PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

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1 Comune di Castilenti Provincia di TE PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: Lavori di manutenzione straordinaria della scuola materna capoluogo per adeguamento normativo ai fini dell'acquisizione delle relative certificazioni. COMMITTENTE: Comune di Castilenti (TE) CANTIERE: Via Luigi Antonelli n. 25, Castilenti (TE) Arsita, 14/05/2014 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA (Ingegnere Pompei Vincenzo) per presa visione IL COMMITTENTE (R.U.P. Lupinetti Biagio) Ingegnere Pompei Vincenzo Via San francesco n Arsita (TE) ar.studio@hotmail.it CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. certificazioni. - Pag. 1

2 LAVORO (punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'opera: OGGETTO: Importo presunto dei Lavori: Numero imprese in cantiere: Numero massimo di lavoratori: Entità presunta del lavoro: Opera Edile Lavori di manutenzione straordinaria della scuola materna capoluogo per adeguamento normativo ai fini dell'acquisizione delle relative certificazioni ,01 euro 3 (previsto) 3 (massimo presunto) 165 uomini/giorno Durata in giorni (presunta): 90 Dati del CANTIERE: Indirizzo Via Luigi Antonelli n. 25 Città: Castilenti (TE) COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Comune di Castilenti (TE) Indirizzo: Piazza Umberto 1 Città: Castilenti (TE) nella Persona di: Nome e Cognome: Qualifica: Indirizzo: Città: Biagio Lupinetti R.U.P. Piazza Umberto I Castilenti (TE) certificazioni. - Pag. 2

3 RESPONSABILI (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Progettista Architettonico: Nome e Cognome: Vincenzo Pompei Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via San Francesco n. 48 Città: Arsita (TE) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo ar.studio@hotmail.it Codice Fiscale: PMPVCN81R23A488A Partita IVA: Direttore dei Lavori: Nome e Cognome: Vincenzo Pompei Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Viale San francesco n. 48 Città: Arsita (TE) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo ar.studio@hotmail.it Codice Fiscale: PMPVCN81R23A488A Partita IVA: Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Vincenzo Pompei Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Via San francesco n. 48 Città: Arsita (TE) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo ar.studio@hotmail.it Codice Fiscale: PMPVCN81R23A488A Partita IVA: Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione: Nome e Cognome: Vincenzo Pompei Qualifica: Ingegnere Indirizzo: Viale San francesco n. 48 Città: Arsita (TE) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo ar.studio@hotmail.it Codice Fiscale: PMPVPN81R23A488A Partita IVA: certificazioni. - Pag. 3

4 IMPRESE (punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) certificazioni. - Pag. 4

5 DOCUMENTAZIONE Telefoni ed indirizzi utili Carabinieri pronto intervento: tel. 112 Servizio pubblico di emergenza Polizia: tel. 113 Comando Vvf chiamate per soccorso: tel. 115 Pronto Soccorso tel. 118 Documentazione da custodire in cantiere Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione: 1. Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008); 2. Piano di Sicurezza e di Coordinamento; 3. Fascicolo con le caratteristiche dell'opera; 4. Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti; 5. Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori; 6. Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 7. Documento unico di regolarità contributiva (DURC) 8. Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 9. Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 10. Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 11. Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.); 12. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione; 13. Certificati di idoneità per lavoratori minorenni; 14. Tesserini di vaccinazione antitetanica. Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione: 1. Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice); 2. Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico; 3. Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali); 4. Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.); 5. Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive. 6. Denuncia di installazione all'i.s.p.e.s.l. degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE; 7. Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di certificazioni. - Pag. 5

6 portata superiore a 200 kg; 8. Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg; 9. Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica; 10. Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti; 11. Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza; 12. Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere; 13. Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature; 14. Dichiarazione di conformità delle macchine CE; 15. Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica; 16. Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi; 17. Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi; 18. Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale; 19. Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore; 20. Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore; 21. Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio; 22. Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata; 23. Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001); 24. Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. certificazioni. - Pag. 6

7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Sono previste le seguenti lavorazioni: Allestimento del cantiere - perimetrazione dell area affinché l attività di cantiere non possa interferire o rendere in alcun modo pericolosa l attività presente nelle vicinanze, secondo quanto dettagliatamente descritto nei Piani di sicurezza e Coordinamento; - preparazione del cantiere secondo le specifiche di cui al Capitolato e le direttive dei Piani di Sicurezza ed eventuali variazioni conseguenti il POS compresi gli apprestamenti delle recinzioni, baracche, uffici, servizi ed ogni altra area logistica; Lavorazioni I LOTTO - sostituzione delle porte esistenti nei locali cucina con porte REI; - rimozioni di pavimenti nei locali servizi igienici e dell area esterna prospiciente l ingresso; - rifacimento delle pavimentazioni demolite; - arrotatura e levigatura del pavimento nella zona atrio e nel refettorio; - smontaggio e rimontaggio dei servizi igienici, compresa la sostituzione di condotte di scarico; - impianto termico a termosifone, comprendente la nuova tubazione da porre al sottotetto, nuovi collettori e corpi radianti con protezioni in p.v.c. - impianto elettrico sottotraccia nel locale servizi igienici; - inserimento di profilati metallici per adeguare alle norme di sicurezza i parapetti delle finestre e la scala di accesso. L importo complessivo dei lavori (I LOTTO) al netto delle spese tecniche e dell IVA ammonta ad ,04 cosi distinto: Opere edili ,21 Opere idrico-termico ,95 Impianto elettrico 3.766,83 Infissi certificazioni. - Pag. 7

8 2.427,05 II LOTTO - realizzazione di nuovo servizio igienico per il personale scolastico e altro per disabili; L importo complessivo dei lavori (II LOTTO) al netto delle spese tecniche e dell IVA ammonta ad , 98 cosi distinto: Opere edili 6.896,75 Opere idrico-termico ,16 Infissi 653,07 Per un complessivo importo (I LOTTO E II LOTTO) ,01 L intervento riguarda le solo lavorazioni interne, senza interferire in alcun modo sulle facciate esterne dell edificio scolastico. AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELL'AREA L'area su cui si sviluppa il fabbricato è ubicata all'interno del centro storico del Comune di Bisenti. LINEE ELETTRICHE AEREE Non sono presenti linee aeree della pubblica illuminazione. OPERE INTERRATE Poichè gli scavi saranno eseguiti unicamente all'interno dell'edificio e nel cortile di proprietà, non è disponibile una cartografia di eventuali opere interrate che tuttavia si ritiene poco probabile esistano. In ogni caso, prima di iniziare i lavori, saranno scollegati tutti gli impianti elettrici del fabbricato agendo sul quadro di fornitura Enel e sarà chiusa la saracinesca del gas. PRESENZA DI AGENTI INQUINANTI certificazioni. - Pag. 8

9 - Presenza di gas: Non presenti - Presenza di polveri: Non presenti - Presenza di vapori: Non presenti - Presenza di rumori Non presenti - Presenza di amianto: Dal sopralluogo effettuato non sono presenti. FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE (punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) INTERFERENZA CON ALTRI CANTIERI Non vi sono attualmente altri cantieri presenti in aree immediatamente limitrofe. VIABILITA L'area su cui si sviluppa il fabbricato è facilmente accessibile e sufficiente come spazio di cantiere necessario alle lavorazioni sull esterno del fabbricato e per le operazioni di carico/scarico. RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE (punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) EMISSIONI DI GAS Allo stato attuale non è previsto l'utilizzo di particolari sostanze, se non i normali prodotti di utilizzo edile, tali da attivare situazioni di rischio di particolare gravità per la salute, con questo si dichiara il divieto di utilizzo di sostanze e prodotti tali che per loro natura possono generare pericolo per la salute dei lavoratori. Nel caso si renda necessario l'impiego di prodotti particolari (non previsti nelle schede di lavorazione del piano), oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, le Imprese devono trasmettere la scheda di sicurezza del prodotto stesso al Coordinatore per l Esecuzione in modo di poter valutare le procedure da attuare all'interno del cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre Imprese. EMISSIONI DI VAPORI Allo stato attuale non sono previste lavorazioni con particolari emissioni di vapori, se non le normali lavorazioni edili, tali da attivare situazioni di rischio di particolare gravità per la salute. Nel caso si rendano necessarie lavorazioni con particolari emissioni di vapori (non previste dal piano), oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la tutela della salute e sicurezza dei certificazioni. - Pag. 9

10 lavoratori, le Imprese devono informarne il Coord. Sicurezza in Esecuzione in modo di poter valutare le procedure da attuare all'interno del cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre Imprese. EMISSIONI DI POLVERE Allo stato attuale non sono previste lavorazioni con particolari emissioni di polveri, se non le normali lavorazioni edili, tali da attivare situazioni di rischio di particolare gravità per la salute. Nel caso si rendano necessarie lavorazioni con particolari emissioni di polveri (non previste dal piano), oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, le Imprese devono informarne il Coord. Sicurezza in Esecuzione in modo di poter valutare le procedure da attuare all'interno del cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre Imprese. EMISSIONI DI RUMORE Le correnti attività di lavorazione del cantiere non comportano emissioni di rumore tale da costituire un rischio per terzi al di fuori del cantiere. Sarà comunque cura dell impresa appaltatrice e/o del lavoratore autonomo appaltatore valutare se le proprie attrezzature producono all'esterno del cantiere un rumore che superi il valore massimo del livello sonoro equivalente (Leq A) relativo alla classe di destinazione d'uso del territorio di riferimento e se necessario richiedere all'uff. Ambiente Comunale la deroga a tali limiti. In rif. al DPCM 1/3/91 n 57: Classe II - Aree prevalentemente residenziali: limite massimo (Leq A) diurno = 55 db (A) EMISSIONI DI AMIANTO Per lo smaltimento delle opere esistenti in aminato sarà attivata la regolare procedura ai sensi del D.Lgs. 277/91. Relativamente alle lavorazioni NON SONO UTILIZZATI MATERIALI CONTENTI AMIANTO CADUTA DI OGGETTI DALL'ALTO ALL'ESTERNO DEL CANTIERE Trattandosi di lavori in centro storico su coperti e/o facciate prospicienti le pubbliche vie dovrà essere prestata la massima cura nella predisposizione degli opportuni accorgimenti per evitare la caduta di materiali e/o oggetti da impalcatura o dal coperto. Si fanno pertanto le seguenti prescrizioni: la parte bassa del ponteggio sarà protetta da una pannellatura cieca in legno di altezza minima m 2.00 sull intero ponteggio, lato strada, sarà montato un telo di protezione di opportuna consistenza indicata dal progettista del ponteggio (si ricorda che l aggiunta del telo di protezione implica sempre il calcolo a firma di ingegnere o architetto in quanto si modificano le condizioni statiche dello schema tipo) sul ponteggio posto su Via Flaminia sarà realizzata un mantovana di protezione Nel caso si utilizzino piattaforme mobili di sollevamento e/o autogru posizionate sulle pubbliche vie, dovrà essere realizzata la perimetrazione delle stesse con fettuccia bianco-rossa al fine di allontanare il traffico pedonale e carrabile dal raggio di possibile caduta di materiali e/o oggetti. POSSIBILE INCENDIO VERSO L'ESTERNO DEL CANTIERE Il rischio incendio per il cantiere in oggetto è di livello medio. certificazioni. - Pag. 10

11 DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE (punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Sull'area di cantiere non risultano caratteristiche idrogeologiche particolari. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI L accesso dei mezzi di fornitura dei materiali avverrà unicamente dalla strada di accesso principale in Via Luigi Antonelli all'area di cantiere. DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E SCARICO La zona di carico/scarico viene collocata in prossimità del fabbricato in Via Luigi Antonelli lato nord-ovest in un'area comunale. ZONE DI DEPOSITO E STOCCAGGIO DEPOSITO DI SOSTANZE PERICOLOSE Le cautele da adottare per lo stoccaggio delle sostanze pericolose sono contenute nelle schede di sicurezza di ciascun prodotto; ad esse si farà tassativo riferimento per le modalità con cui i prodotti chimici verranno depositati; particolare attenzione dovrà essere prestata a: quantità massima stoccabile, caratteristiche del deposito (spazio, aerazione, assenza di umidità, distanze di sicurezza, ecc.) eventuali incompatibilità di stoccaggio con altri prodotti/sostanze chimiche, principali rischi per il personale, azioni da attuare in caso di contatto accidentale con parti del corpo, informazione e formazione all uso per il personale addetto, dispositivi di protezione individuale da utilizzare durante la manipolazione STOCCAGGIO MATERIALI Lo stoccaggio dei materiali viene collocato nella zona Ovest del fabbricato, in un'area comunale. Tutte le aree di stoccaggio saranno opportunamente delimitate. Le cataste dei materiali devono avere altezza e conformazione atte ad evitare possibili, intempestivi spostamenti e la ripartizione dei carichi sul terreno deve essere realizzata in modo adeguatamente correlato al tipo ed alle consistenze della superficie d'appoggio che deve essere piana ed antisdrucciolevole. Nei luoghi di deposito va indicata l'altezza massima ammissibile delle cataste, che deve essere in funzione del carico massimo sopportabile dalla superficie d'appoggio, della sicurezza antiribaltamento, dello spazio necessario in quota per la movimentazione, ecc. Il materiale depositato va sistemato secondo la sua natura ed il suo volume e tenendo conto, se è combustibile o infiammabile, dei criteri di prevenzione incendi. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI certificazioni. - Pag. 11

12 Si richiama l attenzione di imprese e lavoratori autonomi al rispetto della vigente normativa sui rifiuti ed alla responsabilità del corretto stoccaggio, nonché dell evacuazione, dei detriti, delle macerie e dei rifiuti prodotti dal cantiere ai sensi del D. Lgs. n 81/2008 e s.m.i.. Nella categoria dei rifiuti rientrano tutti i materiali di scarto la cui presenza si concretizza in cantiere dopo l inizio dell attività lavorativa: tra cui imballaggi e contenitori, materiali di risulta provenienti demolizioni e contenitori di sostanze impiegate nei lavori. In particolare nel cantiere dovranno essere predisposti un adeguato numero di contenitori per rifiuti separati per tipologia di rifiuto, non sono ammessi accatastamenti casuali e disordinati. RECINZIONE DEL CANTIERE, ACCESSI E SEGNALAZIONI L Impresa contrattualmente incaricata della realizzazione della recinzione indicherà nel POS la persona responsabile della corretta installazione e della conservazione in efficienza nel tempo della stessa. L area di cantiere è costituita da: viabilità a tergo dell edificio dove saranno eseguite operazioni di carico/scarico ed installate le apparecchiature di cantiere; in prossimità del fabbricato nella zona Sud - Ovest in un'area comunale; Lungo la pannellatura Nella recinzione, in corrispondenza dell'accesso, saranno affissi dei cartelli con scritto "vietato l'accesso alle persone non autorizzate". SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore indicherà nel POS la persona responsabile della conservazione in efficienza nel tempo dei seguenti servizi igienico-assistenziali. UFFICIO DI CANTIERE Durante i lavori è possibile usufruire di un locale interno da adibire a box ufficio messo a disposizione dalla committenza. L'impresa si impegna a farne un uso congruo alle norme di igiene, nel rispetto della pulizia e della pubblica decenza, evitandone qualsiasi danneggiamento. SPOGLIATOI Durante i lavori è possibile usufruire di un locale interno da adibire a spogliatoio messo a disposizione dalla committenza. L'impresa si impegna a farne un uso congruo alle norme di igiene, nel rispetto della pulizia e della pubblica decenza, evitandone qualsiasi danneggiamento. LAVATOI Durante i lavori è possibile usufruire dei lavatoi già presenti nell'ambiente di lavoro e messi debitamente a disposizione dalla committenza, nei riguardi di quest'ultima l'impresa si impegna a farne un uso congruo alle norme di igiene, nel rispetto della pulizia e della pubblica decenza, evitandone qualsiasi danneggiamento. VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE Date le caratteristiche morfologiche dell area non esiste una viabilità di cantiere. IMPIANTI DI CANTIERE IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE: IMPIANTO PRINCIPALE L'impianto elettrico di cantiere dovrà essere realizzato utilizzando esclusivamente personale specializzato in conformità a quanto richiesto dalle normative vigenti in materia. L impianto può certificazioni. - Pag. 12

13 essere messo in funzione solo dopo che l installatore ha rilasciato la dichiarazione di conformità dell impianto. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore, entro 30 giorni, deve inviare la dichiarazione di conformità dell impianto all ISPESL e all ASL o ARPA territorialmente competenti, tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) nei Comuni ove è attivo. La dichiarazione di conformità dell impianto, corredata di tutti gli elaborati grafici di progetto, deve essere tenuta a disposizione in cantiere per le verifiche ispettive. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore assicurerà l utilizzo dell impianto elettrico in conformità alle norme di legge e di buona tecnica vigenti; qualunque modifica significativa all impianto dovrà essere autorizzata dal proprio responsabile di cantiere in quanto sarà necessaria l emissione di una nuova dichiarazione di conformità, per la parte di impianto modificata/sostituita, da parte di soggetti abilitati. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto, nonché a farlo sottoporre a verifica periodica biennale da soggetti abilitati (ASL, ARPA o organismi individuati dal Min. att. Prod.) L impresa appaltatrice indicherà nel POS la persona responsabile della conservazione in efficienza nel tempo dell impianto elettrico. Per nessun motivo saranno ammessi collegamenti diretti all impianto del Committente. DISLOCAZIONE: Date le caratteristiche del cantiere non vi sono disposizioni in merito alla dislocazione del suddetto impianto e se ne lascia la scelta all Impresa esecutrice. IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE: IMPIANTI DERIVATI L'eventuale richiesta di allacciamento delle imprese subappaltatrici e dei lavoratori autonomi subappaltatori che operano in cantiere sarà fatta al direttore tecnico di cantiere dell impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo appaltatore che indicherà il punto di attacco per le varie utenze; detta fornitura sarà subordinata alle seguenti condizioni: per le imprese: individuazione nel POS della persona responsabile dell impianto elettrico derivato. Resta fermo che il lavoratore autonomo risponde in prima persona dell impianto elettrico derivato; fornitura tramite allacciamento al quadro del subappaltatore dotato come minimo di interruttore di linea e interruttore differenziale; esecuzione dell'impianto elettrico del subappaltatore in conformità alle norme di buona tecnica ed eseguite a regola d'arte; dichiarazione di conformità, da tenersi in cantiere in visione per CSE e organi di vigilanza. Saranno assolutamente vietati allacciamenti di fortuna o difformi dalla buona tecnica. IMPIANTO DI MESSA A TERRA L Impresa contrattualmente incaricata della realizzazione dell impianto di messa a terra indicherà nel POS la persona responsabile della conservazione in efficienza nel tempo dello stesso. L'impianto di messa a terra è realizzato utilizzando esclusivamente personale specializzato in conformità a quanto richiesto dalle normative vigenti in materia. L impianto può essere messo in funzione solo dopo che l installatore ha rilasciato al datore di lavoro la dichiarazione di conformità dell impianto. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore, entro 30 giorni, deve inviare la dichiarazione di conformità dell impianto all ISPESL e all ASL o ARPA territorialmente competenti, tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) nei Comuni ove è attivo. La dichiarazione di conformità dell impianto, corredata di tutti gli elaborati grafici di progetto, deve essere tenuta a disposizione in cantiere per le verifiche ispettive Eventuali varianti di tipo sostanziale al progetto originale dell'impianto vengono eseguiti in base a certificazioni. - Pag. 13

14 nuovi elaborati disposti dal progettista. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto, nonché a farlo sottoporre a verifica periodica biennale da soggetti abilitati (ASL, ARPA o organismi individuati dal Min. att. Prod.) DISLOCAZIONE: Date le caratteristiche del cantiere non vi sono disposizioni in merito alla dislocazione del suddetto impianto e se ne lascia la scelta all Impresa esecutrice. IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore provvederà a far eseguire un calcolo della probabilità di fulminazione ai sensi della norma CEI 81-1 per verificare la necessità o meno di protezione contro le scariche atmosferiche. L Impresa contrattualmente incaricata della realizzazione dell impianto di protezione contro le scariche atmosferiche indicherà nel POS la persona responsabile della conservazione in efficienza nel tempo dello stesso. L'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche è realizzato utilizzando esclusivamente personale specializzato in conformità a quanto richiesto dalle normative vigenti in materia. L impianto può essere messo in funzione solo dopo che l installatore ha rilasciato al datore di lavoro la dichiarazione di conformità dell impianto. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore, entro 30 giorni, deve inviare la dichiarazione di conformità dell impianto all ISPESL e all ASL o ARPA territorialmente competenti, tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) nei Comuni ove è attivo. La dichiarazione di conformità dell impianto, corredata di tutti gli elaborati grafici di progetto, deve essere tenuta a disposizione in cantiere per le verifiche ispettive Eventuali varianti di tipo sostanziale al progetto originale dell'impianto vengono eseguiti in base a nuovi elaborati disposti dal progettista. L impresa appaltatrice e/o il lavoratore autonomo appaltatore è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell impianto, nonché a farlo sottoporre a verifica periodica biennale da soggetti abilitati (ASL, ARPA o organismi individuati dal Min. att. Prod.) DISLOCAZIONE: Date le caratteristiche del cantiere non vi sono disposizioni in merito alla dislocazione del suddetto impianto e se ne lascia la scelta all Impresa esecutrice. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Il cantiere non richiede prescrizioni particolari per l impianto di illuminazione IMPIANTO DI VENTILAZIONE Il cantiere non richiede impianto di ventilazione MISURE GENERALI DI SICUREZZA DA ADOTTARE NELLE DEMOLIZIONI E RIMOZIONI Prima dell'inizio di lavori di demolizione è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire e devono essere eseguite le opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi. I lavori di demolizione devono procedere con cautela e con ordine dall'alto verso il basso e devono essere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventuali adiacenti, ricorrendo, ove occorra, al loro preventivo puntellamento. La successione dei lavori, quando si tratti di importanti ed estese demolizioni, deve risultare da apposito programma (già stilato nel presente PSC) il quale deve essere firmato dall'imprenditore e dal dipendente direttore dei lavori, ove esista, e deve essere tenuto a disposizione degli ispettori del lavoro. La demolizione dei muri deve essere fatta servendosi di certificazioni. - Pag. 14

15 ponti di servizio indipendenti dall'opera in demolizione; è vietato fare lavorare gli operai sui muri in demolizione. Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. Ove sia costituito da elementi pesanti od ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta. Nella zona sottostante la demolizione deve essere vietata la sosta ed il transito, delimitando la zona stessa con appositi sbarramenti. Non appena eseguita la demolizione di strutture orizzontali, procedere immediatamente all apposizione di parapetti di protezione dei vuoti. SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Il presente segnale deve essere posto in opera sulla recinzione del cantiere, in corrispondenza di ogni accesso pedonale o carrabile, secondo le indicazioni della planimetria di cantiere. certificazioni. - Pag. 15

16 ALBERO RIASSUNTIVO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - Rimozione di serramenti interni - Demolizione di pareti divisorie - Rimozione di pavimenti interni - Rimozione di pavimenti esterni - Rimozione di massetto - Realizzazione di impianto termico (autonomo) - Realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas - Realizzazione di impianto elettrico interno - Formazione di massetto per esterni - Posa di pavimenti per esterni - Realizzazione di divisori interni - Formazione intonaci interni (tradizionali) - Posa di pavimenti per interni - Posa di rivestimenti interni - Posa di serramenti interni - Posa di ringhiere e parapetti certificazioni. - Pag. 16

17 LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Rimozione di serramenti interni Rimozione di serramenti interni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di serramenti interni; Addetto alla rimozione di serramenti interni compresi gli elementi di fissaggio alla struttura portante, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi manuali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di serramenti interni; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto. Demolizione di pareti divisorie Demolizione di pareti divisorie. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Dumper; 3) Pala meccanica. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla demolizione di pareti divisorie; Addetto alla demolizione di pareti divisorie in laterizi forati o blocchi di calcestruzzo, eseguita mediante l'utilizzo di attrezzi meccanici da taglio, a percussione e manuali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla demolizione di pareti divisorie; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre; b) Vibrazioni; c) Rumore; d) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; certificazioni. - Pag. 17

18 b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Martello demolitore elettrico; e) Ponte su cavalletti; f) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello. Rimozione di pavimenti interni Rimozione di pavimenti interni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di pavimenti interni; Addetto alla rimozione di pavimenti interni eseguita mediante l'utilizzo del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di pavimenti interni; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Inalazione polveri, fibre; c) Rumore; d) Vibrazioni; e) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Martello demolitore elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Rimozione di pavimenti esterni Rimozione di pavimenti esterni. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di pavimenti esterni; Addetto alla rimozione di pavimenti esterni seguita mediante l'utilizzo del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di pavimenti esterni; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Rumore; c) Vibrazioni; d) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; certificazioni. - Pag. 18

19 b) Martello demolitore elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Rimozione di massetto Rimozione di massetto per sottofondo di pavimenti, per l'ottenimento di pendenze, ecc. Durante la fase lavorativa si prevede il trasporto del materiale di risulta, la cernita e l'accatastamento dei materiali eventualmente recuperabili. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione di massetto; Addetto alla rimozione di massetto comunque eseguito (in calcestruzzo, in calcestruzzo alleggerito con argilla espansa, con vermiculite, con perline di polistirolo espanso, in malta bastarda, ecc.), realizzato per sottofondo di pavimenti e per l'ottenimento di pendenze, ecc. eseguita mediante l'utilizzo del martello demolitore elettrico e attrezzi manuali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla rimozione di massetto; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Inalazione polveri, fibre; c) Rumore; d) Vibrazioni; e) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Argano a cavalletto; c) Attrezzi manuali; d) Martello demolitore elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Realizzazione di impianto termico (autonomo) Realizzazione di impianto termico (autonomo) mediante la posa in opera di tubazioni, di corpi scaldanti, di sistemi di controllo elettrici o elettronici, della caldaia, ecc. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo); Addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo) mediante la posa in opera di tubazioni in ferro, rame o polietilene reticolato, di corpi scaldanti con staffe a muro, di sistemi di controllo elettrici o elettronici per il controllo della temperatura, della caldaia, ecc.. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto termico (autonomo); Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Vibrazioni; b) R.O.A. (operazioni di saldatura); c) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; certificazioni. - Pag. 19

20 c) Scala semplice; d) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas Realizzazione delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e posa delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas; Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni relative agli impianti idrico-sanitario e posa delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore; b) Vibrazioni; c) R.O.A. (operazioni di saldatura); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; c) Scala semplice; d) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Realizzazione di impianto elettrico interno Realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera di canalette, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione e comando, impianto di messa a terra. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno; Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera di canalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione (magnetotermi differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Vibrazioni; b) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala doppia; c) Scala semplice; d) Scanalatrice per muri ed intonaci; e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Cesoiamenti, stritolamenti; certificazioni. - Pag. 20

21 Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre. Formazione di massetto per esterni Formazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per pavimentazioni esterne. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione di massetto per esterni; Addetto alla formazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come sottofondo per pavimentazioni esterne. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione di massetto per esterni; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore; b) Chimico; c) M.M.C. (sollevamento e trasporto); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Betoniera a bicchiere; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre. Posa di pavimenti per esterni Posa di pavimenti esterni su letto di sabbia realizzati con cubetti di pietra, porfido, ecc.. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di pavimenti per esterni; Addetto alla posa di pavimenti esterni su letto di sabbia realizzati con cubetti di pietra, porfido, ecc.. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per esterni; Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) M.M.C. (elevata frequenza); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Realizzazione di divisori interni Realizzazione di pareti divisorie interne. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre; 2) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di divisori interni; Addetto alla realizzazione di pareti divisorie interne in mattoni forati e malta cementizia. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di divisori interni; certificazioni. - Pag. 21

22 Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Chimico; b) M.M.C. (sollevamento e trasporto); c) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Betoniera a bicchiere; c) Ponte su cavalletti; d) Scala semplice; e) Taglierina elettrica; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto. Formazione intonaci interni (tradizionali) Formazione di intonacatura interna su superfici sia verticali che orizzontali, realizzata a mano. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla formazione intonaci interni (tradizionali); Addetto alla formazione di intonacatura interna su superfici sia verticali che orizzontali, realizzata a mano. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla formazione intonaci interni (tradizionali); Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera respiratoria a filtri; e) occhiali. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore; b) Chimico; c) M.M.C. (elevata frequenza); Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Impastatrice; c) Ponte su cavalletti; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello. Posa di pavimenti per interni Posa di pavimenti interni realizzati con elementi ceramici in genere. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di pavimenti per interni; Addetto alla posa di pavimenti interni realizzati con piastrelle di gres, cotto, clinker, ceramiche in genere. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di pavimenti per interni; Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Vibrazioni; b) Chimico; certificazioni. - Pag. 22

23 c) M.M.C. (elevata frequenza); d) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Taglierina elettrica; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Posa di rivestimenti interni Posa di rivestimenti interni realizzati con elementi ceramici in genere, e malta a base cementizia o adesivi. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di rivestimenti interni; Addetto alla posa di rivestimenti interni, realizzata con piastrelle in clinker, cotto, gres, ecc. ed adesivi speciali. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di rivestimenti interni; Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Vibrazioni; b) Chimico; c) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Taglierina elettrica; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello. Posa di serramenti interni Posa di serramenti interni. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di serramenti interni; Addetto alla posa di serramenti interni in legno, PVC, metallo con o senza taglio termico, ecc. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di serramenti interni; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina antipolvere. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni. Posa di ringhiere e parapetti Posa di ringhiere e parapetti in ferro. Macchine utilizzate: 1) Gru a torre. certificazioni. - Pag. 23

24 Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa di ringhiere e parapetti; Addetto alla posa di ringhiere e parapetti in ferro. Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo: a) DPI: addetto alla posa di ringhiere e parapetti; Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta dall'alto; b) Caduta di materiale dall'alto o a livello; c) R.O.A. (operazioni di saldatura); d) Rumore; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponteggio metallico fisso; c) Saldatrice elettrica; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Scivolamenti, cadute a livello; Elettrocuzione; Inalazione fumi, gas, vapori; Incendi, esplosioni; Inalazione polveri, fibre. RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE. Elenco dei rischi: 1) Caduta dall'alto; 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; 3) Chimico; 4) Inalazione polveri, fibre; 5) M.M.C. (elevata frequenza); 6) M.M.C. (sollevamento e trasporto); 7) R.O.A. (operazioni di saldatura); 8) Rumore; 9) Vibrazioni. RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio: Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori, in assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE: a) Nelle lavorazioni: Posa di ringhiere e parapetti; Prescrizioni Esecutive: Nei lavori in quota, ogni qualvolta non siano attuabili le misure di prevenzione e protezione collettiva, si devono utilizzare dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto. In particolare sono da prendere in considerazione specifici sistemi di sicurezza che consentono una maggior mobilità del lavoratore quali: avvolgitori/svolgitori automatici di fune di trattenuta; sistema a guida fissa e ancoraggio scorrevole, altri sistemi analoghi. RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati proiettati a certificazioni. - Pag. 24

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