Piano regionale per il risanamento e la tutela della. Sistema integrato per la gestione della REGIONE PIEMONTE

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1 Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria Sistema integrato per la gestione della qualità dell aria REGIONE PIEMONTE Franca Sordi REGIONE PIEMONTE - DIREZIONE AMBIENTE Settore Risanamento Acustico Elettromagnetico ed Atmosferico

2 La gestione della qualità dell aria La Direttiva 96/62/CE e il Decreto legislativo n. 351/1999 hanno proposto un nuovo modo di concepire la gestione della qualità dell aria, secondo un processo organico ed iterativo di: valutazione della qualità dell aria individuazione delle aree di superamento e di rischio di superamento dei limiti individuazione delle fonti significative di emissione e pianificazione delle azioni per il miglioramento della qualità dell aria valutazione dell efficacia degli interventi e verifica dei risultati

3 La gestione della qualità dell aria attuazione della Direttiva 96/62/CE e del D. Lgs.. n. 351/1999 DIRETTIVA INQUINANTI RECEPIMENTO 1999/30/CE 2000/69/CE SO 2 NO 2 NO x PM 10 Pb Benzene e CO DM n. 60 del 2 aprile /3/CE O 3 D. Lgs. n. 183 del 21 maggio /107/CE As Cd Hg Ni PAH D. Lgs. n. 152 del 3 agosto 2007 DM n. 261 del 1 ottobre 2002: direttive tecniche per la valutazione della qualità dell aria e per l elaborazione dei Piani e Programmi per il raggiungimento e il mantenimento dei limiti Nuova direttiva 2008/50/CE: sostituirà tutte le direttive citate (ad esclusione della 2004/107/CE), conferma il meccanismo di gestione della qualità dell aria, stabilisce la possibilità di accedere ad una deroga temporale fino al 2011 per le zone che al 1 gennaio 2005 non hanno raggiunto il rispetto dei limiti per il PM10

4 La gestione della qualità dell aria in Piemonte legge regionale n. 43/2000 Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria Valutazione preliminare della qualità dell aria prima Zonizzazione Stralcio di Piano per la mobilità Stralcio di Piano per la Gestione di episodi acuti di inquinamento (Area Metropolitana di Torino e Ozono)

5 La lezione della Valutazione preliminare La valutazione preliminare della qualità dell aria, approvata con la legge 43/2000 è stata frutto della grande esperienza e competenza del gruppo ARPA che, utilizzando le scarse e disorganiche informazioni allora disponibili, ha consentito di stimare i massimi valori di concentrazione per tutti gli inquinanti normati su tutto il territorio piemontese La Valutazione preliminare ha evidenziato l esigenza di: migliorare il sistema di rilevamento della qualità dell aria disporre di un inventario emissioni adeguato ed aggiornato utilizzare metodologie di stima della qualità dell aria basate su catene modellistiche

6 Sistema integrato per la gestione Q.A Le necessità evidenziate dalla Valutazione preliminare sono state recepite dal Piano e quindi la Regione e ARPA Piemonte hanno gradualmente dato vita al Sistema integrato per la gestione della qualità dell aria attraverso il miglioramento e la progressiva integrazione dei tre principali strumenti: la base dati delle misure rilevate dal S.R.R.Q.A. l Inventario regionale delle emissioni in atmosfera (IREA) la catena modellistica per la valutazione della qualità dell aria Tale Sistema, in linea con l evoluzione delle conoscenze tecnicoscientifiche in materia e nel rispetto dei criteri stabiliti negli allegati X.II. al D.M. 60/2002 e VII.II al D.lgs. 183/2004, oggi consente di rispondere in maniera sempre più adeguata alle crescenti esigenze a livello locale, regionale, nazionale ed europeo

7 Sistema integrato per la gestione Q.A. Il sistema regionale di rilevamento Q.A. 73 stazioni fisse pubbliche 6 mezzi mobili pubblici 20 stazioni fisse private analisi di IPA e metalli Eseguite (in laboratorio) sui filtri di campionamento delle polveri attuale dotazione di strumentazione 71 analizzatori di ossidi di azoto (NOx) 51 analizzatori monossido di carbonio (CO) 65 analizzatori di PM10 4 analizzatori di PM analizzatori di biossido di zolfo (SO2) 44 analizzatori di ozono (O3) 26 analizzatori di idrocarburi aromatici (BTX) in fase di revisione

8 Sistema integrato per la gestione Q.A. Il sistema regionale di rilevamento Q.A. Le informazioni sulla qualità dell aria confluiscono in un unica base dati e sono rese disponibili in tempo reale a tutti gli utenti le informazioni per i cittadini sono disponibili attraverso il portale: che consente l accesso a: dati misurati stime per ogni comune per gli inquinanti PM 10 NO x e Ozono Indice della Qualità dell Aria (IQA)

9 Sistema integrato per la gestione Q.A. Il sistema regionale di rilevamento Q.A. per usi specialistici è a disposizione il sistema AriaWeb: Il Sistema regionale di rilevamento consente di informare in maniera adeguata il pubblico e di trasmettere tutte le informazioni sulle misure della qualità dell aria al Ministero Ambiente e alla Commissione Europea, come richiesto dalla normativa Nel Sistema integrato le misure hanno la funzione di: inizializzazione della catena modellistica verifica dei risultati ottenuti

10 Sistema integrato per la gestione Q.A. Inventario Regionale delle emissioni IREA L Inventario elaborato secondo la metodologia CORINAIR utilizza il software INEMAR sviluppato in collaborazione con la Regione Lombardia oggi utilizzato anche dalle Regioni Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Province Autonome di Trento e Bolzano L Inventario stima: per i Comuni del Piemonte le emissioni dei 9 inquinanti principali : PM 10 NO x CO SO 2 CH 4 NMCOV NH 3 CO 2 riferiti a 492 tipi di attività SNAP (75 settori e 11 macrosettori) La prima versione dell inventario è relativa all anno 1997 aggiornato nel 2001 e 2005 in fase di pubblicazione l Inventario 2007

11 Sistema integrato per la gestione Q.A. Inventario Regionale delle emissioni IREA consente: consultazione dati, creazione e scarico di tabelle, grafici e mappe, con scelta del dettaglio territoriale (regione, provincia,comune) e del livello di aggregazione (macrosettore, attività, combustibile, inquinante). consultazione geografica in modalità WEB GIS delle emissioni georiferite su cartografia Land Cover Piemonte (LCP) su griglia con celle di 1km x 1 km consultazione degli indicatori utilizzati per la compilazione dell inventario L Inventario è strumento fondamentale per individuare i settori su cui indirizzare le misure e gli interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti e per monitorarne l efficacia. Nell ambito del Sistema Integrato, IREA costituisce la base emissiva (modulo EMMA) della catena modellistica per la Valutazione della Q.A.

12 Sistema integrato per la gestione Q.A. Catena modellistica per la Valutazione della Q.A. ARPA Piemonte ha sviluppato un progetto finalizzato alla produzione di campi tridimensionali di concentrazione di inquinanti sull'intero territorio regionale nel corso del quale è stato messo a punto un sistema modellistico dedicato alla simulazione dei fenomeni di dispersione, trasformazione e deposizione degli inquinanti atmosferici. La metodologia tecnologicamente avanzata ed innovativa così sviluppata permette di produrre un insieme di informazioni estremamente dettagliate, dal punto di vista spaziale e temporale con la quale, a partire dal 2004, viene effettuata annualmente la Valutazione della qualità dell'aria del territorio regionale, in ottemperanza ai compiti istituzionali previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.

13 Sistema integrato per la gestione Q.A. Catena modellistica per la Valutazione della Q.A Dominio: 220 x 284 km 2 Dxy: 4 km Nx: = 56 Ny: = 72 Livelli verticali: 12 (fino a 3500m slm) Tempo di simulazione: 1 anno Tempo di risoluzione: 1ora Inquinanti: SO2 NOx NO2 CO PM10 PM2.5 O3 C6H6 Campi meteorologici: ricostruiti integrando le analisi dell European Centre for Medium Range Weather Forecast (ECMWF) con osservazioni (radiosondaggi e dati forniti dalla rete meteorologica regionale) mediante un modello a conservazione di massa Condizioni a contorno: ottenute assimilando i runs continentali di CTM CHIMERE e le concentrazioni misurate dal sistema di monitoraggio Post-elaborazioni: calcolo di tutti gli indicatori normati

14 Sistema integrato per la gestione Q.A. Componente Emissiva IREA modulo EMMA spazializzazione emissioni sul grigliato di calcolo modulazioni temporali componente meteorologica modulo FARM Valutazione Q.A NOx media annua modulo MINERVE modulo SurfPRO Dati meteorologici es. campo di vento

15 Sistema integrato per la gestione Q.A. Valutazione della qualità dell aria PM 10 media annua Zonizzazi one qualit a' dell'ari a Zone di Mant eni mento Zone di Pi ano Zona di Pi ano di Aggl omerat o pm10 _ myy _ > 85 vaq2006 Zonizzazi one qualita' dell'aria Zone di Mant eni ment o Zone di Pi ano Zona di Pi ano di Aggl omerat o medi a anno PM10 < SVI > SVI > SVS > LI M p m10 _ myy _ 2006 p m 1 0 _ m y y _

16 Sistema integrato per la gestione Q.A. Valutazione della qualità dell aria NO 2 media annua Zonizzazi one qualita' dell'ari a Zone di Mant eni ment o Zone di Pi ano Zona di Pi ano di Aggl omerat o no2 _ myy _ vaq Zonizzazi one qualita' dell' aria Zone di Manteni ment o Zone di Pi ano Zona di Pi ano di Aggl o merat o medi a anno no2 < SVI > SVI > SVS > LI M > LI M+ MOT NO2 _ myy _ 2006 NO2 _ myy 2006 _

17 Misure per la riduzione delle emissioni Individuazione delle aree di superamento dei limiti: Sistema regionale di rilevamento - Valutazioni della qualità dell aria: evidenziano il permanere di vaste aree con criticità per PM 10 NO 2 e Ozono Individuazione delle fonti di emissione Inventario delle Emissioni: la mobilità delle persone e delle merci costituisce la fonte più rilevante di emissione a livello regionale, provinciale e urbano: 49% delle emissioni di PM % delle emissioni di NO x 73% delle emissioni di CO 28% delle emissioni di CO 2 la climatizzazione/produzione di acqua calda sanitaria rappresenta in Piemonte (fasce E ed F) circa un terzo dei consumi energetici. Le emissioni interessano prevalentemente gli ambiti urbani e nel semestre invernale rappresentano: 28% delle emissioni di PM 10 20% delle emissioni di NO x 42% delle emissioni di CO 2 come agire? Stralci di Piano

18 Misure per la riduzione delle emissioni Stralcio di Piano Mobilità i precedenti La legge regionale 7 aprile 2000 n. 43 approva la prima attuazione del Piano Regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell aria Stralcio di Piano sulla MOBILITA : bollino blu su tutta la regione, dal 1 anno di immatricolazione Mobility Management per tutti i Comuni in Zona di Piano La D.G.R. 11 novembre 2002 n Indirizzi alle Province per la predisposizione dei Piani di Azione, nei Comuni assegnati alla Zona di Piano: campagne di controllo dei gas di scarico istituzione di zone pedonali e di ZTL nei Comuni > abitanti razionalizzazione, fluidificazione e decongestionamento della circolazione riduzione dell uso del mezzo di trasporto privato individuale rinnovo del parco veicoli circolante Mobility management

19 Misure per la riduzione delle emissioni Stralcio di Piano Mobilità D.G.R. n del 18 settembre 2006 D.G.R. n del 23 ottobre 2006 D.G.R. n del 23 luglio 2007 Lo Stralcio individua azioni articolate nell arco di quattro anni, che consentono di raggiungere una significativa riduzione delle emissioni di PM 10 e di NO x sul territorio piemontese, agendo su: la limitazione della circolazione per i veicoli che hanno elevati valori di emissione per PM 10 ed NO x la riduzione del numero di chilometri percorsi

20 Misure per la riduzione delle emissioni Stralcio di Piano Mobilità limitazioni della circolazione per i veicoli più inquinanti Fase 1 veicoli benzina con omologazioni precedenti all EURO 1 veicoli diesel con omologazioni precedenti all EURO 2 ciclomotori e motocicli a due tempi non EURO 1 immatricolati da più di 10 anni Fase 2 veicoli diesel EURO 2 immatricolati da più di 10 anni Fase 3 in funzione dell evoluzione tecnologica, ulteriori limitazioni potranno essere estese ai veicoli Diesel EURO 3 ed EURO 4 non dotati di sistemi di contenimento del particolato

21 Misure per la riduzione delle emissioni Stralcio di Piano Mobilità riduzione dei chilometri percorsi realizzazione o completamento delle ZTL o delle Zone pedonali con copertura di almeno il 20% delle strade dei centri abitati: in tutti i Comuni con popolazione > a abitanti in tutti i Comuni con popolazione > a abitanti le Province verificano l adempimento dell obbligo di predisposizione del piano spostamento casa-lavoro delle imprese e gli enti con più di 300 dipendenti le Province promuovono la nomina del Responsabile della mobilità dell area della Zona di Piano (Mobility manager della Zona di Piano) e l istituzione della struttura di supporto e di coordinamento dei responsabili della mobilità aziendale

22 Misure per la riduzione delle emissioni Stralcio di Piano Riscaldamento D.C.R. n dell 11 Gennaio 2007 migliorare l efficienza energetica complessiva del sistema edificioimpianto favorire l utilizzo di tecnologie innovative per incrementare l efficienza energetica e migliorare le prestazioni emissive dei generatore di calore: Emissioni 80 mg NOx /kwh 10 mg PM /kwh Rendimento 3 o 4 stelle (DPR 660/96) favorire l utilizzo di combustibili a basso impatto ambientale e l uso di fonti energetiche rinnovabili e divieto di utilizzo per: agglomerati di lignite, carbone da vapore, coke metallurgico e da gas, antracite, prodotti antracitosi e loro miscele, olio combustibile ed altri distillati pesanti di petrolio,emulsioni di acqua - olio combustibile o acqua-altri distillati pesanti di petrolio informare per indurre comportamenti responsabili dei cittadini/consumatori per favorire la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento

23 Misure per la riduzione delle emissioni Risorse finanziarie impegnate per l attuazione l dello Stralcio di Piano per la mobilità potenziamento della rete di distribuzione del metano per autotrazione: 33 nuovi impianti incentivazioni per l uso di veicoli a BIA nelle flotte pubbliche e di pubblica utilità incentivazioni per l uso di veicoli a BIA per privati cittadini: contributi per l acquisto di nuovi veicoli e per la trasformazione dei veicoli entro i primi tre anni dall immatricolazione. esenzione dal pagamento del bollo: da gennaio 2004 per i veicoli omologati a metano o gpl; da gennaio 2008, esenzione per 5 anni per veicoli trasformati a metano e gpl omologati EURO 2 o successivi installazione di sistemi per il contenimento del particolato su autobus del TPL incentivazioni ai cittadini per rottamazione di veicoli EURO 0 benzina, EURO 0 e 1 diesel cofinanziamento alle Province per sviluppo di politiche di Mobility Management cofinanziamento ai Comuni per incentivare l uso TPL e per l estensione al 20% delle ZTL incentivazione del 33% del costo degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico per studenti universitari e lavoratori Risorse finanziarie impegnate l attuazione l dello Stralcio di Piano riscaldamento incentivazioni per impianti di riscaldamento basse emissioni e alto rendimento bando per contributi in conto interesse per interventi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni degli edifici Piano della qualità dell aria - Stralci di Piano - incentivazioni

24 Valutazione dell efficacia degli interventi Valutazione integrata degli impatti a scala regionale su emissioni e concentrazioni atmosferiche Quantificazione dell incidenza delle misure degli stralci di Piano mobilità e riscaldamento, costruzione di scenari emissivi e di qualità dell aria al Analisi condotta combinando il Sistema integrato per la gestione Q.A. e il modello nazionale RAINS-Italy: scenari emissivi al 2010 rispetto alla situazione base (IREA2005) e a quella tendenziale in assenza di interventi scenari di qualità dell aria al 2010 costruiti utilizzando gli scenari emissivi come input del modello tridimensionale Q.A. Riferimento 2010 Piano 2010 contesto misure di piano Effetti complessivi

25 Valutazione dell efficacia degli interventi Effetti sulle emissioni Stralcio riscaldamento contributo delle singole misure alla riduzione delle emissioni solare termico caldaie basse emissioni NOx caldaie alta efficienza efficienza energetica edifici eliminazione olio combustibile

26 Valutazione dell efficacia degli interventi Effetti sulle emissioni Stralcio mobilità Misure su tutta la Regione Contributi assoluti per categoria di veicolo misure Zona di Piano misure su tutta la Regione pesanti e bus leggeri motocicli automobili

27 Valutazione dell efficacia degli interventi Effetti sulle emissioni Riduzione complessiva rispetto alle emissioni totali Riferimento 2010 Piano R Piano O CLE + misure di Piano

28 Valutazione dell efficacia degli interventi Variazioni relative Effetti sulle concentrazioni NOx media annua Variazioni assolute

29 Valutazione dell efficacia degli interventi Variazioni relative Effetto sulle concentrazioni PM10 media annua Variazioni assolute

30 Valutazione dell efficacia degli interventi La combinazione dei risultati degli scenari al 2010 con quelli della Valutazione della Qualità dell Aria Aria, consentono di tracciare un quadro plausibile della qualità dell aria attesa per l anno di riferimento e quindi del rispetto o meno dei limiti previsti dalla normativa comunitaria nelle diverse parti del territorio regionale E in corso l elaborazione di nuovi scenari per valutare l insieme delle ulteriori misure e incentivazioni, tenendo conto dei miglioramenti metodologici ora possibili: variazione delle emissioni delle aree circostanti (regioni italiane e paesi confinanti) concentrazioni ai bordi (contributi delle emissioni da più lunga distanza)

31 . in sintesi In Piemonte il Sistema integrato per la conoscenza, la valutazione e la gestione della qualità dell aria è utilizzato in maniera operativa a supporto delle decisioni per la predisposizione e verifica delle misure di Piano e per assicurare costantemente le informazioni ambientali al pubblico, agli Enti, allo Stato e alla Commissione Europea come richiesto dalle norme vigenti Prosegue l impegno per il costante miglioramento degli strumenti utilizzati, facilitato anche delle attività in corso a livello nazionale a supporto dei Piani: armonizzazione inventario nazionale (top down) e inventari regionali (bottom up) sviluppi del modello nazionale

32 La sfida della nuova Direttiva 2008/50/CE La nuova Direttiva 2008/50/CE prende atto che, in condizioni meteoclimatiche particolarmente sfavorevoli, possono permanere situazioni di non rispetto dei limiti Per queste situazioni prevede la possibilità di accedere ad una deroga temporale fino al 2011 per le zone che al 1 gennaio 2005 non hanno raggiunto il rispetto dei limiti per il PM10 La Regione Piemonte con tutte le Regioni del Bacino Padano ha predisposto la documentazione richiesta dalla Commissione Europea Il Ministero dell Ambiente ha curato la presentazione dell istanza per la richiesta di deroga, ed ha predisposto un documento che prevede l adozione di nuove misure nazionali, integrative delle misure regionali per ottenere il conseguimento dei valori limite Il Piemonte è pronto a rinnovare gli sforzi sia in termini di nuove misure per la riduzione delle emissioni, sia in termini di potenziamento degli strumenti per la gestione della qualità dell aria e della loro integrazione interregionale e nazionale

33 Grazie per la vostra attenzione

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