SOMMARIO 11 FEBBRAIO Finmeccanica scarica Ansaldo Breda. Alitalia verso l intesa sugli esuberi. Spread in calo, l Italia ferma le riforme

Transcript

1

2 SOMMARIO 11 FEBBRAIO 2014 Il Messaggero Italia Oggi La Stampa La Repubblica Prima Pagina L energia è una zavorra Da Fiat 5 miliardi al fondo Veba Finmeccanica scarica Ansaldo Breda Il Giornale Cade la produzione: -3% Italia Oggi La Repubblica Il Messaggero Corriere della Sera MF La Stampa Cfl, norme più semplici Alitalia verso l intesa sugli esuberi Spread in calo, l Italia ferma le riforme Bene la bad bank ma senza aiuti di Stato Sofferenze è boom, superati 155 mld Fermi in Italia, negli Usa si corre

3 Edizione del: 11/02/14 Dir. Resp.: Virman Cusenza Estratto da pag.: 1 Sezione: PRIME PAGINE Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Il presente documento è ad uso esclusivo del committente. Servizi di Media Monitoring

4 34 Martedì 11 Febbraio 2014 Tra i gap negativi che deve affrontare la nostra industria manifatturiera, uno dei principali è rappresentato dal costo dell energia. Sulla base di uno studio pubblicato recentemente in sede comunitaria rendiamo noto uno studio comparato che concentra il suo focus in particolare sui costi dell energia elettrica. Nonostante il settore elettrico costituisca il crocevia nevralgico di tutte le attività del paese, nonostante sia esso sottoposto a un minuzioso monitoraggio, nonostante sia strategico e vitale, le informazioni, i dati, i numeri capaci di fotografarne la realtà e descriverne gli andamenti rimangono spesso frammentari e disomogenei. Da qui l idea di raccogliere questa vasta messe di informazioni e tradurla in un unica presentazione, nella quale offrire una fotografia evolutiva del settore elettrico utilizzando riferimento omogenei e confrontabili nel tempo. I dati principali del settore elettrico italiano. Nel periodo tra gennaio e settembre 2013 si evidenziano quattro aspetti che meritano una sottolineatura. mento complessivo della produzione e dei consumi elettrici, che nel periodo ha visto un calo assai vistoso, direttamente collegato alla recessione econo- ne della produzione interna è molto più accentuata rispetto a quanto accade negli altri paesi europei. Costante invece si mantiene il saldo estero. tuito dalla distribuzione della produzione tra le diverse fonti primarie: laddove il termoelettrico ha visto un costante calo, mentre le fonti rinnovabili sono costantemente cresciute. di incentivazione delle fonti rinnovabili: nel solo periodo gennaio-settembre 2013 gli oneri derivanti da questi incentivi sono cresciuti di 1,7 miliardi rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. che i prezzi finali dell energia elettrica non hanno cessato di crescere pur se il prezzo fissato sulla borsa elettrica si sia significativamente ridotto, in controtendenza con l andamento dei prezzi delle materie prime. Nonostante il processo di liberalizzazione degli ultimi anni, registra i prezzi dell energia più elevati del continente. Anche per questo motivo, il commissario all energia Günther Oettinger ha raccomandato agli stati membri di completare rapidamente il mercato unico in questo delicatissimo settore. desco ha preannunciato nuove F I S M I C C O N F S A L La foto scattata dal centro studi Fismic sui costi a carico delle pmi L energia è una zavorra Prezzi dal 30 all 86% oltre la media Ue raccomandazioni in vista di una maggiore convergenza delle misure di sostegno alle fonti rinnovabili. «Quando si parla di gas ed elettricità», ha detto Oettinger, «cittadini e imprese sono interessati da due cose: sicurezza dell approvvigionamento e prezzi ragionevoli. Due obiettivi più facili da raggiungere con un mercato unico funzionante». La Commissione chiede quindi ai paesi l applicazione delle regole europee, un miglioramento della rete elettrica, un maggiore coordinamento nell approvigionamento, e una liberalizzazione dei prezzi (solo nove paesi su 27 hanno prezzi non regolamentati). tuazione dell Unione nel settore dell energia, la Commissione ha elencato pregi e difetti dei comunitario raccomanda di migliorare la rete elettrica, per risolvere i rischi di congestione e rafforzare le connessioni con le Nazioni vicine. Secondo le autorità comu- con il prezzo dell elettricità ai consumatori più elevato, dietro la Danimarca, la Germania, Cipro, il Belgio e la Svezia. La media europea è di circa 17 centesimi di euro al kwh, comprese le imposte, mentre il prezzo in kwh. Nel settore dell industria, il prezzo dell elettricità italiana Prezzo dell energia per kwh supera i 22 centesimi al kwh (si veda anche la tabella), di gran lunga superiore alla media europea, che è poco sopra i 15 centesimi. La Francia, che ha optato per l energia nucleare, ha un prezzo dell elettricità di circa 14 centesimi al kwh al consumatore finale e di 10 centesimi al kwh all industria». Come in altri paesi, le misu- non sempre si sono tradotte in benefici concreti per i consuma- sta preoccupando non poco. L associazione imprenditoriale tedesca Bdi ha appena preparato un rapporto sull impatto che i prezzi stanno avendo sulla competitività di molte aziende europee. Secondo la Bdi, l elettricità americana generata dal gas costerà 16 euro per MWh mania salirà del 27% da 48 euro a 61 euro per MWh. gie rinnovabili, Oettinger ha annunciato che intende presentare raccomandazioni per rafforzare «il coordinamento e forse anche l europeizzazione dei sistemi di promozione delle fonti rinnovabili». Molti governi hanno usato fondi pubblici per sostenere il solare o l eolico, in alcuni casi provocando delle bolle speculative, come per esempio in Spagna. Si calcola che vi siano oggi in Europa circa 170 diversi meccanismi di promozione delle energie rinnovabili. Oltre al pericolo bolle c è il rischio di provocare distorsioni al mercato unico. dai combustibili fossili, che soddisfano l 82% della domanda interna, uno dei valori più alti in Europa, ha rappresentato il primo driver dell aumento dei prezzi energetici negli ultimi anni: tra il 2000 e il 2012 i prezzi del petrolio sono aumentati di oltre il 200% (triplicati), quelli del carbone del 160% e del gas sul mercato europeo di circa il 300%. A parità di consumi e al netto dell inflazione la fattura dei fossili è passata da metà degli anni 90 a oggi da 20 a 65 mld. Gli scenari mondiali più accreditati prevedono che per i prossimi vent anni i prezzi dei fossili, a meno che non si riduca drasticamente la domanda, rimarranno alti o addirittura continueranno a crescere, sancendo la fine dell epoca dei com- dossier rivela come negli scenari internazionali l effetto del gas americano si vada ridimensionando rispetto alle aspettative iniziali, con prezzi del mercato americano che riprenderanno a crescere, benché ancora molto più bassi di quelli europei; ma anche come, secondo il Dipartimento dell Energia statunitense, la generazione elettrica da carbone e nucleare sia più costosa del gas o del vento. La «bolletta energetica» pagata da famiglie e imprese rispetto alla media europea e allineare i prezzi dei prodotti energetici italiani (energia elettrica, gas e carburanti) a quelli medi europei vorrebbe dire risparmiare ogni anno 25 mld. Su questo dato pesano tasse elevate, una dipendenza dai combustibili fossili tra le più alte in Europa, un mercato del gas e dell elettricità con prezzi molto più alti rispetto alle al- e la tabella evidenziano come le nostre imprese, specie quelle medio-piccole, risentano degli alti costi dell elettricità, doven- do fare i conti con un kwh dal 30% fino all 86% più della media europea. A questo si aggiunge che i prezzi di benzina e diesel, che rappresentano la voce principale di spesa della bolletta energetica, sono mediamente più alti del resto d Europa e questo differenziale è aumentato in modo sensibile negli ultimi anni. È urgente a questo punto che il governo italiano cominci ad assumere un idea di politica industriale e determini indirizzi generali sulla politica energetica del paese che ricomprenda la produzione dell energia elettrica, il gas e le rinnovabili. A cura del centro studi Fismic Fismic via delle Case Rosse ROMA Tel. 06/ Fax 06/

5

6

7

8

9 Edizione del: 11/02/14 Dir. Resp.: Paolo Panerai Estratto da pag.: 31 Sezione: QUADRO ECONOMICO E POLITICO Tiratura: Diffusione: Lettori: Foglio: 1/ Servizi di Media Monitoring Peso: 55% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

10 Edizione del: 11/02/14 Estratto da pag.: 31 Sezione: QUADRO ECONOMICO E POLITICO Foglio: 2/ Servizi di Media Monitoring Peso: 55% Il presente documento è ad uso esclusivo del committente.

11

12

13

14

15

16

17

18