VII - SISTEMA ENERGIA

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1 VII - SISTEMA ENERGIA INDICATORI DI PRESSIONE VII P1 - CONSUMI ENERGETICI VII P1.1 - Consumi energia elettrica VII P1.2 - Consumi di metano VII P2 EMISSIONI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI VII P2.1 - Stazioni radio base per telefonia cellulare installate VII P2.2 - Linee elettriche ad Alta tensione VII P2.3 - Esposti per inquinamento elettromagnetico INDICATORI DI STATO VII S1 - RETE DISTRIBUZIONE METANO: ESTENSIONE INDICATORI DI RISPOSTA VII R1 INTERVENTI DI METANIZZAZIONE VII R2 CONTROLLO DEGLI IMPIANTI TERMICI VII R3 - UTILIZZO DI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI VII R4 POLITICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO VII R5 - POLITICHE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO VII R5.1 - Misure campi elettromagnetici VII R5.2 - Pareri di compatibilità elettromagnetica rilasciati VII R5.3 - Altre politiche SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI ALA21-1

2 INDICATORI DI PRESSIONE VII P1 CONSUMI ENERGETICI VII - SISTEMA ENERGIA Il sistema energia costituisce una delle priorità nel contesto socio-economico ed ambientale toscano, per due motivi sostanziali: - tutto il sistema produttivo, dei trasporti e degli insediamenti urbani si basa su un elevatissima domanda energetica; conseguentemente una parte rilevante dei costi interni ai prodotti, alla loro logistica ed ai sistemi di consumo dipende dall incidenza dell importazione di fonti energetiche (la Toscana dipende per circa l 89% dall importazione di fonti combustibili dall esterno). - L impiego dei combustibili fossili implica l emissione di gas inquinanti e climalteranti. Da tali considerazioni emerge la necessità di dare una priorità strategica al sistema energia, per gli effetti economici che questo comporta e per gli enormi e diretti risvolti ambientali che ne conseguono. A tale ultimo riguardo si deve osservare che al sistema energia nel suo complesso (produzione, vettoriamento e consumo) è addebitabile la produzione di circa il 90% dei gas serra (in particolare anidride carbonica e metano). L obiettivo assegnato all Italia dal Protocollo di Kyoto (1997) e dagli accordi assunti in sede comunitaria è quello di ridurre entro il 2010 l emissione di gas serra del 6,5%, rispetto ai valori del 1990, che corrisponde a una riduzione di circa 100 milioni di tonn di CO 2 equivalente. Tale riduzione dovrà avvenire per step temporali, con un primo risultato intermedio significativo nel La riduzione dovrà essere controllata annualmente. L Italia sulla base delle decisioni U.E. ha adottato poi con delibera CIPE 19 novembre 1998 le Linee Guida per la realizzazione di politiche e misure nazionali per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Esse prevedono 6 azioni nazionali di: - aumento efficienza sistema elettrico - riduzione consumi energetici trasporti - produzione energia da fonti rinnovabili - riduzione consumi energetici nei settori civile/terziario e industriale - riduzione emissioni settori non energetici - assorbimento emissioni di carbonio dalle foreste La Regione Toscana, in proposito, si è posta, nell ambito del Piano Energetico Regionale (PER) l obiettivo di una riduzione di emissioni di CO 2 dell ordine di circa 10 milioni di ton/anno, 3 milioni in più di quanto spetterebbe sulla base della percentuale di Kyoto e del peso del suo sistema socio-produttivo nell ambito del sistema nazionale. Gli obiettivi regionali al 2010 sono riassumibili nei seguenti punti: - risparmio energetico di 3.3 Mtep, pari al 28%dell intero consumo regionale; - incremento della potenza elettrica installata di circa MW, dei quali oltre da fonti rinnovabili e assimilate (in Toscana già il 23% della produzione proviene da fonti rinnovabili: idroelettrico e geotermoelettrico). - sostanziale razionalizzazione dei consumi, cioè contenimento della domanda energetica ed utilizzazione più efficiente. ALA21-2

3 Nel 1990 le emissioni di CO 2 in Toscana ammontavano a circa 27 milioni di ton/anno, il 6,8% del dato nazionale, cifra rispetto alla quale l impegno alla riduzione, sulla base del Protocollo di Kyoto, si aggirerebbe intorno ai 7 milioni di ton. Sulla base di tali considerazioni si deve tuttavia osservare che a livello nazionale i dati relativi al periodo evidenziano che nonostante le prime misure attuate per la riduzione dei consumi energetici (ad es. introduzione della carbon tax ) e per l aumento dell efficienza energetica, si è avuto un incremento complessivo dei consumi energetici pari al 9,6%, che ha determinato nello stesso periodo un aumento delle emissioni di CO 2 pari a +6,3%, e un aumento complessivo di emissioni di gas serra (calcolato in termini di CO 2 equivalente) del 4,5%. Ciò implica necessariamente che le politiche attuate finora risultano troppo timide, in particolare nei settori chiave dei trasporti (per il quale nel periodo considerato le emissioni di CO 2 sono aumentate del 15%), e della produzione energetica. Anche i dati disponibili a scala regionale (si veda la tab. VII.1 - fonte: Regione Toscana) confermano purtroppo questo trend. I consumi energetici sono aumentati globalmente dal 1990 al 1998 (da complessivi 7702 Ktep, di cui 1233 Ktep costituiti da consumi elettrici, a 7773 Ktep, di cui 1468 Ktep sono consumi elettrici), rispecchiando la tendenza nazionale. In tutti i settori si è avuto un incremento dei consumi tra il 1997 e il Sull intero periodo i settori con incrementi maggiori e progressivi sono il terziario e i trasporti. Dal 1990 al solo 1995 si è assistito conseguentemente a scala regionale ad un incremento complessivo di emissioni di CO 2 pari a +6,4%, con dinamiche particolarmente accentuate per il settore trasporti (+ 7,5%, tasso medio annuo del 1,5%) e per il settore produzione energetica (+ 25%, tasso medio annuo dl 5,1%). Consumi energetici in Toscana (ktep) Consumi finali residenziale Consumi finali industria Consumi finali terziario Consumi finali agricoltura Consumi finali trasporti Totale consumi finali Totale consumi elettrici Tab. VII.1 VII P1.1 Consumi di energia elettrica I dati Enel al 1998 indicano che il consumo elettrico per usi industriali costituisce il 43,67% del consumo elettrico complessivo della provincia di Pistoia. La maggior parte delle industrie si concentra in un area che include i comuni di Quarrata, Montale, Agliana. Si constata infatti già dalla tabella seguente, relativa alla localizzazione delle utenze elettriche complessive (riferita tuttavia all anno 1996, non essendo stato possibile reperire dati più recenti) che i tre comuni ricoprono i primi posti nella classifica provinciale. La tab. VII.6, riportata più avanti, conferma la rilevanza delle utenze elettriche industriali dei tre Comuni ed il fatto che esse risultano tipologicamente per lo più piccole utenze. Provincia di Pistoia - Localizzazione utenze elettriche (dati ENEL 1996) Consumi elettrici Comune Totale Piccoli Utenti Medi Utenti Grandi Utenti Totale Numero di utenti Piccoli Utenti Medi Utenti Gra ndi Ute ALA21-3

4 Pistoia Pescia kwh kwh kwh kwh N N N N Quarrata Montecatini Terme Montale Agliana Monsumman o Terme Larciano Massa e Cozzile San Marcello Pistoiese Serravalle Pistoiese Pieve a Nievole Lamporecchio Ponte Buggianese Buggiano Piteglio Uzzano Chiesina Uzzanese Marliana Abetone Cutigliano Sambuca Pistoiese Totale Tab. VII.2 Il dato è confermato anche dalla valutazione della densità energetica delle attività industriali dei diversi Comuni della provincia di Pistoia (tabella seguente), che evidenzia una prima posizione per il Comune di Agliana, seguito con poco distacco da Montale e, successivamente, da Quarrata, che ricopre l ottavo posto nella classifica dei Comuni a maggiore densità energetica industriale. Tutti e tre i Comuni risultano caratterizzati da una densità energetica territoriale (espressa in MWh/kmq) superiore alla media provinciale (circa 600 MWh/kmq), ed Agliana e Montale risultano avere anche una densità energetica per abitante (in MWh/ab) superiore alla media (1,99 MWh/ab). nti Provincia di Pistoia - Densità energetica delle attività industriali Comune MWh/kmq MWh/Ab. Agliana 2364,2 2,1 Larciano 1444,1 5,9 Montale 1331,4 4,3 ALA21-4

5 Massa e Cozzile 1288,9 3,1 Pescia 1112,9 4,9 Uzzano 887,7 1,7 Pieve a Nievole 752,4 1,1 Quarrata 656,3 1,4 Monsummano Terme 542,8 1,0 Lamporecchio 406,7 1,4 Serravalle Pistoiese 358,4 1,7 Chiesina Uzzanese 351,7 0,6 Buggiano 318,3 0,7 Ponte Buggianese 295,9 1,2 Pistoia 293,4 0,8 Piteglio 282,7 7,0 San Marcello Pistoiese 242,1 2,7 Montecatini Terme 173,8 0,1 Marliana 79,6 1,4 Sambuca pistoiese 6,0 0,3 Cutigliano 5,5 0,1 Abetone 1,4 0,1 Medie 599,8 1,99 Tab. VII.3 Analizzando i dati relativi alla Provincia di Prato, si può constatare che anche il quarto Comune oggetto di studio, Montemurlo, ricopre un ruolo importante nei consumi elettrici industriali, come emerge ad esempio dalla tabella VII.4, analoga a quella appena vista per Pistoia, relativa alla classifica dei Comuni pratesi per densità energetica. Anzi, si osserva che Montemurlo presenta una densità energetica territoriale (in MWh/kmq) di gran lunga superiore a quella di Agliana, primo Comune nella classifica pistoiese. Molto elevata anche la densità per abitante. Provincia di Prato - Densità energetica delle attività industriali Comune MWh/kmq MWh/Ab. Montemurlo 6956,1 12,4 Prato 5276,3 3,1 Poggio a Caiano 2135,1 1,6 Vaiano 1967,0 7,6 Carmignano 597,9 2,4 Cantagallo 371,1 13,9 Vernio 177,2 2,1 Medie 2497,2 6,2 Tab. VII.4 Montemurlo, addirittura, si colloca al 7 posto nella classifica regionale dei Comuni a maggior consumo di energia elettrica per usi industriali, come si osserva dalla tabella seguente. ALA21-5

6 Classifica regionale Comuni a maggior consumo industriale di energia elettrica (dati ENEL 1993) Comune Posizione Consumo industriale (kwh) % sul totale regionale Prato ,05% Montemurlo ,79% Pistoia ,08% Tab. VII.5 Come per gli altri tre Comuni oggetto di studio, anche per Montemurlo le utenze industriali sono prevalentemente costituite da piccole utenze (si veda la tabella seguente). Classifica regionale Comuni per il numero di piccoli utenti industriali (1993) Classifica regionale Comuni per il numero di medi utenti industriali (1993) Classifica regionale Comuni per il numero di grandi utenti industriali (1993) Comune Posiz. N di piccoli utenti % sul totale regio nale Comune Posiz. N di medi utenti % sul totale regio nale Comune Posiz. Numero di grandi utenti % sul totale regio nale Prato ,7% Prato ,2% Prato ,4% Pistoia ,2% Montemurlo ,0% Montemurlo ,6% Quarrata ,9% Pistoia ,2% Montemurlo ,5% Quarrata ,8% Agliana ,0% Montale ,8% Montale ,7% Agliana ,5% Tab. VII.6 Le industrie tessili, particolarmente presenti nei comuni oggetto di studio, risultano quelle a maggior assorbimento di energia elettrica, e sono per lo più costituite da piccoli e medi utenti, come si osserva dalla tabella seguente. I quattro Comuni risultano occupare posizioni di rilievo nella classifica regionale dei consumi elettrici nell industria tessile, con particolare riferimento al comune di Montemurlo, secondo assoluto in classifica. Posiz. Classifica regionale Comuni per il consumo elettrico nell'industria tessile (dati ENEL 1993) Consumo Consumo N N N N Consumo Consumo piccoli grandi Comune Piccoli Medi Grandi Totale medi utenti totale utenti utenti utenti utenti utenti utenti utenti (kwh) (kwh) (kwh) (kwh) 2 Montemurlo Montale Agliana Quarrata Totale regionale settore Tab. VII.7 E infatti a livello provinciale pratese che l industria tessile risulta quella largamente a maggior impatto dal punto di vista dei consumi di energia elettrica. La provincia di Prato si distingue, rispetto a quella Pistoia, per la maggiore incidenza dei consumi elettrici industriali, che rivestono ben il 67,14% dei consumi totali provinciali. Anche per Prato, come per Pistoia, sono soprattutto i piccoli e medi utenti a giocare il ruolo di ALA21-6

7 maggior rilievo, costituendo il 99,5% dei soggetti industriali e il 78% dei consumi elettrici. I medi utenti del settore tessile, che risultano assorbire la maggior parte dei consumi, sono ubicati prevalentemente nei comuni di Montemurlo, Prato, Vaiano e Cantagallo (che occupano pertanto i primi posti nella classifica regionale dei consumi per questo settore). Le considerazioni appena fatte trovano conferma anche nei dati relativi ai consumi elettrici aggiornati ottenuti, seppure con qualche difficoltà, da ENEL, relativamente ai singoli Comuni. In realtà è stato possibile ottenere dati dettagliati solo per il Comune di Montemurlo, mentre per gli altri tre sono stati forniti da ENEL solamente dati riferiti alla somma dei consumi dei Comuni, e con minore livello di dettaglio. Solo attraverso l integrazione di tali informazioni con dati reperiti in bibliografia (pur sempre derivanti da elaborazioni su dati ENEL), è stato possibile estrapolare, anche per i singoli Comuni, indicazioni su determinate voci di consumo (usi domestici, usi per illuminazione pubblica). Trend utenze elettriche Comune di MONTEMURLO AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO DOMESTICO Fig. VII.1 Trend n complessivo utenze elettriche Comune di Montemurlo n utenze Fig. VII.2 Per quanto riguarda Montemurlo si osserva un andamento crescente del n di utenze elettriche complessive, particolarmente accentuato nel biennio , dovuto ad ALA21-7

8 incrementi significativi del n utenze domestiche e del settore terziario. Si registra invece un calo delle utenze industriali. Molto poco numerosi i contratti per usi agricoli. Trend consumi elettrici Comune di MONTEMURLO MWh AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO DOMESTICO TOTALE Fig. VII.3 I consumi elettrici denotano invece complessivamente una diminuzione, che riflette sostanzialmente la diminuzione delle utenze elettriche industriali, alle quali si deve la quota parte più rilevante del consumo complessivo (90% circa), a conferma di quanto già illustrato in precedenza. Rispetto tuttavia al dato del 1993 (si veda tab. VII.5) al 2001 si rileva un incremento del consumo industriale del 4,5%. Tra le utenze industriali, quelle che rivestono il ruolo predominante sono le industrie del settore tessile, che da solo rappresenta ben il 94% del consumo industriale di energia elettrica del Comune di Montemurlo, e l 81% del consumo complessivo, di nuovo a conferma di quanto già osservato. Utenze e consumi elettrici settore TESSILE Comune di Montemurlo n utenze MWh Utenze settore tessile Consumi settore tessile Fig. VII.4 ALA21-8

9 Comune di Montemurlo Consumi elettrici (MWh) AGRICOLTURA INDUSTRIA di cui per il settore tessile TERZIARIO di cui per illuminazione pubblica DOMESTICO TOTALE Tab. VII.8 Per quanto riguarda il Comune di Montale, si è potuto disporre, come già accennato, di dati meno dettagliati, e relativi ad una serie storica ben più limitata, illustrati nei grafici seguenti ed in tab. VII.9. Trend utenze elettriche Comune di MONTALE n utenze Illuminazione Pubblica Domestico Altre Fig. VII.5 ALA21-9

10 Trend consumi elettrici Comune di MONTALE MWh Illuminazione Pubblica Domestico Altre Totale Fig. VII.6 Comune di Montale Consumi elettrici (MWh) Domestico Illuminazione Pubblica Altri usi (condomin.,artigian., commerc.,industr., ecc.) Totale Tab. VII.9 Anche per Montale si osserva una diminuzione dei consumi elettrici, sebbene sia possibile confrontare solo due anni, certamente non sufficienti a delineare un trend, diminuzione comunque legata al settore altre utenze, ovvero alle utenze industriali e/o al terziario. Consumi elettrici Comuni Agliana+Montale+Quarrata MWh domestico agricoltura illuminazione pubblica usi diversi Fig. VII.7 ALA21-10

11 Dai dati forniti da ENEL relativi alla somma dei consumi dei Comuni di Agliana, Montale e Quarrata, si può osservare come i consumi per usi industriali derivanti dalla somma dei tre Comuni (ricompresi nella voce usi diversi, che dunque include anche tutto il settore terziario) è ampiamente inferiore al consumo industriale del solo Comune di Montemurlo (fig. VII.3). Facendo un raffronto, invece, dei consumi per usi domestici, che sono risultati estrapolabili, relativamente all anno 2000, per tutti e quattro i Comuni, si osserva che in termini di densità energetica (espressa in MWh/abitante) non appaiono significative differenze tra i quattro Comuni (si veda tab. seguente) Consumi elettrici per usi domestici anno 2000 MWh MWh/kmq MWh/ab Montale ,0 319,4 1,01 Agliana ,8 1227,1 1,00 Quarrata ,8 546,2 1,12 Montemurlo ,0 559,2 0,95 Tab. VII.10 I consumi per illuminazione pubblica costituiscono una voce degna di attenzione nell ambito dei consumi di energia elettrica, dal momento che possono risentire ampiamente delle scelte di pianificazione territoriale e tecnologiche effettuate dalle Amministrazioni. L illuminazione pubblica (assieme a quella privata) costituisce uno dei principali responsabili del fenomeno generalmente chiamato inquinamento luminoso, provocato dalla dispersione nel cielo notturno di luce prodotta da sorgenti artificiali. Studi condotti a livello nazionale hanno dimostrato che il 30-35% dell energia impiegata per illuminazione esterna viene inviata verso l alto, e pertanto sprecata. A livello regionale, con la L.R. 37/2000 Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso, sono definite le prime misure da attuarsi per la tutela da tale forma di inquinamento (tra cui l obbligo per i Comuni di predisporre un Piano Comunale per l Illuminazione Pubblica) e vengono tra l altro imposti specifici criteri di progettazione particolarmente rigorosi per le zone poste in prossimità di Osservatori Astronomici, professionali e non, al fine di garantirne la fruibilità. Anche per questa voce si è riusciti ad estrapolare i dati a livello comunale per tutti e quattro i Comuni. Si osserva dalla tabella VII.11 che il Comune che presenta una maggiore densità energetica, in termini di consumi per illuminazione pubblica espressi in MWh/kmq, è il Comune di Agliana, seguito poi con un certo distacco da Montemurlo e Montale, ed infine da Quarrata. Consumi per illuminazione pubblica MWh Montale Agliana Quarrata Montemurlo ALA21-11

12 Fig. VII.8 Consumi illuminazione pubblica anno 2000 MWh MWh/kmq MWh/ab Montale 1.084,0 33,85 0,11 Agliana 1.058,7 90,96 0,07 Quarrata 821,4 17,86 0,04 Montemurlo 1.316,0 42,92 0,07 Tab. VII.11 VII P1.2 Consumi di metano La tabella seguente pone a confronto i consumi di metano, riferiti all anno 1999, delle due province di Prato e Pistoia, e consente di valutarne anche il contributo al totale regionale. Si osserva come i consumi complessivi siano superiori per la provincia di Prato rispetto a quella di Pistoia e come pure superiore sia il contributo dell industria ai consumi provinciali totali (49,3% contro il 32,9%) nonché la relativa incidenza sul consumo industriale regionale (7,1% contro il 4,2%). Consumi provinciali di gas naturale nell'anno 1996 Fonte: elaborazioni su dati SNAM Provincia Industria e artigianato (mc) Incidenza sul totale industriale regionale Totale Provincia (mc) Incidenza sul totale regionale Rapporto tra il consumo industriale e totale Pistoia ,20% ,20% 32,90% Prato ,10% ,00% 49,30% Totale Regione ,40% Tab. VII.12 Le industrie con maggior consumo di metano a livello provinciale pistoiese, sono quelle della carta, seguite da quelle chimiche e dalle tessili, come si osserva anche dalla tabella seguente. I consumi annui, praticamente per tutti i settori industriali, si dimostrano in progressivo aumento, con dinamiche particolarmente accentuate soprattutto in alcuni settori. Provincia di Pistoia - Consumi industriali di metano [mc] (Fonte:SNAM) Carta e cartotecnica Chimiche ed affini per combustione Tessili Meccaniche Trasformazione minerali non metalliferi Alimentari ed affini Gomma Totale Tab. VII.13 ALA21-12

13 Per quanto concerne il distretto industriale pratese, il grafico seguente mostra l andamento nel tempo dei consumi di metano, che denota un trend, dal 1990 al 1996, significativamente crescente. Trend del consumo di metano nelle industrie del distretto pratese consumo (Milioni mc) ,5 180, , , , anno Fig. VII.9 Trend dei consumi totali di metano mc agliana montale quarrata montemurlo anno Fig. VII.10 I dati relativi ai consumi totali comunali di metano erogato mediante la rete di distribuzione, forniti dagli Enti gestori del servizio (si veda par. VII S1), mostrano una tendenza globale all incremento nel periodo L andamento rilevato per Agliana, Quarrata e Montale, risulta analogo, con un incremento marcato nel periodo (variabile dal 20 al 25%), una successiva sensibile flessione registrata nell anno 2000 e comunque una stabilizzazione dei consumi negli ultimi tre anni; i consumi complessivi risultano maggiori per il Comune di Agliana, seguito da Quarrata e poi a decrescere da Montale. I consumi relativi al Comune di Montemurlo si differenziano invece per l ordine di grandezza significativamente diverso, anche se sono caratterizzati da un incremento complessivamente inferiore nel tempo (9% dal 1997 al 2001), più accentuato negli ultimi tre anni. Il consumo complessivo pro-capite (riferito alle utenze servite), riassunto nella seguente tabella, ribadisce la netta predominanza dei consumi rilevati in Comune di Montemurlo, seguito, anche se con un distacco molto rilevante, da Agliana, Quarrata e infine Montale. ALA21-13

14 I consumi particolarmente elevati registrati per Montemurlo sono certamente imputabili alla maggiore incidenza del settore industriale/artigianale, dal momento che, come si osserva dalla tabella seguente, i consumi domestici (cottura e produzione acqua calda) e per uso promiscuo (cottura, produzione acqua calda e riscaldamento) si allineano con quelli rilevati negli altri comuni, e addirittura il consumo pro-capite, per questa tipologia di utilizzo, è quello in assoluto inferiore. consumi totali 2001 (mc) procapite (mc/ab) consumi uso domestico + promiscuo 2001 (mc) procapite (mc/ab) Agliana Montale Quarrata Montemurlo Tab. VII.14 La stessa considerazione emerge anche dall esame, riportato in forma grafica, dei consumi comunali ripartiti per diversa tipologia di utenza. I dati evidenziano come le voci principali di consumo, per tutti i Comuni, siano costituite dalle utenze per uso promiscuo (riscaldamento + produzione acqua calda + cottura), fatta eccezione per il Comune di Montemurlo, dove invece sono assolutamente predominanti i consumi per usi industriali (voce consumi artigianali/industriali/vari), che superano, nel 2001, i 25 milioni di mc annui. consumi metano per tipologia di utenza COMUNE DI AGLIANA mc/anno DOMESTICO PROMISCUO RISC. CENTR. ARTIG / INDUSTR. VARI Fig. VII.11 ALA21-14

15 consumi metano per tipologia di utenza COMUNE DI MONTALE mc/anno DOMESTICO PROMISCUO RISC. CENTR. ARTIG / INDUSTR. VARI Fig. VII.12 consumi metano per tipologia di utenza COMUNE DI QUARRATA mc/anno DOMESTICO PROMISCUO USI DIVERSI Fig. VII.13 consumi metano per tipologia di utenza COMUNE DI MONTEMURLO mc/anno DOMESTICO PROMISCUO RISC. CENTR. ARTIG/INDUSTR/VARI Fig. VII.14 VII P2 Emissioni di campi elettromagnetici ALA21-15

16 VII P2.1 Stazioni radio base per telefonia cellulare installate Una tipologia di sorgenti di campi elettromagnetici cui risulta esposta la popolazione è costituita dagli impianti di radiocomunicazione, che a differenza delle linee elettriche emettono onde elettromagnetiche nel campo delle radiofrequenze. Sui rischi sanitari legati all esposizione a questa tipologia di onde elettromagnetiche non esiste ancora una posizione scientifica comune, sebbene prevalga sia a livello europeo che nazionale una logica legata al principio di precauzione, per la quale si cerca, nell incertezza, di limitare cautelativamente l esposizione, garantendo l efficienza del servizio. La più diffusa tipologia di sorgenti a radiofrequenza è costituita dalle stazioni radio base per telefonia cellulare (SRB), che negli ultimi anni si sono letteralmente moltiplicate. Nella tabella sottostante si riportano le caratteristiche principali delle SRB censite nel territorio dei quattro Comuni. Si deve sottolineare che la rete delineata non risulta affatto stabile, in quanto emerge continuamente la necessità dei gestori di far fronte sia ai crescenti volumi di traffico telefonico che alle innovazioni tecnologiche (ad oggi soprattutto connesse all avvento della nuova tecnologia UMTS). N SRB installate e attive Montemurlo 8 Quarrata 3 Agliana 4 Ubicazione 2 TIM: Via Labriola Loc. Bagnolo (c/o svincolo A11 e c/o centrale Telecom); 2 ERICSON/WIND: Via Udine, Via Toti; 2 OMNITEL: Via Palermo/Marucello e via Parugiano di Sotto; 2 NOKIA: Via dei Tintori, Via Tagliamento. 1 OMNITEL: Via Montalbano c/o torre piezometrica; 2 ERICSSON: Via Mazzini, Catena di Quarrata, Loc. Ponte a Rio; 1 TIM: Via Tiziano 1 fissa TELECOM (Via Matteotti); 1 fissa OMNITEL (Piazza Gramsci); 1 mobile provvisoria ERICSSON (Via Salcetana) 1 mobile non autorizzata: NOKIA N stazioni installate prima del D.M. 381/98 nessuna nessuna 1 Telecom, 1 Omnitel Montale 1 1 TIM: zona industriale - Loc. Guido Rossa nessuna Tab. VII.15 Per quanto riguarda il caso della stazione radio base non autorizzata ubicata nel Comune di Agliana, l Amministrazione Comunale ne ha intimato la rimozione, ma il Gestore (Nokia) ha presentato ricorso al TAR e la questione risulta ancora aperta. VII P2.2 Linee elettriche ad Alta tensione Dati in reperimento VII P2.3 Esposti per inquinamento elettromagnetico In base ai dati forniti dai competenti uffici Comunali, non risultano essere pervenuti, negli ultimi cinque anni, esposti per inquinamento elettromagnetico. Sulla base invece dei dati forniti dal Dipartimento Provinciale ARPAT di Pistoia, risulta pervenuto un solo esposto ad Agliana per SRB, ed 1 a Quarrata (SRB Tim), a seguito del quale è stata effettuata anche una misurazione dei livelli di esposizione (si veda par. VII R5.1). INDICATORI DI STATO ALA21-16

17 VII S1 RETE DI DISTRIBUZIONE METANO: ESTENSIONE Come si osserva dalla tabella seguente, la gestione del servizio di distribuzione del gas metano, per i quattro Comuni oggetto di studio, risulta diversificata, essendo tre i diversi Gestori del servizio. Agliana Montale Quarrata Montemurlo Tab. VII.16 Ente Gestore AMAG AMAG Publienergia Consiag L estensione attuale della rete di distribuzione del metano relativa al Comune di Quarrata è pari a circa 70 km, che corrispondono ad una copertura potenziale di circa il 72% della popolazione residente (dati Publienergia S.p.A.), anche se il livello di reale allacciamento alla rete risulta inferiore (circa il 60%). I dati forniti dal Comune di Agliana indicano una copertura del servizio pari a circa il 98% della popolazione (risultano non servite solo case sparse); il Comune di Montale indica invece per il proprio territorio una copertura del 90% circa: l unica frazione non servita risulta Striglianella. In Comune di Montemurlo si rileva infine un estensione della rete pari a circa 71 km (dati Consiag); non è risultato disponibile il dato effettivo relativo alla popolazione servita; il servizio copre comunque praticamente tutto il territorio comunale, fatta eccezione per alcune case sparse in ambito collinare. Si può indicativamente stimare, pertanto, sulla base delle indicazioni fornite direttamente da Consiag, una copertura del 98% circa della popolazione. Nel grafico seguente si riporta l andamento nel tempo (ultimi cinque anni) del numero di utenze allacciate alla rete di distribuzione del metano. I dati evidenziano un progressivo incremento delle utenze complessive, più marcato per il Comune di Quarrata, che presenta il minor livello di copertura. Il confronto con il grafico relativo all andamento dei consumi di gas, già mostrato nel par. VII P1.2 e qui riproposto, tuttavia, mette in luce il fatto che ad un costante incremento delle utenze servite è corrisposto, negli ultimi 3 anni, un incremento dei consumi molto più limitato ed anzi (fatta eccezione per Montemurlo), una tendenza alla stabilizzazione degli stessi, dato abbastanza confortante. Il confronto tra i due grafici, inoltre, evidenzia che ai consumi molto più elevati relativi al Comune di Montemurlo non corrisponde un altrettanto maggiore numero di utenze servite; dunque se ne deduce un consumo per utenza, relativamente al settore industriale, molto più marcato. ALA21-17

18 Trend delle utenze della rete di distribuzione del metano n utenze agliana montale quarrata montemurlo anno Fig. VII.15 Trend dei consumi totali di metano mc agliana montale quarrata montemurlo anno Fig. VII.16 INDICATORI DI RISPOSTA VII R1 INTERVENTI DI METANIZZAZIONE In merito agli interventi attuati e/o previsti in termini di metanizzazione del territorio si possono citare i seguenti: L attuale Ente Gestore del servizio di distribuzione del gas metano sul territorio comunale di Quarrata (Publienergia S.p.A.) sta definendo con il Comune un piano di interventi di estensione della rete, che prevede, nei prossimi tre anni, il completamento della rete stessa nelle frazioni di Valenzatico, Ferruccia e in zona di Olmi e la copertura delle frazioni di Catena, Santonuovo e Tizzana, con un incremento annuo di utenze servibili pari a circa abitant/anno. ALA21-18

19 Il Comune di Montale ha provveduto nel tempo alla completa sostituzione delle vecchie centrali termiche a gasolio installate presso gli edifici pubblici con caldaie a metano. L attuale estensione della rete nel Comune di Agliana copre praticamente tutto il territorio, salvo alcune case sparse (98% circa degli abitanti risultano serviti), Conseguentemente il Comune ha provveduto, da oltre 10 anni, alla sostituzione delle centrali termiche degli edifici pubblici da gasolio a metano. Più recentemente si è assistito anche alla conversione delle centrali negli edifici sede di attività artigianali ed industriali. VII R2 CONTROLLO DEGLI IMPIANTI TERMICI La legge n 10/91 individua la Provincia quale ente competente per quanto riguarda il controllo degli impianti termici adibiti ad uso civile, nel caso di Comuni con popolazione inferiore a abitanti. La frequenza del controllo relativa alla resa della combustione deve essere almeno biennale, e la Provincia può avvalersi di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica, con onere a carico degli utenti. In questo senso tra Provincia di Prato e consorzio Consiag è stata istituita una società denominata Publies Energia Sicura S.r.l. (deliberazione statuto del consiglio provinciale n 48 del ), con il compito di procedere alle suddette verifiche. Anche la Provincia di Pistoia ha costituito una società di scopo, Publicontrolli, alla quale ha affidato il compito di procedere al programma di controlli previsti dalla legge. La suddetta società non risulta tuttavia ancora aver avviato la propria attività operativa. VII R3 UTILIZZO DI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI A livello nazionale e regionale sono diverse le iniziative ed i progetti promossi per incentivare l impiego di fonti energetiche rinnovabili. Di seguito vengono elencati e brevemente descritti i principali programmi attuati e/o in fase di attuazione da parte del Ministero dell Ambiente e/o della Regione Toscana (aggiornati al 01/11/2002). Programma SOLARE TERMICO (Ministero Ambiente)! a chi è rivolto: ai Comuni che devono prevedere un piano comunale per l uso di fonti rinnovabili, ai sensi della L. 10/91 e alle Aziende Municipalizzate.! decreto ministeriale di riferimento: D.M. 22/12/2000 n. 100 [G.U. n 81 del 06/04/01].! Contributo erogato: max. 30% sul costo di installazione di impianti termici per produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento di piscine, per il riscaldamento-raffrescamento degli ambienti.! Risorse disponibili: 12 miliardi di.! Ente di riferimento: Ministero dell Ambiente Programma TETTI FOTOVOLTAICI (Ministero Ambiente)! a chi è rivolto: Alle Pubbliche Amministrazioni e ai privati che intendano installare impianti fotovoltaici in complessi edilizi o loro pertinenze.! decreto ministeriale di riferimento: D.M. 16/03/2001 [G.U. n 74 del 29/032/2001]! scadenza: a esaurimento fondi.! Contributo erogato: max. 75% sul costo di installazione di impianti fotovoltaici collegati alla rete di distribuzione dell energia elettrica in bassa tensione.! Ente di riferimento: per i Comuni non capoluogo di Provincia e per i privati l ente di riferimento è la Regione (ci si deve riferire al sottoprogramma rivolto alle Regioni ed alle Province autonome). La Regione Toscana ha aderito al programma con D.G.R.T. n. 386 del 13/04/2001 [BURT n. 19 del 09/05/2001, parte II sez. 1]. Con successiva DGRT n del 24/09/2001 [BURT n. 42 del 17/10/2001, suppl. 171] ALA21-19

20 ha stipulato un accordo volontario settoriale con aziende del settore (elencate nella DGRT), cui ci si deve direttamente rivolgere per avviare la pratica di richiesta del finanziamento. Sono finanziati impianti di potenza compresa tra 1 e 5 kwp. Programma INTERVENTI FOTOVOLTAICI AD ALTA VALENZA ARCHITETTONICA (Ministero Ambiente)! a chi è rivolto: a tutte le pubbliche amministrazioni interessate a installare impianti fotovoltaici di elevata potenza (> 30 kw) completamente integrati in complessi edilizi di proprietà o in gestione, caratterizzati da elevate prestazioni energeticoambientali e da alta valenza architettonica.! decreto ministeriale di riferimento: D.M. 111/2000! scadenza: 31/03/2002.! Contributo erogato: max. 85% sul costo di installazione di impianti fotovoltaici di potenza maggiore a 30 kw. Costo max riconosciuto pari a 25 milioni di per kw installato.! Risorse disponibili: milioni di.! Ente di riferimento: Ministero dell Ambiente. Programma COMUNE SOLARIZZATO (Ministero Ambiente)! decreto ministeriale di riferimento: D.M. 04/12/2000 [G.U. n 78 del 03/04/01] non ancora attuato! Risorse disponibili: milioni di. ACCORDO VOLONTARIO SETTORIALE per il recupero energetico degli scarti della lavorazione del legno (Regione Toscana)! Enti tra i quali è stipulato l accordo: Regione Toscana, Amministrazioni Provinciali (tra cui PO e PT), Agenzie Energetiche, A.R.R.R., Associazioni di Categoria, Istituti Bancari.! a chi è rivolto: imprese che effettuano la lavorazione del legno (industria della carta, del mobile, della produzione di imballaggi, pellets, ecc,...) che intendano istallare impianti per il recupero energetico degli scarti di lavorazione, aventi caratteristiche tecnologiche conformi a quanto stabilito dall Accordo stesso.! Contributo erogato : 25% (IVA esclusa) del costo della realizzazione dell impianto, fino ad un massimo di ,84.! Risorse disponibili: ,58, finanziati sul Programma Tutela Ambiente ! Ente di riferimento: le domande devono essere presentate alle Province. ACCORDO VOLONTARIO SETTORIALE per il solare termico (Regione Toscana)! Enti tra i quali è stipulato l accordo: Regione Toscana, Amministrazioni Provinciali (tra cui PO e PT), Agenzie Energetiche, Associazioni di Categoria, Istituti Bancari.! a chi è rivolto: a chi intenda installare impianti per la produzione di acqua calda da fonte energetica solare, di importo non superiore a di (IVA esclusa).! Contributo erogato: 25% sul costo di installazione di impianti termici solari per produzione di acqua calda.! Risorse disponibili: 1 miliardo di per l anno 2001.! Ente di riferimento: le domande devono essere presentate alle Agenzie Energetiche, dove istituite (province di PO, LI, LU, FI); alle Province negli altri casi. Per quanto riguarda i quattro Comuni, ad oggi non risultano effettuati interventi pubblici di installazione di impianti per l utilizzazione di fonti energetiche alternative. ALA21-20

21 VII R4 POLITICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO Riguardo agli interventi attuati e/o previsti dalle Amministrazioni Comunali in materia di risparmio energetico si evidenzia quanto segue: Il Comune di Montale sta provvedendo alla realizzazione di impianti di illuminazione pubblica con caratteristiche anti-inquinamento luminoso (ovvero tali da limitare il più possibile la dispersione di luce verso l alto), e a risparmio energetico. Un impianto (Via Garibaldi) è già stato realizzato, altri sono previsti ( nell ambito del P.E.E.P. di Belvedere e del P.I.P.). Ulteriori dati comunali in reperimento VII R5 POLITICHE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO VII R5.1 Misure campi elettromagnetici La normativa nazionale vigente in materia di tutela dai campi elettromagnetici a radiofrequenza (D.M. 381/98), fissa i valori limite di esposizione ai campi elettromagnetici generati dai sistemi fissi di radiocomunicazione. Per sistemi operanti nella banda di frequenze comprese tra 100 khz e 300 GHz, quali le SRB, l intensità del campo elettrico deve essere inferiore ai 20 V/m e, in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze superiori a 4 ore, a 6 V/m. Il controllo dei valori di esposizione della popolazione ad emissioni elettromagnetiche è di competenza ARPAT, così come quello del rispetto dei valori limite di immissione di campi elettromagnetici nell'ambiente. Per quanto riguarda il Comune di Montemurlo, il dipartimento provinciale ARPAT ha effettuato negli ultimi anni misure di controllo, richieste dai gestori delle Stazioni Radio Base installate a seguito di prescrizione impartita in concessione edilizia. Nel prospetto seguente vengono riassunti i risultati ottenuti, che evidenziano un ampio rispetto dei limiti attualmente vigenti (6 V/m in luoghi destinati a permanenze prolungate). anno Finalità Ubicazione SRB Esito Tab. VII.17 Misura per ERICSON/WIND Misura per ERICSON/WIND Misura per OMNITEL Via Udine, 5 Via Siena, 7 Via del Parugiano 0,1 V/m 0,1 V/m 0,1 V/m In Comune di Quarrata il Dipartimento Provinciale ARPAT ha effettuato recentemente due misure di campi elettromagnetici indotti da SRB: - una, a seguito di esposto, relativa alla Stazione Radio Base TIM (rispetto limiti); - una, di controllo, relativa alla Stazione Radio Base Omnitel (rispetto limiti). Non risultano invece essere state effettuate, negli ultimi anni, misure di campi elettromagnetici in Comune di Montale e di Agliana. VII R5.2 Pareri di compatibilità elettromagnetica rilasciati ALA21-21

22 Nella seguente tabella sono riepilogati i pareri di compatibilità elettromagnetica espressi dai Dipartimenti Provinciali ARPAT (Pistoia e Prato) relativamente all installazione o all adeguamento normativo delle Stazioni Radio Base per telefonia cellulare. Per quanto riguarda i dati forniti da ARPAT Pistoia, relativi ai Comuni di Agliana, Montale e Quarrata, non è possibile distinguere se trattasi di pareri per nuove installazioni o per adeguamenti, perché non è disponibile un catasto degli impianti e non vi è obbligo di comunicazione ad ARPAT. Per il Comune di Montemurlo, trattasi di pareri espressi per il rilascio della concessione edilizia da parte del Comune. Si evidenzia, dai dati riportati in tabella, che tutti gli impianti sottoposti a parere di compatibilità elettromagnetica risultano a norma, ovvero rispettano i limiti vigenti. Agliana Quarrata Montale Montemurlo Tutti favorevoli Tutti favorevoli Tutti favorevoli Tutti favorevoli Tab. VII.18 Per quanto riguarda il Comune di Montemurlo, in base ai dati forniti da ARPAT e dal Comune stesso è possibile ulteriormente dettagliare i pareri rilasciati: anno Finalità Ubicazione SRB Esito Parere per autorizz. OMNITEL Misura per autorizz. OMNITEL 1999 Misura per autorizz. TIM Parere per autorizz. ERICSON/WIND Parere per autorizz. ERICSON/WIND 2000 Misura per autorizz. TIM 2000 Misura per autorizz. NOKIA 2000 Misura per autorizz. NOKIA 2000 Misura per autorizz. NOKIA 2000 Misura per autorizz. NOKIA 2001 Misura per autorizz. NOKIA Tab. VII.19 VII R5.3 Altre politiche Via del Parugiano di sotto Parere favorevole Via Palermo Marucello Parere favorevole Via Labriola - Loc. Bagnolo c/o svincolo A11 Via Udine n 5 Via Siena n 7 Via Labriola -Loc. Bagnolo c/o centrale Telecom Via Tintori Via Puccini Via Nuova Provinciale Montalese Via Tagliamento Via Cellini Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Parere favorevole Quali ulteriori politiche intraprese dalle Amministrazioni Comunali in merito alla tutela dai campi elettromagnetici, si evidenzia la decisione del Consiglio comunale di Quarrata, che a partire dal 2000 ha deliberato la sospensione delle nuove installazioni. Per quanto riguarda il Comune di Agliana si evidenzia che l Amministrazione ha provveduto a delimitare, ai sensi della Delibera di Consiglio Regionale n 12/2002, attuativa della L.R. 54/00 Disciplina in materia di impianti di radiocomunicazione, le aree sensibili, ovvero quelle zone all interno delle quali è necessario evitare impatti di tipo visivo degli impianti (aree sensibili di tipo a : aree di interesse storico-architettonico, paesaggistico-ambientale) e/o conseguire obiettivi di qualità più stringenti, in termini di esposizione ai campi elettromagnetici, rispetto ai limiti nazionali (aree sensibili di tipo b ). ALA21-22

23 In particolare la Regione annovera tra le aree sensibili di tipo b le aree comprese nel perimetro di 50 metri di distanza da asili, scuole, ospedali, case di cura, aree verdi attrezzate, aree destinate all infanzia, aree di particolare densità abitativa. Entro tali aree sono prescritti presso i ricettori, dalla stessa Delibera, valori di campo elettrico massimi pari a 0,5 V/m (da conseguirsi entro 3 anni; 3V/m entro 1 anno) se generati da SRB, e pari a 3 V/m (entro 3 anni) se generati dagli altri impianti di radiocomunicazione. Il lavoro svolto dal Comune di Agliana risulta tuttavia attualmente reso vano dall entrata in vigore del nuovo D. Lgs. N. 198 del ( Decreto Gasparri ), che ha definito norme semplificate per l installazione di nuovi impianti di radiocomunicazione ed ha ribadito la competenza dello Stato nella definizione di valori limite di esposizione ed obiettivi di qualità. ALA21-23

24 SCHEDA DI SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI SISTEMA: VII - ENERGIA CONSUMI ENERGETICI EMISSIONI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI INDICATORE Consumi energia elettrica SIGLA VII P1.1 Consumi di metano VII P1.2 Stazioni radio base per telefonia cellulare installate Esposti per inquinamento elettromagnetico VII P2.1 VII P2.2 VALUTAZIONE GLOBALE " $/" TREND /# % DISPONIBILITA' DATI $ % + $/? -/+ NOTE Dati Enti gestori e bibliografia Dati Enti gestori e bibliografia Situazione molto diversa del Comune di Montemurlo rispetto agli altri tre (usi industriali) Dati forniti dai Comuni Dati forniti dai Comuni e da ARPAT Rete distribuzione metano: estensione Interventi di metanizzazione VII S1 VII R1 $/ % + $/ % + Dati forniti dai Comuni e/o dagli Enti gestori Dati forniti dai Comuni e/o dagli Enti gestori Controllo degli impianti termici Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Politiche per il risparmio energetico VII R2 $/" VII R3 VII R4? - "? + $/"? --/+ Dati forniti dai Comuni POLITICHE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Misure campi elettromagnetici Pareri di compatibilità elettromagnetica rilasciati VII R5.1 $/? -/+ Dati ARPAT VII R5.2? -/+ Dati ARPAT Altre politiche VII R5.3 $/"? + Dati forniti dai Comuni LEGENDA " VALUTAZIONE NEGATIVA +++ DISPONIBILITA' ELEVATA $ VALUTAZIONE NEUTRA ++ DISPONIBILITA' BUONA VALUTAZIONE POSITIVA + DISPONIBILITA' SUFFICIENTE % TREND IN CRESCITA - DISPONIBILITA' NON SUFFICIENTE TREND STAZIONARIO -- DISPONIBILITA' MOLTO SCARSA # TREND DECRESCENTE --- DISPONIBILITA' ASSENTE? NON DEFINITO ALA21-24

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