Le possibilità per irrigare: invasi, pozzi, attingimenti fluviali

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1 Siena, giovedì 12 luglio 2018 Le possibilità per irrigare: invasi, pozzi, attingimenti fluviali Ing. Renzo Ricciardi P.O. Massimo Bartalucci Ing. Marta Pollini Geom. M.Cristina Tarantino

2 ACQUA IN AGRICOLTURA L'uso più importante di acqua in agricoltura è l'irrigazione che può avvenire: Naturalmente: PIOGGIA Sfruttamento risorse idriche naturali/artificiali: - da CORSI D ACQUA - da INVASI - da POZZI - da SORGENTI

3 COMPETENZE DELLA REGIONE TOSCANA AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI POZZI RILASCIO DI CONCESSIONI A DERIVARE ACQUA DA POZZI, CORSI D ACQUA, INVASI, SORGENTI (PER GLI USI PREVISTI NEL R.D. 1775/1933 E NEL REGOLAMENTO 61/R/2016 DELLA RT) RILASCIO DECRETO PER LA REALIZZAZIONE ED UTILIZZO D INVASI DI CAPACITA INFERIORE A mc E SBARRAMENTO INFERIORE A m 15

4 COMPETENZE IN REGIONE TOSCANA NEGLI ULTIMI DECENNI fino al 30 giugno 2001: REGIONE TOSCANA Dal 1 luglio 2001 al 31 dicembre 2015: PROVINCE Dal 1 gennaio 2016: REGIONE TOSCANA

5 Fino al 31 Dicembre 2015 Situazione della gestione territoriale disomogenea, variabile da provincia a provincia. Sul territorio regionale vigevano procedure e canoni molto diverse fra loro REGIONE TOSCANA 01 Gennaio Riorganizzazione territoriale delle competenze del Genio Civile, in considerazione ai bacini idrografici, superando,quindi, i confini amministrativi provinciali. 2. Affidamento della gestione per le competenze sulla Difesa del Suolo e quindi, sulle risorse idriche, al Genio Civile 3. Regolamento sulla gestione dell acqua (61/R/2016) 4. Canoni sulla risorsa idrica uguali per tutta la Regione

6 Territorialità dei GENI CIVILI Toscana Nord Valdarno Centrale Valdarno Superire Valdarno Inf. e Costa Toscana Sud

7 GENIO CIVILE TOSCANA SUD Abbadia San Salvatore Asciano Buonconvento Castelnuovo Berardenga Castiglione d Orcia Cetona Chiusdino Gaiole in Chianti Montalcino Monteroni d Arbia Monticiano Murlo Piancastagnaio Pienza Radicofani Rapolano Terme San Casciano dei Bagni San Giovanni d Asso San Quirico d Orcia Sarteano Siena Sovicille Trequanda Suddivisione territoriale COMUNI PROVINCIA di SIENA GENIO CIVILE VALDARNO SUPERIORE Casole d Elsa Castellina in Chianti Chianciano Terme Chiusi Colle di Val d Elsa Montepulciano Monteriggioni Poggibonsi Radda in Chianti San Gimignano Sinalunga Torrita di Siena GENIO CIVILE VALDARNO INF. E COSTA Radicondoli

8 ACQUA IN AGRICOLTURA Normativa di riferimento: Regio Decreto 1775 del 1933 Regolamento RT 61/R del 2016 USO AGRICOLO: Svolgimento delle attività agricole aziendali da parte di imprenditore agricolo o coltivatore diretto: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, cosi come definite ai sensi dell art 2135 del codice civile, comprese le aziende agrituristiche regolarmente registrate nel sistema ARTEA.

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10 ACQUA IN AGRICOLTURA OGGI L USO AGRICOLO COPRE TUTTE LE ESIGENZE IN AGRICOLTURA PRIMA Uso IRRIGUO (solo irrigazione) Uso ZOOTECNICO (bestiame) Uso CIVILE (lavaggio strutture ecc)

11 CONCESSIONE PER USO AGRICOLO Come ottererla: Modelli scaricabili dal sito internet della Regione Toscana ( per: Pozzi: richiesta per autorizzazione alla ricerca e per concessione utilizzo acqua. Acque superficiali: richiesta per concessione utilizzo acqua. tutte le altre esigenze (rinnovi, volture, variazione all uso) Nei modelli è indicata anche la documentazione necessaria. Trasmissione domanda e documentazione allegata al Genio Civile competente esclusivamente tramite PEC (regionetoscana@postacert.toscana.it), incluse attestazioni dell avvenuto pagamento delle spese istruttorie, marche da bollo ecc. Il Genio Civile attiva il relativo iter istruttorio: pubblicazioni, sopralluogo, pareri Enti fra i quali l Autorità di Distretto, richiesta antimafia. Nel caso di nuovi pozzi, se l iter ha avuto esito positivo, il Genio Civile emana il decreto di autorizzazione alla ricerca. Il richiedente dovrà comunicare: Inizio attività di ricerca. Fine lavori di ricerca. Risultanze finali della ricerca (stratigrafie, analisi acqua, ecc). A FINE ITER SE NON EMERGONO CRITICITA Il richiedente sottoscrive il disciplinare di concessione. Il Genio Civile emana il decreto di concessione.

12 POZZO USO DOMESTICO DA NON CONFONDERE CON L USO AGRICOLO USO DOMESTICO: l utilizzazione da parte del proprietario o conduttore del fondo, di acqua destinata all uso igienico o potabile, all innaffiamento di orti e giardini, all abbeveraggio del bestiame, purché tali usi siano destinati al nucleo familiare dell utilizzatore o al condominio di unità immobiliari esclusivamente ad uso abitativo e non configurino un attività economico-produttiva o con finalità di lucro come da RD 1775/1933. Il fabbisogno per uso domestico non può superare i 750 mc annui nel caso di uso domestico-potabile, i 350 mc annui nel caso di domestico-non potabile. ************* L uso domestico è libero e non soggetto a concessione. Deve essere comunicata al Genio Civile la denuncia di nuova captazione entro 30 giorni dalla fine dei lavori. Quando il prelievo di acqua avviene da corpi idrici sotterranei particolarmente critici occorre l autorizzazione del Genio Civile

13 INVASI COLLINARI CATEGORIA DA PRIVILEGIARE CAMBIAMENTI CLIMATICI Siccità e bombe d acqua IRRIGAZIONE PRELIEVO DA INVASO Quelli collinari sfruttano la morfologia collinare e hanno scarso impatto ambientale PRELIEVO DA CORSO D ACQUA contrasta con le esigenze di DMV oggi deflusso Ecologico; PRELIEVO DA POZZO Subsidenza e Ingressione marina

14 COMPETENZE INVASI REGIONE invasi di altezza fino a 15 m e volume invaso < mc STATO Grandi dighe invasi di altezza oltre 15 m e volume invaso > mc PICCOLI INVASI fino a 10m GRANDI INVASI tra 10m e 15m D.M. 26/06/2014 In Regione Toscana sono attualmente censiti circa laghi. Grandi dighe Siena 1. Drove di Cepparello (Poggibonsi) 2. Aiano (San Gimignano) 3. Palazzi (Pienza) 4. Pietrafitta (San Gimignano) 5. Monaciano (Castelnuovo B.ga) 6. Costaccia (Casole d Elsa) 7. Badia d Ombrone (Castelnuovo B.ga)

15 INVASI Accumulo di acqua in serbatoi superficiali N0RMATIVA DI RIFERIMENTO: L.R. 5 novembre 2009 n. 64 e s.m. Disciplina delle funzioni amministrative in materia di progettazione, costruzione ed esercizio degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo. (REVISIONE 2016 PER PASSAGGIO COMPETENZE DA PROVINCIA A REGIONE) D.P.G.R. 25 febbraio 2010, n.18/r. Regolamento di attuazione dell art. 14 della L.R. 64/2009 (REVISIONE 27 DICEMBRE 2017)

16 INVASI ESCLUSI DALLA l.r. 64/09 Invasi con sbarramento < 2m e con Volume <5ooomc Invasi per semplice escavazione N.B. E richiesto il rispetto alla normative di riferimento RD 523/04 se intercettano un corso d acqua del reticolo idrografico o vi scaricano; E previsto il rilascio di concessione di acqua se non raccolgono esclusivamente acqua piovana. Sono soggetti a registrazione al CATASTO INVASI

17 SEMPLIFICAZIONI Per gli invasi esistenti, in costruzione o da autorizzare, con altezza < 5 metri, e V< metri cubi con una distanza superiore a 500 metri da abitazioni, strade e infrastrutture (articolo 6 comma1). Le deroghe eventualmente concesse, saranno valutate dall Ente competente (Uffici Territoriali competenti), caso per caso (articolo 7 comma 8). Per invasi che hanno funzione antincendio e saranno certificati tali, sempre dall autorità competente, verrà ridotto di un quarto il carico in procedimenti amministrativi (articolo 26 comma 1).

18 L.R. 64/2009 e Regolamento 18/R Classificazione degli impianti Classe A: 2<h 5 m 5.000<V m3 Classe B: 5<h 7 m Classe C: 7<h 10 m <V m <V m3 Classe D: 10<h 15 m <V m3 Classe E: 10<h 15 m <V m3 Qualora l impianto abbia dimensioni identificative di due diverse classi, esso è assegnato alla classe di livello superiore. STATO DI RISCHIO INDOTTO Gli stati di rischio indotto, distinti in basso, moderato e alto, sono valutati considerando: grado e tipo di antropizzazione; caratteristiche strutturali e manutentive degli sbarramenti.

19 NUOVI INVASI PROCEDURE Allegati alla domanda di autorizzazione: Classe A: progetto definitivo; Classi B e C: progetto preliminare; Classi D ed E: progetto preliminare + progetto di gestione (art. 114 D.Lgs. 152/2006). Approvato progetto preliminare il soggetto richiedente con tecnici abilitati presenta il progetto definitivo. Approvato il progetto definitivo è rilasciata l'autorizzazione alla costruzione, previa sottoscrizione di due distinti fogli di condizioni: Per la costruzione Per l esercizio e la vigilanza l articolo 7 Contenuti della domanda di autorizzazione alla costruzione di nuovi impianti è stato completamente sostituito e per un maggior alleggerimento degli oneri di allegazione, è stata data la possibilità, per il proprietario/gestore degli impianti di cui al articolo 1, comma 5 ter, della l.r. 64/2009, di ottenere una deroga, caso per caso, alla disciplina della l.r. 64/2009 e del presente regolamento, richiamando l articolo 7 bis che descrive i criteri per l applicabilità di tali deroghe.

20 INVASI ESISTENTI PROCEDURE Denuncia esistenza** (per tutti gli invasi soggetti alla L.R 64/09) Catasto invasi (per gli invasi esclusi dalla L.R. 64/09) ** La 1 scadenza per la presentazione delle D.E. era fissata per il Successive proroghe hanno determinato l ultima scadenza nel Con l uscita del Regolamento 18/R rivisto si sono riaperti i termini, conclusi il 10 Luglio Chiusura impianto (dismissione-cessazione)

21 D.E. 1 TIPOLOGIA impianti regolarmente AUTORIZZATI, COLLAUDATI e in BUONO STATO DI MANUTENZIONE la struttura regionale competente dichiara la regolarità dell impianto, la classificazione del rischio e il foglio di condizioni e rilascia NULLA OSTA PROSECUZIONE. L UNICO ONERE PER IL GESTORE è LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO DI D.E. D.E. 2 TIPOLOGIA Impianti AUTORIZZATI ma OGGI DIFFORMI dal progetto originario D.E. + Progetto di REGOLARIZZAZIONE a firma di un tecnico abilitato (90 gg SUCCESSIVI) + perizia giurata attestante l assenza di pericoli per la popolazione La parti realizzati in difformità devono soddisfare le norme di oggi D.E. 3 TIPOLOGIA Impianti esistenti SENZA AUTORIZZAZIONI D.E. + Progetto di SANATORIA a firma di un tecnico abilitato (90 gg SUCCESSIVI) + perizia giurata attestante l assenza di pericoli per la popolazione L impianto deve soddisfare la normativa di oggi

22 INVASI: SANZIONI Entita della sanzione L.R. 64/2009 Modalita di calcolo delle Sanzioni- Delibera n del 11/12/2017- Allegato B invasi

23 INVASI MANUTENZIONE MANUTENZIONE ORDINARIA: Il gestore è obbligato: pulizia degli sbarramenti in terra con taglio degli arbusti, cespugli e piante che lo infestano: almeno una volta all anno ripristino dei paramenti in terra che abbiano subito ruscellamenti o piccoli smottamenti; pulizia e mantenimento dell efficienza delle opere di scarico che in ogni memento devono essere in grado di smaltire la portata di progetto; ripristino dell impermeabilizzazione; mantenimento delle sponde al fine di assicurare la loro stabilità MANUTENZIONE STRAORDINARIA (autorizzazione preventiva + Prog. Definitivo) il ripristino di gravi lesioni o di abbassamento dello sbarramento lo svaso del bacino conseguente all interrimento la sostituzione dell impermeabilizzazione lavori che incidono sulle caratteristiche considerate ai fini dell approvazione del progetto definitivo.

24 RIMOZIONE SEDIMENTI NEGLI INVASI PROGETTO DI GESTIONE D Lgs152/2006 art. 114 e DM 30/06/2004 Le manovre di gestione dei sedimenti non devono pregiudicare gli usi in atto a valle dell'invaso, né il rispetto degli obiettivi di qualità ambientale e degli obiettivi di qualità per specifica destinazione assicurare il ripristino della capacità utile di invaso e la salvaguardia della qualità dell'acqua invasata e del corpo recettore garantire il funzionamento degli organi di scarico e di presa Le indicazioni per redigere progetto di gestione sono contenute nel DM 30/06/2004 OPERAZIONI PREVISTE Svaso Sghiaiamento Sfangamento Spurgo PROGETTO DI GESTIONE e APPROVATO DALLA REGIONE entro 6 mesi dalla presentazione in Conferenza dei servizi a cui partecipa Distretto- Arpat-Ufficio Regionale Caccia e Pesca-Comuni interessati- Soggetto proponente) In corso la definizione delle Linee Guida per l approvazione del progetto di gestione da parte della Regione Toscana

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