MENO TUTTI AUTOMATIZZIAMO MOVIMENTI, COMANDI ETC IN MODO DA GUIDARE VELOCEMENTE E PERSINO, CONTEMPORANEAMENTE, PARLARE, ASCOLTARE LA RADIO ETC IN ALTRI TERMINI ABBIAMO SVILUPPATO GLI AUTOMATISMI DI GUIDA NON CI FACCIAMO CASO MA PER LEGGERE, SCRIVERE ETC, PROPRIO COME PER GUIDARE, DOBBIAMO AUTOMATIZZARE MOLTE FUNZIONI VELOCI : 1) RICORDARE LETTERE E PAROLE, SUONI, SIGNIFICATI, VARIANTI, MASCHILE/FEMMINILE PLURALE/SINGOLARE, SUFFISSI ETC 2) REGOLE SINTATTICHE 3) TENERE IN MODO CORRETTO PENNA E MATITA, RISPETTARE RIGHE, SPAZI ETC. E SOPRATTUTTO FARE TUTTO QUESTO VELOCEMENTE, IN MANIERA AUTOMATICA SI TRATTA DI UN FUNZIONAMENTO COMUNE A MOLTI APPRENDIMENTI: - SAPER SUONARE UNO STRUMENTO MUSICALE; - DANZARE ETC. NEL CASO DEI DSA NON SI SVILUPPANO GLI AUTOMATISMI SUCCESSIVI AGLI APPRENDIMENTI PRIMARI SI RESTA SEMPRE O MOLTO A LUNGO PRINCIPIANTI,PER QUESTO RISULTANO PERSISTENTI. 5) C O S A D E V O N O F A R E L E S C U O L E TRA I VARI IMPEGNI, DUE SPICCANO PER IMPORTANZA: 1) RILEVAZIONE DEI CASI SOSPETTI D.S.A. ; 2) PER I CASI CERTIFICATI, ELABORARE IL P.D.P.

5 1) LA RILEVAZIONE DEI CASI SOSPETTI LA LEGGE 170/2010 ART. 3 COMMA 3: E COMPITO DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO, COMPRESE LE SCUOLE DELL INFANZIA, ATTIVARE, PREVIA APPOSITA COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE INTERESSATE, INTERVENTI TEMPESTIVI, IDONEI AD INDIVIDUARE I CASI SOSPETTI DI DSA... L'ART. 2, COMMA 1 DEL DM 5669/2011 PRESCRIVE:...LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROVVEDONO A SEGNALARE ALLE FAMIGLIE LE EVENTUALI EVIDENZE, RISCONTRATE NELLE PRESTAZIONI QUOTIDIANE IN CLASSE E PERSISTENTI NONOSTANTE L APPLICAZIONE DI ADEGUATE ATTIVITÀ DI RECUPERO DIDATTICO MIRATO, DI UN POSSIBILE DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO, AL FINE DI AVVIARE IL PERCORSO PER LA DIAGNOSI.... SEQUENZA OPERATIVA: 1) LE SCUOLE SVILUPPANO LE ATTIVITÀ DIDATTICHE ORDINARIE 2) I TEAM DOCENTI RILEVANO GLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ E LIMITAZIONI NELLE ABILITÀ DI LETTO-SCRITTURA E/O IMPIEGO DEI NUMERI E, NON DI RADO, NELLE ESPRESSIONI COMPORTAMENTALI CORRELATE CHE SI CONNOTANO PER PERSISTENZA E COESISTENZA CON UN QUADRO COGNITIVO DI FONDO ADEGUATO; 3) LA SCUOLA, INVIA UNA COMUNICAZIONE I NFORMATIVA ALLE FAMIGLIE E INTRAPRENDE...INTERVENTI TEMPESTIVI, IDONEI AD INDIVIDUARE I CASI SOSPETTI DI DSA... ; 4) AL TERMINE DELLE OSSERVAZIONI LA SCUOLA COMUNICA GLI ESITI ALLE FAMIGLIE; 5) NELL'EVENTUALITÀ CHE LE OSSERVAZIONI ABBIANO CONFERMATO UN SOSPETTO DSA, LA FAMIGLIA AVVIA L'ITER DIAGNOSTICO-CLINICO PRESSO LA ASL COMPETENTE 6) LA ASL, OVE ACCERTI L'EFFETTIVA SUSSISTENZA DEL DSA, RILASCIA LA CERTIFICAZIONE MEDICA; 7) LA FAMIGLIA CONSEGNA ALLA SCUOLA COPIA DELLA CERTIFICAZIONE; 8) LA SCUOLA ELABORA IL P.D.P. (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) 2) L'ELABORAZIONE DEL P.D.P.

6 DAL PUNTO 3.1 DELLE "LINEE GUIDA" ALLEGATE AL DM 5669/2011: "...la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un DOCUMENTO che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: * dati anagrafici dell alunno; * tipologia di disturbo; * attività didattiche individualizzate; * attività didattiche personalizzate; * strumenti compensativi utilizzati; * misure dispensative adottate; * forme di verifica e valutazione personalizzate. " DALL ART. 4 DM 5669/2011: MISURE EDUCATIVE E DIDATTICHE 1. Le Istituzioni scolastiche...provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo formativo...attivando percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative. materiali modalità/strategie 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l acquisizione, da parte dell alunno e dello studente con DSA delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi. (le competenze compensative) in altre parole l'obiettivo non è soltanto quello di trovare gli strumenti utili a migliorare la comunicazione e il successo scolastico ma soprattutto quello di dotare l'allievo della autonoma capacità di impiegare gli strumenti di facilitazione nella lettura, scrittura, calcolo etc. 5. L adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Articolo 6 Forme di verifica e di valutazione 2. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che CONSENTONO all alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto... PER LE LINGUE STRANIERE 4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l apprendimento delle lingue straniere... privilegiando l espressione orale si possono dispensare alunni e studenti dalle PRESTAZIONI scritte in lingua straniera in corso d anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte;

7 - richiesta di dispensa...presentata dalla famiglia...; - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente,......in sede di esami di Stato..., modalità e contenuti delle prove orali sostitutive delle prove scritte sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie...su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato... 6) I NOSTRI MATERIALI PRE-STRUTTURATI 1) LA COMUNICAZIONE INFORMATIVA INIZIALE PER LA FAMIGLIA 2) COME EFFETTUARE GLI...INTERVENTI TEMPESTIVI, IDONEI AD INDIVIDUARE I CASI SOSPETTI DI DSA... (ART. 3 COMMA 3 L. 170/2010) E COME ELABORARE IL P.D.P. FAREMO USO DEL "TESTO APERTO" COS'E' IL "TESTO APERTO"? È UN TESTO A PIÙ MANI PRE-STRUTTURATO, DOVE: 1) UN ESPERTO DI PRIMO LIVELLO HA DEFINITO L'IMPIANTO STRATEGICO E LA SUA ORGANIZZAZIONE GENERALE (STRUTTURA DI 1 LIVELLO) MA INCOMPLETO 2) UN ESPERTO DI SECONDO LIVELLO ( IL TEAM DOCENTE) COMPLETA IL TESTO EFFETTUANDO LE SCELTE TERMINALI IN RAGIONE DELLE CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELL'ALUNNO (STRUTTURA DI 2 LIVELLO): - IL TESTO DI PRIMO LIVELLO FUNZIONA IN TUTTI I CASI; - IL TESTO FINALE (1 E 2 LIVELLO) FUNZIONA SOLO IN QUEL CASO. GLI ESPERTI DI 1 E 2 LIVELLO SONO I CO-AUTORI DEL TESTO. ESEMPIO TRATTO DALLA PARTE DEL TESTO DI 1 LIVELLO DEDICATO ALLA DISLESSIA: (DALLA SEZIONE DEDICATA ALLA DISLESSIA)

8 b) Secondo indicatore di rischio: velocità e modalità di lettura [ ] legge sillabando [ ] legge in modo continuo ma [ ] lievemente [ ] accentuatamente lento [ ] legge con velocità non costante e si ferma su alcuni suoni o parole specifici: [ ] legge guidandosi col dito o altri indicatori di posizione [ ] legge senza rispettare punteggiature, pause etc [ ] perde frequentemente il segno o salta le righe [ ] altre difficoltà inerenti alla velocità:

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