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6 Osservatorio Diocesano - Prato Quadro riassuntivo del periodo 01/01/03-31/12/03 73
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8 Osservatorio Diocesano - Prato Quadro riassuntivo del periodo 01/01/04-31/12/04 75
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10 Osservatorio Diocesano - Prato Quadro riassuntivo del periodo 01/01/05-31/12/05 77
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12 I Centri di Ascolto parrocchiali In molte parrocchie di Prato è presente un Centro di Ascolto (CdA), un punto di riferimento per le persone in difficoltà, una vera e propria antenna del territorio. Di seguito presentiamo i dati forniti dagli stessi CdA: responsabili, gruppi ed associazioni operanti nella comunità parrocchiale, giorni e orari di apertura, tipologia di attività e di utenza, numero di volontari e sistema di gestione degli archivi. I CdA che hanno compilato la scheda da noi predisposta sono: S.Agostino, Resurrezione, Tobbiana, Reggiana, Grignano, Soccorso, S.Paolo a Stagnana, S.Maria delle Carceri, Chiesanuova, Sacro Cuore di Gesù, Iolo, Mezzana, Cafaggio, Vergaio, Maliseti, Narnali, Fontanelle e Santi Martiri. Guardiamo all anno di apertura del CdA: in 2 casi (Reggiana e Resurrezione) risale agli anni 80, in 8 casi agli anni 90 (S.Paolo, S.Maria delle Carceri, Sacro Cuore di Gesù, Vergaio, Maliseti, Narnali, Fontanelle e Santi Martiri), mentre più recente (dal 2000 in poi) è l anno di apertura dei CdA di Tobbiana, Soccorso, Chiesanuova, Iolo, Mezzana e Cafaggio. Due CdA non hanno comunicato il dato. Tra i gruppi operanti nella comunità parrocchiale sono menzionati la S.Vincenzo de Paoli, la Misericordia, Emmaus, l Azione Cattolica, gli scout e le missioni. Interessante è guardare alle attività svolte dai CdA. Relativamente alle attività, dopo l ascolto, le più citate sono la distribuzione di viveri (Banco Alimentare o donati direttamente dai parrocchiani) e di vestiti (donati da parrocchiani e, più raramente, da fabbriche). Su 18 CdA, 10 svolgono un servizio di trovalavoro, 9 effettuano un servizio di segnalazione ed accompagnamento della persona in difficoltà ai servizi sociali. Il servizio doccia è invece prerogativa del CdA di Maliseti. Gli utenti sono sia italiani che stranieri, con una prevalenza di stranieri nei CdA di S.Agostino, Resurrezione, Tobbiana, S.Paolo a Stagnana, Chiesanuova, Sacro Cuore di Gesù, Cafaggio, Vergaio, Maliseti, Narnali, Fontanelle e Santi Martiri, ed una prevalenza di italiani nei CdA di Reggiana, Soccorso, S.Maria delle Carceri e Iolo. Presso 10 CdA su 17 come utenti sono citati anche i nomadi. Tra gli utenti stranieri, la cittadinanza più rappresentata è quella albanese, seguita nell ordine da quella marocchina e da quella romena. Per numero di volontari, nella maggioranza dei casi (9 CdA) i volontari sono da 6 a 10; in 5 CdA sono da 1 a 5, mentre in 3 CdA i volontari sono più di 10. La media di volontari per CdA è di quasi 8 unità. Per quanto riguarda la gestione degli utenti, 10 CdA su 18 sono ancora ad una gestione non informatizzata, 5 CdA (S.Agostino, Resurrezione, Tobbiana, S.Maria delle Carceri e Maliseti) hanno una gestione informatizzata ed in rete, 3 CdA (Soccorso, S.Paolo a Stagnana e Mezzana) hanno invece una gestione 79
13 informatizzata ma non ancora in rete. Infine, le difficoltà segnalate in nota dai responsabili dei CdA. Intanto il contesto pratese: la crisi economica si fa sentire e fa sì che nelle parrocchie si riversano richieste sempre più articolate: vestiario, alimenti, disoccupazione, disagio psichico, droga e gioco d azzardo, ma anche contributi per pagare bollette, affitto, rata del mutuo. Basta un evento sfortunato, come la perdita del lavoro, peraltro sempre più precario, o problematiche di salute, per trascinare a ridosso della soglia di povertà quei soggetti che non dispongono delle protezioni date da una forte rete familiare. Alcuni CdA evidenziamo la necessità di una maggiore partecipazione della comunità parrocchiale (più volontari, più collaborazione, in generale una mentalità sempre più di accoglienza e di carità fraterna); in alcuni casi si sottolineano le difficoltà di rapporti con i musulmani (non accettazione di principi che regolano la società occidentale). Infine come punto di debolezza viene citato il fatto che gli operatori si fanno coinvolgere oltremisura dai problemi delle persone che si rivolgono al CdA; questo determina paradossalmente delle difficoltà, soprattutto nel servizio di trovalavoro, che molti CdA vorrebbero affidato esclusivamente alla Caritas. I numeri di alcuni Centri di Ascolto parrocchiali Anno 2005 I dati, desunti da quelli che arrivano alla Caritas diocesana tramite la rete informatica, sono sicuramente sottostimati per le oggettive difficoltà incontrate dai volontari nelle operazioni di inserimento in questo primo anno di attività congiunta di rilevazione delle povertà sul territorio pratese: spesso l alta concentrazione delle persone ai Centri di Ascolto, per di più in tempi ristretti, impedisce l organizzazione precisa dell immissione dei dati stessi. Abbiamo rilevato anche che alla parrocchia di Maliseti ci sono stati problemi sulla rete web, per cui per alcuni mesi non sono riusciti ad inserire i dati sulla rete. Le Caritas parrocchiali che non sono in rete diretta ma che hanno portato i dati in Caritas diocesana lo hanno fatto saltuariamente, per cui non abbiamo ritenuto di inserirli in questa tabella. 80
14 Schede Centri di Ascolto parrocchiali 81
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