Help Center stazione

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1 Help Center stazione S t a z i o n e d i B o l o g n a c e n t r a l e B i n a r i o e s t L Help Center a Bologna Un nuovo Help Center è stato aperto in stazione, al piazzale est, in prossimità del binario 4, su mandato del Comune di Bologna, FS Italiane e ASP Città di Bologna. Dal 15 dicembre 2014 è attivo in tutti i giorni dell anno, con un apertura pomeridiana, come servizio di prossimità dedicato alle persone senza dimora transitanti in stazione, senza vincoli di residenza e non necessariamente stanziali sul territorio di Bologna. Lo sportello è rivolto ad adulti in condizione di grave emarginazione sociale, privi di un abitazione stabile, con difficoltà economiche, sanitarie o relazionali, e si propone come servizio di prossimità a cui le persone possono accedere liberamente in maniera diretta e senza filtri; bisogna solo attendere il proprio turno. In via ordinaria non sono richiesti documenti, né invii da parte di altri Servizi sociali. La logica è invertita: cogliere il bisogno esplicitato o implicito, tradurlo nel linguaggio della città (principalmente in quello dei Servizi sociali e sanitari presenti sul territorio), orientare la persona là dove vuole andare, per ripartire dalla città verso altre mete o per stabilirsi con una progettualità dignitosa. Le azioni mutano in relazione ad una valutazione, agita dell operatore che incontra la persona e il bisogno che presenta. Non c è uno standard operativo sulla persona, ma l azione viene modulata a partire dai bisogni espressi e dalla soggettività di ciascuno, a cui si risponde interfacciandosi alla rete rete formale dei Servizi interpellati ad hoc. L Help Center per realizzare ciò vuole lavorare su più livelli: 1. l incontro con la persona senza dimora o in situazione di emarginazione; 2. la riflessione su temi legati all homelessness da restituire alla città e la costruzione di cultura nuova in relazione a contesti poco esplorati; 3. il monitoraggio degli ambienti della stazione; 4. la costruzione della rete formale dei servizi del Comune di Bologna, di ASP e del privato sociale; 5. il raccordo con il mondo del volontariato presente in stazione; 6. la rete nazionale ONDS (Osservatorio Nazionale Disagio Sociale). L équipe di lavoro è composta da tre operatori professionisti (un coordinatore, un educatrice e una assistente sociale) afferenti alla cooperativa sociale La Strada di Piazza Grande, da più assistenti volontari e prevederà il coinvolgimento di un giovane in servizio civile nell ambito del programma garanzia giovani, grazie ad un progetto presentato dal Settore servizi sociali del Comune di Bologna, e l inserimento di persone che devono svolgere Lavori di Pubblica Utilità. La cooperativa sociale La Strada di Piazza Grande La cooperativa sociale La Strada di Piazza Grande, attuale gestore dell Help Center della stazione di Bologna centrale, è una cooperativa nata nel 1997 dall associazione Amici di Piazza Grande. Rappresenta un esperienza imprenditoriale bolognese in forte crescita, in cui i soci e i dipendenti stanno specializzando il loro operato nei servi- 1/5

2 zi rivolti a persone in condizione di grave esclusione abitativa e sociale. Attualmente la cooperativa sta sviluppando e gestendo diversi servizi rivolti a persone senza dimora: il Servizio sociale a bassa soglia, l Housing first, il Centro d accoglienza Rostom, il Servizio mobile di sostegno e l HCBO+. La scelta della cooperativa è quella di impiegare le proprie energie per realizzare interventi innovativi, sperimentando e proponendo nuovi modelli rivolti sia ai singoli, sia ai nuclei familiari. Ultima di queste sperimentazioni riguarda proprio l applicazione del modello housing first alle famiglie sfrattate. L incontro A tutti coloro che si rivolgono allo sportello è offerta la possibilità di ricevere consulenza rispetto all orientamento nei Servizi presenti sul territorio: vengono fornite indicazioni precise su indirizzi, orari e modalità d accesso. In casi specifici, qualora la situazione lo richieda, gli operatori prendono contatto con i servizi, per facilitare l ingresso attraverso un passaggio di informazioni mirate. L orientamento ai servizi non si limita alla delucidazione delle offerte presenti sul territorio, ma risponde, nella maniera più idonea e tempestiva possibile, alla richiesta che le persone esplicitano. Non esiste una vera e propria presa in carico della persona da parte dell Help Center, ma ci sono servizi integrativi che può fornire in autonomia. Un esempio di servizio fornito è la distribuzione di posti letto in Piano freddo cittadino, usualmente aperto dal mese di dicembre fino a marzo incluso. L Help Center in quel periodo dispone di circa 150 posti letto da poter dispensare al bisogno. Durante il resto dell anno, invece, la gestione muta a circa 30 posti letto presenti nell unica struttura pubblica a bassa soglia d accesso sul territorio. In entrambi i casi la relazione potrebbe concludersi con l erogazione del posto letto oppure, più opportunamente, potrebbe diventare l inizio di un percorso che porterà alla costruzione di un progetto temporaneo (in termini tecnici parliamo di PAT Piano d accoglienza temporanea), che permetterà all Help Center e alla persona di riflettere insieme sulla sua presenza sul territorio e sulle sue aspirazioni, desideri e bisogni. La risposta che scaturirà da questo progetto non è standard: molti partiranno per andare altrove, magari in cerca di lavoro, per tornare dalle proprie famiglie o nel paese d origine, altri già presenti da tempo o decisi a rimanere sul territorio, saranno aiutati a farlo nel migliore dei modi, con dignità, conoscendo le possibilità offerte e con un accompagnamento iniziale. Tutto ciò si costruisce a partire dall instaurarsi della relazione di fiducia. Monitoraggio della stazione La capacità attrattiva delle stazioni, dovuta anche all essere nodo centrale di transito nelle città, le ha rese da sempre luoghi con accentuati aspetti di marginalità che ha incrementato nell opinione comune l idea di pericolo e di degrado. Uno degli aspetti di richiamo è anche quello di diventare un rifugio per chi non ha una casa con modalità molto differenti di fruizione degli spazi accessibili nell intera area delle stazioni (es. sala d ingresso, sala d aspetto, binari abbandonati, carrozze inutilizzate, sottopassi ). Immaginare un servizio proprio al centro del disagio sociale apre infinite possibilità di aggancio e un ribaltamento di prospettiva nell azione di aiuto, supporto e orientamento. A ciò va aggiunto che la stazione di Bologna centrale è la quinta stazione per grandezza di spazi e traffico ferroviario tra le stazioni italiane. Si stima ci sia un passaggio di circa 160 mila persone al giorno. In questo contesto il monitoraggio del territorio è indispensabile e l Help Center intende monitorare l area della stazione di Bologna centrale programmando alcune uscite pomeridiane settimanali. L azione di monitoraggio sarà così sviluppata: conoscere i commercianti e i lavoratori presenti in stazione, presentando loro il servizio e cercando di raccogliere da loro le criticità che incontrano rispetto al tema homelessness e possibili interventi congiunti; monitoraggio delle zone pubbliche maggiormente frequentate (es. sala d aspetto); inoltre, in collaborazione con Città invisibili, servizio del Comune di Bologna, si monitorerà la presenza di rom, sinti e caminanti per ridurre la conflittualità potenzialmente percepita. 2/5

3 Il volontariato in stazione A Bologna sono circa undici i gruppi di volontari che si recano settimanalmente presso la stazione di Bologna centrale per distribuire beni di prima necessità (principalmente cibo, bevande calde e coperte), e soprattutto parlare con le persone che dormono lì, un volontariato consolidato nel tempo e riconosciuto dall amministrazione comunale e da FS. Da diversi anni il Comune di Bologna convoca il Tavolo del volontariato in stazione per creare un raccordo tra le varie associazioni laiche, religiose e parrocchie che svolgono questo tipo di servizio. L obiettivo a cui si aspira è quello di adottare alcune regole condivise sulle modalità di azione nell area, per esempio l uso del piazzale est, e la restituzione di eventuali segnalazioni. Con l apertura dell'help Center si vuole implementare la relazione con i volontari attraverso il coordinamento del Tavolo convocato mensilmente e raggiungere un protocollo condiviso tra associazioni per definire metodologie d intervento. L ipotesi progettuale è mirata a rendere l Help Center un punto di riferimento per i volontari nel momento in cui incontrano persone in situazione di fragilità da segnalare ai Servizi e a rendere organiche tutte le attività che ruotano intorno alla stazione di Bologna centrale. È auspicata la possibilità di creare un percorso formativo, in modo da unire lo spirito volontaristico a una competenza specifica, necessaria per interfacciarsi al meglio con le persone in situazione di emarginazione sociale. ONDS Essere un Help Center in stazione significa essere inserito nella rete di ONDS, l Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane, un progetto del Settore Politiche Sociali di FS Italiane. In questa rete sono compresi tutti gli Help Center diffusi in Italia, per un totale di quindici centri (più due di prossima apertura). Ogni realtà è autonoma, ma aderisce sia alla raccolta dati nazionali dell Osservatorio attraverso il database Anthology, sia alla Carta dei Valori e degli Intenti stesa nel 2006, in cui sono specificati i riferimenti etici e professionali, nonché linee di indirizzo operative da applicare negli Help Center. L essere parte di una rete che superi il livello locale, permette di mettere in condivisione buone pratiche e conoscenze, per attivare nuove progettualità legate al lavoro con l emarginazione. Non è necessario improvvisare il lavoro di un Help Center, ma si può attingere dall esperienza di quelli già attivi in tutta Italia dal 2000, tenendo comunque presente i diversi contesti in cui ogni Help Center opera e le risorse a disposizione. Dati riferiti ai primi due mesi di attività L Help Center è ospitato all interno di uno spazio di circa 33 mq messo a disposizione da RFI, situato nel piazzale est della stazione di Bologna centrale. L ufficio è stato aperto il 15 dicembre e segue i seguenti orari di apertura al pubblico: tutti i giorni dell anno, dal lunedì al venerdì dalle alle 19.30, il sabato e i festivi dalle alle In tutto sono 22 ore di sportello settimanale che vede la compresenza di due o più operatori, tranne nei giorni festivi. Affianco alle ore di apertura al pubblico è prevista un attività di backoffice e coordinamento di più di 30 ore settimanali. Nei primi due mesi di apertura lo sportello ha registrato 848 accessi effettuati da 359 persone. Considerate le giornate di apertura, ciò equivale ad una media di circa 14 persone incontrate giornalmente. Tuttavia non siamo di fronte ad una media significativa: a dicembre, infatti, la media è stata di circa 12 persone, mentre a gennaio sono state circa 16. Tale aumento è significativo perché indica come il servizio sia sempre più utilizzato e conosciuto. L aumento progressivo delle persone che si rivolgono a questo sportello è determinato anche dal fatto che gli altri servizi presenti sul territorio bolognese lo riconosco e vi orientano le persone. Alcune giornate hanno registrato dei picchi di oltre 30 persone: ciò è legato alla contestuale apertura del Piano freddo cittadino, con relativa distribuzione dei posti letto nelle strutture pubbliche. L Help Center infatti gestisce per conto del Comune di Bologna 136 posti letto in questo periodo dell anno. 1 Dall 1 al 14 dicembre 2014 l Help Center era aperto presso una sede provvisoria, fuori dagli spazi della stazione. 3/5

4 In linea con quanto emerge dal rapporto ONDS 2013, la persona che si rivolge all Help Center è un uomo (maschio) tra i 30 e 40 anni, prevalentemente di origine straniera. Genere Donne Uomini Transgender (m->f) Età Over 65 >= Distribuzione italiani e stranieri (UE extra UE) Italiani Stranieri extra UE Comunitari non registrato Su un totale di 359 persone, 51 sono donne (14%), 307 sono uomini (86%) e un unica persona si è dichiarata transgender (m f). Mentre alla maggior parte delle persone è stata data la possibilità di accedere ad un posto letto in Piano freddo in strutture con accoglienza allargata, per alcuni sono stati previsti percorsi mirati tenendo conto di una fragilità legata a questioni sanitarie e/o anagrafiche. Fra queste vi sono 8 persone con più di 65 anni (2%). 4/5

5 Sono state intercettate 8 persone con un invalidità certificata. Fra tutte le persone ascoltate, 108 hanno invece segnalato una problematica sanitaria che varia dall ipertensione alla cardiopatia, dal mal di denti al diabete. Rispetto alla situazione di regolarità sul territorio italiano, gli stranieri non comunitari sono 196 (55%) e, di questi, 109 sono in possesso di un regolare permesso di soggiorno, mentre 35 sono sicuramente senza documenti. Non è stato possibile verificare la regolarità di 52 persone. I paesi di origine in prevalenza sono: Italia, Marocco, Romania, Tunisia, Pakistan. Contatti hcstazione@cooplastrada.it Telefono: /5

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