Le malattie infettive e le vaccinazioni
|
|
- Sebastiano Tarantino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le malattie infettive e le vaccinazioni dott.fulvio Zorzut Unità funzionale di Profilassi Malattie Infettive e Vaccinazioni Dipartimento di Prevenzione di Trieste Il controllo e l'eliminazione delle malattie infettive, ancora lontani dall essere ottenute in modo diffuso e continuo, come documentato dalle periodiche accensioni di focolai di malattie virali emergenti (SARS, influenza aviaria ecc.) o tradizionali (polio, difterite) rappresentano lo scopo ideale cui devono tendere i Servizi di Vaccinazione e Profilassi dei Dipartimenti di Prevenzione. Infatti, tutte le strategie di contenimento ed eliminazione delle malattie infettive accanto alle misure di carattere igienico sanitario generale, prevedono lo sviluppo di campagne di vaccinazione di massa o selettive. Il passato deve insegnare molto, riguardo alle iniziative da adottare. All inizio del ventesimo secolo, la minaccia più seria per la vita era costituita dalle malattie infettive. Agli inizi del 9, 16 bambini su 1 morivano di una malattia infettiva prima dei cinque anni di vita. Le vaccinazioni di massa hanno modificato radicalmente il panorama, molte malattie sono efficacemente controllate ed altre sono prossime all eliminazione. La scomparsa di casi e di decessi attribuibili a malattie prevenibili rende più importante il monitoraggio degli eventi avversi. I vaccini inoltre vengono somministrati a persone sane, per cui lo standard di sicurezza deve essere più elevato rispetto ai farmaci somministrati a persone ammalate L assenza della percezione del pericolo, enfatizza la preoccupazione per gli eventi avversi I vaccini, inoltre, vengono somministrati ad un altissimo numero di soggetti e ciò rende gli eventi rari capaci di esercitare un impatto potenziale elevato. Si pensi a Jenner e alla lotta contro il vaiolo, a Pasteur ed alle prime vaccinazioni contro la rabbia, oppure a Ramon e all anatossina antidifterica. Le prime strategie vaccinali di massa furono adottate in campo militare, infatti le epidemie uccidevano più soldati delle battaglie e furono i medici napoleonici ad intuire l'enorme potenzialità dei vaccini.. 1
2 In Inghilterra si stabilì con i primi Vaccination Acts la necessità di introdurre l obbligatorietà della vaccinazione contro il vaiolo. Nel 186 il Ducato di Lucca introdusse nella penisola italiana l obbligatorietà della vaccinazione contro il vaiolo. Il miglioramento delle condizioni igieniche, sanitarie e nutrizionali della popolazione, unito all'umanizzazione delle condizioni di lavoro ed allo stato delle abitazioni ed alla nascita dell epidemiologia, ha sicuramente contribuito alla riduzione della mortalità per polio, difterite, tbc, ecc. Le vaccinazioni sono state però decisive nel raggiungimento di questi risultati epidemiologici. L incidenza delle malattie infettive ha subito una rilevante diminuzione dopo che erano state introdotte le vaccinazioni. Diminuzione dei casi delle malattie infettivi in relazione all'introduzione dei relativi vaccini Diseases Maximum cases 1997 Percent change Diphteria (1921) % Measlles (1941) % Mumps (1968) % Pertussis (1934) % Polio (1952) -1% Rubella (1969) % Congenital b ll Tetanus 2. ( ) 156 (1923) % % H.influenzae 2. (1984) % Nessun intervento di sanità pubblica, dopo la potabilizzazione delle acque, ha contribuito come le vaccinazioni a ridurre la mortalità infantile.. 2
3 Anno di scoperta dei vaccini 1798 VAIOLO 1885 RABBIA 1897 PESTE 1922 TUBERCOLOSI (BCG) 1923 DIFTERITE 1926 PERTOSSE 1927 TETANO 1935 FEBBRE GIALLA 1955 VACCINO POLIO INIETTABILE (IPV) 1962 VACCINO POLIO ORALE (OPV) 1964 MORBILLO 1967 PAROTITE 197 ROSOLIA 1981 EPATITE B In Italia, la lotta alle principali malattie dell età pediatrica si sostanzia con l introduzione dell obbligatorietà di alcune vaccinazioni: nel 1939, l obbligatorietà della vaccinazione antidifterica, nel 1966 quella della vaccinazione antipoliomielitica, nel 1968 quella contro il tetano e nel 1991 la vaccinazione contro l epatite B. La polio in Italia La difterite in Italia
4 Il tetano in Italia FEMMINE MASCHI L'epatite B in Italia Naturalmente esistono anche altre malattie per le quali le vaccinazioni sono solo raccomandate, si pensi al morbillo, alla rosolia alla parotite, alla meningite da haemophilus o quella da pneumococco. E questa la sfida in cui si deve cimentare la Sanità Pubblica, la necessità indifferibile di promuovere le vaccinazioni a prescindere dall'obbligatorietà, migliorando l approccio comunicativo, favorendo la formazione permanente degli operatori e soddisfacendo l esigenza d'informazioni e di trasparenza dell utenza. 4
5 Le malattie non sono tutte uguali e gli agenti infettanti neppure. L'andamento del morbillo a Trieste Per tale ragione ci sono delle malattie che richiedono tassi di copertura uguali o superiori al 95% (morbillo). Infatti, non raggiungendo queste coperture si possono accumulare ogni anno degli individui suscettibili che ad un certo punto daranno origine ad una nuova ondata epidemica Diffusione di una malattia infettiva in una popolazione interamente suscettibile Epidemia Diffusione di una malattia infettiva da persona infetta a persona sana Endemia Diffusione di una malattia infettiva in una popolazione immunizzata Effetto gregge La situazione epidemiologica locale è confortante se paragonata al panorama nazionale, ma certamente i margini di miglioramento sono molti. 5
6 Il tasso di copertura, nei nuovi nati della Provincia di Trieste, per la pertosse è vicino al 95% mentre per il morbillo è stabilmente oltre il 9%. Le vaccinazioni pediatriche, a Trieste, sono effettuate dalle Unità Operative Bambini e Adolescenti. La strategia vaccinale delle varie campagne ed il coordinamento delle attività correlate e la promozione sono compito dell'unità Funzionale di Profilassi e Vaccinazioni del Dipartimento di Prevenzione. Il monitoraggio dello stato di salute dei bambini, grazie al rapporto privilegiato con i genitori è compito dei Pediatri di Libera Scelta. La sinergia di questi elementi è indispensabile per raggiungere gli obiettivi prefissati. Direzione Regionale della Sanità Agenzia Regionale della Sanità Dipartimento di Prevenzione Mass media Promozione U.F.Profilassi e Vaccinazioni Regia e strategia U.F.Epidemiologia monitoraggio U.OB.A. P.L.S. Genitori Le vaccinazioni, naturalmente come tutti gli interventi di carattere sanitario, presentano delle possibili reazioni avverse ed hanno delle specifiche controindicazioni che devono essere valutate in sede vaccinale. Il calendario vaccinale nazionale Bisogna, inoltre, rilevare il problema legato alla definizione della correlazione tra causa (evento vaccinale) ed effetto (reazione avversa). Devono essere applicate precise procedure per definire la sussistenza di una connessione tra una vaccinazione ed una presunta reazione avversa. D'altra parte, laddove rigorosi studi 6
7 epidemiologici hanno dimostrato l'effettiva rischiosità di un vaccino non ci sono state esitazioni a toglierlo dall'uso, come nel caso del rotavirus. Se le evidenze epidemiologiche delle malattie diventano meno evidenti, l'opinione pubblica tende a sottostimare il rischio, e quindi diminuisce la collaborazione nei confronti delle misure preventive (la cosiddetta loss of confidence), salvo dopo riprenderla in corso d'epidemia sotto la spinta emotiva dettata dai ricoveri e dai decessi.. Le notizie diffuse dai mass-media non semplificano il problema, oscillando sempre tra miracolismo e allarmismo. Si pensi alla rilevanza data ad una reazione avversa grave, rispetto al consueto silenzio relativo al risparmio annuo di gravi malattie infettive nella popolazione pediatrica e adulta. A volte genitori pongono il quesito relativo all'effettuazione di un test prevaccinale al fine di escludere una potenziale reazione avversa. L'unico test che risponda a precisi requisiti d'attendibilità scientifica è quello della valutazione del sistema d'immunoistocompatitbilità HLA. Ebbene questo test è parzialmente significativo solo nella previsione di diagnosi della spondilite anchilosante, e non riveste alcuna significatività, allo stato attuale, nel prevedere potenziali effetti avversi delle vaccinazioni. Come si preparano i vaccini I vaccini vengono preparati mediante diverse strategie. In alcuni casi i batteri e i virus sono introdotti nell'organismo già uccisi, quindi non più in grado di causare malattia ma ancora sufficienti a stimolare la produzione di anticorpi. In altri casi i batteri e i virus sono invece attenuati, ossia non uccisi ma modificati in modo da non essere più attivi. Esempi di vaccini attenuati sono il vaccino Sabin contro la poliomielite e il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia. In alcuni casi, si utilizzano le sostanze tossiche prodotte dai microorganismi che vengono inattivate prima dell'introduzione nel nostro organismo, come nel caso del vaccino antitetanico e dell'antidifterico. A volte si utilizzano componenti della superficie dei virus o della capsula esterna dei batteri, come nel caso dell'haemophilus influenzae b o del nuovo vaccino contro lo pneumococco. 7
8 Infine, una nuova serie di vaccini prevede l'utilizzo di proteine sintetiche, ottenute in laboratorio e che simulano componenti dei virus, come è il caso dell'epatite B o della pertosse. Alle componenti batteriche e virali vengono aggiunti, nella composizione dei vaccini, diversi coadiuvanti per favorirne l efficacia, prevenirne la contaminazione da parte di altri agenti microbici e stimolare le difese immunitarie dell organismo vaccinato. Naturalmente esistono anche delle controindicazioni alla effettuazione delle vaccinazioni, così come ne esistono per l'assunzione di qualsiasi farmaco. Le controindicazioni si dividono in vere e false: Controindicazioni vere Malattie acute Disordini immunitari: danno genetico, leucemie, linfomi, trattamenti con corticosteroidi o chemioterapici Gravi reazioni avverse dopo la prima somministrazione Interazioni con farmaci (meflochina, tine test) Affezioni neurologiche evolutive Gravidanza ( meglio il III trimestre ) Emofilia Controindicazioni false Affezioni delle prime vie aeree, o episodi di diarrea con febbre allergie ( escluse quelle riferibili agli antigeni vaccinali, proteine animali, conservanti e stabilizzanti) anamnesi familiare positiva per convulsioni trattamenti in corso con antibiotici, o corticosteroidi a basso dosaggio dermatosi, eczemi, infezioni cutanee localizzate malattie neurologiche non evolutive e la sindrome di Down prematurità e immaturità malnutrizione allattamento al seno incubazione di una malattia Le reazioni avverse segnalate a Trieste Reazioni avverse A.A.S.n Anni 8
9 Distribuzione delle reazioni avverse, a Trieste, in base al tipo di vaccino 7% 9% 5% 2% 2% 6% 14% 15% 23% 17% DT Influenzale HB Tetano DTP Rabbico HiB MMR IPV DTPB Il futuro ci riserva ancora nuove frontiere da raggiungere, nel campo delle novità vaccinali, si pensi al vaccino anti-nicotina, a quello anti-melanoma ecc Nuovi vaccini, allo studio HELICOBACTER PYLORI PAPOVAVIRUS VIRUS DI BURKITT CLAMIDIAE STREPTOCOCCUS MUTANS VACCINI ANTI-NICOTINA VACCINI CONTRACETTIVI La certezza di proporre misure preventive sicure, valide e sperimentate, come i vaccini, rappresenta la grande forza dei servizi vaccinali, che con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti (Dipartimento di Prevenzione, MMG, PLS, UOBA, Distretti) possono fornire delle prestazioni d'elevata qualità ai cittadini. 9
10 Le malattie emergenti Negli ultimi dieci anni, come si può vedere dall'elenco successivo si è assistito ad un emergere di nuove malattie, prevalentemente ad eziologia virale, ma non solo, basti pensare ai prioni responsabili della Sindrome Creutzfeldt Jakob. Le ragioni sono molteplici ed articolate Si assiste, da anni, ad un fortissimo incremento demografico nei paesi in via di sviluppo, con un aumento della facilità e velocità degli spostamenti personali e collettivi. Confronto tra il tempo necessario per fare il giro del mondo, negli ultimi due secoli, e la velocità dell'incremento demografico tempo ) ( e at g a v e n b m o u Gl r c e C h t o t y s a D Year ) ( n s o billi n i n o ati ul p o P d orl W popolazione Analogamente, sono aumentati i commerci e gli scambi (copertoni d'automobile per la zanzara tigre) e le importazioni d'alimenti per uso umano ed animale. E' evidenza comune la modificazione accelerata degli eventi climatici che favorisce delle trasformazioni degli ecosistemi, con lo spostamento di vettori (zanzare, roditori ecc.) verso areali dove erano sconosciuti (migrazioni dei corvi vettori della West Nile Fever) Questi fattori si associano alla naturale capacità degli agenti infettivi di adattarsi a nuove condizioni creando una combinazione molto pericolosa. A tutto ciò si aggiungono gli elementi tradizionali che hanno storicamente favorito la diffusione delle malattie infettive, quali la povertà, la fecalizzazione dell'ambiente, le condizioni igieniche scadenti, la promiscuità uomo animale (influenza aviaria) e le abitudini alimentari, diciamo "esotiche" (zibetto, ecc.). Non bisogna neanche trascurare le nuove mode che emergono nei paesi occidentali, come l'introduzione di nuovi animali di compagnia le cui caratteristiche naturali sono ancora poco note (cani della prateria vettori del virus che causa il Monkeypox. 1
11 Elenco malattie infettive emergenti 1993 Sin Nombre virus Hanta Pulm. Synd Sabia virus VHF 1994 Hendra virus Sindrome respiratoria 1995 Epatite G Epatite 1995 H Herpesvirus-8 Kaposi sarcoma 1996 vcjd prione Variante Creutzfeldt Jakob 1997 influenza aviaria (H5N1) Influenza 1999 Nipah virus Encephalite 1999 West Nile virus Encephalite 21 BT Bacillus anthracis Antrace 23 Monkeypox Pox 23 SARS-CoV SARS. Trieste, 1/12/24 11
Prof. Tarcisio Niglio LE VACCINAZIONI
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre LE VACCINAZIONI Troverete copia gratis di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliLe vaccinazioni: La prevenzione come stile di vita
Le vaccinazioni: La prevenzione come stile di vita Italo Guido Ricagni MMG S.I.M.P.eS.V. (Soc. It. di Med.di Prevenzione e Stili di Vita) La prevenzione come stile di vita VACCINAZIONI IMPORTANTI ECONOMICHE
DettagliPromozione delle vaccinazioni
Promozione delle vaccinazioni Francesca Russo Servizio Sanità Pubblica e Screening Regione Veneto Formatore Azienda Ospedaliera: Dott.ssa Silvana Lauriola Vaccinazione Azione cardine della prevenzione
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. G. Napoletano
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Indicatori di performance e di risultati nei programmi di controllo della diffusione delle malattie infettive Regione Veneto G. Napoletano Padova 04.11.2011
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliStrategie vaccinali contro il tumore della cervice uterina alla luce del Piano Vaccini Regionale: Metodi, risultati e prospettive nell'asl di Brescia
Strategie vaccinali contro il tumore della cervice uterina alla luce del Piano Vaccini Regionale: Metodi, risultati e prospettive nell'asl di Brescia Dr. Mino Baitelli Dirigente Medico Responsabile della
DettagliScienze Motorie Corso di Igiene ed Educazione Sanitaria. Le vaccinazioni
Scienze Motorie Corso di Igiene ed Educazione Sanitaria Le vaccinazioni Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione Igiene LE VACCINAZIONI 1 Introduzione ARTICOLAZIONE
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014
Oggetto: Piano regionale vaccinazioni. Assegnazione alle Aziende Sanitarie regionali delle risorse disponibili nel Bilancio Regionale 2014 ( 800.000 - UPB S05.01.001 capitolo SC 05.0023). L Assessore dell
DettagliReport Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009
NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare
DettagliLa gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte
La gestione delle emergenze infettive: analisi e proposte F R A N C E S C A R U S S O S E T T O R E P R O M O Z I O N E E S V I L U P P O I G I E N E E S A N I T À P U B B L I C A S E Z I O N E A T T U
DettagliI vaccini e le vaccinazioni
vaccini e le vaccinazioni Rocco Russo Specialista mbulatoriale Pediatra SL Benevento roccorusso@tin.it L road map - pidemiologia delle principali malattie infettive - Richiami di immunologia delle vaccinazioni
DettagliDomande frequenti sulle vaccinazioni in generale
Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Malattie trasmissibili Versione: 09.10.2013 Domande frequenti sulle vaccinazioni in generale 1. Cos è il sistema immunitario?
DettagliMortalità infantile I perché di uno studio
Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita
DettagliPRENDERSI CURA DELLA SALUTE PROPRIA E DEGLI ALTRI
PRENDERSI CURA DELLA SALUTE PROPRIA E DEGLI ALTRI Principali Cause di Mortalità in Principali cause di mortalità in África 2.000 Africa 2.000 REGIONE AFRO D REGIONE AFRO E Causa (4,6 m. morti) % totale
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliI Papillomavirus sono tutti uguali?
Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.
DettagliLe vaccinazioni Lezio i ni i d i i i g i ie i ne e d e ducazio i ne s anit i a t ri r a i Anno a ccademi m c i o: : 2 008-20 2 0 0 9 0
Le vaccinazioni Lezioni di igiene ed educazione sanitaria Anno accademico: 2008-20092009 Le vaccinazioni Costituiscono un intervento per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive Cos è un
DettagliGestione delle Vaccinazioni nell Azienda Sanitaria Locale
Seminario I VACCINI: STRUMENTO DI PREVENZIONE Gestione delle Vaccinazioni nell Azienda Sanitaria Locale Paolo D Argenio 9 Ottobre 2013 Ospedale M. Bufalini (Cesena) Vaccinazioni nella Asl Programma Vaccinale
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliUn Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Tanti Piani Regionali Prevenzione Vaccinale
24 maggio 2014 Un Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Tanti Piani Regionali Prevenzione Vaccinale Elisabetta Franco Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione Università di Roma Tor Vergata Nuovo calendario
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliVACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO. Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma
VACCINI PER L'ADULTO- ANZIANO Carlo Calzetti U.O. Malattie Infettive ed Epatologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Parma TETANO - Anatossina - Tempi 0, 1, 6 mesi - Richiami ogni 10 anni dopo almeno
DettagliBambini si nasce, grandi si diventa?
Bambini si nasce, grandi si diventa? World Social Agenda 2011-2012 Nel 2000, 189 paesi membri dell'assemblea delle Nazioni Unite hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio. Si sono impegnati a eliminare
DettagliL offerta formativa in Veneto Corso FAD Buone pratiche vaccinali. Padova 19 giugno 2015 Maria Rosa Valetto valetto@zadig.it
L offerta formativa in Veneto Corso FAD Buone pratiche vaccinali Padova 19 giugno 2015 Maria Rosa Valetto valetto@zadig.it Obiettivi del programma formativo (2014-2015) aumentare le conoscenze degli operatori
DettagliSORVEGLIANZA DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2011 -
SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2011 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2011- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2011 - I dati estratti dal
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2000D0096 IT 05.09.2012 006.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 dicembre 1999 relativa
DettagliPrevenzione in Sanità: le novità vaccinali in ambito pediatrico e negli adulti
2015 MOTORE SANITÀ STATI GENERALI DELLA SANITÀ REGIONE DEL VENETO 29, 30 e 31 GENNAIO 2015 Padiglione Giovanni Rama dell Ospedale dell Angelo Via Paccagnella, 11 30174 Venezia Zelarino Prevenzione in Sanità:
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliSalute Infanzia e Adolescenza
Salute Infanzia e Adolescenza Modena 11 ottobre 2005 Migliorare il contesto ambientale, sociale e di cura Paola Pace Pediatra di Libera Scelta in Associazione LA SALUTE È non solo assenza di malattia,
DettagliMedico competente e vaccinazioni per i lavoratori
Incontriamo i Medici competenti Medico competente e vaccinazioni per i lavoratori Intervento a cura di: Marino Faccini Milano 28 maggio 2014 Le vaccinazioni hanno sempre un impatto di Sanità Pubblica Contesto
DettagliANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI
ANALISI DI IMPATTO DI BUDGET DI UNA NUOVA STRATEGIA VACCINALE PATRIZIA BERTO, NICOLA PRINCIPI INTRODUZIONE Le Infezioni da Pneumococco (PNU) rappresentano un problema sanitario grave, soprattutto a causa
DettagliCenni sulle più comuni malattie dell infanzia
Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione
DettagliPaolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA
Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliCentro di Medicina Preventiva e assistenza sanitaria Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive VACCINATION MONTH
Centro di Medicina Preventiva e assistenza sanitaria Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive VACCINATION MONTH INFLUENZA Malattia respiratoria acuta causata da un virus appartenente agli
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliIgiene nelle Scienze motorie
Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»
DettagliAPPENDICE: GLI INDICATORI SANITARI
APPENDICE: GLI INDICATORI SANITARI INDICATORE A 1 Metodo di calcolo Valore e descrizione Mortalità per tutte le cause Tasso annuo di mortalità: tutte le cause di morte per ciascun gruppo di età (Numero
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliREPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2010
REPORT SINTETICO dei casi di MALATTIA INFETTIVA notificati nell Asl Roma C nel 2 Il presente rapporto sintetico deriva dall elaborazione dei dati relativi alle notifiche di malattia infettiva pervenute
DettagliRASSEGNA STAMPA Aggiornamento: dicembre 2013 a cura di
COMUNICATO STAMPA CONGIUTO Da SItI, SIP, FIMP e FIMMG l appello a offrire gratuitamente il vaccino contro il meningococco B a tutti i lattanti italiani 12 dicembre 2013 RASSEGNA STAMPA Aggiornamento: dicembre
DettagliDenuncia di Malattia Infettiva
Denuncia di Malattia Infettiva Strumento determinante per la sorveglianza sulle malattie infettive insorgenti sul territorio con applicazione delle misure di profilassi e controllo al fine di impedire
DettagliFebbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)
FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
Dettagliwww.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni
VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio
DettagliQuando e come informare i genitori
Quando e come informare i genitori Obiettivi dell informazione Aumentare le conoscenze Modificare le false convinzioni Rispondere alle domande poste Aumentare la capacità di gestione autonoma delle diverse
DettagliLA MENINGITE Sintomi e diagnosi
LA MENINGITE La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva e può essere virale o batterica.
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliLa Campagna Straordinaria di Recupero
La Campagna Straordinaria di Recupero Strategie di vaccinazione da attuare per eliminare il morbillo Raggiungere e mantenere nel tempo coperture vaccinali entro i 2 anni per una dose di MPR > 95%. Vaccinare
DettagliSabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona
Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Clinica Pediatrica Università degli Studi di Novara A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Nel Mondo: 130-150 milioni di
DettagliSorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006
LazioSanità Agenzia Sanità Pubblica Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006 Domenico Di Lallo La prevenzione degli effetti sulla salute delle
DettagliLinee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea
Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea Giovanni Bartoli Nell Unione europea la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano argomenti tra i più
DettagliIGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività
IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliRISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliAvvio della Campagna di Vaccinazione antinfluenzale 2015-16, a Trieste
Avvio della Campagna di Vaccinazione antinfluenzale 2015-16, a Trieste dott.fulvio Zorzut Direttore S.C. Igiene Sanità Pubblica Prevenzione Ambientale Dipartimento di Prevenzione di Trieste La Campagna
Dettagli1) l introduzione del concetto stesso di
Con l introduzione del D.Lgv. 626/94 (oggi D.Lgs.81/08 e s.m.i.) gli elementi innovativi sono molteplici. Quelli che interessano il rischio biologico sono: 1) l introduzione del concetto stesso di rischio,
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE
DettagliCOPERTURE VACCINALI NELL INFANZIA E NELL ADOLESCENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA
COPERTURE VACCINALI NELL INFANZIA E NELL ADOLESCENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA Anno 2013 A cura: C. Braida, T. Gallo Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria,politiche sociali e famiglia Regione
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliIgiene ed Educazione Sanitaria 2010-2011
Igiene ed Educazione Sanitaria 2010-2011 L'IGIENE E' fondata sulla Ricerca per : La conoscenza delle cause dei fenomeni Sulla promozione dei determinanti della Salute Sulla lotta ai fattori di rischio
DettagliLAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio
LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Meningite Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
Dettagli(liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI. Descrizione dell attività:
Pagina 1 di 11 (liberamente interpretato da http://www2.unipr.it/~bottarel/epi/homepage.html) SCHEDA ALUNNI Descrizione dell attività: Problema 1. Siamo nel 2060 ed ormai gli umani hanno colonizzato Marte.
DettagliStrategie di vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita
Strategie di vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita Target della vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita 1. Adolescenti 2. Donne suscettibili in età fertile 3. Gruppi difficili
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 05
Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame ATTENZIONE: IN QUESTA ESERCITAZIONE PIÙ DI UNA RISPOSTA PUÒ ESSERE CORRETTA 1) L'incidenza cumulativa
DettagliOrganizzazione, marketing interno e cultura del servizio
Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Principi organizzativi La piramide rovesciata Il marketing interno La cultura del servizio Roberta Bocconcelli a.a. 2011/2012 DESP Dipartimento
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliGianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara
VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie
DettagliPREVENZIONE POLMONITE
fiammaz o l m o n a r e struzione br avità pleuri Streptococcus p n e u m o n i a Infezione Mal Respiratorio PREVENZIONE POLMONITE Vaccino Pneumococcico Polisaccaridico Coniugato, (13Valente Adsorbito)
Dettagli7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE
7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE 7.1 Prevenzione e trattamento delle malattie infettive droga-correlate 7.1.1 Prevenzione 7.1.2 Counselling 7.2 Prevenzione dei decessi
DettagliPREMESSA. Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL NA4
Il Contributo del Registro Tumori Campano alla conoscenza epidemiologica del territorio: analisi dei dati di incidenza oncologica per il periodo 1997 / Dott. Mario Fusco Direttore Registro Tumori di Popolazione
DettagliMateriale per gli alunni
Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno
DettagliI tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.
I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi
DettagliSicurezza Alimentare e Nutrizionale
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.I.A.N. Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Struttura Semplice di Nutrizione Sicurezza Alimentare e Nutrizionale Progetto Regionale 2006-2008 1 Progetto Sicurezza
DettagliDalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario
Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio
DettagliRISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI
RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI (Elaborazione a cura della dott.ssa Filomena Lo sasso dirigente
DettagliCOMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI
COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI REPORT DI RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO 0-3 anni Anno Scolastico 2011/12 A cura della Direzione Servizi Educativi - Affari
DettagliMalattia da virus Zika
Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia
DettagliMarisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia
CORSO di IGIENE Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento dei fattori
DettagliPediatria Preventiva e Sociale
Che cos è la meningite? La meningite è un infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale, che può essere causata da virus o batteri. Le forme virali sono solitamente più lievi
DettagliCorso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1
Università degli Studi di Padova Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia - A.A. 2014-15 Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Docenti: prof.ssa Anna Chiara Frigo
DettagliAlla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale
Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento
DettagliAnna Frank. C.T.P. Adulti
Anna Frank Tito Maccio Plauto San Giorgio C.T.P. Adulti Scuola Secondaria di primo grado Via Anna Frank di Cesena Progetto Macramè MEDIATORI CULTURALI aa.ss. 2008/2009-2009/2010 2009/2011 Scuola Secondaria
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROGETTO DI LEGGE N. 0212. di iniziativa dei Consiglieri regionali:
REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 6598 PROGETTO DI LEGGE N. 0212 di iniziativa dei Consiglieri regionali: Violi, Carcano, Casalino Buffagni, Corbetta, Fiasconaro, Maccabiani, Macchi,
DettagliManca qualcosa: cosa c èc. di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Farina OJC 15 maggio 2013
Manca qualcosa: cosa c èc di sbagliato nell usare l età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi Consonni, Epidemiol Prev,, 2013 Farina OJC 15 maggio 2013 Introduzione Negli ultimi decenni l epidemiologia
DettagliPIANO DELLE VACCINAZIONI
PIANO DELLE VACCINAZIONI 1.Premessa Il Piano Nazionale Vaccini 2005-2007 ha stabilito gli indirizzi per il mantenimento o raggiungimento degli obiettivi fissati in ordine alla prevenzione e controllo delle
DettagliBambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
DettagliOrganismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti
Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliLa valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica
La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza
DettagliPiano nazionale della prevenzione 2005-2007. Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche con il Pnp
3 Piano nazionale della prevenzione 2005-2007 Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche con il Pnp 13 Progetti Ccm e altre interazioni sinergiche Con l avvio del Piano nazionale della prevenzione è emersa
DettagliIgiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione
Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico
Dettagli