Parco Regionale delle Alpi Apuane Direttore-Attività di Parco

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1 Parere di regolarità tecnica: favorevole non favorevole, per la seguente motivazione: 21 dicembre 2013 Il Coordinatore dell Ufficio: Direttore-Attività di Parco Affari contabili e personale Difesa del suolo Interventi nel Parco Lavori pubblici Pianificazione territoriale Ricerca e conservazione Valorizzazione territoriale Vigilanza e gestione della fauna Parere di regolarità contabile: favorevole non favorevole, per la seguente motivazione: 21 dicembre 2013 Il Coordinatore dell Ufficio Affari contabili e personale Parco Regionale delle Alpi Apuane Direttore-Attività di Parco Determinazione dirigenziale n. 196 del 27 dicembre 2013 oggetto: Progetto abete bianco approvazione scheda di riordino azioni ed interventi con impegno di spesa Bilancio preventivo 2013: esercizio provvisorio schema approvato adottato Piano esecutivo di gestione 2013: esercizio provvisorio schema approvato approvato int cap ,00 bilancio 2013 int cap ,00 bilancio 2013 per le risorse da utilizzarsi e provenienti da rr.pp. vedere testo interno e l allegato A poiché il presente spazio non li contiene totale 3.000,00 Acquisizione in economia (affidamento diretto) si attesta: la congruità del prezzo 21 dicembre 2013 Il Coordinatore dell Ufficio che ha espresso il parere di regolarità tecnica CIG: EF7 e F6 impegno di spesa superiore a 5.000,00 incarico di collaborazione autonoma Verifica su centrali di committenza on line: convenzioni-accordi Consip/MePa/sistema start Regione Toscana si propone il ricorso allo strumento di acquisto di. oppure, si attesta: l assenza di questa tipologia di beni o servizi la presenza di questa tipologia di beni o servizi, ma con prestazioni diverse da quelle necessarie per l ente [oppure: con condizioni di adesione che non soddisfano le esigenze dell ente] la presenza di questa tipologia di beni o servizi, con parametri qualità-prezzo da utilizzare come limite massimo per propria autonoma procedura di gara 27 dicembre 2013 Il Coordinatore dell Ufficio che ha espresso il parere di regolarità tecnica Pubblicazione: Albo pretorio: La presente determinazione dirigenziale è pubblicata all Albo pretorio on line del sito internet del Parco ( a partire dal giorno: e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi. Il Direttore (o suo delegato) atto pubblicato dal giorno: al giorno: al n. del registro Il Direttore (o suo delegato)

2 il Direttore (o suo delegato) Il Direttore Vista la L.R. 11 agosto 1997, n. 65 e succ. mod. ed integr.; Visto lo Statuto del Parco, di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale n. 307 del 9 novembre 1999 e succ. mod. ed integr.; Visto il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e succ. mod. ed integr., con particolare riferimento agli artt. 4 e 17; Visto il Decreto del Presidente del Parco n. 1 del 20 marzo 2012; Visto il Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei servizi del Parco, di cui alla deliberazione della Giunta esecutiva n. 10 del 4 novembre 2003 e succ. mod. ed integr.; Visti i seguenti atti amministrativi: - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 11 del 12 dicembre 2007, che ha individuato azioni di studio e ricerca nei confronti dell abete bianco e del ginepro feniceo delle Alpi Apuane; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 18 del 17 dicembre 2008, che ha individuato ulteriori azioni di studio e ricerca nei confronti dell abete bianco delle Alpi Apuane; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Pianificazione territoriale n. 28 del 13 luglio 2009, che ha approvato il progetto definitivo del Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 19 del 14 dicembre 2009, che ha approvato iniziative legate alla valorizzazione del Retrocorchia e dell archeosito dell Isola Santa, con impegno di spesa conseguente; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 20 del 14 dicembre 2009, che ha individuato diverse azioni di studio e ricerca, tra cui residuano quelle da eseguire nei confronti dell abete bianco delle Alpi Apuane; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Valorizzazione territoriale n. 11 del 23 marzo 2010, che ha approvato la scheda progettuale Conservazione Abete Bianco, successivamente ammessa a specifico contributo da parte della Regione Toscana; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 15 del 15 dicembre 2010, che ha provveduto all impegno di spesa conseguente alla concessione del contributo sulla scheda progettuale di cui al precedente punto; - determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Ricerca e conservazione n. 17 del 17 dicembre 2010, che ha approvato azione di valorizzazione del geosito Fosso dell Anguillaja, con impegno di spesa conseguente; - determinazione dirigenziale del Direttore n. 199 del 31 dicembre 2012, che ha approvato finanziamenti a favore di opere ed interventi del Parco, tra cui il completamento di opere di esterna del Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine; Nella necessità di: a) rimodulare ed integrare gli interventi e le azioni sopra detti all interno di un unico indirizzo strategico, diversamente articolato al suo interno, dal titolo: progetto abete bianco : conservazione (ex situ e in situ) della popolazione apuana di abete bianco (Abies alba Mill.) con azioni preliminari di studio ed interventi sul paesaggio forestale di geositi glaciali e fluvio-glaciali del Parco; b) individuare soggetti attuatori di azioni ed interventi già definiti all interno del progetto abete bianco sopra detto, a cui affidare l esecuzione di lavori o la fornitura di servizi; c) utilizzare i residui passivi diversamente imputati dagli atti amministrativi sopra citati ed aggiungere risorse da nuovi impegni di spesa sul bilancio corrente;

3 il Direttore (o suo delegato) Definita la scheda progettuale di cui all allegato A alla presente determinazione dirigenziale, la quale sostituisce quella presentata alla Regione Toscana nel 2010 e già assegnataria di specifico finanziamento per un importo totale di ,00 (di cui ,00 già provenienti dal bilancio regionale e 5.000,00 dal bilancio dell ente); Stabilito di procedere immediatamente alla definizione delle seguenti azioni, così come descritte nella tabella, che costituiscono corrispondenti articolazioni del progetto abete bianco, come meglio specificato nell allegato A, a cui si rimanda per una lettura completa e di dettaglio: azione fornitore spesa (con i.v.a.) C.I.G. 1) analisi scientifiche sulla diffusione in tempi storici dell abete bianco e sui cicli climatici del Postglaciale Cedad-Lecce Laboratorio archeobiologia dei Musei civici di Como 4.891,13 fondo economale 2) studi scientifici sulla diffusione in tempi storici dell abete bianco e sui cicli climatici del Postglaciale 3) interventi di conservazione ex situ dell abete bianco presso il Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine 4) interventi di preparazione di aree disponibili all impianto dell abete bianco, con organizzazione di itinerari descritti di visita CNR-IGG 5.000,00 contributo da specifica convenzione Impresa boschiva Franchi 5.000, EF7 Dino Impresa boschiva Franchi Dino 4.000, F6 Dato atto che: a) le analisi scientifiche di cui all azione n. 1, di particolare raffinatezza e precisione, saranno condotte dai laboratori specificati nella tabella di cui sopra, con invio progressivo di campioni da analizzare al procedere dello sviluppo degli studi e delle ricerche, con successiva liquidazione dei servizi attraverso il fondo economale; b) gli studi scientifici di cui all azione n. 2, saranno condotti in collaborazione tra gli Uffici competenti del Parco e l Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sulla base della convenzione in essere; c) i servizi di conservazione e preparazione, come specificati alle azioni nn. 3 e 4 della tabella, saranno condotti dall Impresa Boschiva Franchi Dino con sede legale in Via Saloniana Porreta n Careggine (Lucca), iscritta alla C.C.I.A.A di Lucca con il n in qualità di Artigiano- Impresa Boschiva, già affidataria di interventi di manutenzione nel Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine nell ultimo triennio; Visto per quanto concerne alcuni interventi o parti di essi di cui alla precedente tabella il D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 e succ. mod. ed integr., con particolare riferimento all art. 125 commi 6 ed 8 in materia di lavori eseguibili in economia, che consente l affidamento diretto da parte del Responsabile del procedimento, per lavori di importo inferiore a ,00 (quarantamila/00euro); Visto il Regolamento per la disciplina dell attività contrattuale, di cui alla deliberazione del Consiglio direttivo n. 12 del 18 aprile 2008 e succ. mod. ed integr., con particolare riferimento all art. 12, comma 4, lettere w), y), z), che consentono le acquisizioni in economia dei servizi qui individuati, nonché il comma 3, che consente l affidamento diretto dei beni sotto la soglia di legge, a cui si aggiunge l art. 11, commi 3-5 per i lavori manutentivi connessi e compresi nel progetto; Preso atto dei pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile espressi dai Coordinatori degli Uffici competenti, nonché dell attestazione della congruità del prezzo, oltre ai risultati della verifica sulle centrali di committenza on line;

4 Il Direttore (o suo delegato) determina a) di approvare la scheda di cui all allegato A alla presente determinazione dal titolo: progetto abete bianco : conservazione (ex situ e in situ) della popolazione apuana di abete bianco (Abies alba Mill.) con azioni preliminari di studio ed interventi sul paesaggio forestale di geositi glaciali e fluvio-glaciali del Parco la quale sostituisce l analoga scheda approvata con determinazione dirigenziale del Responsabile dell U.O. Valorizzazione territoriale n. 11 del 23 marzo 2010, successivamente ammessa a specifico contributo da parte della Regione Toscana; b) di affidare l esecuzione dei lavori e delle forniture dei servizi specificati in narrativa ai soggetti indicati nella tabella sopra pubblicata; c) di impegnare l importo di 3000,00 agli interventi e capitoli indicati nel frontespizio del presente atto; d) di attribuire al Ragioniere economo l importo di 4.891,13 per l azione progettuale n. 1, così come specificata nella tabella pubblicata in narrativa e descritta nell allegato A alla presente pubblicazione. determina altresì che il presente provvedimento entri immediatamente in vigore. Il Direttore dott. Antonio Bartelletti AB/ab file: det_dir_196_13.doc

5 Allegato A alla determinazione dirigenziale n. 196 del 27 dicembre 2013 Progetto abete bianco : conservazione (ex situ e in situ) della popolazione apuana di abete bianco (Abies alba Mill.) con azioni preliminari di studio ed interventi sul paesaggio forestale di geositi glaciali e fluvio-glaciali del Parco Finalità e descrizione generale del progetto Da oltre un decennio, il Parco Regionale delle Alpi Apuane sta attuando azioni di conservazione attiva nei confronti della popolazione apuana di abete bianco (Abies alba Mill.), ormai ridotta a pochissimi esemplari nella valle di Orto di Donna-Val Serenaia, in Comune di Minucciano. La storia degli interventi eseguiti e della strategia futura sono stati pubblicati in un articolo della rivista Acta apuana, a cui si rimanda per il dettaglio. 1 L analisi genetica condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ambientali dell Università degli Studi di Parma, ha confermato l autoctonia della popolazione e i suoi stretti rapporti con le popolazioni appenniniche di Monte Nero e La Nuda, con le quali si conferma un deciso flusso genico. 2 Inoltre, le popolazioni di Orto di Donna-Val Serenaia (Minucciano) e della Verna (Arezzo) sono state riconosciute come i due unici nuclei di abete bianco della Toscana meritevoli di essere inclusi nel Repertorio regionale per la conservazione del germoplasma delle specie d interesse forestale. 3 La strategia di conservazione in situ della popolazione locale di Abies alba Mill. aveva già previsto come azione prioritaria, ma non esclusiva la costituzione di nuclei di reintroduzione per microarboreti, in aree idonee delle Alpi Apuane, al fine di aumentare la massa critica di diffusione di seme e polline autoctoni. Tuttavia, le raccolte effettuate dal 2009 ad oggi, dall unica pianta fruttifera raggiungibile, hanno consentito di ottenere un numero piuttosto ridotto di semi, da cui sono scaturite pochissime plantule. Va sottolineato come la popolazione residuale di Orto di Donna-Val Serenaia viva oggi in condizioni estreme e, comunque, la specie fornisce semi dal basso potere di germinazione anche in altri luoghi dell Appennino. Con questi numeri ridotti diviene impossibile realizzare nuclei di reintroduzione per microarboreti, stante il notevole rischio di perdere inesorabilmente quel poco che, con fatica ed estrema cura, si è ottenuto. L esperienza in casi simili suggerisce di privilegiare la strategia di conservazione ex situ, al fine di ottenere arboreti da seme in luoghi controllati e in situazioni ambientali favorevoli alla coltivazione arborea. Tali condizioni si determinano, in maniera più che ottimale, presso il Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine, che il Parco ha finalizzato anche a questo tipo di missione. L occasione che pertanto si presenta diviene utile per meglio attrezzare il Centro de la Bosa con nuove strutture ed infrastrutture (laboratori), capaci di ampliare la gamma degli interventi di conservazione della biodiversità dell area protetta, oltre a dimostrarsi utili alle attività di didattica naturalistica e di educazione ambientale collegate e conseguenti. Il progetto definitivo del Centro agricolo-naturalistico de la Bosa approvato il 13 luglio 2009 prevedeva anche un ulteriore stralcio d intervento per i laboratori e la serra bioclimatica, la cui mancata realizzazione è da addebitarsi esclusivamente alla minore disponibilità di risorse finanziarie sui fondi strutturali ed altre fonti al quel momento intercettabili. Del progetto finanziato con i fondi regionali 2010, rimane ancora valida e necessaria quella parte immateriale, del tutto preliminare e di valore strategico, che si pone l obiettivo di indagare il territorio per individuare i luoghi della possibile diffusione della popolazione apuana di abete bianco, là dove possano realizzarsi le migliori condizioni ecologiche, comunque all interno di zone in cui è documentabile la presenza storica dell abete bianco. 1) BARTELLETTI A., AMORFINI E., GENOVESI G., GUAZZI E. (2007) Notizie storiche ed interventi di conservazione sulla popolazione relitta di abete bianco (Abies alba Mill.) delle Alpi Apuane, Acta Apuana, VI, pp ) PIOTTI A., LEONARDI S., SCALFI M., PIOVANI P. (2007) Analisi genetica della popolazione di abete bianco (Abies alba Mill.) presente nel Parco delle Alpi Apuane, Acta Apuana, VI, pp ) LUMINI M.B. (2004) Il germoplasma delle specie forestali della Toscana, ARSIA e Regione Toscana, pp

6 I documenti storici e le indagini antracologiche hanno già consentito di individuare alcune zone certe e di circoscrivere altre porzioni del territorio del Parco in cui vi è un alta probabilità di confermare definitivamente la presenza di Abies alba Mill. In tempi storici. È inoltre indispensabile conoscere meglio i cicli climatici e forestali del Postglaciale, per comprendere le ragioni vere della crisi dell abete bianco in area apuana, se connesse e in che misura all attività antropica, alla competizione con il faggio (Fagus sylvatica L.) o ad altra ragione. Lo studio può riferirsi ad aree già indagate in passato (Fociomboli e Mosceta), con tecniche e metodi nuovi per ottenere informazioni più al passo con i tempi. È anche possibile coinvolgere aree mai indagate in precedenza, come Campocatino, da cui provengono e sono già a disposizione del Parco campioni stratigrafici recentissimi e suscettibili di fornire informazioni inattese e di particolare interesse. Gli studi già compiuti e quelli da compiere avranno immediato effetto applicativo con interventi diretti sul paesaggio forestale. Le eventuali prove raccolte di una recente diffusione della specie in un determinato settore del Parco, saranno il presupposto metodologico per operare la reintroduzione dell abete bianco attraverso piantine certificate geneticamente e provenienti dal nucleo autoctono residuo e/o dall arboreto ex situ qui preventivato per la Bosa di Careggine. Il progetto prevede anche interventi preparatori in zone di accertamento già compiuto, scegliendo nel dettaglio i siti che presentino, al loro interno, geositi glaciali e fluvio-glaciali di particolare rilievo ed attrattiva, con la possibilità di costruire itinerari di visita descritti. Naturale ed immediato è il collegamento ideale tra elementi del patrimonio geologico, legati ad una fase climatica caratterizzante come l Ultimo Glaciale, ed una specie vegetale un tempo dominante, di valore simbolico e comunque rappresentativa di periodi climatici più freddi dell attuale. Prioritario è dunque l intervento sui canali Anguillaja e/o Fatonero del M. Sumbra, dove si concentrano le marmitte dei giganti ed è strutturabile un percorso attrezzato, in considerazione degli interventi di diradamento e miglioramento forestale da eseguire nel luogo e delle prove acquisite negli scavi della vicina località Isola Santa, dove è stata accertata la presenza in tempi storici (XIV sec.) dell abete bianco. Si ricorda che il presente progetto si colloca entro il Sir-Sic 22 M. Corchia-Le Panie, nel Sir-Sic 17 Monte Sumbra e, in ogni caso, entro il Sir-Zps 23 Praterie primarie e secondarie delle Alpi Apuane. Le azioni e gli interventi sono a favore di un habitat prioritario nella direttiva 92/43/Cee, con la denominazione di Faggeti degli Appennini ad Abies alba (cod. Natura 2000: 9220). Infine, l abete bianco è nella lista delle specie vegetali di cui alla L.R. n. 56/2000. Articolazione del progetto Il progetto abete bianco è distinto in diverse fasi, non tutte successive, qui di seguito elencate per punti con descrizione sintetica: a) analisi e studi scientifici (stratigrafici, cronologici, palinologici, antracologici, ecc.), finalizzati alla conoscenza dei cicli climatici e forestali del Postglaciale, nonché delle zone di diffusione dell abete bianco in tempi storici; b) prosecuzione dell attività di raccolta di materiale da propagazione gamica ed agamica, proveniente dalla popolazione autoctona di abete bianco di Orto di Donna-Val Serenaia, con successiva produzione in vivaio di piante per interventi di conservazione in situ e ex situ; c) interventi di conservazione ex situ dell abete bianco presso il Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine, attraverso la predisposizione di aree dedicate alla realizzazione di arboreti da seme, costituiti da individui ottenuti (con metodi tradizionali e non) da piante del nucleo autoctono sopra detto; d) interventi di preparazione di aree disponibili all impianto dell abete bianco, in luoghi di accertamento storico della diffusione della specie, in presenza di geositi glaciali e fluvio-glaciali particolarmente significativi, con organizzazione di itinerari descritti di visita; e) ulteriori tentativi di conservazione in situ dell abete bianco attraverso l impianto di microarboreti in aree naturali di accertamento storico di diffusione della specie, a partire da quelle di cui alla precedente lettera, nel caso in cui si ottenga una produzione quantitativamente significativa di piantine autoctone della popolazione apuana; f) interventi di strutturazione ed infrastrutturazione del Centro agricolo-naturalistico la Bosa di Careggine, per potenziare l attività di conservazione della biodiversità e sviluppare le attività di didattica naturalistica e di educazione ambientale collegate e conseguenti.

7 Il progetto fa riferimento a diverse fonti di finanziamento disponibili, qui seguito dettagliate ed attribuite alle differenti articolazioni del quadro progettuale sopra specificato: azione progettuale a) analisi e studi scientifici sulla diffusione in tempi storici dell abete bianco e sui cicli climatici del Postglaciale b) attività di raccolta di materiale da propagazione e successiva produzione di piantine in vivaio c) interventi di conservazione ex situ dell abete bianco presso il Centro agricolo-naturalistico La Bosa di Careggine d) interventi di preparazione di aree disponibili all impianto dell abete bianco, con organizzazione di itinerari descritti di visita e) ulteriori tentativi di conservazione in situ dell abete bianco attraverso l impianto di microarboreti in aree naturali di accertamento storico di diffusione della popolazione apuana f) interventi di strutturazione ed infrastrutturazione del Centro agricolonaturalistico La Bosa di Careggine importo individuato ( ) i.v.a. compresa fonte finanziamento 679,55 fondi ordinari rr.pp ,01 fondi ordinari rr.pp ,57 fondi ordinari rr.pp ,00 fondi ordinari rr.pp ,00 fondi ordinari rr.pp ,00 risorse ordinarie esercizio ,00 risorse ordinarie da individuare nell esercizio 2014 e/o successivi 5.000,00 fondi regionali ,00 risorse ordinarie ,00 (spesa presunta) risorse ordinarie da individuare nell esercizio 2014 e/o successivi ,00 fondi regionali ,00 fondi regionali ,00 risorse ordinarie rr.pp ,00 risorse ordinarie rr.pp ,76 risorse ordinarie rr.pp allocazione risorsa imp. 351/2007 imp. 371/2008 imp. 585/ /3990 imp. 586/2009/pp /3990 imp. 586/2009/pp imp. 663/ /3990 imp. 671/ /6470 imp. 664/2010 imp. 663/ /9280 imp. 266/ /6450 imp. 763/ /9870 imp. 735/2003 soggetto attuatore azione Parco (spese analisi) Sul fondo economale di 4.891,13 totale CNR-IGG (sviluppo ricerca) Parco e