Gruppo di Lavoro 3 - Diritti di Cittadinanza e Associazionismo

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1 Gruppo di Lavoro 3 - Diritti di Cittadinanza e Associazionismo Data e ora: 9 Aprile 2008 dalle ore alle ore Sede: sala riunioni della sede dell Assessorato al Lavoro, via Ca Venier, 8 - Mestre Segretaria verbalizzante: Angela Ziliotto Totale Associazioni/Enti iscritti: 50 Presenti nella seduta: 9 iscritti e 1 invitato, come risulta dall allegato registro di presenze. Ordine del giorno: -Incontro con la dott.ssa Larizza e la dott.ssa De Rossi, rappresentanti dell A.U.L.S.S. 12, per un approfondimento circa i servizi rivolti alle persone immigrate. -Aggiornamento circa l elezione del Consigliere Straniero Aggiunto. -Condivisione di sollecitazioni e proposte circa i possibili temi di approfondimento da sviluppare nell ambito dei lavori del GdL 3. -Varie ed eventuali. Materiali in Consultazione: -Regolamento per l elezione dei Consiglieri Stranieri Aggiunti al Consiglio della Provincia di Venezia. - Depliant AULSS 12 Consultori Familiari. - Depliant Una Famiglia Ritrovata. L Assessora Rita Zanutel dichiara aperta la seduta del Gruppo di Lavoro Diritti di Cittadinanza e Associazionismo della Consulta Provinciale per l Immigrazione, ringrazia coloro che sono intervenuti e porge il suo benvenuto. Presenta la dott.ssa Larizza e la dott. De Rossi, referenti dell A.U.L.S.S. 12 Veneziana, che partecipano alla riunione per presentare una panoramica circa i servizi rivolti alle persone immigrate. Larizza spiega che quanto concerne lo stato di benessere della collettività viene garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, che fu istituito nel Il Sistema Sanitario Nazionale è organizzato in Aziende Sanitarie Locali e in Aziende Ospedaliere atte a dispensare il diritto alla salute. In Veneto è presente l Azienda U.L.S.S. in quanto il modello Veneto poggia sull integrazione sociosanitaria. La A.U.L.S.S. opera tramite 3 strutture operative: 1

2 - Presidio ospedaliero: struttura tecnico funzionale volta all assistenza ospedaliera in modo unitario e integrato, atta ad urgenze e intensità di cure elevate; opera in modo unitario e integrato sulla base della programmazione e organizzazione ospedaliera regionale perseguendo anche la ricerca e formazione. - Dipartimento di prevenzione (complesso di servizi volti al benessere collettivo, funzione di sorveglianza delle malattie infettive, profilassi delle malattie infettive, tutela della salute della popolazione in rapporto ai rischi derivati dall uso del territorio). - Distretto socio sanitario (assicura i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie a livello extra ospedaliero nonché il coordinamento delle proprie attività con quelle dipartimentali e dei servizi aziendali inclusi i presidi ospedalieri, inserendole organicamente nel programma delle attività). Il distretto socio-sanitario si articola in varie unità operative distrettuali. L unità operativa complessa per la famiglia e l età evolutiva è strutturata in consultori familiari, consultori pediatrici, servizi vaccinali per l infanzia, interventi di pediatria e medicina. Il Consultorio familiare è nato negli anni 70 a seguito di una maggiore attenzione per la salute della donna e una nuova visione della famiglia. Attualmente molti consultori adottano una linea strategica orientata alla prevenzione con presenza nelle scuole e con interventi di sostegno alla crescita e di educazione alla fertilità. Per quanto riguarda l Area Famiglia, è attivo il percorso nascita (preconcezionale, gravidanza, sostegno alla coppia genitoriale, post-parto) la mediazione familiare (promozione e supporto delle funzioni genitoriali e di supporto alle famiglie in situazioni conflittuali), il supporto alle famiglie adottanti (a Zelarino è attivo uno specifico sportello che opera un vero e proprio accompagnamento all adozione). E attivo anche il servizio di mediazione culturale intesa come mediazione familiare rivolta a uomini e donne straniere. Cristina de Rossi propone di aprire la discussione. Mangu chiede di istituire una serie di piccoli incontri di approfondimento nell ambito delle associazioni che compongono la consulta. Zanutel propone che siano i due coordinamenti ad organizzare tali incontri. De Rossi riprende a relazionare soffermandosi sui Consultori che, spiega, stanno cercando di attrezzarsi rispetto a un offerta mirata rivolta all utenza straniera. 2

3 I filoni di cui si occupa il Consultorio sono tre: assistenza sanitaria alla donna (gravidanza, prevenzione, interruzione di gravidanza); sostegno alle difficoltà della famiglia (adozioni, difficoltà relazionali della coppia; consulenza legale gratuita alla separazione consensuale) mediazione familiare. Leder osserva che il Consultorio di Portogruaro si caratterizza per un particolare orientamento alla relazione con l utenza straniera. De Rossi replica ch,e nel caso specifico del Consultorio di Via Piave, l elevato numero di assistiti deriva dal passaparola tra immigrati più che dall informazione capillare dei medici di base. Con il T.U. del 98 è stato garantito l accesso alle strutture sanitarie senza che i clandestini e gli immigrati non regolari possano incorrere in denuncie. Yuriy Zhuravel pone il problema relativo alle attese nel rinnovo dei permessi di soggiorno, che comporta un attesa anche per il rinnovo della tessera sanitaria. Conte aggiorna che, in realtà, la ricevuta che attesta la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno permette il rinnovo automatico della tessera sanitaria. Viene introdotto il problema dell informatizzazione delle procedure amministrative, che rappresenta un grave problema per le persone immigrate non provviste di computer. Conte afferma che, tra le varie procedure, quella per il riconoscimento dell invalidità civile è possibile solo a chi ha la carta di soggiorno, che viene ottenuta dopo 5 anni di permanenza. De Rossi spiega che, tuttavia, alle persone sprovviste di permesso di soggiorno sono garantite le cure urgenti, essenziali (quali il primo soccorso e la maternità) ancorché continuative ed è previsto il rilascio della Tessera Sanitaria Provvisoria, previa esibizione di un documento identificativo o tramite autodichiarazione di identità. Quest ultima non viene accettata da tutte le A.U.L.S.S. perché la normativa di riferimento si presta ad interpretazioni differenti. Inoltre, secondo la convenzione di New York, i minori dovrebbero avere diritto a una copertura sanitarie completa anche se non hanno il pediatra di base. Larizza conferma che la Prefettura indica un utilizzo restrittivo dell autodichiarazione di identità. 3

4 Zanutel interviene affermando l importanza che le varie Unità Sanitarie Locali offrano risposte omogenee. Conte si propone di effettuare una verifica in merito e di restituire al gruppo di lavoro le informazioni raccolte. Leder riferisce di una situazione problematica che ha visto coinvolto un minore straniero cui è stata rifiutata una visita sanitaria perché i genitori erano sprovvisti di permesso di soggiorno e il caso era stato considerato non urgente. De Rossi specifica che la tutela sanitaria completa è sempre obbligatoria, ma non quella sociale (assistenza domiciliare, educativa, ) Leder replica che in Italia non sono state delineate le norme attuative della Convenzione di New York. De Rossi informa che, al contrario, il decreto attuativo esiste. Riprendendo la relazione circa l offerta dei servizi sanitari, riferisce che il Consultorio di Via Dante registra 350 accessi all anno di donne immigrate, significativamente più numerose delle donne italiane. Maria Louise Niwemukobwa testimonia che il Consultorio di Via Dante è tra i più conosciuti per la sua efficacia nell accoglienza delle donne e per il servizio di mediazione linguistica. Zanutel riflette circa l importanza dei canali di comunicazione utilizzati; ritiene opportuno coinvolgere nelle informazioni relative i servizi non solo gli uffici comunali che hanno una competenza socio-sanitaria ma anche quelli amministrativi. Fedorkiv pone la necessità di promuovere la prevenzione attraverso una campagna di informazione efficace e la creazione di occasioni di accesso gratuito ai servizi. Altresì, propone l attivazione di servizi specifici rivolti a coloro che, nel paese di provenienza, hanno subito situazioni lesive della propria salute. Larizza, manifestando il proprio interesse per le proposte emerse, ricorda che l incontro odierno era finalizzato alla conoscenza dei servizi attualmente disponibili. Josanu Oleg avanza la proposta di ampliare l attenzione alla figura maschile nei consultori. 4

5 Zanutel pone la questione, recentemente riportata dai giornali, della forte richiesta di interruzioni di gravidanza avanzate dalle donne straniere. De Rossi conferma che le interruzioni di gravidanza affrontate da donne straniere, causate spesso da assenza di prevenzione, superano di quattro-cinque volte quelle delle donne italiane. Riporta che a livello locale il dato è assai inferiore proprio per il radicamento del lavoro del Consultorio nel territorio. Punti di forza del Consultorio sono servizi di primo accesso, poca burocrazia, impegnativa del medico di base non necessaria. Maria Louise Niwemukobwa sottolinea che molte donne vivono ancora nell invisibilità. Ritiene che le associazioni debbano stimolare in queste persone la conoscenza di servizi in cui possono effettivamente ottenere ascolto e aiuto. Zanutel ringrazia le dott. Larizza e De Rossi per il loro intervento e i numerosi presenti per il loro contributo. La nutrita partecipazione alla riunione odierna offre il segno dell importanza di momenti simili proposti nell ambito della Consulta. E opportuno prevedere un momento di approfondimento ulteriore circa i sevizi garantiti alle persone immigrate, le modalità d accesso, le campagne di prevenzione. Propone che anche la prossima riunione del GdL 3 abbia in oggetto la trattazione dei Servizi Socio-Sanitari in vista dell organizzazione di un evento autunnale. PROSSIMA RIUNIONE: data: Mercoledì 21 Maggio orario: sede: sala riunione della sede dell Assessorato al Lavoro, sito in via Ca Venier, 8 a Mestre. Il segretario verbalizzante Angela Ziliotto 5

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