IL TEOREMA. Lezioni UNITÀ2. Geometria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL TEOREMA. Lezioni UNITÀ2. Geometria"

Transcript

1 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 9 UNITÀ IL TEOREM I PITGOR Geometria Le conoscenze che devi avere Lezioni Le proprietà dei poligoni Il concetto di figure equivalenti Le abilità che devi avere Usare i procedimenti per determinare le aree delle figure Operare con le radici quadrate Le conoscenze che acquisirai E OS È IL TEOREM I PITGOR LE FORMULE EL TEOREM I PITGOR LE TERNE PITGORIE PPLIZIONI EL TEOREM I PITGOR LUNI SI PRTIOLRI 6 IL TEOREM I PITGOR NEL PINO RTESINO Il teorema di Pitagora Le terne pitagoriche Importanza della sintesi e della formalizzazione Le abilità che acquisirai pplicare il teorema di Pitagora per risolvere problemi Rafforzare l assimilazione del concetto di figure equivalenti Incrementare la capacità di saper valutare varianti e invarianti Incrementare la familiarità all uso corretto delle formule pprofondire la conoscenza dei numeri razionali Incrementare la capacità di risoluzione dei problemi

2 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 0 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR abri Q Q LEZIONE he cos è il teorema di Pitagora La leggenda narra che Pitagora, passeggiando su un pavimento di piastrelle tutte uguali tra loro e aventi la forma di triangoli rettangoli isosceli, fosse colpito da alcune particolarità. Si dice che da queste osservazioni sia arrivato poi alla formulazione del suo celebre teorema. In realtà gli storici della Matematica non sono certi che le cose siano andate proprio così. Proviamo comunque a ripetere anche noi le osservazioni di Pitagora riportate dalla leggenda. Q Simulazione n. 0 Rappresentiamo un pavimento costituito da piastrelle aventi la forma di un triangolo rettangolo isoscele e fissiamo l attenzione sulla piastrella rosa. Osserviamo i quadrati verdi: Q e Q hanno per lato il cateto della piastrella; Q ha per lato l ipotenusa della piastrella. Q e Q sono formati ciascuno da due piastrelle, mentre Q è formato da piastrelle. Prendiamo una piastrella come unità di misura delle aree. Possiamo allora scrivere: rea Q = piastrelle rea Q = piastrelle rea Q = piastrelle onsideriamo ora altri triangoli rettangoli isosceli formati da più piastrelle. Per ognuno disegniamo i quadrati che hanno come lati i cateti e l ipotenusa dei triangoli. ESERITZIONE N. PG. 0 Q Q Q Q Q Q Q Q Q rea Q = piastrelle rea Q = 8 piastrelle rea Q = 6 piastrelle rea Q = piastrelle rea Q = 8 piastrelle rea Q = 6 piastrelle rea Q = 8 piastrelle rea Q = 6 piastrelle rea Q = piastrelle Osserviamo che in ogni situazione l area del quadrato costruito sull ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti. Vediamo ora di staccarci dall immagine delle piastrelle con considerazioni più generali. isegna un triangolo rettangolo isoscele qualunque e i quadrati che hanno come lati i cateti e l ipotenusa del triangolo; traccia le linee sottili come in figura (meglio è se disegni le figure su cartoncini colorati ed esegui effettivamente i tagli e le sovrapposizioni per i confronti). Osserva che il quadrato costruito sull ipotenusa è composto dallo stesso numero di elementi congruenti (triangoli rettangoli isosceli) che compongono complessivamente i due quadrati costruiti sui cateti. Possiamo allora generalizzare: # in un triangolo rettangolo isoscele, il quadrato costruito sull ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. 0

3 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina PGIN OPERTIV Un po di storia Pitagora e la scuola pitagorica Pitagora nacque nell isola greca di Samo attorno al 80 a.. (la data non è certa). Fece molti viaggi in Oriente e in Egitto, poi si stabilì a rotone, una colonia greca di quella che oggi è l Italia meridionale, all epoca Magna Grecia, dove fondò una scuola. Questa scuola aveva forse più le caratteristiche di una comunità di tipo religioso o, ancora meglio, di una setta vera e propria. I seguaci erano infatti tenuti ad appartenere alla scuola per tutta la vita e a mantenere segrete le conoscenze acquisite. La figura di Pitagora è circondata da una fama leggendaria e misteriosa: ben poco di quanto è stato riportato ha un valido fondamento storico. erto è che nella sua scuola ci si occupò di filosofia, matematica, magia, musica e astronomia. Le dottrine elaborate da Pitagora e dai discepoli erano un misto di razionalità e di misticismo. onsideriamo dapprima alcuni aspetti della parte razionale. Tutto è numero è il motto con il quale ancor oggi si sintetizza il pensiero della scuola pitagorica. I seguaci erano infatti convinti dell importanza suprema dei numeri nell origine dell universo. Secondo loro, quindi, ogni tipo di conoscenza doveva avere come base la conoscenza dei numeri, poiché tutta la realtà era esprimibile mediante numeri interi o razionali (cioè, come già sai, esprimibili sotto forma di frazione). Persino la musica era governata da leggi matematiche. I pitagorici espressero infatti la lunghezza dei suoni che compongono un armonia musicale mediante frazioni (; ; ; ; ). Questa modalità è ancor oggi in uso, anche se con 8 6 ampliamenti e modificazioni. Rappresentazione di Pitagora in una miniatura del XV secolo. Vediamo ora invece alcuni aspetti della parte mistica. I pitagorici credevano nella trasmigrazione dell anima, ossia erano convinti che le anime degli uomini e degli animali si reincarnassero dopo la morte in altri uomini o animali. Pitagora era probabilmente giunto a questa concezione derivandola dalla religione indiana durante uno dei suoi viaggi in Oriente. tal proposito Senofane racconta che Pitagora durante una passeggiata sgridò un uomo che percuoteva un cane con un bastone: Smettila, stai percuotendo un mio caro amico! Lo riconosco dai lamenti!. I seguaci della scuola si imponevano inoltre una rigida disciplina, anche mediante regole un po bizzarre: era infatti assolutamente proibito indossare abiti di lana o mangiare fave, nonostante si professasse la necessità di osservare una rigida dieta vegetariana per purificare lo spirito. La scuola pitagorica ebbe inoltre una caratteristica che la rese diversa da tutte le altre scuole filosofiche greche: ammetteva le donne come ascoltatrici! Particolare di una tavola del 96 in cui si ripropongono le teorie di Pitagora per spiegare le basi dell armonia musicale. ESERIZI pag. 8

4 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR Le osservazioni sulle piastrelle appassionarono molto Pitagora, che proseguì i suoi studi, trovando la relazione che lega i cateti e l ipotenusa di un triangolo rettangolo qualunque. Troviamo ora anche noi questa relazione. isegniamo un triangolo rettangolo T qualunque. isegniamo ora due quadrati congruenti, e '''', che abbiano come lato la somma dei cateti del triangolo rettangolo. c T c G c T T c Q T c I α c c T c E c ' c Q T T c T c Q c T ' c c c c β F ' ' Sui lati del primo quadrato riportiamo le misure dei cateti, come nella figura a fianco. ongiungiamo i punti E, F, G, I. Il quadrato iniziale risulta così scomposto nei triangoli rettangoli T, T, T, T e nel quadrato Q. I triangoli rettangoli T, T, T, T sono congruenti tra loro e anche al triangolo T, infatti hanno: un angolo retto, perché è un angolo del quadrato ; i cateti congruenti a quelli di T. Q è un quadrato, ha infatti: tutti i lati congruenti all ipotenusa di T e quindi congruenti tra loro; tutti gli angoli retti (ognuno è supplementare alla somma di a e di b, che è 90 ). nche sui lati del secondo quadrato '''' riportiamo le misure dei cateti, e suddividiamolo come nella figura a fianco. Il quadrato risulta così scomposto in: triangoli rettangoli congruenti tra loro e congruenti al triangolo T; due quadrati Q e Q : Q ha come lato il cateto c, Q ha come lato il cateto c. c Osserviamo che: togliendo dal secondo quadrato grande '''' i triangoli T, T, T, T, si ottiene la somma dei quadrati Q e Q ; togliendo dal primo quadrato grande i triangoli T, T, T, T, si ottiene il quadrato Q. Possiamo allora concludere che il quadrato Q, che ha per lato l ipotenusa di T, è equivalente alla somma dei quadrati Q e Q, che hanno per lati rispettivamente i cateti c e c di T. bbiamo trovato dunque la relazione che lega i cateti e l ipotenusa di un triangolo rettangolo, nota a tutti come teorema di Pitagora: # in un triangolo rettangolo il quadrato costruito sull ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Q Q Q Ricordando le nostre conoscenze sulle figure equivalenti, possiamo enunciare il teorema di Pitagora in quest altro modo: # in un triangolo rettangolo l area del quadrato costruito sull ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti. rea Q + rea Q = rea Q

5 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina PGIN OPERTIV Laboratorio UN LTR VI PER RRIVRE LL RELZIONE I PITGOR Su un foglio di cartoncino disegna un triangolo rettangolo qualunque. isegna anche i quadrati che hanno per lati i cateti e l ipotenusa. al vertice del triangolo prolunga il lato del quadrato costruito sull ipotenusa, fino a incontrare in il lato "". a traccia la parallela a fino a incontrare in E il lato ". al vertice prolunga il lato " fino a incontrare ' in F. Ritaglia le parti che si sono così costituite, ossia,,,, e ricomponile come suggerito dalla figura sul quadrato che ha per lato l ipotenusa. quale conclusione puoi arrivare? " " E F ' ' ostruisci il triangolo rettangolo T e i quadrati su cartoncini colorati, in modo analogo alle figure, usando come unità di misura il centimetro. rea Q =... cm rea Q =... cm rea Q =... cm rea Q = Q T Q Q cm Q Q ostruisci il triangolo T e i quadrati su cartoncini colorati, in modo analogo alle figure, usando come unità di misura il centimetro. rea Q =... cm rea Q =... cm rea Q =... cm rea Q = T cm Q ESERIZI pag. 8

6 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR LEZIONE Le formule del teorema di Pitagora Riprendiamo la relazione che abbiamo trovato alla fine della Lezione precedente: Q Q i c c rea Q + rea Q = rea Q Ricordando le formule dell area del quadrato, possiamo anche scrivere in linguaggio simbolico: Q c + c = i dalla quale possiamo ricavare: c = i - c c i = - c c c i Vediamo ora come possono essere sfruttate queste relazioni per risolvere problemi. Supponiamo di conoscere le lunghezze dei due cateti, che indichiamo un c e c, di un triangolo rettangolo e di voler trovare la lunghezza dell ipotenusa, che chiamiamo i. Riprendiamo la relazione precedente: i c = + c L uguaglianza resterà valida se estraiamo la radice quadrata di entrambi i membri: i = c + c c c c c i i Se invece conosciamo le lunghezze di un cateto e dell ipotenusa, per trovare la lunghezza dell altro cateto possiamo riprendere la relazione: c = i - c per passare poi all uguaglianza delle radici quadrate: c i = - c nalogamente: c i = - c Riassumiamo le formule trovate. Se indichiamo con i, c e c le lunghezze dell ipotenusa e dei cateti di un triangolo rettangolo, si ha: i = c + c c i = - c c i = - c

7 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina Esercizi risolti PGIN OPERTIV In un triangolo rettangolo i cateti misurano cm e cm. etermina la lunghezza dell ipotenusa. = cm = cm Ricordando la relazione di Pitagora i = c + c, puoi scrivere: = + da cui: = + = ( cm) + ( cm) = cm + cm = 69 cm = cm In un triangolo rettangolo l ipotenusa misura 7 cm e un cateto misura 8 cm. etermina la lunghezza dell altro cateto. = 7 cm = 8 cm = - da cui: = - = ( 7 cm) - ( 8 cm) = 89 cm - 6 cm = cm = cm In un triangolo rettangolo i cateti sono lunghi 7 cm e 0 cm. etermina la lunghezza dell ipotenusa. = 7 cm 0 cm 9 cm 00 cm = 9 cm ª, cm + = ( ) + ( ) = + = I cateti di un triangolo rettangolo misurano cm e 6 cm. etermina la misura dell ipotenusa. [0 cm] 6 In un triangolo rettangolo l ipotenusa misura cm e un cateto 7 cm. etermina l area del triangolo. [8 cm ] I cateti di un triangolo rettangolo misurano mm e 0 mm. etermina la misura del perimetro. [70 mm] 7 In un triangolo rettangolo un cateto e l ipotenusa misurano rispettivamente 0 mm e 0, mm. etermina la lunghezza del perimetro. [ mm] ESERIZI pag. 9

8 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 6 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR LEZIONE Le terne pitagoriche Se tre numeri interi sono tali che il quadrato del maggiore dei tre è uguale alla somma dei quadrati degli altri due, si dice che formano una terna pitagorica. Infatti quei tre numeri possono essere considerati come le lunghezze (espresse ovviamente nella stessa unità di misura) dei lati di un triangolo rettangolo. Ecco alcuni esempi di terne pitagoriche: infatti = + ( = 9 + 6) infatti = + (69 = + ) 8 7 infatti 7 = 8 + (89 = 6 + ) 7 infatti = 7 + (6 = ) Queste terne sono dette primitive, perché sono formate da numeri primi tra loro. a ognuna di queste terne se ne possono ottenere infinite altre, moltiplicando tutti e tre i componenti della terna per uno stesso numero. Prendiamo ad esempio la terna. Moltiplichiamo per ogni componente della terna; otteniamo: Questa è un altra terna pitagorica, infatti: 0 = (00 = 6 + 6) Moltiplichiamo per 7 ogni componente della stessa terna; otteniamo: 8. nche questa è una terna pitagorica, infatti: = + 8 ( = + 78) ividendo invece ogni componente di una terna primitiva per uno stesso numero si ottengono tre numeri, non più interi, ma decimali. Tali numeri possono essere comunque considerati come le misure dei lati di un triangolo rettangolo, poiché verificano la relazione pitagorica. Se ad esempio dividiamo per ogni componente della terna,,, otteniamo:,,. Per essi vale ancora la relazione pitagorica:, =, +. (6, =, + ) u 6 0,, 8 6 Se a, b, c è una terna di numeri, scritti in ordine crescente, che rappresenta le misure dei lati di un triangolo, per stabilire se tale triangolo è rettangolo oppure no basterà verificare se a, b, c formano una terna pitagorica, ossia se a + b = c.

9 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 7 PGIN OPERTIV ompleta la tabella. a b c a b Terna pitagorica: sì o no? c Terna primitiva: sì o no? Prendi una terna pitagorica primitiva tra quelle considerate finora; moltiplica ogni suo componente per uno stesso numero a tua scelta e verifica se ottieni un altra terna pitagorica. Le seguenti terne, ad eccezione di una, rappresentano le misure dei lati di un triangolo. Stabilisci quali triangoli sono rettangoli. (ttenzione: individua prima la terna che non può rappresentare i lati di un triangolo e spiega il perché.) 6, ,, 0 7, 6 8 7, 6 9, Un triangolo ha i lati lunghi, cm, cm e, cm. È rettangolo oppure no? Un triangolo ha i lati lunghi 7 cm, 6 cm e 0 cm. È rettangolo oppure no? 6 Un triangolo ha due lati che misurano Un po di storia Le terna pitagorica La più famosa terna pitagorica è certamente. Già gli Egizi, molto prima di Pitagora, sfruttavano questa terna per disegnare nel terreno angoli perfettamente retti. Erano quindi già a conoscenza del fatto che, se si disegna un triangolo con i lati aventi come misure (rispetto alla stessa unità),,, esso è certamente rettangolo! La terna è attualmente usata anche dagli edili e dagli agrimensori per verifiche rapide nei cantieri. Le forme squadrate di questo piccolo tempio mostrano come gli Egizi sapessero padroneggiare l uso degli angoli retti nelle loro attività. 9,6 cm e,8 cm. Quanto deve essere lungo il terzo lato perché il triangolo sia rettangolo? 7 ESERIZI pag.

10 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 8 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR LEZIONE pplicazioni del teorema di Pitagora Il teorema di Pitagora può essere applicato ogni volta che, scomponendo una figura, si ottiene un triangolo rettangolo. = + = - = - h d = + = - = - b ossia d = b + h b = d - h h = d - b = + = + = + = - = - = + = - = - O = O + O = O + O O = - O O = - O O = - O O = - O = + = - = - = + = - = - S R RQ = R + Q Q = RQ - R R = RQ - Q P K Q RQ = R + Q Q = RQ - R R = RQ - Q = + = - = - = + = - = - = + = - = - 8 = + = - = -

11 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina 9 Esercizi guidati PGIN OPERTIV etermina la lunghezza della diagonale di un rettangolo avente i lati lunghi 0 cm e 8 cm. = 0 cm = 8 cm pplica il teorema di Pitagora al triangolo : = + = (...) + (...) = =... =... cm cm cm cm In un triangolo isoscele un lato obliquo è lungo cm e la base è lunga cm. etermina la lunghezza dell altezza. = = cm = cm pplica il teorema di Pitagora al triangolo : = - = (...) - (...) = =... =... cm cm cm cm Un rombo ha le diagonali lunghe 6 cm e 8 cm. etermina la lunghezza del perimetro del rombo. = 6 cm p = 8 cm O =... cm :... =... cm O =... cm :... =... cm O pplica il teorema di Pitagora al triangolo O: = + = (... ) + (...) = =... =... O O cm cm cm cm p =... cm... =... cm In un trapezio rettangolo le basi misurano 9 cm e 7 cm, mentre il lato obliquo misura, cm. etermina la misura dell altezza. [, cm] Le basi di un trapezio isoscele misurano 8 cm e 0 cm e l altezza misura 0 cm. etermina la misura del lato obliquo. [ cm] ESERIZI pag. 9

12 7_0_TEORI 9_ : Pagina 0 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR LEZIONE lcuni casi particolari IL QURTO Indichiamo con l la lunghezza del lato e con d quella della diagonale di un quadrato. onsideriamo il triangolo rettangolo colorato, nel quale d rappresenta la lunghezza dell ipotenusa ed l quella dei due cateti congruenti. ome sappiamo: d = l + l. l d d = l + l = l = [per la proprietà: la radice di un prodotto è uguale al prodotto delle radici] = l = l = l = l # [quest ultima scrittura ha lo stesso significato di quella immediatamente prima dell uguale, ma evita di fare confusione] La lunghezza della diagonale del quadrato si può ottenere moltiplicando la lunghezza del lato per la radice quadrata di. d = l Poiché: l d è il percorso diretto per determinare la lunghezza della diagonale conoscendo la lunghezza del lato l : d è il percorso inverso per determinare la lunghezza del lato conoscendo la lunghezza della diagonale. Quindi: l = d l l h IL TRINGOLO EQUILTERO Indichiamo con l il lato e con h l altezza di un triangolo equilatero. pplichiamo il teorema di Pitagora l al triangolo rettangolo colorato. Le lunghezze dei cateti sono h ed e la lunghezza dell ipotenusa è l. l l h = l - Ê l [riduciamo allo stesso denominatore le due quantità sotto radice] Ë Á ˆ h = - = = l - l l = = l l l = = # In un triangolo equilatero l altezza si può ottenere moltiplicando la metà del lato per la radice quadrata di. l h = : Poiché: l l h è il percorso diretto per determinare la lunghezza dell altezza conoscendo la lunghezza del lato, l l h è il percorso inverso per determinare la lunghezza del lato : conoscendo la lunghezza dell altezza. h Quindi: l = 0

13 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina PGIN OPERTIV onsidera un quadrato con il lato di 0 cm. etermina la lunghezza della sua diagonale: applicando il teorema di Pitagora a uno dei triangoli rettangoli isosceli in cui la diagonale divide il quadrato; applicando la formula riportata a pagina precedente. Un quadrato ha la diagonale che misura 0 cm. etermina la lunghezza del suo perimetro. Un triangolo equilatero ha il lato che misura 6 cm. etermina la lunghezza dell altezza: applicando il teorema di Pitagora a uno dei triangoli rettangoli in cui l altezza divide il triangolo; applicando la formula riportata a pagina precedente. Un triangolo equilatero ha l altezza lunga,6 cm. etermina la lunghezza del suo perimetro. Un po di storia Il mostro Proprio il teorema di Pitagora, il più famoso teorema attribuito alla scuola pitagorica (anche se già noto a Egizi e abilonesi), fu in parte la causa della decadenza della scuola. pplicando infatti il teorema di Pitagora al quadrato per determinarne la lunghezza della diagonale, si trovò che tale diagonale si poteva ottenere moltiplicando il lato per il fattore. Ma proprio tra i pitagorici stessi qualcuno si accorse che questo fattore non poteva essere ottenuto da alcun rapporto di numeri interi, ossia non poteva essere il risultato di una divisione tra numeri interi. L armonia pitagorica dell universo, secondo la quale tutta la realtà che circonda l uomo poteva essere espressa mediante rapporti tra numeri interi, crollò rovinosamente. Il mostro ne aveva minato le basi! Leggende diverse si narrano sulla fine dello scopritore di questa assurdità nella teoria. Una leggenda narra che egli perì durante una tempesta, punito dagli dei per aver osato occuparsi di cose divine; un altra racconta che fu ucciso dai pitagorici stessi per evitare che la pericolosa notizia venisse a conoscenza di tutti gli allievi e quindi poi anche al di fuori della loro cerchia. Ma la verità non tardò ad affermarsi e contribuì, unitamente a ragioni di ordine politico, a decretare la fine della celebre scuola. L esagono EF è costituito da un quadrato (E) e da due triangoli equilateri affiancati (EF e ). Osserva la figura, poi calcola la lunghezza della diagonale F. 6 Il quadrilatero QRST è costituito da un quadrato (PQRS) e da un triangolo equilatero (QST) parzialmente sovrapposti. Osserva la figura, quindi calcola il perimetro del quadrilatero. E S cm R F cm P Q T ESERIZI pag. 9

14 7_0_TEORI 9_ :8 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR 6 LEZIONE Il teorema di Pitagora nel piano cartesiano Vogliamo determinare la distanza fra due punti rappresentati in un sistema cartesiano. y ' ' O Simulazione n. y 9 ' ' u u O y 6 u O x x x onsideriamo i due punti (; ) e (7; ). Essi sono allineati su una semiretta parallela all asse delle ascisse. isegniamo le loro proiezioni sull asse delle ascisse, indicate con ' e ': si può facilmente constatare che la distanza tra ' e ' è uguale a u e che quindi '' = u. La distanza tra e è ovviamente uguale alla distanza tra ' e ', quindi = u. Osserviamo che la misura della distanza dei punti e è uguale alla differenza tra le ascisse dei punti: x - x = 7u - u = u In generale: # la distanza fra due punti allineati su una semiretta parallela all asse delle ascisse è uguale alla differenza delle ascisse. onsideriamo ora i punti (; ) e (; 8). Essi sono allineati su una semiretta parallela all asse delle ordinate. Procedendo in modo del tutto analogo a quello precedente, si può facilmente constatare che = 6 u. Osserviamo che in questo caso la misura della distanza dei punti e è uguale alla differenza tra le ordinate dei punti: In generale: # la distanza fra due punti allineati su una semiretta parallela all asse delle ordinate è uguale alla differenza delle ordinate. onsideriamo in ultimo i punti (; ) e (7; ). Essi non sono allineati su una semiretta parallela agli assi. isegniamo le proiezioni di e di su entrambi gli assi. Si viene così a formare il triangolo rettangolo, che ha come ipotenusa il segmento. Il punto ha la stessa ascissa di e la stessa ordinata di, cioè (; ). Procedendo come sopra, possiamo vedere che le misure dei suoi cateti sono: = x - x = u y - y = 8u - u = 6u = y - y = u pplicando il teorema di Pitagora al triangolo, possiamo determinare la misura di : = + = x - x y y u u = 6 u + 9 u = u = u ( ) + ( - ) = ( ) + ( ) = # La distanza di due punti qualunque e si ottiene applicando il teorema di Pitagora al triangolo che ha come ipotenusa il segmento e come misure dei cateti la differenza tra le misure delle ascisse e la differenza tra le misure delle ordinate.

15 7_0_TEORI 9_ :9 Pagina PGIN OPERTIV Nel riferimento cartesiano riportato a fianco rappresenta le coppie di punti: (; 0) e (7; 0) (; ) e (; ) etermina poi la lunghezza del segmento e la lunghezza del segmento. Nel riferimento cartesiano riportato a fianco rappresenta le coppie di punti: E(; 0) e F(; ) G(; ) e (; 7) etermina poi la lunghezza del segmento EF e la lunghezza del segmento G. Esercizi guidati y u O y 7 6 u O x x In un riferimento cartesiano rappresenta il punto P(6; 8). etermina la sua distanza dall origine. isegna il punto nel riferimento cartesiano a fianco e traccia il segmento OP: questo segmento rappresenta la distanza di P da O. Per determinare la lunghezza del segmento OP applica ora il teorema di Pitagora al triangolo OP. O = x P =... u P = y P =... u OP = O +... = =... =... u y P O u x Nel riferimento cartesiano riportato a fianco rappresenta i punti R(; ) e S(; 7). etermina poi la lunghezza del segmento RS. (Evidenzia il triangolo nel quale applicare il teorema di Pitagora.) R = x R - x S = =... S = y S -... = =... y 6 O u x RS = R = + = + = = u Nel riferimento cartesiano riportato a fianco rappresenta i punti (6,;,) e (; 7,). etermina poi la lunghezza del segmento. (Evidenzia il triangolo nel quale applicare il teorema di Pitagora.) = = =... = = =... = +... = = =... =... u y 7 6 O u x ESERIZI pag.

16 7_0_TEORI 9_ :9 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR Riassumiamo quello che abbiamo studiato... IL TEOREM I PITGOR Relazione tra i lati di un triangolo rettangolo Utilizzo TRINGOLO ISOSELE Le terne pitagoriche l = l h b Ê b ˆ Á Ë + h c i i c c = = i -... i = c + c Tre numeri formano una terna pitagorica se il quadrato del maggiore è uguale alla somma dei... degli altri due. c = a + b a, b, c formano una... c =... - c asi particolari RETTNGOLO d h pplicazioni b d = b + h QURTO l d TRINGOLO EQUILTERO l h TRPEZIO d = l + l = l = = l h = l - Ê l Ë Á ˆ = = = l = + ROMO d d l RIFERIMENTO RTESINO y Q l = Ê d ˆ d Á + Ê ˆ Ë Ë Á O PQ P x =... + Q

17 7_0_ESER 8_ :8 Pagina 8 IL TEOREM I PITGOR UNITÀ Geometria Esercizi Lezione per lezione lezione he cos è il teorema di Pitagora in pillole Il teorema di Pitagora esprime una relazione che lega i cateti e l ipotenusa di un triangolo rettangolo. Teoria p. 0- Tale relazione può essere espressa in due modi: in un triangolo rettangolo il quadrato costruito sull ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti oppure: in un triangolo rettangolo l area del quadrato costruito sull ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti. rea Q + rea Q = rea Q Q Q Q Laboratorio GIOIMO UN PO ON IL TEOREM I PITGOR isegna un triangolo isoscele con la base lunga cm e i lati e lunghi cm. è rettangolo?... isegna e ritaglia un quadrato Q con il lato lungo cm. Incollalo in modo tale che un suo lato coincida con il lato del triangolo isoscele. isegna e ritaglia due quadrati congruenti Q e Q aventi il lato lungo cm. Incolla questi quadrati in modo che un loro lato coincida con uno dei lati del triangolo. alcola le aree dei quadrati considerati. È valida la relazione rea Q = rea Q + rea Q?... isegna ora due triangoli diversi dal precedente che non siano rettangoli. Ripeti le operazioni proposte sopra. È valida la relazione rea Q = rea Q + rea Q?... Quali parole inseriresti nella seguente frase perché essa rappresenti la giusta conclusione delle precedenti osservazioni? Il teorema di Pitagora può essere applicato... ai triangoli rettangoli. 8

18 7_0_ESER 8_ :8 Pagina 9 Esercizi Lezione per lezione lezione Le formule del teorema di Pitagora in pillole Il teorema di Pitagora può essere sfruttato per calcolare la misura di un lato di un triangolo rettangolo conoscendo la misura degli altri due. i = c + c c = i - c c = i - c da cui da cui da cui c = i - c Teoria p. - i = c + c c = i - c Osserva la figura, i dati e risolvi. = 80 mm = 0 mm = 9 cm = cm = cm c i c = cm ompleta la tabella. I triangoli considerati sono tutti rettangoli. c c i Triangolo 0 cm Triangolo cm cm cm Triangolo mm mm Triangolo 7, cm, cm Triangolo dm dm 6 In un triangolo rettangolo i cateti misurano 7, cm e 8 cm. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [67, cm ; cm] 7 In un triangolo rettangolo i cateti misurano,9 cm e, cm. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [0, cm ;,6 cm] 8 In un triangolo rettangolo i cateti misurano 0 mm e mm. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [80 mm ; 0 mm] 9 In un triangolo rettangolo un cateto misura mm e l altro cateto è congruente a del primo. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [0086 mm ; 9 mm] 0 In un triangolo rettangolo l ipotenusa misura, m e il cateto minore, dm. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [ dm;, dm ] In un triangolo rettangolo l ipotenusa misura, cm e il cateto minore è congruente a dell ipotenusa. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [67, cm ; 0 cm] In un triangolo rettangolo l ipotenusa e il cateto maggiore misurano rispettivamente 8, cm e 6,8 cm. etermina l area del triangolo e la misura del perimetro. [8,8 cm ; cm] = 8 cm = 9 cm L ipotenusa e un cateto di un triangolo rettangolo sono lunghi rispettivamente 6, cm e,6 cm. etermina la lunghezza del perimetro e l area del triangolo. [, cm; 9, cm ] I cateti di un triangolo rettangolo sono lunghi cm e 8 cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [ 9, cm] 9

19 7_0_ESER 8_ :8 Pagina 0 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR In un triangolo rettangolo i cateti misurano cm e 8 cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [ 6, cm] Esercizio guidato 7 Osserva la figura, i dati e risolvi. =, cm =, cm 6 In un triangolo rettangolo l ipotenusa e un cateto misurano rispettivamente cm e cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [ 77, cm] = + = I cateti di un triangolo rettangolo possono essere considerati come base e altezza relativa; quindi, moltiplicandoli tra loro, ottieni la doppia area del triangolo. Ovviamente, anche l ipotenusa e l altezza possono essere considerati come base e altezza relativa; quindi, dividendo la doppia area per l ipotenusa, puoi ottenere l altezza. = = =... cm = =... cm =... cm... cm 8 I cateti di un triangolo rettangolo sono lunghi cm e 8 cm. etermina la lunghezza del perimetro e quella dell altezza relativa all ipotenusa. [ cm;, cm] Esercizio guidato 9 In un triangolo rettangolo l ipotenusa misura 6,9 cm; un cateto è dell ipotenusa. etermina la misura del perimetro del rettangolo e la misura dell altezza relativa all ipotenusa. [9 cm; 6 cm] 0 In un triangolo rettangolo i due cateti misurano 7, cm e 0 cm. etermina la misura dell ipotenusa, la misura dell altezza relativa all ipotenusa e la lunghezza delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. =... cm = 0 cm... pplica il teorema di Pitagora al triangolo. = +... = = =... = = = = pplica il teorema di Pitagora al triangolo. = -... = = =... =... = =... 0

20 7_0_ESER 8_ :9 Pagina Esercizi Lezione per lezione I cateti di un triangolo rettangolo sono lunghi mm e 7 mm. etermina: a la lunghezza dell ipotenusa; b la lunghezza dell altezza relativa all ipotenusa; c la lunghezza delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. [90 mm;, mm;, mm; 7,6 mm] In un triangolo rettangolo le proiezioni dei cateti sull ipotenusa misurano 0,8 cm e 9, cm; l altezza relativa all ipotenusa misura, cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [7 cm] L ipotenusa e un cateto di un triangolo rettangolo misurano, cm e 0 cm. etermina: a la lunghezza del perimetro; b la lunghezza dell altezza relativa all ipotenusa; c la lunghezza delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. [0 cm; 6 cm;, cm; 8 cm] In un triangolo rettangolo l ipotenusa e un cateto misurano rispettivamente, cm e, cm. etermina: a la lunghezza del perimetro; b la lunghezza dell altezza relativa all ipotenusa; c la lunghezza delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. [ cm; 0,8 cm; 8, cm;, cm] Le proiezioni dei cateti sull ipotenusa di un triangolo rettangolo misurano 8,8 cm e, cm; l altezza relativa all ipotenusa misura 8, cm. etermina la misura del perimetro del triangolo. [9 cm] 6 L area di un triangolo rettangolo è, cm ; la misura di un cateto misura 8 cm. etermina: a la misura del perimetro del triangolo; b la misura dell altezza relativa all ipotenusa; c la misura delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. [ cm;,8 cm; 7, cm; 0, cm] 7 Il perimetro di un triangolo rettangolo misura 68 cm; i due cateti sono congruenti rispettivamente 8 a e a dell ipotenusa. etermina: 7 7 a la misura di ogni lato del triangolo; b la misura dell altezza relativa all ipotenusa; c la misura delle proiezioni dei cateti sull ipotenusa. [,6 cm;, cm; 8,9 cm; cm; 6, cm;, cm] 8 La somma dei cateti di un triangolo rettangolo è 9 cm. Sapendo che un cateto è dell altro, determina l area e la lunghezza del perimetro del triangolo. [9 cm ; 8 cm] 9 La differenza tra l ipotenusa e un cateto di un trian- golo rettangolo misura cm; il cateto è dell ipotenusa. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [68 cm; 76 cm ] Esercizio guidato 0 L area di un triangolo rettangolo è 86 cm. del- Sapendo che un cateto è congruente ai l altro, determina la lunghezza del perimetro. G F E L = 86 cm... =... cm EFG =... cm :... =... cm E =... cm =... cm L... [ cm] L area di un triangolo rettangolo misura 70 mm. Sapendo che un cateto è congruente a dell altro, determina la lunghezza del perimetro. [0 mm] La somma dei cateti di un triangolo rettangolo è lunga 8 cm e la loro differenza è lunga cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [ 66,8 cm] 8 In un triangolo rettangolo un cateto è dell altro. etermina la misura del perimetro del triangolo, sapendo che la sua area misura 0 cm. [0 cm]

21 7_0_ESER 8_ :9 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR alcola l area e la lunghezza del perimetro di un triangolo rettangolo, sapendo che un cateto è congruente ai dell altro e che la loro somma è 0 cm. [080 cm ; 80 cm] 7 Una scala a pioli lunga, m è appoggiata al muro. La sua base dista dal muro 90 cm. quale altezza dal suolo è appoggiata l altra estremità della scala? In un triangolo rettangolo la differenza tra i cateti misura 8 cm, un cateto è dell altro. etermina 8 la misura del perimetro e l area del triangolo. [60 cm; 960 cm ] 6 Se a e b sono le misure dei cateti di un triangolo rettangolo e c è quella dell ipotenusa, quali delle seguenti relazioni sono vere? Indicalo con una crocetta.?, m a + b = c a = b + c c = a + b b = c - a 90 cm [, m] a = b - c a = c - b lezione Le terne pitagoriche in pillole Teoria p. 6-7 Tre numeri interi, tali che il quadrato del maggiore sia uguale alla somma dei quadrati degli altri due, formano una terna pitagorica. Se la terna è costituita di numeri interi primi tra loro si dice primitiva, ad esempio: a una terna pitagorica se ne possono ottenere infinite altre, costituite di numeri interi o decimali, moltiplicando o dividendo ogni elemento della terna per uno stesso numero.,, ompleta la tabella. a b c a b a + b c Terna pitagorica: sì o no? Terna primitiva: sì o no?

22 7_0_ESER 8_ :9 Pagina Esercizi Lezione per lezione Laboratorio GIOIMO ON LE TERNE PITGORIE Le terne pitagoriche affascinarono fin dall antichità i matematici, che ne fecero spesso l oggetto dei loro studi. Lavoriamo insieme per trovare alcune particolarità di queste terne di numeri. Prendi un numero naturale dispari e chiamalo d. d - d + partire da questo numero d puoi costruire una terna pitagorica calcolando le quantità e. ostruisci una tabella. d 7 d = = - = = d = = Verifica Terna primitiva: sì o no? + = sì 9 Puoi continuare, se vuoi, a trovare altre terne. In generale, puoi affermare che se d è un numero dispari, la terna da numeri... ed è una terna... d d - d + è costituita Prendi ora un numero naturale pari e chiamalo p. p - p + partire da questo numero p puoi costruire una terna pitagorica calcolando le quantità e. ostruisci una tabella. p 6 p - - = =, 6 - = = 7, p + + = =, Verifica Terna primitiva: sì o no?, + =, No, è derivata da (; ; ) 8 0 Puoi continuare, se vuoi, a trovare altre terne. In generale, puoi affermare che se p è un numero pari, la terna da numeri... ed è una terna... p p - p + è costituita

23 7_0_ESER 8_ :9 Pagina GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR lezione pplicazioni del teorema di Pitagora in pillole Teoria p. 8-9 Il teorema di Pitagora può essere applicato ogni volta che, componendo una figura, si ottiene un triangolo rettangolo. =, cm = cm =, cm h d d = b + h b = d - h h = d - b b Osserva la figura, i dati e risolvi. 9 = cm = 9 cm 0 = mm p = 6 mm = 6 cm p = cm = cm = 9 cm = 0 cm Misura in centimetri i lati della pagina del tuo quaderno; applicando il teorema di Pitagora trova la misura della diagonale approssimata ad una cifra dopo la virgola. Verifica con l uso del righello il risultato ottenuto. 6 Misura in centimetri i lati della pagina del tuo libro di matematica; applicando il teorema di Pitagora trova la misura della diagonale approssimata ad una cifra dopo la virgola. Verifica con l uso del righello il risultato ottenuto. 7 Misura in centimetri i lati del piano d appoggio del tuo banco; applicando il teorema di Pitagora trova la misura della diagonale approssimata ad una cifra dopo la virgola. Verifica con l uso della riga il risultato ottenuto. = 9 cm = cm K K = 8 cm 8 L area di un rettangolo è, cm e la sua base è lunga, cm. etermina la lunghezza della sua diagonale. [,9 cm] 9 L area di un rettangolo è 70 cm e la sua altezza misura cm. etermina la misura della sua diagonale. [, cm]

24 7_0_ESER 8_ :9 Pagina Esercizi Lezione per lezione 0 Il perimetro di un rettangolo è lungo 76 cm e la base è lunga cm. etermina la lunghezza della sua diagonale. [ 6, cm] La diagonale di un rettangolo misura 6,8 cm, l altezza, cm. etermina la lunghezza del perimetro e l area del rettangolo. [8, cm; 9, cm ] La base di un rettangolo è lunga 60 mm e la diagonale 68 mm. etermina la lunghezza del perimetro e l area del rettangolo. [8 mm; 90 mm ] La diagonale di un rettangolo misura cm, una dimensione 0 cm. etermina la misura del perimetro del rettangolo. [ 7 cm] Il perimetro di un rettangolo misura, cm; l altezza del rettangolo è congruente a della base. etermina la misura della sua diagonale. [6,9 cm] L area di un rettangolo è cm. Sapendo che la sua base è congruente a dell altezza, determina la lunghezza della diagonale. [0 cm] 6 Il perimetro di un rettangolo misura cm, la differenza tra la base e l altezza misura 7 cm. etermina l area del rettangolo e la misura della sua diagonale. [70 cm ;,7 cm] 7 Per costruire una staccionata si piantano dei paletti, 80 cm distanti,0 m uno dall altro, in modo che,0 m sporgano di 80 cm dal terreno; si collegano le estremità con un asse orizzontale. Per irrigidire la struttura si dispongono due traverse lungo le diagonali. Quanto deve essere lunga ogni traversa? [, m] 8 Il perimetro di un quadrato è lungo 0 cm. etermina la lunghezza della diagonale. [ 6,77 cm] 9 L area di un quadrato è 8 dm. etermina la lunghezza della diagonale. [ dm] 60 Il perimetro di un quadrato misura 60 cm. etermina la misura della sua diagonale. [, cm] 6 L area di un quadrato è cm. etermina la misura della sua diagonale. [ 9, cm] 6 Un rettangolo ha il perimetro lungo 00 cm e una dimensione lunga 8 cm. etermina la lunghezza della diagonale del quadrato equivalente al rettangolo. [,9 cm] 6 In un triangolo isoscele il perimetro è lungo 7 dm e la base è lunga 0 dm. etermina l area del triangolo. [0 dm ] 6 In un triangolo isoscele ogni lato obliquo misura 9 cm, il perimetro misura 08 cm. etermina l area del triangolo. [0 cm ] 6 In un triangolo isoscele il perimetro misura 0 cm, la base misura 9,6 cm. etermina l area del triangolo. [, cm ] 66 In un triangolo isoscele l area è 7 cm e la base è lunga 9 cm. etermina la lunghezza del perimetro. [ cm] 67 L area di un triangolo isoscele è 9, cm, la sua altezza misura 8, cm. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo. [, cm] 68 L area di E è 96 cm. etermina l area di E e la misura del suo perimetro. E E p E 69 Osserva la figura, i dati e risolvi. p EFGI =, cm L =, cm EFGI E [90 cm, 0, cm] G F I E M K L [78,7 cm ]

25 7_0_ESER 8_ :9 Pagina 6 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR 70 Su ogni lato di un quadrato è stato costruito un triangolo isoscele, avente la base coincidente con il lato del quadrato e l altezza di 0,9 cm. L area del quadrato è 6 cm. etermina la misura del perimetro del poligono ottenuto dopo le costruzioni. [,8 cm] 77 Osserva la figura, i dati e risolvi. = 7 mm = mm p = 6 mm 7 Un rettangolo ha la dimensione lunga cm e la dimensione lunga 0 cm. Indica con M il punto medio di. etermina la lunghezza del perimetro del triangolo M. [7 cm] [86 mm ; 98 mm] 7 Il perimetro di un triangolo isoscele è 7 cm e la 6 sua base è congruente a del lato. etermina l area del triangolo. [ cm ] 7 alcola la misura del perimetro di un triangolo scaleno, sapendo che il lato è lungo cm, il lato è lungo 0 cm e l altezza relativa al lato misura cm. è un triangolo rettangolo oppure no? Perché? [p = 60 cm] 7 In un triangolo scaleno l altezza è lunga 7, cm e divide il lato in due parti lunghe rispettivamente, cm e 9,6 cm. etermina la lunghezza del perimetro di. [6 cm] 7 Osserva la figura, i dati e risolvi. = 6 cm = 9 cm p = cm [76 cm ; 76 cm] 76 Questo disegno rappresenta lo schema di una capriata, struttura in legno per sostenere un tetto, simmetrica rispetto a M. Sapendo che = 8 m e M = M, determina la lunghezza di. 78 Un quadrilatero è formato da due triangoli isosceli aventi la base in comune, lunga cm. I lati obliqui dei triangoli isosceli misurano rispettivamente 0 cm e cm. etermina l area del quadrilatero. [ cm ] 79 Un trapezio rettangolo ha le basi lunghe 6 cm e 0 cm. etermina la lunghezza del perimetro del trapezio, sapendo che l altezza misura 0 cm. [0 cm] 80 Un trapezio rettangolo ha il lato obliquo, l altezza e la base minore lunghe rispettivamente, cm, 9, cm e 7 cm. etermina la misura del perimetro del trapezio. [,6 cm] 8 Un trapezio rettangolo ha le basi e il lato obliquo lunghi rispettivamente cm, 7, cm e, cm. etermina la misura del perimetro e l area del trapezio. [ cm; 97, cm ] 8 Un trapezio isoscele ha le basi che misurano rispettivamente 8 cm e cm. etermina la lunghezza del perimetro, sapendo che l altezza è lunga cm. [8 cm] 8 In un trapezio isoscele un lato obliquo e la sua proiezione sulla base maggiore misurano rispettivamente 9, cm e 8 cm. etermina l area del trapezio, sapendo che la base minore misura 0 cm. [0 cm ] 8 Un trapezio isoscele ha le basi che misurano rispettivamente 7 mm e 0 mm. alcola l area del trapezio, sapendo che il perimetro è lungo 60 mm. [00 mm ] 6 M [, m] 8 Un trapezio isoscele ha il perimetro lungo 0 cm e le basi che misurano rispettivamente 7 cm e 0 cm. etermina l area del trapezio. [0 cm ]

26 7_0_ESER 8_ :9 Pagina 7 Esercizi Lezione per lezione 86 Osserva la figura, i dati e risolvi. = cm = cm p Osserva la figura, i dati e risolvi. 9 [6 cm ; 68 cm] 87 In un trapezio rettangolo la base maggiore è lunga 9 cm, la base minore è lunga,6 cm e la diagonale maggiore misura cm. alcola l area e la misura del perimetro del trapezio. [69,6 cm ; 7, cm] 88 In un trapezio rettangolo la base maggiore misura 7,8 cm; il lato obliquo misura cm ed è perpendicolare alla diagonale minore. etermina: a la misura dell altezza del trapezio; b la misura del perimetro; c l area. [ cm;,6 cm; 87, cm ] 89 In un trapezio rettangolo la diagonale minore, lunga, cm, è perpendicolare al lato obliquo, lungo cm. etermina: a la misura dell altezza del trapezio; b l area. [ cm; 7,6 cm ] 9 = cm p = 8 cm K K =,8 cm =, cm p = 6 cm = cm [7, cm] [7,8 cm ;,8 cm] 90 Un trapezio rettangolo ha l area di cm, il lato obliquo e l altezza che misurano rispettivamente 9 cm e 6 cm. alcola la lunghezza delle due basi. [7 cm; cm] 96 Il lato di un rombo è lungo, cm e una sua diagonale misura 9 cm. etermina l area del rombo. [, cm ] 9 alcola la misura del perimetro di un trapezio rettangolo avente l area di 8,88 m, l altezza che misura, cm e una base tripla dell altra. [8,8 cm] 9 Un trapezio isoscele ha l area di 60 cm, l altezza e il lato obliquo che misurano rispettivamente 8 cm e, cm. etermina la misura delle basi e quella della diagonale. [, cm; 8, cm; 9, cm] 9 In un trapezio rettangolo il lato obliquo è lungo cm, l altezza misura 0 cm e la diagonale minore è congruente a dell altezza. etermina l area e la lunghezza del perimetro del trapezio. [0 cm ; 60 cm] 97 Un rombo ha le diagonali che misurano rispettivamente,8 dm e 9,6 dm. etermina la lunghezza del suo perimetro. [0 dm] 98 Il perimetro di un rombo misura 8 cm; una sua diagonale è lunga, cm. etermina l area del rombo. [,6 cm ] 99 L area di un rombo è 0 cm e una sua diagonale è lunga 0 cm. etermina la lunghezza del perimetro. [68 cm] 00 La somma delle diagonali di un rombo è cm e 7 la diagonale minore è congruente a della diagonale maggiore. etermina la lunghezza del perimetro del rombo. [00 cm] 7

27 7_0_ESER 8_ :9 Pagina 8 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR 0 L area di un rombo è 76 cm ; una sua diagonale misura cm. etermina la lunghezza del suo perimetro. [0 cm] 0 Osserva la figura, i dati e risolvi. etermina: a la misura di ; b la misura dell altezza del parallelogramma relativa ad ; c l area del parallelogramma. [7, cm; 8 cm; 67 cm ] O 06 In un parallelogramma la diagonale minore è lunga 70 cm ed è perpendicolare al lato minore, lungo, cm. alcola la lunghezza del perimetro del parallelogramma. [80 cm] = 696 cm = 66 cm [6 cm; 6,9 cm] 07 Nel deltoide i lati congruenti e misurano, cm e i lati congruenti e misurano, cm. etermina l area del deltoide, sapendo che la diagonale misura cm. 0 Un rombo ha il perimetro lungo 0 cm e una diagonale che misura 60 cm. etermina: a l area del rombo; b la misura dell altezza relativa al lato. [70 cm ;, cm] 0 Nel parallelogramma il lato e il lato misurano rispettivamente, cm e cm. La proiezione del lato sul lato misura 7, cm. etermina l area del parallelogramma. [,6 cm ] 08 In un deltoide PQRS la diagonale PR, che è anche asse di simmetria, è divisa dalla diagonale QS, lunga, cm, in due parti che misurano rispettivamente, cm e cm. etermina la lunghezza del perimetro del deltoide. [0,8 cm] 09 Osserva la figura, i dati e risolvi. E [8, cm ] F K 8 0 Nel parallelogramma la diagonale minore misura 0 cm ed è perpendicolare al lato, lungo, cm. = = E = EF =, cm EF = cm p EF = F [690 cm ; 6 cm]

28 7_0_ESER 8_ :9 Pagina 9 Esercizi Lezione per lezione lezione lcuni casi particolari in pillole Formule che legano il lato e la diagonale del quadrato: d = l l = Formule che legano il lato e la diagonale del triangolo equilatero: l l = l = h d Teoria p. 0- l l d h = 0 cm = = = cm Osserva le figure, i dati e risolvi. 0 = cm = 8 cm Laboratorio LE RELZIONI I PITGOR ON I TRINGOLI EQUILTERI isegna su un cartoncino un triangolo rettangolo con i lati che misurano rispettivamente 6 cm, 8 cm, 0 cm. isegna ora tre triangoli equilateri: uno con il lato lungo 6 cm (indicalo con T ), uno con il lato lungo 8 cm (indicalo con T ), uno con il lato lungo 0 cm (indicalo con T ). Ritagliali e incollali in modo che un lato di ogni triangolo coincida con il lato di uguale misura del triangolo rettangolo. rea T =... rea T =... rea T =... T T rea T = rea T... rea T T Ripeti ora tutte le operazioni precedenti applicandole ad altri triangoli rettangoli a tua scelta. Puoi generalizzare i risultati dicendo che: in un triangolo rettangolo la somma delle aree dei triangoli equilateri costruiti sui cateti

29 7_0_ESER 8_ :9 Pagina 0 GEOMETRI U NITÀ - IL TEOREM I PITGOR Un quadrato ha il perimetro lungo 8 cm. etermina la lunghezza della diagonale. [, cm] Un quadrato ha il perimetro lungo 0 cm. etermina la lunghezza della diagonale. [ 9, cm] 6 L area di un quadrato è 79 cm. etermina la lunghezza della diagonale. [ 8, cm] 7 La diagonale di un quadrato è lunga 6 cm. etermina l area e la lunghezza del perimetro. [68 cm ; 0,8 cm] 8 etermina il perimetro di uno dei triangoli in cui resta diviso un quadrato dalle sue diagonali, sapendo che l area del quadrato è 900 mm. [ 7, mm] = cm = p K [90 cm ; 6, cm] 0 9 Un triangolo rettangolo ha un cateto lungo 0 cm e un angolo di. etermina l area e la lunghezza del perimetro del triangolo. [00 cm ; 68, cm] 0 L area di un quadrato è 6 cm. etermina la misura del perimetro di uno dei triangoli in cui il quadrato è diviso dalle diagonali. [8,6 cm] L area di uno dei triangoli in cui le diagonali dividono un quadrato è 6, cm. etermina: a l area del quadrato; b la lunghezza della diagonale del quadrato; c la lunghezza del perimetro del triangolo considerato. [6 cm ;, cm; 60, cm] Osserva la figura, i dati e risolvi. K = mm p [ mm ; 6,9 mm] = 0 cm = p [67 cm ;,9 cm] Il perimetro di un triangolo equilatero misura 9 cm. etermina la sua area. [ 7, cm ] 6 Il lato di un triangolo equilatero misura cm. etermina la sua area. [ 09,6 cm ] 7 L altezza di un triangolo equilatero è lunga,8 cm. etermina la misura del perimetro del triangolo. [ cm] 8 Il perimetro di un triangolo equilatero misura 8 cm. etermina la sua area. [ 0,9 cm ] 9 L altezza di un triangolo equilatero è lunga 0,76 cm. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [ 7,9 cm; 8,8 cm ]

30 7_0_ESER 8_ :9 Pagina Esercizi Lezione per lezione Esercizio risolto 0 Osserva la figura, i dati e risolvi. = 0 cm p Il triangolo può essere considerato come la metà di un triangolo equilatero, avente come lato il doppio di. = 0 cm = 0 cm = 0 cm,6 cm p = 0 cm + 0 cm +,6 cm 9,6 cm = 0 cm, 6 cm 6 cm Un triangolo rettangolo ha il cateto minore lungo 8 cm e l angolo ad esso opposto di 0. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [, cm; 679 cm ] Un triangolo rettangolo ha l ipotenusa lunga 0 mm e un angolo di 60. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [ 8, mm; mm ] Osserva la figura, i dati e risolvi. = = 0 cm ^ = 0 p 0 60 [, cm ; 7, cm] Un triangolo isoscele ha un angolo di 0 e l altezza uscente dal vertice di questo angolo lunga 0 cm. etermina la misura del perimetro e l area del triangolo. [ 9, cm; 69,8 cm ] Un triangolo rettangolo ha gli angoli acuti di e un cateto lungo 0 mm. etermina la lunghezza del suo perimetro. [ 68, mm] 6 Si vuole realizzare una siepe di biancospino.? Perché si sviluppi con vigore, le piantine devono essere disposte come in figura, cioè ai vertici di triangoli equilateri affiancati. In questa particolare siepe le piantine sono disposte a 0 cm una dall altra. Qual è la distanza tra due file di piantine? [ 6 cm] 7 Un trapezio rettangolo ha l angolo acuto di ampiezza e le basi lunghe rispettivamente 6 cm e cm. etermina la lunghezza del perimetro del trapezio. [ 7, cm] 8 Un trapezio rettangolo ha l angolo acuto di ampiezza, l altezza lunga cm e la base minore lunga 8 cm. etermina la lunghezza del perimetro del trapezio. [, cm] 9 Un trapezio isoscele ha gli angoli acuti di ampiezza, l altezza e la base minore che misurano rispettivamente 6 cm e cm. etermina la lunghezza del perimetro del trapezio. [,8 cm] 0 Un trapezio rettangolo ha l angolo acuto di ampiezza 0, l altezza lunga cm e la base minore lunga cm. etermina la misura del perimetro del trapezio. [, cm] isegna il quadrato di un tangram avente il lato di 0 cm. etermina la misura del perimetro di ogni figura che lo compone. Un trapezio rettangolo ha l angolo acuto di 60, il lato obliquo lungo 0 cm e la base minore congruente al lato obliquo. etermina la lunghezza del perimetro e l area del trapezio. [ cm; 97 cm ] Un trapezio isoscele ha gli angoli acuti di 0, l altezza e la base minore lunghe cm e 0 cm rispettivamente. etermina la misura del perimetro. [ cm]

ALCUNE OSSERVAZIONI SUI TRIANGOLI

ALCUNE OSSERVAZIONI SUI TRIANGOLI LUNE OSSERVZIONI SUI TRINGOLI ataloghiamo i triangoli seondo i lati seondo gli angoli 115 3 67 81 Esiste sempre il triangolo? Selte a aso le misure dei lati, è sempre possibile ostruire il triangolo? Quali

Dettagli

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora

Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Relazione attività in classe sul Teorema di Pitagora Lez. 2/04. Prima Lezione A.S. 2011/2012 Insegnante: Siamo nel VI secolo a.c. in Grecia. In questo periodo visse Pitagora che nacque a Samo e vi restò

Dettagli

1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. 2. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora.

1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. 2. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora. TEOREMA DI PITAGORA Contenuti 1. Particolari terne numeriche e teorema di PITAGORA. Le terne pitagoriche 3. Applicazioni i idel teorema di Pitagora Competenze 1. Sapere il significato di terna pitagorica

Dettagli

Parte Seconda. Geometria

Parte Seconda. Geometria Parte Seconda Geometria Geometria piana 99 CAPITOLO I GEOMETRIA PIANA Geometria: scienza che studia le proprietà delle figure geometriche piane e solide, cioè la forma, l estensione e la posizione dei

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Anna Montemurro. 2Geometria. e misura

Anna Montemurro. 2Geometria. e misura Anna Montemurro Destinazione Matematica 2Geometria e misura GEOMETRIA E MISURA UNITÀ 11 Le aree dei poligoni apprendo... 11. 1 FIGURE PIANE EQUIVALENTI Consideriamo la figura A. A Le figure B e C

Dettagli

Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta.

Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta. CLASSE III C RECUPERO GEOMETRIA AREA PERIMETRO POLIGONI Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta. ES: se ho fatto questo disegno e so che 1 quadretto vale

Dettagli

Test di autovalutazione

Test di autovalutazione Test di autovalutazione 0 0 0 0 0 0 0 70 80 90 00 n Il mio punteggio, in centesimi, è n Rispondi a ogni quesito segnando una sola delle alternative. n onfronta le tue risposte con le soluzioni. n olora,

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1)

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1) GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1) Un ente (geometrico) è un oggetto studiato dalla geometria. Per descrivere gli enti vengono utilizzate delle definizioni. Una definizione è una

Dettagli

Che tipo di linee riconosci in questi quadri? Ripassale con una matita colorata e, con la stessa tinta, colora il pallino corrispondente.

Che tipo di linee riconosci in questi quadri? Ripassale con una matita colorata e, con la stessa tinta, colora il pallino corrispondente. Linee Che tipo di linee riconosci in questi quadri? Ripassale con una matita colorata e, con la stessa tinta, colora il pallino corrispondente. a. curva spezzata retta mista aperta chiusa b. curva spezzata

Dettagli

Vertici opposti. Fig. C6.1 Definizioni relative ai quadrilateri.

Vertici opposti. Fig. C6.1 Definizioni relative ai quadrilateri. 6. Quadrilateri 6.1 efinizioni Un poligono di 4 lati è detto quadrilatero. I lati di un quadrilatero che hanno un vertice in comune sono detti consecutivi. I lati di un quadrilatero non consecutivi tra

Dettagli

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E). MATEMATICA 2001 66. Quale fra le seguenti affermazioni è sbagliata? A) Tutte le funzioni ammettono la funzione inversa B) Una funzione dispari è simmetrica rispetto all origine C) Una funzione pari è simmetrica

Dettagli

Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta

Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta Similitudine e omotetia nella didattica della geometria nella scuola secondaria di primo grado di Luciano Porta Il concetto di similitudine è innato: riconosciamo lo stesso oggetto se è più o meno distante

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Percorsi di matematica per il ripasso e il recupero

Percorsi di matematica per il ripasso e il recupero Giacomo Pagina Giovanna Patri Percorsi di matematica per il ripasso e il recupero 2 per la Scuola secondaria di secondo grado UNITÀ CAMPIONE Edizioni del Quadrifoglio à t i n U 1 Sistemi di primo grado

Dettagli

PROVA INVALSI Scuola Secondaria di I grado Classe Prima

PROVA INVALSI Scuola Secondaria di I grado Classe Prima SNV 2010-2011; SNV 2011-2012; SNV 2012-2013 SPAZIO E FIGURE SNV 2011 10 quesiti su 29 (12 item di cui 6 a risposta aperta) SNV 2012 11 quesiti su 30 (13 item di cui 2 a risposta aperta) SNV 2013 9 quesiti

Dettagli

I teoremi di Euclide e di Pitagora

I teoremi di Euclide e di Pitagora I teoremi di Euclide e di Pitagora In questa dispensa vengono presentati i due teoremi di Euclide ed il teorema di Pitagora, fondamentali per affrontare diverse questioni sui triangoli rettangoli. I teoremi

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Elementi di Geometria. Lezione 03

Elementi di Geometria. Lezione 03 Elementi di Geometria Lezione 03 I triangoli I triangoli sono i poligoni con tre lati e tre angoli. Nelle rappresentazioni grafiche (Figura 32) i vertici di un triangolo sono normalmente contrassegnati

Dettagli

PRIMA DI SVOLGERE GLI ESERCIZI RIPASSA GLI ARGOMENTI SUL LIBRO E GLI APPUNTI SUL QUADERNO.

PRIMA DI SVOLGERE GLI ESERCIZI RIPASSA GLI ARGOMENTI SUL LIBRO E GLI APPUNTI SUL QUADERNO. Compiti di matematica e scienze a. s. 2014 2015 classe 2 M da fare su un unico quaderno Alcuni esercizi vanno svolti sul quaderno. Il quaderno e la scheda verranno ritirati al ritorno dalle vacanze PRIMA

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti

Rilevazione degli apprendimenti Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 00-0 PROVA DI MATEMATIA Scuola secondaria di II grado lasse... Studente... Simulazioni di prove costruite secondo il Quadro di riferimento Invalsi pubblicato

Dettagli

LEZIONI CON I PAD Docente scuola secondaria IC Moglia Carla Casareggio Classi seconde 2014/2015 Proprietà triangoli e quadrilateri con Sketchometry

LEZIONI CON I PAD Docente scuola secondaria IC Moglia Carla Casareggio Classi seconde 2014/2015 Proprietà triangoli e quadrilateri con Sketchometry LEZIONI CON I PAD Docente scuola secondaria IC Moglia Carla Casareggio Classi seconde 2014/2015 Proprietà triangoli e quadrilateri con Sketchometry La costruzione di figure geometriche al computer con

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Kangourou Italia Gara del 21 marzo 2013 Categoria Junior Per studenti di seconda e terza della secondaria di secondo grado

Kangourou Italia Gara del 21 marzo 2013 Categoria Junior Per studenti di seconda e terza della secondaria di secondo grado Kangourou Italia Gara del 21 marzo 2013 Categoria Junior Per studenti di seconda e terza della secondaria di secondo grado I quesiti dal N. 1 al N. 10 valgono 3 punti ciascuno 1. Il numero 200013 2013

Dettagli

Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete.

Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete. I triangoli e i criteri di congruenza Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. ntonio Manca da materiali offerti dalla rete. ontributi di: tlas editore, matematicamente, Prof.ssa. nnamaria Iuppa,

Dettagli

Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria

Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria Anna Asti Enrica Ventura La parola non serve a nulla, il disegno non basta, è necessaria l azione perché il bambino giunga a combinare delle operazioni

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 1 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO Parte 1 La geometria è la scienza che studia la forma e l estensione dei corpi e le trasformazioni che questi possono subire. In generale per trasformazione geometrica

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(1, 0, 1) e B(, 1, 1) trovare (1) la loro distanza; () il punto medio del segmento AB; (3) la retta AB sia in forma parametrica,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado

Mete e coerenze formative. Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Mete e coerenze formative Dalla scuola dell infanzia al biennio della scuola secondaria di II grado Area disciplinare: Area Matematica Finalità Educativa Acquisire gli alfabeti di base della cultura Disciplina

Dettagli

INdAM QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

INdAM QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA INdAM Prova scritta per il concorso a 40 borse di studio, 2 borse aggiuntive e a 40 premi per l iscrizione ai Corsi di Laurea in Matematica, anno accademico 2011/2012. Piano Lauree Scientifiche. La prova

Dettagli

Pitagora preso in giro (tondo).

Pitagora preso in giro (tondo). Pitagora preso in giro (tondo). Silvano Rossetto Centro Ricerche Didattiche Ugo Morin Se si chiede di completare la frase il teorema di, sicuramente Pitagora ottiene una percentuale bulgara: il suo è quindi

Dettagli

DA GIOCHI D AUTUNNO 2006 SOLUZIONI E COMMENTI

DA GIOCHI D AUTUNNO 2006 SOLUZIONI E COMMENTI DA GIOCHI D AUTUNNO 2006 SOLUZIONI E COMMENTI 1. GIOCO DI CUBI L altezza della piramide di Luca è 95 cm. = (14 + 13 + 12 + + 7 + 6 + 5) 2. LA PARTENZA Anna saluterà le amiche nel seguente ordine: S-I-G-C

Dettagli

INDICE. Unità 7 DALLA CIRCONFERENZA AI POLIGONI REGOLARI, 1 CIRCONFERENZA E CERCHIO, 2 PARTI DELLA CIRCONFERENZA E DEL CERCHIO, 3

INDICE. Unità 7 DALLA CIRCONFERENZA AI POLIGONI REGOLARI, 1 CIRCONFERENZA E CERCHIO, 2 PARTI DELLA CIRCONFERENZA E DEL CERCHIO, 3 INIE Unità 7 LL IRONFERENZ I POLIGONI REGOLRI, Il libro prosegue nel 7. IRONFERENZ E ERIO, ESERIZI da p. 7. PRTI ELL IRONFERENZ E EL ERIO, Le parti della circonferenza, Le parti del cerchio, 7. NGOLI E

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa

Dettagli

ESERCITAZIONI PROPEDEUTICHE DI MATEMATICA. A. Concetti e proprietà di base del sistema dei numeri della matematica ( ) + 64 7 10 :5

ESERCITAZIONI PROPEDEUTICHE DI MATEMATICA. A. Concetti e proprietà di base del sistema dei numeri della matematica ( ) + 64 7 10 :5 ESERCITAZIONI PROPEDEUTICHE DI MATEMATICA PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Ana Millán Gasca Luigi Regoliosi La lettura e lo studio del libro Pensare in matematica da parte degli

Dettagli

I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059

I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059 I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059 Prof. Michelangelo Di Stasio Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Piedimonte Matese (CE) michelangelodistasio@tin.it SOMMARIO Si propone la

Dettagli

Qui cade sua altezza

Qui cade sua altezza Qui cade sua altezza Silvia Sbaragli N.R.D. Bologna DFA, SUPSI Locarno (Svizzera) Pubblicato in: Sbaragli S. (2010). Qui cade sua altezza. La Vita Scolastica. 18, 25-27. Nell insegnamento della matematica

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Introduzione. 001_007_pagine_iniziali.indd 7 22/01/14 11.21

Introduzione. 001_007_pagine_iniziali.indd 7 22/01/14 11.21 7 Introduzione Questo volume si propone di riorganizzare i percorsi di aritmetica e di geometria del corso principale adattandoli a studenti con esigenze specifiche. Il progetto grafico originale del corso

Dettagli

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI 119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO

Dettagli

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. 2002-03. A. Pisani, appunti di Matematica 1 Le funzioni continue A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S. -3 A. Pisani, appunti di Matematica 1 Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t) CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti 1. Determinare lim M(sin) (M(t) denota la mantissa di t) kπ/ al variare di k in Z. Ove tale limite non esista, discutere l esistenza dei limiti laterali. Identificare

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni Riconoscere la quantità. Ordinare piccole quantità. Riconoscere la quantità. Operare e ordinare piccole

Dettagli

Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria

Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria Dal Tangram alle conoscenze dichiarative in geometria II Istituto Comprensivo di Padova R. Ardigò Insegnante: Cacco Loredana e-mail: loredana.cacco@istruzione.it Descrizione dell'esperienza Quadro di riferimento

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione

Dettagli

SIMULAZIONE QUARTA PROVA: MATEMATICA

SIMULAZIONE QUARTA PROVA: MATEMATICA SIMULAZIONE QUARTA PROVA: MATEMATICA COGNOME: NOME: TEMPO IMPIEGATO: VOTO: TEMPO DELLA PROVA = 44 (a fianco di ogni quesito si trova il tempo consigliato per lo svolgimento dell esercizio). PUNTEGGIO TOTALE

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

MATEMATICA CLASSE PRIMA

MATEMATICA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA L alunno/a si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente,

Dettagli

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio PROGETTO OLIMPIADI DI MATEMATICA U.M.I. UNIONE MATEMATICA ITALIANA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SCUOLA NORMALE SUPERIORE IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio 17 novembre 2010 Griglia delle risposte

Dettagli

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA.

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA. ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA. Prerequisiti I radicali Risoluzione di sistemi di equazioni di primo e secondo grado. Classificazione e dominio delle funzioni algebriche Obiettivi minimi Saper

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 22 novembre 2006

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 22 novembre 2006 PROGETTO OLIMPII I MTEMTI U.M.I. UNIONE MTEMTI ITLIN SUOL NORMLE SUPERIORE IGiochidirchimede-Soluzioniiennio novembre 006 Griglia delle risposte corrette Problema Risposta corretta E 4 5 6 7 8 9 E 0 Problema

Dettagli

Geogebra. Numero lati: Numero angoli: Numero diagonali:

Geogebra. Numero lati: Numero angoli: Numero diagonali: TRIANGOLI Geogebra IL TRIANGOLO 1. Fai clic sull icona Ic2 e nel menu a discesa scegli Nuovo punto : fai clic all interno della zona geometria e individua il punto A. Fai di nuovo clic per individuare

Dettagli

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Liceo Scientifico Statale P. Paleocapa, Rovigo XX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica 19 marzo 2010 Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Prof.

Dettagli

15 febbraio 2010 - Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 2009-2010 COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

15 febbraio 2010 - Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 2009-2010 COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... 15 febbraio 010 - Soluzione esame di geometria - 1 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 009-010 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

LIVELLO STUDENT S1. S2. S3. S4. S5. S6.

LIVELLO STUDENT S1. S2. S3. S4. S5.  S6. LIVELLO STUDENT S1. (5 punti ) La figura mostra due quadrati uguali che hanno in comune esattamente un vertice. È possibile precisare la misura dell'angolo ABC? S2. (7 punti ) Negli usuali fogli (rettangolari)

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli.

I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli. I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli. In ogni triangolo un lato è sempre minore della somma degli altri due e sempre maggiore della loro differenza. Relazione fra i lati di

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011 1 Trasformazioni Geometriche 1 Roberto etroni, 2011 Trasformazioni Geometriche sul piano euclideo 1) Introduzione Def: si dice trasformazione geometrica una corrispondenza biunivoca che associa ad ogni

Dettagli

Si sa che la via più breve tra due punti è la linea retta. Ma vi siete mai chiesti, Qual è la via più breve tra tre punti? o tra quattro punti?

Si sa che la via più breve tra due punti è la linea retta. Ma vi siete mai chiesti, Qual è la via più breve tra tre punti? o tra quattro punti? Dov'è Moriart? Cerchiamo la via più breve con Mathcad Potete determinare la distanza più breve da tre punti e trovare Moriart? Si sa che la via più breve tra due punti è la linea retta. Ma vi siete mai

Dettagli

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria).

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria). Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria Industriale. Corso di Analisi e Geometria 2. Sezione D-G. (Docente: Federico Lastaria). Aprile 20 Indice Serie numeriche. Serie convergenti, divergenti, indeterminate.....................

Dettagli

GIOCHI A SQUADRE. 30 marzo 2012

GIOCHI A SQUADRE. 30 marzo 2012 Centro Pristem Università Bocconi GIOCHI A SQUADRE 30 marzo 2012 1. La campestre Carla, Milena, Anna, Fausta e Debora hanno partecipato alla corsa campestre della loro classe. Carla e Anna non hanno vinto.

Dettagli

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA.

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA. Rita e Marco DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA LENTEZZA DSA DISORTOGRAFIA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA Rita e Marco 3 DISLESSIA difficoltà Studio della teoria sul libro. Comprensione

Dettagli

CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi

CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi CURRICOLO DI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA SEZIONE A : Traguardi formativi FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA FINE SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÀ CONOSCENZE ABILITÀ CONOSCENZE Utilizzare

Dettagli

LE FORME GEOMETRICHE dalle scatole alle forme

LE FORME GEOMETRICHE dalle scatole alle forme LE FORME GEOMETRICHE dalle scatole alle forme CLASSE prima TEMPI due mesi OBIETTIVI distinguere e denominare le principali figure solide PREREQUISITI alfabetizzazione strumentale minima: prima autonomia

Dettagli

LE FUNZIONI MATEMATICHE

LE FUNZIONI MATEMATICHE ALGEBRA LE FUNZIONI MATEMATICHE E IL PIANO CARTESIANO PREREQUISITI l l l l l conoscere il concetto di insieme conoscere il concetto di relazione disporre i dati in una tabella rappresentare i dati mediante

Dettagli

Kangourou Italia Gara del 15 marzo 2012 Categoria Student Per studenti di quarta o quinta della secondaria di secondo grado

Kangourou Italia Gara del 15 marzo 2012 Categoria Student Per studenti di quarta o quinta della secondaria di secondo grado Testi_12Mat_5-8-Ecolier.qxd 24/06/12 17:29 Pagina 27 Kangourou Italia Gara del 15 marzo 2012 Categoria Per studenti di quarta o quinta della secondaria di secondo grado I quesiti dal N. 1 al N. 10 valgono

Dettagli

MATEMATICA: COMPETENZA 1 TERMINE DEL PRIMO BIENNIO ( classe seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

MATEMATICA: COMPETENZA 1 TERMINE DEL PRIMO BIENNIO ( classe seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE MATEMATICA: COMPETENZA 1 TERMINE DEL PRIMO BIENNIO ( classe seconda scuola primaria) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale partendo da contesti reali Rappresentare

Dettagli

N. 4 I ludi geometrici di Leonardo da Vinci Un gioco per avvicinarsi al concetto di area franco ghione, daniele pasquazi

N. 4 I ludi geometrici di Leonardo da Vinci Un gioco per avvicinarsi al concetto di area franco ghione, daniele pasquazi N. 4 I ludi geometrici di Leonardo da Vinci Un gioco per avvicinarsi al concetto di area franco ghione, daniele pasquazi Tra i molteplici interessi scientifici di Leonardo non dobbiamo dimenticare la matematica.

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

*UDQGH]]HUDSSRUWLPLVXUH

*UDQGH]]HUDSSRUWLPLVXUH $OHVVDQGUR&RUGHOOL *UDQGH]]HJHRPHWULFKH I concetti di grandezza e di misura appartengono all esperienza quotidiana. Detto in termini molto semplici, misurare una grandezza significa andare a vedere quante

Dettagli

MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI

MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE TERZA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI A NUMERI L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l

Dettagli

VII GARA DI MATEMATICA CON LE TECNOLOGIE SELEZIONE 25 NOVEMBRE 2010 DURATA ORE 2:00

VII GARA DI MATEMATICA CON LE TECNOLOGIE SELEZIONE 25 NOVEMBRE 2010 DURATA ORE 2:00 VII GARA DI MATEMATICA CON LE TECNOLOGIE SELEZIONE 5 NOVEMBRE 010 DURATA ORE :00 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA Una sola risposta è esatta fra le 4 proposte per ciascun quesito. Ogni risposta esatta vale

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:...

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:... Ministero della Pubblica Istruzione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA Scuola Secondaria di II grado Classe Terza Tipo A Codici Scuola:..... Classe:.. Studente:.

Dettagli

Scuola Primaria Conta oggetti o eventi, a voce e a mente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre ;

Scuola Primaria Conta oggetti o eventi, a voce e a mente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre ; Primo anno Secondo anno Terzo anno Primo anno MATEMATICA Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Conta oggetti o eventi, a voce e a mente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre ; legge

Dettagli

Kangourou della Matematica 2015 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 9 maggio 2015. Quesiti

Kangourou della Matematica 2015 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 9 maggio 2015. Quesiti Kangourou della Matematica 015 Coppa a squadre Kangourou Semifinale turno A Cervia, 9 maggio 015 Quesiti 1. La busta La figura mostra in che modo, ripiegando opportunamente un foglio di carta a forma di

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

Numeri naturali numeri naturali minore maggiore Operazioni con numeri naturali

Numeri naturali numeri naturali minore maggiore Operazioni con numeri naturali 1 Numeri naturali La successione di tutti i numeri del tipo: 0,1, 2, 3, 4,..., n,... forma l'insieme dei numeri naturali, che si indica con il simbolo N. Tale insieme si può disporre in maniera ordinata

Dettagli

LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE

LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE Anno Scolastico 20010/2011 Classe 1^C dell Istituto comprensivo G. Parini plesso Ghittoni di San Giorgio- Piacenza Docente della Classe : Paola Farroni

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni La trigonometria prima della trigonometria Maurizio Berni 9 maggio 2010 Negli istituti tecnici agrari la trigonometria viene affrontata: nella seconda classe in Disegno e Topografia (risoluzione di triangoli

Dettagli

GIOCHI A SQUADRE 2013

GIOCHI A SQUADRE 2013 GIOCHI A SQUADRE 2013 1. Trovate il più piccolo intero naturale che, diviso per 3, dà come resto 1; diviso per 4, dà il resto di 2, diviso per 5, dà il resto di 3 e, diviso per 6, dà il resto di 4. 58

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:...

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:... Ministero della Pubblica Istruzione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA Scuola Secondaria di II grado Classe Terza Tipo A Codici Scuola:..... Classe:.. Studente:.

Dettagli

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

B. Vogliamo determinare l equazione della retta Risoluzione quesiti ordinamento Quesito N.1 Indicata con α la misura dell angolo CAB, si ha che: 1 Area ( ABC ) = AC AB sinα = 3 sinα π 3 sinα = 3 sinα = 1 α = Il triangolo è quindi retto in A. La misura

Dettagli

SOMMARIO. 13.1 I radicali pag. 3. 13.2 I radicali aritmetici pag. 5. 13.3 Moltiplicazione e divisione fra radicali aritmetici pag.

SOMMARIO. 13.1 I radicali pag. 3. 13.2 I radicali aritmetici pag. 5. 13.3 Moltiplicazione e divisione fra radicali aritmetici pag. SOMMARIO CAPITOLO : I RADICALI. I radicali pag.. I radicali aritmetici pag.. Moltiplicazione e divisione fra radicali aritmetici pag.. Potenza di un radicale aritmetico pag.. Trasporto di un fattore esterno

Dettagli

1 n. Intero frazionato. Frazione

1 n. Intero frazionato. Frazione Consideriamo un intero, prendiamo un rettangolo e dividiamolo in sei parti uguali, ciascuna di queste parti rappresenta un sesto del rettangolo, cioè una sola delle sei parti uguali in cui è stato diviso.

Dettagli

I PROBLEMI ALGEBRICI

I PROBLEMI ALGEBRICI I PROBLEMI ALGEBRICI La risoluzione di problemi è una delle attività fondamentali della matematica. Una grande quantità di problemi è risolubile mediante un modello algebrico costituito da equazioni e

Dettagli

GIOCHI D AUTUNNO 2003 SOLUZIONI

GIOCHI D AUTUNNO 2003 SOLUZIONI GIOCHI D AUTUNNO 2003 SOLUZIONI 1) MARATONA DI MATHTOWN Pietro arriva alle 16.56, Renato alle 17.01, Desiderio alle 16.54 e Angelo alle 17.04. L ultimo ad arrivare è Angelo che arriva alle 17.04 2) PARI

Dettagli

Soluzioni del giornalino n. 16

Soluzioni del giornalino n. 16 Soluzioni del giornalino n. 16 Gruppo Tutor Soluzione del Problema 1 Soluzioni corrette ci sono pervenute da : Gianmarco Chinello, Andrea Conti, Simone Costa, Marco Di Liberto, Simone Di Marino, Valerio

Dettagli

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2.

1. 2. 3. 4. 1. E F G 1. 2. 3. 2. 1. H I 2. 3. 1. 2. ISTITUTO COMPRENSIVO DI AGORDO Scuola Primaria PIANO ANNUALE DI MATEMATICA CLASSE 5^ UNITA DI APPRENDIMENTO (U.A.) OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( O.S.A. ) 1 2 3 4 I NUMERI A

Dettagli