Nel mutevole scenario agricolo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nel mutevole scenario agricolo"

Transcript

1 DA I P I Ù R E C E N T I C O N V E G N I D E L N AT I O N A L M A S T I T I S C O U N C I L Tutte le indicazioni per una corretta mungitura Dalla stimolazione della mammella prima dell attacco dei gruppi alla disinfezione dei capezzoli in post-mungitura e attraverso l utilizzo corretto della mungitrice, ogni fase della mungitura deve essere gestita nei modi e tempi corretti per avere animali sani e latte di qualità Nel mutevole scenario agricolo e zootecnico del nostro Paese, appare sempre più chiaro come gli allevatori debbano puntare ad acquisire conoscenze sempre più corrette su ogni aspetto del loro lavoro. In questo modo possono essere sviluppati protocolli operativi applicabili con successo in azienda, così da garantire con la minima spesa una produzione di massimo livello e qualità, tale da permettere la sopravvivenza dei nostri allevamenti. Per favorire e stimolare questo processo, il Mastitis council Italia, associazione tecnico-scientifica affiliata all omonima organizzazione americana (National mastitis council), propone una sintesi delle informazioni tecniche presentate nei più recenti convegni del National mastitis council negli Usa. Nel presente lavoro vengono riassunte le fondamentali informazioni sull eiezione lattea grazie alle quali impostare correttamente la routine di mungitura e valutare, quindi, l importanza che la macchina mungitrice ha sull insorgenza delle mastiti e sulla qualità del latte. Meccanismi fisiologici dell eiezione lattea La comprensione del meccanismo fisiologico alla base dell eiezione lattea Le vacche sono animali abitudinari, pertanto prediligono una mungitura ordinata, calma, con tempi e modalità costanti è fondamentale per la messa a punto di una corretta ed efficiente routine di mungitura. Anatomia della mammella L apparato mammario della vacca da latte è costituito da quattro strutture ghiandolari, ciascuna terminante con un capezzolo. Le ghiandole sono formate da complesse ramificazioni di alveoli, costituiti da cellule secernenti avvolte da cellule mioepiteliali che, contraendosi in seguito al riflesso di eiezione lattea, permettono al latte di defluire dai corti dotti alveolari ai più grandi dotti galattofori, fino a raggiungere la cisterna del latte per poi incanalarsi in essa e infine nel canale del capezzolo. Vi sono interessanti differenze anatomiche specie-specifiche soprattutto nella grandezza della cisterna del latte: nella vacca da latte, infatti, essa ha un volume tale da ospitare solamente il 20% di tutto il latte prodotto, che rimane per il restante 80% all interno degli alveoli fino al momento della loro spremitura da parte delle cellule mioepiteliali. Nella capra, invece, la cisterna ospita il 75% del latte prodotto, mentre nella pecora la percentuale varia da un 50% delle razze ad attitudine lattifera a un 30% delle razze da carne. Per quanto riguarda la bufala, invece, il 95% del latte viene stoccato negli alveoli, in attesa del riflesso mediato dall ossitocina. Ruolo dell ossitocina Il principale responsabile del riflesso dell eiezione lattea è l ossitocina, prodotta a livello del sistema nervoso centrale nell ipotalamo. In conseguenza dell eccitazione di appositi recettori che si trovano nel capezzolo, si diparte un impulso nervoso che raggiunge l ipotalamo e fa sì che l ossitocina venga rilasciata nel circolo sanguigno per raggiungere in circa un minuto la mammella, dove si lega a specifici recettori delle cellule mioepiteliali causandone la contrazione e quindi la fuoriuscita del latte. 2 L Informatore Agrario 18/2006

2 E C N I C A T Verso l ipotalamo Cellule muscolo mioepiteliale Sangue arterioso Via neurale Ossitocina Cuore Cellule epiteliali Capillari sanguigni Cavità alveolare Dotto del latte Stimoli tattili - vitello - mano - mungitrice FIGURA 1 - Il riflesso neuroendocrinino che porta all eiezione del latte Gli stimoli tattili alla mammella vengono trasmessi per via nervosa all ipotalamo che libera l ossitocina la quale raggiunge, tramite il flusso sanguigno, la mammella. Fonte: Knobil, Neil FIGURA 2 - Struttura anatomica dell alveolo mammario L ossitocina liberata dall ipofisi posteriore raggiunge attraverso il flusso sanguigno le cellule mioepiteliali che si contraggono «spremendo» gli alveoli che contengono fino a oltre l 80% del latte munto. Un altro importante fattore da tenere in considerazione è il condizionamento del riflesso. Per una corretta ed efficiente emissione di latte la bovina deve trovarsi in un ambiente confortevole e tranquillo. Nelle vacche da latte il riflesso può essere condizionato da diversi fattori, come la stimolazione del capezzolo, la presenza del vitello o il rumore dell attivazione della macchina mungitrice. Da numerosi studi è stato ipotizzato che, per le specie in cui una grande quantità di latte si raccoglie in cisterna, il riflesso sia condizionato dalla stimolazione di altri sensi oltre alla stimolazione tattile, mentre nelle specie che hanno una ridotta cisterna del latte il riflesso appare legato solo alla stimolazione del capezzolo. Gli altri ormoni della mungitura In seguito alla stimolazione del capezzolo vengono rilasciati nel circolo sanguigno della bovina anche gli ormoni prolattina e cortisolo. Si è dimostrato che la prolattina Nelle bovine la cisterna della mammella contiene il 20% del latte, il restante 80% resta negli alveoli fino alla spremitura da parte delle cellule mioepiteliali può inf luenzare la sintesi del latte e insieme al GH ( growth hormone, ormone della crescita) potrebbe esercitare un ruolo attivo nel mantenimento della secrezione lattea. Il cortisolo, invece, è un ormone catabolico che rende disponibili aminoacidi e acidi grassi saturi per la produzione di latte. Si può dunque ipotizzare che la stimolazione del capezzolo esercitata in mungitura sia in grado di attivare un riflesso vagale che prepara l animale all assunzione di cibo e favorisce il metabolismo durante la lattazione. Inoltre è stato dimostrato che lo stato nutrizionale influenza il rilascio di ossitocina; per questo motivo sembra che nutrire le vacche un ora e mezza prima della mungitura causi un aumento nella produzione di ossitocina rispetto ad animali alimentati un ora e mezzo dopo la mungitura. Si può dunque ipotizzare che l alimentazione in mungitura (così come avviene con il robot di mungitura) possa avere una positiva influenza sui parametri di mungitura come: tempo di mungitura, flusso di latte e quota di latte residuale. Inibizione dell eiezione lattea Una corretta ed efficiente mungitura inizia con lo scatenarsi di un adeguato riflesso di eiezione lattea e può proseguire solamente se il riflesso si mantiene costante durante l intera mungitura. Quest ultimo però può essere inibito a livello centrale o periferico. L inibizione periferica è caratterizzata da un rilascio ipofisario di ossitocina, ma quest ultima non agisce correttamente a livello mammario. Questo evento può avvenire in risposta alle catecolamine o come risultato del blocco dei recettori dell ossitocina. In particolare, le catecolamine stimolano appositi recettori che causano una contrazione nell area del capezzolo e della cisterna, inibendo così il passaggio del secreto dagli alveoli alla cisterna sottostante. L inibizione di origine centrale, invece, è caratterizzata da una mancanza del rilascio di ossitocina in risposta agli stimoli di mungitura. Il disturbo nel riflesso di eiezione lattea è un evento che si verifica spesso negli animali primipari, nel periodo immediatamente successivo al parto, durante l estro e, soprattutto, se la mungitura causa dolore come conseguenza di mastite o di impianti non idonei. Routine di mungitura L operatore deve comprendere che le vacche amano la routine che favorisce un elevata produzione e un elevato standard qualitativo, a differenza di una mungitura disordinata, incoerente e casuale, in cui gli animali si trovano inevitabilmente in condizioni di stress. L obiettivo della gestione della mungitura è di assicurarsi che le tettarelle siano applicate a vacche calme, con capezzoli ben puliti, che il latte venga raccolto in modo più rapido ed efficiente possibile, che i gruppi di mungitura vengano rimossi in modo adeguato al termine del flusso del latte e, da ultimo, che i capezzoli dell animale vengano adeguatamente disinfettati prima dell uscita dalla sala. I principi su cui impostare una corretta routine di mungitura sono i seguenti: le vacche devono essere calme prima dell inizio della mungitura; l ordine di mungitura non è casuale, ma deriva dallo stato sanitario dell animale (in un allevamento con problemi di mastiti da contagiosi occorre dividere gli 18/2006 L Informatore Agrario 3

3 animali in tre gruppi e mungere prima il gruppo sano, quindi il gruppo intermedio e infine il gruppo infetto); l eliminazione dei primi getti dai capezzoli ben puliti e asciutti; un adeguato e tempestivo attacco dei gruppi; la rimozione corretta dei gruppi alla fine della mungitura; la disinfezione post-mungitura. Fasi della pre-mungitura Lo scopo da raggiungere in questa delicata fase è triplice: garanzia di igiene del processo di mungitura, identificazione degli animali clinici e stimolazione del riflesso di eiezione lattea. Pulizia del capezzolo. Va effettuata con detergenti e/o carta monouso o con fazzoletti imbevuti di disinfettante, mentre non è corretto utilizzare un getto d acqua; il capezzolo deve infatti essere perfettamente asciutto al momento dell attacco del gruppo poiché anche solo poche gocce di acqua presenti sulla sua punta possono, in sede di mungitura, divenire responsabili di infezioni mammarie. Si possono utilizzare anche tovaglioli in stoffa che hanno il vantaggio di essere più assorbenti della carta, ma dopo ogni mungitura devono essere lavati ad alta La migliore pulizia del capezzolo è quella effettuata con tovaglioli in stoffa umidi temperatura, disinfettati e asciugati. Per i produttori di latte la mungitura veloce è un obiettivo a breve termine, ma la chiave del successo a lungo termine risiede nella qualità del latte. Oggi il tema più importante su cui riflettere è la sanità dell alimento, la cui garanzia non può che passare dal controllo dei patogeni che possono inquinarlo. La presenza di un elevata carica batterica aumenta la concentrazione di enzimi proteolitici e di attivatori del plasminogeno, componente del latte che, in presenza di attivatori, si trasforma in plasmina che degrada le caseine del latte e continua la sua attività durante la refrigerazione sopravvivendo alle alte temperature e alterandone la conservabilità. Per questo motivo, secondo il Dairy pratics council, la carica batterica dovrebbe rimanere al di sotto delle ufc/ml. Eliminazione dei primi getti di latte. Va effettuata subito dopo la pulizia del capezzolo, ma è sottovalutata in molte aziende; in realtà risulta fondamentale per l identificazione tempestiva ed efficace degli animali affetti da mastite. ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO Cos è il Mastitis Council Il Mastitis Council Italia (Mci) è un associazione senza fini di lucro affiliata all omonima e prestigiosa organizzazione americana, National Mastitis Council (Nmc), aperta a tutti coloro che operano nel settore lattiero-caseario (allevatori, tecnici e veterinari). Il Mci si propone di promuovere la ricerca, di fornire istruzione e aggiornamenti, di definire metodologie comuni e di fornire un forum per la discussione, l approfondimento, la valutazione dei temi di attualità e di interesse per il comparto della produzione di latte e derivati. Per ulteriori informazioni visitate il sito Potete richiedere la newsletter elettronica gratuita o contattarci al seguente indirizzo: Mastitis Council Italia - c/o Dipartimento di patologia animale, via Celoria 10, Milano. Tel Fax ; info@mastitalia.org. Le bovine alimentate un ora e mezza prima della mungitura producono più ossitocina, molecola responsabile dell eiezione lattea L operatore deve eliminare i primi getti sul pavimento, valutando l eventuale presenza di frustoli di fibrina, precoci spie dell insorgenza di un processo infiammatorio. Inoltre il latte presente in cisterna è la frazione che contiene la più elevata concentrazione di batteri, dunque è ragionevolmente conveniente eliminarlo. Stimolazione della mammella. Dall inizio della preparazione del capezzolo all attacco dei gruppi occorre lasciar passare tra i 60 e i 90 s; in questo modo la velocità del flusso di latte viene ottimizzata, la produttività aumenta e le performance di mungitura migliorano. Qualora gli intervalli tra le mungiture siano brevi (poiché rimane poco latte in cisterna e il flusso subisce una brusca interruzione nel passaggio dal latte cisternale al latte alveolare), e in tarda lattazione, risulta particolarmente importante la pre-stimolazione. Questo è il motivo per cui il range di tempo da dedicare alla stimolazione manuale del capezzolo dovrebbe essere tra i 10 e i 20 s e andrebbe calibrato sul singolo animale, tenendo conto anche del momento funzionale in cui esso si trova. La maggior parte degli studi effettuati su questo tema hanno dimostrato che la pre-stimolazione ha effetti positivi sul flusso di latte e sul tempo di mungitura, ma studi più recenti hanno messo in luce un influenza positiva anche sulla produzione di latte. Mungitura bilanciata Perché si abbia una completa rimozione del latte presente nella mammella la quota di ossitocina circolante deve raggiungere un livello ottimale e rimanere costante per tutto il corso della mungitura. Questo può essere garantito solamente qualora il gruppo venga attaccato correttamente, distribuendo in modo adeguato il peso sui quattro capezzoli e avendo cura che nessun fattore stressante disturbi le bovine e che la macchina mungitrice funzioni in modo adeguato. Mammella da disinfettare nel post-mungitura Lo stacco del gruppo deve avvenire nel momento appropriato, scongiurando così il pericolo della sovramungitura. Al momento dello stacco occorre pro- 4 L Informatore Agrario 18/2006

4 E C N I C A T 1 2 Foto 1 - Capezzoli caratterizzati da anello calloso dovuto al malfunzionamento della guaina. Foto 2 - Guaina malfunzionante che consente l aspirazione dell aria atmosferica: soffio cedere con la disinfezione post-mungitura. Questo momento è fondamentale in un ottica di prevenzione delle infezioni mammarie: l apposizione di un disinfettante adeguato sull intera superficie del capezzolo è il metodo più efficiente per abbattere la carica batterica sulla sua cute e ridurre l entrata di patogeni in mammella attraverso l orificio che rimane aperto per almeno mezz ora dopo la mungitura. Questo lasso di tempo è una vera occasione per i batteri ambientali di superare con successo le difese aspecifiche mammarie e causare l insorgenza di un processo infiammatorio. La mungitrice può favorire le infezioni Gli effetti della mungitrice sull insorgenza di nuove infezioni sono sicuramente meno importanti e quantitativamente meno ingenti rispetto a quelli legati al management di mungitura e di allevamento. La loro influenza sulle nuove infezioni, infatti, si stima oscilli tra il 6 e il 20%. Pertanto è bene chiarire quali siano i rischi correlati alla funzionalità dell impianto di mungitura. Già nel 1987 l International dairy federation (Idf) propose 5 meccanismi fondamentali attraverso cui la mungitrice può influenzare l insorgenza di nuove infezioni: attraverso l aumento del numero di batteri sul capezzolo e intorno all orificio del capezzolo; con l indebolimento della resistenza del canale del capezzolo all invasione batterica; tramite l esercizio di forze meccaniche in grado di ridurre la capacità del capezzolo di resistere alle infezioni batteriche; favorendo la diffusione dei batteri nella ghiandola mammaria; agendo sulla frequenza e il grado di svuotamento mammario. Il rischio di contaminazione tra animali Come affermò Dodd già nel 1987, la frequenza di nuove infezioni aumenta con l aumentare del livello di esposizione al patogeno. In quest ottica, il malfunzionamento della macchina mungitrice non può che favorire un elevata concentrazione batterica sulla superficie del capezzolo e intorno alla punta dello stesso. Il rischio maggiore consiste nella cross-contaminazione che può avvenire soprattutto tramite le guaine, che entrano in contatto con diversi animali. Una pulsazione ottimale garantisce capezzoli puliti La via principale con cui la macchina mungitrice influenza il livello di esposizione è il suo effetto diretto sull integrità del dotto del capezzolo e sulla cute. Il primo fattore su cui influisce la mungitrice è la cheratina, che rappresenta un importante elemento di difesa aspecifica all interno del canale del capezzolo. Durante una corretta apertura e chiusura delle tettarelle è essenziale garantire la rottura e l allontanamento degli strati di cheratina più superficiali. A ogni mungitura, la rimozione di uno strato di cheratina sufficiente (40%) allontana i batteri intrappolati in essa o aderenti alle sue pieghe superficiali. Ma se la rimozione di cheratina si eleva fino all 80% (come nel caso di una mungitura senza pulsazione), rimangono scoperte le cellule immature che si trovano sotto lo strato di cheratina, le quali non sono in grado di L intervallo ottimale tra l inizio della preparazione del capezzolo e l attacco dei gruppi di mungitura è di s ROUTINE DI MUNGITURA Le otto regole fondamentali sono: 1. l ambiente di mungitura deve essere calmo e ordinato; 2. i capezzoli devono essere ben puliti e asciutti; 3. vanno munti prima gli animali sani, poi quelli sospetti, infine gli infetti; 4. i primi getti di latte vanno eliminati; 5. dall inizio della preparazione del capezzolo all attacco dei gruppi devono passare almeno s; 6. l attacco e la rimozione dei gruppi devono essere tempestivi; 7. i capezzoli vanno disinfettati in postmungitura; 8. la mungitrice deve essere perfettamente regolata e tarata. intrappolare efficacemente i batteri. D altro canto, se vi è un ricambio insufficiente (10-20%) significa che non viene eliminato adeguatamente lo strato di cheratina che intrappola i batteri penetrati fino a questo livello, riducendo il fisiologico turn over di cheratina e permettendo così la proliferazione batterica. Per controllare questo fattore è importante dedicare una cura particolare alla scelta della pulsazione da usare, tenendo presente che una pulsazione ottimale si ottiene quando l azione combinata del pulsatore e della guaina garantisce un flusso di latte ottimale e minime variazioni al tessuto del capezzolo, evidenziabili a fine mungitura mediante una sua attenta valutazione. La pulsazione risulta infatti inefficiente qualora non vi sia un collasso completo della guaina sotto il capezzolo, nel caso di guaine troppo corte rispetto alla lunghezza di quest ultimo e qualora i capezzoli siano troppo corti per essere compressi dalla guaina collassata. Molti studi hanno dimostrato che, se il pulsatore e le guaine sono adeguate, la percentuale di nuove infezioni rimane bassa. Lo scivolamento delle guaine favorisce le mastiti Nel 1987 O Callaghan e O Shea dimostrarono che lo scivolamento delle guaine 18/2006 L Informatore Agrario 5

5 Capezzolo visto al microscopio: sano a sinistra; lesionato a causa della sovramungitura a destra causa un improvvisa entrata di aria atmosferica nel collettore, provocando la repentina risalita di gocce di latte nella tettarella adiacente, aumentando così il rischio di insorgenza di mastite. In particolare, lo scivolamento delle guaine è un problema diffuso negli allevamenti e l incidenza sembra aumentare col ridursi del livello di vuoto, con un errato allineamento dei gruppi, con l ineguale distribuzione del peso di un gruppo tra un quarto e l altro e, non da ultimo, in presenza di condizioni non soddisfacenti delle guaine in uso. Dispersione dei batteri nella mammella Prima che inizi la fase di mungitura, nel seno del capezzolo si trova fisiologicamente una quota di latte. Al momento della chiusura della guaina, 1/3 di questo latte viene spinto verso la cisterna. Qualora il secreto sia contaminato da batteri, questi vengono portati direttamente nella mammella, favorendo l instaurarsi di un infezione mammaria. Uno studio radiografico nel 2003 ha dimostrato come alla chiusura della guaina consegua la chiusura del canale del capezzolo circa tra la metà e un terzo della sua altezza. Questo dimostra come vi debba essere un ottimale sinergia tra pulsatore e guaina, per minimizzare la movimentazione di eventuali patogeni dall apice del capezzolo alla cisterna del latte. Segnali di sovramungitura Un altro fattore da tenere presente nell analisi di un impianto di mungitura è la sovramungitura. Questa ha inizio quando il flusso di latte che arriva alla cisterna del capezzolo dagli alveoli è minore di quello La sovramungitura si valuta osservando il colore del capezzolo, la sua consistenza al tatto e la presenza di un anello alla base che esce dal canale del capezzolo. Durante la fase del collasso della guaina vi è una piccola sovrapressione in sede cisternale, mentre il vuoto generato durante la fase di apertura della guaina può raggiungere un valore pari al 90% di quello all apice del capezzolo. Se il valore del vuoto presente nella cisterna del capezzolo raggiunge, anche se per un breve momento, concentrazioni maggiori del vuoto sottostante l apice del capezzolo, si genera un gradiente di pressione inverso che può veicolare i batteri nella cisterna. Questo gradiente si genera solo nella fase di sovramungitura, quando vengono munti capezzoli vuoti. Un fattore predisponente la formazione di questo gradiente è dato da una scarsa preparazione dell animale e da un lungo lasso di tempo fra l inizio della stimolazione e l attacco del gruppo. La sovramungitura può essere efficacemente valutata attraverso l osservazione e l assegnazione di un punteggio ai capezzoli mammari. I parametri da osservare sono: il colore (normale, scolorito); la presenza di un anello alla base del capezzolo (assente, visibile); la consistenza al tatto del capezzolo stesso (normale, indurito). Insieme a una precisa valutazione dei capezzoli si può fare attenzione anche al comportamento degli animali al momento della mungitura (se le vacche si presentano irrequiete e calciano verso la fine della mungitura, se le primipare sono nervose all entrata in sala) e all eventuale frequente presenza di tubi collettori vuoti. In questi casi occorre controllare tempestivamente lo stacco dei gruppi che di norma deve avvenire quando il flusso di latte emesso scende al di sotto di g/min, verificando che il posizionamento dei gruppi sia corretto e che il peso venga uniformemente distribuito sui quattro quarti. D altra parte, perché la produzione sia ottimale, bisogna anche fare attenzione che la percentuale di animali che presentano una quota di latte residuale elevata non oltrepassi il 10%. Una buona preparazione dell animale, un giusto intervallo di tempo tra questa e l attacco dei gruppi e il benessere delle vacche in sala sono il prerequisito fondamentale per poter effettuare lo stacco a una velocità del flusso ancora elevata: gli animali risponderanno con un tempo di mungitura breve, eccellenti condizioni dei capezzoli e ottimale eiezione lattea. Mungitura, momento chiave di una gestione corretta Il momento più delicato da gestire per un allevatore di vacche da latte è quello della mungitura, ove ciascun evento deve essere studiato dettagliatamente e inquadrato in una solida e precisa routine, unica garanzia di una vantaggiosa produttività. La conoscenza dettagliata e completa dei meccanismi anatomici e fisiologici che sottendono all evocazione e all inibizione del riflesso di eiezione lattea è il punto di partenza fondamentale per l allevatore che voglia mettere a punto una routine di mungitura corretta, che rispetti l animale e ottimizzi tempi, produttività e qualità dei suoi animali. Quindi, per un corretto operare, non si può prescindere dalla standardizzazione delle procedure da effettuarsi in sala di mungitura, fino al conseguimento di una routine che determina un risparmio di tempo, di denaro e un aumento della qualità. A cura del Mastitis council Italia recapito La bibliografia sarà consultabile sul sito Internet all indirizzo: 6 L Informatore Agrario 18/2006

LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA

LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA LA CORRETTA ROUTINE DI MUNGITURA Una corretta routine di mungitura assicura un basso livello di contaminazione batterica del latte ed aiuta a ridurre il rischio di infezione mammaria 1 2 Utilizzare sempre

Dettagli

ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL ALLATTAMENTO AL SENO. Ost. Giovo Maura

ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL ALLATTAMENTO AL SENO. Ost. Giovo Maura ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL ALLATTAMENTO AL SENO Ost. Giovo Maura Come il latte va dal seno al bambino SESSIONE 6 2 Per aiutare una mamma con l'allattamento al seno bisogna sapere come è prodotto il latte

Dettagli

Fattori gestionali e ambientali che influiscono sulla qualità igienica del latte alla stalla

Fattori gestionali e ambientali che influiscono sulla qualità igienica del latte alla stalla Dipartimento di Scienze Animali, sezione di Zootecnica Agraria Fattori gestionali e ambientali che influiscono sulla qualità igienica del latte alla stalla Bava Luciana, Sandrucci Anna, Tamburini Alberto,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

Pavimentazioni delle stalle

Pavimentazioni delle stalle STALLE A CUCCETTA PER VACCHE DA LATTE Istituto Tecnico Agrario Zanelli Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Pavimentazioni delle stalle Dott. Agr. Paolo Ferrari Ufficio Edilizia I pavimenti devono fornire un

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc)

Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Atto n. 02/2010 Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Indice 1. PREMESSA... 1 2. RAPPORTO TRA GLI ACCOMPAGNATORI E LA FEDERAZIONE... 1 3.

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

L igiene prima di tutto: In base allo studio Intermetra gli europei preferiscono asciugarsi le mani con gli asciugamani di carta!

L igiene prima di tutto: In base allo studio Intermetra gli europei preferiscono asciugarsi le mani con gli asciugamani di carta! The European Tissue Paper Industry Association Administrative office: Kunstlaan 44 Avenue des Arts, B-1040 Brussels T : +32.2.549 5230 F : +32.2.5021598 E : info@europeantissue.com. Comunicato stampa Dicembre

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

La mammella e il latte

La mammella e il latte La mammella e il latte Cenni di anatomia della ghiandola mammaria e suo sviluppo L escrezione e la secrezione dei componenti del latte L eiezione e la modalità di mungitura e i riflessi sulla qualità del

Dettagli

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

Dettagli

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione

La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi

Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n

Dettagli

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione

Dettagli

Parto e prime cure al vitello

Parto e prime cure al vitello Parto e prime cure al vitello VARIAZIONI ORMONALI IN PROSSIMITÀ DEL PARTO PROGESTERONE PLACENTA ESTROGENI + stimoli da pressione nella cervice e vagina IPOFISI MATERNA OSSITOCINA MIOMETRIO UTERINO + PLACENTOMI

Dettagli

PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI

PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala

Dettagli

Direttiva Macchine2006/42/CE

Direttiva Macchine2006/42/CE PAG. 1 DI 5 REV. 00 SAVE DATA: 09/10/12 PRINT DATA: 10/10/12 Direttiva Macchine2006/42/CE Definizione di immissione sul mercato Indicazioni tratte da Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

Perché mettere in discussione la qualità dei servizi offerti solo perché l'utente è messo alla prova da estenuanti quanto evitabili attese in fila?

Perché mettere in discussione la qualità dei servizi offerti solo perché l'utente è messo alla prova da estenuanti quanto evitabili attese in fila? Perché mettere in discussione la qualità dei servizi offerti solo perché l'utente è messo alla prova da estenuanti quanto evitabili attese in fila? La tecnologia è oggi giorno la soluzione più economica

Dettagli

Relazioni tra la morfologia dell apparato mammario e le infezioni mastitiche

Relazioni tra la morfologia dell apparato mammario e le infezioni mastitiche Relazioni tra la morfologia dell apparato mammario e le infezioni mastitiche Sara Casu Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni Animali DIRPA AGRIS Sardegna Sistema di valuatione lineare in uso nella

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

Il service di ISC Group si distingue nel panorama della distribuzione delle macchine per la pulizia

Il service di ISC Group si distingue nel panorama della distribuzione delle macchine per la pulizia ISC SERVICE efficace, veloce, misurabile! Il service di ISC Group si distingue nel panorama della distribuzione delle macchine per la pulizia per l elevato livello di servizio, in termini di velocità ed

Dettagli

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio Il ghiaccio, un potenziale concentratore di batteri Cultura generale È evidente che un cubetto o una scaglia di ghiaccio concentra al suo interno tutti gli odori

Dettagli

IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori

IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori le cure pulite sono le cure più sicure 2 PERCHÉ L IGIENE DELLE MANI È IMPORTANTE? I pazienti ospedalieri generalmente non stanno bene, si stanno riprendendo

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali

Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali Istruzioni modulistica Elenco associazioni professionali La legge 14 gennaio 2013, n.4, all art.2, comma 7, prevede che il Ministero dello sviluppo economico pubblichi sul proprio sito web un elenco delle

Dettagli

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte. I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica. Piperazina e suoi derivati

Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte. I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica. Piperazina e suoi derivati Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica Piperazina e suoi derivati dr. Angelo Marzìa FARMACOCINETICA DELL ESCREZIONE DEI FARMACI NEL LATTE

Dettagli

Prendi il vantaggio di un Servizio Originale

Prendi il vantaggio di un Servizio Originale Prendi il vantaggio di un Servizio Originale 2 Electrolux Service L importanza di essere originali Electrolux significa moderna tecnologia, design orientato al futuro, eccellente qualità, elevate prestazioni.

Dettagli

Sistemi di bonifica dell ambiente

Sistemi di bonifica dell ambiente Sistemi di bonifica dell ambiente Per definire il tipo di zona pericolosa generata dalla sorgente di emissione (per effetto della fuoriuscita della polvere dal sistema di contenimento) AtexPOLVERI chiede

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità

Guida alla realizzazione della certificazione di qualità Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Politica di Acquisto di FASTWEB

Politica di Acquisto di FASTWEB Politica di Acquisto di FASTWEB Edizione Settembre 2012 Editoriale Innovare per crescere ed essere sempre i primi, anche nell eccellenza con cui serviamo i nostri Clienti. Questo il principio ispiratore

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE Ufficio VI - Valutazione Circolare n. Roma, Prot. N. M/ ALL UFFICIO I GABINETTO DEL CAPO

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli

Orietta Bay - Sestri Levante 2011

Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Orietta Bay - Sestri Levante 2011 Per -corso Fotografare è saper cogliere l essenza delle cose e degli avvenimenti e Scriverli con la luce La macchina fotografica Il cuore originario della

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

T E C N O T E R M di Ferrari & Moraldo srl

T E C N O T E R M di Ferrari & Moraldo srl T E C N O T E R M di Ferrari & Moraldo srl Via Gaggini, 1 28100 - N O V A R A Tel 0321 402260 Fax 0321 463611 http : www.tecnotermnovara.it e-mail: info@tecnotermnovara.it B R E E Z A I R Perchè il raffrescamento

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

Guida al giornale dei trattamenti / registrazione dei dati sulla salute

Guida al giornale dei trattamenti / registrazione dei dati sulla salute Guida al giornale dei trattamenti / registrazione dei dati sulla salute Braunvieh Schweiz Chamerstrasse 56 6300 Zugo Tel. 041 729 33 11 Fax 041 729 33 77 info@braunvieh.ch www.braunvieh.ch L ordinanza

Dettagli

Forte agile instancabile Per una perfetta igiene in stalla

Forte agile instancabile Per una perfetta igiene in stalla Forte agile instancabile Per una perfetta igiene in stalla GEA Farm Technologies La Scelta Giusta. Il giorno in cui gli stivali rimarranno puliti Siate sinceri: non vi augurate in segreto di delegare a

Dettagli

Assessment Center: tecniche di valutazione del potenziale

Assessment Center: tecniche di valutazione del potenziale Assessment Center: tecniche di valutazione del potenziale Definizione di Assessment Center È una metodologia di valutazione che ha come scopo la rilevazione delle caratteristiche comportamentali e delle

Dettagli