Via Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE
|
|
- Davide Franchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INTRODUZIONE Il presente lavoro costituisce un esempio di applicazione incrociata di due modelli algoritmici di valutazione dell esposizione dei lavoratori a rischi chimici. Sono stati utilizzati due modelli di calcolo : il CHEOPE 2 PMI ( Chemical Exposure Operating Evaluation ) ed il MOVARISCH ( Modello per la valutazione del rischio chimico elaborato dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana ). Entrambi i software sono strumenti ritenuti validi dalle Linee Guida, emanate in proposito dal Coordinamento Tecnico delle Regioni, in particolare di utilità per quanto riguarda la valutazione dell esposizione a rischi chimici nella realtà delle piccole imprese e delle imprese artigiane. Si precisa che tale lavoro non ha e non può avere pretese di generalizzazione, rappresenta unicamente un caso specifico di applicazione congiunta di due modelli di valutazione analoghi, il cui esito finale ( giudizio di rischio MODERATO o NON MODERATO ) non risulta coincidente. 1
2 OGGETTO DI APPLICAZIONE L applicazione congiunta e contemporanea dei due modelli ha avuto per oggetto una piccola officina artigiana di autoriparazione. L azienda ha presentato un buon livello di applicazione di misure di prevenzione e protezione: gli ambienti di lavoro presentano adeguate caratteristiche di igiene e pulizia; i locali di lavoro sono dotati di una adeguata ventilazione naturale; è installato ( e correttamente utilizzato ) l impianto di aspirazione ed espulsione all esterno dei gas di scarico degli autoveicoli, con tubazioni flessibili innestabili direttamente sui punti di emissione; le aree di stoccaggio, sia degli oli esausti, sia degli oli minerali e sintetici nuovi, sono conformate in modo da impedire contatti e/o spargimenti accidentali ( fusti chiusi, idonei e contrassegnati, in vasche di contenimento ); i cambi olio sono effettuati esclusivamente con aspiratore specifico con serbatoio (è escluso il contatto cutaneo con oli esausti, se non di tipo accidentale ); gli addetti indossano adeguati DPI per la protezione dal contatto ( guanti in gomma monouso ); non viene fatto uso di benzine per lo sgrassaggio dei pezzi; non vengono svolte saldature; il lavaggio dei pezzi si effettua in vasca di lavaggio a ciclo chiuso; i dipendenti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria; sono presenti adeguati mezzi di emergenza ( antincendio, primo soccorso).. 2
3 La valutazione del rischio chimico si è incentrata su i due agenti ( pur non trascurando gli altri agenti presenti ) con maggiori caratteristiche di pericolo, ovvero: 1) Il monossido di carbonio ( derivante dagli scarichi degli autoveicoli ) 2) Gli oli esausti ( benzo(a)pirene CAS ) Si è considerata la mansione unica di meccanico autoriparatore, in quanto, nella realtà produttiva esaminata, non è riscontrabile una divisione del lavoro significativa e, pertanto, una diversificazione nella esposizione a rischi chimici dovuta alla variabilità di operazioni eseguite, di preparati o sostanze chimiche impiegate o alla permanenza in diversi ambienti o postazioni di lavoro. 3
4 I RISULTATI CNA Tecno quality s.r.l. Come è riscontrabile nelle successive tabelle di riepilogo, i due modelli applicati discostano nel giudizio finale di valutazione, pur partendo da una analoga classificazione degli agenti chimici presi in esame (indici di pericolosità elevati): Il CHEOPE attribuisce alla mansione valutata un Indice di Rischio pari a 5,02 e classifica l esposizione a rischio NON MODERATO (1). Il MOVARISCH calcola un Rischio Cumulativo ( considerando il Rischio Inalatorio ed Rischio Cutaneo ) pari a 12,81 ( medesimo risultato sia per il monossido di carbonio sia per l olio esausto ) e classifica il rischio MODERATO (2). (1) Nel CHEOPE il valore di soglia definito per rischio moderato è di 3,00. Pertanto se l indice di rischio < 3,00 classifica a RISCHIO MODERATO, se l indice di rischio = o > 3,00 classifica a RISCHIO NON MODERATO. (2) Il MOVARISCH adotta un sistema di classificazione più articolato: Valori di R < >0,1 15 = RISCHIO MODERATO; Valori di R < > = INTERVALLO DI INCERTEZZA; Valori di R < > = RISCHIO NON MODERATO; Valori di R < > = RISCHIO ELEVATO; Valori di R > 80 = RISCHIO GRAVE; 4
5 ALCUNE DIFFERENZE METOTOLOGICHE Entrambi i modelli costituiscono metodi di calcolo algoritmico dell esposizione a rischi chimici. L impianto metodologico è basato sulla nota equazione R = P x E: il risultato della valutazione scaturisce dagli indici di pericolosità attribuiti ai singoli agenti ( attribuzione di score derivanti dalle frasi R ), e dalle modalità di esposizione dei lavoratori agli stessi. Il MOVARISCH valuta solamente i rischi tossicologici da contatto e da inalazione. Il CHEOPE prende in considerazione anche i rischi da ingestione oltre che i rischi per la sicurezza (irraggiamento, esplosione) ed i rischi derivanti da eventuali incompatibilità dei prodotti. Per quanto concerne il concerne il confezionamento dei risultati: il CHEOPE propone direttamente una valutazione sulle fasi/operazioni e sul lavoratore ( se svolge più fasi/operazioni ) ; il MOVARISCH propone Indici di Rischio per ogni sostanza o preparato, con l indicazione metodologica per il valutatore di valutare il rischio sulla postazione di lavoro ( tenendo conto, naturalmente, degli Indici di Rischio elaborati per gli agenti presenti sulla postazione ). 5
MODELLI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Modello di DVR rischio chimico (cod. 300.07) DIMOSTRATIVO MODELLI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Modello di documento di valutazione RISCHIO
DettagliVALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI La norma più importante, organica e generale in materia di salute e sicurezza in presenza di sostanze chimiche è sicuramente il D. Lgs. 626/94 che
DettagliVALUTIAMO LA VALUTAZIONE
RISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALUTIAMO LA VALUTAZIONE Guida rapida per l'autoverifica della corretta gestione del rischio chimico da parte del Datore di Lavoro La ASL RMF ha organizzato
Dettagli106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A
106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 Allegato A LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLE IMPRESE ALIMENTARI SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO EMANATO
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliL evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.
COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO. Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI)
REGISTRO ANTINCENDIO Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI) Data 02/07/2009 Elenco attività soggette a controllo VV.FF. Attività Fascicolo Data Estremi Certificato Prevenzione Incendi Fascicolo Data
DettagliMOVARISCH. Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
MOVARISCH Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Per la valutazione del rischio chimico si possono identificare 2fasi: -1 Fase Identificazione
DettagliLista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO
CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo Allegato 11 FORMAZIONE INFORMAZIONE ADDESTRAMENTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE I PUNTI DI ATTENZIONE PERTINENTI
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale
DettagliLinee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico. Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 9 marzo 2009 D.Lgs. 81/2008 Protezione da agenti chimici L art. 224,
DettagliIDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA
SCHEDA DI SICUREZZA Decorrenza validità: Gennaio 2012 Ed. 0 Rev. 1 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 NOME COMMERCIALE IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO ROSSO TIPO VERONA 1.2 CARATTERISTICHE
DettagliMODULO D.U.V.R.I. , presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in
Prot. n cc / MODULO D.U.V.R.I In data, presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in oggetto si sono riuniti: Referente contratto appalto AgustaWestland S.p.A.
DettagliRISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA
RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliCONCETTI E DEFINIZIONI
Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria
DettagliComune di Forlì Unità sviluppo organizzativo
Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La
DettagliSCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS
SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS IDENTIFICAZIONE DEL DISTRIBUTORE L Oréal Italia S.p.A. - Via Garibaldi 42 10122 Torino - Tel. 011/4603111 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA CLEM CANDEGGINA
Pagina: 1/5 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE M A C E D O N I O M E L L O N I Viale Maria Luigia, 9/a 43125 Parma Tel 0521.282239 360 1023646 Fax 0521.200567 info@itemelloni.gov.it www.itemelloni.gov.it PROT.N.6405/A02F
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliSERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE RSPP MC PREPOSTO RLS DL AGG.TO N DATA REDATTO DA: VISTO DA: VERIFICATO DA: VISTO DA: VALIDATO DA: FILE: ELABORAZIONE
CITTÀ DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PIAZZA DELLA LIBERTÀ N. 1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Art. 28 comma 1, 1bis e art. 29, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Circolare Ministero del
Dettagli8159 Addetti agli impianti di lavorazione dei prodotti chimici
OPERATORE DELLA PRODUZIONE CHIMICA DESCRIZIONE SINTETICA L Operatore della Produzione Chimica è in grado di approntare e condurre macchine ed utilizzare attrezzature proprie delle produzioni chimiche,
DettagliUso delle attrezzature di lavoro
COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III
DettagliLa prevenzione del rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici
La prevenzione del rischio silicotigeno nella lavorazione dei marmi tecnici Milano 18 settembre 2015 Clinica del Lavoro Roberto ZANELLI Direttore S.Pre.S.A.L. A.S.L. ASTI www.snop.it INPUT DELL INTERVENTO
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565 Decreto del Ministro della Sanità 15 dicembre 1990 Sistema informativo Malattie infettive, Piano regionale di sorveglianza Speciale Malattie Infettive
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
DettagliTITOLO IX SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni
INDICAZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 81/08 E SMI TITOLO IX SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni Documento di consenso
DettagliCSM care S.r.l. Via Polidoro da Caravaggio, 15 20156 Milano Partita IVA 06369260960 Tel. 02 3086652 r.a. Fax 02 3087805 email: info@csmcare.
CSM care S.r.l. Via Polidoro da Caravaggio, 15 20156 Milano Partita IVA 06369260960 Tel. 02 3086652 r.a. Fax 02 3087805 email: info@csmcare.it Sicurezza sul lavoro La gestione della salute e della sicurezza
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliLavorazione: GOFFRATURA
Scheda 11 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / RIFINIZIONE Lavorazione: GOFFRATURA Scopo della lavorazione La goffratura è una lavorazione di tipo meccanico che viene fatta su qualsiasi tipo di tessuto speciale.
DettagliCPSsrl. Sedelegaleedoperativa: www.cs-cps.it-info@cs-cps.it-0984934655
CPSsrl Sedelegaleedoperativa: viacamigliatelo,snc-87046montaltouffugo(cs) www.cs-cps.it-info@cs-cps.it-0984934655 SERBATOIGPL SERVIZI E SETTORI OPERATIVI Trasformazione e riqualifica CE di serbatoi GPL
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliCosa deve fare il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE COMPITI
Rappresenta lo spazio organizzativo che all interno dell impresa agricola deve occuparsi della gestione della sicurezza. Il responsabile del SPP viene nominato dal datore di lavoro tra i propri dipendenti
DettagliDIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO
DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO Testo emanato con D.D. n. 1905 del 26 marzo 2012 1 1. OGGETTO E FINALITA 1.1. Le presenti linee
DettagliFig.1 - n Verifiche Ispettive completate nella Provincia di Ravenna presso gli stabilimenti soggetti all art.6 del D.Lgs 334/99
Legge Regionale 17 dicembre 23 n.26: Verifiche Ispettive sui Sistemi di Gestione della Sicurezza degli stabilimenti soggetti all art.6 del D.Lgs 334/99 della Provincia di Ravenna Risultanze e commenti
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE PIEMONTE A.S.L. 1 TORINO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE PIEMONTE A.S.L. 1 TORINO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO via Alassio, n. 36/E 10126 TORINO Tel. 011.5663800 - Fax
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
DettagliCLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012
Argomento dell accordo è la formazione generica e specifica di cui al Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. L accordo stato regioni fissa durata, contenuti, date di applicazione,
DettagliInquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012
Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al
DettagliIL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009
DettagliModalità di attribuzione dei Punteggi. A Priorità - Totale max punti 20 1. settori prioritari Punti 10 art. 2,comma 3 A.P.
Allegato B) Modalità di attribuzione dei Punteggi A Priorità - Totale max punti 20 1. settori prioritari Punti 10 art. 2,comma 3 A.P. 2. assunzioni CIGS/mobilità Max punti 10 Punti 0,5 per ogni assunzione
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliNORME UNI 10637 (revisione 2006)
NORME UNI 10637 (revisione 2006) 3.20 tempo di ricircolo: Tempo nel quale la somma del volume dell acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale dell eventuale vasca di compenso attraversa l impianto
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
Dettagli9.1 CESOIA A GHIGLIOTTINA. Scheda. Descrizione della macchina. Nelle cesoie meccaniche l energia usata per il taglio della lamiera viene fornita da un
Scheda 9 Lavorazione: Macchina: TAGLIO CESOIA Le cesoie sono macchine utilizzate per il taglio a freddo delle lamiere; se ne costruiscono fondamentalmente di due tipi: meccaniche e idrauliche. 9.1 CESOIA
DettagliL orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi
L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti Nota di studio Ufficio Studi Gennaio 2012 1 1] Premessa Nel corso del 2010 uno degli obiettivi del Gruppo di Lavoro Rischio e Classificazione
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliCHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV
CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 8/008 e s.m.i. - art. 89, comma, lettera h) e Allegato XV POS dell Impresa Cantiere per la realizzazione di Lavori svolti in
DettagliLe competenze dei Soggetti della prevenzione : i diritti, i doveri dei Dirigenti in applicazione delle normative in materia di sicurezza del lavoro
Le competenze dei Soggetti della prevenzione : i diritti, i doveri dei Dirigenti in applicazione delle normative in materia di sicurezza del lavoro a cura di : G.Acquafresca Arpa Piemonte DEFINIZIONI LAVORATORE
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
Dettaglirischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI
CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea
Dettagli2. P R O G R A M M A Z I O N E D E I L A V O R I
1. A N A G R A F I C A D E L L O P E R A S O G G E T T I C O I N V O L T I G E S T I O N E D E L P S C 1.1 CARATTERISTICHE DELL OPERA 1. Le caratteristiche dell opera da eseguire sono state trattate nel
Dettagli1. Identificazione del prodotto e della società Fornitrice. www.chimipack.it. Via Ponchielli, 7 20129 MILANO
1. Identificazione del prodotto e della società Fornitrice Nome Lavatrice commerciale: Nome Valis commerciale: 3 lt Nome commerciale: lt Nome commerciale: Impiego: Detersivo Impiego: liquido per bucato
DettagliCLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Rischio cancerogeno MODULO A Unità didattica A5.5 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliAllegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione
Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliEstratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52
Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Ve.Pro.L.G. Esempio d applicazione del software, nell assistenza tecnica per ottimizzare l impiego di acqua e di energia negli impianti di
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliNome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti
1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture
DettagliLINEE GUIDA PER LA COMUNICAZIONE - ALLEGATO A ALL ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELL AUTORITA PORTUALE N. 1 DEL 06 MARZO 2008
AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA Sezione Sicurezza e Igiene del Lavoro LINEE GUIDA PER LA COMUNICAZIONE - ALLEGATO A ALL ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELL AUTORITA PORTUALE N. 1 DEL 06 MARZO 2008 REV. Indicare
DettagliPROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A.
PROCEDURA DI OMOLOGA DI UN NUOVO RIFIUTO PRESSO L IMPIANTO DI DEPURAZIONE CO.R.D.A.R. VALSESIA S.P.A. La procedura di seguito descritta ha lo scopo di definire le modalità e le responsabilità di omologa
DettagliD.Lgs. 81/08. La valutazione del rischio chimico: le modifiche alla normativa introdotte dal D. Lgs. 81/08. Bruno Marchesini
D.Lgs. 81/08 La valutazione del rischio chimico: le modifiche alla normativa introdotte dal D. Lgs. 81/08 Bruno Marchesini D. Lgs. 81/08... Art. 15. Misure generali di tutela: h) Utilizzo limitato degli
DettagliScheda di sicurezza N 02 del 01/08/10 Revisione del 19/08/2010
SCHEDA DI SICUREZZA Scheda di sicurezza N 02 del 01/08/10 Revisione del 19/08/2010 1. IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETÀ Nome commerciale: GARNET Nome chimico: Granato almandino Utilizzazione
DettagliDomanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED
Sezione 1: Dati del Richiedente Spett.le: ECO Certificazioni S.p.A. European Certifying Organization Via Mengolina, 33 Int. 5 48018 Faenza (RA) ITALY Organismo notificato n. 0714 Tel 0546-624911; Fax 0546-624922
DettagliProcedura Generale PA.TC.02
Rev. 2 Pag.1 di 13 Procedura Generale Indice: 1.0. Oggetto...2 2.0. Scopo...2 3.0. Campo di applicazione...2 4.0. Definizioni...2 5.0. Responsabilità...3 6.0. Documenti di riferimento...3 7.0. Diagramma
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliPROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori
PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliGLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA
GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo
DettagliCorso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza - Prevenzione incendio
di Emergenza - Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio - Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Cell. 393.943.81.57 Centro di formazione
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliD. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi
D. LGS 81/2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,
Dettagli2 INQUADRAMENTO DEL SITO E DELL ATTIVITA
RAPPORTO AMBIENTALE E DATI SULLA GESTIONE DELL IMPIANTO ANNO 2012 1 INTRODUZIONE La realizzazione del presente Rapporto Ambientale nasce come strumento aziendale per promuovere e diffondere all esterno
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA Implacem Pagina 1 di 3 Data di revisione 5 ottobre 2006
Pagina 1 di 3 1. Identificazione del preparato e della società 1.1 Nome commerciale del prodotto: Pasta base 1.2 Descrizione del prodotto: Cemento per cementazioni implantari 1.3 Identificazione della
DettagliANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)
ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato
DettagliIdentificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014
Identificazione del Installazione IPPC Ragione sociale Sede Legale Sede Operativa F.LLI SANTINI SRL Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Tipo di installazione Esistente soggetta
DettagliDPR 151/11. cosa cambia per i titolari di attività ENTRATA IN VIGORE: 07.10.2011. Sommario DPR 151/11
Data 10.10.2011 Anno 05/2011 N.ro 02/11 PAG. 01/16 NEWS AMBIENTE & SICUREZZA Sommario DPR 151/11 cosa cambia per i titolari di attività soggette alla prevenzione incendi ENTRATA IN VIGORE: 07.10.2011 ORGANIZZAZIONE
DettagliTUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione
DettagliRISCHI IGIENICO SANITARI NELLE PISCINE : NUOVE PROSPETTIVE E CRITICITA
RISCHI IGIENICO SANITARI NELLE PISCINE : NUOVE PROSPETTIVE E CRITICITA 9-10 OTTOBRE 2014 FORO ITALICO ROMA I.S.S. Gli impianti di trattamento dell acqua Colaiacomo geom. Maurizio Federazione Italiana Nuoto
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP
T E C N O S F E R A sas Management Innovation & Business solutions ConsorzioInteruniversitarioRegionalePugliese CENTRO DI ATENEO DI SERVIZI PER LA QUALITÀ CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP Premessa Il
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE SETTORE PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE CURE Il Dirigente Responsabile:
DettagliMOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe
MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe Con il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 trovano attuazione le procedure semplificate
DettagliSOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.
SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per
DettagliValutazione dei rischi
Oil&nonoil-S&TC Roma Ottobre 2013 Sicurezza ed ambiente nei punti vendita di GPL e GNC uso autotrazione Valutazione dei rischi Pag. 1 Ottobre 2013 ICARO Srl e PEGASO PEGASO Srl formano un sistema coordinato
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA
Dettagli