Concorso di idee per la riqualificazione e sviluppo del sito minerario di Balangero e Corio. Piano di gestione

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1 Concorso di idee per la riqualificazione e sviluppo del sito minerario di Balangero e Corio Piano di gestione

2 Modello realizzativo e gestionale L intervento proposto prevede l avviamento di un complesso di attività fra di loro non omogenee. Sulla base di esperienze simili si propone di predisporre una società di scopo che potrebbe essere rappresentata anche dalla stessa RSA adeguatamente riorganizzata per questo obiettivo. La società di scopo ha l onere di avviare le singole attività previste dal programma generale in modo diversificato in modo appropriato all oggetto. La società di scopo gestisce la regia degli interventi e dello sviluppo di attività economiche e può occuparsi di gestire direttamente alcune parti che presentano uno specifico interesse. La società di scopo potrà essere un soggetto interamente pubblico alla conclusione della realizzazione si trasformerà in un consorzio di gestione, oppure essere una società mista pubblicaprivata che le cui quote di partecipazione potranno variare nel corso della realizzazione ed al termine della stessa. Il primo tassello sarà quello della centrale a biomasse che potrebbe rimanere di proprietà pubblica con gestione privata da regolare con apposito convenzionamento o addirittura essere realizzata direttamente con lo strumento del project financing. Allo stesso operatore potrà essere affidata la gestione degli impianti fotovoltaici e dell impianto microidroelettrico. A seguire si potrà realizzare l intervento dell area industriale vera e propria con particolare attenzione nella selezione delle attività da insediare e nella ricerca di un valido operatore per l attività di produzione pellet. Contemporaneamente la società di scopo o la RSA potrà intervenire direttamente sulla sistemazione forestale e paesaggistica a forestazione produttiva con un programma attuativo suddiviso in areali in continuità con le attività di bonifica e ripristino gestite dalla stessa RSA. Per la gestione delle attività selvicolturali della forestazione produttiva è adeguato lo strumento della cooperativa agricola forestale che potrà gestire oltre alle superfici all interno del Sito minerario, anche superfici forestali esterne come i boschi pubblici dei comuni della Comunità Montana Valli di Lanzo; per il contenuto di capacità professionale ed impegno di capitali, la cooperativa può essere di tipo sociale fornendo un importante opportunità di impiego a persone con disagi e disagi e disabilità. L implementazione del parco vero e proprio potrà avvenire attraverso la realizzazione delle opere di infrastrutturazione (percorsi, impianti generali e sistemazioni paesaggistiche estensive) direttamente tramite appalti di esecuzione opere, e con gestione separata dei singoli tasselli delle attività di fruizione. Il parco tematico degli Inferi, l edificio belvedere con i servizi ristorazione e bar e l Alpine coastland, potranno essere realizzati dagli operatori che si insedieranno, attraverso singoli interventi di project financing. Questo strumento consente un controllo ed una definizione dei contenuti della singola attività, la quale essendo capace di generare reddito potrà essere

3 finanziata direttamente con finanziamenti privati che saranno reperiti dagli operatori, e dovrebbe garantire una maggiore efficienza finanziaria in sede di realizzazione e gestione dell attività. Le attività culturali museali saranno realizzate direttamente e la gestione affidata a privati; il Parco di arte ambientale contemporanea potrà avere un soggetto referente che lo svilupperà e gestirà con un programmi e tempi molto lunghi e la struttura gestionale di riferimento più appropriata è la fondazione culturale. In fase di sviluppo della proposta progettuale potranno essere meglio definite le destinazioni d uso degli edifici che abbiamo indicato come polifunzionali, che hanno un range funzionale che sta fra il produttivo ed il culturale, potrebbero contenere attività di ricerca e sviluppo delle aziende insediate nel comparto produttivo, atelier d arte e di design industriale, fino ad attività di complementari al comparto culturale come strutture per convegni ed incontri pubblici. Dal punto di vista della programmazione attuativa, si deve cominciare dal comparto produttivo ed energetico, mentre il comparto culturale e fruitivo potrà avere una avvio successivo ed una attuazione più lunga, tenendo conto della necessità di una massa critica come necessità per il primo step di attuazione.

4 Stima interventi La stima degli interventi è stata effettuata a partire dai costi medi di mercato per la realizzazione delle opere mediante appalti pubblici e, come indicato nella documentazione di concorso, presuppone l avvenuta bonifica e messa in sicurezza del sito. Dalla stima degli interventi è esclusa la realizzazione di opere d arte ambientale in quanto esula da una previsione strategica riguardante questo sito: il parco d arte ambientale potrà funzionare mediante esposizioni stagionali e donazioni fino al break-even generale del parco (15 anni) dopo di chè potrà cominciare a commissionare opere con il margine di utile della gestione complessiva del Parco Minerario. Comparto energia Centrale termoelettrica da biomassa a corpo Impianto microidroelettrico a corpo Impianti fotovoltaici MWp 4, Comparto produttivo Impianto produzione pellet a corpo Infrastrutturazione comparto mq Edifici industriali produttivi mq Edifici industriali di servizio mq Comparto ecomuseo Recupero palazzina storica mq Recupero edificio uffici mq Spazi polifunzionali mq Esplanade delle miniere - Giardino archeologie industriali mq Allestimento Museo didattico geologicominerario a corpo Recupero ed allestimento percorsi gallerie miniere a corpo Strutturazione parco Percorsi principali m Percorsi secondari m Percorsi di collegamento esterni (Balangero e Cudine) m Opere paesaggio mq Arredi a corpo Impianti forestali ha

5 Comparto parchi Edificio belvedere Cratere con passerella mq Anello cratere m Belvedere Forcola mq Impianto Alpine coastland m Parco tematico degli Inferi mq Strutturazione Parco Arte Ambientale Contemporanea mq Belvedere Giovetto mq TOTALE INTERVENTI di cui ATTIVITA' CON CAPACITA' DI RIPAGARE L'INVESTIMENTO Energia Produttivo Musei Parchi Forestazione ATTIVITA' SENZA SCOPO DI LUCRO Ecomuseo Strutturazione parco Parchi

6 Stima guadagni lordi La stima dei guadagni lordi è stata sviluppata mediante analisi delle singole attività che compongono il Sito Minerario Balangero-Corio con valutazione mediante bilancio ricavi-spese comprensivi di ammortamento e oneri di gestione, ma al lordo dell eventuale partecipazione agli utili dell operatore economico in caso di realizzazione mediante project financing e delle tasse. Comparto energia Centrale di cogenerazione da biomassa /anno Impianto microidroelettrico /anno 0 Impianti fotovoltaici /anno Comparto produttivo Impianto produzione pellet /anno Edifici industriali produttivi /anno Edifici industriali di servizio /anno Comparto ecomuseo Affitto spazi polifunzionali /anno Canoni attività di servizio (bookshop, visite, ecc.) /anno Museo didattico geologico-minerario /anno 0 Ecomuseo /anno 0 Comparto parchi Ristorante-Bar belvedere Cratere /anno Impianto Alpine coastland /anno Parco tematico degli Inferi /anno Parco Arte Ambientale Contemporanea /anno 0 Totale guadagni lordi annui

7 Stima costi e ricavi produzioni energetiche Impianto fotovoltaico Se consideriamo le seguenti superfici previste dal progetto e ipotizziamo, essendo in una fase ancora preliminare del progetto, che in fase di progettazione esecutiva sarà possibile tradurre in superficie fotovoltaica attiva e integrata architettonicamente almeno il 50% di queste coperture, otterremmo la seguente quantità di superficie fotovoltaica mq % sup. utile mq effettivi Parcheggio A (pensiline) 12'260 50% 6'130 Parcheggio B (pensiline) 8'590 50% 4'295 copertura edifici industriali 45'440 50% 22'720 coperture altri edifici 8'800 50% 4'400 Totale 75'090 37'545 Nella tabella seguente si arriva a definire la potenza fotovoltaica che si prevede, cautelativamente, di installare e la corrispondente producibilità annua. Assumendo che: Si ha una potenza installata: Produzione annua specifica: Produzione annua netta: 8 mq = 1 kwp 4'693 kwp 1'050 kwh/kwp 4'928 MWh/a Da questi dati passiamo alla fattibilità e redditività economica del progetto fotovoltaico. costo 3500 kwp pari a onere finanziario 5% 20 anni 1'318'060 /anno Ricavi Conto energia 300 /MWh 1'478'334 /anno Autoconsumo 110 /MWh 542'056 /anno 2'020'390 /anno Margine operativo lordo 702'331 /anno

8 Centrale di cogenerazione a biomasse La tabella 1 che segue presenta il bilancio economico della centrale di cogenerazione. Impianto di pirogassificazione e cogenerazione Bilancio economico preliminare /anno ricavi vendita energia elettrica 280 /MWh 1'820'000 Calore ceduto gratis a impianto pellets e usi civili locali costi cippato 7'963 t/a 637'037 full service 0.02 /kwh 130'000 personale 5 fte 200'000 totale 967'037 Margine operativo lordo 852'963 investim. 6'000 M tasso 5% onere anni 15 annuo 578'054 Margine netto /a 274'909 Si nota che questa prima fase del progetto permetterebbe: a) Di avviare da subito una attività che inizia a costituire il primo nucleo di domanda di cippato a livello locale che può essere pagato anche fino a 80 /t (in pianura padana la quotazione attuale è sui 60 /t) b) Di inserire già in questa fase 5 addetti a tempo pieno (fte, full time equivalent) parzialmente in eccedenza ma che potranno operare nella costruzione delle fasi successive. c) Di attivare un investimento di circa 6 M (stimato) che interesserà gli Operatori finanziari del territorio d) Di portare sul territorio stesso il supporto pubblico costituito dai certificati verdi per un ammontare di circa 1.82 M /anno che entrano a rendere positivo il bilancio economico del progetto.

9 e) Di costituire una fase operativa a bilancio economico positivo (margine operativo netto di circa 274'000 /anno ovvero già dedotti gli oneri finanziari dell investimento) Come si nota dunque, è possibile prevedere un attivo di gestione della fase 1 che potrà essere reinvestito nella successiva Fase 2, ovvero quella che prevede la produzione di pellets.

10 Stima costi di gestione e sostenibilità finanziaria Per la stima dei costi di gestione generali del sito, sono previsti due conti economici separati, uno relativo ai primi 15 anni di attività che prevede gli utili degli incentivi del conto energia per la produzione fotovoltaica e per la produzione di energia elettrica da biomasse e gli oneri dell ammortamento del costi del parco per le attività non a scopo di lucro, ed uno per i periodi successivi che prevede un utile da destinare alla realizzazione di opere d arte ambientale per il parco. I due conti non considerano il fatto che ci sia un periodo di preammortamento durante la realizzazione degli interventi, che ci sia una attuazione programmata pluriennale degli interventi e di realizzazione/apertura delle attività, e gli utili per gli incentivi degli impianti fotovoltaici. Bilancio finanziario da apertura parco fino a 15 anni di attività Margine gestore Parco Minerario 70% del totale su energia e produttivo /anno Margine gestore Parco Minerario 100% del totale su ecomuseo e parchi /anno Totale entrate Spese generali di gestione /anno Personale /anno Ammortamento investimenti opere per attività senza scopo di lucro /anno Totale uscite Bilancio finanziario da apertura parco dopo 15 anni di attività Margine gestore Parco Minerario 70% del totale su energia e produttivo /anno Margine gestore Parco Minerario 100% del totale su ecomuseo e parchi /anno Totale entrate Spese generali di gestione /anno Personale /anno Ammortamento opere d'arte per parco /anno Totale uscite

11 Struttura gestionale La struttura gestionale sarà una società privata da selezionare mediante procedura pubblica che avrà come compito la regia della gestione, e stipulerà le convenzioni o appalti direttamente con le strutture satelliti (imprese, cooperative, società di servizi, artigiani, agricoltori, ecc.). La Società si comporterà quindi come un imprenditore puro, e fornirà, come unico fattore prodotto direttamente, l organizzazione delle prenotazioni, i servizi generali e le forniture per il funzionamento delle singole strutture. La Società avrà 2-3 dipendenti capaci di svolgere le attività di segreteria, preparazione documenti per convenzioni ed appalti, contabilità, nonché gestione delle prenotazioni ed informazioni sui servizi del Parco Minerario. Il numero dipendenti varierà in funzione del numero di visitatori annui, e delle eventuali attività che svolgerà per i singoli operatori economici del parco come servizi aggiuntivi da convenzionare. Esempio servizi offribili e costi base Tipologia servizi Costi Informazioni turistiche gratuito Servizi igienici gratuito Parchi gioco gratuito Esplanade delle Miniere gratuito Belvedere Forcola, Belvedere Giovetto, Belvedere gratuito Cratere Anello belvedere Cratere gratuito Biglietto accesso ad uno fra Alpine coaster (2 discese), Parco Tematico Inferno (3 installazioni), Museo Arte Ambientale ed a tutte le strutture museali, 2 giorni 15 Card accesso libero a Alpine coaster (3 discese), Parco Tematico Inferno (tutte le installazioni), Museo Arte Ambientale ed a tutte le strutture museali, 2 giorni 35 Walky Assistant visita strutture museali 75 /giorno Vendita poster, cartoline, libri, oggettistica, souvenir, Costo di acquisto + 50% ecc. Vendita prodotti artigianali ed agricoli Costo d acquisto + 20% Servizio Baby-parking in struttura fissa, 1 giorno o frazione, con pranzo 20

12 Ricadute economiche ed energetiche sull economia locale delle valli Superato questo periodo iniziale la filiera potrà continuare in assetto di autoproduzione energetica totale. L investimento. La produzione del pellets, con queste dimensioni, richiede un investimento di circa 2.2 M che ammortizzati in 15 anni al 5% corrispondono a un onere di 211'953 /anno. La tabella 2 seguente sintetizza il bilancio economico della gestione del ciclo della pellettizzazione. Tabella 2 I principali parametri di bilancio della produzione di 13'000 t/anno di pellets costi produzione pellets. Quantità: 13'000 t/a investimento 2.2 M => 211'953 /a (*) /t cippato 80 /t 1'600'000 /a /t calore gratis da cogenerazione Fase 1 0 /t en.elettrica 120 /Mwhe /a /t Totale /t costo unitario: energia in una t di pellets 4.19 MWh/t /MWh Costo energia da metano 9.59 kwh/mc (**) /MWh (*) tasso 5%, 15 anni (**) costo metano all utenza civile stimato: 0.57 /mc Assumendo dunque di riconoscere al cippato vergine un valore (abbastanza remunerativo) di 80 /t, si arriverebbe a produrre il pellet con un costo unitario di circa 163 /t. Questo costo include l acquisto di energia elettrica ad un costo di mercato. Questa energia elettrica però potrà provenire dalla altre iniziative di produzione locale (fotovoltaico + idroelettrico). SI tratta dunque di una autoproduzione valorizzata a prezzi di mercato. Questo corrisponde a un costo unitario dell energia termica da pellet pari a circa 39 /MWht. Per confronto si consideri che il metano distribuito alle utenze civili costa circa 59 /MWht. Esiste dunque un margine intrinseco di possibile guadagno nella vendita di calore da biomassa pellettizata che aiuterà lo sviluppo della successiva Fase 3. Non va dimenticato inoltre che per produrre 13'000 t/a di pellets si devono elaborare circa 20'000 t/anno di cippato, che a 80 /t significa un fatturato per il settore forestale pari a circa 1.6 M /anno. Ovvero risorse e reddito stabilmente disponibili sul territorio.

13 Distribuzione locale del pellet Il pellet prodotto potrà essere collocato sul mercato tal quale ma nell ottica delle filiera integrata sul territorio il progetto ne prevede un suo impiego a livello locale attraverso la formazione di una rete di distribuzione del prodotto a piccoli impianti di teleriscaldamento che in pratica restituiscono la biomassa alle stesse aree di produzione in una forma più pratica e di minore impatto ambientale per il servizio energetico delle comunità locali. Distribuire e impiegare il pellet significa: a) Movimentazione con piccoli mezzi (la densità e il contenuto energetico del pellets richiedono di movimentare un volume di 4 volte inferiore rispetto al cippato), b) Assenza di odori o problemi sanitari possibili con il cippato (muffe, batteri, ecc.) c) Utilizzo di caldaie automatiche e con basse emissioni inquinanti anche a taglie di poche centinaia di kw. d) Sostituire combustibili fossili con una fonte rinnovabile prodotta localmente e disponibile per sempre. e) Aprire un mercato locale (gestione del servizio di teleriscaldamento) che trova margini di convenienza dalla disponibilità locale della risorsa biomassa (resa economica anche dall approccio di filera) Sul piano economico, la Fase 3 si potrà sviluppare in una gestione integrata con le altre due fasi che continueranno ad operare. Come si vede ciascuna fase si avvale di alcuni vantaggi provenienti dalle altre due. Tutte possono condividere le risorse, come ad esempio almeno in parte il personale operativo. La Fase 3 si basa sulla realizzazione e successiva gestione (inclusa ovviamente la fornitura del pellet) del calore alle utenze pubbliche e private di piccole reti di teleriscaldamento alimentate da caldaie a biomassa. Al costo dell energia minore rispetto al riferimento del metano, si aggiunge il fatto che al calore distribuito mediante teleriscaldamento si applica l IVA del 10%. Inoltre, a questo tipo di calore viene riconosciuta una defiscalizzazione pari 28 /MWh (in base alla Legge 448/98 e s.i.a.) All utente finale verrà fatturato il calore a prezzi solo leggermente competitivi rispetto agli attuali combustibili tradizionali (per non creare artificiali e ingiuste differenze tra cittadini-utenti). Tuttavia, i vantaggi economici del progetto torneranno a vantaggio della collettività.

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