popolazione ha un andamento regressivo, dove la popolazione anziana supera il 24%, dove per strada, nei
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- Giuseppina Fantoni
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2 i tesi i te ve to Ri i i otto e, o veg o i te azio ale La tutela degli a zia i Il p i o pe sie o he i è ve uto ua do ho i evuto l i vito pe esse e ui a pa la vi oggi è he il condominio solidale non è un progetto per gli anziani, poi però guardandomi meglio intorno in via Gessi ho pensato che potevo raccontare la nostra esperienza di vita con loro. Il progetto «A casa di Zia Gessy» nasce da un bando pubblico, che con lungimiranza, la Città di Torino ha proposto nel La Città dopo aver investito circa un milione di euro per ristrutturare un edificio di edilizia pubblica ha scelto di destinarlo ad u p ogetto di o vive za. Oggi è a o a p ese te t a ite l Assesso ato all Edilizia, uello ai e vizi o iali e t a ite l Azie da Te ito iale pe la asa. Il p ogetto gode si dal suo as e e di u fi a zia e to della Co pag ia di a Paolo, he att ave so il suo P og a a Housi g pa te ipa all espe ie za. L e te, che qui rappresento, che ha vinto il bando e che gestisce da quasi sei anni la realtà d via Gessi è l Asso iazio e Giova ile alesia a pe il Te ito io, u a associazione di promozione sociale che raggruppa i centri salesiani, le cooperative e le associazioni della provincia di Torino di matrice salesiana. Fra questi le due cooperative, ET ed Un Sogno per Tutti hanno la gestione pratica del progetto. Il progetto vive presso la Circoscrizione Due di Torino. E situato el ua tie e a ta Rita, u ua tie e dove è a o a u uo te o e di vita, dove pe ò la popolazione ha un andamento regressivo, dove la popolazione anziana supera il 24%, dove per strada, nei negozi, ei gia di i è u u e o altissi o di a zia i. Via Gessi, la via dove è il o do i io solidale è u a via di alto passaggio, ma fondamentalmente di passaggio di auto, perché intorno a noi vi sono caserme: fi a zie i, polizia, a isti e solo su un lato qualche altro palazo. Tutto questo non facilita il lavoro di inserirsi in una comunità locale, di poter diventare punto di riferimento per le famiglie e per i residenti. Capite ui di he Il ost o pe sie o sull a ita e, ato dalla s o essa he sia possibile proporre, oggi, a Torino, uno stile di vita alternativo, fondato sulle persone, sulle loro risorse e i loro bisogni, sull i teg azio e, sul fa e o u ità e dive ta e u ese pio di odello pe il te ito io, si t ova spesso a scontrarsi con la realtà. Ci rafforza il fatto che chi vive in condominio sostiene che ci si sta bene e ne riconosce il valore, gli anziani perché si sentono comunque più sicuri che altrove, le ospiti perché vengono accompagnate verso u auto o ia aggio e, i volo ta i pe ché vedono realizzata una loro aspirazione. Ma parliamo di chi vive «A casa di zia Gessy»: dal 3 al 5 piano, u lei di a zia i, soli o i oppia, he e a o i g aduato ia pe l otte i e to della asa popolare e che dopo un incontro di selezione in cui veniva presentato il contesto abitativo e veniva richiesto di essere risorsa per il condominio, hanno accettato di venire a vivere in via Gessy; sono quindi i uili i dell azie da te ito iale pe la asa o e u ualsiasi ittadi o, paga o affitti, ollette ecc. A.G.S. per il Territorio Andrea Torra Pag. 1
3 i tesi i te ve to Ri i i otto e, o veg o i te azio ale La tutela degli a zia i Loro sono da noi come attori, come risorsa per aiutare le persone in fragilità e per riceverne sostegno, secondo i principi di solidarietà e di reciprocità che sono alla base dello stare in questo progetto. Dopo 5 anni oggi, ci siamo resi conto pe lo o l att attiva d sta e i u a asa uova, total e te a ode ata, è stata sicuramente la molla che ha fatto dire di sì a molti di loro. In più in diversi sono già giunti presso di noi ultrasettantacinquenni e in 6+6 anni le loro condizioni personali certamente non andranno a migliorare. A ia o già avuto de essi e ell i ve o a ia o avuto i ove i te po a ei, al u i di lo o versano in situazioni sanitarie preoccupanti. Al 1 e 2 piano, 8 nuclei composti per lo più da mamme con bambini, che arrivano in fragilità, dopo aver subito maltrattamenti in famiglia, essere state in situazioni economiche molto difficili o con storie personali costellate di eventi traumatici. Arrivano dopo aver fatto un percorso di recupero in altre strutture, segnalate dai e vizi o iali te ito iali agli uffi i e t ali dell Assesso ato ai e vizi o iali. Lo o so o ospiti temporanei che vivono per un periodo massimo di 18 mesi, in cui vengono sostenute dal punto di vista personale, accompagnate nel mantenimento o nella ricerca di un posto di lavoro e nel trasferimento in casa popolare, quando questa viene assegnata. Sempre al 1 e 2 piano, 3 nuclei di affidatari, persone, che come volontari, vivono presso la struttura e che hanno fatto la scelta di dedicarsi alle ospiti temporanei, prendendo i nuclei in affido. Accompagnano le ospiti verso una emancipazione con piccole azioni nel quotidiano. Sono due singles, di cui una in pensione, e una famiglia marocchina, composta da papà, mamma e due figli. Al piano terra da un lato i locali comuni del condominio dove stiamo, due colleghe ed io, per occuparci di tutti gli aspetti di gestio e, e t e dall alt o u o spazio ape to al te ito io dedi ato a tutti gli a zia i residenti nel quartiere. Ma ci piace parlare delle interazioni, facilitate e fortemente sostenute dalla nostra presenza: noi chiediamo agli anziani residenti, di esser solidali, di da i u a a o a gesti e situazio i o plesse donne maltrattate, vite in povertà, provenienze da paesi di guerra, situazioni che spesso mettono in crisi noi professionisti. Abbiamo ottenuto una solidarietà orizzontale tra di loro, da uasi tutti. Ma solo da u terzo.. abbiamo ottenuto quella verticale, quella verso persone diverse da loro. L i o t o o la dive sità, osì da vi i o, è di suo p eo upa te La pau a dello st a ie o.. abbiamo do e af i a e, suda e i a e, dell Est; il p i o a o ualsiasi osa a adesse e a olpa «lo o».dei e i ora con un lento lavoro di intessitura di relazioni qualcosa sta cambiando. La diversità viene vista come fo te di u iosità e i al u e o asio i a he di o f o to abbiamo assistito a chiacchierate e dibattiti su temi religiosi, in particolare con le donne mussulmane, con i loro veli in testa, con il profondo rispetto per le A.G.S. per il Territorio Andrea Torra Pag. 2
4 i tesi i te ve to Ri i i otto e, o veg o i te azio ale La tutela degli a zia i tradizioni, hanno fatto scaturire mille domande; su temi culturali, dal come si vive in un posto a cosa si a gia; a a he te i politi i, i pa ti ola e sul te a dell i ig azio e. Ma, veniamo alla struttura, è un palazzo di 5 piani, con i balconi di ringhiera, fonte di incontro e di possibilità di scambio tra i condomini, ma anche di conflitti e di scontri. Gli alloggetti sono di circa 35mq, composti da una camera e una cucina, da un piccolo ingresso e da un bagno. Vi è un bel cortile e un piccolo giardino, dove in estate si facilitano gli incontri e le chiacchiere tra vicini di casa. I locali comuni, sono composti da una sala giochi per i bambini, da un salone, dove facciamo cene e assemblee condominiali, organizziamo attività e una cucina, che è il luogo per eccellenza: ha la funzione di ufficio, di luogo di confidenze e di sfogo, di sala riunioni e di posto dove passare, sedersi e fermarsi per un tè o un caffè. Abbiamo stretto rapporti con il banco sanitario e il banco alimentare, con varie associazioni del territorio, con una fitta rete di sostenitori che collaborano alla vita condominiale, con fondazioni per la ricerca del lavoro. Per favorire i collegamenti tra i nodi della rete abbiamo un sito internet, aggiornato almeno mensilmente e una newsletter che viene inviata ad un numero di indirizzi in costante aumento con cadenza mensile. Organizziamo microeventi aperti al territorio per garantirci visibilità e la possibilità di conoscere gli abitanti del quartiere. Chi fosse interessato a ricevere la newsletter non ha che da inviare una mail a andrea.torra@unsognopertutti.it. A.G.S. per il Territorio Andrea Torra Pag. 3
5 13/01/2014 A.G.S. per il Territorio - Andrea Torra Condominio Solidale di Via Gessi, Torino Progetto - A casa di Zia Gessy - Un contesto territoriale particolare il quartiere Santa Rita. Una popolazione con andamento regressivo l indice di vecchiaia più alto in città Via Gessi una particolare. via Un luogo diverso per gente normale 1
6 13/01/2014 Il nostro pensiero sull abitare, nasce dalla scommessa che sia possibile proporre, oggi, a Torino, uno stile di vita alternativo. Questo è fondato sulle persone, sulle loro risorse e i loro bisogni, che possono integrarsi, fare comunità e diventare un esempio di modello per il territorio. Anziani soli o in coppia, in qualità di cittadini residenti; persone in fragilità sociale in qualità di ospiti temporanei volontari in qualità di affidatari. Dal 3 al 5 piano Dal 1 al 2 piano Dal 1 al 2 piano Piano terra + sede AGS 18 abitazioni x 22 persone 8 abitazioni per 20 persone 4 abitazioni x 6 persone persone che vi lavorano Anziani residenti da graduatoria case popolari Persone fragili ospiti temporanei max 18 mesi Volontari : 2 singles e una famiglia con due bambini 1 educatrice 1 facilitatrice 1 coordinatore 1 amministrativo 1 referente di progetto 2
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10 13/01/2014 Non basta amare, bisogna che «i ragazzi» sentano di essere amati. Don Giovanni Bosco 6
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