LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE. Mud 2008 (dati 2007)
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1 LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE Mud 2008 (dati 2007) Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura - Varese Ecocerved Scarl Anno /72
2 Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Varese PRESIDENTE Presidente presso la Camera di Commercio di Varese Bruno Amoroso SEGRETARIO GENERALE Segretario Generale della Camera di commercio di Varese Mauro Temperelli 2/72
3 PRESENTAZIONE La Camera di Commercio di Varese ha commissionato a Ecocerved Scarl l aggiornamento dello studio su produzione, recupero e smaltimento dei rifiuti speciali nella nostra provincia. La normativa in materia ambientale, come noto, è in costante evoluzione e investe in maniera trasversale l intera attività dell apparato amministrativo. Nel tempo numerose norme si sono succedute nell intento di dare sistematizzazione alle varie componenti dell Ambiente, fra le quali preminente risalto assume la gestione dei rifiuti. Nello specifico, attraverso l elaborazione statistica dei dati estratti dalle dichiarazioni MUD inoltrate nel 2008 e relativi quindi all anno di competenza 2007, questo studio si prefigge una valutazione quali-quantitiva della produzione dei rifiuti industriali: in particolare, si è analizzata la gestione a recupero e smaltimento e la distribuzione degli stessi sul territorio. Uno studio che evidenzia anche il ruolo sempre più rilevante che, nel corso degli anni, le Camere di Commercio italiane hanno assunto nell ambito della rilevazione e gestione dei dati ambientali e nella fornitura di servizi pubblici. Un ruolo confermato dall affidamento di sempre nuove competenze da parte del Legislatore. Lo studio è distribuito dalla Camera di Commercio tramite il CD Rom Guida adempimenti ambientali e Studio sui rifiuti speciali nella provincia di Varese, che contiene anche tutti i riferimenti alle competenze attribuite nel corso degli anni agli enti camerali su questa materia. IL SEGRETARIO GENERALE (Mauro Temperelli) 3/72
4 I - OGGETTO DELL INCARICO La Camera di Commercio di Varese ha commissionato ad Ecocerved l analisi dei dati sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti speciali sul territorio Provinciale. L elaborato consente sia agli operatori privati sia ai soggetti istituzionali territoriali, di analizzare l evoluzione dei fenomeni legati alla produzione ed alla gestione dei rifiuti speciali sul territorio provinciale con un importante riferimento al tessuto economico fornito dai dati Infocamere, distribuiti dal portale MovImprese. Il primo capitolo dell elaborato presenta infatti una interazione fra tessuto economico e produzione dei rifiuti. L analisi, mantenendo una struttura articolata della situazione esistente nella provincia, consente una valutazione quali - quantitativa della produzione dei rifiuti industriali, della gestione e della loro distribuzione sul territorio provinciale. Lo studio si basa sulle schede MUD presentate dalle imprese e dagli Enti nel 2008, relative quindi all anno di competenza 2007, alla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura competente per territorio. Come di consuetudine, i dati pervenuti alla CCIAA del territorio sono stati, prima informatizzati ed inseriti nella banca dati MUDA, poi sottoposti ad un processo di bonifica al fine di evidenziare ed eliminare i possibili errori sistematici e casuali compiuti in sede di compilazione dai soggetti tenuti a tale dichiarazione. Infatti, dal momento che la compilazione del MUD può essere effettuata sia utilizzando sistemi informatici, sia la modulistica cartacea, è fisiologico che le dichiarazioni possano contenere errori di compilazione di vario genere presenti con frequenza e modalità differenziate in alcune particolari sezioni della modulistica. Il processo di bonifica va quindi a costituire una banca dati bonificata che rappresenta un sottoinsieme dell universo reale, con l obiettivo di ottenere una base dati corretta da errori casuali e sistematici, sulla quale sono poi sviluppate le successive analisi. A partire dal 1996 Ecocerved svolge l attività di bonifica sulle dichiarazioni contenute nella Banca Dati nazionale realizzando una banca dati bonificata, che fornisce realisticamente gli intendimenti di dichiarazione degli operatori. 4/72
5 II - FONTE DEI DATI E UNIVERSO DI RIFERIMENTO La Legge 70/94, prevede che tutti gli obblighi di: dichiarazione, comunicazione, denuncia, notificazione, previsti da leggi, decreti, e norme di attuazione in materia ambientale, sanitaria e sicurezza pubblica, siano soddisfatti attraverso la presentazione di un modello unico di dichiarazione, nel seguito denominato MUD, alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (di seguito denominata Camera di Commercio o C.C.I.A.A.) competente per territorio. Il MUD deve essere presentato dai soggetti previsti dall'articolo 189 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 successivamente modificato con il D.Lgs. n 4 del 16 gennaio 2008, in particolare: per la produzione di rifiuti imprese ed Enti che producono rifiuti pericolosi, imprese ed Enti che producono rifiuti non pericolosi di cui all art 184 del D.Lgs. 152/2006 comma 3 lettere c) d) e g) che abbiano più di 10 dipendenti; imprese agricole con un volume di affari annuo superiore a Euro, limitatamente ai soli rifiuti pericolosi; per la gestione di rifiuti gestori di rifiuti speciali, urbani ed assimilati (compresi i rifiuti di imballaggio), chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, commercianti e intermediari di rifiuti, chiunque svolga operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti, gestori del servizio pubblico. Comuni, o loro Consorzi o Comunità montane ovvero Aziende speciali con finalità di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, presentato nel 2008 con competenza 2007, rappresenta la fonte dei dati dell analisi. 5/72
6 III - LOGICA DELLA DICHIARAZIONE MUD 2008 Di seguito è riportato un diagramma in cui vengono sintetizzate la logica di compilazione del MUD e le schede mediante le quali sono trasmessi i dati, anche in base alle diverse tipologie di dichiaranti. RIFIUTI SPECIALI Flusso da produttore a destinatario con trasportatore terzo PRODUTTORE (MITTENTE) - SEZIONE ANAGRAFICA - SCHEDA RIF (descrizione del rifiuto) MODULO TE (elenco dei vettori in uscita) MODULO DR (destinatario) MODULO RE (se produce rifiuti fuori dall'unità locale) TRASPORTATORE (VETTORE) - SEZIONE ANAGRAFICA - SCHEDA RIF (descrizione del rifiuto) MODULO RT (mittente) MODULO DR (destinatario) SMALTITORE O RECUPERATORE (DESTINATARIO) Ecocerved 2007, tutti i diritti riservati, - SEZIONE ANAGRAFICA - SCHEDA RIF (descrizione del rifiuto) MODULO RT (mittente) MODULO GESTIONE (attività svolte sul rifiuto) MODULO ARTICOLO 13 (se l'attività è svolta su ordinanza) Figura 1: logica della dichiarazione MUD Va ricordato che l art.189, comma 3 del D.Lgs. 03/04/2006, n. 152 (modificato dal D.Lgs. n.4/2008) prevede che i produttori di rifiuti non pericolosi di cui all art. 184 del D.Lgs. 152/2006 comma 3 lettere c) d) e g) con dipendenti inferiori a 10, non sono più tenuti, a differenza degli anni passati alla presentazione del Mud. Tale esonero porta ad avere un dato di produzione per i rifiuti speciali non pericolosi sottostimato rispetto alla realtà, considerando la composizione del tessuto industriale della provincia. 6/72
7 Si può quindi affermare che: i produttori (con le esenzioni previste dalla legge, quindi per i soli rifiuti classificati come pericolosi e per i non pericolosi quando i dipendenti sono maggiori di 10 unità) sono tenuti a comunicare i dati relativi ai rifiuti prodotti e conferiti nell'anno solare di riferimento, i gestori (ovvero coloro che svolgono attività di smaltimento e di recupero) sono tenuti, senza eccezione alcuna, a dichiarare i rifiuti speciali ed urbani ricevuti nel corso dell'anno, fornendo l'indicazione di tutti i produttori/detentori che li hanno conferiti (compresi i produttori non tenuti a presentare la dichiarazione). 7/72
8 IV - METODOLOGIA UTILIZZATA I dati pervenuti con le dichiarazioni MUD vengono prima informatizzati, al fine di essere resi disponibili per gli Enti territoriali competenti, poi utilizzati, attraverso l Unione Nazionale delle CCIAA, per la realizzazione di una banca dati nazionale MUDA sulla quale vengono effettuate elaborazioni statistiche. Come consuetudine i dati pervenuti alla Camere di commercio sono stati prima informatizzati ed inseriti nella banca dati MUDA, poi sottoposti ad un processo di bonifica al fine di evidenziare ed eliminare i possibili errori sistematici e casuali compiuti in sede di compilazione dai soggetti tenuti a tale dichiarazione. Lo studio è integrato per la parte riferita alle attività economiche delle aziende con i dati Infocamere per l anno di riferimento L'entrata in vigore del D.Lgs. n. 152/2006 ha comportato l'introduzione di una serie di modifiche che hanno avuto impatto sull'universo dei dichiaranti MUD già a partire dalla dichiarazione presentata nel In particolare, l originario articolo 189, comma 3, del D.Lgs. sopra citato aveva fatto si che i produttori primari di rifiuti non pericolosi fossero esonerati, a differenza degli anni passati, a presentare il MUD. Fino ai dati dell anno 2005 era quindi possibile ricostruire il dato della produzione dei rifiuti estrapolandolo a partire dalla dichiarazione dei produttori. Per i dati dell anno di riferimento 2007 questa scelta rischierebbe di portare ad un sottodimensionamento delle produzioni dei rifiuti non pericolosi, data l'esenzione alla denuncia per i produttori con dipendenti fino a 10 unità. Al fine di sopperire al deficit informativo creatosi, proponiamo per i dati di produzione dei rifiuti speciali dell anno 2007 oggetto di questa analisi, due distinte elaborazioni: Quantità Prodotta Dichiarata Dato desunto dalle dichiarazioni dei produttori di rifiuti pericolosi. Mentre per i rifiuti pericolosi il quantitativo di rifiuto dichiarato è attendibile, in quanto tutti i soggetti produttori sono obbligati alla denuncia MUD, il quantitativo dichiarato prodotto di rifiuti non pericolosi è meno attendibile, in quanto il campione dei dichiaranti è ridotto. Quantità Prodotta Ricostruita Dato in riferimento al quantitativo del rifiuto non pericolosi prodotto in provincia, ricostruito principalmente dalle dichiarazioni di trasportatori, ricuperatori e smaltitori di rifiuti, tutti indistintamente obbligati alla denuncia MUD. Questi soggetti gestori sono i destinatari dei rifiuti dei produttori iniziali e possono fornire un dato più attendibile del dato dichiarato dai produttori. Il dato così ottenuto può simulare ed avvicinarsi in modo realistico al quantitativo reale della produzione di rifiuti sul territorio provinciale. 8/72
9 Inoltre per una corretta valutazione dei dati elaborati occorre tener presente che: coloro che svolgono attività di smaltimento e di recupero sono tenuti, senza eccezione alcuna, a dichiarare i rifiuti ricevuti nel corso dell'anno, tali rifiuti potrebbero non essere stati prodotti integralmente nello stesso periodo, ma potrebbero derivare da giacenze dell anno precedente; i gestori devono dichiarare le quantità ricevute da tutti i produttori e non solo da quelli obbligati alla dichiarazione; non sono presi in considerazione i rifiuti prodotti e non conferiti, tenuti quindi in deposito temporaneo, mentre sono considerati i rifiuti prodotti e non conferiti, tenuti in stoccaggio sotto forma di R13 - messa in riserva, D15 - deposito preliminare di soggetti autorizzati dagli organi competenti per tali attività; il dato sulla produzione è relativo ai soli rifiuti speciali (pericolosi e non) dichiarati da imprese ed Enti, mentre per ciò che riguarda il dato sulla gestione sono presenti anche quelli urbani ed assimilati, poiché come già detto, in fase di dichiarazione non ci sono esoneri per le imprese che gestiscono tale tipologia di rifiuti. L analisi, consentirà una valutazione quali-quantitativa della produzione dei rifiuti industriali, della loro distribuzione e della loro gestione sul territorio provinciale. 9/72
10 V - DETTAGLIO INFORMAZIONI TAVOLE STATISTICHE Nelle pagine che seguono sono riportate le analisi statistiche a livello provinciale, le informazioni contenute presentano aggregazioni di dati al fine di avere una visione di insieme dei fenomeni studiati. A livello generale, va ricordato che la fonte è rappresentata dai dati MUD raccolti nel 2008 (anno di riferimento 2007), i quantitativi presenti in ognuna delle tavole sono sempre espressi in tonnellate. Inoltre, alla fine dell analisi è riportata, come allegato, la codifica CER dei rifiuti attualmente in uso. Prima di procedere con l elaborazione dei dati sui rifiuti contestualizziamo il tessuto economico provinciale con una breve analisi dei dati economici con il contributo di dati di Infocamere ricavabili da Movimprese. Al fine di rendere più agevole la lettura delle informazioni contenute in ogni singola tavola forniamo, per ciascuna, alcune note metodologiche. In particolare i dati di produzione sono relativi: per ciò che riguarda i rifiuti pericolosi a dati provenienti dalle dichiarazioni di tutti i soggetti produttori di rifiuti pericolosi, poiché per questi rimane l obbligo della dichiarazione MUD, mentre per ciò che riguarda i rifiuti non pericolosi saranno riportati solo i dati provenienti da Enti ed imprese (industriali ed artigiane) con più di 10 dipendenti, mancheranno le quantità prodotte da tutte le altre tipologie di attività (commercio, sanità, servizi, ed industrie/artigiani fino a 10 dipendenti) per i quali permane l esonero della dichiarazione MUD. Seguirà un analisi sulla gestione (recupero e smaltimento) dei rifiuti, sia pericolosi che non, in impianti con sede nella provincia di interesse. 10/72
11 CAPITOLO 1 ANALISI ECONOMICA E PRODUZIONE DEI RIFIUTI 11/72
12 Questa prima analisi descrive in base ai dati del registro imprese 1 relativi all anno 2007 integrati con i dati delle dichiarazioni MUD relativi al 2007, l interazione fra tessuto economico provinciale e produzione di rifiuti. Le imprese attive a Registro Imprese, raggruppate in classi di attività economica 2, verranno messe in relazione con le aziende obbligate alla denuncia 3. TAVOLA 1 - NUMERO UNITÀ LOCALI ATTIVE A REGISTRO IMPRESE PER GRUPPO DI ATTIVITÀ ECONOMICA GRUPPI ATTIVITA ECONOMICA ISTAT N U_L_ Iscritte Reg_Imp Agricoltura, caccia e pesca Estrazione di minerali 26 Industrie alimentari, bevande e tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Industrie delle pelli e calzature Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili) 487 Industria carta, stampa, editoria 573 Raffinerie di petrolio 3 Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche 196 Produzione articoli in gomma e materie plastiche 668 Lavorazione minerali non metalliferi 229 Produzione metallo e prodotti in metallo Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche Produzione mezzi di trasporto 152 Altre industrie manifatturiere (compreso mobili) 798 Produzione energia elettrica, gas e acqua 40 Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Servizi Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica e altre att. Professionali Pubblica amministrazione e istruzione 210 Sanità e servizi sociali 393 Recupero e preparazione per il riciclaggio 50 Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 74 Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extrat Non Classificate 340 Totale Fonte: Infocamere dati MovImprese Il raggruppamento dei codici attività ISTAT 2002 nelle 26 famiglie della tavola 1 è riportato in fondo all elaborato all allegato II. 3 Per il dettaglio completo dei soggetti obbligati alla presentazione del MUD, si rimanda alla normativa specifica ed al sito ufficiale delle Camere sito ufficiale Dichiarazione INES e 12/72
13 La tabella di seguito, evidenzia le attività economiche maggiormente rilevanti come numerosità di unità locali attive ed iscritte a registro imprese nell anno 2007, fra le più diffuse in provincia quelle del Commercio all ingrosso e al dettaglio, costruzioni ed aziende del settore edile. TAVOLA 2 ATTIVITÀ ECONOMICHE PRESENTI NEL TERRITORIO PROVINCIALE CON RILEVANZA MAGGIORE DEL 5% GRUPPI ATTIVITA REGISTRO IMPRESE > 5% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti 29% Costruzioni 20% Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica e altre att. professionali Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali 19% 5% Tutte le Altre 27% GRAFICO 1 DISTRIBUZIONE ATTIVITÀ ECONOMICHE PER NUMEROSITÀ MAGGIORE DEL 5% NUMEROSITA' UNITA' LOCALI ATTIVE A REGISTRO IMPRESE 30% 25% 20% 15% 10% 5% 29% 20% 19% 5% 27% 0% 13/72
14 TAVOLA 3 CONFRONTO FRA IL NUMERO DI UNITÀ LOCALI DICHIARANTI E LE UNITÀ LOCALI ATTIVE A REGISTRO IMPRESE PER GRUPPO DI ATTIVITÀ ECONOMICA Dalla lettura delle tabelle di questo capitolo potremo rilevare che in alcuni casi il numero di Unità Locali dichiaranti il MUD è maggiore delle Unità locali Iscritte a registro imprese, perché alcuni soggetti in particolari contesti produttivi, non sono obbligati ad iscriversi a registro imprese, pur avendo un luogo in cui viene prodotto il rifiuto, e per questo essere obbligati a fare il MUD. GRUPPI ATTIVITA ECONOMICA ISTAT N U_L_ Dichiaranti N U_L_ Iscritte Reg_Imp Agricoltura, caccia e pesca Estrazione di minerali Industrie alimentari, bevande e tabacco Industrie tessili e dell'abbigliamento Industrie delle pelli e calzature Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili) Industria carta, stampa, editoria Raffinerie di petrolio 2 3 Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche Produzione articoli in gomma e materie plastiche Lavorazione minerali non metalliferi Produzione metallo e prodotti in metallo Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche Produzione mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere (compreso mobili) Produzione energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Commercio all'ingrosso e dett. ripar. autoveicoli e moto, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Servizi Interm. monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica e altre att. professionali Pubblica amministrazione e istruzione Sanità e servizi sociali Recupero e preparazione per il riciclaggio Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali Non classificate Totale Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2007 Infocamere dati MovImprese /72
15 Il D.P.C.M. del MUD del 27 aprile 2010, contenente le istruzioni per la compilazione e presentazione del MUD e la modulistica (integrata dal D.P.C.M. 30 aprile 2010), definisce infatti l unità locale come << Per unità locale si intende la sede presso la quale il dichiarante ha detenuto i rifiuti oggetto della dichiarazione, in relazione alle attività ivi svolte (produzione, deposito preliminare, messa in riserva, recupero/smaltimento, deposito definitivo) o dalla quale dipendono funzionalmente le attività esterne (bonifiche o manutenzioni) che hanno originato i rifiuti oggetto della dichiarazione 4. Percentuali date dal rapporto fra il numero di unità locali dichiaranti, per gruppo di attività, sul totale delle unità locali dichiaranti in provincia >>. Per il Registro imprese delle Camere di commercio, ogni impresa può svolgere la propria attività in una o più sedi; ogni insediamento operativo o amministrativo nel quale l impresa esercita stabilmente una o più attività è definito unità locale. La Circolare Min. dell Industria n. 3202/C del 22 gennaio 1990, definisce l unità locale un luogo operativo od amministrativo ubicato in luogo diverso da quello della sede legale, nel quale l impresa esercita stabilmente una o più attività. La diversificazione dell ubicazione può essere determinata anche dalla sola variazione del numero civico nell interno dello stesso fabbricato sempre che i locali siano fisicamente e funzionalmente distinti ( 4 Nel caso di soggetti che svolgono esclusivamente attività di trasporto di rifiuti, per unità locale si intende la sede legale di tali soggetti. Per le attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione, l'unità locale coincide con la sede presso la quale l'impresa conserva i registri di carico e scarico. Per unità locale si intende altresì la sede di un impianto di smaltimento, recupero/smaltimento e/o deposito definitivo a gestione comunale. Nel caso di dichiarazioni rese da Comuni o da Consorzi di Comuni, da Comunità Montane, da Aziende Speciali con finalità di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, limitatamente alla parte di dichiarazione relativa alla raccolta di rifiuti urbani e assimilati, per unità locale si intende la sede del Comune del Consorzio di Comuni, della Comunità Montana, dell'azienda Speciale. 15/72
16 TAVOLA 4 - NUMEROSITÀ DENUNCE PER ATTIVITÀ ECONOMICA RILEVANZA MAGGIORE DEL 5% GRUPPI ATTIVITA REGISTRO IMPRESE > 5% Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti 29% Produzione metallo e prodotti in metallo 10% Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali 10% Sanità e servizi sociali 8% Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione 6% Industrie tessili e dell'abbigliamento 5% Tutte le Altre 32% GRAFICO 2 NUMEROSITÀ UNITÀ LOCALI DICHIARANTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA, SELEZIONE MAGGIORE DEL 5% Il grafico rappresenta la numerosità di unità locali dichiaranti per gruppo di attività economica, individuato dal codice ISTAT che l azienda fornisce nella scheda anagrafica del MUD. NUMEROSITA' UNITA' LOCALI DICHIARANTI 32% 29% 5% 10% 6% 8% 10% 16/72
17 La tabella riporta la produzione 5 dei rifiuti pericolosi per gruppi di attività economica dichiarata dai soggetti obbligati dal D.Lgs. 152, ricavata dalla bonifica del dato da parte di Ecocerved. TAVOLA 5 PRODUZIONE DICHIARATA RIFIUTI PERICOLOSI PER SETTORI ATTIVITÀ ECONOMICA Produzione GRUPPI ATTIVITA ECONOMICA ISTAT Dichiarata Rifiuti Pericolosi Agricoltura, caccia e pesca 23 Estrazione di minerali 19 Industrie alimentari, bevande e tabacco 86 Industrie tessili e dell'abbigliamento 782 Industrie delle pelli e calzature 15 Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili) 108 Industria carta, stampa, editoria 579 Raffinerie di petrolio 13 Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche Produzione articoli in gomma e materie plastiche Lavorazione minerali non metalliferi 724 Produzione metallo e prodotti in metallo Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche Produzione mezzi di trasporto 935 Altre industrie manifatturiere (compreso mobili) 68 Produzione energia elettrica, gas e acqua 244 Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Servizi Interm. monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica e altre att. professionali Pubblica amministrazione e istruzione 20 Sanità e servizi sociali Recupero e preparazione per il riciclaggio Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali 55 Non classificate 1 Totale Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2007 Sono riportati solo i rifiuti pericolosi dichiarati, per effetto delle esclusioni alla presentazione del MUD per i produttori di rifiuti non pericolosi nella versione del D.Lgs. 152/2006 aggiornata dal D.Lgs. integrativo n. 4/2008 che riporterà l obbligo anche ai produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti, che rende il dato sul rifiuto non pericoloso dichiarato solo parziale. 5 Tutti i dati visualizzati nelle tabelle sono arrotondati alla tonnellata. I totali sono ottenuti come somma dei valori reali e non dei valori arrotondati per cui può differire lievemente dalla somma dei valori visualizzati. 17/72
18 Come già introdotto nella nota metodologica, il quantitativo di rifiuti pericoloso dichiarato è attendibile, in quanto tutti i soggetti produttori sono obbligati alla denuncia MUD, mentre il quantitativo dichiarato dei rifiuti non pericolosi è meno attendibile. Il quantitativo di rifiuto non pericoloso dichiarato verrà riportato nell analisi delle produzioni per famiglia di codici CER. Le tabelle non contengono il dato del rifiuto urbano prodotto e dichiarato, bensì solo i rifiuti speciali dichiarati da enti ed imprese. GRAFICO 3 ATTIVITÀ ECONOMICHE MAGGIORMENTE PRODUTTRICI DI RIFIUTI PERICOLOSI RIFIUTI PERICOLOSI DICHIARATI MAGGIORMENTE PRODOTTI Fabbricazion e di prodotti chimici e Smaltimento di rifiuti solidi, depurazione Produzione metallo e prodotti in Commercio all'ingrosso e al dettaglio, Recupero e preparazione per il Altre Attività Economiche Tonnellate Percentuale 23% 18% 16% 13% 11% 18% Dal grafico 3 si evince che un quantitativo importante di rifiuto pericoloso prodotto dichiarato in provincia di Varese, appartiene al gruppo di attività economica di fabbricazione prodoti chimici, smaltimento rifiuti, produzione prodotti in metallo e del commercio all ingrosso e dettaglio. 18/72
19 CAPITOLO 2 ANALISI DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI 19/72
20 L analisi delle produzione e gestione dei rifiuti speciali viene letta in questo capitolo a livello di famiglia di codice CER (univoca Codifica Europea del Rifiuto). Come consuetudine i dati pervenuti alla Camere di commercio sono stati prima informatizzati ed inseriti nella banca dati MUDA, poi sottoposti ad un processo di bonifica al fine di evidenziare ed eliminare i possibili errori sistematici e casuali compiuti in sede di compilazione dai soggetti tenuti a tale dichiarazione. Verrà analizzato il dato della produzione e gestione dei rifiuti per famiglia di rifiuti, considerando sia il dato della produzione dei rifiuti pericolosi che la produzione dei rifiuti non pericolosi ricostruita tramite le denunce MUD dei gestori dei rifiuti, considerando che: la produzione dei rifiuti pericolosi è certa e proviene dalle dichiarazioni di tutti i soggetti produttori e gestori, poiché per questi permane l obbligo di legge, la produzione dei rifiuti non pericolosi è presente nella denuncia MUD 2008 (in merito ai dati 2007) solo per Enti ed imprese (industriali ed artigiane) che superano i 10 dipendenti. Infatti l originario D.Lgs. n. 152/2006, obbligava alla denuncia i soli gestori di rifiuti e produttori di rifiuti pericolosi, successivamente con il D.Lgs. integrativo n. 4/2008 si riporterà l obbligo anche ai produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti. Quindi per aumentare la significatività della base dati, è stata messa a punto da Ecocerved una metodologia che consenta di ricavare il dato della quantità proveniente dal produttore iniziale di rifiuto non pericoloso, includendo in tale definizione anche i gestori che producono rifiuti dalla trasformazione di altri rifiuti. Evidenziamo inoltre che il dato sulla produzione è relativo ai soli rifiuti speciali (pericolosi e non) dichiarati da imprese ed Enti, mentre il dato della gestione comprende anche i urbani ed assimilati, poiché dichiarato dalle imprese che gestiscono tale tipologia di rifiuti senza distinzione alcuna dal rifiuto speciale. La produzione ricostruita dei rifiuti sarà messa in relazione con la quantità gestita: recuperata e smaltita. Tali soggetti (ovvero coloro che svolgono attività di trasporto, recupero e di smaltimento) sono tenuti, senza eccezione alcuna, a dichiarare i rifiuti ricevuti nel corso dell'anno, fornendo l'indicazione di tutti i produttori/detentori che li hanno conferiti (compresi quelli non tenuti a presentare la dichiarazione) per tutto il territorio nazionale. Seguirà successivamente un analisi sulla gestione (recupero e smaltimento) dei rifiuti, sia pericolosi che non, in impianti con sede nella provincia. 20/72
21 TAVOLA 6 ANALISI RIEPILOGATIVA DELLE PRODUZIONI DEI RIFIUTI SPECIALI Analisi riassuntiva sulla produzione complessiva di rifiuti speciali dichiarati e ricostruiti in Provincia, unità locali dichiaranti, produzione di rifiuti pericolosi e non, e relative percentuali. RIEPILOGO PRODUZIONE RIFIUTI SPECIALI Numero unità locali produttrici dichiaranti Prod. Rifiuti Speciali Pericolosi Dichiarata Prod. Rifiuti Speciali Non Pericolosi Dichiarata Prod. Rifiuti Speciali Pericolosi Ricostruita Prod. Rifiuti Speciali Non Pericolosi Ricostruita Prod. Media per Unità Locale su Prod. Totale Ricostruita 251 Percentuale Prod. Rifiuti Pericolosi Ricostruita su Complessiva 9 % Percentuale Prod. Rifiuti non Pericolosi Ricostruita su Complessiva 91 % Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2007 GRAFICO 4 PRODUZIONE DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI IN PROVINCIA PRODUZIONE RICOSTRUITA RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI 9% 91% 21/72
22 TAVOLA 7A - PRODUZIONE DICHIARATA: RIEPILOGO PER FAMIGLIA RIFIUTO E CLASSIFICAZIONE Le informazioni presenti in questa tavola sono riferite ad entrambe le tipologie di rifiuti (pericolosi e non) dichiarati come prodotti nella provincia. Famiglia rifiuto La famiglia è definita dai primi due caratteri del codice rifiuto e consente di classificare i rifiuti in base al ciclo produttivo che li ha generati. Quantità prodotta p Quantità di rifiuti speciali pericolosi prodotti. Quantità prodotta np Quantità di rifiuti speciali non pericolosi prodotti. Quantità prodotta tot Quantità di rifiuti complessivamente prodotti nella provincia di Varese. FAMIGLIA DI RIFIUTI Pericolosi Non Pericolosi Totale 01 - Rifiuti da lavorazione di minerali Rifiuti da preparazione alimenti in agricoltura, orticoltura Rifiuti della lavorazione del legno e carta Rifiuti della produzione conciaria e tessile Rifiuti della raffinazione del petrolio Rifiuti da processi chimici inorganici Rifiuti da processi chimici organici Rifiuti da uso (pffu) e di rivestimenti (pitture, vernici e smalti) Rifiuti dell'industria fotografica Rifiuti inorganici da processi termici Rifiuti inorganici contenenti metalli da trattamenti Rifiuti di lavorazione superficiale di metalli e plastica Oli esauriti (tranne gli oli commestibili e ) Rifiuti di sostanze org.utilizzate come solventi Rifiuti da imballaggi Rifiuti non specificati altrimenti nel catalogo Rifiuti di costruzioni e demolizioni Rifiuti di ricerca medica e veterinaria Rifiuti da impianti di trattamento rifiuti Rifiuti solidi urbani e assimilati Totale Totale > senza famiglia 17 non pericolosi Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2007 Come già riportato precedentemente il dato relativo ai rifiuti pericolosi è un dato completo, poiché tutti gli Enti e le imprese produttrici di tali rifiuti hanno un obbligo di dichiarazione, mentre per i rifiuti non pericolosi il dato è sottostimato. Inoltre la tabella riporta anche un totale senza 22/72
23 considerare la Famiglia rifiuto 17 rifiuti di costruzione e demolizione, poiché per i rifiuti non pericolosi, appartenenti a tale famiglia, non c è obbligo di dichiarazione per le imprese edili che li producono da attività di demolizione, costruzione e scavo. Questi rifiuti sono di notevole entità e soprattutto possono variare notevolmente negli anni. Nelle celle in cui è presente il valore 0 potrebbe anche esiste un dato, ma minimo e del tutto trascurabile. TAVOLA 7B - PRODUZIONE DICHIARATA: RIEPILOGO PER COMUNE E TIPOLOGIA DI RIFIUTI FAMIGLIA DI RIFIUTI Non Pericolosi di cui np famiglia 17 Pericolosi quantità prodotta totale totale senza quantità np famiglia 17 Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo di Bedero Brinzio Brissago-Valtravaglia Brunello Brusimpiano Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano-Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Segue Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
24 TAVOLA 7B - PRODUZIONE DICHIARATA: RIEPILOGO PER COMUNE E TIPOLOGIA DI RIFIUTI FAMIGLIA DI RIFIUTI Non Pericolosi di cui np famiglia 17 Pericolosi quantità prodotta totale totale senza quantità np famiglia 17 Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio-Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio della Valle Cuasso al Monte Cugliate-Fabiasco Cunardo Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Fagnano Olona Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Segue Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
25 TAVOLA 7B - PRODUZIONE DICHIARATA: RIEPILOGO PER COMUNE E TIPOLOGIA DI RIFIUTI FAMIGLIA DI RIFIUTI Non Pericolosi di cui np famiglia 17 Pericolosi quantità prodotta totale totale senza quantità np famiglia 17 Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore Gornate-Olona Grantola Inarzo Induno Olona Ispra Jerago con Orago Lavena Ponte Tresa Laveno-Mombello Leggiuno Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Luvinate Maccagno Malgesso Malnate Marchirolo Marnate Marzio Masciago Primo Mercallo Mesenzana Montegrino Valtravaglia Monvalle Morazzone Mornago Oggiona con Santo Stefano Olgiate Olona Origgio Orino Osmate Porto Ceresio Porto Valtravaglia Rancio Valcuvia Saltrio Samarate Segue Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
26 TAVOLA 7B - PRODUZIONE DICHIARATA: RIEPILOGO PER COMUNE E TIPOLOGIA DI RIFIUTI FAMIGLIA DI RIFIUTI Non Pericolosi di cui np famiglia 17 Pericolosi quantità prodotta totale totale senza quantità np famiglia 17 Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona-Monate Uboldo Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate Viggiu' Vizzola Ticino Totale Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
27 TAVOLA 8 - PRODUZIONE RICOSTRUITA: RIEPILOGO FAMIGLIA RIFIUTO E CLASSIFICAZIONE Le informazioni sulla produzione di rifiuti presenti in questa tavola sono definite come ricostruite, ovvero integrate con le dichiarazioni dei gestori di rifiuti. Famiglia rifiuto Quantità prodotta p Quantità prodotta np Quantità prodotta La famiglia è definita dai primi due caratteri del codice rifiuto e consente di classificare i rifiuti in base al ciclo produttivo che li ha generati. Quantità di rifiuti speciali pericolosi prodotti. Quantità di rifiuti speciali non pericolosi prodotti. Quantità di rifiuti complessivamente prodotti nella provincia. PRODUZIONE RICOSTRUITA Pericolosi Non Pericolosi Totale 01 - Rifiuti da lavorazione di minerali Rifiuti da preparazione alimenti in agricoltura, orticoltura Rifiuti della lavorazione del legno e carta Rifiuti della produzione conciaria e tessile Rifiuti della raffinazione del petrolio Rifiuti da processi chimici inorganici Rifiuti da processi chimici organici Rifiuti da uso (pffu) e di rivestimenti (pitture, vernici, smalti) Rifiuti dell'industria fotografica Rifiuti inorganici da processi termici Rifiuti inorganici contenenti metalli da trattamenti Rifiuti di lavorazione superficiale di metalli e plastica Oli esauriti (tranne gli oli commestibili e ) Rifiuti di sostanze org.utilizzate come solventi Rifiuti da imballaggi Rifiuti non specificati altrimenti nel catalogo Rifiuti di costruzioni e demolizioni Rifiuti di ricerca medica e veterinaria Rifiuti da impianti di trattamento rifiuti Rifiuti solidi urbani e assimilati Totale Totale > senza famiglia 17 non pericolosi Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2007 Il dato oltre al processo di informatizzazione ed al processo di bonifica è stato stimato per entrambe le tipologie di rifiuti (pericolosi e non) come prodotti nella provincia dall elaborazioni Ecocerved, sul calcolo delle produzioni ricostruite in base alle dichiarazioni dei destinatari dei rifiuti. Tali 27/72
28 soggetti (ovvero coloro che svolgono attività di trasporto, recupero e di smaltimento) sono tenuti, senza eccezione alcuna, a dichiarare i rifiuti ricevuti nel corso dell'anno, fornendo l'indicazione di tutti i produttori/detentori che li hanno conferiti (compresi quelli non tenuti a presentare la dichiarazione) per tutto il territorio nazionale. TAVOLA 9 - DATI DI PRODUZIONE DICHIARATA: ANALISI PER FASCIA DI PRODUZIONE La tavola consente di valutare l incidenza sulla concentrazione della produzione dei rifiuti pericolosi e non più rilevanti nella Provincia. Dalla lettura delle due tavole, quindi, si evince se la produzione complessiva di rifiuti è legata a grandi quantità di pochi rifiuti o a piccole quantità di molti rifiuti, sulla prima tavola sono riportati i rifiuti pericolosi, sulla seconda quelli non pericolosi. Su entrambe le tabelle viene fornito prima un dato di produzione per la fascia corrispondente in valore assoluto (val.ass.), poi un dato in percentuale (%) che indica quanto quella fascia pesa sul totale dei rifiuti pericolosi ( prima tavola), quanto quella fascia pesa sul totale dei rifiuti non pericolosi ( seconda tavola). Pericolosi, Sono state create tre fasce: Q.ta rif pericoloso > 5000 Q.ta rif pericoloso compreso fra 5000 e 1000 Q.ta rif pericoloso compreso fra 1000 e 500 Q.ta rif pericoloso <= 500 La quantità dichiarata attribuita alle tre fasce è data dalla somma delle produzioni dei singoli rifiuti pericolosi, appartenenti a ciascuna delle fasce indicate. RIFIUTI PERICOLOSI val.ass. % QTA rif. peric > % QTA rif. conpr. fra 5000 e % QTA rif. conpr. fra 1000 e % QTA rif. peric <= % TOTALE Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
29 Non Pericolosi, Sono state create quattro fasce: Q.ta rif non pericoloso > Q.ta rif non pericoloso compreso fra e Q.ta rif non pericoloso compreso fra e Q.ta rif non pericoloso <= La quantità dichiarata attribuita a ciascuna delle fasce è data dalla somma delle produzioni dei singoli rifiuti non pericolosi, appartenenti a ciascuna delle fascie indicate. RIFIUTI NON PERICOLOSI val.ass. % QTA rif. non peric > % QTA rif. non peric compr. fra e % QTA rif. non peric compr. fra e % QTA rif. non peric <= % TOTALE Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
30 TAV 10A - DATI DI PRODUZIONE DICHIARATA: RIFIUTI PERICOLOSI PIU SIGNIFICATIVI La tavola, prima per i rifiuti pericolosi e a seguire per quelli non pericolosi, fornisce un dettaglio della produzione dichiarata dei singoli rifiuti riscontrabili al di sopra delle soglie impostate, per ciascuna delle tipologie di rifiuto (pericoloso e non ). Rifiuto Quantità Percentuale Codice e descrizione rifiuti pericolosi Quantità prodotta in valore assoluto. Tutti gli altri rifiuti al di sotto delle quantità indicate come valore soglia sono stati raggruppati in un unico dato. Rapporto tra la produzione del singolo rifiuto sul totale dei rifiuti. RIFIUTI PERICOLOSI (>5000 t) quantità prodotta % altri solventi e miscele di solventi ,82% altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose ,49% rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose ,97% soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri ,71% veicoli fuori uso ,30% altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri ,94% materiali da costruzione conteneti amianto ,82% tutti gli altri rif. pericolosi raggruppati ,95% Totale pericolosi ,00% Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
31 TAV 10B - DATI DI PRODUZIONE DICHIARATA: RIFIUTI NON PERICOLOSI PIU SIGNIFICATIVI La tavola i rifiuti non pericolosi, fornisce un dettaglio della produzione dei singoli rifiuti riscontrabili al di sopra delle soglie impostate, per ciascuna delle tipologie di rifiuto non pericoloso. Rifiuto Quantità Percentuale Codice e descrizione rifiuti non pericolosi. Quantità prodotta in valore assoluto. Tutti gli altri rifiuti al di sotto delle quantità indicate come valore soglia sono stati raggruppati in un unico dato. Rapporto tra la produzione del singolo rifiuto sul totale dei rifiuti. RIFIUTI NON PERICOLOSI (> t) quantità prodotta % altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce ,76% imballaggi in materiali misti ,00% scorie non trattate ,59% miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce ,62% percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce ,36% rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e ,30% limatura e trucioli di materiali ferrosi ,58% rifiuti non specificati altrimenti ,97% fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane ,92% imballaggi in carta e cartone ,23% terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce ,21% ferro e acciaio ,12% fanghi delle fosse settiche ,56% polveri e particolato di materiali ferrosi ,12% rifiuti plastici ,02% vetro ,81% ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce ,75% imballaggi in legno ,65% scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone ,62% carta e cartone ,22% forme e anime da fonderia utilizzate, diverse da quelle di cui alla voce ,09% legno diverso da quello di cui alla voce ,07% metalli ferrosi ,05% imballaggi in plastica ,05% tutti gli altri rif. non pericolosi raggruppati ,36% Totale non pericolosi ,00% Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
32 TAV 10C - DATI PRODUZIONE DICHIARATA: ANALISI PER FAMIGLIA E RIFIUTI PERICOLOSI SIGNIFICATIVI (>500 T) La tavola consente di valutare, all interno di ogni famiglia omogenea di rifiuti, il peso dei rifiuti più importanti e, contemporaneamente, di valorizzare il peso di quella famiglia di rifiuti sul totale della produzione dichiarata direttamente di soggetti obbligati. Nella tavola che segue si sono presi in considerazione solo i rifiuti pericolosi. Famiglia Rifiuti La famiglia è definita dai primi due caratteri del codice rifiuto e consente di classificare i rifiuti in base al ciclo produttivo che li ha generati. Rifiuti Rifiuti definiti dal codice. Totale prodotto Quantità prodotta del singolo rifiuto pericoloso. I rifiuti meno significativi (per quantità prodotta) sono stati aggregati in base alla famiglia di appartenenza. Per ogni famiglia viene riportata la quantità totale prodotta. % (Percentuale) Nella stessa colonna sono riportate: la percentuale per singolo rifiuto, calcolata in base al peso di quel rifiuto sul totale della famiglia di appartenenza, la percentuale sul totale (in corrispondenza della famiglia) è calcolata in base al peso dei rifiuti prodotti di quella famiglia sul totale dei rifiuti. FAMIGLIA DI RIFIUTI ( Rifiuti Pericolosi ) RIFIUTI Quantità prodotta % Totale 01 - rifiuti derivanti da prospezione, estarazione da miniera o cava altri ,1% Totale 02 - Rifiuti da preparazione alimenti in agricoltura, orticoltura altri % Totale 03 - Rifiuti lavorazione del legno della prod. di pannelli, mobili, carta e cartone 118 0,1% Totale 05 - Rifiuti della raffinazione del petrolio altri ,02% Totale 06 - Rifiuti da processi chimici inorganici altri ,8% % % % % % % % % altri % Totale 07 - Rifiuti da processi chimici organici % Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
33 FAMIGLIA DI RIFIUTI ( Rifiuti Pericolosi ) Totale 08 - Rifiuti da prod., formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati) RIFIUTI Quantità prodotta % altri ,8% Totale 09 - Rifiuti dell'industria fotografica altri ,5% % % altri % Totale 10 - Rifiuti inorganici da processi termici ,45% % altri % Totale 11 - Rifiuti inorganici contenenti metalli da trattamenti ,92% % % altri % Totale 12 - Rifiuti di lavorazione superficiale di metalli e plastica ,43% % % % % altri % Totale 13 - Oli esauriti (tranne gli oli commestibili /120000) ,83% % altri % Totale 14 - Rifiuti di sostanze org.utilizzate come solventi ,96% % altri % Totale 15 - Rifiuti da imballaggi ,22% Fonte: Ecocerved - Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno /72
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