Comune di Sarroch Provincia di Cagliari

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1 Comune di Sarroch Provincia di Cagliari VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA N 3 OGGETTO: Manifestazione di parere contrario ad ogni ipotesi di dislocazione e deposito di materiale nucleare in Sardegna. L'anno duemilaquindici addì ventisei del mese di Marzo alle ore 19:10 nella sala delle adunanze Consiliari. Previa l'osservanza di tutte le formalità prescritte dal T.U.EE.LL. e dallo Statuto comunale, sono stati convocati a seduta i Consiglieri Comunali. All'appello risultano: PRESENTI ASSENTI 1 MATTANA SALVATORE 2 DESSi ANGELO 3 MELIS IGOR 4 MELONI GIANL UIGI 5 COIS VITTORIO 6 GUISO EFISIO ANDREA 7 M E L O N I GIOVANNI 8 SPANO MANUELA 9 SALIS MASSIMILIANO 10 MARTIS FERMINO 11 SPIGA MIRKO 12 MELIS MANUELA 13 PA VANETTO GIORGIO 14 NAPPI GIOVANNI 15 B U O N O M O A TTILIO 16 MELONI BIANCAROSA 17 ORRÙ GABRIELLA Totale Presenti: 16 Totali Assenti: 1 Assiste il Segretario Comunale Dr.ssa Tegas Lucia che provvede alla redazione dei presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco Salvatore Mattana, assume la presidenza del Consiglio e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato. La seduta è pubblica

2 IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che da diverse fonti risulta che la Sardegna è tra i siti possibili per il deposito delle scorie nucleari; Visto che la Sardegna ha dato abbastanza con le servitù militari e che queste ultime hanno creato ingenti danni al territorio, soprattutto in termini di inquinamento; Valutato che i sardi non accetteranno, a nessuna condizione, che l'isola diventi una pattumiera radioattiva; Dato atto dell'ampio dibattito sull'argomento così di seguito riassuntivamente riportato: - Interviene l'assessore all'ambiente Manuela Melis che illustra l'argomento. Evidenzia che il dibattito sul nucleare non è nuovo, dato che i cittadini italiani sono stati già chiamati, in passato, ad esprimersi, su tali problematiche, con ben due referendum, di cui uno nel 1987 e uno nel 2011, rispetto soprattutto alle attività delle centrali nucleari. Ricorda che in tali occasioni, i cittadini, si sono espressi nel senso che non erano più favorevoli ad ospitare nel territorio italiano le centrali nucleari. Sottolinea che, attualmente, in Italia, sono presenti quattro centrali nucleari che non sono più attive, oltre a quattro impianti di ricerca che producono rifiuti nucleari. Fa presente che, ci sono al giorno d'oggi, diverse attività che fanno parte della nostra quotidianità che producono materiali radioattivi da devono essere smaltiti, tra queste alcune sono finalizzate al benessere della cittadinanza, come i controlli medici, la diagnosi e le cure. Ricorda che il 2 gennaio 2015, la SOGIN S.p.A. (Società Gestione Impianti Nucleari), società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, ha presentato all'ispra (Istituto Superiore per la Prevenzione e la ricerca ambientale) la proposta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari e la costruzione di un parco tecnologico per la gestione dei rifiuti radioattivi e per la ricerca sullo sviluppo sostenibile delle tematiche radioattive. Segnala che uno dei criteri utilizzati per escludere le aree è quello dell'elevata sismicità, per cui la conformazione geologica della Sardegna presenta le migliori condizioni di sicurezza per l'ubicazione del deposito. Evidenzia che l'anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ed una serie di altri soggetti, dalle associazioni, al mondo politico, ai Vescovi della Sardegna, hanno espresso con decisione la loro posizione contraria a tale soluzione. Rileva che la Sardegna sconta già grandissimi problemi ambientali irrisolti, dovuti soprattutto alla deindustrializzazione e ai poligoni militari, per questo l'amministrazione comunale di Sarroch è contraria all'ubicazione del deposito in Sardegna. Sottolinea che, di fronte a tali problematiche, è necessario che tutte le forze politiche siano unite in questo momento nel dire "NO", poiché si tratta di una scelta che può compromettere lo sviluppo futuro della regione. Conclude il suo intervento evidenziando la necessità che la Regione faccia delle scelte sul tipo di sviluppo che intende portare avanti sul territorio, poiché non sarà sempre possibile dire di "no", è importante che insieme allo sviluppo del turismo, ci sia anche la promozione di uno sviluppo di industria sostenibile. Ricorda, a tal fine, l'esempio del nostro Comune dove la cittadinanza convive con un importante sito industriale. E' dell'opinione che la conoscenza delle problematiche e delle criticità, farà si che in qualunque territorio il deposito nucleare sarà dislocato, si riuscirà a portare avanti anche uno sviluppo economico.

3 - Il Consigliere Giovanni Nappi condivide la posizione espressa dall'assessore Melis contro l'ipotesi di dislocazione del deposito delle scorie nucleari in Sardegna. Esprime apprezzamento in particolare per l'ultima parte dell'intervento dell'assessore per il fatto che non si può essere sempre contrari a tutto, ma devono essere fatte delle scelte, basate anche su valutazioni di tipo economico di sviluppo e, in riferimento alla realtà del nostro territorio comunale, si augura che ci sia sempre la presenza dell'industria. - Il Consigliere Angelo Dessi, condivide la necessità che il Consiglio Comunale si esprima per dire "no" al deposito delle scorie nucleari in Sardegna, in quanto anche se talvolta le cose sembrano scontate, è sempre meglio ribadirle. Rimarca quanto già affermato dall'assessore M. Melis, sul fatto che la popolazione della Sardegna si è già espressa, contro il nucleare, in occasione del referendum del 2011 e, che, per tale motivo, non si può consentire, oggi, che il Governo italiano decida in "casa nostra", senza tenere conto della volontà popolare. Ricorda che già nel 2003 venne messa in piedi un'operazione di questo tipo (era stata individuata l'isola di Santo Stefano) e ci fu una grande rivolta popolare. - Il Consigliere Giorgio Pavanetto, condivide quanto espresso dai colleghi nel dire "no" al deposito di scorie nucleari in Sardegna. Evidenzia che la Sardegna è la regione in Italia che più di tutte ha destinato parte del territorio alle servitù militari, impedendo un certo tipo di sviluppo, ma riconosce che, in diversi casi, le basi militari, sono state anche fonte di innovazione tecnologica, di ricerca e chiaramente, di posti di lavoro. Anticipa che il suo voto, a favore del documento che andranno ad approvare, è un voto politico, dato dal fatto che la Sardegna ha già dato tanto in termini di territorio con le servitù militari e non può essere ulteriormente penalizzata. E' critico nei confronti dei criteri adottati per la scelta dell'area da destinare al deposito in quanto ritiene che le giustificazioni che dà il Governo non siano verosimili, perché con la tecnologia moderna, i rischi sono minimi nelle aree sismiche. - Il Consigliere Gabriella Orrù condivide il discorso dell'assessore Dessi sulla parte della autodeterminazione del popolo sardo che si è espresso in occasione di un precedente referendum, sostenendo che si tratta semplicemente di ribadire una volontà che è già stata manifestata. Si dichiara d'accordo con quanto detto dall'assessore Melis di prestare attenzione al tipo di sviluppo che si vuole avere. Le piacerebbe che nei prossimi consigli si portasse anche un argomento di questo tipo, su quale futuro si vuole avere nel comune di Sarroch. Ritiene che, facendo anche parte dell'unione di Comuni, alla quale saranno trasferite delle funzioni e, visto che ci sono delle cose da dire a questa regione che spesso dorme, c'è la necessità di discutere e ribadire tali argomenti in consiglio, ma apprezzerebbe, però, che, poi, si portassero avanti e si assumessero posizioni anche più importanti. - Il Sindaco esprime apprezzamento per la discussione, che reputa molto interessante. Sottolinea che il Consiglio Comunale, nella seduta odierna, assume un atto con valenza politica, basato non su delle valutazioni scientifiche, ma su una volontà di autodeterminazione del popolo sardo e delle singole comunità, che unite ad altre palesano la propria volontà forte per dire "no" all'ipotesi del deposito di scorie nucleari in Sardegna. Evidenzia che tale posizione contraria, manifestata, in passato, con diversi atti sia a carattere referendario, che politico, è dovuta al fatto che la Regione Sarda ha già dato tanto, in materia di servitù militari e di demanio militare, con ingenti parti del territorio occupate dal Ministero della Difesa. Sostiene che è necessario che la Regione faccia delle

4 scelte in ordine allo sviluppo che intende dare al territorio, rilevando che deve essere senz'altro uno sviluppo equilibrato. Sottolinea che, anche il Comune di Sarroch, deve iniziare a fare delle scelte sullo sviluppo fiituro, di cui si è già parlato in occasione del convegno "Sarroch 2020". A tal proposito, ricorda che in un recente consiglio comunale, si è discusso di politiche industriali e di energia ed è stata fatta richiesta alla Regione di esprimersi in merito, ma attualmente non c'è stato ancora un riscontro. Rileva che la stessa non ha ancora approvato il piano energetico regionale. Ricordando infine un impegno già assunto in sede di consiglio comunale, anticipa ai colleghi, che entro il mese di aprile si terrà un incontro pubblico, nel quale auspica la partecipazione dei soggetti istituzionali interessati, per discutere di politiche industriali, del tema dell'energia e delle iniziative sviluppo di questo territorio. Dato atto che l'intera discussione è stata registrata sul nastro magnetico a disposizione dei Consiglieri. Sentito il Sindaco che pone a votazione l'argomento Con voti unanimi, resi in forma palese DELIBERA Di dire NO ad ogni ipotesi di dislocazione e deposito di materiale nucleare in Sardegna. I Sindaci sardi auspicano un confronto costruttivo nelle sedi politiche istituzionali e si riservano di promuovere nuove iniziative qualora questo confronto non produca i risultati attesi.

5 Letto, approvato e sottoscritto. IL SINDACO F.to Salvatore Mattana IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Lucia Tegas CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata all'albo pretorio dal "S/Oli/c^Ql S per rimanervi giorni 15 consecutivi a norma dell'art. 124 del T.U.E.L. e contestuale comunicazione ai capigruppo consiliari, ai sensi dell'art.125 del T.U.E.L. Per copia cqjify IL SEGRETy F.to IL SEGRETARIO COMUNALE F.to Lucia Tegas