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1 SISTAN COMUNE DI BRESCIA Unità di Staff Statistica Rapporti di ricerca 20/2005 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( )

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3 SISTAN COMUNE DI BRESCIA Unità di Staff Statistica Rapporti di ricerca 20/2005 Luigi Riva, Marco Trentini Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) Collana CONOSCERE PER DECIDERE Brescia, 25 Luglio 2005

4 La ricerca è stata impostata da Luigi Riva (Dipartimento Metodi Quantitativi - Università degli Studi di Brescia), mentre Marco Trentini ha curato la realizzazione della stessa nonché la stesura della presente nota. Al fine di favorire la diffusione e l utilizzazione dei dati, è consentita la riproduzione parziale o totale del contenuto della presente pubblicazione, subordinatamente alla citazione della fonte: SISTAN, Comune di Brescia, Unità di Staff Statistica. Tutela dei dati personali Il presente lavoro ha come obiettivo l analisi statistica delle caratteristiche della natalità e della fecondità della popolazione residente nel Comune di Brescia di cittadinanza straniera nel periodo dal 1999 al Il lavoro è previsto nel Programma Statistico Comunale del Comune di Brescia, che costituisce una prima informativa agli interessati (art.10 L.675/1996). Il titolare e responsabile del trattamento è il dirigente dell Unità di Staff Statistica. Sono fatti salvi i diritti degli interessati stabiliti dall art.13 della L.675/1996, e dall art.13 del Codice deontologico e di buona condotta per i trattamenti dei dati per finalità statistiche, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 1 ottobre 2002, n NOTE E AVVERTENZE SEGNI CONVENZIONALI Trattino, -, quando il fenomeno non esiste, oppure esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati. PERCENTUALI E RAPPORTI Le composizioni percentuali ed i rapporti sono arrotondati alla prima cifra decimale. Il totale dei valori così calcolati può risultare non uguale a 100. PER INFORMAZIONI SISTEMA STATISTICO NAZIONALE COMUNE DI BRESCIA Unità di Staff Statistica Via A. Marchetti, n Brescia Tel Fax staff.statistica@comune.brescia.it

5 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 3 1. Premessa Il tema della popolazione costituisce per il Comune, che è l istituzione che a livello locale ha il coordinamento del sistema dei servizi, un argomento di grande rilevanza dal punto di vista operativo. La ragione è evidente essendo la popolazione la destinataria delle attività di erogazione di servizi, o, in altri termini, la domanda dei servizi che il Comune è tenuto, istituzionalmente, ad erogare o dei quali è tenuto ad assicurare il coordinamento. La conoscenza degli elementi quantitativi e qualitativi della domanda è una informazione necessaria per la pianificazione e programmazione dei servizi in relazione sia al loro dimensionamento sia alla definizione delle caratteristiche strutturali dell offerta. Il presente lavoro si inserisce all interno di questa cornice ed ha l obiettivo di valutare la dimensione e le caratteristiche della natalità e della fecondità della popolazione straniera 1 data la particolare rilevanza che il fenomeno immigrazione ha assunto attualmente. I due temi affrontati hanno un interesse sia attuale sia prospettico, in quanto informano sulla dimensione, le caratteristiche e la vitalità demografica delle popolazioni straniere che hanno, nel territorio bresciano, una sempre maggiore consistenza. Segnaliamo, a questo proposito, che l interesse da parte dell ufficio per il tema non dipende solo dalla rilevanza dell impatto delle popolazioni straniere sulla demografia, l economia e la società locali, ma prioritariamente dall impatto della domanda espressa dall immigrazione straniera sul sistema dei servizi pubblici locali, che il Comune, per precisa competenza istituzionale, deve coordinare. Le ragioni sono molteplici e riguardano il fatto che la domanda espressa dagli immigrati non sempre trova soddisfazione all interno dell offerta di servizi esistente, e anche quando l offerta esiste, ed è adeguata, non sempre la domanda straniera trova soddisfazione seguendo le modalità codificate di accesso ai servizi: è evidente come ciò comporti la creazione di nuovi servizi o l integrazione dei servizi esistenti con nuovi sevizi. Un esempio del primo tipo è dato dalla domanda di servizi di abitazione a basso costo, che sono soddisfatti anche attraverso strutture ad hoc quali i centri di accoglienza, quindi di servizi specificamente previsti per questo tipo di domanda. Quanto all integrazione dei servizi ricordiamo i cosiddetti servizi di mediazione linguistica o culturale, che consentono allo straniero di accedere a servizi originariamente progettati per una utenza omogenea. Il quadro tracciato risulta ancora più complesso per il fatto che la principale specificità dell attuale immigrazione, in particolare extracomunitaria, è data dal fatto che l immigrato spesso affronta la permanenza nel nostro paese con un progetto migratorio che sempre meno frequentemente prevede l integrazione nei nostri modelli sociali e culturali; da qui la nascita e lo sviluppo di vere e proprie comunità straniere. La natalità svolge un ruolo di particolare importanza nell analisi delle caratteristiche demografiche delle comunità straniere, dal momento che riguarda una componente consistente della domanda di servizi (ricordiamo che sono straniere circa il 30% delle nascite da residenti) e ben connotata per quanto riguarda i servizi richiesti, che comprendono servizi socio-assistenziali, di istruzione e ricreativi. 1 Una nota terminologica. Useremo di seguito la dizione popolazione italiana e popolazione straniera come locuzioni sintetiche per intendere la popolazione con cittadinanza italiana e la popolazione con cittadinanza non italiana.

6 4 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) L interesse del Comune per questo segmento di domanda attiene ancora la specificità dei bisogni e fa riferimento, nella sostanza, alla necessità di sostenere, con opportuni interventi, l integrazione dei giovani. Le ragioni sono quelle ben note che rimandano per l oggi, al ruolo di mediazione linguistica e culturale che i giovani svolgono rispetto alle famiglie di appartenenza, col che favoriscono la più difficile integrazione degli adulti, e per il futuro, al contributo che possono fornire al progresso del nostro sistema sociale ed economico. Affrontare il tema della natalità delle comunità straniere significa dover affrontare due tipi di difficoltà la prima relativa alle fonti dei dati e la seconda, di maggiore importanza, relativa alle specifiche caratteristiche assunte dall immigrazione extracomunitaria nel nostro paese. Quanto alla disponibilità di dati, il sistema informativo della popolazione fornisce una base informativa ricca, e riferita, per altro, alla popolazione residente che costituisce la componente potenziale della domanda di servizi. A questi aspetti è dedicato il successivo punto 3. Quanto alla seconda difficoltà ricordiamo che l immigrazione straniera, per come si è manifestata, si caratterizza per la pluralità ed eterogeneità sia delle comunità sia, anche all interno delle singole comunità, dei modelli migratori. Questi aspetti sono esaminati nel dettaglio nel punto 2. Quanto alla pluralità delle comunità ricordiamo che, a distanza di quasi venti anni dalle prime ondate migratorie, la comunità più consistente, quella pakistana, non raggiunge il 10% dell intera popolazione straniera, mentre le prime dieci comunità raggiungono appena il 60% della popolazione straniera. La pluralità di comunità è associata, per altro, ad un elevata eterogeneità dei comportamenti inter e intra comunitari. Mentre l eterogeneità tra le comunità si può trattare tenendo distinte nell analisi dei dati le singole provenienze, l eterogeneità all interno delle comunità dipende dai progetti migratori seguiti dai migranti. In altre parole è il progetto migratorio che determina le scelte di vita del migrante, e quindi anche le decisioni relative alla vita di coppia, alla costruzione della famiglia e quindi alla natalità e fecondità. Un dato costante che caratterizza le recenti migrazioni internazionali nel nostro paese è la loro natura essenzialmente economica 2. Questo fatto non va, tuttavia, trattato come fosse una sorta di singolo modello migratorio: si emigra per ragioni economiche, certamente, ma i modelli migratori possono essere notevolmente diversi, e con diverso impatto sulla stessa demografia delle comunità straniere. Un primo modello è dato dall emigrazione individuale che ha come obiettivo l accumulo di capitale da utilizzare in patria per raggiungere i propri obiettivi di vita, ad esempio mantenere la famiglia, gli studi dei figli, acquistare la casa, o di lavoro, come aprire una attività economica. Il caso della badante ucraina è quello forse maggiormente rappresentativo. Un secondo modello fa riferimento sempre all accumulo di capitale, ma da parte della famiglia, magari allargata, che ha finanziato l emigrazione di uno dei suoi componenti più giovani per garantirsi, in patria, un certo flusso di rimesse. Esempi di questo tipo di progetto sono le migrazioni della comunità cinese, o di persone provenienti da comunità africane. Il terzo modello è quello della famiglia migrante, vale a dire della 2 L eccezione di maggiore rilievo fu data dalle immigrazioni, più intense a cavallo degli anni 90, della popolazione serba, croata e bosniaca a seguito dello stato di guerra nella ex Yugoslavia. Tuttavia la consistenza della popolazione emigrata per queste ragioni è quantitativamente limitata.

7 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 5 coppia che cerca di realizzare, per sé e per i figli, un nuovo progetto di vita lontano dalle proprie origini. Interessante è notare che i tre modelli possono essere compresenti nella stessa comunità: in altre parole le caratteristiche del progetto migratorio vanno tenute direttamente in considerazione e non sono riassunte dalla provenienza etnica. È del tutto evidente, a questo punto, quanto possa essere fuorviante, nell analisi della natalità e della fecondità, tenere in considerazione solo aspetti parziali quali il genere e l età 3 : in effetti la presenza di donne giovani in una data comunità non dice nulla circa la demografia di quella comunità. Vice versa la natalità può essere considerata un forte segnale della presenza di famiglie migranti, e quindi di coppie che hanno interesse a costruire una famiglia anche lontano dal proprio paese di nascita. Le analisi che seguono, e che sono riportate nel punto 4, delimitano, all interno delle comunità, e all interno delle donne delle varie comunità, le situazioni che hanno come modello di riferimento quello familiare. Chiude la nota una rassegna bibliografica di lavori recenti sul tema, prevalentemente italiani, e l appendice statistica che contiene le tabulazioni analitiche commentate nel testo. 3 Il calcolo di quozienti di fecondità per singola comunità è viziato proprio da questo tipo di problema, che porta a sottostimare i coefficienti effettivi, dal momento che il denominatore, il numero di donne in età feconda, risulta superiore al numero di donne che sono nella condizione di generare, vale a dire che hanno scelto un modello migratorio che prevede la costruzione di una famiglia.

8 6 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) 2. Scenario demografico delle comunità straniere L analisi delle decisioni di fecondità dei migranti non possono essere effettuate al di fuori dell analisi del contesto, individuale e familiare, del migrante che è determinato dal progetto migratorio: è il progetto migratorio, infatti, a determinare le scelte in materia di dimensione della prole e cadenza delle nascite. Prima di analizzare questi aspetti in modo dettagliato, forniamo alcuni sintetici elementi di inquadramento dell immigrazione a Brescia. 2.1 Aspetti dello scenario demografico Le ondate migratorie internazionali, che hanno coinvolto il nostro paese a partire dalla seconda metà degli anni 80, hanno interessato la città di Brescia in modo considerevole. La tavola seguente permette alcune osservazioni. Tabella 1 Popolazione residente straniera per genere. e percentuali sulla popolazione residente Anno Valori percentuali Femmine Maschi Femmine Maschi Tasso di femminilizzazione* ,7 1,3 1,0 61, ,9 2,0 1,4 51, ,1 2,6 1,8 47, ,3 2,8 2,0 51, ,6 3,2 2,3 54, ,9 3,7 2,7 58, ,3 4,5 3,3 56, ,8 5,7 4,2 54, ,2 6,1 4,6 57, ,1 7,6 5,8 59, ,0 9,0 6,9 60, ,9 10,3 8,0 62, ,4 10,2 8,2 69, ,5 11,7 10,0 80, ,1 13,6 11,8 82,0 Fonte: anagrafe della popolazione residente. Tasso di femminilizzazione: femmine ogni 100 maschi La prima riguarda la dinamica della popolazione straniera. Al proposito basti un dato: nel decennio appena trascorso la popolazione residente di cittadinanza straniera è quasi decuplicata, superando nel 2004 le 23mila unità. Nel contempo la popolazione residente rimaneva sostanzialmente stabile intorno ai 190mila abitanti, sicché, in termini relativi, l incidenza della popolazione straniera passava dall 1,0% al 11,8%. Le ragioni di una così vivace dinamica della popolazione residente cittadina dipendono in primo luogo dalla presenza di una forte domanda di manodopera a bassa qualificazione espressa dal sistema economico e sociale, ed in secondo luogo dall attrazione esercitata sui migranti dal capoluogo. Quanto al primo aspetto, la domanda di manodopera, possiamo notare che negli ultimi anni è crescita la domanda, da parte delle famiglie e delle imprese, di manodopera, sia maschile sia femminile, da adibire a quelle mansioni scarsamente appetite dalla manodopera

9 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 7 autoctona perché pesanti, poco remunerate, impegnative in termini di orario e così via. Alla domanda di giovani maschi da impiegare come operai e manovali nelle imprese industriali e delle costruzioni, si è aggiunta, soprattutto negli anni più recenti, la domanda di femmine adulte da impiegare per i lavori domestici o per i pesanti servizi di vigilanza e cura delle persone anziane. Quanto alla forza attrattiva del capoluogo, ricordiamo che a Brescia risiede complessivamente oltre il 33% degli stranieri residenti nella provincia. Se è l attrattività del sistema sociale ed economico che porta a scegliere come meta la provincia di Brescia, la scelta di risiedere nel capoluogo è dettata da esigenze molto concrete che sono collegate, principalmente, anche se non solo, al fatto di poter vivere insieme ad altre persone della propria comunità. Tra le ragioni della concentrazione, oltre a quella citata, possiamo considerare, perché più direttamente legata al tema della nota, il fatto che capoluogo offre una gamma di servizi specificamente destinati alle comunità straniere più ampia rispetto a quella di altre realtà (non fosse altro che per la presenza di comunità numericamente rilevanti) e che Brescia è il crocevia del sistema di trasporto pubblico locale. Una secondo elemento riguarda la composizione per genere. L immigrazione straniera era, all inizio, un fenomeno tipicamente maschile: la presenza femminile si riduceva alle mogli dei migranti (ad esempio nel caso delle donne cinesi o provenienti dalla ex Jugoslavia) o a sporadiche presenze di comunità a tradizionale migrazione femminile (ad esempio le donne Filippine impiegate come collaboratrici familiari). Tabella 2 Popolazione straniera residente nel Comune di Brescia al delle prime dieci cittadinanze per numerosità 1991 Cittadinanza Percentuale sulla popolazione straniera Femmine Maschi Femmine Maschi Egitto ,0 11,3 8,8 18,1 Marocco ,2 11,5 8,4 9,8 Cina Pop ,5 6,2 8,0 95,7 Ghana ,7 7,9 7,9 50,3 Senegal ,0 9,3 6,5 5,8 Ex Jugoslavia ,3 4,6 5,2 70,6 Pakistan ,0 7,3 4,8 0,0 Tunisia ,3 5,5 3,8 2,9 Filippine ,9 1,6 3,1 186,7 Albania ,0 2,9 2,3 18,5 Tasso di femminilizzazione prime ,0 68,2 58,6 30,2 10 cittadin ,0 100,0 100,0 51,5

10 8 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) Segue Tabella 2 Popolazione straniera residente nel Comune di Brescia al delle prime dieci cittadinanze per numerosità 2004 Cittadinanza Percentuale sulla popolazione straniera Femmine Maschi Femmine Maschi Pakistan ,1 12,9 9,8 38,5 Cina ,2 8,0 8,1 83,7 Egitto ,7 11,3 7,9 27,0 Albania ,0 7,0 7,0 81,6 Ucraina ,4 1,6 5,6 528,3 Ghana ,6 5,5 5,5 83,1 Bangladesh ,6 6,4 5,1 45,8 Sri Lanka ,6 4,6 4,6 81,6 Marocco ,6 4,8 4,2 60,9 Romania ,1 3,4 4,2 120,4 Tasso di femminilizzazione prime ,8 65,6 62,0 67,3 10 comunità ,0 100,0 100,0 82,0 I ricongiungimenti familiari (che hanno interessato in particolare le comunità albanese e ghanese) ed i recenti flussi dall est di donne impiegate nell assistenza alle persone anziane (che hanno interessato le comunità ucraina, moldava e rumena) hanno modificato profondamente la composizione per genere della popolazione straniera. Dagli anni 90 ad oggi il numero di donne residenti è cresciuto di 14 volte, mentre per gli uomini la crescita è stata di 10 volte. Un terzo elemento riguarda le caratteristiche delle migrazioni quanto ad aree e comunità di provenienza. Brescia si è distinta per aver sperimentato vere e proprie ondate migratorie con una specifica composizione sia etnica sia di genere. L effetto è chiaramente visibile nel confronto tra la situazione iniziale di partenza e quella di arrivo relativamente alle prime dieci comunità per numerosità, per un approfondimento di vedano anche i dai in appendice. Commentiamo solo gli aspetti di maggiore interesse: la molteplicità di provenienze che porta all assenza di una comunità decisamente maggioritaria: la comunità pakistana, che è la più numerosa, assommava nel 2004 appena il 10% della popolazione (13% dei maschi e 6% delle femmine). La situazione era pressoché simile nel 1991 con la comunità egiziana che da sola sfiorava il 9% della popolazione straniera totale; l avvicendamento delle principali comunità con la perdita di importanza di alcune comunità (tunisina, senegalese, filippina, albanese e ex Jugoslava), il consolidamento di comunità già presenti negli anni 90 (in particolare le comunità storiche egiziana, cinese, pakistana e ghanese) e l entrata di nuove comunità a seguito dei recenti flussi migratori dall est europeo. L avvicendamento delle comunità ha comportato una immigrazione selettiva dal punto di vista del genere per effetto, come si ricordava più sopra, sia dei ricongiungimenti familiari sia della selettività per genere della domanda di lavoro. L ultimo elemento di cui trattiamo riguarda la struttura per sesso ed età della popolazione. È ben noto che le migrazioni di natura economica operano in maniera selettiva sulla popolazione sia per genere, sia per età.

11 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 9 Le piramidi delle età riportate nel testo ed in appendice illustrano adeguatamente questi aspetti evidenziando lo squilibrio nella struttura per età delle due popolazioni, italiana e straniera. Senza entrare in un esame di dettaglio segnaliamo alcuni aspetti rilevanti per i discorsi che saranno sviluppati di seguito. Come ci si attende la piramide mostra un picco in corrispondenza delle età centrali per il lavoro, a segnalare la ragione essenzialmente economica delle attuali migrazioni, la moda è di 30 anni per le femmine e 32 per i maschi. Valori elevati si registrano inoltre in corrispondenza delle età più basse: come ci si aspetta si tratta, prevalentemente, delle nascite. Figura 1 - Piramide delle età della popolazione residente al Femmine Maschi Maschi stranieri Femmine straniere Maschi italiani Femmine italiane Figura 2 - Piramide delle età della popolazione residente straniera al Valori percentuali sul totale della popolazione straniera ,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 Femmine Maschi Il restringimento della piramide nella fascia di età tra i 10 ed i 20 anni segnala la minore frequenza delle migrazioni delle adolescenti e degli adolescenti per ragioni che sono

12 10 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) essenzialmente demografiche: le madri, ed i padri, immigrate sono giovani, vale a dire all inizio della carriera riproduttiva. 2.2 Progetti migratori e decisioni di fecondità La popolazione straniera, al pari di qualsiasi popolazione, si modifica per effetto di fattori naturali, nascite e morti, e sociali, immigrazioni ed emigrazioni. La crescita naturale dipende essenzialmente da due fattori: il primo è dato dal numero di donne in età feconda, aggiungiamo effettivamente disponibili ad avere dei figli, ed il secondo dalla fecondità espressa, vale a dire dalla dimensione della prole. L incremento della popolazione straniera ha portato con sé, e non era, alla luce di quanto appena visto, cosa di per sé scontata, l aumento delle nascite. Le nascite dalla popolazione residente nel totale 4 hanno mostrato, nell ultimo decennio, un aumento apprezzabile: dai nati vivi nel 1993 si è passati ai quasi dell anno appena trascorso, con un tasso lordo di natalità che passa dal 7 al 10. La scomposizione dei dati secondo la cittadinanza dei nati mostra un fatto ben noto: mentre le nascite dalla popolazione italiana sono rimaste pressoché costanti (sia in valore assoluto sia come tasso lordo di natalità) le nascite dalla popolazione straniera sono cresciute in modo molto rapido raddoppiando ogni quattro anni circa. Tabella 3 Nati vivi dalla popolazione residente nel comune di Brescia Anno Nati vivi da residenti con cittadinanza % nati vivi Tasso lordo natalità Italiana Straniera stranieri Italiana Straniera ,3 7,3 5,0 7, ,8 7,6 17,4 7, ,5 7,4 19,9 7, ,5 7,7 19,8 8, ,6 7,8 16,5 8, ,6 8,2 21,1 8, ,2 8,0 24,3 8, ,3 7,5 24,7 8, ,6 8,0 22,5 9, ,6 7,5 27,7 9, ,3 7,8 18,6 8, ,3 7,8 27,9 10,0 Fonte: Istat Mod.P.2 Movimento e calcolo della popolazione residente, mod.p.3 Cittadini stranieri iscritti in anagrafe-bilancio demografico È del tutto naturale chiedersi se l aumento delle nascite dalla popolazione straniera sia temporaneo, e quindi ci si trovi di fronte ad una sorta di bolla di natalità che sarà riassorbita, oppure stabile, e quindi ci si debba attendere, almeno per il futuro prossimo, un numero di nascite ancora in crescita. Le conseguenze in termini di programmazione dei servizi sono evidenti: nel primo caso, la bolla, si tratta sostanzialmente di affrontare una esigenza transitoria, nel secondo caso si tratta di adeguare i servizi in modo stabile. Rispondere a questa domanda richiede l analisi congiunta delle caratteristiche strutturali della popolazione straniera, o meglio del numero di donne, o coppie, potenzialmente in 4 Consideriamo, di seguito, la sola popolazione residente, quindi con dimora abituale, e non anche la popolazione presente, regolare o irregolare, perché la quasi totalità della natalità deriva da donne residenti.

13 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 11 grado di generare, e del loro specifico comportamento riproduttivo, vale a dire delle decisioni di fecondità. L analisi della fecondità e della natalità della popolazione straniera non può, tuttavia, essere effettuata al di fuori del progetto migratorio. Possiamo convenire che il principale, anche se non l unico, fattore che spinge le persone a muoversi, oggi, sobbarcandosi un oneroso trasferimento in terra straniera, è la prospettiva di procacciarsi un reddito. La natura economica della migrazione, tuttavia, dice ancora poco dal momento che possiamo individuare almeno tre modelli migratori che caratterizzano la popolazione straniera immigrata a Brescia L emigrazione individuale per l accumulazione di capitale Questo modello migratorio si caratterizza per il fatto di essere sostanzialmente individuale e per l obiettivo dell accumulo di capitale da utilizzare in patria per raggiungere propri obiettivi di vita e lavoro. L esempio più recente è dato dalle migrazioni di donne, ucraine o moldave, quarantenni sole, figli e mariti rimangono in patria, che si offrono come badanti per la vigilanza e assistenza delle persone anziane. Il trasferimento all estero è considerato temporaneo e finalizzato all accumulo di capitale in valuta pregiata: è proprio nel differenziale di potere d acquisto dell euro rispetto alla valuta nazionale che si trova il motore economico di questo tipo di progetto; è evidente come un piccolo risparmio in euro si traduce in una elevata capacità d acquisto nella valuta nazionale. L obiettivo dell accumulazione implica che la permanenza all estero è limitata al tempo necessario per il raggiungimento dell obiettivo, in termini di capitale desiderato, e che lo spostamento sia individuale: è logico che si sposti solo l unità che produce reddito, e che essa cerchi di massimizzare l accumulo, quindi le rimesse, riducendo al minimo le spese per il sostentamento. Le unità che consumano reddito, o che hanno minori possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro (come i figli o il partner), rimangono in patria. Il fatto che lo spostamento sia individuale non vuole dire che non sia organizzato, anzi, normalmente, la persona si sposta seguendo le reti comunitarie o amicali. È realistico ritenere che chi emigra con questo obiettivo non solo non abbia nessuna intenzione di procreare, ma che, inoltre, sia interessato ad assimilarsi o integrarsi nel nuovo contesto: ciò che interessa è un livello di convivenza che preservi l identità La migrazione come progetto familiare di accumulo di capitale Per alcune comunità la migrazione è una manifestazione individuale di un progetto eterodiretto della rete familiare allargata, ed è funzionale all accumulo di capitale della famiglia. Esempi di questo tipo di progetto sono le migrazioni della comunità cinese, o di persone provenienti da comunità africane. La famiglia allargata, quindi i genitori, l eventuale coppia, i parenti, investe risorse su uno o più componenti, pagando il viaggio ed il sostentamento iniziale ad esempio, in modo da garantirsi un ritorno economico a vantaggio di tutti. Ogni decisione è sottratta all autonomia dell individuo, che si trasferisce sì da solo, ma è vincolato a decisioni altrui. La formazione di una propria famiglia da parte del migrante costituisce una scelta che, per certi versi, rappresenta una difficile rottura rispetto al contesto familiare. È realistico anche per questo tipo di progetto migratorio ritenere che l obiettivo di procreare sia secondario, e che, altresì, non rientri tra gli obiettivi di vita né l integrazione, né, tanto meno, l assimilazione.

14 12 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) La famiglia migrante: un nuovo progetto di vita Il terzo modello migratorio è quello familiare: l emigrazione interessa una coppia ed i figli, nati o che nasceranno. L obiettivo è garantire a sé, al partner ed ai figli, una nuova prospettiva di vita: si emigra per costruirsi un nuovo progetto di vita. Il progetto prende avvio con l emigrazione del padre che ha un compito di esplorazione del nuovo ambiente e di creazione delle condizioni migliori per consentire alla partner di spostarsi: il ricongiungimento con la famiglia avviene non appena si realizzano condizioni di stabilità dal punto di vista economico (stabilità del reddito) e logistico (abitazione). La questione della costruzione della famiglia, e quindi delle decisioni circa la dimensione della prole e il calendario delle nascite, va pertanto collocata all interno di un progetto migratorio che è progetto di vita. Molte sono le condizioni necessarie perché tale progetto sia concretamente considerato dalla coppia. Una prima condizione è data dal ricongiungimento della coppia nel paese di destinazione. La questione potrebbe apparire perfino banale, ma così non è: di per sé la presenza di donne in età feconda è irrilevante dal punto di vista della fecondità, se l obiettivo della migrante è di accumulare capitale 5. Le ulteriori condizioni che sono invece ben note e rimandano ad aspetti economici (il progetto di formazione delle famiglia acquista concretezza non appena la famiglia è in grado di disporre di un reddito stabile), sociali (la famiglia straniera cerca di svilupparsi in un ambiente sociale che possa esserle d aiuto, quindi entro la propria comunità) e logistici (la nascita dei figli richiede condizioni abitative adeguate). L obiettivo della coppia è garantire ai figli possibilità di vita migliori rispetto a quelle del paese d origine: l integrazione costituisce, pertanto, la strategia migliore per raggiungere questo obiettivo. Tuttavia i figli sono sì la molla che spinge verso l integrazione, ma anche la via per l integrazione, per il ruolo di mediazione linguistica e culturale che possono svolgere tra i genitori e il nuovo contesto sociale. Volendo riassumere i ragionamenti precedenti possiamo osservare che la natalità altro non è se non la manifestazione di un preciso progetto di migratorio, che prevede la permanenza della famiglia nel nuovo paese per un arco di tempo anche lungo. La scelta familiare porta con sé un atteggiamento potenzialmente aperto nei confronti del nuovo contesto sociale: la famiglia esercita una forte spinta a far accettare i propri figli nella nuova comunità dal momento che dall integrazione possono scaturire migliori opportunità di vita. Non a caso i problemi della seconda generazione nascono proprio dallo scarto tra le aspettative dei giovani, che sono stati spinti ad integrarsi o addirittura ad assimilarsi agli autoctoni, e le concrete opportunità che la società mette loro a disposizione. È la presenza della coppia, più che della sola donna, l elemento chiave nell analisi della natalità e della fecondità della popolazione straniera, dal momento che segnala l adozione di un ben preciso progetto migratorio che si concreta con la costruzione di una famiglia. Prima di entrare nel merito delle questioni poste, illustriamo le fonti utilizzate nelle analisi. 5 Il caso emblematico è rappresentato dalle giovani donne dell est europeo che si trasferiscono a Brescia per lavorare come badanti lasciando in patria il marito, quando c è, ed i figli. È evidente che la costruzione di una famiglia nel nuovo paese, o anche il trasferimento della famiglia, sono opzioni non contemplate nei progetti migratori di queste donne.

15 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica Fonte dei dati L analisi della natalità e della fecondità della popolazione straniera, e per confronto di quella italiana, richiede al conoscenza di molte informazioni relativamente alla nascita ed al contesto nel quale l evento si manifesta, contesto riassumibile, nel nostro sistema sociale, nella presenza di una coppia che sia nelle condizioni, soggettive ed oggettive, per poter realizzare affrontare il proprio progetto di formazione della famiglia 6. In altri termini ciò significa disporre di informazioni da due punti di vista: per ogni evento, nascita, è necessario disporre di informazioni sul contesto familiare da cui proviene, quindi sul padre e la madre; per ogni coppia nelle condizioni di procreare, è necessario disporre di informazioni sulla sua discendenza. Una base di dati di questo tipo non è immediatamente disponibile, a meno di realizzare indagini dirette, ma può essere ricostruita utilizzando le informazioni storiche di tipo amministrativo dell Anagrafe della popolazione residente e dello Stato civile. L implementazione del Sistema Informativo della Popolazione, SIPo, a partire dal 21 ottobre del 1999, ha consentito al Comune di modernizzare il trattamento delle informazioni sulla popolazione attraverso la gestione integrata degli archivi anagrafici (anagrafe della popolazione residente e AIRE) e di stato civile utilizzando un modello di registrazione dei dati di tipo dinamico in cui in capo ad ogni soggetto vengono ricostruiti, ordinati temporalmente, tutti gli eventi amministrativamente rilevanti sia individuali (nascita, morte, cancellazione, iscrizione,, matrimonio) sia familiari (ad esempio il cambio di indirizzo). Le informazioni disponibili consentono di ricostruire direttamente la sequenza degli eventi individuali, almeno a partire dal mese di ottobre 1999, e del contesto familiare di residenza. Gli archivi anagrafici utilizzati comprendono le variazioni anagrafiche principali (nascite, morti, cancellazioni e iscrizioni, queste ultime articolate per motivo) avvenute nel periodo da ottobre 1999 fino a dicembre 2003 e comprendono, quindi, anche le cancellazioni anagrafiche a seguito dell aggiornamento con le risultanze del 14 Censimento generale della popolazione, avvenute nell arco di tempo da giugno 2002 a giungo I dati relativi al 1999 sono stati invece ricostruiti sulla base delle risultanze anagrafiche al 31 dicembre Risulta invece più complessa la ricostruzione della paternità e maternità indispensabile per analizzare le decisioni di fecondità delle coppie. 6 La cautela, o pedanteria, con cui affrontiamo questi aspetti è determinata dalla considerazione che strutture sociali e comportamenti che noi siamo abituati a considerare talmente normali da risultare naturali, rappresentano semplificazioni drastiche nel caso in cui si esaminino popolazioni che provengono da altri sistemi culturali, religiosi, giuridici,, sociali. Chiariamo la questione con alcuni esempi. Mentre è sufficientemente chiaro e condiviso cosa intendiamo (nel nostro quadro culturale, sociale, giuridico ecc.) per famiglia, meno chiaro è cosa, nella comunità cinese, debba intendersi per famiglia. L idea che sia la coppia l ambito di analisi della fecondità è corretta da un punto di vista riproduttivo, ma è riduttiva da un punto di vista sociale, non solo per la presenza di popolazioni che praticano la poligamia, ma anche per il particolare ruolo che può giocare la famiglia nelle scelte di fecondità.

16 14 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) La procedura utilizza si rifà alla metodologia sviluppata per l analisi delle reti parentali ottenute dall elaborazioni dei dati anagrafici e presentata nel dettaglio in un altro lavoro 7. La scelta di utilizzare la base di dati anagrafica ha un limite fondamentale dato dal fatto che vengono prese in considerazione solo le persone che, anche solo temporaneamente, hanno acquisto la residenza in città. Il vincolo è piuttosto stringente e porta a dati incompleti per tutte le nascite per le quali solo uno dei due genitori, non sempre la madre, risultava residente in città. La ricostruzione della relazione di paternità e maternità consente non solo di associare le informazioni anagrafiche dei genitori a quelle del figlio, ma altresì di ricostruire, con un certo margine di errore, la discendenza di ogni donna ed ogni uomo residente, e quindi l ordine di generazione della prole 8. Ordine di generazione che tiene conto anche dei figli attualmente non residenti in famiglia, perché morti, emigrati, residenti con altre persone, e che esclude solamente i figli che non sono mai stati residenti in città. L errore rimanda, nuovamente, al fatto che essendo considerate solo le variazioni della popolazione residente, vengono esclusi gli eventi che non comportano registrazione anagrafica, quindi, ad esempio gli eventuali figli nati precedentemente l immigrazione e che non si sono spostati con i genitori. Gli altri eventi naturali, come la morte, l emigrazione e via dicendo sono invece considerati in quanto lasciano, direttamente o perché trascritti, una traccia nell anagrafe. Senza entrare in un esame di dettaglio delle modalità operative, illustriamo i passaggi secondo l ordine seguito. Nel caso di persone residenti nella famiglia di nascita, il problema è risolvibile utilizzando la relazioni di parentela con l intestatario della scheda di famiglia, essendo immediato identificare la paternità e maternità del figlio 9 residente con entrambi i genitori. Più complesso risulta identificare paternità e maternità quando la struttura parentale della famiglia è costruita non sul padre o sulla madre del nato, ma, per esempio, sul nonno. In questo caso il figlio, di cui interessa ricostruire paternità e maternità, risulta come nipote dell intestatario ed i genitori uno come genero o nuora e l altro come figlia o figlio 10. L identificazione puntuale della maternità e paternità è possibile solo introducendo ulteriori informazioni oltre ala relazione di parentela come lo stato civile e la data di matrimonio, oppure il nome e cognome dei genitori Si veda al proposito: Le reti parentali primarie a Brescia. Nonni, figli e nipoti tra sostegno reciproco e domanda di servizi, Rapporti di ricerca n. 16/ I dati consentono di trattare tutte le nascite, comprese quelle di nati morti o dei morti pochi giorni dopo la nascita, e quindi di calcolare l ordine di generazione tenendo conto di tutti questi eventi. Nel caso di parti plurimi, ogni nato è stato trattato distintamente. 9 L unico abbinamento non corretto riguarda i figli adottivi che, non essendo evidenziati negli archivi anagrafici a nostra disposizione, vengono attribuiti ai genitori adottivi. 10 La soluzione consiste nel disporre della matrice completa delle relazione di parentela, costruita a partire dalle relazioni immodificabili come genitore di e la relazione simmetrica figlio di. La matrice ha tante righe e colonne quanti sono gli individui della popolazione, e in corrispondenza di ogni cella riporta il tipo di relazione esistente: figlio di o simmetricamente genitore di. Partizionando la matrice si ottengono le reti relazionali relative ad ogni individuo. 11 Il cognome e nome della persona è stato normalizzato in modo da ridurre al minimo la possibilità di mancati abbinamenti determinati da errori di scrittura e doppi nomi. Per quanto riguarda questi ultimi sono stati eliminati i nomi oltre al primo ed attribuito come nome il primo risultante in anagrafe. Per quanto riguarda gli errori di scrittura si è proceduto all eliminazione di tutti i caratteri speciali contenuti nel cognome e nel nome, quali apostrofi, accenti, trattini, punti e spazi.

17 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 15 Ancora più complesso è individuare la maternità e paternità nel caso in cui uno, o entrambi, i genitori non risultino residenti nella famiglia. La procedura utilizzata è per passi successivi e prevede, in prima battuta, l individuazione di criteri robusti per il collegamento. In dettaglio la maternità e la paternità di un bambino senza genitori residenti in famiglia, sono state assegnate alle persone residenti in città aventi lo stesso cognome e nome dei genitori e coniugate fra di loro. Sui casi rimanenti si è proceduto ad effettuare abbinamenti allentando i criteri più robusti, mantenendo sempre l uguaglianza tra i cognomi e nomi, ed inserendo via via altri criteri come, per esempio, la compatibilità delle età dei genitori tra di loro (imponendo che non vi fosse una differenza in valore assoluto superiore a 5 anni) e delle data di nascita di genitori e figli (imponendo che la madre avesse un età alla nascita del figlio tra i 15 e 45 anni). I risultati dei collegamento sono riportati nella tavola seguente; i dati di dettaglio sono riportati nell appendice statistica. Il fatto che le nascite non collegate con entrambi i genitori siano trascurabili, lo 0,7% (0,5% nella popolazione italiana e 1,3% in quella straniera), porta a ritenere che la procedura di collegamento sia affidabile, e che, quindi, il mancato collegamento sia determinato dall effettiva assenza del genitore dagli archivi. I dati sono conformi alle attese per quanto riguarda il diverso livello del collegamento in relazione al genitore ed alla cittadinanza del bambino. Il basso numero di nascite non collegate alla madre è determinato, nella popolazione italiana, da situazioni del tutto particolari, in cui il bambino vive con il padre in una famiglia allargata. Per la popolazione straniera l assenza della madre è essenzialmente l effetto del mancato completamento della pratica di ricongiungimento familiare, dal momento che è estremamente improbabile il caso di un bambino che vive all estero, quindi senza rete familiare, da solo con il padre che lavora. Tabella 4 Abbinamenti tra i genitori ed i figli distinti per cittadinanza dei figli Anno di Numero di Italiani Stranieri nascita nascite Con la con il padre con la con il padre madre madre ,7 9,8 5,3 13, ,6 9,7 7,1 12, ,3 8,9 5,0 13, ,5 10,9 5,3 14, ,3 13,0 2,5 12, ,5 10,4 5,1 13,3 I record elaborati riguardano bambini nati nel periodo dal 1999 al 2003 (in Italia o all estero, e quindi immigrati) e residenti a Brescia, anche temporaneamente, nello stesso periodo, e comprendono anche 21 bambini nati morti. I dati provenienti dalle variazioni anagrafiche differiscono, in modo anche sensibile, rispetto ai dati del sistema di rilevazione Istat del movimento e calcolo della popolazione residente. La ragione della differenza risiede, sostanzialmente, nel fatto che i conteggi del movimento e calcolo della popolazione vengono effettuati sulla situazione delle pratiche anagrafiche ad una certa data (essendo dati mensili qualche giorno dopo la fine del mese),

18 16 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) e comprendono pratiche complete ed incomplete, vale a dire avviate ma non concluse per qualsivoglia ragione. In effetti non tutte le pratiche anagrafiche avviate vengono chiuse con esito favorevole, e ciò non riguarda solamente l immigrazione, ma anche le stesse nascite 12. La questione si è posta in modo evidente nel corso degli ultimi anni a causa di una circolare del Ministero dell Interno che richiede, per il completamento della pratica anagrafica, l inserimento del neonato nel permesso di soggiorno dei genitori, atto che deva essere effettuato a richiesta dei genitori. In attesa del completamento della documentazione il bambino non viene registrato in anagrafe. Solo con l esibizione del documento aggiornato è possibile per l ufficiale d anagrafe procedere alla registrazione del nato. In questo modo la nascita viene registrata con la data dell evento anche mesi dopo l accadimento. Tabella 5 Confronto tra i nati vivi risultanti dall anagrafe e dal movimento e calcolo della popolazione residente Istat per cittadinanza: valori assoluti Anno Nati vivi ISTAT Nati vivi ANAGRAFE Italiani Stranieri Italiani Stranieri Tabella 6 Confronto tra i nati vivi risultanti dall anagrafe e dal movimento e calcolo della popolazione residente Istat per cittadinanza: differenze e dati percentuali Anno Differenze in valore assoluto anagrafe-istat Valori percentuali anagrafe/istat Italiani Stranieri Italiani Stranieri ,2 91,3 95, ,7 98,0 108, ,3 114,0 105, ,3 93,1 99, ,3 122,9 105, ,5 103,9 102,7 Le differenze tra le due fonti, considerando i dati sul quinquennio , raggiungono il 3%, pari a 236 nascite su anagrafiche, con una variabilità annuale e per cittadinanza piuttosto marcata. I dati provenienti dalle variazioni anagrafiche risultano, solitamente, superiori rispetto ai dati Istat, dal momento che tengono conto di situazioni che col tempo si sono chiuse. 12 Nel caso di pratiche aperte ma non chiuse entro la fine mese, per convenzione si procede a conteggiare comunque l evento (nascita, morte, cancellazione o iscrizione) attribuendolo al mese di avvio della pratica. Se in un mese successivo la pratica si conclude con esito sfavorevole si procede a correggere la contabilità con poste correttive.

19 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica 17 L anno 1999 costituisce una eccezione dal momento che non sono compresi i nati da residenti che sono emigrati. Quanto alla qualità dei dati utilizzati il grado di affidabilità è buono per le informazioni anagrafiche certificabili (quindi nascita, immigrazione, paternità e maternità e via dicendo), inoltre il completamento dell opera di bonifica avviato dopo l integrazione degli archivi di stato civile e dell anagrafe rende affidabili anche i dati relativi al matrimonio ed alle condizioni, vedovanza, divorzio, ad esso legate. Profili della tutela dei dati personali Finalità Il presente lavoro ha come obiettivo l analisi statistica delle nascite dalla popolazione straniera nel Comune di Brescia. Il lavoro è previsto nel Programma Statistico Comunale del Comune di Brescia, che costituisce una prima informativa agli interessati (art.13 d.lgs. 196/2003, Codice per la protezione dei dati personali). Dati trattati La realizzazione del progetto comporta l utilizzo degli delle variazioni anagrafiche delle persone che, anche temporaneamente, hanno acquisito la residenza in città. I singoli record individuali dei nati nel periodo dal 1999 al 2003 sono stati collegati, attraverso la paternità e maternità ed altre informazioni, ai record delle madri e dei padri. In tal modo per ogni nuovo nato sono state ricostruite le informazioni rilevanti sui genitori.. Una volta effettuata la ricostruzione delle relazioni genitore-figli, e marito-moglie, si è predisposta la matrice dei dati per le elaborazioni eliminando gli identificativi personali manifesti (nome e cognome), e mantenendo solo i codici individuali in funzione di chiavi di collegamento. Dati sensibili Gli archivi contengono la cittadinanza che è un dato sensibile in quanto in grado di rivelare la condizione etnica o razziale. Modalità del trattamento Tutte le fasi del trattamento dei dati sono effettuate con mezzi elettronici. Le elaborazioni sono state effettuate nel rispetto delle norme in materia di trattamento dei dati per finalità statistiche (Codice in materia di protezione dei dati d.lgs. 281/1999), e delle norme sul trattamento dei dati personali di cui all art.6 bis d.lgs. 322/1989 Norme sul Sistema Statistico Nazionale, nel rispetto del segreto statistico (art. 9, Disposizioni per la tutela del segreto statistico, d.lgs. 322/1989). Operativamente ci si è attenuti alle disposizioni stabilite dal Codice deontologico e di buona condotta per i trattamenti dei dati per finalità statistiche, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 1 ottobre 2002, n. 230, e riportate nel Documento programmatico sulla sicurezza del Comune di Brescia, approvato in data 30 giugno In specifico si è operato nel modo seguente: - l esternazione dei dati avviene esclusivamente sotto forma di tabelle e grafici, verificando che nessuna unità di rilevazione sia comunque identificabile; - i dati sono conservati sul server dell Unità di Staff Statistica. L accesso ai dati è consentito da parte del responsabile del trattamento solo per ragioni d ufficio ed è limitato ad alcuni utilizzatori tramite l uso di password;

20 18 Le nascite dalla popolazione residente straniera a Brescia ( ) i dati sono conservati per usi futuri limitatamente alle sole finalità statistiche. I dati individuali anonimi sono disponibili, su supporto magnetico, esclusivamente per finalità statistiche e di ricerca al livello di analiticità necessario per le elaborazioni, nel rispetto delle norme sulla tutela dei dati personali Titolarità, responsabilità e diritti degli interessati Il titolare e responsabile del trattamento è il dirigente responsabile dell Unità di Staff Statistica del Comune di Brescia.

21 SISTAN - Comune di Brescia - Unità di Staff Statistica La natalità Tratteremo di seguito alcuni aspetti della natalità della popolazione straniera nel quinquennio Consideriamo nelle elaborazioni tutti i nati nel periodo, indipendentemente dal fatto che la persona sia effettivamente nata da residenti a Brescia o nata altrove e successivamente immigrata. In questo modo, oltre a disporre di una base numericamente più consistente, siamo anche in grado di cogliere la natalità in modo, parzialmente, distinto dalla migrazione, ricostruendone, quindi, un quadro più completo. Tabella 7 Nati per anno di nascita distinti secondo la cittadinanza e la modalità di iscrizione anagrafica Anno di nascita Iscritti per immigrazione Iscritti per nascita Iscritti per immigrazione di cui stranieri Iscritti per nascita Tabella 8 Nati secondo l area di provenienza e la modalità di iscrizione anagrafica Area di provenienza Valori percentuali Immigrati Nati da residenti Immigrati Nati da residenti Italia ,0 70,6 66,7 Unione europea ,2 0,1 0,1 Ex-URSS ,9 0,0 0,2 Africa ,3 6,5 6,9 di cui Egitto ,1 1,4 1,8 Ghana ,8 1,6 1,5 Marocco ,1 0,9 0,9 Altri paesi eur ,3 2,8 3,3 di cui Albania ,2 1,0 1,3 Ex Jugoslavia ,5 1,3 1,3 America ,7 0,3 0,5 Asia ,1 7,2 8,4 di cui Cina Popolare ,3 2,4 2,7 Pakistan ,0 1,6 1,9 Bangladesh ,3 0,9 0, ,0 100,0 100,0 Paesi a forte pressione migratoria* ,7 16,9 19,2 Paesi a sviluppo avanzato ,7 70,7 66,9 Nota: si intende la federazione Serbia-Montenegro. * per la definizione si veda l appendice

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