LA VALUTAZIONE DELLA POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE: METODOLOGIE E APPLICAZIONI NELLA REGIONE UMBRIA

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1 6 Congresso Nazionale CIRIAF Atti (Perugia 7/8 aprile 2006) LA VALUTAZIONE DELLA POPOLAZIONE ESPOSTA AL RUMORE: METODOLOGIE E APPLICAZIONI NELLA REGIONE UMBRIA Francesco Asdrubali 1, Cristiana Simoncini 1, Monica Angelucci 2 1 Dipartimento di Ingegneria Industriale - Università di Perugia, via G. Duranti 67, Perugia 2 Arpa Umbria, Via Pievaiola Loc. S. Sisto Perugia SOMMARIO La popolazione esposta al rumore è uno degli indicatori per la descrizione dell inquinamento acustico che l O.M.S. ha compreso nell elenco degli European Community Health Indicators. La Direttiva 2002/49/CE riguardante la gestione del rumore ambientale, recepita con il recente D.L. del 19 agosto 2005 n. 194, ha imposto agli Stati membri di raccogliere informazioni sullo stato di esposizione al rumore della popolazione, attraverso metodologie ben definite per rendere i risultati omogenei e confrontabili. In Umbria, gli unici studi su tali tematiche sono quelli svolti nell ambito dei Piani Comunali di Risanamento Acustico; in particolare quello relativo al Comune di Perugia, elaborato dal Laboratorio di Acustica del CIRIAF, Sezione di Fisica Tecnica, relativo al biennio Per popolare questo indicatore il CIRIAF e Arpa Umbria hanno quindi avviato una nuova ricerca finalizzata alla valutazione della popolazione esposta nel territorio umbro, limitando l analisi a particolari casi di studio. Nel presente lavoro sono presentati i risultati relativi a due Comuni: Foligno, scelto in quanto dispone di una mappatura acustica, in fase di aggiornamento per il 2006 e Fabro, recentemente censito all interno del Catasto Acustico della Regione Umbria. INTRODUZIONE Le problematiche emergenti legate all'inquinamento acustico del territorio comunitario hanno sensibilizzato il legislatore europeo all'emanazione della direttiva sulla gestione del rumore ambientale (Direttiva 2002/49/CE) [1], con la quale il Parlamento e il Consiglio dell'u.e. hanno voluto attuare una politica volta a conseguire un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente. Il decreto legislativo n. 194/2005 [2], entrato in vigore in data 8 ottobre 2005, recepisce le disposizioni della direttiva 2002/49/CE, operando nel contempo il riordino ed il coordinamento delle vigenti disposizioni in materia di tutela dell'ambiente abitativo e dell'ambiente esterno dall'inquinamento acustico. A partire dell'art. 1, vengono individuate le finalità ed il campo di applicazione del provvedimento, concentrando quanto stabilito dalla direttiva negli articoli 1 e 2. Nel primo articolo il legislatore italiano dispone che " per quanto non previsto dal presente decreto si applicano le disposizioni della legge n.447/1995 e successive modifiche, nonché la legislazione vigente in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico adottata in attuazione della citata legge", ossia viene mantenuto l'impianto normativo della legge quadro sull'inquinamento acustico e dei relativi decreti attuativi (art. 1, comma terzo). Un importante descrittore dell inquinamento acustico introdotto dalla direttiva 2002/49CE è la quota di popolazione esposta all inquinamento acustico, intendendo con questa terminologia il numero di persone che vivono nelle abitazioni esposte a predeterminati livelli di rumore. La popolazione esposta al rumore è uno degli indicatori per la descrizione dell inquinamento acustico ed è inserita all interno del modulo State nel modello di conoscenza ambientale D.P.S.I.R.. L O.M.S. ha collocato tale indicatore nell elenco degli European Community Health Indicators [3]. Tale indicatore compare, tra l altro, tra i sette indicatori individuati dal sistema agenziale APAT/ARPA/APPA, come prioritari ai fini della raccolta di informazioni per la descrizione dell inquinamento acustico secondo il modello DPSIR. Le metodologie per la sua valutazione, non essendo ancora completamente standardizzate, non consentono la perfetta comparabilità dei dati che, pertanto, hanno un carattere indicativo; il percorso metodologico per il popolamento di questo indicatore è oggetto di una specifica attività da parte dell APAT, in collaborazione con il sistema delle Agenzie ed il Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici (CTN_AGF) [4]. Lo scopo dell indicatore è stimare la quota di popolazione esposta a livelli continui equivalenti di rumore superiori a 55 db(a) nel periodo notturno e 65 db(a) in quello diurno. Si è scelto di assumere tali valori di riferimento, al di sopra dei quali si può ritenere che una percentuale significativa di popolazione risulti disturbata, poiché sono quelli indicati nel DPCM 14/11/97 [5] relativamente ad aree urbane in cui risulti presente anche una significativa vocazione d'uso residenziale. Gli stessi valori sono ritenuti un utile riferimento anche per il rumore prodotto dalle infrastrutture stradali e ferroviarie, per le quali specifici regolamenti d'esecuzione fissano, nelle fasce di pertinenza, limiti differenziati in base a tipologia di infrastruttura, di ricettore e sua collocazione Nella legislazione italiana la popolazione esposta al rumore è richiamata, più o meno direttamente, nelle seguenti normative: - Legge Quadro 447/95 sull inquinamento acustico [6]. I Comuni con più di abitanti devono predisporre una relazione biennale sullo stato acustico del territorio comunale; 95

2 - DM 29/11/00 Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture, dei piani e degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore [7]. Il numero delle persone interessate da elevati livelli di rumorosità è uno dei parametri che intervengono nella definizione del grado di priorità degli interventi di risanamento condotti nell'ambito del piano di contenimento e abbattimento del rumore, predisposto dai Gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture. DATI ATTUALMENTE DISPONIBILI A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO La Direttiva 2002/49/CE ha imposto agli Stati membri di raccogliere informazioni sullo stato di esposizione al rumore della popolazione attraverso metodologie condivise, al fine di rendere i risultati omogenei e confrontabili tra loro. Le informazioni e i dati ad oggi disponibili, frutto di campagne di misura svolte con diverse finalità, nonchè le relative stime della popolazione esposta, non sono ispirati e quindi non rispondono ai criteri e metodi introdotti dalla direttiva. In Italia l attuale livello di conoscenza circa la quantificazione dell indicatore è insoddisfacente. L entità del problema non è identificabile su vasta scala territoriale, poiché l assenza di un preciso input normativo nazionale sull argomento ha fatto sì che i pochi dati raccolti non siano confrontabili, in quanto frutto di iniziative locali, prive quindi di omogeneità metodologica. Una prima importante raccolta di dati relativi all esposizione al rumore della popolazione è stata condotta da APAT, in collaborazione con il sistema delle Agenzie e con il CTN_AGF, a partire dal La principale fonte informativa su scala nazionale è l Annuario dei dati ambientali APAT [8]. I dati riportati in tale pubblicazione sono presentati in Tabella 1. Per le motivazioni prima esposte tali dati hanno un carattere puramente indicativo, in quanto derivanti dall applicazione di tecniche di analisi e rilevazione disomogenee e non sono perfettamente confrontabili tra loro. Il dato generale che può comunque essere dedotto è quello che una quota significativa della popolazione risulta esposta a livelli superiori a quelli di riferimento. E opportuno precisare che in alcuni studi, quali quelli relativi ai Comuni di Pisa e Livorno, il campione di popolazione esaminato è limitato e riferito particolarmente a residenti lungo le strade principali, caratterizzate dai maggiori livelli di rumorosità. In generale, da quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati da APAT nel 2005 (relativi all anno 2004), risulta che sebbene l indicatore abbia grossa rilevanza nel descrivere lo stato dell ambiente dal punto di vista dell inquinamento acustico, la copertura spaziale (44 Comuni su 8101) risulta non ancora sufficiente e quella temporale (anni ) inadeguata, come pure l accuratezza, per la limitata confrontabilità dei dati. I dati nazionali relativi ad aree urbane sull esposizione a livelli superiori a 65 db(a), pari al 26%, sono confrontabili con le stime elaborate su scala europea [9]. Stime effettuate dall Europeean Environmental Agency, relative al territorio comunitario collocano intorno al il 32% la percentuale della popolazione della UE (120 milioni di persone) esposta a livelli di rumore causato da traffico stradale maggiore di 55 L dn db(a) ( fig. 1), mentre intorno al 10 % (37 milioni), quella esposta al rumore generato da infrastrutture ferroviarie, in base a stime sui dati fornite da Francia, Germania e Paesi Bassi [9]. I dati relativi agli aeroporti sono più incerti: i 35 maggiori aeroporti europei, che gestiscono circa l 85% del traffico aereo complessivo, mostrano che 3 milioni di persone sono esposte a livelli superiori a 55 L dn db(a); alcuni di questi dati sono riportati in tabella 2. Comune Popolazione studiata sul totale [%] Popolazione residente in aree ove LeqA diurno > 65dBA [%] Popolazione residente in aree ove LeqA notturno > 55dBA [%] Arezzo Bologna (1) Busalla (2) (Ge) Ciriè (3) (To) Ferrara 90 (circa) Firenze Genova Livorno Modena Monza Padova Pesaro Pisa Quincinetto (3) (To) Rivoli (3) (To) Verona Tabella 1 - Percentuale di popolazione residente in aree dove la rumorosità ambientale, in esterno, è maggiore a 65 dba di giorno e di 55 dba di notte in alcune città/comuni italiani (dall Annuario dei dati ambientali APAT, 2002). 96

3 >75dB 65-75dB 55-65dB Popolazione europea [%] % di popolazione esposta 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Figura 1 - Percentuale di popolazione europea esposta a determinati livelli di rumore generato da traffico stradale (Fonte: EEA, 1999). Poiché i livelli di rumore relativi alle maggiori reti stradali europee sono stimati in continua crescita, così come i tassi di traffico, con speciale riguardo al trasporto merci (Environmental European Agency EEA), si prevede che l esposizione della popolazione non possa diminuire in futuro in maniera significativa. In Fig. 2 è evidenziato lo stato di fatto al 1995 e la proiezione al 2010 dei dati relativi ad Amsterdam, Monaco e Madrid. L evoluzione che ci si attende, relativa al rumore aeroportuale, ha lo stesso trend, come si evince dal grafico in figura 3 [10], [11]. Un gruppo di lavoro delle Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente si è occupato della ricerca e raccolta della documentazione europea esistente riguardo alle problematiche dell esposizione della popolazione al rumore prodotto dal traffico veicolare, con il fine di trarre informazioni riguardo i tre elementi che concorrono alla costruzione dell indicatore: caratterizzazione delle pressioni acustiche (livelli di rumore emessi dalle infrastrutture); distribuzione degli edifici residenziali e della popolazione residente; associazione dei due livelli informativi precedenti per stimare il numero di persone esposte. La metodologia di indagine è stata basata su di un questionario inviato presso 55 sedi europee di enti pubblici o centri di ricerca che si interessano di acustica ambientale [12]. Sebbene limitata ad una modesta percentuale di risposte (intorno al 20%) sono state acquisite alcune importanti informazioni: - la percentuale di territorio esaminato è mediamente non superiore al 25% del totale (nella metà dei casi il dato non è stato indicato); Tabella 2 - Numero di persone esposte a livelli di rumore oltre i 55 Ldn db(a) attorno agli aeroporti (Fonte EEA: 1999) Aeroporto Numero di persone Heathrow, Londra Fuhlsbuttel, Amburgo Charles de Gaulle, Parigi Schiphol, Amsterdam Kastrup, Copenaghen Barajas, Madrid < 75 db(a) db(a) < 55 db(a) Figura 2 - Percentuale di abitanti esposti a determinate categorie di L dn per Amsterdam, Monaco e Madrid (1995 e 2010, Fonte: EEA). popolazione esposta (x1000) Londra Amsterda m Copenaghen Madrid Parigi > 75 db(a) db(a) Amburgo Figura 3 - Previsione al 2010 della popolazione attorno agli aeroporti esposta al rumore (Fonte: EEA). - la percentuale di popolazione esposta è pari al 30-40% del totale (solo in un caso è indicato il 100%); - per il campionamento spaziale, sono le esigenze di calcolo a determinare i punti di misura; - i modelli di calcolo ufficiali impiegati ben si adattano nella maggioranza dei casi alla direttiva europea; - l input ai modelli previsionali è in genere il flusso di traffico, stimato o misurato in differenti modi; - i dati riferiti alla popolazione esposta sono relativi in genere ai singoli edifici. Il gruppo di lavoro (Working Group) della Commissione Europea sulle problematiche della stima dell esposizione al rumore, WG-AEN - Good practice guide for strategic noise mapping and the production of associated data on noise exposure, ha elaborato una serie di linee guida per supportare gli Stati membri nell elaborazione di mappature acustiche e nella produzione dei dati richiesti dalla Direttiva 2002/49/CE. In particolare si sono individuate delle procedure (toolkits), da adottare in base a tipologia e livello di dettaglio dei dati a disposizione dei diversi Paesi, che si differenziano per complessità, accuratezza e costo. Relativamente ad ognuno dei tre elementi che concorrono alla costruzione dell indicatore di esposizione della popolazione sono indicati i parametri da acquisire. In particolare 97

4 - relativamente ai parametri del flusso veicolare: il numero veicoli/ora (indicati come toolkit 1); la tipologia veicoli (indicato come toolkit 2); la velocità media di marcia (indicato come toolkit 3); il tipo di flusso veicolare (scorrevole, interrotto, in accelerazione o decelerazione). - relativamente ai parametri livelli di esposizione sulle facciate degli edifici il documento del WG-AEN propone, una volta determinato mediante il modello numerico il livello sonoro (Figura 4) di ciascuna maglia quadrata in cui si è suddivisa l area in esame (in genere 10 m di lato in aree urbane), di assegnare a ciascun edificio i livelli di tutte le maglie che ne attraversano la superficie o che si trovano ad una distanza massima di 2 m (Figura 5). l ISTAT, che con periodicità decennale conduce il censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Fondamentale per la stima dell esposizione è la georeferenziazione dei dati demografici. Figura 5 - Attribuzione dei livelli sonori all edificio. CASI DI STUDIO NELLA REGIONE UMBRIA Figura 4 - Mappa acustica a griglia quadrata. - raccolta dati sulla popolazione esposta: il gruppo di lavoro WG-AEN assume sufficiente per determinare il numeri di persone esposte al rumore il numero di residenti per singolo edificio. In alternativa, se tale dato non è disponibile, ma si conosce il numero di residenti nell area, si consiglia una ulteriore metodologia, che prevede due distinte procedure a seconda che sia nota o meno la superficie dell area destinata ad uso residenziale. Risale al 2004 il documento Indicazioni operative per la costruzione dell indicatore popolazione esposta al rumore in riferimento alla Direttiva 2002/49/CE prodotto dal Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici (CTN_AGF) [13]. Obiettivo dello studio è stato la definizione di procedure univoche e condivise, modulabili sul grado di dettaglio dei dati di livello di esposizione e di popolazione. Il grado di dettaglio della stima, a seconda che si attui una valutazione su vasta scala o più ristretta, si esprime con un accuratezza rispettivamente di ± 2-3 db o ± 1-2 db. Si stimano i livelli sonori sulle facciate degli edifici e li si associano al numero di persone esposte, con l attenzione di evitare gradi di accuratezza eccessivamente diversificati tra il calcolo dei livelli sonori e quello della popolazione [14]. Per ciascuna tipologia di sorgente sonora (traffico stradale, ferroviario, aeroportuale, sorgenti fisse) va effettuata un analisi specifica. I dati demografici devono essere ufficiali, aggiornati e georeferenziati. In Italia l istituzione preposta è Gli studi relativi alla popolazione esposta all inquinamento acustico svolti in Umbria negli ultimi anni sono stati quelli elaborati nell ambito dei Piani Comunali di Risanamento Acustico; in particolare quello relativo al Comune di Perugia, elaborato dal Laboratorio di Acustica del CIRIAF, Sezione di Fisica tecnica di Perugia, nel biennio , dal quale è risultato che il 22% della popolazione censita dalla stima era sottoposta al livelli superiori a 55 dba notturni [15]. Per popolare questo indicatore il CIRIAF e Arpa Umbria hanno avviato una nuova ricerca finalizzata alla valutazione della popolazione esposta nel territorio umbro, limitando l analisi a particolari casi di studio. Il primo caso è quello relativo al Comune di Foligno, scelto in quanto dispone di una mappatura acustica, in fase di aggiornamento per il 2006; il secondo caso di studio è relativo al Comune di Fabro (ancora in fase di elaborazione), recentemente censito all interno del Catasto Acustico della Regione Umbria [16]. Dall analisi dei lavori e della documentazione presente in letteratura tecnica, è stato scelto quale riferimento principale lo studio compiuto dal Centro Tematico Nazionale Agenti Fisici (CTN_AGF), Indicazioni operative per la costruzione dell indicatore popolazione esposta al rumore in riferimento alla Direttiva 2002/49/CE, pubblicato nel Risulta anzitutto evidente che la conoscenza del dato popolazione esposta necessita dell integrazione di due tipi di informazioni, quali la distribuzione dei livelli sonori e della popolazione residente sul territorio oggetto di studio. La conoscenza della distribuzione della popolazione residente può essere più o meno dettagliata in funzione della disponibilità degli strumenti informativi (sezioni di censimento, aree residenziali ed edifici in formato digitale vettoriale; georeferenziazione dei numeri civici; ). Pertanto la procedura impiegata è stata modulata sul grado di dettaglio dei dati a disposizione. Per la valutazione della distribuzione dei livelli sonori sul 98

5 territorio si è scelto nel caso del Comune di Foligno di servirsi della gia redatta mappatura acustica relativa all area in esame, realizzata in formato digitale vettoriale, mentre nel Caso di Studio del Comune di Fabro la mappatura acustica è in fase di realizzazione, non avendo alcun dato esistente sullo stato acustico del territorio. Il caso di studio del comune di Foligno Come descritto, la procedura di stima della popolazione esposta al rumore è stata applicata al Comune di Foligno, per il quale già si dispone di una mappatura acustica, rappresentativa del livello equivalente ponderato A e relativa sia al tempo di riferimento diurno che notturno, elaborata all interno del Piano di Risanamento Acustico del territorio comunale [17]. Il territorio comunale ha un estensione superficiale complessiva pari a 263,77 kmq ed una popolazione di abitanti. Gli edifici sono , di cui 9168 ad uso abitativo; il numero di abitazioni è pari a (dati ISTAT, censimento 2001). Per determinare la distribuzione della popolazione residente si sono impiegati i dati demografici ufficiali forniti dal 14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, relativo all anno Le basi territoriali sono organizzate per file provinciali, ciascuno contenente le sezioni di censimento rappresentate sia con geometria poligonale che lineare (rispettivamente file sez_ppp_p e sez_ppp_l, dove PPP è il codice Istat della provincia). A ciascuna sezione di censimento è associato un codice (univoco all interno del comune) e la tipologia della località di appartenenza; tramite tale codice è possibile generare, per aggregazione di sezioni, uno strato geografico di località in ambito comunale. I dati vengono forniti in formato shapefile, per quanto riguarda la parte cartografica e in formato MS Access per quanto riguarda i dati alfanumerici. Tutti i dati cartografici forniti sono nel sistema di proiezione GAUSS-BOAGA. Per estrarre le sezioni di censimento di un singolo comune è sufficiente effettuare una query sulla base del codice Istat del comune. L associazione dei livelli informativi riguardanti la distribuzione dei livelli sonori e della popolazione residente è stata realizzata mediante due diverse procedure. Procedura 1 Lo studio si è basato sull ipotesi di distribuzione uniforme dei residenti in ciascuna sezione di censimento (Figura 6). Operativamente si sono intersecate le curve isolivello con le sezioni censuarie e si è calcolato il numero di abitanti, supponendolo proporzionale all area delle sezioni contenuta nella superficie delimitata dalle isolivello. La ragione di tale scelta consiste nel fatto che tale metodologia di analisi necessita della conoscenza della popolazione suddivisa per sezioni censuarie, dato di cui si dispone per il Comune di Foligno. La semplicità della procedura presuppone una distribuzione uniforme della popolazione all interno di ciascuna sezione; di questa ipotesi va tenuto conto in un eventuale valutazione più accurata del problema, che comprenda una quantificazione dei fattori di incertezza nella stima. Potendo disporre di tutti i dati in formato digitale vettoriale, la procedura è stata automatizzata mediante il software G.I.S. GeoMedia Professional 5.1, della Intergraph. Figura 6 - Sezioni di censimento del Comune di Foligno. Procedura 2 Potendo disporre dei dati relativi all estensione superficiale delle abitazioni in ogni sezione censuaria, è stato possibile seguire una procedura più dettagliata. Essa ricalca in gran parte il metodo precedentemente descritto. Se ne differenzia sostanzialmente perché si basa sul calcolo della densità abitativa di ciascuna sezione, rispetto alla sola area residenziale (indice medio areale). L altezza degli edifici (indice medio volumetrico) è stata in tale ambito trascurata, visto che sul totale delle abitazioni del territorio comunale (21.084) il 77,9% (16.427) ha un numero di piani pari ad 1. Il nuovo metodo può dar luogo ad incrementi o riduzioni della stima effettuata con la procedura 1, correggendo gli effetti dovuti all approssimazione di una distribuzione uniforme degli abitanti in ogni sezione. Tale seconda procedura ha seguito le stesse fasi operative dell altra, automatizzate mediante il software G.I.S. GeoMedia Professional 5.1. Disponendo però di una densità abitativa ristretta alle zone residenziali, le aree risultanti dall intersezione tra mappature acustiche e sezioni censuarie sono state moltiplicate per tale tipo di densità. Non disponendo della densità media per tutte le sezioni di censimento, si è trovato un indice medio areale per zona urbana ed extraurbana utilizzato poi come coefficiente correttivo per le stesse sezioni di censimento. Tabella 3 Indice medio areale - Rapporti tra superficie abitative e censuaria nel Comune di Foligno Zona Zona Urbana extraurb. Indice medio areale 21.7 % 5 % Il valore areale risultante dall intersezione mappature acustiche sezioni censuarie è stato corretto, moltiplicando quindi per i fattori 0,217 o 0,05 a seconda che la sezione in esame si trovi nella zona urbana od extraurbana. Si è così effettuata una stima della porzione di intersezione occupata da abitazioni, per poterla moltiplicare per la densità abitativa relativa all area residenziale. Con le metodologie applicate si è stimata una popolazione esposta a livelli superiori a 65dBA, nel periodo diurno (06,00 99

6 22,00), oscillante tra il 38,5 e 49,7%, mentre nel periodo notturno (22,00 06,00) tra il 17 e 29% (Tabella 4), compatibile e spesso inferiore a tassi di esposizione presenti altre città italiane di dimensioni paragonabili. La procedura 2, tenendo conto della distribuzione della popolazione all interno delle sezioni di censimento, consente una stima maggiormente realistica della realtà del Comune di Foligno. Tabella 4 - Risultati dell applicazione al Comune di Foligno della metodologia di stima della popolazione esposta: Percentuale popolazione esposta a livelli superiori ai 65 dba diurni e 55 dba notturni Periodo di riferimento Procedura 1 Procedura 2 diurno 38,5% 49.7% notturno 17,4% 29.9% Il caso di studio del comune di Fabro Il secondo caso di studio è quello relativo al Comune di Fabro, attualmente ancora in fase di elaborazione. Tale territorio è stato scelto in quanto censito dal catasto acustico della Regione Umbria e caratterizzato da alcune criticità, dal punto di vista acustico legate alla viabilità. Il territorio comunale è relativamente piccolo (superficie pari a 34,33 km 2 ) La superficie urbanizzata è concentrata in due poli: Fabro Colonnettta e Fabro Scalo-Carnaiola, con popolazione residente pari a abitanti, di cui il 90% è concentrata nei quattro ambiti urbani di Fabro Capoluogo, Colonnetta, Fabro Scalo e Carnaiola. Tale territorio è attraversato da importanti infrastrutture stradali e ferroviarie: l autostrada A1 Milano Roma, un tratto ferroviario ad alta velocità ed uno di interconnessione; attraversano il territorio anche importanti strade statali come la SS 71 umbro-casentinese e la SP52 di collegamento con l autostrada. Per tale significativa presenza il caso di studio affronterà il tema della stima della popolazione esposta ad inquinamento acustico provocato da infrastrutture di trasporto. Non avendo disponibili dati circa lo stato acustico del territorio è stato necessario predisporre la redazione della mappatura acustica relativa sia al periodo diurno che notturno; per la caratterizzazione delle sorgenti sonore si sono impiegate le misure di rumore effettuate nell ambito del progetto del catasto acustico regionale. CONCLUSIONI Uno degli obiettivi introdotti dalla direttiva 2002/49/CE è la raccolta di informazioni sullo stato di esposizione al rumore della popolazione nei diversi Stati Membri Le indagini sul territorio italiano mettono in evidenza la scarsità dei dati a disposizione, la disomogeneità degli stessi, la necessità di predisporre quanto prima di procedure condivise per la determinazione dell indicatore. Impiagando alcune metodologie sviluppate da Apat in collaborazione con il sistema delle Agenzie, è stata avvita una ricerca in collaborazione con Arpa Umbria sulla popolazione esposta al rumore nella regione Umbria in alcuni casi di studio, ed in particolare nel territorio dei Comuni di Foligno e Fabro. Lo stato di avanzamento della attività consente di presentare i risultati relativi al Comune di Foligno, ottenuti attraverso due diverse procedure metodologiche, che possono essere impiegate a seconda dei dati disponibili e del grado di dettaglio desiderato.. I risultati evidenziano che le metodologie proposte sono affidabili ed incoraggiano la prosecuzione del lavoro con l esame di altri casi di studio nel territorio umbro. BIBLIOGRAFIA [1] Direttiva 2002/49/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 25 giugno 2002, Determinazione e gestione del rumore ambientale, GUCE L 189/12, , Bruxelles. 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