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- Ornella Costa
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1 CORSO TEORIE E TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE 1 LEZIONE LA LETTURA La lettura prevede due tipi fondamentali di presentazione del testo: - tipografia attiva : dove i caratteri devono essere facilmente leggibili anche quando si è in movimento ( es. orari dei treni, indicazioni stradali, etc.). - tipografia passiva : tipica della lettura, dove l attenzione del lettore deve essere focalizzata, non sul tipo di scrittura, ma sull aspetto narrativo; in questo caso la tipografia deve essere anonima. - Tipografia mista : ci sono alcuni casi in cui le due tipologie si presentano contemporaneamente è ilo caso della lettura cultuale ( es. il giornale ). Il processo della lettura cambia da persona a persona e, in particolar modo dipende dall istruzione ricevuta: più si è istruiti più si legge velocemente, perché ciò che si legge non sono le sillabe ma l intera parola. La lettura non è continua, infatti ci sono i momenti di fissazione e salti temporali : quando giriamo pagina, oppure quando si legge una parola o una frase più complessa siamo costretti a a tornare indietro per poter comprendere.
2 Es. pa8e si tende a leggere page il nostro occhio, la nostra mente procede così velocemente che mira a cogliere il significato intero della forma tipografica, correndo a volte il rischio di commettere degli errori. LA LETTERA Per poter scrivere sono necessarie 5 linee : - linea di base : quella su cui poggiano tutti caratteri maiuscoli; - altezza mediana o altezza delle x : viene utilizzata dalle 5 vocali, inclusa la x che tocca 2 volte la linea di base e l altezza mediana. - Altezza delle ascendenti : è la parte di una lettera che si estende che si estende al di sopra della linea mediana.
3 - Altezza delle discendenti : si intende quella parte di una lettera che si estende al di sotto della linea mediana. Il corpo è la misura che va dalla linea delle discendenti fino ad una dimensione che supera di poco la linea delle ascendenti. Caratteristiche delle lettere : - aste : sono le linee principali, sono rettilinee come nella H, oppure inclinate come nella A ; - barre :linee orizzontali presenti, per esempio, nella : A, F ; - gancio e coda della g. Famiglie dei caratteri che hanno le grazie sono le parti delle lettere che poggiano sulla linea di base; queste grazie hanno un raccordo la distribuzione del peso dell asta sulla grazia; quando ci sono, sono la parte terminale di un asta. Famiglie dei caratteri con grazie : F, F, F, F; Famiglie dei caratteri senza grazie : F, F, F, F, F IL CARATTERE Il carattere fu decretato alla fine del 700 da DIDO che stabilì le misure e i caratteri che rappresentavano poi, il metro di misura dei caratteri.
4 L unità di misura è il punto tipografico 12 punti determinano il corpo 12. Carattere : qualsivoglia segno che fa parte di una determinata famiglia. L insieme dei segni è definito polizza. Visibilità : un carattere ha tale proprietà se è facilmente visibile; sarà invece invisibile se sarà difficilmente visibile. Non è detto che un carattere di grandi dimensioni sia più visibile di un carattere di piccole dimensioni. Il concetto di visibilità non dipende solo dal carattere, ma anche dalla forma,dallo stile, etc. 2 LEZIONE IL CARATTERE All interno di un carattere dobbiamo distinguere diverse serie : il corsivo è caratterizzato da una sobria eleganza, da una chiara leggibilità e dall essere rapida sia nello scrivere che nel leggerlo. il maiuscolo è un sistema bilineare di linee parallele; il maiuscoletto sono quei caratteri di forma maiuscola che hanno però un corpo minore dei caratteri maiuscoli della stessa famiglia; tipicamente la dimensione del maiuscoletto è pari a quella delle x, che occupa solo l altezza mediana; maiuscoletto elaborato elettronicamente non rispetta ne l altezza mediana, ne il tono. Scaturisce da una riduzione in
5 scala del disegno delle maiuscole in un rapporto di circa 7 : 10 ; finto corsivo ci sono caratteri che ritengono di avere il corsivo per il fatto che sono inclinati. Il vere corsivo cambia radicalmente disegno. All interno di una famiglia di caratteri, possono esserci delle variazioni seriali l insieme delle variazioni sono attenti al tono, assunte da una serie che può andare dal chiarissimo al nerissimo. Es. B B Versione per testi e versioni per titoli differenza ottica : il nostro occhio necessita di curvature per poter leggere più velocemente. LA PAROLA Nel processo della lettura l occhio non tende a registrare i singoli caratteri, quanto le parole nella loro interezza o nei tratti più particolari. In un carattere di spedita leggibilità le singole lettere sono state progettate per suscitare armoniose combinazioni nei circuiti delle parole. Cioè il processo della lettura l occhio non tende registrare i singoli caratteri, ma si registrano le parole nella loro interezza, si concatenano insieme nel processo della lettura. Maiuscolo e minuscolo Rispetto alla forma in minuscolo, il maiuscolo occupa una superficie maggiore.
6 Es. Hh Aa Oo Inoltre il maiuscolo è conformata da un minor numero di tratti e hanno un aspetto meno complicato. Es. Mm Nn Dd Gg Tali proprietà ne fanno preferire l utilizzo in copertine e frontespizi di libri. Per lettura, invece il maiuscolo diventa ostico. Spaziatura fra le lettere Fra le parole e lettere ci vuole il giusto spazio. Nello sviluppo di una composizione, la parti stampate e le parti bianche si influenzano reciprocamente. Una pagina assume un aspetto armonioso quando l insieme delle righe e delle parole in essa contenute, diffonde un colore di pagina uniforme. LA COMPOSIZIONE - Politipi due o più parole che si fondono in un unico carattere annullandone l originario spazio relativo, generano quello che in tipografia si definisce politipo es. fi,semplifica l insieme dei caratteri creando una lettura più agevole. Il fantasioso disegno attraverso il quale vengono a collocarsi più caratteri nei politipi, non rappresenta solo un piacere estetico per l occhio,ma anche per la lettura. Semplifica l insieme dei caratteri, rende più gradevole l accostamento di 2 caratteri. Abbiamo 3 tipi di composizione :
7 a) epigrafe il nome deriva dalle antiche scritture romane, le righe si dispongono pari sia a destra che a sinistra, cioè simmetricamente rispetto all asse della composizione. In questo tipo di composizione non è concesso separare la parola per gli a capo, ma si vuole che questi siano regolati a senso, cioè sul rispetto significativo del testo. b) Bandiera ( giustezza variabile ) quando le righe sono disuguali e tendenti a destra o sinistra, a seconda dell allineamento ( l allineam. A sinistra è più comodo per la lettura.). Detto anche allineamento a sinistra o a destra lo spazio fra le parole è costante. l assenza di divisioni sillabiche rende più gradevole questo tipo di composizione. Il variabile sviluppo delle righe rende più agile e dinamico l aspetto e il senso della comunicazione, come si preferisce negli occhielli degli articoli giornalistici nell espressione del discorso diretto. c) Blocchetto quando le righe sono di pari dimensioni, in questo caso si parla di giustezza che è la dimensione del rigo. L ordine della forma compositiva, il regolare andamento che si intende accordare al processo di lettura, rendono preferibile la composizione a blocchetto nei testi lunghi. Allineamento delle righe: si definisce meccanico quando il limite d ingombro dei caratteri è accostato al margine della composizione; ottico se il criterio di allineamento apprezzi le peculiarità morfologiche delle lettere e dei segni, della
8 punteggiatura se ancora,sperimenti incastri e giustapposizione dei tipi nello sviluppo del testo. Coerenza compositiva: bisogna capire quale testo elaborare. Una composizione tipografica dovrebbe essere sempre congruente alla natura e al contenuto del testo per concorrere al miglior grado possibile di leggibilità. Un volume di consultazione ( dizionario, enciclopedia ) legittima l impiego di righe brevi in relazione alla media brevità dei brani di lettura. Nell impossibilità di avvalersi di doppie colonne, un testo scientifico, comprendente grafici, tabelle, formule, romanzi, racconti, articoli giornalistici potrà assumere giustezze superiori a quelle che si compongono. 3 LEZIONE Oltre al carattere e al corpo esistono altri elementi importanti che influiscono sull aspetto generale di un testo o sulla qualità tipografica, questi elementi sono la : giustezza, l interlinea e la spaziatura. Giustezza è la larghezza della colonna di testo e si misura in righe tipografiche o in centimetri. La giustezza stabilisce la lunghezza massima delle righe tipografiche. Ciò non vuol dire che la riga di testo debba essere lunga come la giustezza, cosa che si verifica
9 solo nella composizione a blocchetto; la riga può essere di differente lunghezza, stabilendo appunto, per la giustezza il massimo della lunghezza delle righe sulla quale è centrato o allineato, a sinistra o a destra, il testo. La sproporzione fra un corpo del carattere e la lunghezza delle linee può nuocere alla leggibilità, nel senso che, se il corpo è troppo grande l effetto risulterà sgradevole, mentre se è troppo piccolo renderà faticosa la lettura. Poiché l occhio legge per gruppi di parole anziché per parole singole, il loro numero sulla riga è molto importante. Interlinea è lo spazio inserito fra due righe di testo per favorire il movimento dell occhio dall una all altra; si calcola in punti o righe tipografiche prendendo come riferimento le linee di base delle righe di testo. Spaziatura Fra lettera e lettera solo una buona spaziatura può fare sì che una parola risulti otticamente perfetta, cioè piacevole all occhio, e ne aumenti la leggibilità, cioè raggiunga meglio lo scopo per cui la parola è stata stampata. Certamente riconoscere la relazione che intercorre fra gli spazi delle lettere, che compongono una parola, dipende dal saper «vedere» e giudicare tale spazio con gli occhi. Inoltre una buona disposizione di tali spazi è fondamentalmente regolata dallo
10 spazio bianco che verrà a formarsi tra lettera e lettera e perciò il suo valore dipende dalla sagoma della lettera stessa. Non solo, ma una buona spaziatura fra le lettere è il risultato della composizione armonica fra la forma di ciascuna lettera e gli spazi bianchi che vengono a delinearsi internamente ed esternamente alla lettera stessa, in modo che ne risulti una piacevole sensazione visiva Corpo si ritiene che una riga ideale sia formata da 40 a 60 battute. Assegnata la giustezza di un testo se ne determina il corpo o, con procedimento inverso, assegnato il corpo al testo, ad esempio grande se la lettura è rivolta ad un bambino di età scolare, piccola se è per un manuale di molte pagine, se ne definisce la giustezza. Avvicinamento è la distanza tra le singole lettere (la spaziatura è tra le parole ). La scelta di un carattere è ovviamente determinante per l interpretazione di un testo e del suo contenuto. Si deve inoltre prevedere che un testo può essere interpretato in diversi modi, esattamente come un opera o un brano musicale a seconda dell artista che li segue. Sarà comunque sua responsabilità rispettare lo spirito dell opera e non contrapporvisi.
11 4 LEZIONE CLASSI DI CARATTERI CON GRAZIE ROMANI LAPIDARI Primo lapidario romano del I secolo a. C. Da queste forme nasceranno alla fine del XIX secolo i caratteri Lineari Periodo storico I secolo a.c. IV secolo d.c. Dalle lettere capitali dell iscrizione alla base della colonna traiana sprigiona la forma espressiva che ha influenzato il disegno dei caratteri nella cultura occidentale. Il sistema di scrittura dei romani trae origine dalle lettere etrusche e greche. Inizialmente l alfabeto è composto da 21 caratteri, in seguito si sono aggiunte le lettere Z,Y e G. La scrittura romana poggia su una linea alla base dei caratteri. Nei disegni delle lettere si genera un segno destinato a durare nei millenni,venendo a formare quelle che verranno a definire le grazie il motivo terminale introdotto per perfezionare i tratti
12 longitudinali incisi nella pietra con lo scappello, per rendere anche più agevole l allineamento dei caratteri nelle composizioni. Nei romani lapidari le grazie tendono a essere delineate in forma triangolare, così come sono triangolari i segni centrali a staccare, con il minor spazio possibile, le parole una dall altra. ONCIALI Periodo storico: cade l impero romano ( metà V secolo circa, 476 d.c.), è invaso dai barbari. L onciale è un antica scrittura maiuscola, usata dai monaci amanuensi e bizantini, a partire dal primo secolo d.c. soprattutto nelle intestazioni e nei titoli. Il carattere onciale è utilizzato soprattutto per la composizione dei testi della letteratura cristiana, è tracciata con penna a punta tronca su pergamena o carta di pecora. Nell onciale le lettere a, d, h, m, p, q, u, hanno delle caratteristiche formali che in seguito verranno utilizzate nella forma minuscola.
13 GOTICO Verso la fine del XII secolo si diffonde in Inghilterra e nell Europa continentale ( Germania Inghilterra Francia) un tipo di scrittura che gli umanisti definiranno gotica, in senso dispregiativo, nei confronti dei tedeschi. Il disegno, influenzato dai tratti neri dei testi carolingi, presenta proporzioni allungate con aste e curve interrotte per piegarsi alla
14 base e alla sommità. La scrittura assume una forma strette, alta rigida e compatta, a somiglianza dell architettura gotica che hanno caratterizzato le secolari costruzioni dell arco romano. È poco leggibile. Possiamo tenere presente due tipi di caratteri gotici : Dal latino < textum > deriva il nome textura,a attribuito alla prima scrittura gotica, forse per descrivere quell intrecciarsi di linee verticali. L influsso dei caratteri stilistici rinascimentali fa scaturire una linea semplificata della textura, divulgandosi in Germania con il nome fraktur : L invenzione della stampa a caratteri mobili di Giovanni Gutemberg ( 1455), vede la prima applicazione nella Bibbia a 42 righe composte con testi ispirati alla gotica textura. Old english: ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ Abcdefghijklmnopqrstuvwxyz
15 ROMANI UMANISTICI Gli orizzonti culturali del mondo umanistico e rinascimentale sono plasmati sulla sfera artistica e spirituale della civiltà grecoromana. La ricerca degli ideali classici di bellezza porta gli studiosi alla scoperta delle antiche opere letterarie conservate nei monasteri. Si riscoprono così le pagine tracciate in Carolingia, scrittura elaborata alla corte di Carlo Magno, che conquista l interesse dei ricercatori anche per la sua chiarezza espressiva. La nuova scrittura detta umanistica, finisce col rappresentare per gli stampatori italiani il modello ideale da trasferirsi nella tipografia del nostro paese. La tecnica della stampa a caratteri mobili è tradotta in Italia dai tipografi tedeschi che dal 1460 in poi iniziano a tentare i primi tipi in forme romane, soprattutto per i testi classici, preservando il gotico per le opere liturgiche e religiose. La versione più raffinata fra i primi romani, si deve all opera di Jenson, a Venezia intorno al 1470, che ricalca le lettere su quelle della scrittura umanistica i cui caratteri, ampi e rotondi, portano alla obsolescenza il gotico dei tempi di Gutemberg. Nel secolo scorso viene riproposto il romano umanistico, in una versione particolare tramite la versione Rogers. Più leggibile rispetto al gotico. Centaur di Albert Bruce ABCDEFGHIJKLMNOPQRATUVWXYZ
16 Abcdefghijklmnopqrstuvwxyz nasce la vera lettera minuscola ROMANI ANTICHE O VENEZIANI Dalla fine del 400, Venezia, con Roma e Firenze centro della cultura rinascimentale, diviene la capitale della stampa e della tipografia. Con il disegno della lettera rinascimentale si coglie uno dei momenti più elevati della comunicazione figurativa della civiltà occidentale. Dai romani umanistici derivano alfabeti sempre più rifiniti detti romani antichi o veneziani dall area geografica in cui sono disegnati o sotto la cui influenza perfezionati. Ricordiamo il carattere bembo inciso dal bolognese Francesco Griffi, che fu poi stampato da Aldo Manuzio, grazie al quale sono comparsi i primi caratteri in corsivo nelle edizioni economiche dei classici latini e greci; tali caratteri vennero utilizzati perché essendo ristretti rispetti al tondo, occupavano meno spazio e in questo modo risparmiavano carta e dunque costi. Come possiamo notare, le minuscole quali e, c, r, si protendono in avanti. Le grazie della T sono divergenti; possiamo osservare il braccio curvato della K, e la gamba della R e la curvatura elegante della J. Inoltre possiamo vedere come le e minuscola hanno una barra orizzontale e un occhiello stretto, grazie a sviluppo asimmetrico, e come la curva della P non si chiude. L incisore francese Garamond pubblica nel 1532 romani de l université una riedizione dei caratteri aldini ( bembo).
17 ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ Abcdefghijklmnoprstuvwxyz BEMBO
18 Il disegno dei tipi rinascimentali presenta un andamento scorrevole e regolare con alte ascendenti e lunghe discendenti. La forma aperta delle lettere assicura grande chiarezza alla pagina del testo. Infatti ancora oggi questi alfabeti sono fra i più utilizzati sono garanzia di assoluta leggibilità. Nei primi anni del 500 le capitali della tradizione imperiale romana sono considerati modelli di perfezione a cui ispirarsi nel disegno di maiuscole destinate all editoria e all epigrafia. ROMANI TRANSIZIONALI Tali caratteri si definiscono in questo modo perché rappresentano il passaggio dai romani antiche a quelli moderni detti anche neoclassici. Rispetto ai primi presentano un più marcato effetto chiaro scuro dovuto a fili sottili in contrasto con aste di largo spessore. L asse della modellazione è rettilineo o poco inclinato, le grazie iniziano a essere più geometriche, lettere come la M e la N sono inscritte in forme rettangolari e non trapezoidali, come nei caratteri romani antichi. I primi tipi a potersi definire transizionali appaiono in Francia con un alfabeto voluto da Luigi XIV per la < imprimerie royale>, nel Un collegio di studiosi guidato da Nicolas Jangeun elabora un alfabeto chiamato < roman du roi > : ogni lettera è tracciata all interno di un quadrato composto da 64 moduli; ogni modulo e suddiviso in altri 36 sottomoduli.
19 Anche se questo carattere fu concepito per uso reale, fu diffusamente imitato. Influenza soprattutto autori inglesi del secolo successivo come Baskerville, che si affermarono come i più grandi innovatori della tradizione rinascimentale. Baskerville fu artefice di considerevoli innovazioni nelle fabbricazioni di carte e inchiostri, nelle tecniche di stampa. Il suo carattere, nitido elegante, decorativo, è esaltato dall invenzione di un originalissimo stile tipografico che prevede larghi margini, ampie interlineature fra le righe, generose spaziature nelle lettere dei titoli. ABCDEFGHIJK abcdefghijkmmn LMNOPQRSTU opqrstuvwxyz VWXYZ
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