1. PREMESSA Finalità del Protocollo
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- Corinna Fadda
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1 1. PREMESSA 1.1. Finalità del Protocollo Il presente Protocollo ha l obiettivo di fornire un iter informativo/procedurale a tutti i soggetti che nell Istituto C. Piaggia si trovano ad iscrivere od operare con alunni che presentano difficoltà specifiche di apprendimento (DSA). Il Protocollo nasce dalla volontà di condividere criteri, principi educativi e pratiche comuni in tema di accoglienza scolastica ed intervento didattico sugli alunni con DSA garantendo l attuazione operativa delle indicazioni normative. Normativa di riferimento o L170 8/10/2010 Nuove norme in materie di disturbi specifici di apprendimento o DM /07/2011 Linee guida o DM 27/12/ Strumenti d intervento per alunni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica o CM 8 06/03/2013 Indicazioni operative o Nota MIUR /06/2013 Piano annuale d inclusività o Linee guida Regione Toscana 1.2. Destinatari Destinatari del presente Protocollo sono: docenti, alunni/alunne e genitori. 1
2 1.3. Definizioni Le difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) si distinguono in: Dislessia: deficit nella velocità, nella correttezza e nell accuratezza della lettura Disgrafia: disturbo nella velocità, accuratezza e qualità dell aspetto grafico della scrittura Disortografia: frequenti errori di ortografia e disordine di decodifica del testo scritto Discalculia: disturbo relativo all abilità di calcolo, sia nella componente dell organizzazione della cognizione numerica sia in quella delle procedure esecutive del calcolo. I disturbi specifici dell apprendimento interessano alcune abilità dell apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all età e in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. I Disturbi Specifici di Apprendimento sono di origine neurobiologica e sono modificabili, ma non risolvibili, attraverso interventi mirati. 2
3 1.4. Classificazione ICD10 La segnalazione (diagnosi) di DSA, a cura dell ASL o di Enti accreditati, deve fare riferimento ai criteri di classificazione ICD10 e deve esplicitare i codici diagnostici (Circolare 8 del 31/05/2013). Codici diagnostici: F 81.0 Disturbo specifico della lettura (dislessia) F 81.1 Disturbo specifico della compitazione (solo disortografia) F 81.2 Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (discalculia) F 81.3 Disturbo misto delle capacità scolastiche (dislessia e/o disortografia e/o discalculia) F 81.8 Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati (disturbo dell apprendimento non altrimenti specificato) TEMPISTICA: riferimento a quanto stabilito nell Accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2012 I profili funzionali contenuti nelle relazioni diagnostiche dovranno essere aggiornati secondo quanto prevede l art.3 comma 3: Il profilo di funzionamento è di norma aggiornato: al passaggio da un ciclo scolastico all altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente; 3
4 ogni qualvolta sia necessario modificare l applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia. COMPITI DELLE VARIE FIGURE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA La scuola garantisce ed esplicita nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l indicazione di strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate (D.M. 5669/2011. art.5) DIRIGENTE: o Riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al Protocollo e la condivide con il gruppo docente o Promuove attività di formazione-aggiornamento per il conseguimento di competenze specifiche diffuse in merito alle problematiche legate ai DSA e alla didattica inclusiva o Si avvale della collaborazione dei referenti DSA con compiti di informazione, consulenza e coordinamento o Promuove nel suo istituto progetti che attivino strategie orientate a potenziare il progetto di inclusione o Cura il raccordo con le diverse realtà territoriali (servizi socio-sanitari, CTI, CTS,..) 4
5 o Presiede il Consiglio di Classe e favorisce l attivazione in essi di azioni d inclusione o Presiede la commissione per la formazione delle classi, con particolare attenzione all inserimento in esse di alunni con bisogni educativi speciali. SEGRETERIA: o accoglie e protocolla la diagnosi o altra documentazione e ne inserisce una copia nel fascicolo personale dell alunno che viene periodicamente aggiornato o ha cura di avvertire tempestivamente il Dirigente e i docenti referenti DSA dell arrivo di nuova documentazione REFERENTE DSA: o aggiorna e mette a disposizione della scuola la normativa e la modulistica di riferimento o monitora gli alunni DSA dell Istituto o monitora le scadenze relative alla compilazione del PDP o sollecita i docenti a richiedere alla famiglia l aggiornamento della diagnosi nel passaggio di ordine o supporta i colleghi, fornisce indicazioni relative alla compilazione del PDP e alla didattica inclusiva o effettua screening per l individuazione precoce degli alunni a rischio DSA (scuola primaria); valuta, tabula i test e restituisce gli esiti ai docenti o indirizza i docenti allo sportello CTS per informazioni relative all utilizzo delle nuove tecnologie o promuove iniziative di formazione, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, in merito alle 5
6 problematiche e alla didattica inclusiva degli alunni con DSA Riguardo alla gestione delle problematiche e della modulistica degli alunni con DSA frequentanti la scuola secondaria di primo grado, il Referente si avvale della collaborazione di un docente del suddetto ordine di scuola. CONSIGLIO DI CLASSE: o recepisce e prende atto della certificazione DSA entro l inizio dell anno scolastico (se pervenuta) o predispone un incontro con la famiglia per un approfondimento delle difficoltà scolastiche o una revisione o un aggiornamento della diagnosi precedente o entro i primi 3 mesi di ogni anno scolastico, o comunque dopo che la famiglia ha protocollato la diagnosi, elabora il PDP. STUDENTE: o ha diritto a ricevere una didattica personalizzata, nonché strumenti compensativi e misure dispensative o ha diritto ad una chiara informazione riguardo le diverse modalità di apprendimento e le strategie predisposte dalla scuola per aiutarlo ad ottenere il meglio dalle proprie potenzialità o ha il dovere di accettare le misure compensative e dispensative concordati nel PDP o ha il dovere di porre il suo personale massimo impegno nell attività scolastica e di collaborare con i 6
7 docenti per raggiungere gli obiettivi stabiliti per la classe FAMIGLIA: o consegna in Segreteria la documentazione clinica o provvede all aggiornamento della diagnosi nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, facendone richiesta allo specialista di riferimento del SSN o privato accreditato, consegnando la relativa nuova documentazione o collabora, condivide e sottoscrive il percorso didattico personalizzato o sostiene la motivazione e l impegno del proprio figlio nell attività scolastica o si adopera per procurare al figlio gli strumenti compensativi necessari individuati come efficaci per facilitarne l apprendimento o mantiene i contatti con il coordinatore di classe e i docenti in merito al percorso scolastico del figlio GLI: o rileva gli alunni con BES presenti nell Istituto o redige il Piano Annuale per l Inclusività o attua il monitoraggio dei livelli di inclusività della scuola o propone una programmazione di obiettivi da conseguire e attività da attuare in favore di alunni con Bisogni Educativi Speciali o interagisce con la rete dei CTS/CTI e con i servizi sociali e territoriali 7
8 PROGETTUALITA D ISTITUTO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DSA L Istituto attua un progetto di individuazione precoce degli alunni a rischio DSA attraverso l attività di screening: o prove collettive di lettura e scrittura nel corso della prima classe primaria o prove collettive di lettura, scrittura e competenza ortografica nella seconda classe primaria o prova collettiva di competenza ortografica da effettuare nella terza classe primaria o correzione delle prove e restituzione ai docenti dei risultati dello screening Il percorso di monitoraggio prosegue con: o l attivazione di percorsi didattici di potenziamento mirati al recupero delle difficoltà di letto-scrittura da parte dei docenti delle classi interessate o segnalazione scritta, da parte dei docenti, alla famiglia degli alunni per i quali l attività di potenziamento è risultata inefficace attraverso una modulistica condivisa nell Istituto. 8
9 FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, alunno, famiglia, segreteria studenti, referenti DSA. Le pratiche d iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo. Cosa consegnare/chiedere Modulo d iscrizione con apposito rinvio alla documentazione allegata Certificazione e/o diagnosi di un medico specialista (Neurologo, Neuropsichiatra infantile, Psichiatra) per i DSA. Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA accertano che la certificazione specialistica indichi: tipologia di disturbo/i (dislessia, discalculia, etc), livelli di gravità, indicazioni dello specialista sulle ricadute che compromettono l apprendimento e il rendimento scolastico dello studente; acquisisce altresì, se presenti, eventuali allegati con osservazioni didattico - educative della scuola di provenienza e stabiliscono una data per un colloquio con la famiglia ed eventualmente con l allievo. 9
10 2. PRIMA ACCOGLIENZA E COLLOQUIO PRELIMINARE CON I GENITORI Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, referente DSA, famiglia Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA (primaria o secondaria) effettuano un colloquio con i genitori ed eventualmente con l allievo, se possibile, sin dal momento della pre-iscrizione: Obiettivi del colloquio con i genitori: dare informazioni sulle modalità didattiche per i DSA presenti nella scuola, la relativa normativa attualmente in vigore e la compilazione del piano didattico personalizzato. raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica dell alunno; se possibile chiedere informazioni sui cicli scolastici precedenti. Obiettivi del colloquio con l allievo (scuola secondaria): rilevare la consapevolezza del disturbo e/o patologia e il livello di autostima; accettazione o rifiuto a rendere manifesto il disturbo e/o patologia; disponibilità all utilizzo degli strumenti compensativi. 10
11 3. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, commissione composizione classi, referente DSA. In caso di iscrizione di alunno con DSA alla classe prima il Dirigente scolastico con il Gruppo di lavoro per la formazione delle classi inserirà gli alunni nelle classi/sezione tenendo presenti i criteri stabiliti, ed eventualmente, sentendo il parere degli specialisti. In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al primo) la scelta della sezione in cui iscrivere l alunno con Disturbo di Apprendimento sarà di competenza del Dirigente Scolastico, visti i criteri deliberati dal Collegio Docenti. Durante il primo CdC verrà esaminata la cartella di ogni studente DSA e definite le azioni dispensative e le attività compensative. Lo stesso avverrà per le iscrizioni sopraggiunte successivamente all inizio dell anno scolastico. Durante il primo CdC verrà esaminata la cartella di ogni studente DSA e definite le azioni dispensative e le attività compensative. Lo stesso avverrà per le iscrizioni sopraggiunte successivamente all inizio dell anno scolastico. 11
12 4. IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) Soggetti coinvolti: coordinatore di classe (per la scuola secondaria), referente DSA, docenti di classe I docenti, dopo aver ricevuto la segnalazione (diagnosi) di DSA, predispongono il Piano Didattico Personalizzato (PDP). Definizione del PDP A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: o dati anagrafici dell alunno; o tipologia di disturbo; o attività didattiche individualizzate; o attività didattiche personalizzate; o strumenti compensativi utilizzati; o misure dispensative adottate; o forme di verifica e valutazione personalizzate. Il PDP è predisposto seguendo il modello adottato dall Istituto ed è elaborato a cura dei docenti, condiviso e firmato dalla famiglia dell alunno interessato, archiviato nel fascicolo riservato dell alunno in forma cartacea. L'eventuale non condivisione preventiva e indipendente dal contenuto, da parte dei genitori e/o dell'alunno del contenuto del PDP non esime i docenti dalla sua stesura, che riveste anche la funzione di documentazione della progettazione docente. 12
13 Il PDP necessita della costante verifica sul campo e conseguentemente deve prevedere un opportuno monitoraggio per eventuali adeguamenti. Non sono indicate scadenze. E' opportuno fissare una periodicità di verifica dell'adeguatezza del contenuto del PDP ed una attenzione ad intervenire ogni qualvolta se ne veda il bisogno. 13
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