CENTRO DI SOSTEGNO A MINORI E FAMIGLIE e SPAZIO NEUTRO
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- Rachele Filippi
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1 ALLEGATO 3 DIRETTIVA PROGETTUALE CENTRO DI SOSTEGNO A MINORI E FAMIGLIE e SPAZIO NEUTRO Il progetto è costituito da due servizi diversi per finalità, obiettivi e metodologia, pertanto, la direttiva progettuale è strutturata in due sezioni complementari: Centro di sostegno ai minori e alle famiglie; Servizio denominato spazio neutro. CENTRO DI SOSTEGNO AI MINORI E ALLE FAMIGLIE Premessa Il Municipio Roma VII è caratterizzato da un alto numero di famiglie con minori a rischio di disagio psicosociale. Le famiglie seguite dai servizi sociali presentano, infatti, situazioni caratterizzate da capacità genitoriali da potenziare e/o da sostenere, con scarsa integrazione nel tessuto sociale del territorio e mancanza di legami con la rete di sostegno informale. Conseguentemente i minori presentano una difficoltà maggiore di altri a crescere in maniera sana e rischiano l abbandono scolastico, la devianza e l emarginazione. Nel 2006 il Municipio ha realizzato un progetto sperimentale relativo alla creazione di un Centro per il sostegno ai minori e alle famiglie con annesso il servizio di spazio neutro. Questo progetto realizzato come alternativa al Servizio di Integrazione e Sostegno ai Minori in Famiglia (SISMIF) per l abbattimento parziale delle lista d attesa, è tutt ora un valido complemento dell intervento domiciliare. Destinatari I destinatari del servizio saranno le famiglie con minori, di età compresa fra i 3 e i 10 anni, italiani e stranieri, residenti nel Municipio e seguite dai servizi territoriali. Obiettivi generali e specifici Obiettivi e finalità del centro per il sostegno alle famiglie e ai minori sono: Sostenere e promuovere i diritti dell infanzia; Contribuire al miglioramento della qualità della vita dei minori incidendo positivamente sugli aspetti di degrado diffusi nel territorio per prevenire situazioni di disagio o diminuire quelle esistenti; Offrire un luogo d incontro e di aggregazione; Favorire la crescita, personale e di gruppo, le capacità creative ed espressive, la socializzazione, l accettazione della diversità dei bambini e delle bambine; Facilitare l integrazione dei minori in situazioni di disagio mediante l offerta di attività ludiche strutturate e di spazi per il gioco che siano caratterizzati da una forte valenza educativa; Potenziare le risorse favorendo l acquisizione di una maggiore autonomia personale, sostenendo l autostima e l auto-affermazione del minore; Offrire a genitori e figli la possibilità di interagire in un ambiente accogliente e con il supporto di personale qualificato; 1/6
2 Migliorare l integrazione sociale favorendo nel gruppo la collaborazione, la non competitività e sostenendo l importanza dell impegno per il raggiungimento di obiettivi comuni pur nell espressione dei propri bisogni; Lavorare per la costruzione e l assimilazione di un sistema di norme e regole condiviso; Sostenere emotivamente il disagio espresso dai minori e dalle loro famiglie; Sviluppare la partecipazione al fine di trasformare le potenzialità in capacità e rendere costruttivo il rapporto con le scuole. Localizzazione L intervento dovrà essere realizzato nel territorio del Municipio VII, in locali idonei e a norma con la L. R. n. 41/2003 del Lazio, sia pubblici che privati, messi a disposizione dall Organismo affidatario, in grado di ospitare una media giornaliera di 15 minori. Oltre agli spazi per i laboratori, il locale adibito a centro diurno dovrà ospitare una segreteria, uno spazio per gli incontri con i genitori ed essere dotato di uno spazio esterno. L Organismo offerente dovrà dichiarare di avere a disposizione locali idonei al funzionamento delle attività, indicandone la sede, la superficie in mq, la disposizione degli ambienti con il relativo utilizzo. Modalità di accesso al Centro L inserimento delle famiglie e dei minori al centro diurno potrà avvenire su segnalazione da parte dei servizi sociali del territorio. Organizzazione Il centro per il sostegno ai minori e alle famiglie dovrà restare aperto tre giorni a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, per un minimo di due ore al giorno nella fascia oraria In accordo con le famiglie dei minori l orario di apertura del centro potrà subire delle modifiche in relazione ai periodi di sospensione dell attività scolastica, potrà essere prevista l apertura antimeridiana. L attività del centro diurno potrà essere svolta anche in orario serale per l organizzazione di dibattiti e conferenze che coinvolgano gli adulti o per la partecipazione a manifestazioni che stabiliscano rapporti con il territorio. Il centro ospiterà una media giornaliera di quindici bambini/e al giorno. Fasi ed azioni Il progetto relativo al centro per il sostegno ai minori e alle famiglie dovrà essere partecipato, ovvero strutturato in fasi successive alla cui costruzione partecipino attivamente i bambini, le bambine e le loro famiglie. I laboratori e le altre attività dovranno essere strutturati al fine di rispondere alle esigenze delle distinte fasce d età cui si riferisce il servizio. L attività del Centro dovrà comunque contenere: o Laboratori ludici divisi per fasce d età; o Momenti di partecipazione e incontro con i genitori finalizzati al sostegno della genitorialità; o o Sostegno scolastico; Organizzazione di feste, mostre, convegni e spettacoli che stabiliscano rapporti con il territorio. 2/6
3 Integrazione territoriale Nel progetto dovranno essere illustrate le modalità d integrazione con la rete formale e informale dei servizi presenti sul territorio; in particolare dovrà essere curato il raccordo con i servizi territoriali al fine di prevenire situazioni di disagio e maltrattamento dei minori. Gestione e organizzazione Nel progetto dovrà essere descritto il modello organizzativo previsto per la gestione del servizio che comunque dovrà prevedere: la figura del Responsabile di progetto, del referente della struttura. La figura professionale richiesta è quella dell educatore; il rapporto operatore/utente è di 1/5. Monitoraggio e autovalutazione Nel progetto dovranno essere indicati gli strumenti atti a rilevare: - la presenza e la frequenza dei bambini e delle bambine; - le attività svolte e il loro gradimento; - la partecipazione delle famiglie. Valutazione Per esplicare l attività di monitoraggio e controllo l Area Promozione Sociale del Municipio VII adotterà il seguente percorso integrato: - elaborazione di una scheda di monitoraggio e di fine intervento da compilare a cura dell Ente gestore; - verifica dell andamento del servizio attraverso incontri periodici tra l operatore dell Area Promozione Sociale del Municipio, responsabile del progetto, il referente della struttura, gli operatori del centro e gli operatori della ASL e del Municipio VII coinvolti nel progetto. SERVIZIO DENOMINATO: SPAZIO NEUTRO Premessa Lo Spazio Neutro è un servizio specialistico che ha lo scopo di mantenere e recuperare la relazione tra figli e genitori non conviventi, nell ambito del conflitto genitoriale a seguito di separazioni o divorzi o di altre situazioni che compromettono il rapporto figli/genitori. Si tratta di uno spazio tutelato e idoneo a stabilire o ristabilire la relazione minori-genitori o altri adulti di riferimento, nei casi in cui i Servizi Sociali lo richiedano. In tale contesto gli obiettivi del Servizio sono i seguenti: - promuovere il mantenimento di una relazione significativa fra il minore allontanato dal nucleo d origine con il/i genitore/i non affidatario o altri familiari e/o fornire supporto affinché detta relazione possa essere ristabilita; - attuare interventi di mediazione e facilitazione della relazione tra minore e genitore/i non affidatario o altri parenti, ridurre ed attenuare le tensioni connesse all incontro al fine di proteggere i minori da condizioni eccessivamente stressanti ; - garantire uno spazio fisico, relazionale ed emotivo, che sia rassicurante, accogliente e sicuro; - assicurare una cornice di neutralità e di sospensione del conflitto in presenza del minore; 3/6
4 - promuovere ed accompagnare i genitori a ritrovare capacità di accoglimento, anche emotivo, del figlio e favorire il ricostruirsi del senso di responsabilità genitoriale, realizzare l accompagnamento in percorsi di autonomia. Per incontro di Spazio Neutro s intende un azione preordinata e strutturata la cui organizzazione è flessibile e definita, a seconda delle caratteristiche del caso trattato, dell età del bambino, la cui durata complessiva varia tra i 60 e i 90. Comprende sempre l accoglienza del minore, del genitore o dell adulto accompagnante il bambino, del genitore o dell adulto incontrante, l incontro vero e proprio, la fase di saluto con i minori e gli adulti coinvolti e l accompagnamento del bambino dal genitore o dall adulto affidatario (secondo le modalità stabilite per ogni situazione). E previsto uno scambio ed un confronto con i genitori e/o gli altri adulti coinvolti su quanto emerso dall incontro. La durata dell intervento, salvo diverse indicazioni, è fissata a sei mesi, prorogabili previa valutazione positiva del servizio reso. Destinatari minori collocati in affido etero-familiare e/o in comunità; minori affidati ad un solo genitore o collocati presso l abitazione di uno dei genitori/altro familiare. I destinatari diretti e principali degli interventi sono i minori da 0 a 18 anni segnalati dai Servizi territoriali. Sono destinatari diretti secondari i genitori ed i nuclei familiari in favore dei quali si realizzano gli interventi. Obiettivi generali e specifici A) migliorare il rapporto tra genitori separati e figli nei casi in cui sia necessario ristabilire una relazione interrotta; B) regolamentare gli incontri tra minori e genitori che si trovano in situazioni di elevata conflittualità, nei casi in cui questi ultimi non siano in grado di attuare in modo autonomo e sereno le condizioni di separazione sancite dall Autorità Giudiziaria; C) tutelare il minore in quelle situazioni in cui l incontro con il genitore non affidatario può costituire pregiudizio e/o quando si rende necessaria l osservazione e il sostegno alla relazione stessa; D) sperimentare la costruzione di un percorso di responsabilizzazione che induca i genitori separati a rispettare gli accordi stabiliti dall Autorità Giudiziaria. Localizzazione L intervento dovrà essere realizzato preferibilmente nel territorio del Municipio VII o in un quartiere limitrofo, in locali idonei sia pubblici che privati, messi a disposizione dall Organismo affidatario. Il luogo utilizzato per gli incontri di spazio neutro dovrà essere strutturato come una stanza da gioco simile ad un ambiente domestico. Devono essere presenti giochi, un divano, un tavolino per attività di gioco e pittoriche, un tappeto. La stanza dovrà, inoltre, essere dotata di una videocamera o di specchio unidirezionale per consentire all operatore esterno di osservare l incontro ed intervenire in caso di necessità. Metodologia di lavoro Nell attivazione e realizzazione degli interventi dovranno considerarsi prioritariamente i bisogni dei minori in ordine alla tutela ed alla protezione e, contestualmente, alla salvaguardia, per quanto 4/6
5 possibile, della relazione con entrambi i genitori e dei legami che ne derivano. Secondo tale logica i genitori e gli adulti di riferimento dovranno essere sostenuti nel mantenimento e/o nel percorso di ricostruzione della genitorialità anche in un ottica di promozione e sostegno all autonomia degli incontri. In tal senso, gli interventi posti in essere dal Servizio sono da considerarsi come strumento di tutela dei minori e sostegno della genitorialità, inseriti nel progetto globale d intervento realizzato a favore del minore. Per ogni situazione presa in carico dovrà essere formulato, in equipe con gli operatori coinvolti sul caso, un progetto individuale d intervento in cui siano chiaramente definiti gli obiettivi, i tempi dell intervento, le modalità di erogazione e di valutazione, eventuali vincoli, le modalità di coordinamento con i servizi invianti, di monitoraggio e valutazione ed ogni altro elemento ritenuto utile. Le attività si sviluppano attraverso una metodologia che prevede: colloqui preliminari individuali con entrambi i genitori; colloqui di conoscenza e di ambientamento con i minori; incontri programmati tra i minori e il/i genitore/i; colloqui individuali di verifica con i minori ed i genitori, nonché di valutazione in itinere degli interventi; colloqui di restituzione in itinere e finali. Si ritiene parte integrante del progetto il lavoro di rete tra gli operatori coinvolti nella gestione delle situazioni e gli incontri d equipe tra gli operatori del Servizio Spazio neutro ed il responsabile del servizio nominato dall Amministrazione. Gli interventi dovranno essere svolti in modo continuativo dalla data di affidamento sino alla scadenza della convenzione, per la durata complessiva di mesi undici. Sarà compito degli operatori impegnati nel servizio di Spazio Neutro: Partecipare alle équipes di rete (operatore titolare dell intervento di Spazio Neutro ed altri operatori dei servizi territoriali di riferimento per la situazione); registrare l'andamento degli incontri, dell intervento complessivo ed ogni variazione del progetto individuale nel fascicolo individuale; elaborare relazioni periodiche sugli interventi, comprensive di elementi descrittivi oggettivi, di valutazioni professionali in merito all andamento degli incontri e di proposte di conclusione del percorso di Spazio Neutro da inoltrare all operatore inviante, nel rispetto dei tempi previsti dal progetto individuale. Salvo diverse indicazioni è prevista la redazione di almeno una relazione ogni 8 incontri e la comunicazione scritta al servizio inviante di ogni eventuale ulteriore informazione correlata agli interventi erogati. Gestione e organizzazione Il Servizio sarà svolto dall ente gestore mediante propri operatori adeguatamente preparati in relazione alle mansioni da svolgere ed al tipo di contesto in cui operano. L équipe sarà composta dalle seguenti professionalità: educatore professionale psicologo in possesso dei seguenti requisiti: per la qualifica di educatore professionale: diploma di educatore professionale, o qualifica di educatore professionale post diploma di maturità, o laurea in Scienze dell Educazione/Scienze della Formazione; per la qualifica di psicologo: laurea quinquennale in psicologia ed iscrizione all Albo degli psicologi. 5/6
6 Per ogni situazione presa in carico dovrà essere nominato un operatore di riferimento per tutta la durata dell intervento ed organizzati i turni di lavoro coerenti con la necessità di garantire l'indispensabile continuità nel rapporto con l'utenza. Dovrà, inoltre, essere nominato un Responsabile del servizio per il coordinamento complessivo dell intervento, individuato fra gli operatori che costituiranno l équipe del servizio stesso ed in possesso di esperienza in servizi per il diritto di visita e di relazione. Il Responsabile è tenuto a svolgere le funzioni di coordinamento (con un impegno settimanale minimo di tre ore) e a concordare con il Responsabile dei servizi di prossimità alla persona minore la procedura necessaria a implementare l intervento subito prima che questo venga posto in essere. Il personale assente dovrà essere sostituito con altro personale di pari qualifica professionale. Il turnover degli operatori non dovrà superare il 33% annuo del totale degli operatori attivi nel servizio. Il personale assente andrà sostituito entro e non oltre il 3 giorno lavorativo, con altro di pari professionalità, dandone comunicazione scritta indicando generalità e qualifica professionale. Per l espletamento del servizio ci si può avvalere di personale in formazione a scopo di tirocinio, in misura aggiuntiva, con preventiva valutazione delle situazioni per le quali un ulteriore presenza non è controproducente e/o sfavorevole per il positivo svolgimento degli incontri. Progetto Il progetto tecnico relativo al servizio di Spazio Neutro dovrà essere elaborato tenendo conto dei seguenti elementi essenziali: presupposti teorici di riferimento; metodologia ed organizzazione del lavoro; descrizione e caratteristiche delle attività previste; strategie per il coordinamento delle attività; descrizione della dotazione di strumenti che s intendono utilizzare, compreso il progetto individuale; descrizione e definizione delle fasi di valutazione, nonché degli strumenti e degli indicatori utilizzati; qualificazione del personale che si intende impiegare; criteri e modalità per il contenimento del turn over degli operatori; modalità di comunicazioni relative all inserimento di nuovi eventuali operatori; criteri e modalità da adottare per l integrazione e la collaborazione con i Servizi Sociali territoriali; disponibilità ad adottare gli strumenti di monitoraggio e di valutazione e loro presentazione; il progetto tecnico dovrà essere corredato di nominativo e curriculum del Responsabile del servizio. Il Legale Rappresentante 6/6
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