IL TERRITORIO COMUNALE
|
|
- Antonina Albanese
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL TERRITORIO COMUNALE Comune di: Castelvecchio Calvisio (breve descrizione del territorio comunale, eventuale suddivisione in frazioni,principali rischi del territorio.) La zona dove sorge Castelvecchio Calvisio, che si affaccia, da un dosso calcareo, su uno splendido panorama della valle del Tirino, era attraversata, in epoca romana, dalla via Claudia Nova. Perciò è ipotizzabile ricondurre le origini del paese molto indietro nel tempo, ad un pagus vestino-romano. L'ipotesi pare attendibile perché già nel sec. VIII si attesta l'esistenza del paese e di quattro chiese nei suoi dintorni e perchè l'impianto ortogonale delle strade della cittadina è ancora evidentemente romano. Le strade centrali del paese, che ha conservato la sua antica forma ellittica, sono quasi completamente coperte da volte ed archi risalenti al Medioevo, e l'ingresso nel centro storico è lo stesso di quando si accedeva nell'abitato superando la cinta fortificata, parzialmente conservata, che lo proteggeva. Il comune fa parte della Comunità Montana Campo Imperatore-Piana di Navelli che è stata istituita con la Legge regionale 22 aprile 1976, N. 14 della Regione Abruzzo. Non presenta frazioni e i principali rischi cui è soggetto il territorio sono: il rischio idrogeologico, rischio incendi boschivi e rischio sismico. Estensione territoriale 15,05 Kmq Popolazione residente 190 Principali vie di comunicazione strada provinciale 8, strada comunale da Capestrano Principali corsi d acqua Comuni confinanti Santo Stefano di Sessanio, Ofena, Capestrano, Carapelle Calvisio, San Pio, Barisciano, Isola del Gran Sasso. Altitudine 1067 ORGANIGRAMMA COMUNALE (breve descrizione dell organizzazione delle risorse umane comunali) ragioniere: Canale Trieste responsabile polizia municipale: Micalone Remo Sindaco Dionisio Ciuffini Tel Responsabile dell aggiornamento del piano: Sergio Sulpizi tel / _ 1/5
2 Referente Presidio territoriale Remo Micalone tel PREFETTURA UTG (L'Aquila) (centralino) - Prot. Civ Provincia L'AQUILA: (centralino) (Dirigente settore Protezione Civile: Dott. Francesco FUCETOLA) ) Regione (centralino) Personale genio civile (L'Aquila) Responsabile: Mauro Lepidi Strutture sanitarie locali OSPEDALE SAN SALVATORE Tel AMBULATORIO MEDICO DI BASE Tel Polizia Municipale Tel _ 2/5
3 Polizia Provinciale (L'AQUILA)Responsabile del Servizio, Ten. Antonio Febo: Vigili Circondario dell Aquila: Vigili Circondario di Avezzano: Vigili Circondario di Sulmona: Aziende erogatrici di servizi essenziali ENEL CONSCOOP CITIGAS (Prov. L'Aquila) ACQUEDOTTO Referenti Gestori dei servizi di TLC 187 Società presenti nel territorio individuate per assicurare il pronto intervento Carabinieri Calascio Tel Ditte di fiducia per gli eventuali interventi Paolo Iannessa Tel Flamini Marco Tel Comuni limitrofi/con cui si condividono risorse scuolabus con Carapelle Tel Squadre di volontariato presenti sul territorio Tel. Tel. Organizzazioni di volontariato specializzati in TLC. Tel. _ 3/5
4 Referente Funzione TECNICA DI VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE (F1) Pierluigi Seccia (cell ) Referente Funzione SANITA, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA (F2) Remo Micalone (cell ) Referente Funzione VOLONTARIATO (F3) Referente Funzione MATERIALI e MEZZI (F4) Referente Funzione SERVIZI ESSENZIALI (F5) Referente Funzione CENSIMENTO DANNI PERSONE E COSE (F6) Referente Funzione STRUTTURE OPERATIVE (F7) Remo Micalone (cell ) Referente Funzione TELECOMUNICAZIONI (F8) Referente Funzione ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE (F9) Principali strutture ricettive della zona Locanda della Baronia Tel Tel.. Tel.. Componenti della Provincia/Anas/altre Amministrazioni, affiancamento del volontariato Provincia, Tel.. Anas, Tel.. _ 4/5
5 Esperti settore Sanitario, industriale e commerciale _ 5/5
IL TERRITORIO COMUNALE
IL TERRITORIO COMUNALE Comune di: SCAFA (breve descrizione del territorio comunale, eventuale suddivisione in frazioni,principali rischi del territorio.) Il paese, che sorge in una zona pressoché pianeggiante
Dettagli5 RISCHIO SISMICO 5.1 SISTEMA DI ALLERTAMENTO
5 RISCHIO SISMICO 5.1 SISTEMA DI ALLERTAMENTO Le procedure di intervento, previste per il Comune di TOCCO DA CASAURIA sono strutturate in due fasi: FASE DI ALLARME e FASE DI EMERGENZA. La FASE DI ALLARME
DettagliLaboratori per la gestione associata di funzioni e servizi
Laboratori per la gestione associata di funzioni e servizi Organizzazione e funzionamento della gestione associata di una funzione/servizio La funzione di pianificazione di protezione civile e di coordinamento
DettagliSEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO
SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre
DettagliAssociazione Geologi dell Emilia Romagna per la Protezione Civile
Associazione Geologi dell Emilia Romagna per la Protezione Civile Costituzione: 3 Luglio 2002 Sede: presso OGER Via Guerrazzi 6, Bologna Anno 2009: 70 iscritti www.geoprociv.it OBIETTIVI: 1. Offrire nei
DettagliPiano Comunale di emergenza
Comune di Soliera Provincia di Modena Piano Comunale di emergenza L.225/1992 D. Lgs. 112/98 L.R. 1/2005 Centro Operativo Comunale Scheda 5 Piano emergenza - pagina n. 49 - VADEMECUM SCHEDA 5 CENTRO OPERATIVO
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE ORGANIZZAZIONE E RISORSE IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO
IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO Per le attuazioni delle procedure previste dal regolamento, si fa riferimento all utilizzo del software di protezione civile a corredo di questo manuale, e parte fondamentale
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI QUADRELLE (AV)
PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI QUADRELLE (AV) ATTIVAZIONI IMMEDIATE DOPO UN EVENTO SALA OPERATIVA Presso la sede comunale in via Municipio, n. 10 Se questi locali risultassero inagibili la sala
DettagliComune di Castelvecchio Calvisio. PIANO DI EMERGENZA COMUNALE (Piano di Protezione Civile) livello speditivo (versione 1.0)
Comune di Castelvecchio Calvisio PIANO DI EMERGENZA COMUNALE (Piano di Protezione Civile) livello speditivo (versione 1.0) Aggiornamento: Luglio 2008 1 INDICE 1 PREMESSA... 3 2 PARTE GENERALE... 4 2.1
Dettagli5 MODELLO DI INTERVENTO
Aggiornato al: 16.09.2009 MODELLO DI INTERVENTO pag. 5.1 5 MODELLO DI INTERVENTO Una parte fondamentale della redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile è la realizzazione dei Modelli
DettagliAbruzzo 2009 Tecnica di valutazione e censimento danni Agibilità degli edifici
Università Iuav di Venezia 8 9 Aprile 2010 SICUREZZA E CONSERVAZIONE NEL RECUPERO DEI BENI CULTURALI COLPITI DA SISMA Abruzzo 2009 Tecnica di valutazione e censimento danni Agibilità degli edifici Città
DettagliLA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA
LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA Rischi naturali Idraulico-idrogeologico Sismico Vulcanico Incendi boschivi e d interfaccia Maremoto Rischi antropici tecnologico trasporti chimico-industriale CNR- IRPI CNR-IRPI
DettagliPIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI VOLTURARA IRPINA
PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI VOLTURARA IRPINA ATTIVAZIONI IMMEDIATE DOPO UN EVENTO SALA OPERATIVA Presso la Casa comunale Se questi locali risultassero inagibili la sala operativa sarà allestita
DettagliCENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169
CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.
Dettaglila cittadella della Protezione Civile
34 edizione Riccione 24-25-26 settembre 2015 Palazzo dei Congressi la cittadella della Protezione Civile Premessa La Polizia Locale è parte del sistema di Protezione Civile e spesso di due servizi istituzionali
Dettagli15 01 01 Imballaggi in carta e cartone. La raccolta della carta in Provincia dell'aquila LA RACCOLTA DELLA CARTA IN PROVINCIA DELL'AQUILA
CARTA E CARTONE CODICI CER DESCRIZIONE 15 01 01 Imballaggi in carta e cartone 20 01 01 Carta e cartone La raccolta della carta in Provincia dell'aquila 160.000 148.984,12 134.369,82 120.000 80.000 40.000
DettagliPROTEZIONE CIVILE A.N.A. PROTEZIONE CIVILE
PROTEZIONE CIVILE A.N.A. 3 RGPT SOTTOCOMMISSIONE INFORMATICA PROGETTO FORMAZIONE PERMANENTE 2011 SUPPORTO ALLE ATTIVITA DI COORDINAMENTO CORSO PER ADDETTI ALLA SEGRETERIA ED ALLA SALA OPERATIVA IL SISTEMA
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO
PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO Premesso che l ANCI, in base alle previsioni dell art.1 del suo Statuto,
DettagliC 1 y:\cartella condivisa\seui piano protezione civile\14_seupec_c1_-_procedura operativa incendi.docm \\save.12 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI SEUI PROVINCIA DELL OGLIASTRA PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE DI PROTEZIONE CIVILE CIVILE R EGIONE R EGIONE AUTONOMA DELLA DELLA SARDEGNA PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE "Disposizioni urgenti
DettagliELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO
ELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO COMUNE DI 1. FUNZIONALITA DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITA H 24. Il Piano deve contenere le informazioni necessarie e le modalità con cui la struttura
DettagliBatterie ed Accumulatori
107 Visualizza la tabella dei Comuni della Provincia dell Aquila 108 CODICI CER BATTERIE ED ACCUMULATORI DESCRIZIONE 20 01 33* batterie e di cui alle voci 16 06 01, 16 06 02 e 16 06 03 nonché batterie
DettagliPIANO DI PROTEZIONE CIVILE ED EMERGENZA COMUNALE STRUTTURA E FUNZIONI DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) Comune di: ATESSA
Comune di: ATESSA PREMESSA Il Sindaco in qualità di autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento del servizio di soccorso e assistenza alla popolazione, si avvale della struttura
DettagliMESSAGGIO DI PREALLARME
logo COMUNE DI. Da utilizzarsi per comunicare che sul territorio comunale si sono manifestati eventi potenzialmente in grado di arrecare danni a persone, cose e ambiente. MESSAGGIO DI PREALLARME DA: COMUNE
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con
DettagliL ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE IN ABRUZZO
SISMA ABRUZZO 06-04 04-0909 L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE IN ABRUZZO 4 giugno 2009 Palazzo Medici Riccardi Emergenza Sismica. Quale strada prendere? L EVENTO Il 6 Aprile 2009 alle ore 03:33 la
DettagliCOMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 REGOLAMENTO
COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, 46-51016 Provincia di Pistoia - Tel. 0572/9181 - Fax 0572/918264 REGOLAMENTO del Gruppo Comunale di Protezione Civile per il piano operativo di intervento sul territorio.
DettagliCIB Comunità dell Isola Bergamasca
CIB Comunità dell Isola Bergamasca 2 Corso base per volontari di Protezione Civile Livello Base Madone 10 aprile 30 maggio 2012 Corso riconosciuto dalla Scuola Superiore di Protezione Civile come conforme
DettagliRegione Marche Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile. Dott. Maurizio Ferretti
Regione Marche Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Dott. Maurizio Ferretti Camerino, 25 marzo 2015 Piano di Gestione rischio alluvioni Attività di Protezione
Dettagli5. MODELLO DI INTERVENTO- PROCEDURE
5. MODELLO DI INTERVENTO- PROCEDURE 67 5.1 Il sistema di comando e controllo La procedura di attivazione del sistema di comando e controllo disciplina il flusso delle informazioni utili a gestire la risposta
DettagliCOMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile
COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile Allegato alla deliberazione C.C. 35/2007 Comune di Cosio Valtellino Provincia di Sondrio REGOLAMENTO
DettagliProvincia di Avellino REGOLAMENTO COMITATO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE
Provincia di Avellino REGOLAMENTO COMITATO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO N. 78 DEL 20/07/2006 Art. 1 Istituzione del Comitato Sulla base delle competenze attribuite
DettagliIl SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE 15 NOVEMBRE 2011. Dott. Elvezio Galanti Direttore Ufficio Relazioni Istituzionali
Il SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE 15 NOVEMBRE 2011 Dott. Elvezio Galanti Direttore Ufficio Relazioni Istituzionali elvezio.galanti@protezionecivile.it prima del terremoto del 1980 DPR n 66 1981
DettagliCorso specializzazione per soccorritori/operatori CRI in protezione civile (1 Livello)
CROCE ROSSA ITALIANA PROGETTO FORMATIVO Corso specializzazione per soccorritori/operatori CRI in protezione civile (1 Livello) SECONDO LE LINEE GUIDA DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E DELLA CROCE
DettagliDMC PAR FAS ABRUZZO 2007-2013
DMC Ragione Sociale DMC S.C. A R.L. Capitale Sociale: Euro 100.500,00 Legale Rappresentante: Alfonso D Alfonso Territorio coinvolto Barisciano*, Brittoli, Bussi sul Tirino*, Calascio, Capestrano*, Carapelle,
DettagliRISCHIO IDROGEOLOGICO scenario 3 - Bollettino Meteo A FASE DI ATTENZIONE. Riceve il bollettino meteo e l'avviso di inizio fase di attenzione
RISCHIO IDROGEOLOGICO scenario 3 - Bollettino Meteo A () (, CC, Polizia Municipale,..) FASE DI ATTENZIONE Riceve il bollettino meteo e l'avviso di inizio fase di attenzione Fax, telefono, cellulare ()
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri Commissario delegato ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2009
DECRETA ART. 1 La Direzione di Comando e Controllo (DI.COMA.C) è integrata dalla seguenti funzioni di supporto: Infrastrutture e Strutture post-emergenziali Coordinamento Enti Locali Relazioni Internazionali
Dettagli1 SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO 2
1 SISTEMA DI COMANDO E CONTROLLO 2 1.1 MODELLO D INTERVENTO 2 1.1.1 LIVELLI DI ALLERTA E FASI OPERATIVE 2 1.2 MODELLO DI INTERVENTO PROCEDURE OPERATIVE 3 1.2.1 PROCEDURE OPERATIVE (DA ESEGUIRE QUALUNQUE
DettagliLEGGE REGIONALE 19 DICEMBRE 1995 N 39. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 26 aprile 1998, n. 14 concernente
LEGGE REGIONALE 19 DICEMBRE 1995 N 39 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 26 aprile 1998, n. 14 concernente . IL CONSIGLIO REGIONALE
DettagliMODULISTICA OPERATIVA
MODULISTICA OPERATIVA INDICE SCHEDA OPERATIVA PER ATTIVAZIONE PIANO DI EMERGENZA Pag. 2 MESSAGGIO DI ALLARME, EMERGENZA E CESSATO ALLARME Pag. 4 COMUNICATO ALLA POPOLAZIONE Pag. 7 SCHEDA OPERATIVA RISCHIO
DettagliCOMUNE DI MIRANO REGOLAMENTO
COMUNE DI MIRANO PROVINCIA DI VENEZIA 2 Settore Ufficio LL.PP. REGOLAMENTO disciplinante LE ATTIVITÀ COMUNALI DI PROTEZIONE CIVILE Approvato: con deliberazione di Consiglio Comunale n 42 del 9.04.2003
DettagliEvento meteo, idrogeologico e idraulico
163 A seguito della ricezione di Avviso od Informativa di previsione per fenomeni meteorologici avversi o a seguito di un Ufficio Gestione delle Emergenze ed Eventi Servizio I/ Gestione Sala Operativa
DettagliComune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6
Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO
DettagliCOMUNE DI VIGONE. Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGONE Provincia di Torino REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 40 DEL 27 LUGLIO 2005 1
DettagliPROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI ORCO FEGLINO
PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI ORCO FEGLINO REDAZIONE DI PIANO COMUNALE DI EMERGENZA TOMO 3 : RISCHIO INCENDI DI INTERFACCIA TOMO 4 : RISCHIO SISMICO TOMO 5 : RISCHIO NIVOLOGICO MARZO 2014 1 Indice TOMO
DettagliTerralba, 31 gennaio 2014 IL MODELLO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDENZA IL MODELLO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE Ing. Maria Antonietta Raimondo Servizio Pianificazione e gestione delle emergenze Legge n. 225 del 1992 > Istituzione del
Dettagli! " # $ " '###( , $ - $& & $ ) $. $/ 0)1 +-234563 7 ) 8 7 $
! " # " %% & " '###( ) & *+%, - & & ). / 0)1 +-234563 )+ 7 ) 8 7 111& 287 ) / 9) #.:; " < &=44>.:; < - / # '###( ' ( ;?&0 -.:;/ @! A, # *%? '(, ' 1(@ :B 1!? # 288 +.:;/ +; # ;,&1;1C - # ' ( @ " " @ " *%
DettagliSettembre 2015. Emergenza alluvione a Roncaglia. Comune di Piacenza
Settembre 2015 Emergenza alluvione a Roncaglia Emergenza Trebbia cronologia eventi nella mattina del 14 settembre 3.00 circa Notizie informali su rilascio dalla diga Boschi (telefonata da Prefettura a
DettagliP R O V I N C I A D I NOVARA
P R O V I N C I A D I NOVARA SETTORE PROTEZIONE CIVILE CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI NOVARA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI NOVARA e CROCE ROSSA
DettagliOGGETTO: Emergenza sisma Abruzzo 2009. Riperimetrazione zona rossa di L Aquila.
ORDINANZA 814 Prot. n 42760 del 25 ottobre 2010 OGGETTO: Emergenza sisma Abruzzo 2009. Riperimetrazione zona rossa di L Aquila. PREMESSO Che il territorio del Comune dell Aquila, insieme a quello di altri
DettagliOBIETTIVI: Sevizio Protezione civile della Provincia di Varese; Il ruolo della Sala Operativa Unificata (SOU);
Corso per i componenti della Unità di Crisi Regionale 02 Aprile 2014 PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI VARESE Dirigente Dott. Angelo Gorla Funzionario Ing. Maria Laura Zorzit OBIETTIVI: Sevizio Protezione
DettagliCURRICULUM PERSONALE ( ing. Giovanni Pierro ) Attività quale dipendente di pubblica Amm.ne GENERALITA
CURRICULUM PERSONALE ( ing. Giovanni Pierro ) Attività quale dipendente di pubblica Amm.ne GENERALITA Giovanni Pierro, nato a Salerno il 15.03.1954, residente a Pellezzano fraz. Coperchia Via R. Livatino
DettagliPIANIFICAZIONE E SICUREZZA TERRITORIALE
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE LL.PP. E PROTEZIONE CIVILE PIANIFICAZIONE E SICUREZZA TERRITORIALE (nell ambito della Direttiva Seveso III) (Domenico Macrini Servizio Previsione e Prevenzione Rischi) Legislazione
DettagliPolitica di credito anticrisi
Politica di credito anticrisi Scheda prodotto DESCRIZIONE PRODOTTO Per assicurare al sistema produttivo i mezzi finanziari per superare la difficile congiuntura CapitaleSviluppo collabora con i confidi
DettagliAL VERIFICARSI DI UN EVENTO IMPROVVISO O NON PREVEDIBILE SI ATTUANO LE MISURE PER L EMERGENZA, CON L AVVIO IMMEDIATO DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO.
Tipologia di evento: Eventi non prevedibili/improvvisi AL VERIFICARSI DI UN EVENTO IMPROVVISO O NON PREVEDIBILE SI ATTUANO LE MISURE PER L EMERGENZA, CON L AVVIO IMMEDIATO DELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO.
DettagliSTRUTTURA E DIMENSIONE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE.
PROVINCIA DI POTENZA Settore Patrimonio Costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione nella Provincia di Potenza - SVOLGIMENTO DEI COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL
Dettagli10. FUNZIONI DI SUPPORTO
10. FUNZIONI DI SUPPORTO La pianificazione dell emergenza basata sulla direttiva del Dipartimento di Protezione Civile Metoto Augustus prevede che, al verificarsi di un evento calamitoso si organizzino
DettagliPianificazione sanitaria territoriale per l attuazione di procedure ed interventi in occasione di eventi di protezione civile e/o pandemici
Pianificazione sanitaria territoriale per l attuazione di procedure ed interventi in occasione di eventi di protezione civile e/o pandemici G. Barreca Genova 09/06/2010 Provincia di Firenze Servizio Protezione
DettagliPROGETTO NONNI VIGILI AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO INCARICO AD ANZIANI VOLONTARI PER LA VIGILANZA NEI PRESSI DELLE SCUOLE.
Città di Martano Prov. di Lecce Хώρα Μαρτάνα Ελλάς τόυ ερεντόυ Via G. Marconi n.21-73025 telefax 0836-575288 http://comune.martano.le.it/ mailto:poliziamunicipale@comune.martano.le.it COMANDO POLIZIA MUNICIPALE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI CASTENASO (Bologna) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con delibera consiliare n. 92 del 20/12/01 INDICE : art. 1 Finalità art.2 Obiettivi comunali
DettagliIL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE
18 IL VOLONTARIATO Il volontariato di Protezione Civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l'italia negli ultimi 50 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del
DettagliComune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER SGOMBERO NEVE
Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce il
DettagliA U T O I M P I E G O. Diventa imprenditore di te stesso
A U T O I M P I E G O. Diventa imprenditore di te stesso Di cosa si tratta. La legge che agevola l Autoimpiego (D. Lgs. 185/00, Titolo II) costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione
Dettaglipreallerta N COSA CHI DOCUMENTI NOTE Avvisa il Sindaco e il Responsabile del Centro Operativo responsabile dichiarazione stato preallerta
RISCIO FRANA preallerta Ricezione avviso Funzionario Avvisa il Sindaco e il del Centro Operativo responsabile Comunale 1 Dichiarazione stato preallerta Lo stato di preallerta può essere dichiarato dichiarazione
DettagliCornice di pianificazione integrata. Coordinamento comunicazione informativa. Segreteria Tecnica
Cornice di pianificazione integrata Il DPCM 4 settembre 2015, attribuisce al Prefetto di Roma il compito di definire la cornice di pianificazione integrata per la gestione complessiva dell evento. Coordinamento
DettagliLA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E GEOLOGICO
9 maggio 2015 - Teatro Martinetti Castellamonte (TO) LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E GEOLOGICO Le misure di PROTEZIONE CIVILE: La Protezione Civile
DettagliProvincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico
DEFINIZIONE DELLO SCENARIO Il dato fondamentale per la redazione di un piano di Emergenza, è la definizione dello scenario di riferimento. Per tale capitolo si fa riferimento ai risultati emersi dallo
DettagliCOMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari
COMUNE DI SINNAI Provincia di Cagliari ALL. 2 Piano di protezione civile SCHEDA COMUNE COMMITTENTE: Comune di Sinnai REV SCALA BASE TOPOGRAFICA: DATA 01 Aprile 2014 IL SINDACO Dott. ssa Maria Barbara Pusceddu
DettagliCOMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO
COMUNE DI SAN PIERO A SIEVE Provincia di Firenze REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO DEGLI EDUCATORI DOMICILIARI NELLA ZONA EDUCATIVA DEL MUGELLO 1 - Deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del 29.2.2008
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE PARTE INTEGRATIVA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA Servizio Territoriale DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE PARTE INTEGRATIVA SERVIZIO DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEI LOCALI
DettagliPROGETTO FORMAZIONE VOLONTARI 2014
Nucleo di Volontariato e di Protezione Civile A.N.C. Provinciale di CASERTA Via Roma 194 81030 TEVEROLA (CE) TEL FAX 081-19243275 C.F. 90033010613 e-mail: nucleopc@anc-teverola.it Iscr. Albo Regionale
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore ANCILLI STEFANO. Responsabile del procedimento ANCILLI STEFANO. Responsabile dell' Area L. CASTO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. G07062 del 09/06/2015 Proposta n. 8269 del 25/05/2015 Oggetto: Individuazione dei criteri e
DettagliLa Protezione civile incontra i bambini
La Protezione civile incontra i bambini A Finale Ligure si è tenuta la Giornata della Protezione Civile. Nel corso della manifestazione le varie associazioni hanno ricreato diversi scenari per spiegare
DettagliIl Volontariato in Abruzzo
Giunta Regionale d Abruzzo Ufficio Pari Opportunità Via Leonardo da Vinci, -7 L Aquila Tel. 8.7 8 albo.volontariato@regione.abruzzo.it La Repubblica Italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell
DettagliLa pianificazione di emergenza comunale
1. PREMESSA 7 La pianificazione di emergenza comunale Il Comune di Castel San Giorgio è dotato di un Piano Comunale di Protezione Civile, reperibile dal sito ufficiale del Comune di Castel San Giorgio
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 09 settembre
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione ) 1 1. FINALITÀ Il Comune di Giffoni Valle Piana, istituisce e coordina il Servizio di Volontariato
DettagliCORSO DI FORMAZIONE in Emergency Management
CORSO DI FORMAZIONE in Emergency Management Oristano, 19-22 e 26-29 marzo 2012 Obiettivi Il corso ha come obiettivo principale la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni della Regione
DettagliLa protezione civile questa sconosciuta
* La protezione civile questa sconosciuta Legge 24 febbraio 1992 n. 225 Art. 1 (Servizio nazionale della protezione civile) È istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DEI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI DELEBIO (Provincia di Sondrio) REGOLAMENTO COMUNALE DEI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Allegato alla deliberazione consiliare n. 24 del 07.10.2010 Il Segretario Comunale Art. 1 E costituito presso
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliComune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER BLACK OUT
Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER BLACK OUT Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce
DettagliPOLO ALTA MODA AREA VESTINA
Dott. Marco Belisario Presidente Sistema Moda Confindustria Pescara Dott. Prof. Luigi Di Giosaffatte Direttore Confindustria Pescara COS E È una rete di imprese certificate per la lavorazione e produzione
DettagliAvviso DOMANDA PER L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO FACILITATO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA.
Avviso DOMANDA PER L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO FACILITATO A FAVORE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA. In attuazione della DCG n.17 del 23/12/2008 si rende noto che: La Provincia di Macerata, insieme
DettagliGli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.
Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PROVINCIA DI ORISTANO COMUNE DI URAS PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CAPITOLO SECONDO MODELLO DI INTERVENTO DI PROTEZIONE CIVILE Luglio 2010 Redazione: Dott. Alberto
DettagliAnzianità di servizio
Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato
Dettagliprovincia di mantova L'esperienza e gli sviluppi della Colonna Mobile Provinciale in provincia di Mantova
L'esperienza e gli sviluppi della Colonna Mobile Provinciale in provincia di Mantova Modelli di intervento della C.M.P. C.M.P. interventi di tipo P interventi di tipo R e N Modello di intervento provinciale
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1
Risorse Umane REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Pag. 1 di 11 Indice OGGETTO... 3 Finalità:... 3 1 FREQUENZA VOLONTARIA... 3 1.1 Definizione... 3
DettagliComune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER INQUINAMENTO IDROPOTABILE
Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce il
DettagliCOMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI
COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 dd. 28.12.2010 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Articolo I
DettagliSETTORE 1 AFFARI GENERALI SERVIZI SOCIALI. - Servizio elettorale - Servizi Demografici elettorali e leva
SETTORE 1 AFFARI GENERALI SERVIZI SOCIALI - Segreteria e Affari Generali Istituzionali - Contratti - Gestione Giuridica del Personale - Pubblica istruzione - Servizio elettorale - Servizi Demografici elettorali
DettagliIl Volontariato di Protezione Civile Italiano. Massimo La Pietra
Il Volontariato di Protezione Civile Italiano Massimo La Pietra Il volontariato si sviluppa in Italia tra gli anni 70 e 80 come esigenza dei cittadini di contribuire alla costruzione del bene comune impegnando
DettagliGESTIONE SOCIETARIA DELLA PROFESSIONE CON LE ATTUALI NORMATIVE. avv. silvia stefanelli
CENACOLO ODONTOSTOMATOLOGICO LAZIALE in collaborazione con ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI ED ODONTOIATRO DI ROMA Roma 25 ottobre 2008 GESTIONE SOCIETARIA DELLA PROFESSIONE CON LE ATTUALI NORMATIVE avv. silvia
DettagliREVITOR S.r.l. SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE INDICE PRESS KIT
REVITOR S.r.l. SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE INDICE PRESS KIT COMPANY PROFILE SERVIZI CLIENTI TEAM DI LAVORO COMPANY PROFILE Storia Revi.Tor S.r.l. è una società di revisione contabile con sede a Torino.
DettagliSEMINARIO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SINDACALI NELLA EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
SEMINARIO IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI E SINDACALI NELLA EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO 22-23-24 ottobre 2014 BOLOGNA Relatore: Luigi Ferrara Presidente A.N.CO.R.S.
DettagliComune di Marigliano Provincia di Napoli
Comune di Marigliano Provincia di Napoli REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (Approvato con Delibera del Commissario Straordinario n. 15 del 01/02/2002) Art. 1 Istituzione del Servizio E istituito
DettagliRuolo e nominativo Telefono Fax e-mail Sindaco Dr. Antonio Rossi
STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE: COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA (prov. di FOGGIA) FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE (reperibilità H 24) Ruolo e nominativo Telefono Fax e-mail Sindaco
DettagliANNO FORMATIVO 2008 DI PROTEZIONE CIVILE
2^ SESSIONE Settore Gestione Viabilità e Protezione Civile Servizio Protezione Civile ANNO FORMATIVO 2008 DI PROTEZIONE CIVILE Programma-calendario del corso di base per volontari di Associazioni e Gruppi
DettagliNUMERI URILI COMUNE DI CHIANCIANO TERME. Commissariato di Pubblica Sicurezza: Stazione di Chiusi - Via Cassia Aurelia II, 8 - Telefono: 057822461
NUMERI URILI COMUNE DI CHIANCIANO TERME Presidi Locali Carabinieri: Stazione di Chianciano Terme, Via della Valle Telefono: 057860640 o 057863149 (Caserma) Commissariato di Pubblica Sicurezza: Stazione
DettagliCITTA DI VALDAGNO Provincia di Vicenza *** REGOLAMENTO PER L'ATTIVITA' DEI VOLONTARI CIVICI E DEI VOLONTARI DI VIGILANZA STRADALE
CITTA DI VALDAGNO Provincia di Vicenza *** REGOLAMENTO PER L'ATTIVITA' DEI VOLONTARI CIVICI E DEI VOLONTARI DI VIGILANZA STRADALE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 dell'11.02.2013
Dettagli