Via Trebbia, n 1 Telefono: 0372/28270 Fax 0372/ cric824oo7@istruzione.it. Pag. 1
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO CREMONA 2 Via Trebbia, n 1 Telefono: 0372/28270 Fax 0372/ cric824oo7@istruzione.it ANNO SCOLASTICO Pag. 1
2 INDICE Dati relativi all Istituto comprensivo: Primarie Bissolati e Monteverdi, Secondaria Virgilio Pag. 3 Nascita dell Istituto Comprensivo Cremona 2 Pag. 6 Premessa: la nostra responsabilità di educatori Pag. 7 Piano dell offerta formativa: il POF 4.a obiettivi generali 4.b linee d indirizzo legge 107/ c RAV e valutazione dell istituto Pag. 8 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10 Strategie educative e organizzative Pag. 11 Linee generali della Programmazione: il curricolo verticale Pag. 13 Formazione classi e rapporti con le famiglie Pag. 23 Continuità Pag. 23 Organizzazione delle scuole Pag. 28 Protocolli e progetti (orientamento, disagio, intercultura, disabilità, fondi PON) Pag. 53 Valutazione degli alunni Pag. 65 Quadro sinottico: offerta formativa a.s Pag. 78 Patto educativo di corresponsabilità (Art. 3 d.p.r. 235/07 Pag. 83 Pag. 2
3 D A T I R E L A T I V I A L L ' I S T I T U T O La Scuola Primaria "Bissolati" si configura nel modo seguente: TOTALE Alunni 221 Classi 1^ 49 M 114 F 107 Classi 2^ 45 Media Alunni/Classi 22,1 Classi 3^ 48 Classi 4^ 38 Classi 5^ 41 Portatori H 2,71% Stranieri 23,98% Numero insegnanti 24 Personale non docente 03 Monte ore di lezione settimanali 40 Numero Classi 10 Aule normali 22 Aula magna Aula insegnanti 1 Ambulatorio medico Aule speciali 12 Palestre 1 Aula audiovisivi con videoregistratore, 1 videoproiettore e pc Laboratorio multimediale per alunni 1 Laboratorio H 1 Biblioteca alunni Biblioteca docenti 1 1 Pag. 3
4 La Scuola Primaria "Monteverdi" si configura nel modo seguente: TOTALE Alunni 216 Classi 1^ 43 M 126 F 90 Classi 2^ 44 Media Alunni/Classi 21,6 Classi 3^ 46 Classi 4^ 41 Classi 5^ 42 Portatori H 3,24% Stranieri 39,81% Numero insegnanti 24 Personale non docente 04 Monte ore di lezione settimanali 27 (classi 4-5 sez. B) 40 (classi corso A sez. B) Numero Classi 10 Aule normali 21 Aula magna Aula insegnanti 1 Ambulatorio medico Aule speciali 12 Palestre 1 Aula audiovisivi con videoregistratore, 1 videoproiettore e pc Laboratorio multimediale per alunni 1 Laboratorio H 1 Biblioteca alunni Biblioteca docenti 1 1 Pag. 4
5 La Scuola Media "Virgilio" si configura nel modo seguente: TOTALE Alunni 537 Classi 1^ 188 M 280 F 257 Classi 2^ 157 Media Alunni/Classi 24,41 Classi 3^ 192 Portatori H 4,65% Stranieri 24,95% Numero insegnanti 55 Personale non docente 15 Monte ore di lezione settimanali 30 Numero Classi 22 Aule normali 23 Aula magna 1 Aula insegnanti 1 Ambulatorio medico Aule speciali: Scienze 1 Musica 1 Artistica 2 Tecnica 1 Palestre 2 Aula audiovisivi con videoregistratore, 1 videoproiettore e pc Laboratorio multimediale per alunni 1 Strumenti: Pc 27 Server in rete locale Masterizzatore Pag. 5
6 Scanner Stampanti Collegamento Internet Macchina fotografica digitale Telecamera Zip esterno Postazioni multimediali per insegnanti Laboratorio H 1 Biblioteca alunni 1 Biblioteca docenti 1 LA NASCITA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO CREMONA DUE Scuola Primaria L. Bissolati, Scuola Primaria C. Monteverdi, Scuola Secondaria di primo grado Virgilio Dal 1 settembre 2013 le nostre scuole sono diventate parte di un unico Istituto Comprensivo, in base all art. 19, comma 4, del D.L. n.98 del 6 luglio 2011, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n.111 sono aggregate in Istituto Comprensivo. CHE COS È UN ISTITUTO COMPRENSIVO? Un Istituto comprensivo riunisce in una stessa organizzazione scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, vicine fra loro come collocazione nel territorio. Nel nostro caso sono state riunite la Scuola Primaria statale L. Bissolati, la Scuola Primaria C. Monteverdi, la Scuola Secondaria di primo grado Virgilio. Gli uffici di segreteria e il dirigente scolastico sono comuni per tutti i due ordini di scuola. Quali sono i vantaggi per gli studenti, per le famiglie e per il territorio? Con la costituzione dell Istituto Comprensivo si pongono le basi per migliorare progressivamente la continuità tra i diversi gradi scolastici. Per i nostri allievi significherà essere coinvolti in un percorso educativo unitario dalla scuola Primaria fino alla Secondaria di I grado. Le famiglie avranno il vantaggio di potersi relazionare con la stessa Istituzione scolastica dall ingresso del proprio figlio nella Primaria fino al termine della Media. Pag. 6
7 Un Istituto Comprensivo crea inoltre i presupposti per una proficua continuità orizzontale, intesa come sviluppo di relazioni e sinergie tra scuola e territorio di appartenenza (ente locale, associazionismo, ). Che cosa cambia da un punto di vista organizzativo e di gestione? L Istituto comprensivo ha un unico Dirigente Scolastico e un unica segreteria. CHE COSA CAMBIA DAL PUNTO DI VISTA EDUCATIVO E DIDATTICO? In un istituto Comprensivo ci sono le condizioni per costruire una diversa qualità degli apprendimenti, per la messa a punto del curricolo verticale. Curricolo verticale non significa soltanto dosare adeguatamente i contenuti di conoscenza lungo il percorso scolastico ma, soprattutto, far emergere il valore formativo di tali contenuti. Vuol dire entrare nelle dinamiche del processo di insegnamento apprendimento e adattare la proposta formativa alle caratteristiche evolutive degli allievi. Una corretta progettazione comprende un analisi dei bisogni non solo degli allievi, ma anche del contesto e della società in cui vivono; definisce gli obiettivi generali e particolari da raggiungere; comprende i criteri e gli strumenti di valutazione. Ciò che dà significato alle singole progettazioni è la presenza di un Progetto della Scuola, di una scuola in posizione di ascolto della domanda educativa espressa dal territorio e dagli utenti e capace di lettura dei bisogni sociali e culturali. È questa l ottica del Piano dell Offerta Formativa che, essendo il progetto della Scuola, salvaguarda l unitarietà dell impianto culturale e formativo, pur nelle specifiche articolazioni dei diversi segmenti. culturali. PREMESSA LA NOSTRA RESPONSABILITÀ DI EDUCATORI Interpretare i bisogni dei bambini e dei preadolescenti è uno dei compiti più complessi ed una delle nostre maggiori responsabilità di educatori. Siamo facilitati quando ci è chiesto di rispondere a bisogni concreti, di fronte a difficoltà evidenti ed oggettive, ma l'attenzione educativa non deve mai venir meno, deve essere un atteggiamento costante, che ci renda sensibili e pronti a cogliere qualsiasi segnale in qualunque momento. Nel corso del tempo, attraverso una costante formazione professionale, assistita dal confronto e dalla condivisione di esperienze, apprendiamo noi stessi ad individuare quali strategie, metodi, strumenti siano più adeguati ad assolvere il delicato compito di educare, accogliere, rispondere, guidare nella costruzione di conoscenze. Il nostro impegno ha prodotto numerosi percorsi didattici che si consolidano e perfezionano per aderire meglio alle realtà nelle quali operiamo. Pag. 7
8 La Riforma della Scuola chiama a numerosi e sostanziali cambiamenti, in merito agli aspetti organizzativi, valutativi e contenutistici. Cercheremo di attuare quanto richiesto nel pieno rispetto della Riforma e delle successive Indicazioni Ministeriali, senza perdere di vista ciò che di positivo e di significativo abbiamo costruito nel tempo, a conservare e utilizzare il patrimonio di esperienza come presupposto su cui fondare il lavoro futuro. L accorpamento delle due scuole primarie, provenienti da due circoli differenti, con la scuola di primo grado Virgilio è sicuramente un elemento di rinnovamento per tutti, un occasione per rimetterci in discussione, per creare un nuovo Istituto Scolastico. Tre scuole con storie diverse, con esperienze consolidate e radicate diverse, che operano in contesti sociali diversi, si trovano a delineare linee culturali e pedagogiche comuni, condividere l idea di bambino e di adolescente in un ottica di continuità, definire una progettazione didattico- educativa unitaria, perseguire metodologie efficaci ed innovative. L offerta formativa ed organizzativa per l anno scolastico 2015/2016, pur finalizzata all unitarietà delle proposte delle tre scuole, tende a mantenere e garantire l identità di ciascuno dei tre plessi poiché tutti noi crediamo nel modello di scuola che da anni proponiamo, che si è consolidato nel tempo e nel quale abbiamo investito risorse ed impegno. IL POF "... Il Piano dell Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia". ( Art.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche D.P.R. n. 275/99) Il POF è il mezzo di comunicazione trasparente e istituzionale diretto agli alunni e alle Famiglie, nel quale si esplicitano le scelte pedagogiche, educative e didattiche della scuola. È il progetto unitario che la scuola propone in risposta alle esigenze e ai bisogni delle famiglie, comprende tutti i progetti che arricchiscono i percorsi formativi degli alunni, ricerca e realizza la collaborazione con il territorio e gli enti esterni. OBIETTIVI GENERALI Il Piano dell Offerta Formativa è il documento che rende chiare le scelte culturali e pedagogiche, le finalità della scuola. E IL PROGETTO a cui fare riferimento per la costruzione di un graduale ed integrato percorso di formazione dell individuo in un particolare contesto territoriale e culturale. IL NOSTRO ISTITUTO, in linea con il dettato costituzionale, nel promuovere questo progetto educativo, si propone di realizzare le seguenti finalità: Promuovere la formazione della persona Maturare la coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno Favorire la crescita culturale Pag. 8
9 Valorizzare le potenzialità di ciascuno, riconoscendo le molteplicità delle diversità, delle esperienze pregresse, dei diversi stili cognitivi Motivare allo studio e recuperare eventuali svantaggi iniziali Valorizzare l interculturalità e accogliere le diversità Promuovere l orientamento delle scelte future. LINEE DI INDIRIZZO IN CONTINUITÀ CON LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO E LE LINEE GUIDA COMUNITARIE SULLA CITTADINANZA PARTECIPATA, ASSUME COME LINEE GUIDA E FINALITÀ EDUCATIVE PRIORITARIE L ORIENTAMENTO, L INCLUSIONE E L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA, EVIDENZIANDONE ALCUNI ASPETTI FONDAMENTALI: Orientamento - la continuità educativa, per ciò che concerne la realizzazione degli interventi formativi rivolti alle alunne e agli alunni; - la continuità didattica, nella costruzione di curricoli verticali sugli apprendimenti. La continuità diviene obiettivo indispensabile nella definizione degli obiettivi didattici, delle scelte metodologiche e del percorso valutativo. Inclusione -integrazione e uguaglianza di opportunità, che parta da un integrazione d intenti; - rispetto delle diversità nelle relazioni interpersonali che comporti l accoglienza dell altro. L inclusione diviene obiettivo indispensabile per il rispetto delle diversità e delle peculiarità di ciascun soggetto attivo nel contesto educativo. A C C O G L I E N Z A E I N T E G R A Z I O N E Per facilitare il passaggio da un ordine di scuola all altro, garantendo agli alunni un più proficuo inserimento, l istituto mette in atto le seguenti iniziative: incontro con i genitori degli alunni delle classi in entrata per presentare la nostra offerta formativa visita della scuola per la conoscenza degli ambienti e delle attività (scuola aperta) incontri con gli insegnanti delle scuole del ciclo precedente (infanzia-primaria e primaria-secondaria) per scambi di informazioni sui percorsi attuati, sulle finalità educative, sul grado di maturazione e sui risultati raggiunti assemblea d inizio d anno, con preside, alunni, docenti e genitori nelle singole classi, momenti di conoscenza reciproca alunni-insegnanti e di approccio con il nuovo ambiente scolastico attività di accoglienza/orientamento presentazione del Regolamento d'istituto agli studenti da parte del docente Coordinatore eventuali ulteriori incontri con gli insegnanti delle scuole del ciclo precedente durante l anno scolastico predisposizione di un protocollo di accoglienza degli alunni stranieri predisposizione di un protocollo di accoglienza degli alunni diversamente abili Pag. 9
10 Educazione alla Cittadinanza -formazione di una coscienza civile; -orientamento nella società attraverso i valori della cultura, dell'integrazione, della convivenza civile e della pace. L Educazione alla Cittadinanza diviene obiettivo indispensabile per promuovere la riflessione sul rispetto della legalità e favorire la crescita sul piano personale e civico.. LA SCUOLA DEI VALORI Per promuovere una coscienza civica, il nostro Istituto realizza percorsi di Educazione alla Cittadinanza in collegamento con il territorio e le sue organizzazioni in merito a tematiche quali: Legalità e Comunicazione etica; Sicurezza stradale; Fisco; Rischi del Web; Salvaguardia dell ambiente; Corretta alimentazione; Risorse del pianeta. Attraverso queste esperienze di Cittadinanza Attiva gli alunni acquistano la consapevolezza dei veri valori della convivenza civile. IL RAV IN CONFORMITÀ CON LA LEGGE 107/2015 SI PREVEDE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO PER LA PROGETTAZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA LE CUI PRIORITÀ SONO: valorizzazione delle eccellenze diminuzione del numero di studenti collocati nelle fasce di voto più basse valorizzazione delle capacità degli alunni con disabilità Le strategie attivate sono le seguenti: aumento delle attività formative interventi di recupero personalizzati ampliamento di percorsi per alunni disabili Le risorse a supporto di tale processo sono: organico potenziato a servizio dell Istituto rimodulazione oraria nella scuola secondaria contributo volontario dei genitori, fondi del Comune, dello Stato e della Comunità Europea Esse serviranno per la realizzazione dei progetti previsti nel POF. Pag. 10
11 LA VALUTAZIONE DELL ISTITUTO Con l entrata a regime del S.N.V. le attività di autovalutazione seguono le procedure previste dalla legge e dai decreti attuativi. Nell a.s. 2014/15 si è proceduto alla prima stesura del RAV i cui esiti sono già stati presi in considerazione per la redazione del presente piano e lo saranno ulteriormente con la messa a punto del POFT 2016/19 previsto dalla L. 107/2015. Il RAV è stato pubblicato il 3 novembre 2015 e reso disponibile sul sito Scuola in chiaro. STRATEGIE EDUCATIVE E ORGANIZZATIVE PER IL CONSEGUIMENTO DELLE FINALITÀ GENERALI I singoli docenti si adoperano per il conseguimento delle finalità generali nei percorsi che tendono alla realizzazione degli obiettivi socio-affettivi, cognitivo - operativi, psico-motori ed espressivo - creativi presenti nelle rispettive programmazioni. Per realizzare un efficace azione formativa, si ritiene si debbano privilegiare in particolare alcune strategie: favorire un clima relazionale positivo e propositivo fondato sulla comunicazione sociale; assumere come contesto le esperienze e le conoscenze pregresse degli alunni; sviluppare la tendenza a porre domande, a formulare ipotesi; favorire l unitarietà dei processi mentali di apprendimento nel rispetto della specificità delle discipline; realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa; utilizzare le nuove tecnologie come strumenti al servizio della propria attività di riflessione e di apprendimento; differenziare la prassi didattica allo scopo di adeguarla a livelli e stili di apprendimento diversi; rispettare i tempi e i modi individuali di apprendere; organizzare attività di recupero e sviluppo; promuovere l autonomia. Le scelte metodologiche condivise sono: lezioni frontali per suscitare interessi e stimolare interventi dei ragazzi lasciando spazio all utilizzazione delle nuove tecnologie ricerca-azione per sviluppare le conoscenze come fonti di motivazione e di fiducia in se stessi nella promozione diversificata della memoria cooperative learning per socializzare idee, confrontare e condividere strategie di lavoro; problem solving per riorganizzare e generalizzare le conoscenze; lavoro di gruppo per favorire le dinamiche relazionali in modo da sollecitare e stimolare gli alunni meno partecipi; mediatori didattici per stimolare tutti gli stili di apprendimento e rispettare le caratteristiche proprie di ogni tappa del percorso didattico. Pag. 11
12 interventi individualizzati per attuare momenti di recupero in gruppi ristretti, per rafforzare le conoscenze di base, per evitare le ripetenze e gli abbandoni, per superare i disagi, per aiutare gli alunni stranieri nella comunicazione in lingua italiana, per arricchire la capacità di espressione e comunicazione anche con linguaggi non verbali. O P P O R T U N I T À F O R M A T I V E La realizzazione di percorsi formativi specifici si attua con progetti costruiti anche in collaborazione con enti e agenzie educative esterne alla scuola. D I D A T T I C A L A B O R A T O R I A L E Nella scuola primaria la didattica sarà attiva e dinamica, richiederà al bambino di affrontare problematiche diverse in una dimensione operativa, facendo appello all iniziativa e alla creatività. La scuola secondaria di primo grado, nel rispetto delle diversità, delle intelligenze, delle attitudini, progetta attività opzionali. L offerta opzionale dovrà necessariamente soddisfare i seguenti requisiti: adeguamento agli obiettivi generali del percorso formativo articolazione coerente nel curricolo comune organizzazione extracurricolare pomeridiana risposta alle richieste: conoscenza delle lingue inglese e francese conoscenza dell informatica abilità creativo-espressive studio propedeutico del latino D I S E G N O P R O G E T T U A L E Obiettivi minimi disciplinari (cognitivi): Sapere di base: alfabetizzazione culturale primaria uguale per tutti Apprendimenti elementari / Conoscenze essenziali / Capacità basilari: Sapere ricordare, riconoscere, ripetere Sapere parlare, leggere, scrivere delle informazioni-contenuto ricevute Sapere eseguire operazioni elementari Sapere classificare secondo un criterio noto Sapere descrivere fatti Sapere applicare regole Sapere analizzare, confrontare, scegliere, decidere Sapere prevedere, formulare ipotesi Pag. 12
13 Sapere tentare soluzioni Sapere riconoscere un problema-chiave Obiettivi trasversali (educativi): Eguaglianza delle opportunità formative (ambito degli apprendimenti) Ridurre l abbandono scolastico (drop out) e le ripetenze con una didattica differenziata. Valorizzare le differenze con stimoli culturali alternativi. Privilegiare gli interessi, le attitudini del singolo. Sviluppare la socializzazione e l'integrazione. Fornire strumenti per tracciare un concreto e consapevole progetto di vita. L I N E E G E N E R A L I D E L L A P R O G R A M M A Z I O N E IL CURRICOLO VERTICALE ll curricolo verticale organizza e descrive l intero percorso formativo che uno studente compie, dalla Scuola dell'infanzia alla Scuola Secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. Riferimenti normativi : Legge delega n 53 del ; Decreto legge n 59 del ; Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione 2012 La programmazione, unitaria ed integrata, ha come obiettivo fondamentale la centralità dell alunno e prevede dei percorsi personalizzati, la cui ispirazione educativa e culturale è suggerita dal Piano dell Offerta Formativa della scuola. Essa si realizza attraverso percorsi di apprendimento finalizzati allo sviluppo di competenze che si fondano su specifici obiettivi disciplinari, individuazione di attività, esplicitazione di metodologie, modalità organizzative, verifica delle competenze raggiunte dagli allievi. Per la definizione del curricolo di scuola si avrà come riferimento il documento delle Nuove Indicazioni Nazionali PREMESSA Il Curricolo, espressione dell autonomia scolastica e della libertà d insegnamento, esplicita le scelte scolastiche e l identità dell Istituto che attraverso la sua realizzazione sviluppa e organizza la ricerca e l innovazione educativa. Esso struttura e descrive l intero percorso formativo che l alunno compie e nel quale si fondono i processi relazionali e cognitivi. Il nostro Istituto Comprensivo, attento ai bisogni della persona e al suo bagaglio conoscitivo, privilegia, nell elaborazione del curricolo, le scelte didattiche pi significative e le strategie pi idonee, sempre in riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo d istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina, cos come previsto dalle indicazioni nazionali. Si pone come obiettivo quello di congedare, alla fine del percorso di studi, che dura 8 anni (5 di Scuola Primaria, 3 di Scuola Secondaria di 1 grado), ragazzi con un bagaglio ben definito di conoscenze e competenze, nel rispetto di quanto previsto a livello ministeriale. Pag. 13
14 I Docenti, per conseguire tale obiettivo, stanno elaborando un Curricolo Verticale, che si articola attraverso le discipline nella Scuola del primo ciclo, partendo dall individuazione preventiva di traguardi per lo sviluppo delle competenze e di obiettivi di apprendimento misurabili, osservabili, trasferibili e che garantiscano la continuità e l organicità del percorso formativo. Con questo percorso curricolare si vuole garantire la qualità dell apprendimento di ciascun alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Di seguito lo schema di Curricolo Verticale, come elaborato dal nostro Istituto DISCIPLINE ITALIANO LINGUA STRANIERA MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA ARTE IMMAGINE MUSICA ITALIANO INGLESE LINGUA 2^ FRANCESE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA ARTE IMMAGINE MUSICA Tutte le discipline, inoltre, concorreranno allo sviluppo delle seguenti competenze-chiave per l apprendimento permanente definite dal Parlamento e dal Consiglio Europeo e assunte dalle Indicazioni come orizzonte di riferimento verso cui tendere : 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenze matematiche e competenze di base in scienze e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale. Pag. 14
15 C O M P E T E N Z E T R A S V E R S A L I S C U O L A P R I M A R I A - S C U O L A S E C O N D A R I A D I I G R A D O Tali competenze, per ogni disciplina, sono in fase di elaborazione nel curricolo trasversale secondo il seguente schema PROFILO DELLO STUDENTE TRAGUARDI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dalla CM. n.3 Roma, 13 febbraio 2015 Quadro di riferimento Come è noto l'ordinamento scolastico vigente (DPR n. 122/2009) prevede che al termine del primo ciclo di istruzione sia rilasciata ad ogni allievo una certificazione delle competenze acquisite in esito al percorso formativo frequentato. Analoga prescrizione è prevista al termine del percorso della scuola primaria. Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'allievo, che vi provvede sulla base di un modello nazionale (Legge 53/2003). Come precisano le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM 254/2012), che dedicano a questo tema un apposito capitolo, la certificazione delle competenze "attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli allievi". Se ne sottolinea, dunque, la valenza squisitamente educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al "profilo delle competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta "l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano". Il significato della certificazione La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del primo ciclo, una prevalente funzione educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappe pi significative (quinta classe primaria, terza classe secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato) di un percorso formativo di base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, si estende fino ai 16 anni. Pag. 15
16 MODELLI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Istituzione scolastica... SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe della scuola primaria; tenuto conto del percorso scolastico quinquennale; CERTIFICA che l alunn......, nat a.. il.., ha frequentato nell anno scolastico... /. la classe. sez., con orario settimanale di.. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Pag. 16
17 Livello Indicatori esplicativi A Avanzato B Intermedio C Base D Iniziale L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Comunicazione nelle lingue straniere. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:.. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:.. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:.. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:.. 5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con Pag. 17
18 ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Consapevolezza ed espressione culturale. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Imparare ad imparare. Consapevolezza espressione culturale. Consapevolezza espressione culturale. ed ed Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Competenze sociali e civiche. Competenze sociali e civiche. particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... L alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:..... Data.. Il Dirigente Scolastico Pag. 18
19 Istituzione scolastica... SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico Visti gli atti d ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale; tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente; CERTIFICA che l alunn..., nat a.... il.., ha frequentato nell anno scolastico... /.. la classe. sez., con orario settimanale di. ore; ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati. Pag. 19
20 Livello A Avanzato B Intermedio C Base D Iniziale Indicatori esplicativi L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 1 Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... 2 Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione. Comunicazione nelle lingue straniere. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... 3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Pag. 20
21 4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Imparare imparare. Consapevolezza espressione culturale. Imparare imparare. ad ed ad Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Consapevolezza ed espressione culturale. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Consapevolezza ed espressione culturale. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Competenze sociali e civiche. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Tutte le discipline, con particolare riferimento a:... Pag. 21
22 12 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Competenze sociali e civiche. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: L alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:. Sulla base dei livelli raggiunti dall alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i:.. Data.. Il Dirigente Scolastico.. Pag. 22
23 F O R M A Z I O N E C L A S SI E R A P P O R T I C O N L E F A M I G L I E A giugno il dirigente scolastico nomina una commissione Formazione classi prime che opera secondo i seguenti criteri: omogeneità tra le varie classi eterogeneità di livello all interno di ogni classe equilibrio tra maschi e femmine indicazioni fornite dalla Commissione H indicazioni fornite dai docenti della scuola per l infanzia e della primaria diritto degli alunni con fratelli/sorelle frequentanti la scuola di essere inseriti nella stessa sezione possibilità alle famiglie di esprimere delle preferenze rispetto alla sezione e ai compagni (la commissione, compatibilmente con i criteri sopra indicati, ne soddisferà almeno una). I rapporti Scuola-Famiglie si realizzano nei seguenti momenti: Assemblee di Classe entro il mese di Ottobre Due Udienze Generali, a metà quadrimestre (con consegna del "Pagellino" nella scuola secondaria) Due Udienze Generali, a fine quadrimestre, per la consegna della Scheda di Valutazione Colloqui a richiesta Udienze Settimanali programmate con i singoli Insegnanti (scuola secondaria) Partecipazione dei Genitori Rappresentanti eletti nei Consigli di Interclasse / Classe CONTINUITÀ SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA LA CONTINUITÀ Il nostro Istituto Comprensivo non annovera le scuole dell Infanzia, per questo motivo si è cercato di collaborare con le scuole dell infanzia Comunali e Paritarie presenti sul territorio. Grazie a questa collaborazione, iniziata soprattutto con la nascita dell Istituto Comprensivo, si è ritenuto utile stendere un Protocollo atto a rendere noti gli obiettivi perseguiti, le attività svolte e le proposte da realizzare nell'ottica di una condivisione e di una fattiva collaborazione. 1 OBIETTIVI Semplificare agevolare il passaggio graduale da un ordine di scuola all altro Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa Pag. 23
24 Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare comuni all ultimo anno della scuola dell Infanzia alla prima classe della scuola Primaria Promuovere l integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli alunni diversamente abili Favorire, se possibile, la formazione di classi equilibrate Individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del territorio 2 ATTIVITÀ Incontri periodici fra docenti; conoscenza, comparazione, confronto, dei reciproci programmi Pianificazione attività didattiche comuni per la continuità Predisposizione fascicolo informativo per il passaggio delle notizie Visita degli alunni della scuola dell infanzia alle scuole primarie per conoscere spazi e organizzazione (eventualmente accolti e guidati dagli alunni di quinta) Laboratori linguistici, grafici, musicali, di manipolazione tra i bambini dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia e i bambini delle classi prime o quinte della Scuola Primaria Pianificazione delle attività di Open Day Pianificazione del progetto Accoglienza Il progetto Accoglienza si articola in: diffusione delle informazioni presso i genitori prima delle iscrizioni, per presentare il POF e la scuola accoglienza dei bambini il primo giorno di scuola a cura degli alunni e dei docenti delle altre classi assemblea con i genitori nelle ore pomeridiane dei primi giorni di scuola momenti di compresenza dei docenti per una osservazione più attenta durante i primi giorni di scuola avvio di una politica di dialogo, ascolto, attenzione con i genitori mediante colloqui individuali scuola/famiglia e la qualità del servizio al fine di migliorare la collaborazione 3 PROPOSTE Incontro tra gli insegnanti delle classi prime e gli insegnanti delle scuole dell infanzia per conoscere in modo più approfondito il lavoro svolto, le esperienze vissute Incontro di programmazione dei docenti della scuola dell infanzia con la Funzione strumentale per elaborare un percorso didattico calibrato sull età e sulle competenze dei bambini 4 TEMPI incontri periodici nel corso dell anno Pag. 24
25 5 CRITERI DI VALUTAZIONE monitoraggio in itinere da parte della Commissione e del Collegio docenti della ricaduta nella prassi didattica dei contenuti progettati. C O N T I N U I T À : SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO VIRGILIO La Scuola Secondaria di 1 grado VIRGILIO di Cremona da anni si propone come polo territoriale per i Giochi Matematici, organizzati in collaborazione con l Università Bocconi; inoltre l'istituto ritiene come prioritarie le iniziative legate alla Continuità tra diversi ordini di scuola e ha ritenuto utile stendere un Protocollo atto a rendere noti obiettivi perseguiti, attività svolte e proposte da realizzare nell'ottica di una condivisione e di una fattiva collaborazione. 1. OBIETTIVI Garanzia di un passaggio graduale, non traumatico, tra i due ordini di scuola Conoscenza dell'alunno, per non perdere un patrimonio di informazioni raccolte, acquisite nell'arco dei 5 anni della scuola primaria Prevenzione degli insuccessi, per consentire interventi mirati a evitare: dispersione scolastica, frustrazione, inadeguatezza Ricerca di una maggiore sintonia nella valutazione fra i 2 ordini di scuola, per addolcire il passaggio e per non creare dissonanza, disomogeneità, difficoltà all'alunno nella percezione di se. Trasmissione dei livelli di competenze acquisite al termine del primo ciclo e richieste all'inizio del nuovo ciclo Condivisione di strategie ed obiettivi e raccolta di informazioni utili per la formazione delle future classi prime, secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti Scambio di informazioni nei mesi di aprile e maggio con i maestri delle classi quinte e gli insegnanti della scuola media sui percorsi attuati, sulle finalità educative e sui risultati raggiunti or una maggiore conoscenza degli alunni 2. AZIONI Distribuzione materiale informativo nelle classi quinte Nei mesi di ottobre e novembre, si distribuiscono ai maestri delle classi quinte il volantino che illustra le caratteristiche principali della scuola media Virgilio e l invito all assemblea che si tiene a fine novembre, da distribuire alle famiglie interessate Attività di informazione e promozione all'interno del Salone dello Studente, nel mese di novembre, con allestimento di uno stand Passaggio di informazioni tra i due ordini (classe quinta e classe prima) Assemblea rivolta alle famiglie degli alunni delle classi quinte Visita alle aule, ai laboratori, alle strutture della scuola, su richiesta delle scuole elementari come attività di prima accoglienza Predisposizione di attività (musica, matematica, scienze, lettura animata, lingua straniera (uso Lim), ecc.), su richiesta dei maestri delle classi quinte Organizzazione di giornate di scuola aperta e possibilità di osservare le attività didattiche in corso e di incontrare insegnanti e alunni Pag. 25
26 Attività di accoglienza durante i primi giorni di scuola, come conclusione di un percorso intrapreso e inizio di una nuova esperienza nell'ambito del progetto di continuità Giochi matematici riservati agli alunni delle classi quinte con premiazione dei primi classificati. 3. PROPOSTE Individuazione di attività peculiari di ciascun ordine di scuola da gestire in collaborazione Possibilità di estendere alla scuola elementare alcune attività consolidate e qualificanti della scuola media: Giochi matematici e Laboratori: di musica, di giochi con i numeri e con la lingua inglese, di lettura espressiva, di scienze, di baskin Restituzione al termine del primo quadrimestre dei risultati raggiunti dagli alunni delle classi prime per verificare la sintonia della valutazione C O N T I N U I T À S C U O L A S E C O N D A R I A D I 1 G R A D O - S C U O L A S E C O N D A R I A D I 2 G R A D O Uno dei principali obiettivi che la scuola media deve perseguire è l orientamento inteso come scelta consapevole e individualizzata del percorso di studi successivo alle scuola secondaria di primo grado. In questa prospettiva la scuola media Virgilio organizza, ormai da vari anni, alcune attività diversamente articolate: 1. Visita al Salone dello Studente 2. Stage presso gli istituti superiori presenti sul territorio di Cremona 3. Esperienze di laboratorio presso gli Istituti Superiori di indirizzo tecnico scientifico, rivolte in particolare alle classi seconde 4. Esperienze di laboratorio in inglese presso gli Istituti Superiori di indirizzo scientifico, rivolte in particolare alle classi terze 5. Lezioni in lingua inglese di studenti delle scuole superiori: Progetto Clil 6. Visita di docenti/alunni di alcuni Istituti Superiori 7. Intervento di Orientatori in preparazione alla visita del salone Pag. 26
27 VISITA AL SALONE DELLO STUDENTE Finalità: conoscere le offerte del territorio riguardo a scuole e professioni e far conoscere al pubblico la nostra Scuola. Dall'anno scolastico 2014/2015 per mancanza di risorse il comune non prevede la partecipazione delle scuole medie della città al Salone dello studente con l allestimento di Stand, pertanto la scuola media Virgilio organizza delle giornate di scuola aperta e promuove una serie di iniziative per farsi conoscere dai bambini delle classi quinte delle scuole primarie: gli insegnanti sono infatti a disposizione di bambini e genitori per illustrare il Piano dell'offerta Formativa del nostro Istituto, avvalendosi anche di immagini proiettate che mostrano agli interessati in visita alla scuola ambienti e attività che caratterizzano la nostra scuola (corsi di madrelingua inglese e francese in ore curricolari per tutti, viaggi d'istruzione all'estero, attività opzionali qualificanti per il nostro istituto e per la stessa città come il baskin...). La scuola media Virgilio partecipa al Salone con le proprie classi terze e con alcune classi seconde. Durante una delle quattro mattine in cui il Salone Junior è aperto alla visita dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado della città e della provincia, gli insegnanti accompagnano le classi. PROGETTO ESPERIENZE ED ESPERIMENTI Finalità: scoprire le proprie attitudini e inclinazioni attraverso la partecipazione ad esperienze di laboratorio svolte con modalità tipiche della scuola superiore. L attività si svolge con la collaborazione delle Scuole Superiori di indirizzo tecnico-scientifico del territorio di Cremona e propone una serie di attività strettamente legate all utilizzo della didattica laboratoriale al fine di favorire nell allievo la scoperta delle proprie attitudini e inclinazioni. L iniziativa offre quindi la possibilità di usufruire della disponibilità dei laboratori di cui gli Istituti sono dotati per realizzare, in collaborazione con i docenti e gli studenti delle Superiori, una serie di percorsi didattici che coniughino contemporaneamente il sapere ed il saper fare tramite processi di apprendimento attivi. Tale attività è proposta alle classi seconde e alle classi terze del nostro Istituto e si effettua nel secondo quadrimestre allo scopo di orientare gli alunni nelle scelte future. Pag. 27
28 STAGES PRESSO GLI ISTITUTI SUPERIORI PRESENTI SUL TERRITORIO DI CREMONA Finalità: consentire a tutti gli studenti delle classi terze di conoscere più da vicino la scuola secondaria verso cui ciascun alunno è orientato. partecipare ad attività e/o lezioni tenute nella Scuola Superiore a cui gli alunni intendono iscriversi. Modalità: nel mese di dicembre tutte le classi terze, accompagnate da alcuni insegnanti, visitano la Scuola Superiore scelta, dagli alunni e dalle loro famiglie, suddivisi in gruppi trasversali alle varie classi terze. Destinatari: alunni della classi terze. 1. LE SCUOLE PRIMARIE STATALI: L. BISSOLATI - C. MONTEVERDI Organizzazione delle attività didattiche ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE Come previsto dalla normativa relativa all autonomia scolastica, non sono applicate ripartizioni orarie rigide per le diverse discipline. Generalmente, in conformità anche a quanto stabilito si garantisce uno spazio importante, non inferiore alle 5/6 ore settimanali, all insegnamento della lingua italiana e della matematica. Altrettanto spazio viene assorbito dall area della ricerca (storia, geografia, scienze), 1/2 ore sono rispettivamente assegnate alle educazioni (arte, musica, motoria). Diversa nelle varie classi è la ripartizione oraria della lingua straniera, che viene inserita gradualmente. Le ore di insegnamento della religione cattolica sono 2, non obbligatorie, e sostituite, per chi non ne usufruisce, da attività di lettura in piccolo gruppo o da attività nella classe parallela o studio individuale. Poiché la normativa relativa alle ore da destinare alle attività opzionali è transitoria, il Collegio dei Docenti ha stabilito di utilizzare tali ore eccedenti l orario scolastico per la prosecuzione e l ampliamento delle proposte operative già inserite nella programmazione didattica. Organizzazione oraria Nel modello a 27 ore generalmente vi è un gruppo di 3 insegnanti + insegnante di sostegno che opera a rotazione oraria sulle classi 4^B e 5^B. Otto classi del plesso Monteverdi e le dieci classi del plesso Bissolati funzionano secondo il modello a 40 ore. L orario settimanale si sviluppa su 5 mattine e 5 pomeriggi ed è previsto l accesso alla mensa per tutti gli iscritti. Pag. 28
29 Nel plesso Monteverdi funzionano poi, sul Corso B, le classi 4^, e 5^ B, con modello orario di 27 ore. L intento futuro sarà quello di portare tutto il Corso B a 40 ore di funzionamento. In entrambi i modelli organizzativi gli insegnanti di classe collaborano con docenti di religione cattolica. In molte classi sono presenti docenti specializzati anche nell insegnamento della lingua straniera. Gli orari di funzionamento di ogni singolo plesso sono consultabili nel sito dell Istituto Comprensivo Cremona Due. Gli insegnanti hanno verificato nel tempo che gli attuali modelli organizzativi sono i più corrispondenti sia alle richieste delle famiglie da un lato, sia alle istanze didattiche ed educative che si valutano positivamente. In linea teorica, si ritiene che un ulteriore potenziamento dell organizzazione scolastica a 40 ore settimanali sia la pi adeguata all attuale necessità didattica, educativa e sociale. Infatti tale tipologia organizzativa è in totale sintonia con la preoccupazione educativa del Ministro di offrire ai bambini poche, chiare figure di riferimento. Ciò corrisponde anche alla preoccupazione dei docenti di poter rispondere con una competenza e una specializzazione sempre più adeguate alle rinnovate richieste di standard didattici e di successi formativi elevati. SCUOLA PRIMARIA L. BISSOLATI Via Tagliamento n 2, Cremona Tel. 0372/20315; scuolaprimariabissolati@fastpiu.it La scuola propone alle famiglie un offerta formativa di 40 ore per tutte le 10 classi del plesso. Sono costituiti 10 gruppi mensa. Orario di funzionamento di tutte le classi dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 16:00 ( pausa pranzo dalle ore 12:30 alle ore 14:00) Alle famiglie che lo richiedono è offerto il servizio pre-scuola dalle ore 7:40 Personale assegnato al plesso 17 insegnanti 1 insegnante part-time 16h 2 insegnanti di religione part-time 2 insegnanti per attività di sostegno 3 collaboratori scolastici Pag. 29
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