servizio06 degli Asili Nido La Carta dei Servizi Città di Sesto San Giovanni Settore Educazione

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1 servizio06 La Carta dei Servizi degli Asili Nido Città di Sesto San Giovanni Settore Educazione

2 Indice carta dei servizi 2 Una giornata al Nido Pag. 4 Chi lavora al Nido e per il Nido Pag. 10 Figure professionali Pag. 11 Informazioni utili: Pag. 13 Sedi e orari di funzionamento Pag. 14 Iscrizioni Pag. 15 Criteri di ammissione agli asili nido cittadini Pag. 15 Tariffe Pag. 17 Elementi di qualità del servizio: per saperne di più Pag. 18 Equipe psicopedagogica Pag. 19 Gruppo di coordinamento Pag. 21 Educatrici Pag. 22 Ausiliarie Pag. 22 Cuoche Pag. 22 Monte ore educatrici Pag. 23 Monte ore ausiliarie e cuoche Pag. 23 Inserimento graduale Pag. 24 Figura di riferimento Pag. 25 Accoglienza dei bambini portatori di handicap Pag. 26 Partecipazione dei genitori Pag. 27 Cura e allestimento dell ambiente Pag. 29 Continuità educativa Pag. 30 Flessibilità oraria dell asilo nido Pag. 31

3 I servizi per l infanzia nella nostra città sono stati oggetto di particolare attenzione nel corso degli ultimi decenni. In particolare gli asili nido, rivolti alle bambine e ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, hanno registrato significativi cambiamenti per quanto riguarda il ruolo e le competenze del personale, le caratteristiche organizzative del servizio e l offerta di opportunità educative per i bambini stessi. Dopo anni di sperimentazione e affermazione di una nuova identità degli asili nido sestesi nel panorama dei servizi per l infanzia regionali, l Amministrazione Comunale ha pensato di testimoniare, con questo documento, quanto oggi è a disposizione delle famiglie che scelgono di iscrivere la propria bambina/bambino all asilo nido della nostra città. Il risultato conclusivo è frutto di un lavoro avviato un anno fa dal Settore Educazione con il contributo di tutto il personale: i pedagogisti, le educatrici, gli operatori in generale dei servizi per l infanzia della città. I cittadini che avranno l opportunità di utilizzare la carta dei servizi degli asili nido, troveranno tutte le indicazioni sull offerta educativa in atto nei nostri asili nido. Potranno leggere in forma semplice e chiara cosa avviene nella giornata tipo dei bambini e soprattutto scoprire cosa si muove all interno e all esterno dell asilo nido: i compiti del personale educativo, ausiliario e di cucina; il ruolo dei pedagogisti; le funzioni degli uffici amministrativi con un unico filo conduttore rappresentato dall offerta di un servizio flessibile e attento alle esigenze del bambino e della famiglia. La carta dei servizi, così come strutturata, vuole sinteticamente valorizzare il punto di arrivo di un esperienza e, soprattutto, testimoniare che sono ancora aperti nuovi spazi di ricerca e sperimentazione. Un risultato più che soddisfacente in un contesto regionale di grande fermento, di incremento d offerta differenziata di servizi per le famiglie e non sempre attenta ai minimi qualitativi propri di un servizio per l infanzia. Un ringraziamento particolare all equipe psicopedagogica del Settore Educazione per il lavoro di ricerca nel passato del servizio e di cura complessiva del testo; ai gruppi di lavoro dei singoli asili nido per la ricerca d archivio di documenti scritti o fotografici in grado di testimoniare la trasformazione avvenuta negli anni, fino alla realtà di servizio di oggi e infine, ma non per minore importanza, al personale dell ufficio per la sintesi offerta sugli aspetti amministrativi e di gestione degli asili nido. Sesto San Giovanni, marzo 2005 L Assessore all Educazione (Sara Valmaggi) 3

4 Una giornata al nido 4

5 Oggi vado al nido. Quando arrivo non sono la prima: trovo già qualcuno dei nuovi amici. C è anche Anna, è li seduta sul tappeto insieme a Paolo, Nabil, Laura e Gianluca. Anna mi saluta, saluta la mamma e mi mostra il libro che stanno leggendo insieme; sono un po dispiaciuta perché la mamma dovrà andare via (ormai lo so). La mamma mi dà tanti baci e saluta Anna con un bel sorriso, penso proprio che piaccia anche a lei. Piace anche a me, ma mi sento sempre lo stesso un po triste in questo momento. Mentre leggiamo i libri arrivano gli altri bimbi e poi arriva Elisa: io la guardo, lei mi guarda. Ci conosciamo bene. È lei la mia educatrice. 5

6 Sono arrivati anche tutti gli altri bambini. Andiamo in bagno a lavare le mani e dopo ci sediamo tutti a tavola a mangiare la frutta che ci ha portato Sara, la nostra ausiliaria. Lei ci tiene sempre compagnia quando mangiamo. Lo so: adesso andremo a giocare, come ogni mattina, io, Laura e Alessia; Jalal, Marco, Stefano; Elisa ci ha detto che oggi giochiamo con la farina gialla. Mi piace giocare con la farina: la vedo entrare e uscire dall imbuto, passare attraverso il setaccio, andare sui miei piedi; posso usare il cucchiaio per riempire e svuotare la bottiglia. Posso farlo tante volte senza stancarmi. Mi piace sempre! Abbiamo finito! Adesso possiamo raggiungere gli altri amici che sono rimasti a giocare con Anna. 6

7 La pancia brontola, ho fame, mi sa che è ora di pranzo. È proprio così: sistemiamo un po tutti insieme i giochi della sala e con Elisa andiamo in bagno. Sara sta già portando il carrello, andiamo a sederci. La cuoca Pina ha preparato tante cose buonissime: la pastasciutta, il tortino di pesce e le patate. Oggi festeggiamo anche il compleanno di Stefano, con la torta che ha comprato la sua mamma! Mi siedo al tavolo con i miei amici: Elisa mi prepara il piatto con la pastasciutta - io ho il cucchiaio,... - io voglio l acqua, - anch io l acqua, - io ancora patate Elisa ci ricorda anche di mangiare, non solo chiacchierare; sono pronta per la torta! È buonissima, con la marmellata che mi appiccica tutte le mani. Con Elisa andiamo in bagno a fare la pipì e a ripulirci un po, prima di andare a dormire. 7

8 8 Elisa chiude le tende, io prendo il ciuccio e vado nel sacco a pelo insieme al mio coniglio, che dorme sempre con me. Paolo piange, Elisa si siede vicino a lui, io la guardo C è un po di luce, Nabil, Laura e Gianluca chiacchierano e io mi sto svegliando: dopo la nanna c è sempre Silvia, perché Elisa è andata a casa. Lo so. Silvia mi dice cosa devo fare, ma io le pantofole le allaccio già da sola. Meno male le ho già messe, così corro subito a fare la pipì. Ho anche fame e sete. Ah, già! Adesso si fa merenda: oggi c è il latte con quelle cose gialle, che assomigliano alle patatine e che fanno tanto rumore quando le mastico Adesso che ho finito, vado a giocare!

9 In salone c è un gioco che mi piace tanto: posso salire, scendere, rotolare, saltare, scivolare Ahia, che male! Cado sul tappeto e cade anche Francesco addosso a me! Aiuto Silvia! - Meno male, mi ha visto: mi coccola un po e poi chiama Francesco. Adesso che Silvia lo dice, mi ricordo che insieme non possiamo saltare giù dal gradino sopra al tappeto, perché possiamo farci male Non sono sicura che ce lo ricorderemo la prossima volta! Mi riposo un po, mi piace anche vedere gli altri che giocano quasi, quasi vado a leggere un libro. No, ho ancora voglia di salire sul gioco di prima. Chi sta arrivando? La mamma di Paolo. Manca poco allora, dopo la mamma di Paolo arriva sempre la mia Meglio tenere d occhio la porta Mamma! - È arrivata! Guarda come sono brava a correre a salire a scendere sono contenta che sei arrivata Ciao un bacio in braccio! Come ogni giorno la mamma chiede a Silvia com è andata oggi e lei le racconta cosa abbiamo fatto oggi. Lo so, devo aspettare un pochino finito? Andiamo!? Ciao, ci vediamo domani. 9

10 Chi lavora al nido e per il nido Figure professionali 10

11 Figure professionali L ufficio asili nido del Comune gestisce otto Asili Nido, un Centro per Bambini e Famiglie, un servizio di facilitazione dell incontro tra famiglie e baby-sitter; tali servizi si avvalgono, per il funzionamento, di personale educativo e ausiliario (vedi Figure professionali, pag. 22) oltre a una struttura amministrativa e tecnica di supporto. Il Settore Educazione è affidato a una figura di Direttore che ha la titolarità di tutti i servizi e attività in ambito educativo. Il Servizio che si occupa di bambini d età compresa tra zero e tre anni si avvale della presenza di un Funzionario, titolare del servizio, e di tre figure amministrative che si occupano di: Gestione delle iscrizioni graduatorie degli asili nido Gestione del personale educativo ed ausiliario Rette a carico dell utenza Gestione delle procedure di accreditamento dei servizi privati per l infanzia e di erogazione di buoni servizio alle famiglie Gestione delle strutture e delle forniture Supporto al personale tecnico (pedagogisti) (vedi Equipe Psicopedagogica, pag. 19) i cui compiti sono di definizione degli obiettivi educativi del servizio Informazione alle famiglie. 11

12 Ogni asilo nido, in ragione del numero dei bambini accolti, ha un numero di educatrici ed ausiliarie impegnate a garantire un corretto funzionamento del servizio; i compiti di raccordo con l ufficio nidi per tutte le questioni di ordine organizzativo e gestionale sono svolti dalla coordinatrice del nido (vedi Gruppo di Coordinamento, pag. 21) scelta tra le educatrici del nido, con rotazione biennale/triennale, dal personale del nido. La coordinatrice del nido si avvale della presenza di un pedagogista per tutti gli aspetti relativi alla programmazione educativa, all inserimento di bambini disabili, all osservazione delle attività proposte al nido, alla relazione con le famiglie per problemi di inserimento o di crescita dei figli. I compiti del personale in attività presso ogni asilo nido sono descritti puntualmente nel Regolamento comunale per la gestione dei servizi per l infanzia. 12

13 Informazioni Utili Sedi e orari di funzionamento Iscrizioni Criteri di ammissione agli asili nido cittadini Tariffe 13

14 Sedi e orari di funzionamento Gli asili nido funzionanti a Sesto San Giovanni sono sette, con una disponibilità di posti complessiva di 355 bambini; l ottava struttura, ormai realizzata presso Via Tonale, ospiterà circa 50 bambini portando la disponibilità complessiva di posti a 405 bambini. I bambini non sono ammessi a frequentare il nido prima dei 6 mesi di età. Gli asili nido sono distribuiti sul territorio nel modo seguente: Nido di Via Boccaccio 85 Tel bambini Nido di Via Corridoni 93 Tel bambini Nido di Via Croce Tel bambini Nido di Via K.Marx 245 Tel bambini Nido di Via Nievo 39 Tel bambini Nido di Via Savona Tel bambini Nido di Via XX Settembre 90 Tel bambini Nido di Via Tonale Tel bambini Gli asili nido a Sesto San Giovanni offrono alle famiglie un apertura giornaliera compresa tra le ore 7,30 e le ore 18,00 distribuita su cinque giorni settimanali, con la possibilità di frequenze differenziate: tempo parziale 7,30-13,30; tempo ridotto 7, ; tempo pieno 7,30-18,00. La scelta della famiglia per uno dei tempi proposti avviene in sede di iscrizione del bambino all asilo nido e tiene conto degli orari di lavoro dei genitori (vedi Flessibilità oraria dell Asilo Nido, pag. 31); nel corso dell anno scolastico vi è la possibilità di variare il tempo di frequenza in ragione delle nuove esigenze della famiglia e valutata la situazione organizzativa del nido. 14

15 Iscrizioni Le domande d iscrizione sono presentate dalla famiglie una volta nel corso dell anno e consegnate presso la sede indicata dal Settore Educazione con apposita comunicazione. La domanda d iscrizione comprende, oltre ai dati del bambino, all indicazione dell asilo nido scelto e del tempo di frequenza, notizie riguardanti il nucleo familiare indispensabili per la formulazione della graduatoria da parte dei Comitati di gestione degli asili nido (occupazione dei genitori, orari di lavoro, disponibilità di collaborazione da parte di familiari, particolari condizioni del nucleo familiare). Il Comitato di Gestione di ogni nido (vedi Partecipazione dei genitori, pag. 27), il cui compito è quello di formulare la graduatoria d ammissione, è formato da rappresentanti dei genitori e del personale dell Asilo Nido. Criteri di ammissione agli asili nido cittadini Il servizio asili nido si caratterizza come socio-educativo (vedi Equipe Psicopedagogica, pag. 19) e privilegia il benessere fisico e psichico del bambino, inteso anche in relazione alla situazione familiare. Il numero dei bambini che sono accolti (vedi Inserimento graduale, pag. 24) in ogni singolo nido e in ogni singolo gruppo (vedi Figura di riferimento, pag. 25) è determinato seguendo due criteri fondamentali e paralleli: I bisogni del bambino/a e della famiglia L organizzazione e la programmazione del servizio 15

16 I criteri di priorità nell ammissione al nido, definiti dall Amministrazione Comunale, devono essere comunque tenuti presenti da tutti i Comitati di Gestione e sono i seguenti in ordine di priorità: 1 Bambini portatori di handicap fisico o psichico che si trovino in una situazione per cui il nido si propone come ambiente favorevole; 2 Bambini la cui situazione evolutiva sia ritardata o modificata da varie cause documentabili (ospedalizzazione precoce o prolungata, istituzionalizzazione, allontanamento prolungato dal nucleo familiare), che si trovino in una situazione per cui il nido si propone come ambiente favorevole. 3 Bambini inseriti in famiglie ad alto rischio e/o relazionale: (tra cui, per esempio, assenza di reddito o condizioni abitative gravemente carenti o sovraffollate). Le situazioni relative a questi tre punti sono individuate o segnalate dal Servizio Sociale, dai servizi ASL, da altri servizi specialistici territoriali e dall equipe psicopedagogica. La possibilità di inserimento o la valutazione del nido più idoneo per bambini portatori di handicap (vedi Accoglienza dei bambini portatori di handicap, pag. 26) o difficoltà evolutiva dovrà essere valutata dell equipe psicopedagogica del servizio, anche tenendo conto della situazione complessiva del nido. Il parere dell équipe per l ammissione sarà vincolante se negativo. 4 Bambini con una sola figura parentale stabile. Le situazioni sono valutate caso per caso in considerazione non alla situazione anagrafica, ma alla reale carenza affettiva e materiale nella vita familiare. Le situazioni di separazione in corso tra coniugi verranno considerate con particolare attenzione. 5 Bambini gemelli, che vanno inseriti entrambi. 6 Genitori entrambi lavoratori. In particolare hanno la precedenza le lavoratrici che hanno più breve periodo di aspettativa per maternità. Gli studenti sono assimilati ai lavoratori nel caso in cui documentino che la frequenza ai corsi di studi sia obbligatoria. 16

17 Altri indicatori da valutare e intrecciare con il punto 6) dei criteri sono: Altre situazioni di disagio documentate Assenza di altre figure che possano occuparsi del bambino (nonni, parenti, ecc.) Orari di lavoro più lunghi e disagevoli Grado inferiore di scolarità Maggior numero di figli minorenni I bambini che non sono residenti in Sesto San Giovanni con almeno uno dei genitori, sono collocati in fondo alla graduatoria salvo situazioni di grave disagio, documentate del servizio sociale. Le graduatorie di ammissione sono formulate in base ai criteri sopra citati, indipendentemente dal tempo di frequenza richiesto. Le ammissioni ai posti liberi all inizio di ogni anno scolastico saranno effettuate sulla base dei posti disponibili a tempo pieno o part-time, in relazione al tempo di frequenza indicato sulla domanda. Le richieste di trasferimento di bambini già frequentanti da un nido all altro vengono valutate dal Comitato di Gestione caso per caso. Tariffe Le tariffe sono differenziate in fasce in base al tempo di frequenza scelto e al reddito determinato. Per ottenere l applicazione delle tariffe inferiori alle massime occorre produrre la certificazione I.S.E.E.; la tariffa di frequenza è dovuta fin dal primo giorno di inserimento al nido. 17

18 Elementi di qualità del servizio: per saperne di più 18

19 Equipe psicopedagogica Il nido, così come lo conosciamo oggi, è un luogo pensato per accogliere bambini molto piccoli offrendo loro una esperienza educativa in gruppo, cure corporee su misura per ogni bambino e un ambiente stimolante, adeguato all età e sicuro (nido educativo ). Fino a trent anni fa circa, l Asilo Nido era caratterizzato soprattutto dalla attenzione alla custodia e alla assistenza dei bambini, e l accento era posto sugli aspetti igienico-sanitari e sulla alimentazione (nido assistenziale ). Le trasformazioni sociali e culturali avvenute tra la fine degli anni 70 e l inizio degli anni 80, hanno determinato grandi cambiamenti nella vita del nido che da istituzione assistenziale è diventata servizio di tipo educativo. Questo percorso è stato (ma per alcuni aspetti è ancora) complesso e molto articolato; infatti pensare e organizzare un nido educativo richiede riflessione e attenzione su molti aspetti: L organizzazione degli spazi Le relazioni che coinvolgono gli adulti e i bambini Le proposte educative L organizzazione del lavoro La collocazione del nido sul territorio La delicatezza e la complessità del lavoro educativo rende così necessario il contributo di diverse figure professionali: nasce da qui la presenza dell Equipe Psicopedagogica nei Servizi per la Prima Infanzia nel Comune di Sesto San Giovanni. L equipe è composta da psicopedagogisti e psicologi che garantiscono l applicazione dei principi educativi fondamentali per il funzionamento degli asili nido come servizi educativi pensati per il bambino e la sua famiglia e non luoghi di custodia o assistenza. 19

20 Questo gruppo di lavoro collabora con: Dirigente Funzionario responsabile Ufficio Asili nido Gruppo di coordinamento Personale educativo e ausiliario I tecnici psicopedagogisti sono presenti durante l apertura dei servizi per osservarne il funzionamento e per incontrare il personale educativo nelle riunioni di progettazione e confronto sugli interventi educativi; sono disponibili per colloqui con i genitori utenti degli asili nido su temi educativi e relazionali; tengono i contatti con i servizi specialistici sanitari e sociali del territorio per favorire un progetto educativo coerente per bambini portatori di handicap o disagio sociale frequentanti il nido; inoltre progettano insieme al personale e conducono, anche con altri professionisti, i corsi di formazione rivolti alle educatrici e al personale ausiliario. 20

21 Gruppo di coordinamento Il gruppo di coordinamento è composto dalle coordinatrici dei singoli nidi, che si incontrano con continuità durante l anno lavorativo, sia con il tecnico psicopedagogista, sia autonomamente. Il ruolo di coordinatrice è svolto a rotazione da educatrici che lasciano il lavoro diretto con i bambini in sezione per una durata massima di tre anni. Gli incontri periodici consentono lo scambio e il confronto tra gli asili nido del territorio per garantire alle famiglie utenti una qualità omogenea dei servizi educativi; inoltre i momenti di incontro autogestito favoriscono la condivisione di problematiche lavorative e la ricerca di elaborazioni e soluzioni comuni tra gli operatori. Questo gruppo svolge un importante funzione di raccordo e di scambio con: L amministrazione Il personale educativo e ausiliario L Equipe Psicopedagogica I genitori Il territorio (scuola materna, servizio di quartiere, ecc.) Il ruolo di coordinatrice è sostenuto da percorsi formativi appositamente pensati per questa posizione lavorativa, importante e impegnativa dal punto di vista delle comunicazioni sia all interno che all esterno dell asilo nido. 21

22 22 Educatrici Avere la possibilità di effettuare corsi di formazione sui temi educativi è indispensabile per chi lavora nel nido: un esperienza di formazione e aggiornamento continui, garantisce momenti di riflessione sulla complessità del lavoro educativo e permette momenti di scambio tra educatrici di diversi nidi del territorio. I percorsi di formazione sono progettati dall èquipe psicopedagogica a partire dai bisogni espressi dalle educatrici. I corsi di aggiornamento riguardano tutto il gruppo di lavoro del nido, oltre alle educatrici anche le ausiliarie e le cuoche, e consentono di organizzare anche la cura e la pulizia degli ambienti secondo un programma di lavoro pensato sulla base di esigenze educative. Ausiliarie Le competenze professionali del personale ausiliario che lavora all interno del nido sono complementari a quelle delle educatrici: infatti il lavoro di cura e pulizia degli ambienti è programmato e risponde a precise esigenze educative (programmazione del gruppo ausiliario e programmazione del gruppo educativo si intrecciano). Un altro elemento importante è la continuità del personale ausiliario presente nei nidi, continuità che permette: Al bambino di ritrovare figure conosciute per tutto il tempo di permanenza al nido (l ausiliaria, come l educatrice è di riferimento nella sezione in cui lavora) Al personale di poter acquisire una professionalità propria del lavoro all interno di un servizio educativo Cuoca La cuoca è una figura interna all asilo nido, che cucina seguendo le indicazioni del Servizio Pediatrico ASL; nel caso in cui un bambino presenti allergie o intolleranze (certificate dal medico) è garantita una dieta personalizzata; anche nel caso di diete temporanee (dopo il mal di pancia!) la cuoca cucina cibi adeguati; vengono inoltre fornite alternative ad alcuni cibi, non consumati dai bambini per motivazioni di ordine religioso.

23 Monte ore educatrici Il monte ore è tempo lavorativo che le educatrici utilizzano non per il lavoro diretto con i bambini, ma per una serie di altri compiti: Organizzare e progettare le attività del nido (coinvolgendo il gruppo di lavoro al completo: educatrici, ausiliarie, coordinatrice, psicopedagogista) Elaborare la programmazione educativa Effettuare le riunioni e i colloqui con i genitori Confrontarsi con le colleghe sul lavoro quotidiano in sezione Incontrarsi periodicamente con il tecnico psicopedagogista; Costruire un lavoro di rete sul territorio, tenendo collegamenti con gli altri servizi educativi rivolti alla fascia di età 0-3 anni e le scuole materne Realizzare percorsi formativi di gruppo e individuali Monte ore ausiliarie e cuoche Anche il personale ausiliario e le cuoche hanno a disposizione una quota di tempo lavoro da utilizzare non per la cura e la pulizia degli ambienti nè per la preparazione dei pasti, ma per compiere le seguenti attività: Momenti di scambio con le educatrici sull organizzazione del lavoro in sezione Incontri con la coordinatrice e il tecnico psicopedagogista per la programmazione del lavoro durante l anno Partecipazione a momenti di incontro con le famiglie, quali feste, riunioni di sezione, laboratori serali per i genitori Supporto alle educatrici nelle uscite sul territorio, visite in biblioteca, attività di cucina (pizza, biscotti, pop corn a volte rientrano nelle attività proposte dalle educatrici e supportate dalla cuoca) 23

24 Inserimento graduale del bambino Il momento dell inserimento è un passaggio delicato e ricco di significati e aspettative per i soggetti coinvolti. Il distacco dai genitori viene facilitato dalla conoscenza graduale del nuovo ambiente, delle persone che lo abitano e dalla relazione di fiducia che si stabilirà tra l educatrice e la figura adulta che accompagna il bambino nell esperienza dell inserimento al nido. Infatti la fiducia che il bambino potrà accordare alla educatrice che lo inserirà al nido (figura di riferimento), passerà attraverso la fiducia che si stabilirà tra la madre e l educatrice stessa. L inserimento viene definito graduale perché la presenza al nido dei genitori diminuisce gradualmente nel corso dell ambientamento e anche il tempo di permanenza del bambino aumenta gradualmente (il tempo utile per l inserimento è mediamente di due settimane), adeguandosi alle possibilità della coppia mamma-bambino. L inserimento avviene in piccoli gruppi, tre/quattro bambini in sezione piccoli, quattro bambini e non oltre in sezione grandi. Questa modalità si è consolidata nel corso degli anni a partire da una serie di ragioni che favoriscono sia i bambini sia gli adulti. Infatti l esperienza in piccolo gruppo favorisce i genitori nella condivisione delle emozioni legate alla separazione dai loro bambini e facilita la creazione di relazioni positive fra gli adulti: tutto questo rende più agevole lo scambio e il confronto tra le esperienze dei genitori coinvolti. Inoltre l essere in piccolo gruppo permette ai bambini fin da subito di costruire relazioni sociali che caratterizzeranno tutta l esperienza educativa del nido. 24

25 Figura di riferimento Uno dei passaggi significativi dal nido assistenziale al nido educativo è stato contrassegnato dall adozione della figura di riferimento : le educatrici sono passate dall idea tutti i bambini sono di tutte alla organizzazione per gruppi di riferimento. Questa organizzazione prevede che l educatrice sia un riferimento per i bambini che formeranno il suo gruppo di inserimento: sarà lei ad accogliere i bambini, si farà carico dei loro bisogni e richieste, ascoltando le esigenze del bambino e della famiglia, rispettandone i tempi e ritmi di adattamento. Inoltre l educatrice di riferimento si pone come tramite per il bambino facilitando la conoscenza del nuovo ambiente, delle altre figure adulte e degli altri bambini presenti al nido. La relazione di fiducia che si costruirà tra l educatrice, la madre e il bambino, faciliterà l adattamento al nuovo ambiente, riducendo il senso di spaesamento della coppia: il bambino sarà così in grado di entrare nella nuova esperienza fidandosi della fiducia che la madre potrà riporre nell educatrice di riferimento. Concretamente, a inserimento avvenuto, l educatrice di riferimento sarà l interlocutrice privilegiata dei genitori, e sarà la persona che curerà i momenti significativi (le cure corporee, il pasto, il sonno) della giornata al nido per il suo gruppo di riferimento. 25

26 L accoglienza dei bambini portatori di handicap In accordo con il Regolamento per il funzionamento dei servizi per la prima infanzia, i bambini portatori di handicap sono facilitati nell inserimento al nido e il loro ingresso è garantito dai criteri di ammissione al servizio. Per consentire un esperienza utile al bambino e alla sua famiglia è necessaria la presenza di una figura di sostegno che, insieme all educatrice di sezione, favorisca un esperienza sociale adatta alle esigenze di un bambino con disabilità. Il tecnico psicopedagogista insieme alle educatrici cura la riflessione e i progetti educativi rivolti ai bambini portatori di handicap presenti al nido; è inoltre disponibile per colloqui con i genitori e lavora in collaborazione con i servizi socio sanitari che seguono il bambino nel suo sviluppo per rendere l esperienza educativa al nido coerente con il percorso di cura e riabilitazione. 26

27 Partecipazione diretta dei genitori La partecipazione dei genitori alla vita del nido rappresenta un punto di qualità significativo dei servizi per la prima infanzia: il riconoscimento della importanza e della ricchezza affettiva dell esperienza genitoriale si traduce nell attenzione che il nido e i suoi operatori pongono in tutti i momenti di scambio e di incontro con i genitori stessi. La loro presenza nella vita del nido si articola quindi in diverse opportunità di partecipazione, più e meno istituzionali: Il Comitato di Gestione permette ai genitori una presenza attiva nella elaborazione delle graduatorie di ingresso al nido e assolve a una funzione informativa e di scambio tra il nido e i genitori utenti La Consulta Cittadina rappresenta un momento di scambio tra l Amministrazione Comunale, i genitori, le istanze del territorio su temi e decisioni di indirizzo generale riguardanti i servizi educativi Esistono inoltre occasioni più informali di scambio e condivisione tra i genitori e il nido più legate alla vita quotidiana, e a progetti di significato sociale: Scambi quotidiani tra educatrice e genitore nei momenti di ingresso e congedo dal nido Riunioni a piccolo gruppo (gruppo di riferimento) Riunioni di sezione (piccoli - medi - grandi) Colloqui individuali tra educatrice e genitore (prima dell inserimento e durante la frequenza al nido) Troviamo infine altri momenti che permettono una presenza diretta e attiva dei genitori e si riferiscono a progetti che possono essere elaborati dalle educatrici e dai genitori stessi: 27

28 Laboratori Serate a tema Feste Uscite (per es. in biblioteca, dai pompieri, ecc.) Pizzate Gite Questi percorsi favoriscono la costruzione di una rete sociale tra i genitori che utilizzano il nido, permettendo lo scambio di esperienze genitoriali e il sostegno reciproco basato sul gruppo degli adulti. A volte le relazioni sociali nate durante queste esperienze, accompagnano i genitori anche dopo la conclusione della frequenza dei loro bambini al nido. 28

29 Cura e allestimento dell ambiente All interno del nido, ogni sezione dispone di una zona dedicata ai pasti, al sonno e di un bagno a misura di bambino; tutti gli arredi e i mobili sono adeguati ai bambini, conformi alle norme di sicurezza e sono privilegiati materiali naturali e colori non eccessivamente forti. Anche i giardini sono attrezzati con giochi da esterno che permettano ai bambini di muoversi in uno spazio organizzato (giochi di movimento, giochi con la sabbia e la terra, giochi con l acqua ). All interno del nido lo spazio è organizzato in angoli attrezzati con materiali che permettano ai bambini sia attività autonome, sia esperienze mediate dall educatrice, sempre in piccolo gruppo. L ambiente è attrezzato in modo da evitare ampi spazi non organizzati: lo spazio suddiviso in angoli allestiti con arredi e materiali interessanti, parla al bambino favorendone la concentrazione e sollecitandone la curiosità; inoltre permette alle educatrici di stare con piccoli gruppi in spazi rassicuranti e non dispersivi. 29

30 Continuità educativa Parlare di continuità educativa all interno del nido significa favorire il più possibile la coerenza, la stabilità, la prevedibilità delle esperienze offerte al bambino. La continuità rassicura il bambino, che può così riconoscere nel tempo le varie situazioni di cui la sua esperienza si compone (per es. ritrovare la sua educatrice di riferimento, l ausiliaria della sezione, la disposizione degli arredi nello spazio, i piccoli riti quotidiani ) acquisendo sicurezza e imparando a orientarsi nella sua giornata al nido. L idea della continuità al nido si traduce concretamente in una serie di attenzioni sia organizzative che educative, quali: Rendere prevedibile la giornata quotidiana del bambino (per esempio, favorire una organizzazione stabile della giornata; fare attenzione al passaggio di informazioni tra le educatrici della sezione) Orientare il bambino in tutti i momenti di passaggio (es. le varie parti della giornata, i cambi di turno delle educatrici, il rientro dopo le vacanze estive, il passaggio dal nido alla materna) Favorire ogni opportunità di scambio nel gruppo di lavoro delle educatrici al completo e nelle singole sezioni per pensare e realizzare un progetto educativo coerente nel tempo Curare le comunicazione relative ai passaggi tra il nido e la famiglia perché il bambino possa riconoscersi nelle idee e nelle informazioni che gli adulti hanno su di lui Rendere stabile l organizzazione del personale del nido nel tempo, in modo da non cambiare facilmente le figure presenti (per esempio l educatrice di riferimento accompagna il bambino per l intero ciclo di frequenza al nido): questo permette agli adulti e ai bambini del nido di conoscersi e ri-conoscersi nel tempo, nelle proprie esigenze, nei propri gusti, con i ricordi condivisi 30

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