Progetto RI-Umbria. Scenario Operativo e Piano di Lavoro

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1 Progetto Scenario Operativo e Piano di Lavoro

2 Indice Introduzione Cos è il progetto RIUMBRIA Finalità Obiettivi Strategia Attuativa Risultati attesi Governo del Progetto Piano finanziario Organizzazione Piano di Lavoro... 13

3 Pagina 3 di 14 Introduzione RI-Umbria è un progetto concepito, nel 2007, in risposta all Avviso CNIPA (ora DigitPA) per il cofinanziamento di progetti di Riuso, intendendo con questo termine tutti i processi di trasferimento di soluzioni informatiche realizzate da Amministrazioni pubbliche verso altre PA interessate ad adottarle. Dalla sua ideazione nel 2007 ad oggi, le evoluzioni tecnologiche e normative hanno influenzato gli obiettivi del progetto senza però alterarne finalità e risultati attesi, che anzi sono stati inseriti nel Piano strategico regionale per la Società dell Informazione e della conoscenza Umbria 2013 e ripresi nel programma operativo Avanti Veloce approvato dall assemblea del Consorzio SIR con del 223 del 28/9/2009. La finalità generale del progetto è quella di mettere in condizione tutti gli Enti Soci del Consorzio SIR Umbria, sia da un punto di vista tecnologico che organizzativo, di erogare servizi online a cittadini e imprese mettendo a regime le esperienze e gli strumenti realizzati degli ultimi anni e riusando gli aspetti metodologici, organizzativi e contenutistici, là dove possibile, del progetto People. Riumbria è strettamente legato al progetto CST/ALI (Centro Servizi Territoriali / Alleanza Strategica per l Innovazione) le cui finalità sono quelle di rendere operativa la gestione in forma associata di servizi e sistemi per assicurare la sostenibilità economica, nel tempo, dei servizi erogati. Il CST è il Consorzio SIR Umbria, i servizi del progetto RI-Umbria verranno gestiti a regime in forma associata anche grazie al modello organizzativo del CST/ALI. Riumbria è anche oggetto di una collaborazione interregionale con la Regione Emilia- Romagna finalizzata a realizzare azioni congiunte per lo sviluppo e la diffusione dei servizi del sistema di gestione delle pratiche SUA e SUE sviluppato dal progetto e- government VBG coordinato dal Comune di Terni. L evoluzione normativa, il progresso tecnologico, il percorso verso l autosufficienza territoriale (federalismo), la spesa pubblica da ridurre, rendono necessaria una ricontestualizzazione del cosa e del come in modo da rendere il Progetto effettivamente aderente alle esigenze dell Umbria. Negli ultimi anni gli Enti hanno vissuto, e soprattutto metabolizzato, un progressivo e profondo cambiamento culturale che oggi li vede in grado di accettare ed adottare nuovi modelli organizzativi che presuppongono l uso spinto di servizi ICT. La dematerializzazione della Denuncia di Inizio Attività (DIA) relative al Piano Casa della LR13/2009 o quella relativa alle domande per l accesso alle Misure per il sostegno al reddito dei soggetti interessati da crisi aziendali o occupazionali della LR4/2009, sono esempi concreti di come gli Enti Locali siano ormai attrezzati culturalmente per nuovi modelli organizzativi volti a ridurre la burocrazia e semplificare i rapporti con la PA. Alla luce di quanto sopra, l architettura di progetto ha focalizzato l attenzione su tre considerazioni di base: Standardizzazione procedurale e semantica dei procedimenti per attivare e gestire tecnicamente gli endoprocedimenti tra Enti. Condivisione di esperienze per introdurre nuovi modelli cooperativi e solidali di organizzazione; Integrazione tecnico-funzionale e cooperazione tra i sistemi informativi

4 Pagina 4 di Cos è il progetto RIUMBRIA 1.1 Finalità Il progetto RIUMBRIA è lo strumento operativo per portare progressivamente tutti i Comuni a semplificare e dematerializzare i processi amministrativi, a condividere le proprie informazioni con le altre PA ed a attivare uno sportello on-line dei servizi per cittadini e imprese secondo quanto previsto dal Codice dell Amministrazione Digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, e delle normative che si sono succedute in questi anni. RI-Umbria è fondato sull intelligenza collettiva del Sistema Istituzionale dell Umbria per migliorare la gestione interna e l efficienza dei servizi offerti a cittadini e imprese. Il progetto intende accompagnare l innovazione delle Amministrazioni improntando i processi di erogazione dei servizi pubblici sui principi della condivisione e della collaborazione (in coerenza con quanto disciplinato dalla Delibera CiVIT n.88/2010, adottata a seguito della L.150/2009). L erogazione di un "servizio pubblico verso cittadini e imprese è responsabilità solidale di tutte le PA coinvolte, Comune in testa, sia di quelle che determinano le regole sia di quelle che partecipano attivamente fornendo pareri. Il Comune, la Regione, la Provincia ed altri non possono più operare in maniera autonoma, cioè mettere regole (leggi, regolamenti, procedimenti amministrativi, piani, etc) ed organizzare i loro processi interni senza tenere conto di tutti gli attori e le PA coinvolte in quel servizio pubblico. I modelli organizzativi delle PA devono essere coerenti e tra loro connessi attraverso la definizione di regole di cooperazione e di procedimenti coerenti (standard semantici, contenutistici, informativi). In questo modo è possibile gestire gli endoprocedimenti tra Enti (Comune, Privincia, Regione, Soprintendenza, VVFF, ASL). Gli ambiti di intervento sono i seguenti: a. Sportelli Unici. Tutti gli Enti Locali devono conformarsi alle nuove disposizioni in materia di sportello unico introdotte con il recente DPR 10/06/2010 recante Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, a norma dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ed all art. 110 della Legge Regionale 15/2010 che ha recepito la Direttiva Servizi della Commissione Europea (Direttiva 123/2006 EC). b. Accesso sicuro ai servizi via Web. L erogazione di servizi pubblici on-line via Web prevede che il cittadino debba essere riconosciuto dall Ente in modo certo e sicuro, attraverso un sistema che gestisce l Identità Digitale del cittadino. Occorre una gestione condivisa (federata) sia per il rilascio delle credenziali sia per la gestione della sicurezza in modo che il cittadino abbia un unica password

5 Pagina 5 di 14 e che tutte le soluzioni informatiche presenti sui comuni possano facilmente integrarsi. c. Servizi a valore aggiunto. Il personale dei Comuni impegna molto del proprio tempo a fornire dati ed informazioni verso l esterno. E di particolare rilievo l impegno nei confronti delle forze dell ordine, dell autorità giudiziaria, degli enti previdenziali, dei concessionari per la fornitura di visure anagrafiche, ma è altresì rilevante quello relativo allo stato dei pagamenti dei fornitori ed al pagamento di tributi e servizi. Questi tre esempi hanno implicazioni di privacy e sicurezza rilevanti che se delegati al singolo comune diventano, soprattutto per quelli di piccole dimensioni, complessi ed onerosi da gestire. Occorre supportare gli Enti nelle problematiche di implementazione tecnologica e di gestione della sicurezza con regole e processi condivisi. Benefici attesi da questo progetto sono: 1. Organizzativi. Acquisizione certa e completa delle istanze digitali dello Sportello Unico direttamente dal Professionista/Cittadino ed automazione delle attività ripetitive (protocollo, comunicazioni obbligatorie ai cittadini, scadenze, etc) e dei controlli formali. Gestione degli endoprocedimenti tra comune ed altre Pa (Regione, Provincie, ASL in primis) in modalità telematica. Aggiornamento normativo dei procedimenti amministrativi. Integrazione dei propri dati con quelli provenienti da altre fonti esterne (catasto, CCIAA, etc). Produzione delle statistiche verso la regione ed altre PA. Gestione storica dei procedimenti. Trasparenza degli atti e dell azione amministrativa. Sistema di regole condiviso tra le PA per garantire la conformità normativa. 2. Tecnologici. L uso delle tecnologie basate su web introduce problemi complessi che richiedono competenze specialistiche che spesso i comuni, soprattutto piccoli, non hanno a disposizione. Il progetto prevede di mettere a disposizione professionalità e servizi per supportare gli enti nelle scelte tecnologiche sui temi specifici affrontati dal progetto. 3. Economici. Il progetto finanzia gli interventi di realizzazione, dispiegamento e formazione presso tutti gli Enti rendendoli così sostenibili economicamente in quanto realizzati in forma associata dall intero Sistema Istituzionale. L ente dovrà sostenere a quota annuale di contribuzione, deliberata dall Assemblea dei Soci del Consorzio, per la gestione associata di quei servizi che l Ente deciderà di utilizzare effettivamente. 4. Culturali. La possibilità per tutti i dipendenti degli enti, soprattutto di quelli più piccoli, di essere messi in rete con altri colleghi ed esperti in tematiche di loro pertinenza, consente loro di poter fruire/dare un contributo al processo interno di aggiornamento del modello organizzativo. Disporre di un magazzino di procedimenti, modelli e regolamenti dai quali attingere diventa una base concreta di sviluppo delle competenze.

6 Pagina 6 di Obiettivi L occasione del Riuso offerta dal progetto RIUMBRIA, è stata colta dalla Regione Umbria per completare, ampliare e diffondere su tutto il territorio regionale la propria infrastruttura E-Umbria come uno dei canali di accesso ai servizi della PA, e come punto di raccolta (repository) di dati ed informazioni istituzionali, normativi e procedimentali. Il progetto si avvale (riusa) dell esperienza e delle soluzioni metodologiche maturate in altri progetti in particolare PEOPLE, il progetto e-gov messo a disposizione in riuso dal Comune di Firenze, ed il progetto VBG, progetto e-gov di proprietà di tutti i Soci del Consorzio SIR Umbria. Quest ultimo è stato ceduto in Riuso alla Regione Emilia Romagna, la quale lo ha messo a disposizione di tutti gli Enti del proprio territorio. La Regione Umbria ed Emilia Romagna hanno inoltre sottoscritto una convenzione per azioni congiunte nell'ambito dei progetti di riuso finalizzate all evoluzione della soluzione software vbg - virtual business gate per la gestione dei procedimenti di Sportello Unico. RI-Umbria ha come destinatari/beneficiari degli interventi gli Enti Soci del Consorzio SIR Umbria ed in particolare i Comuni sotto i 5000 abitanti, i quali sono anche coinvolti nel progetto CST-ALI, progetto che definisce e realizza il modello di gestione in forma associata dei servizi Egov, tra i quali sono quelli di RI-Umbria. Gli obiettivi sono i seguenti: Completare la piattaforma FED-umbria per la gestione federata dell identità digitale dei Cittadini che consenta loro di accedere ai servizi telematici della PA in modo standardizzato, sicuro e uniforme su tutto il territorio regionale. Il completamento della piattaforma prevede la realizzazione delle seguenti nuove funzionalità: identificazione tramite CNS, PIN dispositivo, Gestione degli Intermediari. Istituire le Comunità di Pratica su specifiche tematiche legate all introduzione di nuovi modelli organizzativi nelle PA ed alla diffusione delle tecnologie Web, aperte a tutte i dipendenti delle PA ed agli Esperti, per proporre modelli e standard operativi negli ambiti giuridici, amministrativi ed organizzativi, e per promuovere e diffondere le buone pratiche. Rendere disponibile la piattaforma tecnologica E-Umbria, tramite la quale accedere ai servizi degli Enti Soci. Su E-Umbria saranno implementate alcune funzioni per erogare i servizi di Visura anagrafica ed Estratto conto Fornitori. Queste due funzioni saranno realizzate per le soluzioni tecnologiche INSIEL ed HALLEY per la gestione dell Anagrafe e della Contabilità Fornitori in quanto sono adottate dal 90% degli Enti Locali della Regione e dal 98% dei Comuni con meno di abitanti. Verranno inoltre predisposti e pubblicati i WebServices per interagire con gli altri sistemi. Sarà implementato il portale regionale dei servizi con le funzione di indirizzamento tramite le quali sarà possibile accedere a tutti i servizi on-line pubblicati da ogni Ente della Regione, sul modello di quanto ha realizzato il nuovo

7 Pagina 7 di 14 portale nazionale E-Umbria verrà implementato con il repository dei procedimenti, un magazzino di norme, regolamenti, modulistica, processi, e documentazione varia relativa a un singolo procedimento a disposizione degli Enti nel momento in cui questi hanno la necessità di attivarlo nel proprio territorio. Rendere disponibile una piattaforma per i pagamenti elettronici alle Amministrazioni Locali di tributi, diritti e servizi. Ampliare le funzioni e rendere disponibile la piattaforma VBG per l accesso e la gestione dei servizi di Sportello Unico (SUE, SUAP, Commercio) per avviare e gestire in modalità telematica i procedimenti inerenti le attività produttive, l edilizia e il commercio anche in relazione alle evoluzioni funzionali e tecnologiche previste nella Convenzione tra Regione Umbria e Regione Emilia Romagna. I nuovi sviluppi verranno realizzati su architettura Java J2EE e tecnologie open-source e prevedono lo sviluppo degli adeguamenti necessari alla interoperabilità e cooperazione applicativa con altre infrastrutture regionali tramite protocolli SPCoop. Realizzare e rendere operativo un modello di dispiegamento sostenibile che sia in grado di adattare gli obiettivi del progetto alle effettive condizioni di partenza presenti nei singoli Enti, e di accompagnarli, con la gradualità possibile nelle singole amministrazioni, verso un effettiva operatività che tenga conto sia delle problematiche giuridiche, amministrative, organizzative, tecnologiche che dell adattamento culturale ai nuovi scenari organizzativi. 1.4 Strategia Attuativa Il progetto intende pienamente utilizzare l'insieme di infrastrutture digitali realizzate dalla Regione Umbria e dal Sistema Istituzionale nel suo complesso, attraverso i progetti sviluppati negli ultimi cinque anni, in quanto rappresentano i fattori abilitanti per l'erogazione di servizi con modalità innovative e permetterà la trasformazione dei processi in un'ottica di Amministrazione Digitale. Tale impianto architetturale ha nelle seguenti specifiche tecnologiche il punto di forza basato su: 1. Rispetto degli standard nazionali di Cooperazione Applicativa (SPC e ICAR); 2. Ricorso a tutte le risorse di analisi, progettazione e modellizzazione prodotte nell ambito del progetto PEOPLE; 3. Sicurezza garantita attraverso l'identità digitale in FED; 4. Utilizzo della PEC per lo scambio di istanze e dati tra PA, Cittadini e Imprese; 5. Interoperabilità diretta e facilità di integrazione tra sistemi di back-end e front-end, attraverso tecnologie semantiche XML/RDF e moderne architetture REST; 6. Garanzia di riuso nella Pubblica Amministrazione attraverso una architettura aperta (EOSS E-gov Open Service-oriented Stack), che garantisca l'isolamento logico-funzionale attraverso la definizione di identificatori, formati e protocolli (IFaP);

8 Pagina 8 di Utilizzo di tecnologie "open source" da rilasciare sotto una licenza che rispetti i principi della L.R. n.13/2006. Tutti i sistemi informatici riusati dal progetto sono rilasciati con la formula così com è in quanto non prevedono personalizzazioni che invece possono essere fatte dagli enti su esplicita richiesta. 8. Garantire lo sviluppo indipendente di soluzioni sia Software as a service (SaaS), che Platform as a Service (PaaS) e Software infrastructure as a service (SiaaS); 9. Possibilità di estendere i servizi in ottica Web 2.0 sfruttando i canali comunicativi attraverso , SMS e RSS; Tre le linee di intervento: 1. Completare con nuove funzioni ed adattare le piattaforme E-Umbria, FED- Umbria e VBG. 2. Rendere disponibili a tutti gli Enti soci del Consorzio le piattaforme e metterli in condizione di erogare servizi a cittadini ed imprese. 3. Supportare gli Enti nel processo di adattamento della loro organizzazione nella fase di dispiegamento delle tecnologie e nella fase di utilizzo dei servizi. Le fasi di dispiegamento terranno conto del punto di partenza di ogni ente in modo da iniziare ad utilizzare le infrastrutture e le tecnologie disponibili per erogare servizi all interno delle Amministrazioni per poi estenderne, con gradualità, l accesso all esterno. Verranno individuati 4 Comuni Pilota su cui sperimentare le soluzioni realizzate e le strategie di dispiegamento da estendere poi su tutti gli altri Enti. Le fasi e le strategie di dispiegamento sono le seguenti: 1. Dispiegamento tecnologico. E la fase vincolante per lo start-up di tutte le altre. Rende fruibile sull infrastruttura regionale tutte le tecnologie necessarie ad erogare i servizi. Questa fase ha tempi ed obiettivi ben precisi ed è omogenea in tutti gli enti che prevedono in modalità ASP (SaaS). Gli Enti che vorranno dispiegare i servizi presso le proprie infrastrutture tecnologiche saranno oggetto di attività specifica che potrebbe comportare oneri a carico del singolo Ente in funzione della complessità. Per le istallazioni on-site preesistenti dei sistemi Fed, e-umbria e VBG, è previsto il solo adattamento tecnologico alla nuova versione 2. Dispiegamento per l uso dei servizi da parte di un ufficio. Questa fase prevede la collaborazione ed il coinvolgimento dei referenti comunali. I tempi per completare la fase sono condizionati dai fattori interni all ente. Gli interventi agiscono su aspetti giuridici, organizzativi, amministrativi e culturali. 3. Dispiegamento per attivare la collaborazione tra gli uffici. Questa fase ha come input le richieste della fase 2 ed è circoscritta ad interventi tecnologici di integrazione(es protocollo) ed organizzativi per definire ed attivare i processi di cooperazione. 4. Dispiegamento per attivare la collaborazione tra diverse PA. Questa fase dipende dalla seconda e prevede l adozione delle raccomandazioni e degli standard individuati dalle Comunità di Pratica sia per attivare endoprocedimenti sia per lo scambio sistematico di dati tra le istituzioni.

9 Pagina 9 di Dispiegamento per attivare l accesso ai servizi da parte di Cittadini e Imprese. Questa fase dipende dalla fase 2 per procedimenti che coinvolgono solo un ufficio, dalla fase 3 per procedimenti con endoprocedimenti interni all Ente, e dalla fase 4 per procedimenti che coinvolgono più Amministrazioni (Comune, Provincia, ASL, VVFF) Ogni Ente deve dare formalmente la propria adesione al progetto Riumbria impegnandosi ad attivare i servizi ai quali è interessato. Il dispiegamento del progetto deve tenere conto delle diversità degli enti destinatari, a questo proposito verranno individuati i diversi scenari di dispiegamento e predisposti i relativi kit di dispiegamento che affrontano tutti i temi di natura tecnologica, amministrativa, economica, formativa, e di supporto necessario affinché l ente sia messo in grado di erogare i nuovi servizi. Relativamente ai servizi di Sportello Unico, verranno messi a disposizione i procedimenti (modulistica, normativa, regolamenti, flussi procedurali, documentazione), attualmente operativi nei comuni umbri che utilizzano VBG. La formazione e l addestramento prevedendo sessioni di gruppo in aula integrate con supporto telematico a distanza. Il progetto non prevede l affiancamento o il supporto su specifiche esigenze del singolo Ente. Le Comunità di pratiche previste dal progetto (SUAP; identità digitale; dematerializzazione; territorio-catasto-tributi) saranno coordinate dal Consorzio SIR e loro attività proseguiranno nell ambito della struttura operativa del CST. Le azioni di informazione, promozione e comunicazione del progetto ai diversi destinatari (Amministratori, Dirigenti e Funzionari, degli EELL umbri, l insieme dei portatori di interessi verso il progetto) verranno realizzate tramite il sito web di progetto, news periodiche, incontri sul territorio, comunicati stampa, partecipazione a convegni e fiere di settore. Verrà realizzato un sito di progetto all indirizzo /riumbria con tutte le informazioni disponibili. Il progetto RI-Umbria, anche considerando le contemporanee ed interconnesse iniziative legate ai progetti del programma ELISA (ELICAT, ELIFIS, GIT, FEDFIS, IQuEL, ELI4U), e CST, rappresenta un'occasione unica per consolidare tale insieme di infrastrutture digitali, andando ad implementare un impianto architetturale condiviso ed aperto da porre alle fondamenta di successivi interventi. 1.4 Risultati attesi Con riferimento agli obiettivi indicati, gli effettivi risultati che si conseguiranno dipendono dalla volontà e determinazione con cui gli enti aderiranno al progetto. Gli indicatori di risultato del progetto che verranno utilizzati per meglio rappresentare il contesto operativo di riferimento sono i seguenti: Disponibilità delle piattaforme tecnologiche N. enti locali aderenti N. di altre PA aderenti

10 Pagina 10 di 14 N. operatori N. utenti identificati in FED N. di endoprocedimenti N. procedimenti digitalizzati N. di Uffici che cooperano nell ente % di popolazione coperta dai servizi on-line L aspirazione del progetto è quella di coprire l 80% della popolazione regionale, gli altri parametri sono un dettaglio di tale risultato. Gli indicatori verranno specificati attraverso una percentuale riferita alla totalità degli elementi rappresentati dall indicatore. 2. Governo del Progetto 2.1 Piano finanziario Il valore totale del progetto è pari ad ,00 cofinanziati per ,00 da DigitPA, per dalla Regione Emilia Romagna e per ,00 dalla Regione Umbria il cui cofinanziamento è in termini di conferimento della piattaforma e- Umbria. Il progetto prevede di riusare la piattaforma e-umbria sviluppata dalla Regione, le metodologie del progetto People, i servizi dei progetti e-gov Umbria (per un totale figurativo di ,00), sviluppare nuove funzioni applicative ed integrare servizi e sistemi (per un totale di ,00), ed avviare i servizi su tutti i Comuni dell Umbria (per un totale di ). Tutti i costi di sviluppo, formazione e dispiegamento sono sostenuti dal Progetto senza oneri a carico degli Enti Soci del Consorzio. I costi della gestione associata dei servizi e dei sistemi a regime dovranno essere sostenuti dagli Enti in funzione della loro dimensione e sono relativi a: Conduzione tecnico-sistemistica Manutenzione ordinaria e correttiva Help Desk La manutenzione evolutiva, rivestendo carattere di eccezionalità in quanto evolve le funzioni dei sistemi, va intesa come nuovo progetto e quindi verrà eventualmente gestita come progetto specifico. Il modello adottato dall Assemblea dei Soci del Consorzio, con deliberazione n 199 del 11/03/2009, prevede che i costi di cui sopra siano sostenuti dai Soci che effettivamente usano i servizi/sistemi, in una logica pay-per-use in funzione della loro dimensione operativa. Considerato che si tratta di una quota di contribuzione alla gestione associata e che i costi di tale gestione sono esclusivamente quelli fatturati dai fornitori, è evidente che occorre, da un lato, raggiungere un numero adeguato di Enti per rendere economicamente sostenibile nel tempo l uso dei servizi e dei sistemi sviluppati;

11 Scenario Operativo Pagina 11 di 14 dall altro una negoziazione seria tesa a contenere quanto più possibile i costi di gestione a regime delle piattaforme tecnologiche. Attualmente tale modello di compartecipazione alla gestione associata è adottato per la gestione dei seguenti sistemi e servizi: Protocollo INTERPA; Workflow INTERPA; VBG (SUAP+SUE+Commercio); PEC; Connettività SPC; Sicurezza SPC. I costi a regime dei servizi/sistemi e le quote di contribuzione per la relativa gestione associata verranno discussi dall Assemblea dei Soci nella seduta di approvazione del bilancio preventivo 2011 che si terrà entro la fine del mese di novembre Organizzazione La complessità dell'intervento e la numerosità degli attori coinvolti rende necessaria un adeguata struttura di governo del progetto, previsto nella convenzione, che coinvolga fin dall'inizio le Amministrazioni beneficiarie dell'intervento stesso affinchè le loro aspettative siano coerenti con i risultati attesi del progetto.. Il progetto RI-Umbria rappresenta un macro-intervento di notevole complessità, dettata sia dalla forte inter-correlazione con altri progetti/sistemi (sia in corso di sviluppo che in esercizio) che dalla numerosità di Enti locali e fornitori che saranno coinvolti (tra cui Webred per le componenti trasversali ed i fornitori delle soluzioni di back-end in uso da parte degli Enti locali). Il governo del macro-intervento è delineato sinteticamente nello schema che segue: tel fax C.F sir@postacert.umbria.it

12 Pagina 12 di 14 I beneficiari (partecipanti) dell intervento sono tutti i Soci del Consorzio SIR Umbria. Un sottoinsieme dei beneficiari (sperimentatori) deve sperimentare le soluzioni realizzate e soprattutto collaborare con il capo progetto del fornitore per la costante verifica e monitoraggio dei lavori. Il governo del progetto prevede l interazione di soggetti attivamente impegnati a realizzare le finalità e gli obiettivi di progetto a favore dei beneficiari con i seguenti ruoli e funzioni: Attuatore: il Soggetto attuatore del progetto RI-Umbria è la Regione Umbria (Servizio Sistema Informativo della Direzione Regionale Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali) che tramite il Responsabile del Procedimento è responsabile dell attuazione dell intero macrointervento. Coordinatore: il Coordinatore del Progetto RI-Umbria è il Consorzio SIR Umbria che provvede a tale funzione tramite due soggetti: Direttore dell'esecuzione: governa il complesso di tutte le attività e dei vari affidamenti/contratti con i fornitori, nonché la relativa rendicontazione complessiva. Direttore dell Esecuzione è il Direttore del Consorzio. Staff dedicato: è coordinato dal Direttore dell esecuzione e ricomprende: o Componenti di assistenza ovvero figure appositamente incaricate a fini di progettazione architetturale, assistenza al project management, rendicontazione, comunicazione ; o Capiprogetto dei fornitori ovvero figure che per un tempo determinato alla settimana sono dedicati in via esclusiva al progetto e lavorano nello staff (oltre a interfacciarsi con il proprio team di esecuzione all'interno dell'azienda e con i rappresentanti dei Gruppi di utenti inseriti nei singoli Gruppi di monitoraggio ); Collaudatore: esperto che fornisce, durante l intervento, eventuali pareri architetturali o sulle specifiche funzionali/tecniche esecutive ed eseguono verifiche/collaudi in corso d opera e finali (sia del macro che di ogni singolo intervento), interfacciandosi con il Direttore dell esecuzione, e quando necessario con lo Staff. Realizzatore: soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento. Sono soggetti realizzatori la Società pubblica Regionale Webred SpA ed il Consorzio Sir Umbria. Fornitore: soggetto responsabile della fornitura sulla base di un affidamento. Il Fornitore mette a disposizione un Capoprogetto che è parte dello staff di progetto. Il progetto prevede inoltre due organismi di coordinamento: Gruppo di Coordinamento: mantiene il collegamento tra gli Enti partecipanti consentendo un costante allineamento con le loro volontà ed aspettative rispetto ai risultati attesi del progetto. E composto da Referenti non tecnici degli Enti coinvolti. Gruppi di Monitoraggio: sono composti dagli utenti e dai tecnici degli Enti sperimentatori. Verrà costituito un gruppo per ogni intervento e lavoreranno in stretto contatto con i Capiprogetto dei Fornitori e con il Collaudatore di progetto.

13 Pagina 13 di Piano di Lavoro Il progetto RI-Umbria è stato approvato con DGR n 1085 del 27/07/2009 ed il relativo piano di lavoro prevedeva la firma della Convenzione per la realizzazione e l inizio attività il 16 agosto 2009 e la fine delle attività di realizzazione il 15 febbraio 2011 (18 mesi dopo). Lo schema di convenzione è stato approvato con DGR n 765 del 24/05/2010 ed è stata sottoscritta il 22/07/2010. Sebbene in questo anno siano stati messi a punto i documenti progettuali e di analisi dei requisiti per i nuovi sviluppi, è necessario rimodulare il piano di lavoro anche alla luce delle nuove evoluzioni normative introdotte con le legge 150/2009 e con il DPR 10/06/2010 che ha profondamente rivisto le attribuzioni degli Sportelli Unici. In considerazione di questo si è reso necessario rivedere il piano di lavoro ed estendere la durata del progetto fino al 31/12/2011. Si è inoltre provveduto a relazionare le singole attività ed i relativi risultati attesi in modo da rendere evidenti le relazioni interne al progetto. Al termine del progetto i prodotti attesi saranno i nuovi sistemi (Tecnologia) i procedimenti gestiti all interno del magazzino dei procedimenti ed il portafoglio dei servizi che ogni ente avrà attivato presso la propria organizzazione. Tutti i prodotti del progetto saranno gestiti nell ambito del CST. Particolare attenzione verrà posta a regime nella corretta gestione dei servizi a disposizione dei singoli enti (Portafoglio dei servizi) e dei procedimenti che tali servizi implementano (Magazzino dei Procedimenti). Di seguito è il GANTT delle attività di progetto:

14 Scenario Operativo Pagina 14 di 14 tel fax C.F

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