IMPATTO FATALE. Sette prototipi per dimostrare cosa può accadere quando le nuove tecnologie incontrano il mondo del design.

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1 IMPATTO FATALE Sette prototipi per dimostrare cosa può accadere quando le nuove tecnologie incontrano il mondo del design di Alfredo Zappa

2 Nella pagina precedente: MyWall, microrobot che può disegnare, scrivere o riprodurre immagini sui muri di casa Al primo piano dello storico show room Cassina di via Durini, il Fuorisalone entra in un altro universo, o meglio nella mostra Our Universe. Qui sono stati esposti sette prototipi, nati dalla collaborazione tra Carlorattiassociati e il Centro ricerca & sviluppo di Cassina, creati per indagare come le nuove tecnologie stanno cambiando non solo i complementi d arredo, ma il nostro modo di entrare in rapporto con gli ambienti. Un cambiamento che si concretizza a diversi livelli. Da quello della produzione degli oggetti, grazie alle nuove macchine a controllo numerico e alle stampanti tridimensionali, a quello della morfologia e dell impatto figurativo che questi oggetti propongono, soprattutto nella sintesi tra forma e funzione. Non ultimo, e forse è l aspetto più innovativo, l evoluzione che questi oggetti introducono nell uso e nella percezione di quello che ci sta attorno. Una sorta di passaggio epocale dal rapporto empatico con gli spazi a quello di interazione dinamica. A parlarcene è Carlo Ratti, che ci ha accolti seduto accanto a MyWing, uno strano, ma al tempo stesso elegante tavolino bracciolo, capace di modificare la sua morfologia per assecondare le necessità ludiche e funzionali di chi sta in poltrona, grazie a speciali cerniere con massimi e minimi di rotazione predeterminati ( ouruniverse). Oggi, sottolinea Ratti: Stanno cambiando radicalmente gli stili di vita, abbiamo più flessibilità, possiamo comunicare ovunque, lavorare in luoghi diversi e queste mutazioni comportamentali esprimono esigenze che hanno bisogno di essere assecondate con oggetti e spazi di nuovo tipo. I prototipi che abbiamo esposto vogliono dare testimonianza della ricerca che stiamo sviluppando per intercettare e interpretare la complessità di questi aspetti. Parallelamente, ha poi proseguito, la domanda che ci poniamo, è se i nuovi sistemi di produzione davvero daranno più potere creativo ai singoli, attraverso quella che viene definita come customizzazione di massa. Entro certi limiti Ratti crede di sì, anche se non ne nasconde le difficoltà, poi aggiunge: È chiaramente un campo molto bello su cui sperimentare. E ci rammenta la vecchia utopia situazionista, di Constant (L'homo ludens, liberato dalle necessità lavorative grazie all'automazione, non avrà bisogno di creare opere d'arte perché opera d'arte sarà la sua stessa vita...), per poi mettere in evidenza come dall affrancamento dalla schiavitù della macchina possa scaturire la possibilità di

3 Lo specchio The Looking Glass che permette di vedersi anche di spalle concentrare tutte le nostre energie non solo nella creatività degli oggetti, ma anche nella creatività sociale, intesa come attività condivisa con gli altri: Questo secondo noi è un aspetto molto importante, che abbiamo esplorato in contemporanea con un altra installazione al Fuorisalone, presso la Galleria del Corso. Si chiama MakrShakr (ndr. una sorta di barmanrobot interattivo) ed è finalizzata a interpretare l idea di social creation and consumption. Per altro verso, commentiamo, è incredibile come

4 Il meccanismo della seduta Chain Sofa che modifica la sua configurazione

5 Chain Sofa

6 Mag Lev Lazy Susan sfrutta la levitazione magnetica per sospendere a mezz'aria i piatti sul tavolo

7 Un dettaglio del divano MyMood. Sfiorando la superficie si accendono sorgenti luminose

8 Visione complessiva del divano MyMood

9 Il tavolino bracciolo MyWing che cambia forma per rispondere alle esigenze di chi è seduto su un divano o una poltrona

10 Il tavolino polifunzionale MyWing freestanding

11 Il tavolino polifunzionale MyWing freestanding aperto

12 Un'altra immagine dello specchio The Looking Glass. Un sensore di movimento permette di specchiarsi davanti e di dietro

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14 Un dettaglio del microrobot MyWall la diffusione di tutta questa tecnologia abbia portato alla rivalorizzazione del fare e dei saperi manuali. Penso sia uno degli aspetti più belli e interessanti riflette Ratti l Economist ha definito come la terza rivoluzione industriale quella introdotta dai nuovi modi di produrre, dalla cultura dei makers, dalla fabbricazione digitale diffusa. Ci attendono cambiamenti immensi nel modo in cui gli oggetti che ci circondano verranno realizzati. E se il nostro paese sarà capace di cogliere la sfida integrando i nuovi processi con la grande cultura artigianale che ci caratterizza, potrà sicuramente giocare un ruolo di primo piano e avere prospettive eccezionali in questo campo. Poi ci affida per gli approfondimenti sui prototipi

15 nelle mani di Andrea Cassi, membro del team di Carlorattiassociati. Una stretta di mano e si smaterializza risucchiato nel turbine del Salone. Cassi, mostrandoci le caratteristiche delle diverse realizzazioni, ci ha spiegato come i percorsi indagati dalla ricerca siano di vario genere, sia per risposte funzionali, che per tecnologie adottate. Alcuni progetti, come il citato MyWing, il MyWing freestanding (tavolino polifunzionale) e la seduta Chain Sofa (che in base a come la si posa a terra si riconfigura a chaise longue, lettino o poltrona), sono accomunati non tanto dalla forma, quanto dalla sperimentazione sul concetto delle cerniere con massimi e minimi di rotazione predeterminati. Gli altri progetti introducono invece nella dimensione interattiva. MyMood è un divano imbottito, dotato di uno schienale con sensori di movimento e matrice Led 2D integrati. Sfiorando la superficie si accendono (solo nei punti di reale contatto) le sorgenti luminose, che possono essere spente attraverso il movimento contrario e modulate quantitativamente per ottenere l apporto luminoso desiderato. Mag Lev Lazy Susan sfrutta invece il principio della levitazione magnetica per sospendere a mezz aria sul piano di un tavolo i piatti di portata. E ancora MyWall, microrobot governato da una scheda Arduino da sospendere con due fili a parete, per disegnare, scrivere o riprodurre immagini in tempo reale sui muri di casa. Non ultimo The Looking Glass, per i vanitosi del terzo millennio che vogliono guardarsi allo specchio e vedere come sta la giacca dietro la schiena. Uno specchio apparentemente normale che, grazie all integrazione di un kinect (sensore di movimento simile a quelli utilizzati nei videogame), permette con semplici movimenti di vedere il proprio corpo a dimensione reale sia di fronte che di retro e, attraverso il movimento interattivo delle braccia, modificare a piacimento i punti di vista.