Rilevazione sui bisogni sociali della popolazione abruzzese colpita dal sisma dell aprile 2009

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1 Rilevazione sui bisogni sociali della popolazione abruzzese colpita dal sisma dell aprile 2009 Descrizione: report dell indagine Natura: materiale di lavoro destinato alla pubblicazione Destinatari: Cristina De Luca, Ermanno Bonaventura Membri delegati della Commissione Progettazione Straordinaria Sociale Abruzzo Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 1 di 29

2 sommario 1. Lo staff di ricerca L analisi dei bisogni...3 Obiettivi...3 Oggetto dell analisi...3 Metodologia e Strumenti...4 Le attività di gestione dell intervento Fonti di riferimento Risultati dell indagine e bisogni rilevati...9 I dati quantitativi...9 I dati qualitativi Priorità ed orientamenti...25 Sintesi complessiva Ringraziamenti...28 Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 2 di 29

3 1. Lo staff di ricerca Staff di ricerca Funzione Riferimenti Ivano Franco Colombo Roberto Museo Vittorio Vuolo Daniela Trubiano Coordinamento dell indagine, metodologia e ricerca, moderatore nei focus group, reporting Facilitatore territoriale, reperimento materiale documentale, osservatore nei focus group, reporting Ricerca, osservatore nei focus group, elaborazione statistica dei dati, reporting Segreteria organizzativa, invio e raccolta del materiale di ricerca Amministratore Pragma Service - Pistoia colombo@pragmaservice.info Direttore CSVNet direttore@csvnet.it Sociologo dottorvuolo@alice.it progettazionestraordinaria.abruzzo@hotmail.com 2. L analisi dei bisogni Obiettivi L indagine riguarda la rilevazione dei bisogni sociali della popolazione colpita dal terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo, per agevolare la predisposizione di un bando per l utilizzo di fondi straordinari, destinati alle Organizzazioni di Volontariato della regione Abruzzo. L incarico allo staff di ricerca, individuato dalla Commissione per la Progettazione Sociale Straordinaria per l emergenza Abruzzo, è stato assegnato ed ufficializzato dalla Commissione stessa, in data 24 maggio 2010 e, data l urgenza dell iter per l emissione del bando, sono state quantificate le risorse disponibili per l operazione ed anche il vincolo temporale di realizzazione definito al 21 giugno Oggetto dell analisi L intervento realizzato ha rilevato i bisogni sociali sia delle persone che risiedono nell area del cratere colpite dal terremoto, sia quelle che ancora non sono rientrate nei loro luoghi di residenza. In particolare le zone rientranti nel cratere, individuate negli atti formali dalla Protezione Civile, risultano essere le seguenti: Provincia dell Aquila: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequeo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne Vestini, San Pio delle Camere, Sant Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 3 di 29

4 Sant Angelo, Bugnara, Cagnano Amiterno, Capitignano, Fontecchio e Montereale Villa Santa Lucia degli Abruzzi,. Provincia di Teramo: Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela, Tossicia, Colledara, Fano Adriano e Penna Sant Andrea. Provincia di Pescara: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de Passeri. Metodologia e Strumenti I tempi di realizzazione imposti hanno sicuramente rappresentato il maggior vincolo nella predisposizione ed esecuzione dell intervento. Altre difficoltà incontrate sono da individuarsi nell assenza di riferimento ad una unica regia nella gestione del post emergenza e nel reperimento di dati di tipo socio demografico che avrebbero potuto convalidare o meno alcune percezioni emerse dall indagine, di seguito riportate. Di converso possiamo confermare di aver riscontrato una grande collaborazione di tutti i livelli incontrati, soprattutto nella realizzazione delle interviste e nei focus group. Questo elemento assume particolare pregnanza in previsione dei percorsi di progettazione partecipata che il bando intende avviare. Dati i vincoli di premessa e gli obiettivi stabiliti, lo staff, una volta escluso l impiego dell osservazione diretta, ha deciso di svolgere una indagine che impiegasse strumenti integrati in cui l elemento chiave fosse rappresentato dal giudizio di testimoni qualificati, ossia persone ascoltate e coinvolte in quanto o detentori di conoscenze dirette rilevanti e/o particolarmente competenti in ordine agli argomenti oggetto della ricerca stessa. Intervistando e coinvolgendo gli esperti ci siamo prefissi di ottenere informazioni altrettanto significative quanto quelle rilevabili da un campione più ampio, che avrebbe utilizzato soggetti forse coinvolti più direttamente dagli eventi traumatici, ma probabilmente meno informati e/o competenti sui bisogni sociali della popolazione colpita dal sisma. Il tempo limitato di esecuzione richiedeva inoltre l impiego di tecniche tanto celeri, quanto che assicurassero il massimo dell efficienza e dell efficacia possibile. Tuttavia, avendo a disposizione anche l universo delle Organizzazioni di Volontariato, quali destinatari futuri del prossimo bando, abbiamo deciso di attingere anche ad un metodo di tipo quantitativo. La scelta metodologica si è quindi orientata verso l utilizzo di una metodologia mista complementare: Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 4 di 29

5 a) l analisi a tavolino di documentazione già elaborata; b) l intervista individuale semi-strutturata ad attori privilegiati; c) la somministrazione di un questionario in auto-compilazione; d) l intervista di gruppo, privilegiando la centralità della tecnica del focus group, che risulta particolarmente adatta quando si intende far emergere opinioni mediante l interazione, su un oggetto poco conosciuto o troppo complesso. Infatti, mediante i focus group che facilitano la discussione di gruppo e la ricostruzione di meccanismi di formazione delle opinioni, è possibile raggiungere ottimi risultati di ricerca anche in tempi brevi, rispetto ad una ricerca di tipo quantitativo o ad una serie di interviste in profondità. Il presupposto della tecnica dei FG si basa sulla congruenza della descrizione e dell analisi di esperti circa il giudizio su un oggetto o aspetto richiesto, quale elemento di attendibilità. Inoltre l interazione che caratterizza le tecniche di gruppo, è di supporto nell approfondimento degli argomenti sottoposti ad analisi, grazie alle indicazioni e ai dati su cui si basa. Il valore aggiunto rispetto alle altre tecniche qualitative è rappresentato sia dall interazione che si crea tra i partecipanti nell approfondire gli argomenti sottoposti ad indagine, sia dalla coproduzione emergente degli osservati con gli osservatori, grazie a meccanismi di retroazione continua. È stata quindi messa a punto una guida semi-strutturata, per la gestione della discussione nei focus group gestita dal moderatore con il supporto di due osservatori, basata su una serie di domande già preparate in anticipo emergenti dall analisi del materiale documentale reperito. In questo modo è stato possibile: - rendere uniforme la gestione dei tre gruppi - comparare le risposte provenienti dai diversi gruppi, facilitando la successiva analisi di quanto emerso - mantenere direzionata la discussione, diminuendo la possibilità di una deriva discorsiva La medesima traccia è stata utilizzata per la somministrazione delle interviste semi-strutturate, in modo da rendere il più possibili comparabili i dati emergenti. Mediante le interviste (sia individuali, sia nei focus), gli attori privilegiati ed il gruppo degli esperti, sono stati chiamati ad esprimere la propria opinione circa i seguenti criteri relativi ai bisogni del territorio: - le priorità dei bisogni emergenti Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 5 di 29

6 - caratteristiche delle categorie maggiormente a rischio - i territori maggiormente a rischio - servizi ed attività necessarie - risorse attivabili sul territorio e modalità di coinvolgimento - previsioni future Il questionario in auto compilazione ha avuto invece l'obiettivo di valutare attentamente le condizioni psicologiche e sociali delle persone coinvolte dal sisma, con particolare riguardo ai rapporti interpersonali sia di natura familiare che di tipo amicale, indeboliti dalla dispersione dovuta ai processi post-emergenza. In definitiva l intervento di ricerca, è risultato composto dalle seguenti modalità e azioni: DESK L obiettivo il reperimento, la selezione, la valutazione e rielaborazione di dati già esistenti (dati secondari), informazioni che sono già state raccolte da altri e che sono disponibili. Soprattutto come base per l elaborazione degli strumenti di indagine. raccolta ed analisi di documentazione istituzionale e non incrocio dei dati ed analisi FIELD Ha come obiettivo la generazione di dati nuovi (dati primari), informazioni che non erano state raccolte da altri e che devono effettivamente essere create ed organizzate interviste individuali ad attori privilegiati somministrazione questionario in auto compilazione n. 3 focus group con esperti dei gruppi individuati STRUMENTI Realizzati e/o utilizzati per lo svolgimento delle attività di ricerca Griglia di analisi per la lettura e l estrapolazione dei dati dalla documentazione, Traccia per l intervista semi-strutturata, recording Questionario in auto-compilazione inviato alle OdV della Regione che operano sui territori di interesse nel post emergenza Traccia e slides per la gestione dei focus group con i tre gruppi individuati (OdV, Privato Sociale e Parti Sociali, Istituzioni) Griglia di analisi dei questionari e delle interviste individuali e di gruppo Report Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 6 di 29

7 Il campionamento ha seguito le logiche seguenti: Tecnica interviste individuali questionario in auto compilazione focus group Campione attori privilegiati, direttamente coinvolti nelle attività di programmazione e/o gestione dell emergenza e del post-emergenza; difficilmente coinvolgibili in un focus (es: Pubbliche Amministrazioni, Enti non profit, sistema delle Organizzazioni di Volontariato, Protezione Civile, ecc.) Organizzazioni di Volontariato che hanno operato e operano attivamente sulle zone geograficamente interessate nel post-emergenza, segnalate dai Centri di Servizi al Volontariato territorialmente competenti di Teramo, L Aquila, Pescara e Chieti Esperti che posseggono particolare competenza e/o conoscenza sull oggetto indagato, individuati tra i seguenti sistemi: - Organizzazioni di Volontariato - Istituzioni - Privato Sociale e Parti Sociali L analisi dei risultati si è dunque basata su: - le trascrizioni o il riascolto delle interviste individuali e dei gruppi (recordering e successivo riascolto) - le trascrizioni su griglie dei risultati del questionario - l interpretazione dello staff di ricerca Le attività di gestione dell intervento La pianificazione ha osservato le tappe di seguito riportate: Azione Dead line Definizione concertata del progetto di ricerca: focalizzazione oggetto d analisi, 11/05/10 individuazione attori chiave, chiarificazione metodologia, individuazione strumenti, pianificazione Invio format progetto di ricerca ver01 alla Commissione 14/05 Inizio elaborazione strumenti di rilevazione: questionario, traccia per la conduzione delle interviste e dei focus group, schede analisi risultati 15/05 Indicazioni di revisione dalla Commissione 17/05 Invio format rev02 progetto di ricerca 21/05 Incontro con la Commissione, approvazione progetto indagine ed affidamento incarico 24/05 Inizio somministrazione interviste individuali 24/05 Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 7 di 29

8 Azione Dead line Invio questionario ai auto-compilazione 26/05 Focus group 31/05 01/06 Chiusura recupero questionari 07/06 Analisi del materiale: prima elaborazione dati, definizione struttura e suddivisione 14/06 compiti redazione report Chiusura somministrazione interviste 17/06 Seconda revisione bozza report 18/06 Redazione e revisione finale, invio report ai referenti della Commissione 23/06/10 3. Fonti di riferimento Linee di indirizzo per la progettazione sociale emergenza Abruzzo 2010 Contributo tecnico al fine di una nuova programmazione delle Politiche Sociali nel territorio aquilano: Piano Regolatore del Sociale, a cura di Patrizia Del Principe Comune Dell Aquila Servizio Politiche Sociali Dossier terremoto, a cura dell Osservatorio delle Povertà e delle Risorse. Caritas Diocesiana L Aquila, marzo 2010, Montesilvano (PE) Rilevazione dei bisogni delle associazioni colpite dal sisma del 6 aprile Marzo a cura del Centro Servizi per il Volontariato dell Aquila La città con-divisa, ri-orientarsi al futuro contributo tecnico alla nuova pianificazione sociale partecipata, M.E. Di Cesare Comune Dell Aquila Assessorato Politiche Sociali, Ufficio servizi psicologici Osservatorio sociale regionale Abruzzo Protezione Civile Mappatura dei bisogni di salute della popolazione della provincia de l aquila colpita dal terremoto Emergenza fase 2 Metodologia interventi Progetto l Aquila, a cura di Mario Reali, con il supporto della Associazione Amici della 180, su richiesta dell Assessore alla Salute e integrazione socio sanitaria e politiche sociali della Regione Friuli Venezia 2009 L Aquila anno1 Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 8 di 29

9 4. Risultati dell indagine e bisogni rilevati I dati quantitativi Di seguito riportiamo i risultati rilevati mediante il questionario inviato ad un campione di 139 Organizzazioni di Volontariato, segnalate dai Centri di Servizio territoriali dell Aquila, di Teramo, di Pescara, individuate tra quelle che hanno svolto e svolgono un ruolo attivo sul territorio in favore della popolazione colpita dal sisma, su tutti i territori coinvolti anche parzialmente. La popolazione colpita dal sisma vive l'isolamento 20,00% 30,00% 40,00% 10,00% Molto Poco Poco Abbastanza Molto Per quanto riguarda la dimensione dell'isolamento e' necessario identificare subito una distinzione temporale: a prima riguarda la fase appena dopo il sisma, la seconda quella che segue alla costruzione dei moduli abitativi. Nel primo caso, il caos, la confusione, la tragedia hanno creato dispersione e frammentazione inevitabili, nella seconda i criteri di assegnazione hanno determinato conseguenze, forse inintenzionali, molto drammatiche. Sono stati recisi molti legami familiari e amicali, la condizione degli anziani, dovuta anche alla scarsa mobilità, e' divenuta disastrosa. Ci sono luoghi di aggregazione sul territorio 50,00% 40,00% 10,00% Molto Poco Poco Abbastanza Molto Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 9 di 29

10 Il terremoto ha distrutto molti luoghi simbolici dediti alla socializzazione e al ritrovarsi. Anche la casa privata, che per molti purtroppo non c'e' più, e' un luogo di aggregazione, quindi non e' neanche da sottovalutare per l'analisi di questo dato la mancanza della propria casa. Centri storici, piazze, oratori ed altro ancora sono stati momentaneamente sostituiti dal centro commerciale. Ora dove c'e' merce c'e' umanità: le conseguenze, specie per i più giovani, possono essere molto pericolose. Percezione di non appartenere più al territorio 50,00% 15,00% 25,00% 10,00% Molto Poco Poco Abbastanza Molto L'aquilanità rimane e resiste, ma qualcosa e' cambiato. La città da amica, per certi versi, e' diventata nemica. Il binomio inscindibile famiglia-lavoro così tanto colpito dal sisma contribuisce non poco a far sentire lontano il proprio territorio. La forte insicurezza dovuta alla paura del futuro alimenta la voglia di fuga e la sensazione che sia necessario riprogrammare la propria vita in altri luoghi. La visione che ne segue e' quella dell'esodo, come se il distacco fosse l'unica l'alternativa. Criticità in ambito sanitario 50,00% 30,00% 10,00% 10,00% Molto Poco Poco Abbastanza Molto La situazione psico/sociale dell'anziano, la necessità della semiresidenzialità del disabile, il no alla cultura ospedalocentrica rappresentano solo alcuni, ma significativi, aspetti delle criticità in ambito sanitario. Recarsi a casa delle persone, bisogna curare la gente con la relazione. Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 10 di 29

11 Ascolto da parte delle istituzioni 60,00% 30,00% 10,00% Molto Poco Poco Abbastanza Molto Dai dati emersi si evince una forte disapprovazione nei confronti delle strategie comunicative da parte delle istituzioni. Comunicazione significa mettere-agire assieme, ma di cose fatte insieme ne appaiono davvero poco. La dimensione dell'ascolto, frazione decisiva nell'ambito comunicativo, appare mutilata. Le risposte degli intervistati fanno intendere chiaramente che tutte le decisioni prese dalle istituzioni, specie centrali, sono state e sono unilaterali. Come valuta le informazioni diffuse alla popolazione colpita dal sisma per la programmazione della ricostruzione sociale? Attualmente le Organizzazioni preposte all'assistenza della popolazione necessitano di risorse umane? le informazioni sono state molto chiare e del tutto esaurienti 0% le informazioni sono state abbastanza chiare e complete 0% non so 10% poco soddisfacenti, perché hanno riguardato solo alcuni aspetti 10% ritengo che le informazioni fornite siano state insufficienti e poco chiare 80% si 90% no 10% Se la risposta e' affermativa specificare: professionisti 90% volontari 10% Ritiene che i servizi messi a disposizione della popolazione colpita dal sisma siano chiari e disponibili? sì, si contraddistinguono per disponibilità e chiarezza 10% sono abbastanza disponibili e chiari 0% non so 0% non sempre rispondono con disponibilità e chiarezza 40% ritengo che la disponibilità e la chiarezza siano insufficienti 60% Il personale delle strutture deputate all'assistenza ha necessità di attività di formazione? Ritiene che la coesione sociale sia un problema prioritario? si 100 % no 0% Se la risposta e' affermativa: lettura dei nuovi bisogni del territorio 40% formazione di base sul fund raising (raccolta fondi) 10% animatori di comunita' progettazione sociale 40% corsi di formazione specifici 10% molto 70% abbastanza 20% non so 10% poco 0% per nulla 0% Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 11 di 29

12 Come valuta la qualita' delle relazioni umane all'interno dei nuovi quartieri di residenza? Ritiene possibile che si stiano sviluppando forme di dipendenza (alcol-droga ecc.) tra i giovani colpiti dal sisma? Secondo Lei la popolazione come giudica l assistenza e l'attenzione alle categorie piu' esposte (ragazzi-anzianidisabili)? Ottima 0% Buona 3% Sufficiente 7% Insufficiente 45% Scarsa 45% molto 30% abbastanza 30% non so 30% poco 10% per nulla 0% Ottima 0% Buona 0% Sufficiente 10% Insufficiente 40% Scarsa 50% Ritiene che le persone colpite dal sisma trovino confortevole la loro nuova residenza? ritengo confortevole sia la casa che gli ambienti comuni 20% è confortevole e adeguata alle esigenze 30% non so 20% ritengo la residenza poco confortevole 30% no, non è affatto confortevole 0% Ritiene che il personale che si occupa dell'assistenza alle popolazioni abbia un comportamento rispettoso? il personale è sempre molto rispettoso e gentile 20% il personale è abbastanza rispettoso e gentile 30% non so 20% qualche volta il personale si comporta con poco rispetto 30% il personale è poco rispettoso e sgarbato 0% Ritiene che nel futuro la situazione delle persone coinvolte nel sisma migliorerà? Quale giudizio esprime sul livello della legalità presente sul territorio colpito dal sisma? molto 10% abbastanza 20% non so 30% poco 40% per nulla 0% Ottimo 0% Buono 20% Sufficiente Insufficiente Scarso 10% Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 12 di 29

13 C) 3 Potrebbe indicare il suo grado di soddisfazione in merito ai seguenti punti, utilizzando una scala di valori compresa tra 1 (totalmente insoddisfatto) e 5 (totalmente soddisfatto) ORGANIZZAZIONE (dei servizi-strutture-ecc) % 40% 40% 5% PARTECIPAZIONE (grado di partecipazione attiva del cittadino) % 30% 10% 10% 10% LOGISTICA (localizzazione e accessibilità) % 60% 5% 5% MATERIALI E SUPPORTI DISTRIBUITI % 30% 30% 5% 5% Sintesi dei bisogni rilevati dalle domande aperte Una parte del questionario presentava domande aperte che miravano ad indagare alcuni aspetti specifici: relativamente ai bisogni percepiti di tipo psico-sociale; i luoghi in cui occorre intervenire con maggiore tempestività; le categorie di persone che vivono le maggiori criticità; le priorità d intervento. Gli intervistati ritengono indispensabile tornare alla vita quotidiana, riavere la propria casa e ritrovare quegli spazi di aggregazione e di ritrovo, tipici dell'aquilanità e del vivere la comunità. Il centro storico è il simbolo che riunisce tutti gli intervistati, esso rappresenta il cuore pulsante di una città (soprattutto L Aquila) che vuole continuare a vivere, infatti la tenacia degli intervistati lo dimostra ampiamente. I nuovi insediamenti abitativi, pur nella loro necessità, hanno provocato una Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 13 di 29

14 forte disgregazione sociale e familiare. La prima categoria che ne ha fortemente risentito risulta essere quella degli anziani. E' urgente creare progetti di assistenza sociale e psicologica per aiutarli nella mobilità cittadina, creare per loro spazi di ritrovo, farli partecipare attivamente in iniziative finalizzate alla realizzazione di spazi dove potersi ritrovare ogni giorno. La caparbia ricerca nel voler vedere, da parte degli intervistati una speranza, ma che realisticamente oggi è annebbiata dalla disperazione e dal senso di abbandono da parte delle istituzioni, specialmente centrali, le cui decisioni, il più delle volte, appaiono paradossali e sempre unilaterali. Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 14 di 29

15 I dati qualitativi I dati qualitativi emergono dalle interviste somministrate ai testimoni privilegiati e dai tre focus group con le Organizzazioni di Volontariato, con le Istituzioni, con il Privato Sociale e le rappresentanze delle Parti Sociali. Legenda: abbiamo suddiviso con colorazioni diverse le percezioni emerse dai differenti target di riferimento intervistati Organizzazioni di Volontariato Istituzioni Privato Sociale Parti Sociali Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 15 di 29

16 Livello di motivazione della popolazione Per realizzare l'aggregazione, tanto necessaria affinché le persone tornino a conoscersi, e per ricostruire un tessuto sociale con un livello psicologico tale da rimuovere il passato e' necessaria la motivazione. Ma la motivazione esiste quando c'e' un progetto, ossia un guardare avanti, una speranza di certezze, sapere insomma come si vivrà un domani. Purtroppo anche in questo caso gli intervistati hanno risposto in maniera decisamente negativa, affermando che globalmente la motivazione, e quindi lo stato d'animo, delle persone colpite dal sisma e' radicalmente bassa. 50% 25% 25% 47% intervistati 40% 25% 27% intervistati 30% 14% intervistati 12% intervistati 20% 40% 40% OdV Istituzioni Privato Sociale-Parti sociali Scarsa Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 16 di 29

17 Conseguenze inintenzionali dell'intervento sull emergenza Il grafico che segue evidenzia le conseguenze principali dovute alla modalità di intervento da parte dello stato e delle sue strutture di soccorso e protezione. In seguito al processo di costruzione di moduli abitativi, non certo della città, realizzati con criteri non certo rispondenti a valutazioni di tipo sociale, la frammentazione sociale e' ritenuta dalla totalità degli intervistati il problema principale cui segue la mancanza di centri aggregativi. Infatti, attualmente sembra esserci, almeno per i più giovani, un solo punto di ritrovo, un centro commerciale. Altra criticità emersa e' ormai la cronica passività della popolazione, stanca e sfiduciata proprio da quelle realtà, le istituzioni, che al contrario dovrebbero sostenere i costi fisici e psichici della popolazione. 100% intervistati OdV 78% intervistati 56% intervistati Istituzioni Privato Sociale- Parti sociali 50% 50% intervistati 30% 25% 25% 33% 34% 33% 33% 34% 33% Disgregazione sociale Mancanza di centri di aggregazione Passivizzazione della popolazione Sfiducia nelle istituzioni Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 17 di 29

18 Percezione della qualità di diffusione delle informazioni Un ulteriore e fondamentale dimensione e' quella della diffusione delle informazioni riguardanti tutti gli aspetti: dagli aiuti alla logistica, dalla dislocazione degli uffici comunali, alla sanità ecc. Il quadro che ne deriva e' desolante: la gran parte degli intervistati dichiara di ritenere la macchina informativa carente in tutte le dimensioni. Si denuncia anche la mancanza della legge sull'editoria regionale, presente in altre regioni, che potrebbe regolare e alimentare la possibilità di diffondere testate a carattere locale in grado di fornire tempestive e puntuali notizie utili alla popolazione. 30% intervisati 25% intervistati 30% 45% 30% 20% intervistati 30% 20% intervistati 30% OdV Istituzioni Privato Sociale- Parti sociali Scarsa Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreta Buona Ottima Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 18 di 29

19 Percezione di ascolto delle opinioni del cittadino Una lamentela consistente si riscontra nella possibilità di esprimere la propria opinione di cittadino e soprattutto che tale istanza sia realmente ascoltata. 65% 5% 55% 30% 5% intervistati 40% 30% 5% 30% intervistati 15% 60% 55% 20% intervistati 15% intervistati OdV Istituzioni Privato Sociale- Parti sociali Mai Quasi mai Raramente Qualche volta Spesso Sempre Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 19 di 29

20 Percezione del livello di aggressività del cittadino Dai dati raccolti l aspetto correlato all'aggressività' del cittadino manifesta un'accelerazione verso l'alto della curva in relazione alla fascia di età compresa tra i 24 e 40 anni. Decisamente rassegnata invece la categoria degli anziani che rinuncia ormai alla partecipazione a qualsiasi iniziativa perché la ritiene inutile e poco credibile. Anche se l intervista con la protezione civile, rileva una carica aggressiva decisamente più ridotta rispetto ad altre popolazioni coinvolte in eventi disastrosi. Quindi il pericolo vero è proprio rappresentato dalla tendenza alla rassegnazione, piuttosto che una maggiore reattività (seppure aggressiva) della popolazione. Molto 34% 33% 33% OdV Istituzioni Privato Sociale- Parti sociali Poco Eta' Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 20 di 29

21 Le categorie di cittadini a maggior rischio sociale sono risultate le seguenti: Anziani Uno dei bisogni sociali più sentiti riguarda la popolazione anziana. La situazione e' davvero critica sia dal punto di vista dell'assistenza domiciliare sia da quello della mobilità: inoltre mancano completamente i luoghi di incontro. Lo stato d'isolamento in cui vivono gli anziani e' aumentato anche in seguito alla costruzione delle nuove unità abitative (MAP). Spostarsi sul territorio e' davvero impresa ardua. Solitudine e disagio rappresentano i problemi da risolvere urgentemente. Alcuni intervistati ipotizzano la possibilità di coinvolgerli, proprio per realizzare il senso di partecipazione a qualcosa di concreto, in attività ricreative e socializzanti dove essi stessi siano gli organizzatori. Al contempo dalle rilevazioni e' emerso anche un altro dato, quello relativo alla situazione sanitaria dell'anziano: sarebbe auspicabile creare una banca dati con relative cartelle riguardanti tutti gli abitanti anziani del cratere e valutarne situazioni sanitarie e sociali per realizzare progetti di sostegno e di assistenza. Giovani Altra categoria fortemente a rischio e' quella dei giovani, soprattutto se portatori di disabilità, che rischia di essere trascinata in una visione senza speranza del domani. Non essendoci un futuro da costruire, il presente diventa l'unica dimensione dove bruciare tutte le energie in attività di puro passatempo. Bisogna costruire un progetto per loro, l'unico e' quello della cultura. L'orientamento alla realizzazione di progetti culturali, formativi e professionalizzanti può e deve essere il viatico per una costruzione di personalità mature e responsabili che sappiano fare fronte con coraggio e determinazione alle conseguenze attuali e future di una tragedia di enormi dimensioni. L'aspetto psicologico, dalla depressione alle dipendenze, appare essere un fattore chiave al quale porre subito rimedio con interventi sia individuali che gruppali: creare strutture di intervento di questo genere, anche a domicilio, e' urgente e necessario Famiglia Emerge con forza la necessità di un sostegno alla famiglia e ai suoi componenti più fragili. Nella maggior parte dei casi e' il bisogno di ascolto quello più sentito. Abitualmente la famiglia e' il terminale, per ciascuno dei suoi componenti, per affrontare le tematiche più disparate, più diverse: in seguito al sisma e' diventata la famiglia stessa ad aver bisogno di un terminale dove potersi appoggiare. Gli intervistati nel citare la famiglia intendono segnalarne l'attuale debolezza dovuta a vari fattori: mancanza di casa, lavoro e allontanamento dai luoghi di abitudine. Bisogna andare a casa delle persone, bisogna curare a domicilio: il bisogno impellente di relazione che rischia di esplodere in tutta la sua criticità. Contemporaneamente far giungere nelle case delle persone e quindi delle famiglie le informazioni necessarie per conoscere anche i propri diritti: infatti un altro problema risiede proprio nella non conoscenza delle norme a favore del cittadino, per avviare processi di advocacy. Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 21 di 29

22 Le dimensioni maggiormente a rischio di disagio sociale: Il lavoro La perdita' della quotidianità e' anche nel non aver più un impegno lavorativo: l' esigenza di rimanere attaccati al territorio, specialmente per i più giovani e disabili, dipende anche dall'occupazione lavorativa. Lo scopo e le attenzioni di questa ricerca, per già citati motivi, non può dedicare particolari e approfondite attenzioni a questa tematica, ma il lavoro rappresenta un'esigenza sociale di primissima entità, non sottovalutabile ed inevitabile. Il disorientamento totale, come qualche intervistato ha più volte citato, dipende anche dalle scarsissime opportunità lavorative che il territorio offre. Il piccolo commercio si è quasi dissolto, le piccole attività devono assolutamente rivivere anche per rivitalizzare il centro storico. Per assurdo le persone iniziano a cercare l'assistenzialismo, il livello di rassegnazione e' alto. Non può esistere tessuto sociale senza lavoro, la ricostruzione e la ricostituzione del tutto non può prescindere dall'aspetto lavoro. La coesione sociale La coesione sociale ha bisogno di un alleato strategico per riprendere forma e sostanza: la cultura. Cultura dell'identità', alla cittadinanza, alle nuove professionalità da formare per nuove attività. La cultura' e' la cura contro l'incertezza. Bisogna assolutamente creare spazi aggregativi per fare formazione alla complessità umana. I luoghi anonimi dove ora si cerca di fare aggregazione devono essere sostituiti da strutture di alta formazione. La forte insicurezza dovuta alla mancanza di futuro provoca un esasperato individualismo che sfocia poi in quelle manifestazioni di natura opposta: depressione o rabbia. Il concetto e' che ci si salva da soli, invece contro questo darwinismo imperante bisogna riscoprire il gruppo. Il rispetto delle tradizioni e delle categorie umanistiche deve poter essere la via per ristabilire forme positive di contatto tra le persone: purtroppo le uniche forme di aggregazione sembrano siano quelle di protesta, legittime e giustificate, ma non costruttive per una coesione sociale di lungo periodo. La comunicazione Dai focus group e' emerso che tante volte sarebbe meglio parlare di sudditi e non di cittadini. Ossia il cittadino e' un portatore di diritti e di doveri, il suddito invece dipende dalla magnanimità del potere. Traslando questo aspetto nell'ambito della comunicazione si assiste ad un piano comunicativo dove non c'e' nessuna simmetria tra emittente e ricevente. E' palese che e' presente un modello comunicativo che privilegia le cose fatte ma dice molto poco di quelle non fatte: non c'e' nessuna voce che parli la stessa lingua dei cittadini. L'informazione, questione molto diversa comunque dalla comunicazione, e' anch'essa parziale e difficile da ricevere. Sarebbe davvero auspicabile creare un giornale esclusivamente cittadino/territoriale dove riportare notizie in tempo reale e informazioni davvero utili. Al contempo emergono ipotesi per la creazione di un call center, gestito direttamente dai cittadini. I bisogni latenti Come in ogni ricerca non sono da sottovalutare i bisogni che non vengono rilevati. Non si parla di bisogni irrisolti ma proprio non visibili. Sono relativi a criticità talvolta in intenzionali, ossia derivano da un risultato non voluto scaturito da azioni non necessariamente errate. Sono sempre da tenere in considerazione, ossia ogni ricerca presenta sempre dei lati oscuri che la rendono sempre non esaustiva. Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 22 di 29

23 Categorie a rischio (dalla più citata alla meno) Anziani 55% Giovani 25% Famiglia e Disabilità 20% Dimensioni a rischio (dalla più citata alla meno) Lavoro 40% Coesione Sociale 30% Comunicazione 25% Bisogni nascosti 5% Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 23 di 29

24 Sintesi dei principali bisogni emersi dalle indagini qualitative Assistenza agli anziani Ricostruire il tessuto sociale ed economico Sviluppare progetti mirati alla costruzione di spazi di aggregazione sociale Recuperare le relazioni tra le persone Promuovere una comunicazione efficace e locale per informare i cittadini Realizzare attività di promozione del benessere psico-sociale delle persone e di supporto alla disabilità Promozione della cultura dell'identità' Dalla rilevazione effettuata emerge quale necessità primaria quella di mettere in atto una serie di azioni che ristabiliscano il contatto tra le persone. La disgregazione sociale, le persone che non si conoscono più, appare essere la criticità più impellente. La prima categoria sociale a risentirne e' quella degli anziani che presenta purtroppo un continuo innalzamento del tasso di mortalità percepito. Occorre anche sottolineare la condizione giovanile che si vede senza futuro nella città e che trova nei centri commerciali gli unici spazi di ritrovo. La realtà lavorativa e' decisamente frammentata, ossia da una parte abbiamo i professionisti che, in parecchi, hanno già scelto di continuare la loro attività lontano dalla città, dall'altra abbiamo altri settori lavorativi bloccati e lavoratori dipendenti in cassa integrazione: la questione lavoro e' un fattore critico per la ricostituzione del tessuto sociale. Gli intervistati segnalano inoltre la problematica riguardante l'universo della comunicazione: in tal senso si registrano numerose critiche per la totale mancanza di informazioni dirette alla popolazione. In altre parole e' sempre la persona che deve cercare di acquisire le informazioni, non esiste una regia dedicata al cittadino. La viabilità interna alla città rappresenta una problematica sociale da non sottovalutare, in particolar modo per i diversamente abili, a giudizio degli intervistati i tempi di percorrenza tra un capo e l'altro della città sono paradossali, anche le attività più semplici sono impossibili da espletare. Per ridare vita a questa città e' necessaria una sprovincializzazione immediata della realtà, una formazione al dialogo del cittadino aquilano, una valorizzazione degli spazi simbolici dove si trascorre il tempo, un rafforzamento radicale delle istituzioni per evitare il disorientamento totale, una comunicazione che dia il senso della complessità per far capire quali sono le vere difficoltà. Il tutto per fare fronte all'incertezza, il male della città. La popolazione vuole sapere come vivrà domani! Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 24 di 29

25 5. Priorità ed orientamenti Il processo realizzato ha quindi seguito la logica del coinvolgimento degli attori locali ed istituzionali in un ottica di rete, fornendo una impronta iniziale finalizzata alla costruzione di un sistema di osservazione e confronto sui bisogni, che vedrà il suo svolgersi ulteriore nella implementazione di processi di progettazione partecipata previsti dal bando. I dati riportati nel presente report, evidenziano la localizzazione territoriale delle priorità individuate dove maggiore risulta essere la discrepanza tra bisogno e servizi presenti, quale valido supporto alla programmazione e la allocazione delle risorse mediante il bando regionale. Gli orientamenti che emergono potranno rappresentare anche un utile supporto per l ideazione del sistema di monitoraggio delle attività realizzate e per la misurazione dell impatto atteso dai progetti finanziati, in un ottica di apprendimento mediante una valutazione costruttiva per una concreta accountability agli stakeholder del bando. Indicazioni circa le specifiche di programmazione del bando regionale, in particolare: ambiti settoriali e priorità di intervento aree geografiche di maggiore rilevanza ipotesi di interventi necessari target di popolazione destinatario Sintesi complessiva Dalla ricerca nel suo complesso emergono con forza alcune indicazioni che di seguito sintetizziamo: a) risulta evidente la debolezza della regia del post emergenza: il passaggio dalla gestione emergenziale alla fase successiva non è stata governata e lo spaesamento è la condizione più diffusa a tutti i livelli. Stenta ad emergere una collaborazione univoca e direzionata, vi sono molte iniziative per lo più individuali e afferenti al volontariato che però non riescono a collegarsi in un unica visione strategica, rischiando di sovrapporsi o di lasciare zone di forte scopertura b) la produzione ed la disponibilità dei dati risentono della impostazione sopra citata di fondo: non esiste un sistema di reperimento organizzato di dati, consegnando una porta aperta ad ipotesi più o meno fondate, dove le percezioni prendono il sopravvento sui dati di fatto. La dinamicità della situazione prefigura una situazione legati ai bisogni in continuo e rapido mutamento che Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 25 di 29

26 richiede l impiego di strumenti di osservazione che possa avanzare linee e tendenze previsionali c) le informazioni presentano una conseguente difficoltà a viaggiare sia in senso verticale, dall alto verso il basso e viceversa; sia in senso orizzontale. I consueti canali istituzionali non sono ancora ripartiti e non è stato approntato un sistema informativo sostitutivo efficace d) emerge pertanto un forte bisogno di interlocuzione che coinvolge tutte le categorie di cittadini ed in particolar modo della famiglia come nucleo di relazione primaria, ed il resto delle reti primarie, creatrici e veicolo di significati simbolici, interdipendenti, condizionanti ed autoriparative. Tutti i processi che favoriscono l ascolto e la partecipazione attiva vanno privilegiati anche come strumento di contenimento della percezione del rischio nella popolazione. e) la ricostruzione si preannuncia un percorso di lunga durata e le opzioni abitative ideate con l idea di transitorietà, rischiano di trasformarsi in una lunga permanenza provvisoria. In attesa che siano costruiti gli spazi dedicati ai servizi, occorre intervenire per la tenuta sociale che stenta e che deve essere ripristinata nelle relazioni quotidiane e di prossimità, mediante interventi che rafforzino il sistema di riconoscimento, diminuendo il fenomeno della dispersione e della frammentazione, presente soprattutto nei nuovi territori. Occorre ricostituire (o fornire ex novo?) la capacità di empowerment proprie di queste reti naturali, aumentandone la densità, la reciprocità e la intensità a livello micro. La realtà lavorativa vede da una parte una quota consistente di professionisti che hanno scelto di andarsene, dall'altra abbiamo interi settori lavorativi bloccati e lavoratori dipendenti in cassa integrazione: la questione lavoro resta il fattore critico per la ricostituzione del tessuto sociale. f) le zone più a rischio sono certamente rappresentate dall Aquila con i nuovi insediamenti abitativi e, in seconda battuta a parecchia distanza, dalle zone maggiormente periferiche che hanno beneficiato di minore considerazione mediatica e anche minori aiuti di tipo economico. I comuni limitrofi all Aquila hanno invece potuto reagire con maggiore coerenza sociale, mantenendo più vicine le relazioni primarie che riescono a fornire un valido supporto anche nella fase post-emergenza ed hanno anche beneficiato di maggiori favori economici. Viceversa le condizioni più aspre si rilevano nei nuovi insediamenti della città capoluogo, che hanno strutturalmente generato una fortissima frammentazione e dispersione sociale nelle reti primarie, mentre le reti secondarie sono ancora disorganizzate non riuscendo a trovare una unica mente di intervento: tutto è lasciato alla buona volontà delle singole organizzazioni e di singoli validi uffici o operatori pubblici g) in generale possiamo asserire che le categorie maggiormente a rischio prima del sisma, hanno visto incrementare la loro fragilità per le ragioni sopra descritte. In particolare dall indagine emergono (in quest ordine) gli anziani, i giovani e i portatori di disabilità, la famiglia. Altra Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 26 di 29

27 categoria di cittadini il cui incremento si prevede vada di pari passo con il processo di ricostruzione, sono gli stranieri che alcuni prevedono giungeranno con le imprese edili che vinceranno gli appalti h) la mobilità, insieme naturalmente al recupero degli spazi, risulta essere il fil rouge che lega tutte le categorie individuate maggiormente a rischio, come elemento penalizzante nello svolgersi di tutte le attività quotidiane: dal recarsi al lavoro, alla scuola, ai servizi, a far la spesa, ma anche per il recupero delle informazioni e di quella minima socialità di cui tutti lamentano la mancanza. Pertanto riepiloghiamo quanto segue: BISOGNI GENERALI SPECIFICI DINAMICI coesione aggregazione informazione ascolto gestione dati partecipazione mobilità spazi simbolici e identità lavoro assistenza inespressi in mutamento di previsione STRATEGIA valorizzare il processo di co-progettazione investire nella creazione di reti con soggetti non OdV evitare rischi di lobby considerare le priorità emerse e le scelte politiche locali Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 27 di 29

28 6. Ringraziamenti Vogliamo citare e ringraziare chi ha consentito la realizzazione dell intervento e ha personalmente partecipato alle azioni messe in campo, nello specifico: Hanno partecipato alle INTERVISTE Presidente CSV L Aquila Direttore Centro Diurno Psichiatrico ASL 1 L aquila Assessore Politiche Sociali Comune L Aquila Rappresentante Comitato Cittadini 3.32 L Aquila Dip. Nazionale Protezione Civile, Servizio Volontariato e Servizio Contributi al Volontariato Assessore Politiche Sociali Comune di Pescara Sociologo della città, Lettere Roberto Responsabile segretaria SPI C.G.I.L. Hanno partecipato ai FOCUS GROUP Organizzazioni di Volontariato A.D.A. Abruzzo Abruzzo C.I. Crocevia Solidarietà Famiglia L Aquila Associazione Don Bosco L aquila C.S.I. Comitato Provinciale L aquila C.I.F. Consultorio Familiare L aquila Associazione Culturale L impronta Amesty International L aquila Comunità 24 Luglio Associazione Brucaliffo Artisti Aquilani Abio L aquila Istituzioni Comune Dell aquila Provincia Dell aquila Prefettura Dell aquila Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 28 di 29

29 Anci Abruzzo Comune Di Roccadimezzo Anci Piccoli Comuni Privato Sociale e Imprese A.N.A. Confindustria Servizi E Terziario Confindustria Acli Abruzzo Auser Regionale Abruzzo Legambiente Abruzzo Uil Confocooperative Ed inoltre desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e reso possibile la realizzazione dell indagine, in particolare i CSV di Teramo, L Aquila, Pescara e Chieti che hanno anche segnalato le Organizzazioni di Volontariato locale per l invio e la compilazione del questionario. Report bisogni sociali Abruzzo editor: Ivano Franco Colombo 15/07/2010 Pagina 29 di 29

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