PERCHÉ FARE IL P.A.I. INTEGRATO?
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- Brigida Coco
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1 PERCHÉ FARE IL P.A.I. INTEGRATO? RIFLESSIONI TRA IL TEORICO E IL PRATICO CON LA LENTE DEL SOCIALE E DEL SANITARIO ANNA STELLA MASSARO ASSISTENTE SOCIALE LUCIANA ZANINI INFERMIERA 1
2 TRIPLICE PROSPETTIVA 1. Prospettiva dell individuo: la persona che esprime il bisogno per il quale è richiesta la valutazione in UVM 2. Prospettiva professionale: I professionisti che interagiscono nell equìpe 3. Prospettiva istituzionale: I soggetti istituzionali che mettono a disposizione le risorse umane professionali 2
3 PROSPETTIVA DELL INDIVIDUO Sociale Perché la persona è una e indivisibile Perché il progetto di vita e il progetto assistenziale sono fondati sulle condizioni psico-fisiche Perché salute, malattia, comorbilità, autonomia, dipendenza hanno ricadute importanti sulla vita quotidiana e sulla sua qualità Perché lo stato di salute è fondamentale nella percezione che la persona ha di sé e l assenza di benessere costituisce segnale e allarme per il fine della vita Sanitaria Dà centralità alla persona come individuo unico con la possibilità di intervenire direttamente nelle scelte che riguardano la propria salute Valorizza l autonomia e la responsabilità della persona/famiglia aumentando la compliance e le strategie di coping Il PAI realizza le condizioni che garantiscono il massimo di efficacia nell affrontare i bisogni di natura multiproblematica 3
4 PROSPETTIVA PROFESSIONALE Sociale La mia visione sociale sarebbe incompleta nella valutazione complessiva della persona, del suo bisogno, delle sue risorse Mi aiuta a capire la visione dell altro e ad assumere la chiave di interpretazione sanitaria Mi induce al confronto e allo scambio di pensiero Mi fa confrontare con un punto di vista diverso che potrebbe modificare la parte della valutazione professionale che traduce lo stato di salute nelle difficoltà della vita quotidiana l'as deve conoscere i soggetti attivi in campo sociale, sia privati che pubblici, e ricercarne la collaborazione per obbiettivi e azioni comuni che rispondano i maniera articolata e differenziata ai bisogni espressi, superando la logica della risposta assistenzialistica e contribuendo alla promozione di un sistema di rete integrato C.D. Titolo IV, Capo I, art 38 Sanitaria Promuove l autonomia, la consapevolezza e la responsabilità attraverso la partecipazione. Valorizza la professionalità attraverso il confronto Lavorando dentro un processo di cura non possiamo essere i soli professionisti Ciascuna disciplina fornisce il proprio contributo insostituibile alla promozione e al mantenimento della salute Il concetto di Virginia Henderson l infermiere opera come membro di un team in interdipendenza con altri professionisti. 4
5 PROSPETTIVA ISTITUZIONALE Sociale Necessita a monte di accordi e protocolli risultato di una convergenza di obbiettivi e piani di attuazione Fa dialogare e coordinare professionisti di aree diverse in modo strutturato Conferisce forma e sostanza al concetto di integrazione Riconosce un piano paritario di interazione La rete dei servizi è socio-sanitaria Sanitaria Le istituzioni socio-sanitarie hanno indicato nella definizione del PAI lo strumento che fa convergere le valutazioni e le relative risposte ai bisogni che i diversi professionisti in forma integrata e condivisa con pazienti e famiglia devono porre in essere per delineare un progetto complessivo di presa in carico. L integrazione socio-sanitaria rappresenta un fattore fondamentale di qualificazione dell offerta dei servizi per un triplice ordine di motivi: 1. genera maggiore efficacia di cure di sostegno 2. Favorisce un uso più efficiente delle risorse 3. Riduce il disagio dei cittadini nel rapporto con i servizi. 5
6 L.R. 29/2004, DGR 86/2006 E L.R. 2/2003 La 29/2004 e il successivo DGR 86/2006 ribadiscono come la «integrazione fra gli interventi di natura sociale e le attività di assistenza sanitaria» costituiscono uno dei «principi fondamentali di organizzazione e di funzionamento del SSR», da realizzarsi «principalmente a livello distrettuale e per i servizi ad elevata integrazione sanitaria.» In ambito sociale, la L.R. 2/2003 prevede che i comuni e le aziende AUSL realizzano accordi per l integrazione socio-sanitaria costituendo i modelli organizzativi e gestionali, fondati sull integrazione professionale e precisi rapporti finanziari. Integrazione istituzionale non realizza di per sé attività ed interventi assistenziali integrati, ma ne costituisce la premessa, in termini di volontà politica e ne formalizza le condizioni attuative attraverso la codificazione degli impegni che devono essere assunti dalle amministrazioni coinvolte sia nella elaborazione e approvazione dei contenuti programmatori sia nella loro successiva realizzazione. 6
7 DELIBERA GIUNTA REGIONALE 413/2014 Agenzia sanitaria e sociale regionale: estensione all'anno 2014 dell'efficacia del piano - programma di cui alla DGR 1038/2011 e linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del piano programma in particolare l ASSR è chiamata a concorrere ai processi sopra richiamati con le proprie competenze in ambito di: acquisizione, valutazione critica e sintesi delle informazioni scientifiche disponibili e loro trasferimento nei contesti di assistenza e di cura, promozione e governance della attività di ricerca ai fini della massimizzazione del loro impatto sulla rete dei servizi, indirizzo e supporto al miglioramento delle pratiche professionali ed organizzative, sulla base delle migliori conoscenze scientifiche disponibili, valutazione di efficacia ed appropriatezza delle tecnologie sanitarie (farmaci, dispositivi medici, alte tecnologie) e dei modelli assistenziali, sviluppo di metodi e strumenti innovativi per la valutazione della qualità e della sicurezza delle cure, per i processi di formazione professionale e per i percorsi di partecipazione e coinvolgimento delle persone e delle comunità ai processi di programmazione ed erogazione dei servizi 7
8 ASSISTENZA DOMICILIARE Dal sito Ministero della Salute: Le cure domiciliari si integrano con le prestazioni di assistenza sociale e di supporto alla famiglia, generalmente erogate dal Comune di residenza della persona. Il bisogno clinico-assistenziale viene accertato tramite idonei strumenti di valutazione multiprofessionale e multidimensionale che consentono la presa in carico globale della persona e la definizione di un Progetto di assistenza individuale (PAI) sociosanitario integrato. L assistenza domiciliare è, dunque, un servizio compreso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in grado di garantire una adeguata continuità di risposta sul territorio ai bisogni di salute, anche complessi, delle persone non autosufficienti, anche anziane, e dei disabili ai fini della gestione della cronicità e della prevenzione della disabilità. 8
9 e infine, come possiamo sintetizzare la nostra mission di professionisti impegnati nel difficile compito di migliorare la qualità di vita di chi, fragile, ricorre al nostro aiuto? 9
10 È importante aggiungere più vita agli anni, non più anni alla vita. (Anonimo) 10
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